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AVVERTENZE
Rash di natura inspiegabile: in associazione alla terapia con Zonegranpossono verificarsi rash gravi, inclusi casi di sindrome di Stevens-Johnson. Deve essere presa in considerazione la possibilita' di interrompere la somministrazione di Zonegran in pazienti che sviluppano rashdi natura inspiegabile. Tutti i pazienti che sviluppano rash durante l'assunzione di Zonegran devono essere sottoposti ad attenta osservazione, con particolare attenzione ai pazienti a cui vengono somministratifarmaci antiepilettici concomitanti che potrebbero indipendentementeindurre rash cutanei. Crisi epilettiche al momento della sospensione:in accordo con la pratica clinica attuale, l'interruzione di Zonegrannei pazienti con epilessia deve essere effettuata attraverso un graduale decremento della dose, al fine di ridurre la possibilita' di comparsa di crisi epilettiche al momento della sospensione. Vi sono dati insufficienti circa la sospensione degli altri farmaci antiepilettici concomitanti, una volta ottenuto il controllo delle crisi con Zonegran somministrato come farmaco in aggiunta, al fine di realizzare la monoterapia con Zonegran. La sospensione di medicinali antiepilettici concomitanti pertanto deve essere effettuata con cautela. Reazioni ai sulfamidici: Zonegran e' un derivato benzisossazolico, che contiene un grupposulfamidico. Le reazioni avverse gravi su base immunitaria, associatea medicinali contenenti un gruppo sulfamidico, comprendono rash, reazione allergica e importanti alterazioni ematologiche, tra cui anemia aplastica, molto raramente fatali. Sono stati segnalati casi di agranulocitosi, trombocitopenia, leucopenia, anemia aplastica, pancitopenia eleucocitosi. Vi sono informazioni insufficienti per valutare l'eventuale relazione tra dose /durata del trattamento e questi eventi. Miopiaacuta e glaucoma ad angolo chiuso secondario: una sindrome costituitada miopia acuta associata a glaucoma ad angolo chiuso secondario e' stata segnalata in pazienti adulti e pediatrici trattati con zonisamide. I sintomi comprendono insorgenza acuta di riduzione dell'acuita' visiva e/o dolore oculare. I reperti oftalmologici possono includere miopia, appiattimento della camera anteriore, iperemia oculare (arrossamento) e aumento della pressione intraoculare. Questa sindrome puo' essere associata a versamento sopraciliare, che provoca dislocazione anteriore del cristallino e dell'iride, con glaucoma ad angolo chiuso secondario. I sintomi possono insorgere nel giro di ore o settimane dall'inizio della terapia. Il trattamento prevede l'interruzione di zonisamide, con la massima rapidita' possibile a giudizio del medico curante, emisure idonee per ridurre la pressione intraoculare. La pressione intraoculare elevata di qualsiasi eziologia, in assenza di trattamento, puo' causare sequele gravi, compresa la perdita permanente della visione. Il trattamento con zonisamide in pazienti con anamnesi positiva perpatologie dell'occhio richiede cautela. Ideazione e comportamento suicidari: ideazione e comportamento suicidari sono stati segnalati in pazienti trattati con agenti antiepilettici in diverse indicazioni. Ancheuna meta-analisi di studi clinici randomizzati controllati verso placebo, condotti su medicinali antiepilettici, ha dimostrato un lieve aumento del rischio di comparsa di ideazione e comportamento suicidari. Non e' noto il meccanismo di questo rischio e i dati disponibili non escludono la possibilita' di un aumentato rischio per Zonegran. I pazienti devono essere pertanto monitorati per rilevare segni di ideazione ecomportamento suicidari ed eventualmente deve considerarsi un trattamento appropriato. I pazienti (e le persone che se ne prendono cura) devono essere informati