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AVVERTENZE
Tracciabilita': al fine di migliorare la tracciabilita' dei medicinalibiologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministratodevono essere chiaramente registrati. Avvertenze generali e precauzioni: dati clinici limitati suggeriscono un effetto paragonabile di pegfilgrastim rispetto a filgrastim sul tempo alla remissione da neutropenia severa in pazienti con leucemia mieloide acuta (LMA) de novo (vedereparagrafo 5.1). Tuttavia, gli effetti a lungo termine di pegfilgrastim nella LMA non sono stati stabiliti; quindi, il prodotto deve essereutilizzato con cautela in tale popolazione di pazienti. Il fattore distimolazione delle colonie granulocitarie (G-CSF) puo' promuovere la crescita di cellule mieloidi in vitro e simili effetti possono essere osservati in vitro in alcune cellule non mieloidi. La sicurezza e l'efficacia di pegfilgrastim non sono state studiate nei pazienti con sindrome mielodisplastica, leucemia mieloide cronica e nei pazienti con LMAsecondaria; di conseguenza, non deve essere usato in tali pazienti. Si dovra' porre particolare attenzione per distinguere la diagnosi di trasformazione blastica della leucemia mieloide cronica da quella di LMA. La sicurezza e l'efficacia della somministrazione di pegfilgrastimin pazienti con LMA de novo di eta' < 55 anni con alterazione citogenetica t(15;17) non sono state stabilite. La sicurezza e l'efficacia dipegfilgrastim in pazienti che ricevono chemioterapia ad alte dosi nonsono state studiate. Questo medicinale non deve essere usato per aumentare le dosi della chemioterapia citotossica oltre quanto previsto dagli schemi posologici standard. Eventi avversi polmonari: sono state riportate reazioni avverse polmonari, in particolare polmonite interstiziale, in seguito alla somministrazione di G-CSF. I pazienti con una storia recente di infiltrati polmonari o polmonite potrebbero essere a piu' alto rischio (vedere paragrafo 4.8). L'insorgenza di sintomi polmonari come tosse, febbre e dispnea contemporaneamente a un quadro radiologico di infiltrati polmonari e un deterioramento della funzionalita'polmonare, associato a una conta elevata dei neutrofili, possono costituire i segni iniziali della sindrome da distress respiratorio acuto(Acute Respiratory Distress Syndrome, ARDS). In tali circostanze, a discrezione del medico, la terapia con pegfilgrastim deve essere interrotta e istituito l'idoneo trattamento (vedere paragrafo 4.8). Glomerulonefrite: la glomerulonefrite e' stata riportata in pazienti che ricevono filgrastim e pegfilgrastim. Generalmente, gli eventi di glomerolunefrite si sono risolti dopo riduzione della dose o sospensione di filgrastim e pegfilgrastim. Si raccomanda il monitoraggio dell'analisi delle urine. Sindrome da perdita capillare: la sindrome da perdita capillare e' stata riportata dopo somministrazione di fattori stimolanti le colonie granulocitarie ed e' caratterizzata da ipotensione, ipoalbuminemia, edema ed emoconcentrazione. I pazienti che sviluppano sintomi della sindrome da perdita capillare devono essere strettamente monitoratie ricevere il trattamento sintomatico standard, che puo' comprenderela necessita' di terapia intensiva (vedere paragrafo 4.8). Splenomegalia e rottura splenica: sono stati segnalati casi generalmente asintomatici di splenomegalia e casi di rottura splenica, inclusi alcuni casifatali, in seguito alla somministrazione di pegfilgrastim (vedere paragrafo 4.8). Pertanto, il volume della milza deve essere attentamente monitorato (ad es. mediante esame clinico, ecografia). Una diagnosi dirottura splenica deve essere presa in considerazione nei pazienti chepresentano dolore al quadrante superiore sinistro dell'addome o all'estremita' della spalla. Trombocitopenia e anemia: il trattamento con ilsolo pegfilgrastim non preclude la trombocitopenia e l'anemia causatedal mantenimento di dosi piene di chemioterapia mielosoppressiva secondo lo schema previsto. Si raccomandano controlli regolari della contapiastrinica e dell'ematocrito. Particolare attenzione deve essere posta durante la somministrazione di agenti chemioterapici, singoli o inassociazione, che causano trombocitopenia severa. Sindrome mielodisplastica e leucemia mieloide acuta in pazienti con cancro della mammellae cancro del polmone: nell'ambito dello studio osservazionale post-marketing, pegfilgrastim in associazione a chemioterapia e/o radioterapiae' stato associato a sviluppo della sindrome mielodisplastica (SMD) edella leucemia mieloide acuta (LMA) in pazienti con cancro della mammella e cancro del polmone (vedere paragrafo 4.8). Monitorare i pazienti con cancro della mammella e cancro del polmone per segni e sintomi di SMD/LMA.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Immunostimolanti, fattore stimolante le colonie.
