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AVVERTENZE
Le avvertenze speciali e le precauzioni relative a atorvastatina, perindopril e amlodipina sono applicabili a Triveram. Insufficienza epatica: a causa del componente atorvastatina contenuto in Triveram, devonoessere eseguiti periodicamente i test di funzionalita' epatica. Pazienti che sviluppano qualsiasi segno o sintomo che possa suggerire una disfunzione epatica devono eseguire i test di funzionalita' epatica. Pazienti che sviluppano aumentati livelli di transaminasi devono essere monitorati sino a risoluzione della condizione di anormalita'. Nel casoin cui dovesse persistere un incremento delle transaminasi maggiore di 3 volte rispetto al limite normale superiore (ULN), si deve procedere alla riduzione della dose di atorvastatina impiegando i singoli componenti o evitando la somministrazione di atorvastatina (vedere paragrafo 4.8). Triveram deve essere impiegato con cautela in pazienti consumatori di rilevanti quantita' di alcol e/o che hanno una storia di malattia epatica. Raramente, gli ACE inibitori sono stati associati ad unasindrome che si manifesta con ittero colestatico e progredisce versouna necrosi epatica fulminante e (talora) con la morte. Il meccanismodi tale sindrome non e' noto. Pazienti che ricevono: Triveram che sviluppano ittero o un marcato incremento degli enzimi epatici devono interrompere l'assunzione di Triveram e ricevere un'appropriata assistenzamedica (vedere sezione 4.8). L'emivita di amlodipina e' prolungata edi valori di AUC sono piu' alti in pazienti con funzionalita' epaticacompromessa; le raccomadazioni per il dosaggio non sono state stabilite. In pazienti con grave compromissione epatica e trattati con Triveram, deve essere effettuato un attento monitoraggio. Tenendo in considerazione l'effetto di atorvastatina, perindopril e amlodipina, Triverame' controindicato in pazienti con malattia del fegato in fase attiva oinspiegabile e persistente innalzamento delle transaminasi sieriche che superino di 3 volte il limite normale superiore. Triveram deve essere impiegato con cautela in pazienti con compromissione epatica ed inpazienti consumatori di rilevanti quantita' di alcol e/o che hanno unastoria di malattia del fegato. Se e' richiesta una modifica della posologia, deve essere effettuata una titolazione dei singoli componenti.Effetti muscolo-scheletrici: atorvastatina, come altri inibitori della HMG-CoA reduttasi, in rare occasioni puo' colpire il muscolo scheletrico e causare mialgia, miosite e miopatia, che possono evolvere in rabdomiolisi, una condizione potenzialmente pericolosa per la vita, caratterizzata da livelli marcatamente elevati di creatinchinasi (CK) (convalori 10 volte maggiori il normale -ULN-), mioglobinemia, e mioglobinuria che possono portare ad insufficienza renale. Ci sono state segnalazioni molto rare di una miopatia necrotizzante immuno-mediata (IMNM)durante o dopo il trattamento con alcune statine. L'IMNM e clinicamente caratterizzata da una persistente debolezza muscolare prossimale eda un'elevata creatinchinasi sierica, che persistono nonostante l'interruzione del trattamento con statine, la positivita degli anticorpi anti-HMG CoA reduttasi e il miglioramento con agenti immunosoppressori.Misurazione della creatinchinasi: la creatinchinasi (CK) non deve essere misurata a seguito di un intenso esercizio fisico o in presenza diuna qualsiasi plausibile causa alternativa di aumento di CK, in quantocio' rende difficile