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TRAJENTA*28CPR RIV 5MG

TRAJENTA*28CPR RIV 5MG

BOEHRINGER INGELHEIM IT.SpA
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AVVERTENZE
Generali: linagliptin non deve essere usato in pazienti con diabete ditipo 1 o per il trattamento della chetoacidosi diabetica. Ipoglicemia: linagliptin in monoterapia ha mostrato un'incidenza di ipoglicemia paragonabile a quella del placebo. Negli studi clinici con linagliptincome componente di una terapia di associazione con medicinali che nonsono noti per causare ipoglicemia (metformina), i tassi di ipoglicemiariportati con linagliptin erano simili a quelli riportati in pazientiche assumevano placebo. Quando linagliptin e' stato aggiunto ad una sulfanilurea (con metformina come terapia di base), l'incidenza di ipoglicemia era aumentata rispetto a quella del placebo (vedere paragrafo4.8). Le sulfaniluree e l'insulina sono note per causare ipoglicemia.Pertanto si consiglia cautela quando linagliptin e' usato in associazione con una sulfanilurea e/o insulina. Puo' essere considerata una riduzione della dose di sulfanilurea o insulina (vedere paragrafo 4.2). Pancreatite acuta: l'uso degli inibitori della DPP-4 e' stato associatoal rischio di sviluppare pancreatite acuta. Sono stati osservati casidi pancreatite acuta in pazienti che assumevano linagliptin. In uno studio sulla sicurezza cardiovascolare e renale (CARMELINA) con periododi osservazione mediano di 2,2 anni, e' stata segnalata pancreatite acuta accertata nello 0,3% dei pazienti trattati con linagliptin e nello 0,1% dei pazienti trattati con placebo. I pazienti devono essere informati dei sintomi caratteristici della pancreatite acuta. Se si sospetta una pancreatite, il trattamento con Trajenta deve essere interrotto; se viene confermata la pancreatite acuta, il trattamento con Trajenta non deve essere ripreso. Si deve prestare cautela nei pazienti constoria di pancreatite. Pemfigoide bolloso: sono stati osservati casi di pemfigoide bolloso in pazienti che assumevano linagliptin. Nello studio CARMELINA, e' stato segnalato pemfigoide bolloso nello 0,2% dei pazienti in trattamento con linagliptin e in nessun paziente in trattamento con placebo. Se si sospetta l'insorgenza di pemfigoide bolloso, iltrattamento con Trajenta deve essere interrotto.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Medicinali usati nel diabete, inibitori della dipeptidil peptidasi 4 (DPP-4).
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
DENOMINAZIONE
TRAJENTA 5 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: mannitolo, amido pregelatinizzato (di mais), amido di mais, copovidone, magnesio stearato. Film di rivestimento: ipromellosa, titanio diossido (E171), talco, macrogol (6000), ferro ossido rosso (E172).