della necessita' di consultare il medico qualoraemergano segni di ideazione o comportamento suicidari. Calcoli renali: in alcuni pazienti, particolarmente quelli con predisposizione allosviluppo di nefrolitiasi, puo' esservi un rischio maggiore di calcolosi renale e di segni e sintomi correlati, quali colica renale, dolore renale o dolore al fianco. La nefrolitiasi puo' causare danni renali cronici. I fattori di rischio di nefrolitiasi includono pregressa formazione di calcoli, storia familiare di nefrolitiasi e ipercalciuria. Nessuno di tali fattori di rischio puo' essere un predittore affidabile dell'esordio di calcolosi durante il trattamento con zonisamide. I pazienti che assumono altre terapie associate a nefrolitiasi possono presentare un rischio maggiore. Un aumento dell'assunzione di liquidi e della diuresi puo' contribuire a ridurre il rischio di formazione di calcoli renali, in particolar modo nei soggetti con fattori di rischio predisponenti. Acidosi metabolica: il trattamento con Zonegran e' associato ad acidosi metabolica ipercloremica senza gap anionico (ossia una riduzione del bicarbonato sierico al di sotto del range di normalita',in assenza di alcalosi respiratoria cronica). Tale acidosi metabolicae' causata da perdita di bicarbonato a livello renale, dovuta all'effetto inibitorio di zonisamide sull'anidrasi carbonica. Questo squilibrio elettrolitico e' stato osservato con l'uso di Zonegran in studi clinici controllati verso placebo e nel periodo post-marketing. Generalmente l'acidosi metabolica indotta da zonisamide si verifica all'inizio del trattamento, sebbene possano manifestarsi casi in qualsiasi momentodurante il trattamento. La riduzione dei livelli di bicarbonato e' solitamente lieve-moderata (riduzione media di circa 3,5 mEq/l a dosi giornaliere di 300 mg negli adulti); raramente nei pazienti possono manifestarsi riduzioni piu' gravi. Le condizioni mediche o le terapie chepredispongono ad acidosi (quali malattia renale, gravi disturbi respiratori, stato di male epilettico, diarrea, intervento chirurgico, dietachetogenica o medicinali) possono potenziare gli effetti di riduzionedel bicarbonato di zonisamide. Il rischio di acidosi metabolica indotta da zonisamide sembra essere piu' frequente e grave nei pazienti piu' giovani. I livelli sierici di bicarbonato devono essere opportunamente valutati e monitorati nei pazienti trattati con zonisamide che hanno condizioni cliniche che predispongono ad un aumento del rischio di acidosi, nei pazienti che presentano un maggiore rischio di svilupparereazioni avverse dell'acidosi metabolica e nei pazienti con sintomi indicativi di acidosi metabolica. In caso di sviluppo e di persistenza di acidosi metabolica, occorre considerare la possibilita' di ridurre la dose o di sospendere Zonegran (con una graduale sospensione del farmaco o una riduzione della dose terapeutica), perche' tale condizione puo' comportare lo sviluppo di osteopenia. Se si decide di continuare la somministrazione di Zonegran nonostante la persistenza di acidosi, deve essere considerato un trattamento con alcali.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antiepilettici.
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore a 30 gradi C.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 o ai sulfamidici. Zonegran contiene oliovegetale idrogenato (di semi di soia). I pazienti non devono assumerequesto medicinale se sono allergici alle arachidi o alla soia.
DENOMINAZIONE
ZONEGRAN 25 MG CAPSULE RIGIDE
ECCIPIENTI
Contenuto della capsula: cellulosa microcristallina, olio vegetale idrogenato (di semi di soia), sodio laurilsolfato. Involucro della capsula: gelatina, titanio biossido (E171), gomma lacca, glicole propilenico, potassio idrossido, ossido di ferro nero (E172).
