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AVVERTENZE
Monitoraggio della funzionalita' epatica: in pazienti trattati con agomelatina sono stati riportati, nell'esperienza post-marketing, casi didanno epatico, inclusi insufficienza epatica (sono stati riportati eccezionalmente alcuni casi con esito fatale o trapianto di fegato in pazienti con fattori di rischio epatico) e aumenti degli enzimi epaticidi 10 volte superiori al limite superiore di normalita', epatite e ittero (vedere paragrafo 4.8). La maggior parte di essi si sono verificati durante i primi mesi di trattamento. Il tipo di danno epatico e' essenzialmente epatocellulare con un aumento delle transaminasi sieriche,che solitamente ritornano a livelli normali a seguito della sospensione di agomelatina. Si deve prestare cautela prima di iniziare il trattamento e deve essere effettuata una stretta sorveglianza durante l'intero periodo di trattamento in tutti i pazienti, specialmente se sono presenti fattori di rischio di danno epatico o se sono somministrati contemporaneamente medicinali associati a rischio di danno epatico. Prima di iniziare il trattamento. Nei pazienti con fattori di rischio di danno epatico come ad esempio: obesita'/sovrappeso/steatosi epatica nonalcolica, diabete; disturbo da consumo di alcol e/o notevole assunzione di alcolici e nei pazienti che ricevono trattamenti concomitanti con medicinali associati al rischio di danno epatico il trattamento conValdoxan deve essere prescritto solo dopo un'attenta valutazione dei benefici e dei rischi. Test di funzionalita' epatica al basale devono essere effettuati in tutti i pazienti ed il trattamento non deve essereiniziato in pazienti con valori basali di ALT e/o AST > 3 volte il limite superiore della norma (vedere paragrafo 4.3). Si deve usare cautela quando Valdoxan e' somministrato a pazienti che presentano transaminasi elevate prima del trattamento (> del limite superiore del range normale e <= 3 volte il limite superiore del range normale). Frequenzadei test di funzionalita' epatica, prima dell'inizio del trattamento,e poi: dopo circa 3 settimane; dopo circa 6 settimane (fine della faseacuta); dopo circa 12 e 24 settimane (fine della fase di mantenimento); e in seguito quando clinicamente indicato. All'aumento del dosaggio, i test di funzionalita' epatica devono essere nuovamente eseguiti con la stessa frequenza dell'inizio del trattamento. Il paziente che sviluppi un aumento delle transaminasi sieriche deve ripetere i test di funzionalita' epatica entro 48 ore. Durante il periodo di trattamento,il trattamento con Valdoxan deve essere interrotto immediatamente se:il paziente sviluppa sintomi o segni di potenziale danno epatico (comead esempio urine scure, feci di colore chiaro, ingiallimento della pelle/occhi, dolore nella regione superiore destra dell'addome, senso diprolungata e inspiegabile stanchezza di nuova insorgenza); l'aumentodelle transaminasi sieriche supera di 3 volte il limite superiore della norma. A seguito dell'interruzione della terapia con Valdoxan, i test di funzionalita' epatica devono essere ripetuti fino a che i livellidi transaminasi sieriche rientrino nella norma. Popolazione pediatrica: Valdoxan non e' raccomandato nel trattamento della depressione in pazienti di eta' inferiore ai 18 anni in quanto la sicurezza e l'efficacia di agomelatina non sono state valutate. In studi clinici su bambini e adolescenti trattati con altri antidepressivi sono stati osservatipiu' frequentemente rispetto a quelli trattati con placebo comportamenti suicidari (tentativo di suicidio e ideazione suicidaria), ed atteggiamento ostile (soprattutto comportamento aggressivo, oppositivo e ira). Gli eventi suicidari riportati in correlazione all'uso di agomelatina, non sono risultati sufficienti per effettuare un confronto significativo tra agomelatina e placebo. I dati provenienti dagli studi