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AVVERTENZE
Acidosi lattica: l'acidosi lattica, una complicanza metabolica molto rara ma grave, insorge con maggior frequenza a causa del peggioramentoacuto della funzione renale o di malattia cardiorespiratoria o sepsi.L'accumulo di metformina si manifesta con il peggioramento acuto dellafunzionalita' renale e aumenta il rischio di acidosi lattica. In casodi disidratazione (diarrea o vomito severi, febbre o ridotta assunzione di liquidi), la somministrazione di Xigduo deve essere interrotta temporaneamente e si deve raccomandare al paziente di rivolgersi a un operatore sanitario. Deve essere prestata cautela nell'iniziare il trattamento con medicinali che possano compromettere in modo acuto la funzione renale (come antipertensivi, diuretici e medicinali antinfiammatori non steroidei [FANS]) in pazienti trattati con metformina. Altri fattori di rischio di acidosi lattica sono l'eccessivo consumo di alcol,la compromissione epatica, il diabete non adeguatamente controllato,la chetosi, il digiuno prolungato e qualsiasi altra condizione associata ad ipossia, nonche' l'uso in concomitanza di medicinali che possonocausare acidosi lattica (vedere paragrafi 4.3 e 4.5). I pazienti e/ole persone che li assistono devono essere informati in merito al rischio di acidosi lattica. L'acidosi lattica e' caratterizzata da dispneaacidotica, dolore addominale, crampi muscolari, astenia e ipotermia seguiti da coma. In presenza di sintomi sospetti, il paziente deve interrompere l'assunzione di Xigduo e richiedere immediatamente assistenzamedica. I risultati di laboratorio di valore diagnostico sono pH ematico ridotto (< 7,35), aumentati livelli di lattato plasmatico (> 5 mmol/L) e aumentato gap anionico e rapporto lattato/piruvato. Funzione renale: l'efficacia ipoglicemizzante di dapagliflozin dipende dalla funzione renale, ed e' ridotta in pazienti con GFR < 45 mL/min ed e' praticamente assente in pazienti con una compromissione renale severa (vedere paragrafi 4.2, 5.1 e 5.2). La metformina e' escreta attraverso i reni, e l'insuffcienza renale da moderata a grave aumenta il rischio di acidosi lattica (vedere paragrafo 4.4). La funzione renale deve esserevalutata prima di iniziare il trattamento e poi periodicamente (vedereparagrafi 4.2). La metformina e' controindicata in pazienti con GFR <30 mL/min e deve essere interrotta temporaneamente in presenza di condizioni patologiche che alterano la funzione renale (vedere paragrafo4.3). Nei pazienti anziani la ridotta funzione renale e' frequente e asintomatica. Deve essere posta particolare attenzione in situazioni nelle quali la funzione renale puo' andare incontro a deterioramento, per esempio quando si inizia una terapia antipertensiva o diuretica o quando si inizia un trattamento con un FANS. Uso nei pazienti a rischiodi deplezione di volume e/o ipotensione: come conseguenza del suo meccanismo d'azione, dapagliflozin aumenta la diuresi che puo' portare aduna modesta riduzione della pressione sanguigna osservata negli studiclinici (vedere paragrafo 5.1). Cio' puo' essere piu' marcata nei pazienti con concentrazioni molto elevate di glucosio nel sangue. Deve essere usata cautela nei pazienti per i quali un calo della pressione sanguigna indotto da dapagliflozin puo' rappresentare un rischio, cosi' come nei pazienti in terapia antipertensiva con una storia di ipotensione o nei pazienti anziani. In caso di condizioni intercorrenti che possono portare a deplezione di volume (ad esempio malattie gastrointestinali), e' raccomandato un attento monitoraggio dello stato di volume (ad esempio visita medica, misurazioni della pressione sanguigna, esamidi laboratorio che includono l'ematocrito e degli elettroliti). E' raccomandata la temporanea interruzione del trattamento con questo medicinale per i pazienti che sviluppano deplezione di volume finche' la deplezione non viene corretta (vedere paragrafo 4.8). Chetoacidosi Diabetica: nei pazienti trattati con inibitori del trasportatore sodio- glucosio di tipo 2 (SGLT2, Sodium-glucose co-transporter 2), incluso dapagliflozin, sono stati riportati rari casi di chetoacidosi diabetica (CAD), inclusi