EFFETTI INDESIDERATI
Riepilogo del profilo di sicurezza: Zonegran e' stato somministrato aoltre 1.200 pazienti in studi clinici, piu' di 400 dei quali hanno assunto Zonegran per almeno 1 anno. Inoltre, vi e' un'ampia esperienza post-marketing con zonisamide in Giappone dal 1989 e negli Stati Uniti dal 2000. Va notato che Zonegran e' un derivato benzisossazolico, che contiene un gruppo sulfamidico. Le reazioni avverse gravi su base immunitaria, associate a medicinali contenenti un gruppo sulfamidico, comprendono rash, reazione allergica e importanti alterazioni ematologiche,tra cui anemia aplastica, che molto raramente possono essere fatali (vedere paragrafo 4.4). Le reazioni avverse piu' comuni, negli studi controllati di terapia aggiuntiva, sono state sonnolenza, capogiri e anoressia. Le reazioni avverse piu' comuni, osservate in uno studio clinico in monoterapia randomizzato e controllato, che ha confrontato zonisamide con carbamazepina a rilascio prolungato, sono state riduzione dei livelli di bicarbonato, riduzione dell'appetito e calo ponderale. L'incidenza di riduzione anomala marcata dei livelli sierici di bicarbonato (una riduzione a un valore inferiore a 17 mEq/l e di piu' di 5 mEq/l) e' stata del 3,8%. L'incidenza di un marcato calo ponderale del 20% o piu' e' stata dello 0,7%. Elenco delle reazioni avverse: le reazioni avverse associate a Zonegran, ottenute da studi clinici e dalla sorveglianza post-marketing, sono riassunte di seguito. La frequenza e' riportata secondo lo schema seguente. Molto comune (?1/10); comune (?1/100, <1/10); non comune (?1/1.000, <1/100); raro (?1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Reazioni avverse associate a Zonegran, ottenute da studi clinici di terapia aggiuntiva e dalla sorveglianza post-marketing. Infezioni ed infestazioni. Non comune: polmonite, infezione del tratto urinario. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: ecchimosi; molto raro: agranulocitosi, anemia aplastica, leucocitosi, leucopenia, linfoadenopatia, pancitopenia, trombocitopenia.Disturbi del sistema immunitario. Comune: ipersensibilita'; molto raro: sindrome di ipersensibilita' da farmaci, rash da farmaci con eosinofilia e sintomi sistemici. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: anoressia; non comune: ipokaliemia; molto raro: acidosi metabolica, acidosi renale tubulare. Disturbi psichiatrici. Molto comune: agitazione, irritabilita', stato confusionale, depressione; comune: labilita' affettiva, ansia, insonnia, disturbo psicotico; non comune: rabbia, aggressivita', ideazione suicidaria, tentativo di suicidio; molto raro: allucinazioni. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: atassia, capogiri, deficit della memoria, sonnolenza; comune: bradifrenia, disturbo dell'attenzione, nistagmo, parestesia, disturbo dellinguaggio, tremore; non comune: convulsioni; molto raro: amnesia, coma, crisi di grande male, sindrome miastenica, sindrome neurolettica maligna, stato di male epilettico. Patologie dell'occhio. Molto comune:diplopia; molto raro: glaucoma ad angolo chiuso, dolore oculare, miopia, visione offuscata, riduzione dell'acuita' visiva. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto raro: dispnea, polmonite da aspirazione, disturbo respiratorio, polmonite da ipersensibilita'. Patologie gastrointestinali. Comune: dolori addominali, costipazione, diarrea, dispepsia, nausea; non comune: vomito; molto raro: pancreatite. Patologie epatobiliari. Non comune: colecistite, colelitiasi; molto raro: danno epatocellulare. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash, prurito, alopecia; molto raro: anidrosi, eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Moltoraro: rabdomiolisi. Patologie renali e urinarie. Comune: nefrolitiasi;non comune: calcoli urinari; molto raro: idronefrosi, insufficienza renale, anomalia nelle urine. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: affaticamento, sindrome influenzale, piressia, edema periferico. Esami diagnostici. Molto comune: riduzione dei bicarbonati; comune: calo ponderale; molto raro: aumentodella creatinfosfochinasi ematica, aumento della creatininemia, aumento dell'azotemia, anomalie nei test di funzionalita' epatica. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Molto raro: colpo di calore. Inoltre, vi sono stati casi isolati di morte improvvisa inspiegata nei pazienti epilettici (SUDEP) che assumevano Zonegran. Reazioniavverse in uno studio clinico in monoterapia randomizzato e controllato, che ha confrontato zonisamide con carbamazepina a rilascio prolungato. Infezioni ed infestazioni. Non comune: infezione del tratto urinario, polmonite. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: leucopenia, trombocitopenia. Disturbi del metabolismo e della nutrizione.Comune: diminuzione dell'appetito; non comune: ipokaliemia. Disturbipsichiatrici. Comune: agitazione, depressione, insonnia, sbalzi di umore, ansia; non comune: stato confusionale, psicosi acuta, aggressivita', ideazione suicidaria, allucinazioni. Patologie del sistema nervoso.Comune: atassia, capogiri, deficit della memoria, sonnolenza, bradifrenia, disturbo dell'attenzione, parestesia; non comune: nistagmo, disturbo del linguaggio, tremore, convulsioni. Patologie dell'occhio. Comune: diplopia. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: disturbo respiratorio. Patologie gastrointestinali. Comune: costipazione, diarrea, dispepsia, nausea, vomito; non comune: dolore addominale. Patologie epatobiliari. Non comune: colecistite acuta. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash; non comune: prurito, ecchimosi. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sededi somministrazione. Comune: affaticamento, piressia, irritabilita'.Esami diagnostici. Molto comune: riduzione dei bicarbonati; comune: calo ponderale, aumento della creatinfosfochinasi ematica, aumento dell'alanina aminotransferasi, aumento dell'aspartato aminotransferasi; noncomune: esame delle urine anormale. Informazioni supplementari su popolazioni speciali. Anziani: un'analisi combinata dei dati di sicurezzasu 95 soggetti anziani ha evidenziato una frequenza di segnalazione di edema periferico e prurito relativamente piu' elevata rispetto allapopolazione adulta. Il riesame dei dati post-marketing indica che, rispetto alla popolazione generale, i pazienti di 65 anni di eta' e oltresegnalano con una maggiore frequenza gli eventi seguenti: sindrome diStevens- Johnson (SJS) e sindrome di ipersensibilita' da farmaci (DIHS).
