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ZOLTRON*30CPR RIV 2,5MG

ZOLTRON*30CPR RIV 2,5MG

IST.GENTILI Srl
minsan: 040031015
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AVVERTENZE
In pazienti con stato postmenopausale non confermato, prima di iniziare il trattamento si devono valutare i livelli di LH, FSH e/o estradiolo per stabilire la condizione di menopausa. Compromissione renale: letrozolo non e' stato studiato in un numero sufficiente di pazienti conclearance della creatinina inferiore a 10 ml/min. In tali pazienti deve essere attentamente valutato il potenziale rapporto rischio/beneficio prima di somministrare Zoltron. Compromissione epatica. Letrozolo e'stato valutato solo in un limitato numero di pazienti senza metastasi, con vari gradi di funzionalita' epatica: insufficienza epatica da lieve a moderata e grave insufficienza epatica. In volontari di sesso maschile, non affetti da tumore, con insufficienza epatica grave (cirrosi epatica e classe C secondo la scala Child-Pugh), l'esposizione sistemica e l'emivita terminale del prodotto erano aumentati di 2-3 volte rispetto ai volontari sani. Pertanto, Zoltron deve essere somministratocon cautela e dopo attenta considerazione del potenziale rapporto rischio/beneficio in queste pazienti (vedere paragrafo 5.2 Proprieta' farmacocinetiche). Effetti sull'osso: Zoltron e' un agente potente nell'abbassare gli estrogeni. Nel trattamento adiuvante e nel trattamento adiuvante prolungato, la durata mediana del follow-up di rispettivamente30 e 49 mesi e' insufficiente per valutare in modo completo il rischio di fratture associato ad un uso a lungo termine di Zoltron. Le pazienti con anamnesi di osteoporosi e/o di fratture o con rischio aumentato di osteoporosi devono essere sottoposte ad una valutazione della densita' minerale ossea attraverso densitometria ossea prima dell'iniziodel trattamento adiuvante e del trattamento adiuvante prolungato e devono essere monitorate per lo sviluppo di osteoporosi durante e dopo iltrattamento con letrozolo. Il trattamento o la profilassi dell'osteoporosi devono essere iniziati in modo appropriato e monitorati attentamente (vedere paragrafo 4.8). Tendinite e rottura del tendine: possonoverificarsi tendinite e rotture del tendine (raro). Devono essere avviati un attento monitoraggio dei pazienti e misure appropriate (ad esempio l'immobilizzazione) per il tendine interessato (vedere paragrafo 4.8). Zoltron contiene lattosio. Le pazienti affette da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit della LAPP lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Inibitore enzimatico; inibitore non steroideo dell'aromatasi (inibitore della biosintesi di estrogeni); agente antineoplastico.
CONSERVAZIONE
Questo prodotto medicinale non richiede alcuna temperatura particolaredi conservazione. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; stato ormonale pre-menopausale; gravidanza, allattamento (vedere paragrafi 4.6 e 5.3).
DENOMINAZIONE
ZOLTRON 2.5 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Contenuto delle compresse: lattosio, cellulosa microcristallina, amidodi mais, sodio amido glicolato tipo A, silice colloidale anidra, magnesio stearato. Rivestimento (Opadry giallo 02B38014): titanio diossido(E171), ferro ossido giallo (E172), macrogol 4000, ferro ossido rosso(E172), talco, ipromellosa.
