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AVVERTENZE
Il medico prescrittore deve specificare il giorno di assunzione sullaprescrizione. Il medico proscrittore deve assicurarsi che i pazienti comprendano che Trexother (metotrexato) deve essere preso soltanto unavolta a settimana. I pazienti devono essere informati dell'importanzadi rispettare le assunzioni una volta alla settimana. I pazienti devono essere adeguatamente monitorati durante il trattamento in modo che possano essere individuati e valutati in brevissimo tempo i segni di eventuali effetti tossici o di reazioni avverse. Pertanto, il metotrexato deve essere somministrato solamente da o sotto la supervisione di medici con conoscenze ed esperienza adeguate nell'uso della terapia conantimetaboliti. E' indicato un monitoraggio particolarmente rigoroso dei pazienti in seguito a radioterapia (in particolare del bacino), compromissione funzionale del sistema ematopoietico (ad esempio, in seguito a radioterapia o chemioterapia), condizioni generali deteriorate, eta' avanzata, nonche' nei bambini molto piccoli. A causa della possibilita' di reazioni tossiche gravi o potenzialmente fatali, il medico curante deve informare esaurientemente i pazienti dei rischi (inclusi segni e sintomi precoci di tossicita') connessi alla terapia e delle misure di sicurezza raccomandate. I pazienti devono essere informati della necessita' di consultare immediatamente il medico se dovessero manifestarsi sintomi di un sovradosaggio e della necessita' di un successivo monitoraggio dei sintomi di un sovradosaggio (incluse analisi di laboratorio periodiche). Dosi superiori a 20 mg a settimana possono essere associate ad un significativo aumento della tossicita' e in particolare a soppressione midollare. I pazienti con funzione renale compromessa, a causa dell'escrezione ritardata di metotrexato, devono essere trattati con particolare cautela e solo con basse dosi di metotrexato (vedere paragrafo 4.2). Il metotrexato non deve essere utilizzato, o essere utilizzato solo con grande cautela, nei pazienti con una malattiaepatica significativa, soprattutto se e' o era legata all'abuso di alcol. Fertilita': e' stato documentato che, nell'uomo, il metotrexato e'causa di compromissione della fertilita', oligospermia, alterazioni del ciclo mestruale e amenorrea sia durante la terapia che per un breveperiodo dopo la sua interruzione, avendo un effetto sulla spermatogenesi ed oogenesi durante il periodo della sua somministrazione. Effettiche sembrano reversibili all'interruzione della terapia. Teratogenicita'. Rischio riproduttivo: metotrexato, nell'uomo, puo' inoltre avereeffetti embriotossici e indurre aborti e malformazioni fetali. Pertanto, e' necessario che con i pazienti in eta' fertile, di sesso femminile, siano discusse le possibili conseguenze sulla riproduzione, abortispontanei e malformazioni congenite (vedere paragrafo 4.6). Alle indicazioni non oncologiche, l'assenza di gravidanza deve essere confermataprima dell'uso di Trexother. Se vengono trattate donne in eta' fertile, durante il trattamento e per almeno sei mesi dopo la fine del trattamento, devono adottare un metodo contraccettivo efficace. Per consigli sulla contraccezione vedere paragrafo 4.6. Controlli e misure di sicurezza raccomandati. Prima dell'inizio o della ripresa del trattamentodopo un periodo di recupero: esame emocromocitometrico completo con conta ematica differenziale e conta piastrinica, enzimi epatici, bilirubina, albumina sierica, radiografia del torace e test della funzionalita' renale. Se clinicamente indicato, devono essere escluse tubercolosi ed epatite B e C. Durante il trattamento: le seguenti analisi devonoessere eseguite ogni settimana nelle prime due settimane, quindi ognidue settimane per un mese; successivamente, in base alla conta leucocitaria e alla stabilita' del paziente, almeno una volta al mese nei sei mesi seguenti e almeno ogni tre mesi successivamente. Se il medicinale viene somministrato ad una dose piu' alta, valutare la possibilita'di intensificare la frequenza del monitoraggio. In particolare i pazienti anziani devono