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Donne in eta' fertile: le donne in eta' fertile devono usare misure contraccettive efficaci durante il trattamento con Zonegran e per un mese dopo la sua interruzione. Zonegran non deve essere utilizzato in donne in eta' fertile che non utilizzino metodi contraccettivi efficaci,tranne in casi di evidente necessita' e solo se il potenziale beneficio giustifica il rischio per il feto. Il medico specialista deve informare le donne in eta' fertile trattate con Zonegran. La donna deve essere pienamente informata e comprendere i possibili effetti di Zonegransul feto e tali rischi devono essere discussi con la paziente in relazione ai benefici prima di iniziare il trattamento. Prima dell'inizio del trattamento con Zonegran si deve considerare un test di gravidanzanelle donne in eta' fertile. Le donne che stanno pianificano una gravidanza devono discutere con il proprio specialista la rivalutazione deltrattamento con zonisamide e prendere in cosiderazione altre opzioniterapeutiche prima del concepimento e prima di interrompere la contraccezione. Come tutti i medicinali antiepilettici, l'interruzione improvvisa di zonisamide deve essere evitata poiche' puo' scatenare crisi convulsive improvvise con gravi conseguenze per la donna e per il nascituro. Il rischio di difetti alla nascita e' aumentato di un fattore 2-3nella progenie di madri trattate con medicinali antiepilettici. I difetti piu' frequentemente riportati sono labbro leporino, malformazionicardiovascolari e difetti del tubo neuronale. La terapia con medicinali antiepilettici multipli puo' essere associata a un rischio piu' elevato di malformazioni congenite rispetto alla monoterapia. Gravidanza:i dati relativi all'uso di zonisamide in donne in gravidanza sono limitati. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Nella donna, il rischio potenziale di malformazioni congenite maggiori e disturbi del neurosviluppo non e' noto.I dati provenienti da uno studio di registro suggeriscono un aumentodella percentuale di bambini nati con basso peso alla nascita (LBW), nati pre-termine oppure piccoli per l'eta' gestazionale (SGA). Tali aumenti variano dal 5% all'8% per LBW, dall'8% al 10% per i nati pre-termine e dal 7% al 12% per SGA, tutti in confronto a madri trattate con lamotrigina in monoterapia. Zonegran non deve essere utilizzato durantela gravidanza, tranne in casi di evidente necessita' e solo se il potenziale beneficio giustifica il rischio per il feto. Se Zonegran vieneprescritto durante la gravidanza, le pazienti devono essere pienamente consapevoli del potenziale pericolo per il feto ed e' consigliabileutilizzare la dose minima efficace associata a un attento monitoraggio. Allattamento: zonisamide e' escreta nel latte materno; la concentrazione nel latte materno e' simile a quella del plasma materno. Si devedecidere se interrompere l'allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con Zonegran. A causa del lungo tempo di ritenzione di zonisamide nell'organismo, l'allattamento non deve essere ripresofino a un mese dopo il completamento della terapia con Zonegran. Fertilita': non vi sono dati clinici disponibili sugli effetti di zonisamide sulla fertilita' nell'uomo. Gli studi sugli animali hanno mostratocambiamenti nei parametri della fertilita' (vedere paragrafo 5.3).