CONSERVAZIONE
Conservare in frigorifero (2 - 8 gradi C.). Ziextenzo puo' essere conservato a temperatura ambiente (non superiore a 35 gradi C.) una sola volta e per un periodo massimo di 120 ore. Ziextenzo lasciato a temperatura ambiente per piu' di 120 ore deve essere gettato. Non congelare.L'esposizione accidentale a temperature di congelamento, una sola volta per meno di 24 ore, non pregiudica la stabilita' di Ziextenzo. Tenere il contenitore nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinaledalla luce.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
DENOMINAZIONE
ZIEXTENZO 6 MG SOLUZIONE INIETTABILE IN SIRINGA PRERIEMPITA
ECCIPIENTI
Acido acetico glaciale, sorbitolo (E420), polisorbato 20, idrossido disodio (per l'aggiustamento del pH), acqua per preparazioni iniettabili.
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza: le reazioni avverse riportate piu'di frequente sono state il dolore osseo (molto comune [>= 1/10]) e ildolore muscoloscheletrico (comune [>= 1/100, < 1/10]). Il dolore osseo era generalmente di entita' da lieve a moderata, transitorio e nellamaggior parte dei pazienti era controllabile con i comuni analgesici.Sono stati riportati casi di reazioni di tipo ipersensibilita', inclusi eruzione cutanea, orticaria, angioedema, dispnea, eritema, rossoree ipotensione, con la prima somministrazione o con somministrazioni successive di pegfilgrastim (non comuni [>= 1/1 000, < 1/100]). Reazioniallergiche gravi, inclusa l'anafilassi, possono manifestarsi in pazienti che ricevono pegfilgrastim (non comuni) (vedere paragrafo 4.4). Lasindrome da perdita capillare, che puo' essere pericolosa per la vitase il trattamento viene ritardato, e' stata riportata come non comune(>= 1/1 000, < 1/100) nei pazienti con tumore sottoposti a chemioterapia in seguito alla somministrazione di fattori stimolanti le coloniegranulocitarie; vedere paragrafo 4.4 e paragrafo "Descrizione di reazioni avverse selezionate" sotto riportato. La splenomegalia, generalmente asintomatica, e' non comune. Sono stati riportati casi non comuni di rottura splenica, inclusi alcuni casi fatali, in seguito alla somministrazione di pegfilgrastim (vedere paragrafo 4.4). Sono state riportate non comuni reazioni avverse polmonari comprendenti polmonite interstiziale, edema polmonare, infiltrati polmonari e fibrosi polmonare. Casi non comuni hanno avuto come conseguenza insufficienza respiratoriao ARDS che possono essere fatali (vedere paragrafo 4.4). In pazienti con tratto falcemico o affetti da anemia falciforme sono stati riportati casi isolati di crisi falcemiche (non comuni in tali pazienti) (vedere paragrafo 4.4). Elenco delle reazioni avverse: i dati nella tabellasottostante descrivono le reazioni avverse riportate negli studi clinici e nelle segnalazioni spontanee. All'interno di ciascuna classe difrequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente digravita'. Reazioni avverse. Molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100,< 1/10); non comune (>= 1/1 000, < 1/100); raro (>= 1/10 000, < 1/1 000). Tumori benigni, maligni e non specificati (incl cisti e polipi).Non comune: sindrome mielodisplastica^1, leucemia mieloide acuta^1. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: trombocitopenia^1, leucocitosi^1; non comune: anemia a cellule falciformi con crisi^2, splenomegalia^2, rottura splenica^2. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazioni di ipersensibilita', anafilassi. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: aumento dell'acido urico. Patologiedel sistema nervoso. Molto comune: cefalea^1. Patologie vascolari. Non comune: sindrome da perdita capillare^1; raro: aortite. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: sindrome da distress respiratorio acuto^2, reazioni avverse polmonari (polmonite interstiziale, edema polmonare, infiltrati polmonari e fibrosi polmonare), emottisi; raro: emorragia polmonare. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea^1. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Noncomune: sindrome di Sweet (dermatosi neutrofila febbrile acuta)^1,2, vasculite cutanea^1,2; raro: sindrome di Stevens-Johnson. Patologie delsistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo. Molto comune: dolore osseo; comune: dolore muscolo-scheletrico (mialgia, artralgia, dolore a un arto, dolore dorsale, dolore muscolo- scheletrico, dolore al collo). Patologie renali e urinarie. Non comune: glomerulonefrite^2.Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: dolore in sede di iniezione^1, dolore toracico non cardiaco; non comune: reazioni in sede di iniezione^2. Esami diagnostici. Noncomune: aumento della lattato deidrogenasi e della fosfatasi alcalina^1, aumento transitorio dei test di funzionalita' epatica ALT o AST^1.