clinici con agomelatina 25 mg hanno mostrato che gli eventi suicidari si sono verificati con una frequenza maggiore negli adolescenti (3,1%) rispetto agli adulti (1,2%), vedere la sezione Suicidio/ideazione suicidaria sotto riportata e paragrafo 4.8. Nei dati provenienti dagli studiclinici, gli eventi avversi epatici sono stati segnalati piu' frequentemente dagli adolescenti (6,3%) rispetto agli adulti (1,7%). I dati sulla sicurezza a lungo termine sono limitati. Cio' include l'esperienzaa lungo termine sulla crescita, sullo sviluppo puberale (vedere paragrafo 5.1) e sulla funzione cognitiva. Pazienti anziani: non vi sono effetti documentati di agomelatina in pazienti di eta' >= 75 anni, pertanto agomelatina non deve essere utilizzata in pazienti appartenenti aquesta fascia di eta' (vedere anche paragrafi 4.2 e 5.1). Uso in pazienti anziani affetti da demenza: Valdoxan non deve essere usato per iltrattamento di episodi di depressione maggiore in pazienti anziani affetti da demenza, poiche' in questi pazienti la sicurezza e l'efficaciadi Valdoxan non sono state valutate. Disturbo bipolare/mania/ipomania: Valdoxan deve essere utilizzato con cautela in pazienti con una anamnesi di disturbo bipolare, mania o ipomania e deve essere interrotto se un paziente sviluppa sintomi maniacali (vedere paragrafo 4.8). Suicidio/ideazione suicidaria: la depressione e' associata ad aumentato rischio di pensieri suicidari, autolesionismo e suicidio (eventi correlati al suicidio). Tale rischio persiste fino a che non si verifica una remissione significativa. Poiche' possono non verificarsi miglioramentidurante le prime settimane di trattamento o in quelle successive, i pazienti devono essere attentamente controllati fino ad avvenuto miglioramento. E' esperienza clinica generale che il rischio di suicidio puo' aumentare nelle prime fasi del processo di guarigione. Pazienti conanamnesi di eventi correlati al suicidio, o che manifestano un grado significativo di ideazione suicidaria prima dell'inizio del trattamento, sono noti per essere a rischio piu' elevato di ideazione suicidariao tentativi di suicidio, e devono essere attentamente controllati durante il trattamento. Una metanalisi degli studi clinici condotti con medicinali antidepressivi in confronto con placebo nella terapia di disturbi psichiatrici ha mostrato un aumento del rischio di comportamentosuicidario nei pazienti di eta' inferiore a 25 anni trattati con antidepressivi rispetto al placebo. Il trattamento deve essere associato aduna stretta sorveglianza dei pazienti, in particolare quelli ad altorischio, specialmente nelle fasi iniziali del trattamento e dopo cambiamenti di dose. I pazienti (e chi si prende cura di loro) devono essere avvertiti della necessita' di controllare qualsiasi peggioramento del quadro clinico, comportamenti o pensieri suicidari e insoliti cambiamenti nel comportamento e di consultare immediatamente un medico qualora questi sintomi si manifestino.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Psicoanalettici, altri antidepressivi.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Compromissione epatica (ad esempio, cirrosi o epatopatia in atto) (vedere paragrafi 4.2 e 4.4) o transaminasiche superano di 3 volte il limite superiore della norma (vedere paragrafi 4.2 e 4.4). Uso concomitante di potenti inibitori del CYP1A2 (ad esempio fluvoxamina, ciprofloxacina) (vedere paragrafo 4.5).
DENOMINAZIONE
VALDOXAN 25 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: lattosio monoidrato, amido di mais, povidone (K30), amido sodico glicolato tipo A, acido stearico, magnesio stearato, silice colloidale anidra. Film di rivestimento: ipromellosa, ossidodi ferro giallo (E172), glicerolo, macrogol (6000), magnesio stearato,biossido di titanio (E171), inchiostro a stampa contenente gommalacca, glicole propilenico e lacca di alluminio contenente indaco carminio(E132).