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza: nell'analisi dei dati aggregati degli studi controllati con placebo, l'incidenza globale di eventi avversi nei pazienti trattati con placebo era simile a quella nei pazientitrattati con 5 mg di linagliptin (63,4 % rispetto a 59,1 %). L'interruzione della terapia a causa di eventi avversi e' stata maggiore nei pazienti a cui era stato somministrato il placebo rispetto a quelli a cui erano stati somministrati 5 mg di linagliptin (4,3 % rispetto a 3,4%). La reazione avversa piu' frequentemente segnalata e' stata l'"ipoglicemia", osservata nel 14,8 % dei pazienti trattati con la terapia diassociazione triplice, linagliptin piu' metformina piu' sulfanilurea,rispetto al 7,6 % nei pazienti trattati con placebo. Negli studi controllati con placebo il 4,9% dei pazienti ha manifestato "ipoglicemia"come reazione avversa a linagliptin. Di questi eventi, il 4,0 % e' stato di intensita' lieve, lo 0,9 % moderata e lo 0,1% e' stato classificato come severo. Casi di pancreatite sono stati segnalati piu' frequentemente nei pazienti randomizzati a linagliptin (7 eventi nei 6 580 pazienti trattati con linagliptin rispetto a 2 eventi nei 4 383 pazientitrattati con placebo). Elenco delle reazioni avverse: a causa dell'impatto della terapia di base sulle reazioni avverse (per esempio sull'ipoglicemia), le reazioni avverse sono state analizzate in base ai rispettivi regimi di trattamento (monoterapia, in aggiunta a metformina, in aggiunta a metformina e sulfanilurea e in aggiunta a insulina). Glistudi controllati con placebo hanno incluso gli studi in cui linagliptin e' stato somministrato come: monoterapia di breve durata fino a 4 settimane; monoterapia con durata >= 12 settimane; in aggiunta a metformina; in aggiunta a metformina + sulfanilurea; in aggiunta a metformina ed empagliflozin; in aggiunta a insulina con o senza metformina. Lereazioni avverse, classificate secondo la classificazione per sistemie organi e i Termini Preferiti MedDRA, riportate in pazienti a cui sono stati somministrati 5 mg di linagliptin negli studi in doppio cieco,come monoterapia o come terapia aggiuntiva, sono presentate di seguito. Le reazioni avverse sono elencate per frequenza assoluta. Le frequenze sono definite come molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100, < 1/10), non comune (>= 1/1 000, < 1/100), raro (>= 1/10 000, < 1/1 000), molto raro (< 1/10 000) o non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Reazioni avverse segnalate in pazienti ai quali e' stato giornalmente somministrato linagliptin 5 mg come monoterapia o come terapia aggiuntiva nell'ambito di studi clinicie nell'esperienza post-marketing. Infezioni ed infestazioni. Non comune: nasofaringite. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilita' (per esempio iperreattivita' bronchiale). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: ipoglicemia^1. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: tosse. Patologie gastrointestinali. Raro^#: pancreatite; non comune: stipsi^2. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro: angioedema*, orticaria*; non comune: eruzione cutanea*; raro^#: pemfigoide bolloso. Esami diagnostici. Non comune: amilasi aumentata; comune: lipasi aumentata**. * Sulla base dell'esperienza post-marketing. ** Sulla base degli aumenti della lipasi > 3 volte l'ULN (Upper Limit of Normal - Limite superioredi normalita') osservati negli studi clinici. ^ # Sulla base dello studio sulla sicurezza cardiovascolare e renale di linagliptin (CARMELINA), vedere anche sotto. ^1 Reazione avversa osservata in combinazione con metformina piu' sulfanilurea. ^2 Reazione avversa osservata in combinazione con insulina. Studio sulla sicurezza cardiovascolare e renaledi linagliptin (CARMELINA): lo studio CARMELINA ha valutato la sicurezza cardiovascolare e renale di linagliptin rispetto a placebo in pazienti affetti da diabete di tipo 2 e rischio cardiovascolare (CV) aumentato evidenziato da storia precedente di comprovata malattia macrovascolare o renale (vedere paragrafo 5.1). Lo studio ha coinvolto 3 494 pazienti trattati con linagliptin (5 mg) e 3 485 pazienti trattati con placebo. Entrambi i trattamenti sono stati aggiunti alla terapia standard mirata a raggiungere gli