l'interpretazione del dato. Se i livelli di CK sono significativamente alti al basale (> 5 volte ULN), i livelli devono essere rimisurati entro 5-7 giorni per confermare i risultati. Primadel trattamento: atorvastatina deve essere prescritta con cautela inpazienti con fattori predisponenti alla rabdomiolisi. Il livello di CKdeve essere misurato prima di iniziare il trattamento con una statinanelle seguenti condizioni: compromissione renale; ipotiroidismo; storia personale o familiare di patologie muscolari ereditarie; episodi pregressi di tossicita' muscolare con una statina o un fibrato; storia di malattia epatica e/o di situazioni di consumo di rilevanti quantita'di alcol; negli anziani (eta' > 70 anni) la necessita' di tale misurazione deve essere considerata in funzione della presenza di altri fattori predisponenti la rabdomiolisi; situazioni in cui si puo' verificare un aumento nei livelli plasmatici, come ad esempio in caso di interazioni (vedere paragrafo 4.5) e per particolari popolazioni, incluse lesottopopolazioni genetiche (vedere paragrafo 5.2). In tali situazioni, il rischio del trattamento deve essere considerato in relazione al possibile beneficio, e va effettuato il monitoraggio clinico. Se al basale i livelli di CK sono significativamente elevati (> 5 volte ULN), il trattamento non deve essere iniziato. Durante il trattamento: ai pazienti deve essere chiesto di riferire prontamente al medico in caso didolore, crampi o debolezza muscolare, soprattutto se accompagnati damalessere o febbre. Se tali sintomi si verificano mentre un paziente e' in trattamento con Triveram, devono essere misurati i livelli di CK.Se tali livelli risultano essere significativamente elevati (> 5 volte ULN), il trattamento deve essere interrotto. Se i sintomi muscolarisono gravi e causano fastidio quotidiano, anche se i livelli di CK sono aumentati sino a valori <= 5 volte ULN, deve essere presa in considerazione l'interruzione del trattamento. Se i sintomi si risolvono ed ilivelli di CK tornano alla normalita', possono essere presi in considerazione la re-introduzione di atorvastatina o l'introduzione di una statina alternativa al dosaggio piu' basso e sotto stretto monitoraggio. Triveram deve essere interrotto immediatamente se si manifesta un aumento clinicamente significativo dei livelli di CK (> 10 volte ULN), ose la rabdomiolisi viene diagnosticata o ritenuta sospetta. Trattamento concomitante con altri medicinali: a causa della presenza di atorvastatina, il rischio di rabdomiolisi aumenta quando Triveram viene somministrato in concomitanza con alcuni medicinali che possono aumentarela concentrazione plasmatica di atorvastatina, come, ad es., i potentiinibitori del CYP3A4 o le proteine di trasporto (ad es., ciclosporina, telitromicina, claritromicina, delavirdina, stiripentolo, ketoconazolo, voriconazolo, itraconazolo, posaconazolo, letermovir e inibitori della proteasi dell'HIV, tra cui ritonavir, lopinavir, atazanavir, indinavir, darunavir, tipranavir/ritonavir, etc.). Il rischio di miopatiapuo' essere aumentato con l'uso concomitante di gemfibrozil e altri derivati dell'acido fibrico, antivirali per il trattamento dell'epatiteC (HCV) (boceprevir, telaprevir, elbasvir/grazoprevir, ledipasvir/sofosbuvir), eritromicina, niacina o ezetimibe. Se possibile, devono essere prese in considerazione terapie alternative (senza interazioni), insostituzione di tali medicinali.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Agenti modificatori dei lipidi.