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza: le reazioni avverse sono state solitamente lievi o moderate e si sono verificate durante le prime due settimane di trattamento. Le reazioni avverse piu' comuni sono state maldi testa, nausea e capogiri. Queste reazioni avverse sono state solitamente transitorie e generalmente non hanno portato all'interruzione della terapia. Elenco delle reazioni avverse: riporta le reazioni avverse riscontrate negli studi clinici su adulti controllati con placebo econ controllo attivo condotto su adulti. Le reazioni avverse sono elencate di seguito usando la seguente convenzione: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1 000, <1/100); raro (>=1/10 000, <1/1 000); molto raro (<1/10 000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Le frequenze nonsono state corrette per il placebo. Disturbi psichiatrici. Comune: ansia, sogni anormali*; non comune: pensieri o comportamenti suicidari(vedere paragrafo 4.4), agitazione e sintomi correlati* (come irritabilita' e irrequietezza), aggressivita'*, incubi*, mania/ipomania*, questi sintomi possono essere imputabili anche alla patologia di base (vedere paragrafo 4.4), stato confusionale*; raro: allucinazioni*. Patologie del sistema nervosa. Molto comune: cefalea; comune: capogiro, sonnolenza, insonnia; non comune: emicrania, parestesia, sindrome delle gambe senza riposo*; raro: acatisia. Patologie dell'occhio. Non comune: visione offuscata. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune:tinnito*. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, diarrea, stipsi, dolore addominale, vomito*. Patologie epatobiliari. Comune: alt e/oast aumentati (negli studi clinici e stato osservato un aumento >3 volte il limite superiore del range di normalita di alt e/o ast nel 1,2%dei pazienti trattati con agomelatina 25 mg/die e nel 2,6% dei pazienti trattati con agomelatina 50 mg/die versus lo 0,5% di quelli trattati con placebo); non comune: gamma-glutamiltransferasi* (ggt) aumentata(>3 volte il limite superiore del range di normalita'); raro: epatite, fosfatasi alcalina aumentata* (>3 volte il limite superiore del range di normalita'), insufficienza epatica*(1), ittero*. Patologie dellacute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: iperidrosi, eczema, prurito*, orticaria*; raro: eruzione eritematosa, edema facciale e angioedema*. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: dolore alla schiena; non comune: mialgia*. Patologie renalie urinarie. Raro: ritenzione urinaria*. Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: stanchezza. Esami diagnostici. Comune: peso aumentato*; non comune: peso diminuito*. *Frequenza stimata sulla base degli studi clinici per le reazioni avverse riportate da segnalazioni spontanee. (1) Sono stati riportati eccezionalmente alcuni casi con esito fatale o trapianto di fegato in pazienticon fattori di rischio epatico. Popolazione pediatrica: un totale di 80 bambini di eta' compresa tra 7 e meno di 12 anni e 319 pazienti adolescenti di eta' compresa tra 12 e 17 anni con disturbo depressivo maggiore da moderato a severo sono stati trattati con agomelatina in uno studio in doppio cieco, verso trattamento attivo (fluoxetina) e controllato con placebo. In generale, il profilo di sicurezza di agomelatina25 mg negli adolescenti nello studio pivotal (parte controllata in doppio cieco) e' stato simile a quello osservato negli adulti, ad eccezione della nausea che si e' verificata con una frequenza maggiore negliadolescenti (13,3%) rispetto agli adulti (6,3%). I dati provenienti dagli studi clinici con agomelatina hanno mostrato che gli eventi avversi e gli eventi avversi gravi (dovuti a tutte le cause) sono stati riportati con una frequenza maggiore negli adolescenti rispetto agli adulti (67,2% contro 60,4% dei pazienti che hanno riportato almeno un evento avverso e 10,4% contro 3,5% dei pazienti che hanno riportato almenoun evento avverso grave). Gli eventi avversi epatici sono stati segnalati dal 6,3% degli adolescenti rispetto agli adulti (1,7%). Gli eventisuicidari (ad esempio comportamento suicidario, pensieri suicidari, tentativo di suicidio e autolesionismo) si sono verificati con una frequenza maggiore negli adolescenti (3,1%, 10 eventi segnalati in 6 pazienti) rispetto agli adulti (1,2%, 66 eventi segnalati in 65 pazienti) (vedere paragrafo 4.4.). I dati sulla sicurezza a lungo termine di agomelatina 25 mg negli adolescenti sono limitati. Cio' include l'esperienza a lungo termine sulla crescita, sullo sviluppo puberale (vedere paragrafo 5.1) e sulla funzione cognitiva. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che siverificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell'Allegato V.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: i dati relativi all'utilizzo di agomelatina in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato (meno di 300 gravidanze esposte). Gli studi su animali non indicano effetti dannosi direttio indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale (vedere paragrafo 5.3). A scopo precauzionale, e' preferibile evitare l'uso di Valdoxan durante la gravidanza. Allattamento: non e' noto se agomelatina/metaboliti siano escreti nel latte materno.Dati farmacodinamici/tossicologici disponibili in animali hanno mostrato l'escrezione di agomelatina/metaboliti nel latte (vedere paragrafo5.3). Il rischio per i neonati/lattanti non puo' essere escluso. Deveessere presa la decisione se interrompere l'allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con Valdoxan tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna. Fertilita': studi sulla riproduzione nel ratto e nel coniglio non hanno mostrato effetti di agomelatina sulla fertilita' (vedere paragrafo 5.3).