standard regionali per HbA1c e fattori dirischio CV. L'incidenza globale di eventi avversi ed eventi avversi gravi nei pazienti che ricevevano linagliptin e' stata simile a quella dei pazienti che ricevevano placebo. I dati di sicurezza ottenuti in questo studio sono risultati in linea con il profilo di sicurezza gia' noto di linagliptin. Nella popolazione trattata, eventi ipoglicemici severi (che hanno necessitato di assistenza) sono stati segnalati nel 3,0% dei pazienti trattati con linagliptin e nel 3,1% di quelli trattaticon placebo. Tra i pazienti che utilizzavano sulfanilurea al basale,l'incidenza di ipoglicemia severa e' stata del 2,0% in quelli trattaticon linagliptin e dell'1,7 % in quelli trattati con placebo. Tra i pazienti che utilizzavano insulina al basale, l'incidenza di ipoglicemiasevera e' stata del 4,4 % in quelli trattati con linagliptin e del 4,9 % in quelli trattati con placebo. Nel periodo di osservazione globale dello studio, e' stata segnalata pancreatite acuta accertata nello 0,3% dei pazienti trattati con linagliptin e nello 0,1 % dei pazienti trattati con placebo. Nello studio CARMELINA, e' stato segnalato pemfigoide bolloso nello 0,2 % dei pazienti trattati con linagliptin e in nessun paziente trattato con placebo. Popolazione pediatrica: complessivamente, negli studi clinici in pazienti pediatrici con diabete mellitodi tipo 2 di eta' compresa tra 10 e 17 anni, il profilo di sicurezzadi linagliptin e' risultato simile a quello osservato nella popolazione adulta. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatorisanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospettatramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni- avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: l'uso di linagliptin in donne in gravidanza non e' stato studiato. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi direttio indiretti di tossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). A scopoprecauzionale, e' preferibile evitare l'uso di linagliptin durante lagravidanza. Allattamento: i dati farmacocinetici disponibili in animali hanno mostrato l'escrezione di linagliptin/metaboliti nel latte. Ilrischio per il bambino allattato al seno non puo' essere escluso. Deve essere presa la decisione se interrompere l'allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con linagliptin tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna. Fertilita': non sono stati condotti studi sull'effetto di linagliptin sulla fertilita' umana. Gli studi suglianimali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sulla fertilita' (vedere paragrafo 5.3).
INDICAZIONI
Trajenta in aggiunta alla dieta e all'esercizio fisico e' indicato permigliorare il controllo della glicemia negli adulti con diabete mellito di tipo 2: come monoterapia quando la metformina non e' appropriataa causa di intolleranza o e' controindicata a causa di compromissionerenale. Come terapia di associazione in associazione con altri medicinali per il trattamento del diabete, compresa l'insulina, quando questi non forniscono un adeguato controllo della glicemia (vedere paragrafi 4.4, 4.5 e 5.1 per i dati disponibili sulle diverse combinazioni).
INTERAZIONI
Valutazione delle interazioni in vitro: linagliptin e' un competitoredebole e un inibitore, basato sul meccanismo, da debole a moderato, dell'isoenzima CYP3A4, ma non inibisce altri isoenzimi CYP. Non e' un induttore degli isoenzimi CYP. Linagliptin e' un substrato della glicoproteina P e inibisce il trasporto della digossina mediato dalla glicoproteina P con bassa potenza. Sulla base di questi risultati e degli studi di interazione in vivo, e' considerato improbabile che linagliptincausi interazioni con altri substrati della P-gp. Valutazione delle interazioni i n vivo. Effetti di altri medicinali su linagliptin: i daticlinici sotto descritti suggeriscono che il rischio di interazioni clinicamente significative derivante dalla co-somministrazione di medicinali e' basso. Rifampicina: la co-somministrazione multipla di 5 mg dilinagliptin con rifampicina, un potente induttore della glicoproteinaP e del CYP3A4, e' risultata in una diminuzione rispettivamente del 39,6% e del 43,8 % dell'AUC e della Cmax di linagliptin allo stato stazionario e in una diminuzione di circa il 