^1 Vedere paragrafo "Descrizione di reazioni avverse selezionate" sotto riportato. ^2 Questa reazione avversa e' stata identificata attraverso la sorveglianza post-marketing, ma non e' stata osservata negli studi clinici randomizzati e controllati negli adulti. La classe di frequenza e' stata determinata con un calcolo statistico basato su 1 576 pazienti trattati con pegfilgrastim in nove studi clinici randomizzati.Descrizione di reazioni avverse selezionate: sono stati riportati deicasi non comuni di Sindrome di Sweet, sebbene in alcuni casi possa avere contribuito la sottostante presenza di malignita' ematologiche. Sono stati riportati eventi non comuni di vasculite cutanea in pazienti trattati con pegfilgrastim. Il meccanismo che causa la vasculite nei pazienti trattati con pegfilgrastim e' sconosciuto.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: i dati relativi all'uso di pegfilgrastim in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi sugli animalihanno mostrato una tossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Pegfilgrastim non e' raccomandato durante la gravidanza e in donne in eta' fertile che non usano misure contraccettive. Allattamento: esistonoinformazioni insufficienti sull'escrezione di pegfilgrastim/metabolitinel latte materno. Il rischio per i neonati/lattanti non puo' essereescluso. Deve essere presa la decisione se interrompere l'allattamentoo interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con pegfilgrastim tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambinoe il beneficio della terapia per la donna. Fertilita': pegfilgrastimnon ha avuto effetti sulla performance riproduttiva o sulla fertilita'in ratti maschi o femmine a dosi settimanali cumulative circa 6-9 volte piu' alte della dose raccomandata nell'uomo (calcolata in base allasuperficie corporea) (vedere paragrafo 5.3).
INDICAZIONI
Riduzione della durata della neutropenia e dell'incidenza di neutropenia febbrile in pazienti adulti trattati con chemioterapia citotossicaper neoplasie maligne (con l'eccezione della leucemia mieloide cronicae delle sindromi mielodisplastiche).
INTERAZIONI
Data la potenziale sensibilita' alla chemioterapia citotossica delle cellule mieloidi in rapida divisione, pegfilgrastim deve essere somministrato almeno 24 ore dopo la somministrazione della chemioterapia citotossica. Negli studi clinici, la somministrazione di pegfilgrastim 14giorni prima della chemioterapia si e' dimostrata sicura. Non e' statovalutato nei pazienti l'uso di pegfilgrastim in concomitanza con alcun chemioterapico. In modelli animali, si e' osservato che la somministrazione contemporanea di pegfilgrastim e 5-fluorouracile (5-FU) o altri antimetaboliti aumenta la mielosoppressione. Gli studi clinici non hanno indagato in modo specifico le possibili interazioni con altri fattori di crescita ematopoietici e con le citochine. Non e' stata studiata in modo specifico la potenziale interazione con il litio, il qualeanch'esso promuove il rilascio di neutrofili. Non vi sono evidenze chetale interazione possa essere dannosa. La sicurezza ed efficacia di pegfilgrastim non sono state valutate in pazienti che ricevevano una chemioterapia associata a mielosoppressione ritardata, come le nitrosouree. Non sono stati effettuati studi specifici sulle interazioni o sulmetabolismo; gli studi clinici non hanno peraltro evidenziato interazioni di pegfilgrastim con altri medicinali.
POSOLOGIA
La terapia con Ziextenzo deve essere iniziata e seguita da medici conesperienza in oncologia e/o ematologia. Posologia: si raccomanda una dose di 6 mg (una singola siringa preriempita) di Ziextenzo per ciascunciclo di chemioterapia, somministrata almeno 24 ore dopo la chemioterapia citotossica. Popolazioni speciali. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di pegfilgrastim nei bambini non sono state ancora stabilite. I dati al momento disponibili sono riportati nei paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2, ma non puo' essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia. Compromissione renale: non sono raccomandati aggiustamenti di dose in pazienti con compromissione renale, inclusi quelli con malattia renale in stadio terminale. Modo di somministrazione:Ziextenzo e' per uso sottocutaneo. Le iniezioni devono essere effettuate nella coscia, nell'addome o nella parte superiore del braccio. Perle istruzioni sulla manipolazione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni siringa preriempita contiene 6 mg di pegfilgrastim* in 0,6 mL disoluzione iniettabile. La concentrazione e' di 10 mg/mL considerando solo la porzione proteica**. *Pegfilgrastim e' prodotto in cellule di Escherichia coli con tecnologia del DNA ricombinante e successiva coniugazione con polietilenglicole (PEG). **La concentrazione e' di 20 mg/mL se si include la porzione di molecola con PEG. La potenza di questoprodotto non deve essere confrontata con quella di un'altra proteina peghilata o non peghilata appartenente alla stessa classe terapeutica.Per ulteriori informazioni, vedere paragrafo 5.1. Eccipienti con effetti noti: ogni siringa preriempita contiene 30 mg di sorbitolo (E420).Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.