casi che hanno messo in pericolo la vita e casi con esitofatale. In un certo numero di casi, la presentazione della condizioneera atipica con soltanto un moderato aumento dei valori di glucosio ematico, sotto 14 mmol/L (250 mg/dL). Non e' noto se la CAD si verifichi con maggiore probabilita' con dosi piu' alte di dapagliflozin. Il rischio di CAD deve essere considerato in caso di sintomi non specificicome nausea, vomito, anoressia, dolore addominale, sete eccessiva, difficolta' a respirare, confusione, insolita fatica o sonnolenza. Se siverificano questi sintomi, i pazienti devono essere valutati immediatamente per la chetoacidosi, indipendentemente dai livelli ematici di glucosio. Nei pazienti in cui si sospetta o e' stata diagnosticata la CAD, il trattamento con dapagliflozin deve essere interrotto immediatamente. Il trattamento deve essere interrotto nei pazienti ricoverati inospedale per procedure chirurgiche maggiori o malattie gravi in fase acuta. In questi pazienti e' raccomandato il monitoraggio dei chetoni.La misurazione dei livelli di chetoni nel sangue e' privilegiata rispetto a quella nelle urine. Il trattamento con dapagliflozin puo' essereripreso quando i valori dei chetoni sono normali e le condizioni delpaziente si sono stabilizzate. Prima di iniziare il trattamento con dapagliflozin, devono essere presi in considerazione i fattori presentinell'anamnesi dei pazienti che possono predisporre alla chetoacidosi.I pazienti che possono essere a piu' alto rischio di sviluppare CAD, inclusi i pazienti con una ridotta attivita' residua delle cellule beta[ad es. pazienti con diabete di tipo 2 con bassi livelli di peptide Co diabete latente su base autoimmune negli adulti (LADA, latent autoimmune diabetes in adults) o pazienti con storia di pancreatite], pazienti con condizioni che determinano una ridotta assunzione di cibo o grave disidratazione, pazienti per i quali le dosi di insulina sono ridotte e pazienti che richiedono un incremento di insulina a causa di malattie in forma acuta, interventi o abuso di alcol. Gli inibitori di SGLT2 devono essere usati con cautela in questi pazienti. La ripresa deltrattamento con inibitori di SGLT2 in pazienti con precedente CAD verificatasi durante il trattamento con inibitori di SGLT2, non e' raccomandata, a meno che non sia stato identificato un altro fattore scatenante e questo sia stato risolto. La sicurezza e l'efficacia di Xigduo nei pazienti con diabete di tipo 1 non e' stata stabilita e Xigduo nondeve essere usato per il trattamento dei pazienti con diabete di tipo1. Negli studi clinici sul diabete mellito di tipo 1, CAD e' stata riportata con frequenza comune.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Farmaci usati nel diabete, associazioni di farmaci ipoglicemizzanti orali.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Xigduo e' controindicato nei pazienti con: ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; qualsiasi tipo di acidosi metabolica acuta (come acidosi lattica, chetoacidosi diabetica); pre-coma diabetico; insufficienza renale severa (GFR < 30 mL/min) (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 5.2). Stati acuti chepossono alterare la funzione renale, quali: disidratazione, infezionesevera, shock. Malattia acuta o cronica che puo' causare ipossia tissutale, quale: insufficienza cardiaca o respiratoria, recente infarto miocardico, shock; compromissione epatica (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e5.2); intossicazione acuta da alcool, alcolismo (vedere paragrafo 4.5).
DENOMINAZIONE
XIGDUO COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: idrossi-propilcellulosa (E463), cellulosa microcristallina (E460(i)), magnesio stearato (E470b), sodio amido glicolato tipo A. Rivestimento della compressa. Xigduo 5 mg/850 mg compresserivestite con film: polivinil alcol (E1203), macrogol 3350 (E152 1), talco (E553b), titanio diossido (E171), ossido di ferro giallo (E172),ossido di ferro rosso (E172). Xigduo 5 mg/1000 mg compresse rivestitecon film: polivinil alcol (E1203), macrogol 3350 (E1521), talco (E553b), titanio diossido (E171), ossido di ferro giallo (E172), ossido di ferro rosso (E172).