INDICAZIONI
Zonegran e' indicato come: monoterapia nel trattamento di crisi epilettiche parziali, con o senza generalizzazione secondaria, negli adulticon epilessia di nuova diagnosi (vedere paragrafo 5.1); terapia aggiuntiva nel trattamento di crisi epilettiche parziali, con o senza generalizzazione secondaria, negli adulti, negli adolescenti e nei bambini apartire da 6 anni di eta'.
INTERAZIONI
Effetto di Zonegran sugli enzimi del citocromo P450: gli studi in vitro con utilizzo di microsomi epatici umani dimostrano assente o scarsa(<25%) inibizione degli isoenzimi 1A2, 2A6, 2B6, 2C8, 2C9, 2C19, 2D6,2E1 o 3A4 del citocromo P450, a livelli di zonisamide circa raddoppiati o superiori alle concentrazioni sieriche non legate clinicamente rilevanti. Pertanto, non si prevede che Zonegran influisca sulla farmacocinetica di altri medicinali attraverso meccanismi mediati dal citocromo P450, come dimostrato in vivo per carbamazepina, fenitoina, etinilestradiolo e desipramina. Potenziale influenza di Zonegran su altri medicinali. Medicinali antiepilettici: in pazienti epilettici, la somministrazione allo steady-state di Zonegran non ha prodotto effetti farmacocinetici clinicamente rilevanti su carbamazepina, lamotrigina, fenitoina o valproato di sodio. Contraccettivi orali: negli studi clinici susoggetti sani, la somministrazione allo steady-state di Zonegran non ha influito sulle concentrazioni sieriche di etinilestradiolo o noretisterone in un contraccettivo orale combinato. Inibitori dell'anidrasi carbonica: Zonegran deve essere utilizzato con cautela nei pazienti adulti sottoposti a trattamento concomitante con inibitori dell'anidrasicarbonica, quali topiramato e acetazolamide, in quanto non vi sono dati sufficienti per escludere una possibile interazione farmacodinamica(vedere paragrafo 4.4). Zonegran non deve essere usato nei pazienti pediatrici come farmaco concomitante con altri inibitori dell'anidrasi carbonica, quali topiramato e acetazolamide (vedere paragrafo 4.4 Popolazione pediatrica). Substrati della P-gp: uno studio in vitro dimostrache zonisamide e' un debole inibitore della P-gp (MDR1) con una CI 50di 267 mcmol/l ed esiste il potenziale teorico che zonisamide influisca sulla farmacocinetica delle sostanze che sono substrati della P-gp.Si consiglia cautela quando si inizia o si interrompe il trattamentocon zonisamide o quando si modifica la dose di zonisamide nei pazientiche assumono anche medicinali substrati della P-gp (ad es. digossina,chinidina). Potenziali interazioni di medicinali che influiscono su Zonegran: negli studi clinici, la somministrazione concomitante di lamotrigina non ha avuto effetti evidenti sulla farmacocinetica di zonisamide. L'associazione di Zonegran con altri medicinali che presentano gia' un rischio di urolitiasi puo' potenziare il rischio di sviluppo dicalcolosi renale; pertanto, la somministrazione concomitante di tali medicinali deve essere evitata. Zonisamide viene metabolizzata in partedal CYP3A4 (scissione riduttiva) e anche da N-acetil-transferasi e coniugazione con acido glucuronico; pertanto, le sostanze che possono indurre o inibire questi enzimi possono influire sulla farmacocinetica di zonisamide. Induzione enzimatica: l'esposizione a zonisamide e' inferiore nei pazienti epilettici che ricevono agenti induttori del CYP3A4, quali fenitoina, carbamazepina e fenobarbital. E' improbabile che questi effetti siano clinicamente significativi se Zonegran e' aggiuntoalla terapia esistente; tuttavia, possono verificarsi variazioni nelleconcentrazioni di zonisamide se, in concomitanza, vengono sospesi o introdotti antiepilettici o altri medicinali induttori del CYP3A4, o sene viene aggiustato il dosaggio; in tal caso potrebbe essere necessario un aggiustamento della dose di Zonegran. La rifampicina e' un potente induttore del CYP3A4. Se e' necessaria la co-somministrazione, il paziente deve essere sottoposto a stretta osservazione e la dose di Zonegran e degli altri substrati del CYP3A4 aggiustata secondo necessita'. Inibizione del CYP3A4: sulla base dei dati clinici, sembra che gli inibitori noti del CYP3A4, specifici e non specifici, non abbiano effetti clinicamente rilevanti sui parametri di esposizione farmacocineticadi zonisamide. La somministrazione allo steady-state di ketoconazolo(400 mg/die) o cimetidina (1200 mg/die) non ha avuto effetti clinicamente rilevanti sulla farmacocinetica dopo dose singola di zonisamide somministrata a soggetti sani. Pertanto, non dovrebbe essere necessariauna modificazione del dosaggio di Zonegran in caso di co-somministrazione con noti inibitori del CYP3A4. Popolazione pediatrica: sono statieffettuati studi d'interazione solo negli adulti.