EFFETTI INDESIDERATI
Letrozolo e' stato generalmente ben tollerato nel corso di tutti gli studi clinici come trattamento di prima e seconda linea del carcinoma mammario in fase avanzata e come trattamento adiuvante del carcinoma mammario in fase precoce. Fino a circa un terzo delle pazienti trattatecon letrozolo nella fase metastatica, fino a circa il 70-75% delle pazienti trattate nella fase adiuvante (entrambi i gruppi di trattamentoletrozolo e tamoxifene), e fino a circa il 40% delle pazienti trattatenella fase adiuvante prolungata (entrambi i gruppi di trattamento letrozolo e placebo) hanno manifestato delle reazioni avverse. Generalmente le reazioni avverse osservate sono principalmente di natura lieve omoderata. La maggior parte delle reazioni avverse possono essere attribuite alle normali conseguenze fisiologiche della deprivazione estrogenica (es. vampate). Negli studi clinici le reazioni avverse piu' frequentemente riportate sono state vampate di calore, artralgia, nausea eaffaticamento. Molte reazioni avverse possono essere attribuite allenormali conseguenze della deprivazione estrogenica (per es. vampate dicalore, alopecia e sanguinamento vaginale). Dopo trattamento adiuvante dopo terapia standard con tamoxifene, basato su un follow-up medianodi 28 mesi, i seguenti eventi avversi, indipendentemente dal rapportodi causalita', sono stati riportati con una frequenza significativamente maggiore nel gruppo trattato con letrozolo rispetto al gruppo trattato con placebo: vampate di calore (50,7% vs 44,3%), artralgia/artrite (28,5% vs 23,2%) e mialgia (10,2% vs 7,0%). La maggior parte di talieventi avversi e' stata osservata durante il primo anno di trattamento. C'e' stata una maggiore ma non significativa incidenza di osteoporosi e di fratture ossee nelle pazienti trattate con letrozolo rispettoa quelle trattate con placebo (rispettivamente 7,5% vs 6,3% e 6,7% vs5,9%). In un'analisi aggiornata del trattamento adiuvante prolungato,effettuata ad una durata mediana del trattamento con letrozolo di 47 mesi e con placebo di 28 mesi, i seguenti eventi avversi, indipendentemente dal rapporto di causalita', sono stati riportati con una frequenza significativamente maggiore nel gruppo trattato con letrozolo rispetto al gruppo trattato con placebo: vampate di calore (60,3% vs 52,6%),artralgia/artrite (37,9% vs 26,8%) e mialgia (15,8% vs 8,9%). La maggioranza di tali eventi avversi e' stata osservata durante il primo anno di trattamento. Nel gruppo di pazienti assegnato al trattamento conplacebo e che poi e' passato al trattamento con letrozolo e' stata osservata una frequenza simile di eventi. C'e' stata una maggiore incidenza di osteoporosi e di fratture ossee, in qualsiasi momento dopo la randomizzazione, nelle pazienti trattate con letrozolo rispetto a quelletrattate con placebo (rispettivamente 12,3% vs 7,4% e 10,9% vs 7,2%).Nelle pazienti che sono passate dal trattamento con placebo al trattamento con letrozolo, sono stati diagnosticati nuovi casi di osteoporosi nel 3,6% delle pazienti mentre le fratture sono state riportate nel5,1% delle pazienti, in qualsiasi momento dopo il cambio di terapia. Nel trattamento adiuvante, indipendentemente dal rapporto di causalita', i seguenti eventi avversi si sono manifestati in qualsiasi momento dopo la randomizzazione rispettivamente nel gruppo letrozolo e nel gruppo tamoxifene: eventi tromboembolici (1,5% vs 3,2%, P<0,001 ), anginapectoris (0,8% vs 0,8%), infarto del miocardio (0,7% vs 0,4%) ed insufficienza cardiaca (0,9% vs 0,4%, P=0,006 ). Le reazioni avverse, riportate di seguito sono quelle segnalate dagli studi clinici e successivamente, dalla segnalazione spontanea dopo la commercializzazione di letrozolo. Le reazioni avverse sono classificate all'interno di ciascunaclasse di frequenza, in ordine decrescente di frequenza, usando la seguente convenzione di frequenza: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100 a < 1/10), non comune (>= 1/1.000 a < 1/100), raro (>= 1/10.000 a <1/1000), molto raro (< 1/10.000), comprese le segnalazioni isolate. Infezioni e infestazioni. Non comune: infezione del tratto urinario. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Noncomune: dolore tumorale (non applicabile per il trattamento adiuvantee per il trattamento adiuvante prolungato). Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: leucopenia. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia, aumento dell'appetito, ipercolesterolemia; non comune: edema generalizzato. Disturbi psichiatrici. Comune:depressione; non comune: ansia inclusi nervosismo, irritabilita'. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, capogiri; non comune: sonnolenza, insonnia, deficit di memoria, disestesia inclusi parestesia, ipoestesia, alterazione del gusto, accidente cerebrovascolare. Patologie dell'occhio. Non comune: cataratta, irritazione agli occhi, vista offuscata. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni, tachicardia. Patologie vascolari. Non comune: tromboflebite inclusi tromboflebite superficiale e profonda, ipertensione, eventi cardiaci ischemici; raro:embolia polmonare, trombosi arteriosa, infarto cerebrovascolare. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: dispnea, tosse. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, vomito, dispepsia, costipazione, diarrea; non comune: dolori addominali, stomatite, secchezza della bocca. Patologie epatobiliari. Non comune: aumento degli enzimi epatici; non nota: epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: aumento della sudorazione; comune: alopecia, eruzione cutanea inclusi eruzione eritematosa, maculopapulare, psoriasiforme e vescicolare; non comune: prurito, secchezza della pelle, orticaria; non nota: reazione anafilattica, angioedema, necrolisi epidermica tossica, eritema multiforme. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto comune: artralgia; comune: mialgia,dolore alle ossa, osteoporosi, fratture ossee; non comune: artrite, tendinite; raro: rottura del tendine. Patologie renali e urinarie. Non comune: aumento della frequenza urinaria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: sanguinamento vaginale, leucorrea, secchezza vaginale, dolore al seno. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: vampate di calore, affaticamento incluso astenia; comune: malessere, edema periferico; non comune: piressia, secchezza della mucosa, sete. Esami diagnostici. Comune: aumento di peso; non comune: perdita di peso. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e'importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapportobeneficio/rischio del medicinale.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Donne in stato perimenopausale o in eta' fertile: il medico deve discutere con le donne che potenzialmente possono diventare gravide (es. donne in stato perimenopausale o postmenopausale recente) la necessita'di effettuare un test di gravidanza e di adottare un adeguato sistemacontraccettivo prima dell'inizio della terapia con Zoltron, finche' lostato postmenopausale non sia stato completamente stabilito (vedere paragrafi 4.4 e 5.3). Gravidanza: Zoltron e' controindicato durante lagravidanza (vedere paragrafo 4.3 e 5.3). Allattamento: Zoltron e' controindicato durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.3).
