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AVVERTENZE
Tracciabilita': al fine di migliorare la tracciabilita' dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati. Come per altri vaccini, la somministrazione di Varilrix deve essere rimandata nei soggetti affetti da malattie febbrili acute severe. Tuttavia, la presenza di infezioni lievi, come un raffreddore, non deve comportare il rinvio della vaccinazione. Si puo' verificare sincope (svenimento) in seguito a, o anche prima di, qualsiasi vaccinazione soprattutto negli adolescenti, come risposta psicogena all'iniezione con ago. Essa puo' essere accompagnata da diversi segni neurologici quali disturbi visivi transitori, parestesia e movimenti tonico-clonici degli arti durante la fase di recupero. E' importante che siano predisposte adeguate procedure per evitare lesioni conseguenti allo svenimento. Come per tutti i vaccini iniettabili, un trattamento appropriato e un controllo medico devono essere sempre immediatamente disponibili in caso di rare reazioni anafilattiche conseguenti alla somministrazione del vaccino. Bisogna lasciar evaporare dalla pelle l'alcool e gli altri agenti disinfettanti prima di effettuare l'iniezione del vaccino in quanto questi possono inattivare i virus attenuati nel vaccino. Una protezione limitata contro la varicella puo' essere ottenuta mediante vaccinazione fino a 72 ore dopo l'esposizione naturale alla malattia (vedere paragrafo 5.1). Come con qualsiasi altro vaccino, una risposta immunitaria protettiva puo' non essere suscitata in tutti i vaccinati. Come per altri vaccini contro la varicella, e' stato dimostrato che casi di malattia da varicella si verificano in persone che hanno precedentemente ricevuto Varilrix. Questi casi di varicella (noti come casi breakthrough) sono solitamente di lieve entita', con un minor numero di lesioni e meno febbre rispetto ai casi in individui non vaccinati. Trasmissione: e' stata dimostrata raramente la trasmissione del virus vaccinale della varicella Oka a persone sieronegative venute a contatto con persone vaccinate che presentano una eruzione cutanea. Tuttavia non si puo' escludere la trasmissione del virus vaccinale della varicella Oka da una persona vaccinata che non ha sviluppato una eruzione cutanea a contatti sieronegativi. Rispetto ai vaccinati sani, i pazienti leucemici hanno maggiori probabilita' di sviluppare un rash papulo-vescicolare (vedere anche paragrafo 4.8). Anche in questi casi il decorso della malattia nei contatti e' stato lieve. I destinatari del vaccino, anche quelli che non sviluppano un'eruzione cutanea simile alla varicella, dovrebbero cercare di evitare il contatto, quando possibile, con soggetti ad alto rischio suscettibili alla varicella fino a 6 settimane dopo la vaccinazione. In circostanze in cui il contatto con soggetti ad alto rischio suscettibili alla varicella e' inevitabile, il potenziale rischio di trasmissione del virus vaccinale della varicella deve essere valutato rispetto al rischio di acquisire e trasmettere il virus della varicella wild-type. Gli individui ad alto rischio suscettibili alla varicella includono: individui immunocompromessi (vedere paragrafi 4.3 e 4.4); donne in gravidanza senza una storia positiva documentata di varicella o prove di laboratorio di precedente infezione; neonati di madri senza una storia positiva documentata di varicella o prove di laboratorio di infezione precedente. La natura lieve dell'eruzione cutanea nei contatti sani indica che il virus rimane attenuato dopo il passaggio attraverso ospiti umani. Individui ad alto rischio di varicella severa: sono disponibili solo dati limitati provenienti da studi clinici per Varilrix (formulazione 4.C) in soggetti ad alto rischio di varicella grave. La vaccinazione puo' essere presa in considerazione in pazienti con immunodeficienze selezionate laddove i benefici superano i rischi (ad es. pazienti affetti da HIV asintomatico, carenze delle sottoclassi di IgG, neutropenia congenita, malattia granulomatosa cronica, e patologie da deficit del complemento). Pazienti immunocompromessi che non hanno alcuna controindicazione per questa vaccinazione (vedere paragrafo 4.3) possono non rispondere come i pazienti immunocompetenti; pertanto, alcuni di questi pazienti possono dunque contrarre la varicella in caso di contatto, nonostante un'appropriata somministrazione del vaccino. Questi pazienti devono essere attentamente monitorati per identificare i sintomi della varicella. Se la vaccinazione deve essere presa in considerazione in soggetti ad alto rischio di varicella grave, si consiglia quanto di seguito: la chemioterapia di mantenimento deve essere sospesa una settimana prima e una settimana dopo l'immunizzazione dei pazienti in fase acuta di leucemia. I pazienti sottoposti a radioterapia normalmente non devono essere vaccinati durante la fase di trattamento. In genere, i pazienti vengono immunizzati quando sono in completa remissione ematologica della malattia; la conta linfocitaria totale dovrebbe essere almeno 1.200 per mm^3 o non esistono altre prove di mancanza di immunocompetenza cellulare; la vaccinazione deve essere effettuata alcune settimane prima del trattamento immunosoppressivo per i pazienti sottoposti a trapianto d'organo (es. trapianto di rene). Esistono pochissime segnalazioni sulla varicella disseminata con coinvolgimento di organi interni a seguito della vaccinazione con il ceppo vaccinale della varicella Oka principalmente in soggetti immunocompromessi. Varilrix non deve essere somministrato per via intravascolare o intradermica. Contenuto di fenilalanina: il vaccino contiene 331 microgrammi di fenilalanina per dose. La fenilalanina puo' essere dannosa per individui affetti da fenilchetonuria (PKU).
