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AVVERTENZE
La terapia di combinazione deve essere prescritta dopo un'attenta considerazione del rapporto rischio/ beneficio a causa del potenziale aumento del rischio di eventi avversi (inclusa l'insufficienza cardiaca) edopo la considerazione di opzioni terapeutiche alternative incluse lemonoterapie (vedere paragrafo 4.2). Eventi avversi cardiovascolari: in due studi clinici di 4 anni, l'incidenza di insufficienza cardiaca (un termine composito degli eventi segnalati, principalmente insufficienza cardiaca e insufficienza cardiaca congestizia) e' stata superioretra i soggetti trattati con la combinazione di Dutasteride e un alfa bloccante soprattutto tamsulosina, rispetto a quella riscontrata tra isoggetti non trattati con l'associazione. Tuttavia, l'incidenza di insufficienza cardiaca in questi studi e' stata inferiore in tutti i gruppi trattati attivamente rispetto al gruppo trattato con placebo e altri dati disponibili per la dutasteride o gli alfa bloccanti non supportano la conclusione sull'aumento dei rischi cardiovascolari (vedere paragrafo 5.1). Antigene specifico prostatico (PSA): la concentrazione sierica dell'antigene specifico prostatico (PSA) e' un importante componente per rilevare la presenza di un cancro alla prostata. Dutasteridedetermina una diminuzione della concentrazione media dei livelli sierici di PSA di circa il 50% dopo 6 mesi di trattamento. I pazienti in trattamento con dutasteride devono avere una nuova valutazione del PSA basale stabilita dopo 6 mesi di trattamento con dutasteride. In seguitosi raccomanda di controllare i valori di PSA regolarmente. Qualsiasiaumento confermato rispetto al livello piu' basso di PSA durante il trattamento con dutasteride puo' segnalare la presenza di cancro alla prostata (in particolare cancro di grado elevato) o la mancata compliance alla terapia con dutasteride e deve essere attentamente valutato, anche se tali valori sono ancora all'interno dell'intervallo normale pergli uomini che non assumono un inibitore della 5alfa reduttasi (vedere paragrafo 5.1). Nell'interpretazione di un valore di PSA per un paziente che assume dutasteride, devono essere valutati per il confronto ivalori di PSA precedenti. Il trattamento con dutasteride non interferisce con l'uso del PSA come strumento per supportare la diagnosi di uncancro alla prostata dopo che un nuovo valore basale e' stato stabilito (vedere paragrafo 5.1). I livelli sierici totali di PSA tornano alvalore di base entro sei mesi dall'interruzione del trattamento. Il rapporto tra frazione libera e PSA totale rimane costante anche sotto l'effetto di dutasteride. Se il medico sceglie di usare la percentuale libera di PSA per diagnosticare il cancro alla prostata in uomini trattati con dutasteride, non e' necessario nessun aggiustamento dei valori. Nei pazienti deve essere eseguita un'esplorazione rettale come purealtre valutazioni per il cancro alla prostata prima di iniziare il trattamento con dutasteride e in seguito periodicamente. Cancro alla prostata e tumori di grado elevato: lo studio REDUCE, uno studio durato 4anni, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo ha studiato l'effetto della somministrazione giornaliera di 0,5mg di dutasteride in pazienti ad alto rischio di cancro alla prostata(inclusi uomini di eta' compresa tra 50 e 75 anni con livelli di PSA di 2,5-10 ng/ml e una biopsia prostatica negativa 6 mesi prima dell'arruolamento nello studio) rispetto al placebo. I risultati di questo studio hanno rivelato una incidenza maggiore di cancro alla prostata conpunteggio di Gleason 8-10 negli uomini trattati con dutasteride (n = 29, 0,9%) rispetto a quelli trattati con placebo (n = 19, 0,6%). La relazione tra dutasteride e cancro alla prostata con punteggio di Gleason8-10 non e' chiara. Pertanto, gli uomini che assumono dutasteride devono essere regolarmente valutati per il cancro alla prostata (vedere paragrafo 5.1). Capsule non integre: la dutasteride viene assorbita attraverso la pelle, pertanto donne, bambini ed adolescenti devono evitare il contatto con capsule non integre (vedere paragrafo 4.6). In casodi contatto con capsule non integre, l'area interessata deve essere immediatamente lavata con acqua e sapone. Compromissione epatica: la dutasteride non e' stata studiata in pazienti con malattie epatiche. Si deve prestare attenzione nella somministrazione di dutasteride a pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata (vedere paragrafo 4.2, paragrafo 4.3 e paragrafo 5.2). Neoplasia alla mammella: ci sono state rare segnalazioni di cancro al seno in uomini trattati con dutasteride negli studi clinici e durante il periodo successivo alla commercializzazione. Tuttavia, gli studi epidemiologici non hanno mostrato alcun aumento del rischio di sviluppare il cancro al seno maschile con l'uso di inibitori della 5-alfa reduttasi (vedere paragrafo 5.1). I medici devono istruire i loro pazienti a segnalare tempestivamente qualsiasi variazione del tessuto della mammella come noduli o secrezione delcapezzolo. Questo medicinale contiene 299,46 mg di monocaprilato di propilenglicole per ciascuna capsula.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Inibitori della testosterone-5-alfa-reduttasi.