CONSERVAZIONE
Contenitore in polipropilene (PP): questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione. Contenitore in polietilene ad alta densita' (HDPE) (tutti tranne il flacone in HDPE da 100 compresse) (dosaggio da 40/10/10 mg): questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione. Contenitore HDPE (solo peril flacone in HDPE da 100 compresse) (dosaggio da 40/10/10 mg): conservare a temperatura inferiore a 30 gradi C. Tenere il contenitore benchiuso per proteggere il medicinale dall'umidita'.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' ai principi attivi o ad un qualsiasi altro ACE inibitore o derivati della diidropiridina o ad uno qualsiasi degli eccipienti di questo medicinale, elencati al paragrafo 6.1; malattia del fegatoin fase attiva o innalzamento persistente e inspiegabile delle transaminasi sieriche, sino ad un valore maggiore di 3 volte il limite normale superiore; durante la gravidanza, durante l'allattamento al seno edin donne in eta' fertile che non adottano appropriate misure contraccettive (vedere paragrafo 4.6); uso concomitante di glecaprevir/pibrentasvir, antivirali per il trattamento dell'epatite C; ipotensione grave; shock (incluso lo shock cardiogeno); ostruzione del tratto di efflusso del ventricolo sinistro (ad es., cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva e stenosi aortica di grado severo ); insufficienza cardiaca emodinamicamente instabile dopo infarto acuto del miocardio; storia di angioedema (edema di Quincke) associato ad una precedente terapia con un ACE inibitore; angioedema ereditario o idiopatico; uso concomitante di medicinali contenenti aliskiren in pazienti con diabete mellito o compromissione renale (GFR < 60 ml/min/1,73 m^2) (vedere paragrafi 4.5 e 5.1); uso concomitante di sacubitril/valsartan, il trattamento con Triveram non deve essere cominciato prima che siano trascorse 36 ore dall'ultima dose di sacubitril/valsartan (vedere paragrafi 4.4 e 4.5); trattamenti extracorporei che causano il contatto del sangue con superficicaricate negativamente (vedere paragrafo 4.5); importante stenosi bilaterale dell'arteria renale o stenosi dell'arteria in caso di un unicorene funzionante (vedere paragrafo 4.4).
DENOMINAZIONE
TRIVERAM, COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: lattosio monoidrato, calcio carbonato (E170),idrossipropilcellulosa (E463), sodio amido glicolato (tipoA), cellulosa microcristallina (E460), maltodestrina, magnesio stearato (E470b). Rivestimento della compressa: glicerolo (E422), ipromellosa (E464), macrogol 6000, magnesio stearato (E470b), titanio diossido (E171), ferroossido giallo (E172).
EFFETTI INDESIDERATI
Sommario del profilo di sicurezza. Le reazioni avverse piu' comunemente osservate con atorvastatina, perindopril e amlodipina, somministratiseparatamente sono state: rinofaringite, ipersensibilita', iperglicemia, cefalea, dolore laringofaringeo, epistassi, stitichezza, flatulenza, dispepsia, nausea, diarrea, cambio di abitudini intestinali, mialgia, artralgia, dolore agli arti, spasmi muscolari, tumefazione articolare, gonfiore alle caviglie, dolore dorsale, esami di funzionalita' epatica anormali, aumento di creatinchinasi nel sangue, sonnolenza, capogiri, palpitazioni, rossore, dolore addominale, edema, affaticamento, parestesia, danni alla vista, diplopia, tinnito, vertigine, ipotensione, tosse, dispnea, vomito, disgeusia, esantema, prurito, astenia. Elenco delle reazioni avverse. I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati durante il trattamento simultaneo di atorvastatina, perindopril e amlodipina, o somministrati singolarmente, e sono raggruppati persistemi e organi secondo la classificazione MedDRA, secondo gli intervalli di frequenza, in base alla seguente convenzione: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro(>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenzanon puo' essere stimata sulla base dei dati disponibili). Infezioni ed infestazioni. Nasofaringite. Atorvastatina: comune. Rinite. Perindopril: molto raro; amlodipina: non comune. Patologie del sistema emolinfopoietico. Trombocitopenia. Atorvastatina: raro; perindopril: molto raro; amlodipina: molto raro. Leucopenia/neutropenia. Perindopril: moltoraro; amlodipina: molto raro. Eosinofilia. Perindopril: non comune*.Agranulocitosi o pancitopenia. Perindopril: molto raro. Anemia emolitica in pazienti con deficit congenito di g- 6pdh. Perindopril: molto raro. Disturbi del sistema immunitario. Ipersensibilita'. Atorvastatina:comune; amlodipina: molto raro. Anafilassi. Atorvastatina: molto raro. Disturbi endocrini. Sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico (siadh). Perindopril: raro. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Iperglicemia. Atorvastatina: comune; amlodipina: moltoraro. Ipoglicemia. Atorvastatina: non comune; perindopril: non comune*. Iponatriemia. Perindopril: non comune*. Iperpotassiemia, reversibile dopo interruzione (vedere paragrafo 4.4). Perindopril: non comune*.Anoressia. Atorvastatina: non comune. Disturbi psichiatrici. Insonnia.Atorvastatina: non comune. Amlodipina: non comune. Umore alterato (inclusa ansia). Perindopril: non comune; amlodipina: non comune. Disturbi del sonno. Perindopril: non comune; depressione. Perindopril: non comune*; amlodipina: non comune. Incubi. Atorvastatina: non comune. Stato confusionale. Perindopril: molto raro; amlodipina: raro. Patologie del sistema nervoso. Sonnolenza. Perindopril: non comune*; amlodipina:comune. Vertigini. Atorvastatina: non comune; perindopril: comune; amlodipina: comune. Cefalea. Atorvastatina: comune; perindopril: comune;amlodipina: comune. Tremore. Amlodipina: non comune. Disgeusia. Atorvastatina: non comune; perindopril: comune; amlodipina: non comune. Sincope. Perindopril: non comune*; amlodipina: non comune. Ipoestesia. Atorvastatina: non comune; amlodipina: non comune. Parestesia. Atorvastatina: non comune; perindopril: comune; amlodipina: non comune. Ipertonia. Amlodipina: molto raro. Neuropatia periferica. Atorvastatina: raro;amlodipina: molto raro. Possibile ictus, secondario ad una eccessivaipotensione nei pazienti ad alto rischio (vedere paragrafo 4.4). Perindopril: molto raro. Amnesia. Atorvastatina: non comune. Disfunzioni extrapiramidali (sindrome extrapiramidale). Amlodipina: non noto. Miastenia gravis. Atorvastatina: non nota. Patologie dell'occhio. Danni allavista. Atorvastatina: raro; perindopril: comune; amlodipina: comune.Diplopia. Amlodipina: comune. Visione offuscata. Atorvastatina: non comune. Miastenia oculare. Atorvastatina: non nota. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Tinnito. Atorvastatina: non comune; perindopril:comune; amlodipina: non comune. Vertigine. Perindopril: comune. Perdita di udito. Atorvastatina: molto raro. Patologie cardiache. Infarto miocardico, secondario ad una eccessiva ipotensione nei pazienti ad altorischio (vedere paragrafo 4.4). Perindopril: molto raro; amlodipina:molto raro. Angina pectoris (vedere paragrafo 4.4). Perindopril: moltoraro. Aritmia (inclusa bradicardia, tachicardia ventricolare e fibrillazione atriale). Perindopril: molto raro; amlodipina: non comune. Tachicardia. Perindopril: non comune*. Palpitazioni. Perindopril: non comune*; amlodipina: comune. Patologie vascolari. Ipotensione (ed effetticorrelati all'ipotensione). Perindopril: comune; amlodipina: non comune. Vasculite. Atorvastatina: raro; perindopril: non comune*; amlodipina: molto raro. Rossore. Perindopril: raro*; amlodipina: comune. Fenomeno di raynaud. Perindopril: non nota. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Dolore laringofaringeo. Atorvastatina: comune. Epistassi. Atorvastatina: comune. Tosse. Perindopril: comune; amlodipina:non comune. Dispnea. Perindopril: comune; amlodipina: comune. Broncospasmo. Perindopril: non comune. Polmonite eosinofila. Perindopril: molto raro. Patologie gastrointestinali. Nausea. Atorvastatina: comune; perindopril: comune; amlodipina: comune. Vomito. Atorvastatina: non comune; perindopril: comune; amlodipina: non comune. Dolore addominale superiore e inferiore. Atorvastatina: non comune; perindopril: comune; amlodipina: comune. Dispepsia. Atorvastatina: comune; perindopril: comune; amlodipina: comune. Diarrea. Atorvastatina: comune; perindopril: comune; amlodipina: comune. Stitichezza. Atorvastatina: comune; perindopril: comune; amlodipina: comune. Bocca secca. Perindopril: non comune; amlodipina: non comune. Pancreatite. Atorvastatina: non comune; perindopril: molto