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Vaccini virali, vaccino per varicella zoster.
CONSERVAZIONE
Conservare e trasportare il vaccino in frigorifero (2 gradi C. - 8 gradi C.). Conservare nella confezione originale per tenerlo al riparo dalla luce. Per le condizioni di conservazione dopo ricostituzione del prodotto medicinale vedere paragrafo 6.3.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Varilrix e' controindicato in individui con grave immunodeficienza umorale o cellulare (primaria o acquisita), cosi' come (vedere anche paragrafo 4.4): soggetti con stati di immunodeficienza con una conta linfocitaria totale inferiore a 1200 per mm^3; soggetti che presentano altre evidenze di mancanza di immunocompetenza (es. pazienti con leucemie, linfomi, discrasie ematiche, infezioni da HIV clinicamente manifesta); soggetti in terapia immunosoppressiva incluse dosi elevate di corticosteroidi; immunodeficienza combinata grave; agammaglobulinemia; AIDS o infezione da HIV sintomatica, oppure una percentuale eta'-specifica di linfociti T CD4+ in bambini di eta' inferiore a 12 mesi: CD4+ <25%, in bambini di eta' compresa tra i 12-35 mesi: CD4+ <20%, in bambini di eta' compresa tra i 36-59 mesi: CD4+ <15%. Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 o alla neomicina. Tuttavia, una storia di dermatite da contatto alla neomicina non costituisce una controindicazione. Varilrix e' controindicato in soggetti che hanno mostrato segni di ipersensibilita' dopo una precedente somministrazione di vaccino per la varicella. Gravidanza. Inoltre, la gravidanza deve essere evitata nel primo mese successivo alla vaccinazione (vedere paragrafo 4.6).
DENOMINAZIONE
VARILRIX POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE IN SIRINGA PRERIEMPITA VACCINO DELLA VARICELLA (VIVO)
ECCIPIENTI
Polvere: amminoacidi (contenenti fenilalanina), lattosio anidro, sorbitolo (E 420), mannitolo (E 421). Solvente: acqua per preparazioni iniettabili.
EFFETTI INDESIDERATI
Dati da studi clinici. Individui sani: piu' di 7.900 persone hanno partecipato a studi clinici intrapresi al fine di valutare il profilo di reattogenicita' del vaccino somministrato per via sottocutanea da solo o in concomitanza con altri vaccini. Il profilo di sicurezza presentato di seguito si basa su un totale di 5.369 dosi di Varilrix somministrate da sole a neonati, bambini, adolescenti e adulti. Gli effetti indesiderati sono di seguito elencati secondo la seguente frequenza: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000). All'interno di ciascuna classe di frequenza le reazioni avverse sono presentate in ordine decrescente di gravita'. Infezioni ed infestazioni. Non comuni: infezioni delle alte vie respiratorie, faringite. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comuni: linfoadenopatia. Disturbi psichiatrici. Non comuni: irritabilita'. Patologie del sistema nervoso. Non comuni: cefalea, sonnolenza. Patologie dell'occhio. Rari: congiuntivite. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comuni: tosse, rinite. Patologie gastrointestinali. Non comuni: nausea, vomito; rari: diarrea, dolore addominale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comuni: eruzione cutanea; non comuni: eruzione cutanea simile a varicella, prurito; rari: orticaria. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comuni: artralgia, mialgia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comuni: dolore, arrossamento; comuni: febbre (temperatura orale/ascellare >= 37,5 gradi C. O rettale >= 38,0 gradi C.) †, gonfiore al sito di iniezione†; non comuni: febbre (temperatura orale/ascellare >= 39,0 gradi C. O rettale >39,5 gradi C.), affaticamento, malessere. * In accordo alla terminologia MedDRA (Medical Dictionary for Regulatory Activities). † Gonfiore al sito di iniezione e febbre sono stati riportati con frequenza molto comune in studi condotti in adolescenti ed adulti. Gonfiore dopo la seconda dose e' stato riportato con frequenza molto comune in bambini al di sotto dei 13 anni di eta'. E' stata osservata una tendenza ad una maggiore incidenza di dolore, rossore e gonfiore dopo la seconda dose rispetto alla prima somministrazione. Nessuna differenza e' stata riscontrata nel profilo di reattogenicita' dei soggetti che erano inizialmente sieropositivi e quello dei soggetti che erano inizialmente sieronegativi. In uno studio clinico, 328 bambini di eta' compresa tra 11 e 21 mesi hanno ricevuto il vaccino combinato contro morbillo, parotite, rosolia e varicella di GlaxoSmithKline (GSK) (contenente lo stesso ceppo di varicella di Varilrix) per via sottocutanea o intramuscolare. Per entrambe le vie di somministrazione e' stato osservato un profilo di sicurezza comparabile. Pazienti ad alto rischio di varicella severa: vi sono dati limitati da studi clinici condotti in pazienti ad alto rischio di varicella severa. Tuttavia le reazioni associate al vaccino (principalmente eruzioni papulo-vescicolari e febbre) sono solitamente lievi. Come nei soggetti sani, l'arrossamento, il rigonfiamento ed il dolore al sito di iniezione sono lievi e transitori. Dati post -marketing: gli eventi riportati di seguito sono stati segnalati in rare occasioni durante la sorveglianza post- commercializzazione. Poiche' tali eventi sono stati segnalati spontaneamente su una popolazione di dimensione non nota, non e' possibile stimare la loro frequenza. Infezioni ed infestazioni: herpes zoster. Patologie del sistema emolinfopoietico: trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario: reazioni anafilattiche, ipersensibilita'. Patologie del sistema nervoso: encefalite, attacco cerebrovascolare, convulsioni, cerebellite, sintomi simili alla cerebellite (inclusi disturbi transitori dell'andatura e atassia transitoria). Patologie vascolari: vasculiti (inclusa porpora di henoch schonlein e sindrome di kawasaki). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: eritema multiforme. * In accordo alla terminologia MedDRA (Medical Dictionary for Regulatory Activities). Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: le donne in gravidanza non devono essere vaccinate con Varilrix. Tuttavia, non e' stato documentato alcun danno al feto a seguito della somministrazione di vaccini per la varicella a donne in gravidanza. Donne in eta' fertile: la gravidanza deve essere evitata nel primo mese dopo la vaccinazione. E' necessario quindi consigliare alle donne che intendono avere una gravidanza, di posticiparla. Allattamento: non ci sono dati sull'uso nelle donne che allattano. A causa del rischio teorico di trasmissione del ceppo virale del vaccino dalla madre al bambino, Varilrix non e' generalmente raccomandato per le madri che allattano (vedere anche paragrafo 4.4). La vaccinazione di donne esposte con anamnesi negativa di varicella o note per essere sieronegative alla varicella deve essere valutata su base individuale. Fertilita': non ci sono dati disponibili
INDICAZIONI
Varilrix e' indicato per l'immunizzazione attiva contro la varicella: nei soggetti sani dai 9 agli 11 mesi di eta' (vedere paragrafo 5.1), in circostanze speciali; nei soggetti sani dai 12 mesi di eta' (vedere paragrafo 5.1); per profilassi post-esposizione, se somministrato a soggetti sani e suscettibili esposti a varicella entro 72 ore dal contatto (vedere paragrafi 4.4 e 5.1); in individui ad alto rischio di contrarre la varicella in forma severa (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.1). L'uso di Varilrix deve basarsi sulle raccomandazioni ufficiali.