POSOLOGIA
Posologia. Adulti: incremento della dose e dose di mantenimento Zonegran puo' essere assunto in monoterapia o essere aggiunto alla terapia esistente negli adulti. La dose deve essere titolata in base all'effetto clinico. Gli incrementi della dose e le dosi di mantenimento raccomandati sono riportati di seguito. Alcuni pazienti, soprattutto quelli che non assumono agenti induttori del CYP3A4, possono rispondere a dosiinferiori. Sospensione: nel caso in cui sia necessario interrompere il trattamento con Zonegran, la sospensione deve essere effettuata gradualmente (vedere paragrafo 4.4). Negli studi clinici in pazienti adulti, e' stata applicata una riduzione delle dosi di 100 mg a intervallisettimanali, con contemporaneo aggiustamento delle dosi degli altri farmaci antiepilettici (ove necessario). Adulti - Incremento della dosee regime di mantenimento raccomandati. Monoterapia - pazienti adulti di nuova diagnosi. Fase di titolazione. Settimana 1+2: 100 mg/die (unavolta al giorno); settimana 3+4: 200 mg/die (una volta al giorno); settimana 5+6: 300 mg/die (una volta al giorno). Dose di mantenimento abituale: 300 mg al giorno (una volta al giorno). Se e' necessaria una dose piu' elevata: aumentare a intervalli di due settimane, con incrementi di 100 mg, fino a un massimo di 500 mg. Terapia aggiuntiva - con agenti induttori del CYP3A4 (vedere paragrafo 4.5). Fase di titolazione.Settimana 1: 50 mg/die (divisi in due dosi); settimana 2: 100 mg/die(divisi in due dosi); settimana da 3 a 5: aumentare a intervalli settimanali con incrementi di 100 mg. Dose di mantenimento abituale: da 300a 500 mg al giorno (una volta al giorno o divisi in due dosi). Terapia aggiuntiva - senza agenti induttori del CYP3A4; o con insufficienzarenale o epatica. Fase di titolazione. Settimana 1+2: 50 mg/die (divisi in due dosi); settimana 3+4: 100 mg/die (divisi in due dosi); settimana da 5 a 10: aumentare a intervalli di due settimane con incrementifino a 100 mg. Dose di mantenimento abituale: da 300 a 500 mg al giorno (una volta al giorno o divisi in due dosi). Alcuni pazienti possonorispondere a dosi piu' basse. Raccomandazioni posologiche generali perZonegran in popolazioni di pazienti speciali. Popolazione pediatrica(a partire da 6 anni di eta'). Incremento della dose e dose di mantenimento: Zonegran deve essere aggiunto alla terapia esistente nei pazienti pediatrici a partire da 6 anni eta'. La dose deve essere titolata in base all'effetto clinico. Gli incrementi della dose e le dosi di mantenimento raccomandati sono riportati di seguito. Alcuni pazienti, soprattutto quelli che non assumono agenti induttori del CYP3A4, possonorispondere a dosi inferiori. I medici devono portare all'attenzione dei pazienti pediatrici e dei loro genitori/delle persone che si prendono cura di loro la Sezione di avvertimento per i pazienti (nel foglio illustrativo) relativamente alla prevenzione dei colpi di calore (vedere paragrafo 4.4: Popolazione pediatrica). Popolazione pediatrica (a partire da 6 anni di eta') - Incremento della dose e regime di mantenimento raccomandati. Terapia aggiuntiva- con agenti induttori del CYP3A4(vedere paragrafo 4.5). Fase di titolazione. Settimana 1: 1 mg/kg/die(una volta al giorno); settimane da 2 a 8: aumentare a intervalli settimanali con incrementi di 1 mg/kg. Dose di mantenimento abituale. Pazienti di peso da 20 a 55 kg ^a: pazienti di peso > 55 kg: dose di mantenimento abituale. Pazienti di peso da 20 a 55 kg ^a: da 6 a 8 mg/kg/die (una volta al giorno); pazienti di peso > 55 kg: 300-500 mg/die (unavolta al