raro; amlodipina: molto raro. Gastrite. Amlodipina: molto raro. Iperplasia gengivale. Amlodipina: molto raro. Modificazione delle abitudini intestinali. Amlodipina: comune. Eruttazione. Atorvastatina: non comune. Flatulenza. Atorvastatina: comune. Patologie epatobiliari. Epatite sia citolitica che colestatica (vedere paragrafo 4.4).Atorvastatina: non comune; perindopril: molto raro; amlodipina: moltoraro. Ittero. Amlodipina: molto raro. Colestasi. Atorvastatina: raro.Insufficienza epatica. Atorvastatina: molto raro. Patologie della cutee del tessuto sottocutaneo. Eruzione cutanea. Atorvastatina: non comune; perindopril: comune; amlodipina: non comune. Prurito. Atorvastatina: non comune; perindopril: comune; amlodipina: non comune. Orticaria.Atorvastatina: non comune; perindopril: non comune; amlodipina: non comune. Porpora. Amlodipina: non comune. Alterazione del colore della cute. Amlodipina: non comune. Iperidrosi. Perindopril: non comune; amlodipina: non comune.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Triveram e' controindicato durante la gravidanza e l'allattamento (vedere paragrafo 4.3). Gravidanza. Atorvastatina: la sicurezza nelle donne in stato di gravidanza non e' stata stabilita. Non sono stati condotti studi clinici controllati con atorvastatina nelle donne in stato digravidanza. Sono state riportare rare segnalazioni di anomalie congenite a seguito di esposizione intrauterina agli inibitori della HMG-CoAreduttasi. Studi sugli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva(vedere paragrafo 5.3). Il trattamento delle madri con atorvastatinapuo' ridurre nel feto i livelli di mevalonato, che e' un precursore della biosintesi del colesterolo. L'aterosclerosi e' un processo cronicoe normalmente l'interruzione di medicinali che riducono i lipidi durante la gravidanza dovrebbe avere un impatto limitato sul rischio a lungo termine associato alla ipercolesterolemia primaria. Per tali ragioni atorvastatina non deve essere utilizzata in donne in stato di gravidanza, che stanno provando ad avere una gravidanza o sospettano una gravidanza. Il trattamento con atorvastatina deve essere interrotto per tutta la durata della gravidanza o fino a conferma dell'assenza dello stato di gravidanza (vedere paragrafo 4.3). Perindopril: l'impiego di ACE-inibitori va evitato durante il primo trimestre di gravidanza. L'impiego di ACE-inibitori e' controindicato durante il 2^o e 3^o trimestre e di gravidanza (vedere paragrafo 4.3). L'evidenza epidemiologica relativa al rischio di teratogenicita' a seguito dell'esposizione ad ACE-inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia, un piccolo aumento del rischio non puo' essere escluso. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza sideve ricorrere ad un trattamento antipertensivo alternativo, con comprovato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con ACE-inibitori deve essereimmediatamente interrotto e, se del caso, deve essere iniziata una terapia alternativa. L'esposizione alla terapia con ACE-inibitori duranteil secondo e terzo trimestre e' nota indurre fetotossicita' umana (ridotta funzionalita' renale, oligoidramnios, ritardata ossificazione del cranio) e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperpotassiemia) (vedere paragrafo 5.3). In caso di esposizione ad un ACE- inibitore a partire dal secondo trimestre di gravidanza, va effettuato un controllo ecografico della funzionalita' renale e del cranio.I neonati le cui madri hanno assunto ACE-inibitori devono essere attentamente monitorati per l'ipotensione (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Amlodipina: la sicurezza di amlodipina nella donna in stato di gravidanza, non e' stata stabilita. Negli studi condotti sugli animali, ad altedosi, e' stata osservata tossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Allattamento. Atorvastatina: non e' noto se atorvastatina o i suoimetaboliti sono escreti nel latte umano. Nei ratti, le concentrazioniplasmatiche di atorvastatina e dei suoi metaboliti attivi sono similia quelle rilevate nel latte (vedere paragrafo 5.3). A causa del rischio di gravi reazioni avverse, le donne che assumono atorvastatina non devono allattare al seno i loro bambini. Atorvastatina e' controindicata durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.3). Perindopril: poiche'non sono disponibili dati riguardanti l'uso di perindopril durante l'allattamento, perindopril va evitato e sono da preferire trattamenti alternativi con comprovato profilo di sicurezza per il loro uso durantel'allattamento, in particolare quando si allatta un neonato o un infante prematuro. Amlodipina: amlodipina viene escreta nel latte materno.La porzione della dose materna ricevuta dal neonato e' stata stimata con uno scarto interquartile del 3-7%, fino ad un massimo del 15%. L'effetto di amlodipina sui neonati non e' conosciuto. Fertilita': le donne in eta' fertile devono adottare le appropiate misure contraccettivedurante il trattamento con Triveram (vedere paragrafo 4.3). Atorvastatina: in studi condotti sugli animali, atorvastatina non ha avuto effetti sulla fertilita' maschile o femminile (vedere paragrafo 5.3). Perindopril: non si e' verificato alcun effetto sulla capacita' riproduttiva o sulla fertilita'. Amlodipina: alterazioni biochimiche reversibilinella testa degli spermatozoi sono state osservate in alcuni pazientitrattati con calcio-antagonisti. I dati clinici sono insufficienti perquanto riguarda il potenziale effetto di amlodipina sulla fertilita'.In uno studio condotto sui ratti, sono stati osservati effetti avversi sulla fertilita' maschile (vedere paragrafo 5.3).
INDICAZIONI
Triveram e' indicato per il trattamento dell'ipertensione essenziale e/o della coronaropatia, in associazione con ipercolesterolemia primaria o iperlipidemia mista, come terapia di sostituzione in pazienti adulti gia' adeguatamente controllati con atorvastatina, perindopril e amlodipina, somministrati in concomitanza allo stesso dosaggio della combinazione, ma come prodotti separati.
INTERAZIONI
I dati provenienti da studi clinici hanno mostrato che il duplice blocco del sistema renina-angiotensina- aldosterone (RAAS) attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, bloccanti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren, e' associato ad una maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalita' renale (inclusa insufficienza renale acuta), rispetto all'uso di unsingolo agente che agisce sul RAAS (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.1).Non sono stati condotti studi di interazione farmacologica con Triveram ed altri medicinali, anche se sono stati condotti studi con atorvastatina, perindopril e amlodipina separatamente. I risultati di questi studi sono di seguito illustrati. Farmaci che aumentano il rischio di angioedema: l'uso concomitante di ACE inibitori con sacubitril/valsartan e' controindicata perche' aumenta il rischio di angioedema (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Il trattamento con sacubitril/valsartan non deveessere cominciato prima che siano trascorse 36 ore dall'assunzione dell'ultima dose di perindopril. Il trattamento con perindopril non deveessere cominciato prima che siano trascorse 36 ore dall'assunzione dell'ultima dose di sacubitril/valsartan (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). L'uso concomitante di ACE inibitori con racecadotril, inibitori di mTOR(ad es. sirolimus, everolimus, temsirolimus) e gliptine (ad es. linagliptin, saxagliptin, sitagliptin, vildagliptin) possono causare un aumento del rischio di angioedema (vedere paragrafo 4.4). Medicinali che inducono iperpotassiemia: sebbene il potassio sierico di solito rimangaentro i limiti normali, in alcuni pazienti trattati con Triveram puo'verificarsi iperkaliemia. Alcuni medicinali o classi terapeutiche possono aumentare l'incidenza di iperpotassiemia: aliskiren, sali di potassio (ad es. spirolattone, triamterene o amiloride),, diuretici risparmiatori di potassio, ACE-inibitori, antagonisti dei recettori dell'angiotensina II , FANS, eparine, trimetoprim, agenti immunosoppressori quali ciclosporina o tacrolimus, trimetoprim e cotrimossazolo (trimetoprim/sulfametossazolo), poiche' il trimetoprim e' noto per agire come diuretico risparmiatore di potassio come l'amiloride. L'associazione diquesti medicinali aumenta il rischio di iperpotassiemia. Pertanto, lacombinazione di Triveram con i medicinali sopraindicati non e' raccomandata. Se l'uso concomitante e' indicato, devono essere