essere monitorati per la determinazione di segni precoci di tossicita' a intervalli regolari (vedere paragrafo 4.2). Ispezione della bocca e della gola per identificare eventuali alterazionimucosali. Emocromo completo con conta ematica differenziale e conta piastrinica. La depressione ematopoietica indotta dal metotrexato puo'manifestarsi in modo improvviso e a dosaggi apparentemente sicuri. Qualsiasi grave diminuzione della conta leucocitaria o piastrinica indicadi interrompere immediatamente il trattamento e di instaurare una terapia di supporto adeguata. I pazienti devono essere incoraggiati a riferire al loro medico tutti i segni e i sintomi che suggeriscono la presenza di un'infezione. I pazienti sottoposti a simultanea terapia ematotossica (ad es. con leflunomide) devono essere sottoposti a un attento monitoraggio della conta ematica e piastrinica. Test di funzionalita' epatica: il trattamento non deve essere iniziato o interrotto se sono presenti anomalie persistenti o significative nei test di funzionalita' epatica, altre indagini non invasive sulla fibrosi epatica o biopsie epatiche. Aumenti temporanei delle transaminasi fino a due o tre volte il limite superiore della norma sono stati riportati nei pazienticon una frequenza del 13-20%. Un aumento persistente degli enzimi epatici e/o una diminuzione dell'albumina sierica possono essere indicativi di grave epatotossicita'. In caso di aumento persistente degli enzimi epatici, si deve prendere in considerazione la riduzione della doseo l'interruzione della terapia. Le alterazioni istologiche, la fibrosie piu' raramente la cirrosi epatica possono non essere precedute da test di funzionalita' epatica anormali. Ci sono casi nella cirrosi in cui le transaminasi sono normali. Pertanto, oltre ai test di funzionalita' epatica dovrebbero essere presi in considerazione metodi diagnostici non invasivi per il monitoraggio della condizione epatica. La biopsia epatica deve essere considerata su base individuale, tenendo contodelle comorbidita' del paziente, dell'anamnesi e dei rischi correlatialla biopsia. I fattori di rischio per l'epatotossicita' includono ilconsumo eccessivo di alcol, il persistente aumento degli enzimi epatici, la storia di malattie del fegato, la storia familiare di malattie epatiche ereditarie, il diabete mellito, l'obesita' e il precedente contatto con farmaci o sostanze chimiche epatotossiche e il trattamento prolungato con metotrexato. Altri medicinali epatotossici non devono essere somministrati durante il trattamento con metotrexato se non in caso di assoluta necessita'. Il consumo di alcol deve essere evitato (vedere paragrafi 4.3 e 4.5). Nei pazienti che assumono contemporaneamente altri medicinali epatotossici deve essere effettuato un monitoraggiopiu' attento degli enzimi epatici.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Agenti antineoplastici e immunomodulanti, antimetaboliti, analoghi dell'acido folico.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. Blister: conservare nella confezione originale per proteggereil medicinale dalla luce.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' alla sostanza attiva o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nella sezione 6.1; compromissione epatica (livelli di bilirubina > 5 mg/dl [85,5 mcmol/l], vedere paragrafo 4.2); abuso di alcol; compromissione renale grave (clearance della creatinina inferiore a30 ml/min, vedere paragrafo 4.2); malattie sanguigne pre-esistenti, quali ipoplasia del midollo osseo, leucopenia, trombocitopenia o anemiasignificativa; immunodeficienza; gravi infezioni acute o croniche come tubercolosi e HIV; stomatite, ulcerazioni del cavo orale e accertateulcere gastrointestinali in fase attiva; allattamento al seno (vedereparagrafo 4.6); vaccinazione concomitante con vaccini vivi non possono essere effettuate. Inoltre per indicazioni non oncologiche: gravidanza (vedere paragrafo 4.6).
DENOMINAZIONE
TREXOTHER 2,5 MG COMPRESSE
ECCIPIENTI
Calcio idrogeno fosfato anidro, lattosio monoidrato, sodio amido glicolato (tipo A), cellulosa microcristallina, talco, magnesio stearato (E470b).