EFFETTI INDESIDERATI
E' stato dimostrato che Xigduo e' bioequivalente alla co-somministrazione di dapagliflozin e metformina (vedere paragrafo 5.2). Non sono stati realizzati studi clinici terapeutici con Xigduo compresse. Dapagliflozin piu' metformina. Riassunto del profilo di sicurezza: in un'analisi di 5 studi clinici controllati verso placebo sull'aggiunta di dapagliflozin a metformina, i risultati relativi alla sicurezza erano simili a quanto riscontrato nell'analisi predefinita dei dati accorpati di13 sperimentazioni cliniche controllate verso placebo sull'impiego didapagliflozin (vedere il paragrafo sottostante Dapagliflozin, Riassunto del profilo di sicurezza). Non sono state identificate ulteriori reazioni avverse per il gruppo di trattamento con dapagliflozin + metformina, in confronto a quelle riportate per i singoli componenti. Nell'analisi separata dei dati accorpati sull'impiego di dapagliflozin in aggiunta a metformina, 623 soggetti sono stati trattati con 10 mg di dapagliflozin somministrato in aggiunta a metformina e 523 soggetti con placebo + metformina. Dapagliflozin. Riassunto del profilo di sicurezza:negli studi clinici nel diabete di tipo 2, piu' di 15.000 pazienti sono stati trattati con dapagliflozin. La valutazione primaria di sicurezza e tollerabilita' e' stata condotta in un'analisi aggregata predefinita di 13 studi a breve termine (superiore a 24 settimane) controllati con placebo, con 2.360 soggetti trattati con dapagliflozin 10 mg e 2.295 trattati con placebo. Nello studio degli esiti cardiovascolari didapagliflozin (DECLARE, vedere sezione 5.1), 8,574 pazienti hanno ricevuto 10 mg e 8,579 hanno ricevuto placebo per un esposizione media di48 mesi. In totale, ci sono stati 30,623 anni/paziente di esposizionea dapagliflozin. Le reazioni avverse piu' frequentemente segnalate sono state le infezioni genitali. In un'analisi combinata predefinita di13 studi controllati con placebo, 2.360 soggetti sono stati trattaticon dapagliflozin 10 mg e 2.295 sono stati trattati con placebo. Elenco delle reazioni avverse: le seguenti reazioni avverse sono state identificate in studi clinici placebo-controllati con dapagliflozin piu' metformina, studi clinici con dapagliflozin, studi clinici con metformina ed esperienze post-marketing. Nessuna e' risultata correlata alla dose. Le reazioni avverse elencate di seguito sono classificate secondola frequenza e la classificazione per sistemi e organi. Le categoriedi frequenza sono definite in base alla seguente convenzione: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100, < 1/10), non comune (>= 1/1.000, < 1/100), raro (>= 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000), e non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Reazioni avverse osservate negli studi clinici sull'impiego didapagliflozin e metformina a rilascio immediato e durante il post-marketing ^a. Infezioni ed infestazioni. Comune: vulvovaginite, balanite einfezioni genitali correlate* ^b,c, infezione delle vie urinarie* ^b,d; non comune: infezione fungina**; molto raro: fascite necrotizzantedel perineo (gangrena di Fournier) ^b,k. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: ipoglicemia (quando usato con sulfanilurea o insulina) ^b; non comune: deplezione di volume ^b,e, sete **; raro: chetoacidosi diabetica ^k; molto raro: acidosi lattica, carenza divitamina B12 ^h,1. Patologie del sistema nervoso. Comune: alterazionedel gusto ^1, capogiri. Patologie gastrointestinali. Molto comune: sintomi gastrointestinali ^i,1; non comune: stipsi **, bocca secca**. Patologie epatobiliari. Molto raro: disturbi della funzione epatica ^1, epatite ^1. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea ^m; molto raro: orticaria ^1, eritema ^1, prurito ^1. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: mal di schiena*. Patologie renali e urinarie. Comune: disuria, poliuria* ^f; non comune: nicturia **. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: prurito vulvovaginale**, prurito genitale**. Esami diagnostici. Comune: aumento dell'ematocrito ^g, riduzione della clearance renale della creatinina durante il trattamento iniziale ^b, dislipidemia ^j; non comune: aumento del livello ematico di creatinina durante il trattamento iniziale ** ^b, aumento del livello ematico di urea **, riduzione del peso corporeo**. ^a Nell'elenco sonoriportate le reazioni avverse identificate in base ai dati raccolti fino alla settimana 24 (a breve termine), a prescindere dalla terapia glicemica di salvataggio, ad eccezione di quelle contrassegnate con ^1,per le quali le categorie delle reazioni avverse e delle frequenze sono basate sulle informazioni ricavate dall'RCP di metformina disponibile nell'Unione Europea. ^b Per maggiori