CONSERVAZIONE
Conservare a temperatura inferiore a 30 gradi C. Tenere il blister nell'astuccio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Vivister e' controindicato in: pazienti con ipersensibilita' alla dutasteride, ad altri inibitori della 5-alfa reduttasi, alla soia, alle arachidi o ad uno qualsiasi degli altri eccipienti elencati al paragrafo6.1; donne, bambini ed adolescenti (vedere paragrafo 4.6); pazienti con grave compromissione epatica. Questo medicinale contiene lecitina (che puo' contenere olio di soia). Se si e' allergici alle arachidi o alla soia, non assumere questo medicinale.
DENOMINAZIONE
VIVISTER 0,5 MG CAPSULE MOLLI
ECCIPIENTI
Contenuto della capsula: monocaprilato di propilenglicole, butilidrossitoluene. Rivestimento della capsula: gelatina, glicerolo, titanio diossido (E171), trigliceridi (a catena media), lecitina (puo' contenereolio di soia) (E322).
EFFETTI INDESIDERATI
Dutasteride in monoterapia: circa il 19% dei 2.167 pazienti trattati con dutasteride durante gli studi clinici della durata di 2 anni, di fase III, controllati con placebo hanno manifestato reazioni avverse durante il primo anno di trattamento. La maggioranza degli eventi sono stati da lievi a moderati e si sono manifestati a carico del sistema riproduttivo. Non si e' evidenziato alcun cambiamento nel profilo degli eventi avversi nell'estensione degli studi in aperto di ulteriori 2 anni. Il seguente elenco mostra le reazioni avverse rilevate dagli studiclinici controllati e dall'esperienza successiva all'immissione in commercio. Gli eventi avversi riportati dagli studi clinici sono eventi giudicati dallo sperimentatore come correlati al farmaco (con un'incidenza maggiore o uguale all'1%) riportati con un'incidenza maggiore neipazienti trattati con dutasteride rispetto a quelli trattati con placebo durante il primo anno di trattamento. Gli eventi avversi provenienti dall'esperienza successiva all'immissione in commercio sono stati identificati dalle segnalazioni spontanee successive all'immissione in commercio; pertanto l'incidenza reale non e' nota: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, < 1/10); non comune (>=1/1.000, < 1/100); raro (>=1/10.000, < 1/.000); molto raro (< 1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere stimata dai dati disponibili). Patologie dell'apparatoriproduttivo e della mammella: impotenza*, libido alterata (diminuita)*, disturbi dell'eiaculazione* ^a, disturbi mammari ^+. Disturbi del sistema immunitario: reazioni allergiche che includono rash, prurito, orticaria, edema localizzato e angioedema. Disturbi psichiatrici: depressione. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: alopecia (soprattutto perdita di peli dal corpo), ipertricosi. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella: dolore e gonfiore ai testicoli. * Questi eventi avversi di natura sessuale sono associati al trattamentocon dutasteride (incluse monoterapia e la combinazione con tamsulosina). Questi eventi avversi possono persistere dopo la sospensione del trattamento. Il ruolo della dutasteride in questa persistenza non e' noto. ^a Include volume del liquido seminale diminuito. ^+ includono dolenzia mammaria e ingrossamento. Dutasteride in combinazione con l'alfabloccante tamsulosina: i dati provenienti dallo studio CombAT a 4 anniche confrontava la dutasteride 0,5 mg (n=1623) e la tamsulosina 0,4 mg (n=1611) una volta al giorno da sole e in combinazione (n=1610) hanno dimostrato che l'incidenza degli eventi avversi, giudicati dallo sperimentatore correlati al farmaco, durante il primo, il secondo, il terzo e il quarto anno di trattamento, e' stata rispettivamente del 22%,6%, 4% e 2 % con la terapia di combinazione dutasteride/tamsulosina, del 15%, 6%, 3% e 2% con dutasteride in monoterapia e 13%, 5%, 2% e 2%con tamsulosina in monoterapia. La maggior incidenza di eventi avversinel gruppo in terapia di combinazione nel primo anno di trattamento era dovuta ad una maggior incidenza di disturbi a livello riproduttivo,specificamente disturbi dell'eiaculazione, osservati in questo gruppo. I seguenti eventi avversi, giudicati dallo sperimentatore correlatial farmaco sono stati riportati con un'incidenza maggiore o uguale all'1% durante il primo anno di trattamento nello studio CombAT; l'incidenza di tali eventi durante i quattro anni di trattamento e' mostrata di seguito. Patologie del sistema nervoso: capogiri. Patologie cardiache: insufficienza cardiaca (termine composito ^b). Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella: impotenza ^c, libido alterata (diminuita) ^c, disturbi dell'eiaculazione ^a, disturbi mammari ^d. ^b Insufficienza cardiaca come termine composito composto da insufficienza cardiaca congestizia, insufficienza cardiaca, insufficienza ventricolaresinistra, insufficienza cardiaca acuta, shock cardiogeno, insufficienza ventricolare sinistra acuta, insufficienza ventricolare destra, insufficienza ventricolare destra acuta, insufficienza ventricolare, insufficienza cardiopolmonare, cardiomiopatia congestizia. ^c Questi eventi avversi sessuali sono associati al trattamento con dutasteride (inclusa la monoterapia e la combinazione con tamsulosina). Questi eventi avversi possono persistere dopo la sospensione del trattamento. Il ruolo della dutasteride in questa persistenza e' sconosciuto. ^a Include volume del liquido seminale diminuito. ^d Sono inclusi dolenzia e ingrossamento della mammella. Altri dati: lo studio REDUCE ha rivelato unamaggiore incidenza di cancro alla prostata di punteggio Gleason 8-10 in uomini trattati con dutasteride rispetto al placebo (vedere paragrafi 4.4 e 5.1). Non e' stato stabilito se l'effetto della dutasteride nel ridurre il volume della prostata o fattori correlati allo studio, abbiano influenzato i risultati di questo studio. Quanto segue e' statoriportato negli studi clinici e nell'impiego post marketing: cancro della mammella maschile (vedere paragrafo 4.4). Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospetteche si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante,in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalarequalsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
L'uso di Vivister e' controindicato nelle donne. Gravidanza: come altri inibitori della 5-alfa reduttasi, la dutasteride inibisce la conversione del testosterone a diidrotestosterone e puo', se somministrata aduna gestante, inibire lo sviluppo dei genitali esterni nel caso di unfeto di sesso maschile (vedere paragrafo 4.4). Nel liquido seminale di soggetti che assumevano 0,5 mg al giorno di dutasteride sono state trovate piccole quantita' di dutasteride. Non e' noto se un feto di sesso maschile possa subire effetti negativi nel caso che la madre sia esposta al liquido seminale di un paziente in trattamento con dutasteride (il rischio e' maggiore durante le prime 16 settimane di gravidanza). Come con tutti gli inibitori della 5-alfa reduttasi, quando la "partner" del paziente e' in gravidanza o puo' diventarlo, si raccomanda che il paziente eviti l'esposizione della propria "partner" al liquido seminale tramite l'uso di un profilattico. Per informazioni sui dati preclinici vedere paragrafo 5.3. Allattamento: non e' noto se la dutasteride venga escreta nel latte umano. Fertilita': e' stato riportato chela dutasteride interferisce sulle caratteristiche del seme (riduzionenella conta spermatica, nel volume del seme e nella motilita' spermatica) nel soggetto sano (vedere paragrafo 5.1). Non si puo' escludere la possibilita' di una riduzione della fertilita' maschile.
INDICAZIONI
Trattamento dei sintomi da moderati a gravi dell'iperplasia prostaticabenigna (IPB). Riduzione del rischio di ritenzione urinaria acuta e dell'intervento chirurgico in pazienti con sintomi da moderati a gravidell'iperplasia prostatica benigna. Per informazioni sugli effetti deltrattamento e sulle popolazioni analizzate durante gli studi clinicivedere paragrafo 5.1.