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza: in generale, l'incidenza e la gravita' degli effetti indesiderati sono ritenute correlate alla dose. Neltrattamento antineoplastico, mielosoppressione e mucosite sono i principali effetti tossici che limitano la dose del metotrexato. La gravita' di queste reazioni dipende dalla dose, dalla modalita' e dalla durata di applicazione del metotrexato. La mucosite insorge generalmente da 3 a 7 giorni dopo l'applicazione di metotrexato, seguita alcuni giorni dopo da leucopenia e trombocitopenia. Nei pazienti con meccanismi di eliminazione non compromessi, la mielosoppressione e la mucosite sono generalmente reversibili entro 14-28 giorni. Le reazioni avverse piu' gravi osservate con il metotrexato includono soppressione midollare,tossicita' polmonare, epatotossicita', tossicita' renale, neurotossicita', eventi tromboembolici, shock anafilattico e sindrome di Steven-Johnson. Le reazioni avverse (molto comuni) del metotrexato, osservatecon maggiore frequenza, includono disturbi gastrointestinali (ad es. stomatite, dispepsia, dolore addominale, nausea, perdita dell'appetito)e alterazioni degli esami della funzionalita' epatica (ad es. aumentodei valori di alanina aminotransferasi (ALAT), aspartato aminotransferasi (ASAT), bilirubina, fosfatasi alcalina). Altre reazioni avverse frequenti (comuni) sono leucopenia, anemia, trombocitopenia, cefalea, stanchezza, sonnolenza, polmonite, alveolite/polmonite interstiziale, frequentemente associati a eosinofilia, ulcere orali, diarrea, esantema, eritema e prurito. La comparsa di reazioni avverse e la loro gravita' dipendono dalla dose e dalla frequenza di somministrazione del metotrexato. Tuttavia, poiche' reazioni avverse gravi possono insorgere anche a dosi ridotte, e' indispensabile che il medico curante sottopongai pazienti a controlli medici periodici a intervalli ravvicinati (vedere paragrafo 4.4). La maggior parte delle reazioni avverse sono reversibili se vengono diagnosticate precocemente. Se si verificano tali reazioni avverse e' necessario ridurre la dose o interrompere il trattamento e occorre adottare contromisure adeguate (vedere paragrafo 4.9). La terapia con metotrexato deve essere ripresa con particolare cautelasolo dopo un attento esame riguardo la necessita' di trattamento e conun maggiore monitoraggio per l'eventuale ripetersi di tossicita'. Lefrequenze delle reazioni avverse sono classificate come segue: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100; <1/10); non comune (>= 1/1000; <1/100); raro (>= 1/10.000; <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non noto (non puo' essere stabilito sulla base dei dati disponibili). All'internodi ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono presentatein ordine decrescente di gravita'. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Non comune: linfoma ^1. Patologie del sistema ematolinfopoietico. Comune: leucopenia, trombocitopenia, anemia; non comune: pancitopenia, agranulocitosi, disturbi ematopoietici;raro: anemia megaloblastica; molto raro: depressione midollare (casigravi), anemia aplastica, disturbo linfoproliferativo ^2, eosinofilia,neutropenia, linfoadenopatia; non nota: emorragie. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, stanchezza, sonnolenza; non comune: convulsioni, vertigini, confusione; raro: emiparesi, paresi; molto raro: edema cerebrale, meningite asettica acuta con meningismo (paralisi, vomito), letargia, leggera disfunzione cognitiva transitoria, psicosi, afasia, dolore astenia muscolare, parestesia/ipoestesia, gusto modificato (sapore metallico), irritazione, disartria, sensazioni insolite nella cavita' cranica, tinnito; non nota: encefalopatia/ leucoencefalopatia. Patologie dell'occhio. Raro: gravi disturbi visivi; molto raro: retinopatia, congiuntivite. Patologie cardiache. Raro: pericardite, versamento pericardico, tamponamento pericardico. Patologie vascolari. Raro: reazioni tromboemboliche (comprese trombosi arteriosa e cerebrale, tromboflebite, trombosi venosa profonda della gamba, trombosi della vena retinica, embolia polmonare), ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: alveolite/infezione