informazioni vedere la sottosezione corrispondente riportata di seguito. ^c Vulvovaginite, balanite einfezioni genitali correlate includono ad es. i termini preferiti predefiniti: infezione micotica vulvovaginale, infezione vaginale, balanite, infezione genitale fungina, candidosi vulvovaginale, vulvovaginite, balanite da candida, candidosi genitale, infezione genitale, infezione genitale maschile, infezione del pene, vulvite, vaginite batterica,ascesso vulvare. ^d Infezione del tratto urinario include i seguentitermini preferiti elencati secondo la frequenza riportata: infezioni del tratto urinario, cistite, infezioni del tratto urinario da Escherichia , infezioni del tratto genitourinario, pielonefrite,trigonite, uretrite, infezioni renali e prostatite. ^e La deplezione di volume include ad es. i termini preferiti predefiniti: disidratazione, ipovolemia,ipotensione. ^f Poliuria include i termini preferiti: pollachiuria, poliuria, aumento dell'escrezione urinaria. ^g Le variazioni medie dalbasale dell'ematocrito sono state 2,30% per dapagliflozin 10 mg vs -0,33% per il placebo. Valori dell'ematocrito >55% sono stati riportati nel 1,3% dei soggetti trattati con dapagliflozin 10 mg vs 0,4% dei soggetti trattati con placebo. ^h Il trattamento a lungo termine con metformina e' stato associato a una diminuzione dell'assorbimento di vitamina B12 che puo' causare, in casi molto rari, una carenza clinicamentesignificativa di vitamina B12 (es. anemia megaloblastica). ^i I sintomi gastrointestinali (fra cui nausea, vomito, diarrea, dolori addominali e perdita dell'appetito) compaiono il piu' delle volte durante l'inizio della terapia e scompaiono spontaneamente nella maggior parte deicasi. ^j La variazione percentuale media dal basale per dapagliflozin10 mg vs placebo, e' stata rispettivamente: colesterolo totale 2,5% vs0,0%; colesterolo HDL 6,0% vs 2,7%; colesterolo LDL 2,9% vs - 1,0%, trigliceridi -2,7% vs - 0,7%. ^k Vedere paragrafo 4.4. ^l Segnalata nello studio degli esiti cardiovascolari in pazienti con diabete di tipo2 (DECLARE).
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: non esistono dati relativi all'uso di Xigduo o dapagliflozin in donne in gravidanza. Studi su ratti trattati con dapagliflozin hanno mostrato tossicita' sullo sviluppo dei reni nel periodo che corrisponde al secondo e al terzo trimestre di gravidanza nell'essere umano(vedere paragrafo 5.3). Pertanto, l'uso di questo medicinale non e' raccomandato durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza. Unalimitata quantita' di dati riguardanti l'uso di metformina in donne in gravidanza non indica un aumento del rischio di malformazioni congenite. Gli studi con metformina su animali non evidenziano effetti dannosi su gravidanza, sviluppo embrionale o fetale, parto o sviluppo postnatale (vedere paragrafo 5.3). Quando la paziente ha in programma una gravidanza e durante la gravidanza, si raccomanda che il diabete non sia trattato con questo medicinale, ma sia utilizzata l'insulina per mantenere i livelli di glucosio nel sangue il piu' vicino possibile al normale, per ridurre il rischio di malformazioni del feto associato conlivelli anormali di glucosio nel sangue. Allattamento: non e' noto sequesto medicinale o dapagliflozin (e/o i suoi metaboliti) siano escreti nel latte materno. I dati farmacodinamici/tossicologici disponibiliin animali hanno mostrato l'escrezione di dapagliflozin/metaboliti nellatte materno, nonche' effetti farmacologicamente mediati nella progenie allattata (vedere paragrafo 5.3). La metformina e' escreta nel latte materno in minimi quantitativi. Il rischio per i neonati/lattanti non puo' essere escluso. Questo medicinale non deve essere usato durante l'allattamento. Fertilita': l'effetto di questo medicinale o dapagliflozin sulla fertilita' non e' stato studiato nell'uomo. In ratti maschi e femmine, dapagliflozin non ha mostrato effetti sulla fertilita' aqualsiasi dose testata. Per la metformina, gli studi sugli animali non hanno mostrato tossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
INDICAZIONI
Xigduo e' indicato in pazienti adulti con diabete mellito di tipo 2 inaggiunta alla dieta e all'esercizio fisico: nei pazienti non sufficientemente controllati con la dose massima tollerata di metformina in monoterapia; in associazione con altri medicinali per il trattamento deldiabete nei pazienti non sufficientemente controllati con metforminae questi medicinali; nei pazienti gia' trattati con l'associazione dapagliflozin e metformina, assunti in compresse separate. Per i risultati degli studi relativi alla combinazione di terapie, effetti sul controllo glicemico e eventi cardiovascolari e le popolazioni studiate, vedere le sezioni 4.4, 4.5 e 5.1.