INDICAZIONI
Valdoxan e' indicato per il trattamento degli episodi di depressione maggiore negli adulti.
INTERAZIONI
Potenziali interazioni con agomelatina: agomelatina viene metabolizzata principalmente dal citocromo P450 1A2 (CYP1A2) (90%) e dal CYP2C9/19(10%). Medicinali che interagiscono con questi isoenzimi possono ridurre o aumentare la biodisponibilita' di agomelatina. Fluvoxamina, un potente inibitore del CYP1A2 e moderato inibitore del CYP2C9, inibiscemarcatamente il metabolismo di agomelatina, dando luogo ad un incremento di 60 volte (range12-412) della esposizione ad agomelatina. Pertanto e' controindicata la co-somministrazione di Valdoxan con potenti inibitori di CYP1A2 (ad esempio, fluvoxamina, ciprofloxacina). L'associazione di agomelatina con estrogeni (moderati inibitori del CYP1A2) comporta un aumento di diverse volte dell'esposizione ad agomelatina. Anche se non sono state riscontrate evidenze specifiche collegate alla sicurezza del medicinale negli 800 pazienti trattati in associazione conestrogeni, occorre prestare cautela quando si prescrive agomelatina con altri moderati inibitori del CYP1A2 (ad esempio, propranololo, enoxacina) fino a che non sara' acquisita una maggiore esperienza (vedere paragrafo 4.4). Rifampicina, un induttore di tutti e tre i citocromi coinvolti nel metabolismo di agomelatina, puo' diminuire la biodisponibilita' di agomelatina. Il fumo induce il CYP1A2 ed e' stato dimostrato,che riduce la biodisponibilita' di agomelatina, soprattutto nei fumatori accaniti (>=15 sigarette/die) (vedere paragrafo 5.2). Possibili interazioni di agomelatina con altri medicinali: in vivo, agomelatina non induce gli isoenzimi CYP450. Agomelatina non inibisce ne' il CYP1A2in vivo, ne' il CYP450 in vitro. Pertanto, agomelatina non modifica l'esposizione a medicinali metabolizzati dal CYP450. Interazioni con altri medicinali: negli studi clinici di fase I non sono state osservateinterazioni farmacocinetiche o farmacodinamiche con medicinali che potrebbero essere prescritti in concomitanza con Valdoxan nella popolazione target, quali benzodiazepine, litio, paroxetina, fluconazolo e teofillina. Alcol: l'associazione di agomelatina con alcol non e' raccomandata. Terapia elettroconvulsivante (ECT): non vi e' esperienza sull'uso combinato di agomelatina con ECT. Gli studi su animali non hanno mostrato proprieta' proconvulsivanti (vedere paragrafo 5.3). Pertanto siconsiderano improbabili conseguenze cliniche di ECT effettuata contemporaneamente con agomelatina. Popolazione pediatrica: sono stati effettuati studi di interazione solo negli adulti.