polmonare interstiziale (puo' essere fatale); non comune: fibrosi polmonare; raro: paralisi respiratoria, reazioni simili all'asma bronchiale, quali tosse,dispnea e cambiamenti patologici nei test di funzionalita' polmonare,faringite; molto raro: infezione polmonare da Pneumocystis jiroveci ealtre infezioni polmonari, malattia polmonare ostruttiva cronica, effusione pleurale; non nota: emorragia alveolare polmonare ^3. Patologiegastrointestinali ^3. Molto comune: perdita dell'appetito, nausea, vomito, dolore addominale, infiammazione e ulcerazioni della mucosa dellabocca e della gola, stomatite, dispepsia; comune: diarrea; non comune: ulcerazione ed emorragie del tratto gastrointestinale; raro: pancreatite, enterite, malassorbimento, melena, gengivite; molto raro: megacolon tossico, ematemesi. Patologie epatobiliari. Molto comune: aumentodegli enzimi della funzione epatica (aumento di ALAT [GPT], ASAT [GOT], fosfatasi alcalina e bilirubina); non comune: steatosi epatica, fibrosi e cirrosi, riduzione dell'albumina sierica; raro: epatite acuta, epatotossicita'; molto raro: degenerazione epatica acuta, insufficienzaepatica, riattivazione di epatite cronica; non nota: epatite e insufficienza epatica ^4. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eritema, esantema, prurito; non comune: manifestazioni tossichegravi: vasculite, eruzioni cutanee erpetiformi, sindrome di Steven-Johnson, necrolisi epidermica tossica (sindrome di Lyell), aumento dei noduli reumatici, erosioni dolorose della placca psoriasica, fotosensibilita', aumento della pigmentazione cutanea, perdita dei capelli, guarigione compromessa delle ferite, orticaria; raro: aumento delle modificazioni pigmentarie delle unghie, onicolisi, acne, petecchie, ecchimosi, eritema multiforme, eruzioni cutanee eritematose, le lesioni da psoriasi possono peggiorare con la terapia UV concomitante, "effetto memoria" per la dermatite da radiazioni e le scottature solari; molto raro: paronichia acuta, foruncolosi, teleangiactasia, idrosadenite; non nota: esfoliazione cutanea / dermatite esfoliativa. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: osteoporosi, artralgia, mialgia; raro: fratture da stress; non nota: osteonecrosidella mascella/mandibola (secondaria alle malattie linfoproliferative). Patologie renali e urinarie. Non comune: nefropatia infiammazione eulcerazione della vescica (con possibile ematuria), disuria; raro: insufficienza renale, oliguria, anuria, azotemia; molto raro: proteinuria.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Donne in eta' fertile/contraccezione per le donne: e' assolutamente necessario che durante la terapia con metotrexato le pazienti di sesso femminile evitino il concepimento e facciano uso di efficaci metodi contraccettivi durante il trattamento e per almeno 6 mesi dopo la conclusione del trattamento con metotrexato (vedere paragrafo 4.4). Prima diiniziare la terapia, le donne in eta' fertile devono essere informatedel rischio di malformazioni associate a metotrexato e deve essere esclusa con certezza la possibilita' di una gravidanza in atto mediante l'impiego di misure adeguate, ad esempio l'esecuzione di un test di gravidanza. Durante il trattamento, i test di gravidanza devono essere ripetuti quando clinicamente necessario (ad es. dopo un qualsiasi intervallo della contraccezione). Le pazienti di sesso femminile in eta' fertile devono essere consigliate riguardo alla prevenzione e la pianificazione della gravidanza. Contraccezione nei pazienti di sesso maschile: non e' noto se il metotrexato sia presente nel seme. Il metotrexatoha mostrato effetti genotossici negli studi sugli animali, pertanto ilrischio di effetti genotossici sulle cellule spermatiche non puo' essere escluso completamente. La limitata evidenza clinica non indica unaumento del rischio di malformazioni o aborti spontanei in seguito all'esposizione paterna a metotrexato a basso dosaggio (meno di 30 mg [15ml]/settimana). Per dosi piu' alte, ci sono dati limitati per stimarei rischi di malformazioni o aborti spontanei in seguito ad esposizione paterna. Come misura precauzionale, si raccomanda ai pazienti di sesso maschile sessualmente attivi o alle loro partner di