INTERAZIONI
La co-somministrazione di dosi multiple di dapagliflozin e metforminanon altera significativamente la farmacocinetica sia di dapagliflozinche di metformina nei soggetti sani. Non sono stati effettuati studi d'interazione con Xigduo. Quanto segue riflette le informazioni disponibili sulle singole sostanze attive. Dapagliflozin. Interazioni farmacodinamiche. Diuretici: questo medicinale puo' aumentare l'effetto diuretico dei diuretici tiazidici e dell'ansa e puo' incrementare il rischio di disidratazione e ipotensione (vedere paragrafo 4.4). Insulina e medicinali secretagoghi dell'insulina: l'insulina e i medicinali secretagoghi dell'insulina, come le sulfaniluree, causano ipoglicemia. Pertanto, puo' essere richiesta una dose piu' bassa di insulina o di un medicinale secretagogo dell'insulina per ridurre il rischio di ipoglicemia, quando vengono utilizzati in associazione con dapagliflozin (vedereparagrafi 4.2 e 4.8). Interazioni farmacocinetiche: dapagliflozin viene metabolizzato principalmente attraverso la coniugazione con glucuronide mediata dalla UDP glucuronosiltransferasi 1A9 (UGT1A9). In studiin vitro, dapagliflozin non ha ne' inibito il citocromo P450 (CYP)1A2,CYP2A6, CYP2B6, CYP2C8, CYP2C9, CYP2C19, CYP2D6, CYP3A4, ne' ha indotto il CYP1A2, CYP2B6 o CYP3A4. Pertanto, non ci si aspetta che questomedicinale alteri la clearance metabolica di medicinali co-somministrati, che sono metabolizzati da questi enzimi. Effetto di altri medicinali su dapagliflozin: studi di interazione condotti in soggetti sani, utilizzando principalmente un disegno a dose singola, suggeriscono cheil profilo farmacocinetico di dapagliflozin non e' alterato da pioglitazone, sitagliptin, glimepiride, voglibose, idroclorotiazide, bumetanide, valsartan o simvastatina. In seguito alla co-somministrazione di dapagliflozin con rifampicina (un induttore di diversi trasportatori attivi e di enzimi che metabolizzano medicinali), e' stata osservata unariduzione del 22% nell'esposizione sistemica di dapagliflozin (AUC),ma senza alcun effetto clinicamente significativo sull'escrezione urinaria di glucosio nelle 24 ore. Non e' raccomandato alcun aggiustamentodella dose. Non e' atteso un effetto clinicamente rilevante con altriinduttori (ad es. carbamazepina, fenitoina, fenobarbital). In seguitoalla co-somministrazione di dapagliflozin con acido mefenamico (un inibitore del UGT1A9), e' stato osservato un incremento del 55% nell'esposizione sistemica di dapagliflozin, ma senza alcun effetto clinicamente significativo sull'escrezione urinaria di glucosio nelle 24 ore. Non e' raccomandato alcun aggiustamento della dose. Effetto di dapagliflozin su altri medicinali: in studi di interazione condotti in soggettisani, utilizzando principalmente un disegno a dose singola, dapagliflozin non ha alterato i profili farmacocinetici di pioglitazone, sitagliptin, glimepiride, idroclorotiazide, bumetanide, valsartan, digossina(un substrato della glicoproteina P, P-gp) o warfarin (S-warfarin, unsubstrato del CYP2C9), ne' gli effetti anticoagulanti di warfarin misurati attraverso l'INR. L'associazione di una dose singola di dapagliflozin 20 mg e simvastatina (un substrato del CYP3A4) ha determinato unaumento del 19% dell'AUC di simvastatina e un incremento del 31% dell'AUC di simvastatina acida. L'aumento delle esposizioni a simvastatinae simvastatina acida non e' considerato clinicamente