INTERAZIONI
Vedere paragrafo 4.4 per informazioni sulla diminuzione dei livelli sierici di PSA durante il trattamento con dutasteride e per indicazioniper rilevare la presenza di un cancro alla prostata. Effetti degli altri farmaci sulla farmacocinetica della dutasteride. Uso concomitante di inibitori del CYP3A4 e/o inibitori della glicoproteina P: la dutasteride e' eliminata principalmente tramite metabolismo. Studi in vitro indicano che questo metabolismo e' catalizzato da CYP3A4 e CYP3A5. Nonsono stati effettuati studi formali di interazione con potenti inibitori del CYP3A4. Tuttavia, nel corso di uno studio di farmacocinetica, in un piccolo numero di pazienti trattati contemporaneamente con verapamil o diltiazem (moderati inibitori del CYP3A4 ed inibitori della glicoproteina P) le concentrazioni sieriche di dutasteride risultavano mediamente aumentate da 1,6 a 1,8 volte in confronto agli altri pazienti.L'associazione a lungo termine della dutasteride con farmaci che sonopotenti inibitori dell'enzima CYP3A4 (es. ritonavir, indinavir, nefazodone, itraconazolo, chetoconazolo somministrati oralmente) puo' aumentare le concentrazioni sieriche di dutasteride. Non e' probabile che si verifichi una ulteriore inibizione della 5-alfa reduttasi in seguitoall'aumentata esposizione a dutasteride. Tuttavia una riduzione nellafrequenza di dosaggio della dutasteride puo' essere presa in considerazione se si osservano effetti collaterali. Si deve considerare che incaso di inibizione enzimatica, la lunga emivita puo' essere ulteriormente prolungata e possono essere necessari piu' di 6 mesi di terapia concomitante prima di raggiungere un nuovo stato stazionario. La farmacocinetica della dutasteride non e' influenzata dalla somministrazionedi 12 g di colestiramina un'ora dopo della somministrazione di una singola dose di 5 mg di dutasteride. Effetti della dutasteride sulla farmacocinetica di altri farmaci: la dutasteride non ha effetti sulla farmacocinetica del warfarin o della digossina. Cio' indica che la dutasteride non inibisce/induce il CYP2C9 o il trasportatore glicoproteina P.Studi di interazione in vitro indicano che la dutasteride non inibisce gli enzimi CYP1A2, CYP2D6, CYP2C9, CYP2C19 o CYP3A4. Durante un piccolo studio (N=24) della durata di 2 settimane su maschi volontari sani, dutasteride (0,5 mg al giorno) non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica della tamsulosina o della terazosina. Non ci sono state nemmeno indicazioni di interazioni farmacodinamiche in questo studio.
POSOLOGIA
Vivister puo' essere somministrato da solo o in combinazione con l'alfa bloccante tamsulosina (0,4 mg) (vedere paragrafi 4.4, 4.8 e 5.1). Posologia. Adulti (inclusi gli anziani): il dosaggio raccomandato di Vivister e' una capsula (0,5 mg) al giorno per via orale. Le capsule devono essere deglutite intere e non devono essere masticate o aperte poiche' il contatto con il contenuto della capsula puo' provocare un'irritazione della mucosa orofaringea. Le capsule possono essere assunte cono senza cibo. Sebbene sia possibile osservare un precoce miglioramento, possono essere richiesti fino a 6 mesi prima di ottenere una risposta al trattamento. Non e' richiesto aggiustamento della dose negli anziani. Danno renale: l'effetto del danno renale sulla farmacocinetica della dutasteride non e' stato studiato. Non e' previsto aggiustamentodella dose in pazienti con danno renale (vedere paragrafo 5.2). Compromissione epatica: l'effetto della compromissione epatica sulla farmacocinetica della dutasteride non e' stato studiato pertanto si deve usare attenzione in pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata (vedere paragrafo 4.4 e paragrafo 5.2). L'uso della dutasteride e' controindicato in pazienti con grave compromissione epatica (vedere paragrafo 4.3).
PRINCIPI ATTIVI
Ogni capsula contiene 0,5 mg di dutasteride. Eccipiente con effetto noto: ogni capsula contiene tracce di lecitina (puo' contenere olio di soia) (E322) e 299,46 mg di monocaprilato di propilenglicole. Per l'elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.