sesso femminile, di usare un metodo contraccettivo affidabile durante il trattamentodel paziente di sesso maschile e per almeno 6 mesi dopo l'interruzionedi metotrexato. Gli uomini non devono donare il seme durante la terapia o per 6 mesi dopo l'interruzione di metotrexato. Gravidanza: la somministrazione di metotrexato e' controindicata in gravidanza nelle indicazioni non oncologiche (vedere paragrafo 4.3). Se la gravidanza si verifica durante il trattamento con metotrexato e fino a sei mesi dopo,deve essere fornita consulenza medica riguardo al rischio di effettidannosi sul bambino associati al trattamento e devono essere svolti esami ecografici per confermare il normale sviluppo fetale. Negli studisugli animali, il metotrexato ha evidenziato tossicita' riproduttiva,soprattutto durante il primo trimestre di gestazione (vedere paragrafo5.3). Inoltre, il metotrexato, nell'uomo, ha mostrato un effetto teratogeno con segnalazioni di morte fetale, aborti e/o anomalie congenite(ad es. cranio facciali, cardiovascolari, a carico del sistema nervoso centrale e degli arti). Il metotrexato e' un potente teratogeno umano, con un aumento del rischio di aborti spontanei, limitazione della crescita intrauterina e malformazioni congenite in caso di esposizionedurante la gravidanza. Sono stati segnalati aborti spontanei nel 42,5%delle donne in gravidanza esposte a trattamento con metotrexato a basso dosaggio (meno di 30 mg/settimana), rispetto alla frequenza del 22,5% segnalata in pazienti con la stessa malattia trattati con farmaci diversi dal metotrexato. Difetti gravi alla nascita si sono verificatinel 6,6% dei nati vivi nelle donne esposte a trattamento con metotrexato a basso dosaggio (meno di 30 mg/settimana) durante la gravidanza, rispetto a circa il 4% dei nati vivi nelle pazienti con la stessa malattia trattate con farmaci diversi dal metotrexato. Sono disponibili dati insufficienti per esposizione a metotrexato durante la gravidanza adosi maggiori di 30 mg (15 ml)/settimana, ma si prevedono tassi maggiori di aborti spontanei e malformazioni congenite, in particolare alledosi usate comunemente nelle indicazioni oncologiche. Quando la somministrazione del metotrexato e' stata sospesa prima del concepimento, legravidanze hanno avuto un decorso normale. Qualora sia utilizzato inindicazioni oncologiche, il metotrexato non deve essere somministratodurante la gravidanza, in particolare durante il primo trimestre di gravidanza. In ogni singolo caso il beneficio del trattamento deve essere valutato rispetto al possibile rischio per il feto. Se il medicinaleviene utilizzato durante la gravidanza o se la paziente rimane incinta durante il periodo di somministrazione del metotrexato, la pazientedeve essere informata del potenziale rischio per il feto. Fertilita':il metotrexato colpisce la spermatogenesi e la oogenesi e puo' diminuire la fertilita'. Nell'uomo, e' stato segnalato che il metotrexato provoca oligospermia, disfunzione mestruale e amenorrea. Questi effetti sembrano reversibili nella maggior parte dei casi dopo l'interruzione della terapia. In indicazioni oncologiche e' pertanto consigliabile chetutte le pazienti di sesso femminile che programmano una gravidanza effettuino un consulto presso un centro di consulenza genetica possibilmente gia' prima dell'inizio della terapia, mentre i pazienti di sessomaschile devono valutare la possibilita' di conservazione dello sperma prima dell'inizio della terapia poiche' metotrexato puo' essere genotossico a dosi piu' alte (vedere paragrafo 4.4). Allattamento: poiche'il metotrexato passa nel latte materno e puo' causare tossicita' neineonati, il trattamento e' controindicato durante il periodo dell'allattamento (vedere paragrafo 4.3). L'allattamento al seno va pertanto interrotto prima del trattamento.
INDICAZIONI
Trexother e' indicato nel trattamento di: artrite reumatoide attiva negli adulti; forme gravi di psoriasi volgare, particolarmente del tipoa placche, che non possono essere sufficientemente trattate con la terapia convenzionale e artrite psoriasica attiva negli adulti; terapia di mantenimento nella leucemia linfoblastica acuta (LLA) negli adulti,adolescenti e bambini dai 3 anni in su.