INDICAZIONI
Trattamento adiuvante del carcinoma mammario in fase precoce in donnein postmenopausa con stato recettoriale ormonale positivo; trattamentoadiuvante del carcinoma mammario ormono-sensibile in fase precoce indonne in postmenopausa dopo trattamento adiuvante standard con tamoxifene della durata di 5 anni; trattamento di prima linea del carcinoma mammario ormonosensibile, in fase avanzata, in donne in postmenopausa;trattamento del carcinoma mammario in fase avanzata in donne in postmenopausa naturale o artificialmente indotta, dopo ripresa o progressione della malattia che siano state trattate in precedenza con antiestrogeni. L'efficacia non e' stata dimostrata in pazienti con stato recettoriale estrogenico negativo.
INTERAZIONI
Studi clinici di interazione con cimetidina e warfarin indicano che lasomministrazione concomitante di letrozolo con questi farmaci non da'luogo ad interazioni clinicamente significative. Inoltre, una revisione dei dati clinici disponibili indica che non c'e' alcuna evidenza dialtre interazioni clinicamente rilevanti con i farmaci comunemente prescritti. Non vi e' alcuna esperienza clinica relativa all'uso di letrozolo in associazione con altri farmaci antitumorali. In vitro, il letrozolo inibisce gli isoenzimi 2A6 e, moderatamente 2C19, del citocromoP450. Pertanto, deve essere usata cautela qualora sia necessario somministrare contemporaneamente farmaci la cui biodisponibilita' dipendaprincipalmente da questi isoenzimi o che abbiano un ristretto indice terapeutico.
POSOLOGIA
Pazienti adulte ed anziane: la dose raccomandata di Zoltron e' di 2,5mg una volta al giorno. Non e' richiesta alcuna modifica del dosaggionelle pazienti anziane. Nel trattamento adiuvante, la terapia con Zoltron deve essere continuata per 5 anni o fino alla comparsa di recidiva. Nel trattamento adiuvante, e' disponibile un'esperienza clinica di 2anni (la durata mediana del trattamento e' stata di 25 mesi). Nel trattamento adiuvante prolungato e' disponibile un'esperienza clinica di4 anni (durata mediana del trattamento). Nelle pazienti con malattia avanzata o metastatica, il trattamento con Zoltron deve essere continuato finche' la progressione tumorale diventa evidente. Bambini: non pertinente. Pazienti con compromissione della funzionalita' epatica e/o renale: non e' richiesto alcun adattamento della dose nelle pazienti con insufficienza renale con clearance della creatinina superiore a 30 ml/min. In caso di insufficienza renale con clearance della creatininainferiore a 30 ml/min o in pazienti con insufficienza epatica grave (vedere paragrafi 4.4 e 5.2) i dati disponibili non sono sufficienti.
PRINCIPI ATTIVI
Principio attivo: letrozolo. Ogni compressa rivestita con film contiene 2,5 mg di letrozolo. Ogni compressa contiene 61,5 mg di lattosio. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

  • Ritiro in Farmacia Spedizione Gratuita
  • Consegna a domicilio (costi da €2,43 a €6,10 in base alla distanza) Spedizione Gratuita
    COSTI:
    0-3km standard €2,43
    3-4 km standard + €1,22
    4-5 km standard + €1,83
    5-6 km standard + €2,44
    6-7 km standard + €3,05
    7-8 km standard + €3,66
    8-9 km standard + €4,88
    9-10 km standard + €6,10

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