rilevante. Interferenza con l'analisi del 1,5-anidro-glucitolo (1,5 AG): il monitoraggio del controllo glicemico attraverso l'analisi del 1,5 AG non e' raccomandato in quanto le misurazioni del 1,5 AG non sono attendibili nella valutazione del controllo glicemico nei pazienti che assumono inibitori del SGLT2. Si consiglia l'uso di metodi alternativi per monitorareil controllo glicemico. Popolazione pediatrica: sono stati effettuatistudi d'interazione solo negli adulti. Metformina. Uso concomitante non raccomandato: agenti cationici, che sono eliminati tramite secrezione tubulare renale (es. cimetidina), possono interagire con metformina, competendo con i comuni sistemi di trasporto tubulare renale. Uno studio eseguito su 7 volontari sani ha mostrato che la cimetidina, somministrata alla dose di 400 mg due volte al giorno, ha aumentato l'esposizione sistemica di metformina (AUC) del 50% e la Cmax dell'81%. Pertanto, quando vengono somministrati insieme agenti cationici che sono eliminati tramite secrezione tubulare renale, deve essere effettuato unattento monitoraggio glicemico, un aggiustamento della dose nell'ambito della posologia raccomandata e variazioni della terapia diabetica. Alcool: l'intossicazione acuta da alcol e' associata a un aumentato rischio di acidosi lattica, in particolare nei casi di digiuno, malnutrizione o compromissione epatica a causa della metformina, principio attivo di questo medicinale (vedere paragrafo 4.4). Si deve evitare l'assunzione di alcool e di medicinali contenenti alcool. Agenti di contrasto iodati: la somministrazione intravascolare di agenti di contrasto iodati puo' portare a nefropatia indotta da mezzo di contrasto. Questo causa l'accumulo di metformina e aumenta il rischio di acidosi lattica.La somministrazione di Xigduo deve essere interrotta prima o nel momento in cui viene effettuata l'indagine di imaging e non deve essere ripresa finche' non siano trascorse almeno 48 ore dall'esame, a condizione che la funzione renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile (vedere paragrafi 4.2 e 4.4). Associazioni che richiedono precauzioni per l'uso: glucocorticoidi (somministrati per via sistemica e locale),beta-2 agonisti e diuretici hanno un'intrinseca attivita' iperglicemica. Il paziente deve essere informato e devono essere effettuati monitoraggi della glicemia piu' frequenti, specialmente all'inizio del trattamento con tali medicinali. Se necessario, la dose del farmaco ipoglicemizzante deve essere aggiustata durante la terapia con altro farmacoe alla sua interruzione. Alcuni medicinali possono influire negativamente sulla funzione renale, aumentando quindi il rischio di acidosi lattica, ad es. FANS, compresi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi (COX) II, gli ACE inibitori, gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II e i diuretici, in particolare i diuretici dell'ansa. Quando questi medicinali vengono utilizzati in associazione a metformina,si rende necessario un attento monitoraggio della funzione renale. Insulina e medicinali secretagoghi dell'insulina: l'insulina e i medicinali secretagoghi dell'insulina, come le sulfaniluree, causano ipoglicemia. Quindi, puo' essere richiesta una dose inferiore di insulina o diun medicinale secretagogo dell'insulina per ridurre il rischio di ipoglicemia quando usato in combinazione con metformina (vedere paragrafi4.2 e 4.8).