INTERAZIONI
Il rischio di un'interazione tra FANS e metotrexato deve essere considerata nei pazienti che assumono una dose bassa di metotrexato, in particolare nel caso di funzionalita' renale compromessa. Qualora sia necessario un trattamento in associazione, occorre monitorare la conta ematica e la funzionalita' renale. Si deve usare cautela se i FANS e il metotrexato vengono somministrati entro 24 ore, poiche' in questo casopossono aumentare i livelli plasmatici di metotrexato, con conseguenteaumento della tossicita'. Gli studi condotti sugli animali hanno dimostrato che la somministrazione di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), tra cui l'acido salicilico, ha ridotto la secrezione tubulare del metotrexato, aumentandone, di conseguenza, la tossicita'. Tuttavia, nelle sperimentazioni cliniche in cui FANS e acido salicilico sonostati somministrati come terapia concomitante a pazienti affetti da artrite reumatoide, non e' stato osservato un aumento delle reazioni avverse. Pertanto, il trattamento dell'artrite reumatoide con tali medicinali puo' essere continuato anche in corso di terapia con metotrexatoa basse dosi, ma soltanto sotto rigoroso controllo medico. I pazientiin trattamento con medicinali potenzialmente epatotossici durante laterapia con metotrexato (ad esempio leflunomide, azatioprina, sulfasalazina e retinoidi) devono essere strettamente monitorati a causa di unpotenziale aumento dell'epatotossicita'. Durante il trattamento con metotrexato deve essere evitato il consumo di alcolici (vedere paragrafo 4.4). Il consumo regolare di alcol e la somministrazione di altri medicinali epatotossici aumenta la probabilita' di reazioni avverse epatotossiche al metotrexato. La somministrazione di altri medicinali ematotossici (ad es. metamizolo) aumenta la probabilita' di gravi reazioniavverse ematotossiche al metotrexato. E' necessario tenere conto delle interazioni di carattere farmacocinetico tra metotrexato, medicinalianticonvulsivanti (riduzione dei livelli di metotrexato nel siero) e5-fluorouracile (aumento dell'emivita del 5-fluorouracile). Medicinaliquali salicilati, fenilbutazone, difenilidantoina (= fenitoina), barbiturici, tranquillanti, contraccettivi orali, tetracicline, derivati dell'amidopirina, sulfonamidi, diuretici tiazidici, ipoglicemizzanti orali, doxorubicina e acido p-aminobenzoico influiscono sul legame tra metotrexato e albumina sierica, aumentandone la biodisponibilita' e diconseguenza la tossicita' (incremento indiretto della dose). Anche ilprobenecid e gli acidi organici deboli possono ridurre la secrezione tubulare del metotrexato, con conseguente aumento indiretto della dose.Gli antibiotici quali penicilline, glicopeptidi, sulfonamidi, ciprofloxacina e cefalotina, in singoli casi, possono ridurre la clearance renale del metotrexato e pertanto indurre un aumento della concentrazione sierica del medicinale con possibile manifestazione concomitante ditossicita' ematologica e gastrointestinale. Gli antibiotici orali quali tetracicline, cloramfenicolo, come pure gli antibiotici ad ampio spettro non assorbibili possono ridurre l'assorbimento intestinale del metotrexato o interferire con la circolazione enteroepatica a causa dell'inibizione della flora intestinale o della soppressione del metabolismo batterico. In caso di trattamento (precedente) con medicinali che causano potenziali reazioni avverse sul midollo osseo (ad esempio sulfonamidi, trimetoprim- sulfametoxazolo, cloramfenicolo, pirimetamina), deve essere considerato il rischio di disordini del sistema ematopoietico. La terapia concomitante con medicinali che provocano una carenza di acido folico (ad esempio sulfonamidi, trimetoprim-sulfametoxazolo) puo' causare un aumento della tossicita' del metotrexato. Pertanto, ilmedicinale deve essere usato con particolare cautela nei pazienti condeficit di acido folico preesistente. D'altro canto, la co- somministrazione di medicinali contenenti acido folinico o di preparati vitaminici a base di acido folico o suoi derivati puo' compromettere l'efficacia del metotrexato. L'associazione di metotrexato e sulfasalazina puo'aumentare l'efficacia del metotrexato in quanto la sulfasalazina inibisce la sintesi dell'acido folico. Cio' puo' produrre un aumento del rischio di reazioni avverse, sebbene siano state osservate soltanto insingoli pazienti di numerosi studi. La ciclosporina puo' potenziare l'efficacia e la tossicita' del metotrexato. Esiste un rischio