giorno). Terapia aggiuntiva - senza agenti induttori del CYP3A4. Fase di titolazione. Settimana 1+2: 1 mg/kg/die (una volta al giorno); settimane >= 3: aumentare a intervalli di due settimane con incrementi di 1 mg/kg. Dose di mantenimento abituale. Pazienti di peso da20 a 55 kg ^a: da 6 a 8 mg/kg/die (una volta al giorno); pazienti di peso > 55 kg: 300-500 mg/die (una volta al giorno). Nota. ^a Per assicurare il mantenimento di una adeguata dose terapeutica, e' necessario monitorare il peso corporeo del bambino ed aggiustare la dose ad ogni variazione, fino a un peso corporeo di 55 kg. La posologia e' 6-8 mg/kg/die fino a una dose massima di 500 mg/die. La sicurezza e l'efficaciadi Zonegran nei bambini di eta' inferiore a 6 anni, o di peso corporeo inferiore a 20 kg, non sono state ancora stabilite. Esistono dati limitati in studi clinici in pazienti di peso corporeo inferiore a 20 kg. Pertanto, i bambini a partire da 6 anni di eta' e con peso corporeoinferiore a 20 kg devono essere trattati con cautela. Con i dosaggi delle capsule di Zonegran disponibili in commercio non e' sempre possibile ottenere con precisione la dose calcolata. In questi casi, si raccomanda percio' di arrotondare la dose totale di Zonegran per eccesso oper difetto alla dose piu' vicina a quella ottenibile con i dosaggi delle capsule di Zonegran disponibili in commercio (25 mg, 50 mg e 100 mg). Sospensione: nel caso in cui sia necessario interrompere il trattamento con Zonegran, la sospensione deve essere effettuata gradualmente(vedere paragrafo 4.4). Negli studi clinici in pazienti pediatrici, la riduzione graduale della dose e' stata completata riducendo la posologia a intervalli settimanali con decrementi di circa 2 mg/kg (ossia coerentemente con il programma illustrato di seguito). Popolazione pediatrica (a partire da 6 anni di eta') - Programma di riduzione gradualedella dose raccomandato. Peso: 20-28 kg; riduzione a intervalli settimanali con decrementi di: da 25 a 50 mg / die*. Peso: 29-41 kg; riduzione a intervalli settimanali con decrementi di: da 50 a 75 mg / die*.Peso: 42-55 kg; riduzione a intervalli settimanali con decrementi di:100 mg / die*. Peso: >55 kg; riduzione a intervalli settimanali con decrementi di: 100 mg / die*. Nota: * Tutte le dosi sono da intendersi una volta al giorno. Anziani: si deve usare cautela all'inizio del trattamento con Zonegran in pazienti anziani, in quanto esistono informazioni limitate sull'uso di Zonegran in questi pazienti. I medici che prescrivono il farmaco devono tenere conto anche del profilo di sicurezzadi Zonegran (vedere paragrafo 4.8). Pazienti con compromissione dellafunzione renale: occorre prestare cautela nel trattamento con Zonegran di pazienti con una ridotta funzionalita' renale, in quanto per talipazienti esistono informazioni limitate, per cui potrebbe essere necessaria una piu' lenta titolazione. Dato che zonisamide e i suoi metaboliti vengono escreti per via renale, il trattamento deve essere interrotto in pazienti che sviluppano insufficienza renale acuta o laddove si osservi un aumento sostenuto, clinicamente significativo, della creatinina sierica. Nei soggetti con funzione renale compromessa, la clearance renale delle singole dosi di zonisamide era positivamente correlata alla clearance della creatinina.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni capsula rigida contiene 25 mg di zonisamide. Eccipiente con effetti noti: ogni capsula rigida contiene 0,75 mg di olio vegetale idrogenato (di semi di soia). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedereparagrafo 6.1.