POSOLOGIA
Posologia: la dose raccomandata e' 25 mg una volta al giorno per via orale da assumere prima di coricarsi. Dopo due settimane di trattamento, se non vi e' un miglioramento dei sintomi, la dose puo' essere aumentata a 50 mg una volta al giorno, ovvero due compresse da 25 mg in un'unica assunzione, prese la sera prima di coricarsi. La decisione di aumentare la dose deve essere valutata alla luce di un rischio piu' altodi aumento delle transaminasi. Ogni incremento della dose a 50 mg deve essere fatto sulla base del rapporto beneficio/rischio del singolo paziente, rispettando uno stretto controllo dei test della funzionalita' epatica. I test della funzionalita' epatica devono essere effettuatiin tutti i pazienti prima di iniziare il trattamento. Il trattamentonon deve essere iniziato se le transaminasi superano di 3 volte il limite superiore della norma (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Durante il trattamento le transaminasi devono essere monitorate periodicamente dopocirca tre settimane, sei settimane (fine della fase acuta), dodici e ventiquattro settimane (fine della fase di mantenimento) e, in seguito,quando clinicamente indicato (vedere anche paragrafo 4.4). Il trattamento deve essere interrotto se le transaminasi superano di 3 volte illimite superiore della norma (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Quando si aumenta il dosaggio, i test di funzionalita' epatica devono essere nuovamente eseguiti con la stessa frequenza dell'inizio del trattamento. Durata del trattamento: i pazienti depressi devono essere trattati perun periodo sufficiente di almeno 6 mesi per assicurarsi che non presentino piu' sintomi. Cambiamento della terapia da un antidepressivo SSRI/SNRI ad agomelatina: i pazienti possono presentare sintomi da sospensione dopo l'interruzione di un antidepressivo SSRI/SNRI. Per le modalita' di interruzione del trattamento, al fine di evitare i sintomi da sospensione, si deve consultare il Riassunto delle Caratteristiche delProdotto del SSRI/SNRI con cui il paziente e' in trattamento. Agomelatina puo' essere iniziata immediatamente mentre si riduce il dosaggio del SSRI/SNRI (vedere paragrafo 5.1). Interruzione del trattamento In caso di interruzione del trattamento non e' necessaria una riduzione progressiva della dose. Popolazioni particolari. Anziani: l'efficacia ela sicurezza di agomelatina (dose da 25 a 50 mg/die) sono state dimostrate nei pazienti anziani depressi (di eta' < 75 anni). Non vi sono effetti documentati in pazienti di eta' >= 75 anni. Pertanto agomelatinanon deve essere usata da pazienti in questo gruppo di eta' (vedere paragrafi 4.4 e 5.1). Non e' richiesto nessun adattamento della dose inrelazione all'eta' (vedere paragrafo 5.2). Pazienti con compromissionerenale: non sono state osservate variazioni rilevanti nei parametri di farmacocinetica di agomelatina nei pazienti con compromissione renale severa. Tuttavia, sono disponibili soltanto limitati dati clinici sull'uso di agomelatina in pazienti depressi con compromissione renale severa o moderata affetti da episodi di depressione maggiore. Pertanto,agomelatina deve essere prescritta con cautela a questi pazienti. Pazienti con compromissione epatica: agomelatina e' controindicata nei pazienti con compromissione epatica (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.2). Popolazione pediatrica. Bambini dalla nascita fino ai 7 anni di eta': non c'e' un uso rilevante di agomelatina nei bambini dalla nascita finoai 7 anni di eta' per il trattamento degli episodi depressivi maggiori. Non ci sono dati disponibili. Bambini e adolescenti di eta' compresa tra 7 e 17 anni: la sicurezza e l'efficacia di agomelatina nei bambini e negli adolescenti di eta' compresa tra 7 e 17 anni per il trattamento degli episodi depressivi maggiori non sono state stabilite. I dati attualmente disponibili sono descritti nei paragrafi 4.4, 4.8, 5.1 e5.2, ma non e' possibile formulare alcuna raccomandazione sulla posologia. Modo di somministrazione: per uso orale. Le compresse rivestitecon film di Valdoxan possono essere assunte con o senza cibo.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa rivestita con film contiene 25 mg di agomelatina. Eccipiente con effetti noti: ogni compressa rivestita con film contiene 61,8 mg di lattosio (come monoidrato). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.