di immunosoppressione eccessiva con rischio di linfoproliferazione quando si utilizza la combinazione. L'uso di protossido di azoto potenzia l'effetto del metotrexato sul metabolismo dei folati, determinando un aumentodi tossicita' come mielosoppressione, e stomatite severe e imprevistee, in caso di somministrazione intratecale, un incremento di neurotossicita' severa e imprevista. Sebbene tale effetto possa essere ridottosomministrando folinato di calcio, l'uso concomitante di protossido diazoto e metotrexato deve essere evitato. La co-somministrazione di inibitori della pompa protonica come omeprazolo o pantoprazolo puo' causare interazioni: la co-somministrazione di metotrexato e omeprazolo hainfatti indotto un ritardo dell'eliminazione renale del metotrexato.In un caso di co- somministrazione con il pantoprazolo e' stata evidenziata un'inibizione dell'eliminazione renale del metabolita 7-idrossimetotrexato con comparsa di mialgia e tremore. L'applicazione di procarbazina durante la terapia con metotrexato a dosi elevate aumenta il rischio di compromissione della funzionalita' renale. Durante la terapiacon metotrexato e' necessario evitare il consumo eccessivo di bevandecontenenti caffeina o teofillina (caffe', bevande a base di caffeina,te' nero), poiche' l'effetto del trattamento puo' essere ridotto dalle possibili interazioni tra il metotrexato e le metilxantine a livellodei recettori dell'adenosina. La terapia combinata con metotrexato eleflunomide puo' aumentare il rischio di pancitopenia. Soprattutto incaso di interventi di chirurgia ortopedica, in cui il rischio di infezioni e' elevato, si impone cautela nell'uso della terapia combinata dimetotrexato con agenti immunomodulanti. La colestiramina puo' aumentare l'eliminazione non renale del metotrexato, interferendo con la circolazione enteroepatica. E' necessario, inoltre, considerare la possibilita' di un ritardo della clearance del metotrexato in caso di associazione con altri medicinali citostatici. La radioterapia durante l'usodi metotrexato puo' aumentare il rischio di necrosi dei tessuti mollie delle ossa. Il metotrexato puo' ridurre la clearance della teofillina. Pertanto, in caso di terapia concomitante con metotrexato, e' benetenere sotto controllo la concentrazione della teofillina nel siero.
POSOLOGIA
Metotrexato deve essere prescritto solo da medici che hanno un'esperienza nell'uso del metotrexato e una completa comprensione dei rischi associati alla terapia con tale principio attivo. Posologia. Malattie reumatologiche e dermatologiche. Avvertenza importante con riferimento al dosaggio di Trexother (metotrexato): nel trattamento di malattie reumatologiche o dermatologiche, Trexother (metotrexato) deve essere assunto soltanto una volta alla settimana. Errori di dosaggio nell'utilizzo di Trexother (metotrexato) possono causare gravi reazioni avverse, tra cui il decesso. Leggere molto attentamente questa sezione del riassunto delle caratteristiche del prodotto. Il medico proscrittore deve assicurarsi che i pazienti o i loro assistenti siano in grado di aderire al regime di assunzione una volta alla settimana. Metotrexato e' assunto una volta a settimana. Deve essere esplicitamente evidenziato alpaziente che metotrexato e' assunto solo una volta a settimana. Il medico prescrittore deve specificare il giorno di assunzione sulla prescrizione. La dose e la durata del trattamento sono stabilite singolarmente in base al quadro clinico del paziente e alla tollerabilita' del metotrexato. Il trattamento dell'artrite reumatoide attiva, della psoriasi severa e dell'artrite psoriasica severa e' un trattamento a lungo termine. La dose settimanale non deve essere superiore a 25 mg. Dosi superiori a 20 mg a settimana possono essere associate a un significativo aumento della tossicita' in particolare a una soppressione midollare. In aggiunta all'assunzione del medicinale, e' indicata un'integrazione concomitante di 5 mg di acido folico due volte alla settimana (tranne il giorno della somministrazione). Dosaggio nei pazienti adulti conArtrite reumatoide: la dose iniziale raccomandata e' di 7,5-15 mg dimetotrexato una volta alla settimana. In base all'attivita' individuale della malattia e alla tollerabilita' del paziente, la dose inizialepuo' essere aumentata gradualmente di 2,5 mg alla settimana. La risposta al trattamento e' attesa dopo circa 4-8 settimane. Dopo aver ottenuto l'effetto terapeutico desiderato, la dose deve essere