POSOLOGIA
Posologia. Adulti con normale funzione renale (velocita' di filtrazione glomerulare [GFR] >= 90 mL/min): la dose raccomandata e' di una compressa due volte al giorno. Ciascuna compressa contiene una dose fissata di dapagliflozin e di metformina (vedere sezione 2). Per i pazientinon sufficientemente controllati con metformina in monoterapia o metformina in associazione con altri medicinali per il trattamento del diabete: i pazienti non sufficientemente controllati con metformina in monoterapia o in associazione con altri medicinali per il trattamento deldiabete devono ricevere una dose giornaliera totale di Xigduo equivalente a dapagliflozin 10 mg, in aggiunta alla dose giornaliera totale di metformina o alla dose terapeuticamente appropriata piu' vicina, cheviene gia' somministrata. Quando Xigduo e' utilizzato in associazionecon insulina o un medicinale insulino secretagogo, come una sulfanilurea, per ridurre il rischio di ipoglicemia, si puo' considerare la somministrazione di una dose piu' bassa di insulina o di sulfanilurea (vedere paragrafi 4.5 e 4.8). Per i pazienti che passano dal trattamentocon compresse separate di dapagliflozin e metformina: i pazienti che passano dal trattamento con compresse separate di dapagliflozin (dose giornaliera totale 10 mg) e metformina a Xigduo, devono ricevere le stesse dosi giornaliere di dapagliflozin e metformina che vengono gia' somministrate o la dose di metformina terapeuticamente appropriata piu'vicina. Popolazioni speciali. Compromissione renale: la GFR deve essere valutata prima di iniziare il trattamento con medicinali contenentimetformina e, successivamente, almeno una volta l'anno. Nei pazienti con aumentato rischio di ulteriore progressione della compromissione renale e negli anziani, la funzione renale deve essere valutata con maggior frequenza, ad es. ogni 3-6 mesi. La dose massima giornaliera deveessere preferibilmente suddivisa in 2, 3 dosi giornaliere. Prima di considerare l'inizio della metformina in pazienti con GFR < 60 mL/min, devono essere rivisti fattori che possono incrementare il rischio di acidosi lattica (vedere paragrafo 4.4). Qualora non fosse disponibile undosaggio adeguato di Xigduo, i singoli monocomponenti devono essere utilizzati al posto dell'associazione a dose fissa. Dose in pazienti con compromissione renale. GFR: 60-89 ml/min. Metformina: la dose massima giornaliera e' di 3000 mg. Puo' essere considerata una riduzione della dose in relazione al declino della funzione renale. Dapagliflozin:la dose massima giornaliera e' di 10 mg. GFR: 45 -59 ml/min. Metformina: la dose massima giornaliera e' di 2000 mg. La dose iniziale e' al massimo meta' della dose massima. Dapagliflozin: la dose massima giornaliera e' di 10 mg. GFR: 30-44 ml/min. Metformina: la dose massima giornaliera e' di 1000 mg. La dose iniziale e' al massimo meta' della dosemassima. Dapagliflozin: la dose massima giornaliera e' di 10 mg. L'efficacia ipoglicemizzante di dapagliflozin e' ridotta. GFR: <30 ml/min.Metformina: metformina e' controindicata. Dapagliflozin: la dose massima giornaliera e' di 10 mg. A causa della limitata esperienza, non e'raccomandato iniziare il trattamento con dapagliflozin in pazienti con GFR < 25 ml/min. L'efficacia ipoglicemizzante di dapagliflozin e' probabilmente assente. Compromissione epatica: questo medicinale non deve essere usato nei pazienti con compromissione epatica (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.2). Anziani (>= 65 anni): poiche' metformina viene eliminata in parte dai reni e poiche' i pazienti anziani hanno maggiori probabilita' di avere una funzione renale ridotta, questo medicinale deve essere usato con cautela con l'avanzare dell'eta'. Il monitoraggiodella funzione renale e' necessario per contribuire a prevenire la comparsa di acidosi lattica associata all'impiego di metformina, specialmente nelle persone anziane (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di Xigduo nei bambini e adolescenti di eta' compresa tra 0 e < 18 anni non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione: Xigduo deveessere assunto due volte al giorno ai pasti, per ridurre le reazioni avverse gastrointestinali associate alla metformina.
PRINCIPI ATTIVI
Xigduo 5 mg/850 mg compresse rivestite con film: ogni compressa contiene dapagliflozin propanediolo monoidrato equivalente a 5 mg di dapagliflozin e 850 mg di metformina cloridrato. Xigduo 5 mg/1.000 mg compresse rivestite con film: ogni compressa contiene dapagliflozin propanediolo monoidrato equivalente a 5 mg di dapagliflozin e 1.000 mg di metformina cloridrato. Eccipienti con effetto noto: Xigduo contiene meno di1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioe' essenzialmente 'senza sodio'.Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.