INTERAZIONI
Se deve essere eseguito il test della tubercolina, questo deve essere effettuato prima o contemporaneamente alla vaccinazione, poiche' e' stato riportato che i vaccini virali vivi possono causare una depressione temporanea della sensibilita' cutanea alla tubercolina. Poiche' questa anergia puo' durare fino a un massimo di 6 settimane, il test della tubercolina non deve essere effettuato entro tale periodo dopo la vaccinazione per evitare risultati falsi negativi. In soggetti che hanno ricevuto immunoglobuline o trasfusioni di sangue, la vaccinazione deve essere rimandata di almeno tre mesi a causa della probabilita' di insuccesso del vaccino dovuto ad anticorpi verso varicella, acquisiti passivamente. Dal momento che durante l'infezione naturale da varicella e' stata segnalata la Sindrome di Reye in seguito all'utilizzo di salicilati, chi riceve il vaccino deve evitare l'assunzione di salicilati nelle 6 settimane successive alla vaccinazione. Utilizzo con altri vaccini. Individui sani: studi clinici con vaccini contenenti varicella supportano la somministrazione concomitante di Varilrix con uno qualsiasi dei seguenti vaccini monovalenti o combinati: vaccino morbillo-parotite-rosolia (MMR), vaccino contro difterite-tetano-pertosse acellulare (DTPa), vaccino antigene ridotto difterite-tetano-pertosse acellulare (dTpa), vaccino contro Haemophilus influenzae di tipo b (Hib), vaccino antipolio inattivato (IPV), vaccino contro l'epatite B (HBV), vaccino esavalente (DTPa-HBV-IPV/Hib), vaccino contro l'epatite A (HAV), vaccino meningococcico sierogruppo B (Bexsero), vaccino coniugato meningococcico sierogruppo C (MenC), vaccino meningococcico sierogruppi A, C, W e Y (MenACWY) e vaccino coniugato pneumococcico (PCV). I diversi vaccini iniettabili devono sempre essere somministrati utilizzando siti di iniezione diversi. Se un vaccino contro il morbillo non viene somministrato contemporaneamente a Varilrix, l'intervallo tra la somministrazione di questi vaccini deve essere di almeno un mese poiche' il vaccino contro il morbillo puo' portare alla soppressione a breve termine della risposta immunitaria cellulare. Individui ad alto rischio di varicella severa: Varilrix non deve essere somministrato contemporaneamente ad altri vaccini vivi attenuati. I vaccini inattivati possono essere somministrati in qualsiasi relazione temporale con Varilrix, dato che non e' stata stabilita alcuna controindicazione specifica. Tuttavia, vaccini iniettabili diversi devono sempre essere somministrati in siti di iniezione diversi.
POSOLOGIA
Posologia: la schedula di immunizzazione per Varilrix deve basarsi sulle raccomandazioni ufficiali. Individui sani. Neonati dai 9 agli 11 mesi di eta' (inclusi): neonati dai 9 agli 11 mesi di eta' (inclusi) ricevono due dosi di Varilrix per garantire una protezione ottimale contro la varicella (vedere paragrafo 5.1). La seconda dose deve essere generalmente somministrata dopo un intervallo minimo di 3 mesi. Bambini dai 12 mesi, adolescenti e adulti: i bambini dai 12 mesi di eta' cosi' come gli adolescenti e gli adulti ricevono due dosi di Varilrix per garantire una protezione ottimale contro la varicella (vedere paragrafo 5.1). La seconda dose deve essere generalmente somministrata almeno 6 settimane dopo la prima dose. In nessun caso l'intervallo tra le dosi deve essere inferiore a 4 settimane. Individui ad alto rischio di contrarre la varicella in forma grave: individui ad alto rischio di contrarre la varicella in forma severa possono trarre beneficio da una re-immunizzazione seguendo la schedula a 2 dosi (vedere paragrafo 5.1). Dopo l'immunizzazione, puo' essere indicata la misurazione periodica degli anticorpi contro la varicella per identificare coloro che potrebbero trovare beneficio dalla re-immunizzazione. In nessun caso l'intervallo tra le dosi deve essere inferiore a 4 settimane. Altre popolazioni pediatriche: la sicurezza e l'efficacia di Varilrix nei neonati inferiori a 9 mesi di eta' non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili. Intercambiabilita': una dose singola di Varilrix puo' essere somministrata a chi ha gia' ricevuto una dose singola di un altro vaccino contro la varicella. Una dose singola di Varilrix puo' essere somministrata seguita da una dose singola di un altro vaccino contro la varicella. Modo di somministrazione: Varilrix deve essere iniettato per via sottocutanea (SC) o per via intramuscolare (IM) nella regione deltoidea o nella regione antero-laterale della coscia. Varilrix deve essere somministrato per via sottocutanea nei soggetti con disturbi emorragici (ad es. trombocitopenia o qualsiasi altro disturbo della coagulazione). Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.
PRINCIPI ATTIVI
Dopo ricostituzione, una dose (0,5 mL) contiene: Virus della varicella^1; ceppo OKA (vivo, attenuato) non meno di 10^3,3 PFU^2. ^1 coltivato in cellule diploidi umane (MRC-5). ^2 unita' formanti placca. Questo vaccino contiene quantita' in tracce di neomicina (vedere paragrafo 4.3). Eccipienti con effetto noto: il vaccino contiene 6 mg di sorbitolo per dose. Il vaccino contiene 331 microgrammi di fenilalanina per dose (vedere paragrafo 4.4). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.