ridotta gradualmente fino alla dose di mantenimento efficace piu' bassa possibile.I sintomi possono ripresentarsi dopo l'interruzione del trattamento. Dosaggio negli adulti con forme severe di psoriasi e nei pazienti adulti con artrite psoriasica: si raccomanda di somministrare una dose di prova di 2,5-5 mg una settimana prima dell'inizio della terapia per evidenziare eventuali reazioni avverse precoci. Se, dopo una settimana, le analisi di laboratorio sono normali, e' possibile iniziare il trattamento. La dose iniziale di metotrexato raccomandata e' di 7,5 mg una volta alla settimana. La dose deve essere aumentata gradualmente ma nondeve, in generale, superare la dose settimanale di 25 mg di metotrexato. La dose normale e' di 10 mg-25 mg da assumere una volta alla settimana. Le dosi superiori a 20 mg alla settimana possono essere associate a un aumento significativo della tossicita', in particolare alla soppressione midollare. La risposta al trattamento e' generalmente attesadopo circa 4-8 settimane. Dopo aver ottenuto l'effetto terapeutico desiderato, la dose deve essere ridotta gradualmente fino alla dose di mantenimento efficace piu' bassa possibile. Oncologia. Dosaggio nella leucemia linfoblastica acuta: metotrexato a basso dosaggio e' usato neltrattamento di mantenimento della LAL nei bambini di eta' dai 3 anniin su, adolescenti e adulti all'interno di protocolli complessi in combinazione con altri medicinali citostatici. Il trattamento deve seguire i protocolli correnti di terapia. Le dosi singole comunemente utilizzate sono nell'intervallo di 20-40 mg /m^2 di superficie corporea, unavolta alla settimana. Se il metotrexato viene somministrato in combinazione con chemioterapici, il dosaggio deve tener conto di qualsiasi tossicita' sovrapponibile ai componenti dell'altro medicinale. Dosi piu' elevate devono essere somministrate per via parenterale. Popolazionepediatrica: metotrexato deve essere usato con cautela nei pazienti pediatrici. Il trattamento deve seguire i protocolli terapeutici attualmente pubblicati per i bambini (vedere paragrafo 4.4). Le dosi sono solitamente basate sulla BSA del paziente e il trattamento di mantenimento rappresenta un trattamento a lungo termine. Popolazioni speciali. Compromissione renale: metotrexato deve essere usato con cautela nei pazienti con danno renale (vedere paragrafo 4.4). La dose deve essere aggiustata come segue per i pazienti con artrite reumatoide, psoriasi e artrite psoriasica. Per l'indicazione oncologica devono essere applicate anche le raccomandazioni dei protocolli pubblicati. Clearance dellacreatinina: > 60 ml/min; dose: 100%. Clearance della creatinina: 30-59ml/min; dose: 50%. Clearance della creatinina: < 30 ml/min; dose: metotrexato non deve essere utilizzato. Compromissione epatica: metotrexato deve essere somministrato solo con la maggiore cautela possibile, se non affatto, nei pazienti con malattia epatica significativa esistente o precedente, soprattutto se dovuta all'alcol. Se i livelli di bilirubina sono > 5 mg/dl (85,5 mcmol/l), metotrexato e' controindicato (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Popolazione pediatrica: l'uso nei bambinidi eta' inferiore a 3 anni non e' raccomandato, perche' non sono disponibili dati sufficienti sull'efficacia e sulla sicurezza in questo gruppo di pazienti. Anziani: nei pazienti anziani (65 anni e oltre) deveessere presa in considerazione una riduzione della dose a causa di unaridotta funzionalita' epatica e renale e di una bassa disponibilita'di riserve di acido folico con l'avanzare dell'eta'. Inoltre, e' consigliato un attento monitoraggio dei pazienti per eventuali segni precoci di tossicita' (vedere paragrafi 4.4, 4.5, 4.8 e 5.2). Pazienti con accumulo patologico di fluidi (effusione pleurica, ascite): poiche' l'emivita del metotrexato puo' arrivare a essere 4 volte piu' lunga nei pazienti con accumulo patologico dei fluidi, puo' essere necessario ridurre la dose e in alcuni casi perfino interrompere la somministrazionedi metotrexato (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). L'entita' di riduzione della dose dovrebbe essere decisa caso per caso. Modo di somministrazione: orale. Il medicinale puo' essere assunto con o senza cibo.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa contiene 2,5 mg di metotrexato. Eccipiente con effettonoto: ogni compressa contiene 12,5 mg di lattosio monoidrato. Per l'elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.