somministraticon attenzione e con un frequente monitoraggio dei livelli sierici dipotassio. Controindicazioni all'uso combinato (vedere paragrafo 4.3).Perindopril. Interazione nota con il medicinale: aliskiren. Interazione con altri medicinali: la terapia concomitante con Triveram e aliskiren e' controindicata in pazienti con diabete mellito o insufficienza renale (GFR < 60 ml/min/1,73m ^2), a causa del rischio di iperpotassiemia, peggioramento della funzionalita' renale ed aumento di morbilita'e mortalita' cardiovascolare. Interazione nota con il medicinale: trattamenti extracorporei. Interazione con altri medicinali: i trattamentiextracorporei che causano il contatto del sangue con superfici caricate negativamente come la dialisi o l'emofiltrazione con alcuni tipi dimembrane ad alto flusso (ad es. Membrane poliacrilonitriliche) e l'aferesi delle lipoproteine a bassa densita' con destrano solfato, a causa dell'aumentato rischio di reazioni anafilattoidi gravi (vedere paragrafo 4.3). Se tali trattamenti sono necessari, dovrebbe essere considerato l'utilizzo di un diverso tipo di membrana dialitica o una diversaclasse di farmaci antipertensivi. Atorvastatina. Interazione nota conil medicinale: glecaprevir/pibrentasvir. Interazione con altri medicinali: la terapia concomitante con Triveram e' controindicata a causa dell'incremento del rischio di miopatia. Uso concomitante da evitare (vedere paragrafo 4.4). Atorvastatina. Interazione nota con il medicinale: potenti inibitori del CYP3A4. Interazione con altri medicinali: l'atorvastatina e' metabolizzata dal citocromo p450 3a4 (CYP3A4) ed e' unsubstrato delle proteine di trasporto epatiche, ad es., del polipeptide trasportatore di anioni organici 1b1 (OATP1B1) e 1b3 (OATP1B3). I metaboliti di atorvastatina sono substrati di OATP1B1. Atorvastatina e'inoltre identificata come un substrato dei trasportatori di efflussoglicoproteina-p (p-gp) e della proteina della resistenza del cancro alseno (BCRP), che potrebbero limitare l'assorbimento intestinale e laclearance biliare di atorvastatina (vedere paragrafo 5.2). La somministrazione concomitante di medicinali inibitori del CYP3A4 o di proteinedi trasporto puo' portare all'aumento delle concentrazioni plasmatiche di atorvastatina e ad un aumentato rischio di miopatia. Il rischio puo' essere altresi' aumentato dalla concomitante somministrazione di atorvastatina con altri medicinali che hanno potenzialmente la capacita' di indurre miopatia, come i derivati dell'acido fibrico e l'ezetimibe (vedere paragrafo 4.4). E' stato dimostrato che potenti inibitori del CYP3A4 inducono marcati incrementi delle concentrazioni di atorvastatina. La co-somministrazione di potenti inibitori del CYP3A4 (come ciclosporina, telitromicina, claritromicina, delavirdina, stiripentolo, ketoconazolo, voriconazolo, itraconazolo, posaconazolo, alcuni antivirali utilizzati nel trattamento dell'HCV (ad es. Elbasvir/grazoprevir) einibitori delle proteasi dell'hiv, inclusi ritonavir, lopinavir, atazanavir, indinavir, darunavir, etc.) Con Triveram deve essere evitata laddove possibile. Nei casi in cui la co-somministrazione di questi medicinali con Triveram non possa essere evitata, si deve prendere in considerazione Triveram contenente dosi inferiori di atorvastatina, e siraccomanda un appropriato monitoraggio clinico del paziente. Perindopril. Interazione nota con il medicinale: aliskiren. Interazione con altri medicinali: in pazienti diversi dai diabetici o con compromissionerenale, il trattamento concomitante con Triveram e aliskiren va evitato. Interazione nota con il medicinale: terapia concomitante con ace inibitore e bloccante del recettore dell'angiotensina. Interazione con altri medicinali: e' riportato in letteratura che in pazienti con riconosciuta malattia aterosclerotica, insufficienza cardiaca, o con diabete con danno d'organo, la terapia concomitante con un ace inibitore, come perindopril contenuto in Triveram, ed un bloccante del recettore dell'angiotensina, e' associata ad una maggiore frequenza di ipotensione, sincope, iperpotassiemia, e peggioramento della funzione renale (inclusa l'insufficienza renale acuta), in confronto all'impiego di un singolo agente con azione sul sistema renina- angiotensina-aldosterone.
POSOLOGIA
Posologia: la posologia normale e' di una compressa una volta al giorno. La combinazione a dose fissa non e' idonea per la terapia iniziale.Se e' richiesta una modifica della posologia, deve essere eseguita una titolazione dei singoli componenti. Co-somministrazione con altri medicinali (vedere paragrafi 4.4 e 4.5): nei pazienti che assumono farmaci antivirali per l'epatite C contenenti elbasvir/grazoprevir o letermovir per la profilassi dell'infezione da citomegalovirus in concomitanza con Triveram, la dose di atorvastatina in Triveram non deve superare i 20 mg/die. L'utilizzo di Triveram non e' raccomandato in pazientiche assumono letermovir in concomitanza con ciclosporina. Compromissione renale (vedere paragrafo 4.4): Triveram puo' essere somministrato apazienti con clearance della creatinina >= 60 ml/min, mentre non e' idoneo per pazienti con clearance della creatinina < 60 ml/min. In questi pazienti, va effettuata una titolazione individuale della dose coni singoli componenti. Anziani (vedere paragrafi 4.4 e 5.2): i pazientianziani possono essere trattati con Triveram in base alla funzione renale. Compromissione epatica (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.2): Triveram deve essere impiegato con cautela in pazienti con compromissione epatica. Triveram e' controindicato in pazienti con malattia del fegatoin fase attiva. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia diTriveram in bambini ed adolescenti non e' stata stabilita. Non sono disponibili dati in merito. Pertanto, l'impiego in bambini ed adolescenti va evitato. Modo di somministrazione: uso orale. Le compresse di Triveram devono essere assunte come dose singola una volta al giorno, almattino, prima del pasto.
PRINCIPI ATTIVI
Una compressa rivestita con film contiene 10,82 mg di atorvastatina calcio triidrato, equivalenti a 10 mg di atorvastatina, 5 mg di perindopril arginina, equivalenti a 3,40 mg di perindopril e 6,94 mg di amlodipina besilato, equivalenti a 5 mg di amlodipina. [Una compressa rivestita con film contiene 21,64 mg di atorvastatina calcio triidrato, equivalenti a 20 mg di atorvastatina, 5 mg di perindopril arginina, equivalenti a 3,40 mg di perindopril e 6,94 mg di amlodipina besilato, equivalenti a 5 mg di amlodipina]. [Una compressa rivestita con film contiene 21,64 mg di atorvastatina calcio triidrato, equivalenti a 20 mg diatorvastatina, 10 mg di perindopril arginina, equivalenti a 6,79 mg diperindopril e 6,94 mg di amlodipina besilato, equivalenti a 5 mg di amlodipina]. [Una compressa rivestita con film contiene 21,64 mg di atorvastatina calcio triidrato, equivalenti a 20 mg di atorvastatina, 10mg di perindopril arginina, equivalenti a 6,79 mg di perindopril e 13,87 mg di amlodipina besilato, equivalenti a 10 mg di amlodipina]. [Unacompressa rivestita con film contiene 43,28 mg di atorvastatina calcio triidrato, equivalenti a 40 mg di atorvastatina, 10 mg di perindopril arginina, equivalenti a 6,79 mg di perindopril e 13,87 mg di amlodipina besilato, equivalenti a 10 mg di amlodipina]. Eccipienti con effetti noti: lattosio monoidrato 27,46 mg (contiene 26,09 mg di lattosio),per Triveram 10/5/5 mg, 54,92 mg (contiene 52,17 mg di lattosio) perTriveram 20/5/5 mg, 20/10/5 mg e 20/10/10 mg, e 109,84 mg (contiene 104,35 mg di lattosio) per Triveram 40/10/10 mg. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.