30 % dell'inibizione di DPP-4a valle. Pertanto la piena efficacia di linagliptin in associazione con potenti induttori della P-gp potrebbe non essere raggiunta, in particolare se questi vengono somministrati a lungo termine. La co-somministrazione con altri potenti induttori della glicoproteina P e del CYP3A4, quali carbamazepina, fenobarbital e fenitoina, non e' stata studiata. Ritonavir: la co-somministrazione di una dose orale singola di 5 mg di linagliptin e di dosi orali multiple di 200 mg di ritonavir, un potente inibitore della glicoproteina P e del CYP3A4, ha aumentato l'AUC e la Cmax di linagliptin rispettivamente di circa due e tre volte. Le concentrazioni del medicinale non legato, che solitamente sono inferiori all'1% alla dose terapeutica di linagliptin, erano aumentate di 4-5 volte dopo la co-somministrazione con ritonavir. Le simulazioni delle concentrazioni plasmatiche di linagliptin allo stato stazionario con e senza ritonavir hanno indicato che l'aumento dell'esposizione none' associato ad un aumento dell'accumulo. Queste modifiche della farmacocinetica di linagliptin non sono considerate clinicamente rilevanti.Pertanto non sono attese interazioni clinicamente rilevanti con altriinibitori della glicoproteina P e del CYP3A4. Metformina: la co-somministrazione di 850 mg di metformina in dosi multiple tre volte al giorno con 10 mg di linagliptin una volta al giorno non ha alterato in modo clinicamente significativo la farmacocinetica di linagliptin in volontari sani. Sulfaniluree: la farmacocinetica allo stato stazionario di5 mg di linagliptin non e' stata modificata dalla somministrazione concomitante di una dose singola di 1,75 mg di glibenclamide (gliburide). Effetti di linagliptin su altri medicinali: come descritto di seguito, negli studi clinici linagliptin non ha avuto un effetto clinicamente rilevante sulla farmacocinetica di metformina, gliburide, simvastatina, warfarin, digossina o contraccettivi orali, fornendo evidenza in vivo di una bassa propensione a causare interazioni con medicinali substrati di CYP3A4, CYP2C9, CYP2C8, glicoproteina P e trasportatore di cationi organici (OCT). Metformina: la co-somministrazione di dosi giornaliere multiple di 10 mg di linagliptin con 850 mg di metformina, un substrato di OCT, non ha avuto un effetto rilevante sulla farmacocinetica di metformina in volontari sani. Pertanto, linagliptin non e' un inibitore del trasporto mediato da OCT. Sulfaniluree: la co-somministrazione di dosi orali multiple di 5 mg di linagliptin e di una dose oralesingola di 1,75 mg di glibenclamide (gliburide) e' risultata in una diminuzione del 14% clinicamente non rilevante sia dell'AUC che della Cmax di glibenclamide. Dal momento che glibenclamide e' metabolizzata principalmente dal CYP2C9, questi dati supportano anche la conclusioneche linagliptin non e' un inibitore del CYP2C9. Non sono attese interazioni clinicamente significative con altre sulfaniluree (per esempio glipizide, tolbutamide e glimepiride), le quali, come glibenclamide, sono eliminate principalmente dal CYP2C9. Digossina: la co-somministrazione di dosi giornaliere multiple di 5 mg di linagliptin con dosi multiple di 0,25 mg di digossina non ha avuto effetto sulla farmacocineticadi digossina in volontari sani. Pertanto linagliptin non e' un inibitore del trasporto mediato dalla glicoproteina P in vivo. Warfarin: dosi giornaliere multiple di 5 mg di linagliptin non hanno alterato la farmacocinetica dei due enantiomeri S(-) o R(+) di warfarin, un substrato del CYP2C9, somministrato in dose singola. Simvastatina: dosi giornaliere multiple di linagliptin in volontari sani hanno avuto un effettominimo sulla farmacocinetica allo stato stazionario di simvastatina,un substrato sensibile del CYP3A4. A seguito della somministrazione giornaliera di una dose superiore a quella terapeutica di 10 mg di linagliptin in associazione con 40 mg di simvastatina per 6 giorni, l'AUC plasmatica di simvastatina e' risultata aumentata del 34 % e la Cmax plasmatica del 10%. Contraccettivi orali: la co-somministrazione con 5 mg di linagliptin non ha alterato la farmacocinetica allo stato stazionario di levonorgestrel o di etinilestradiolo.
POSOLOGIA
Posologia: la dose di linagliptin e' di 5 mg una volta al giorno. Quando linagliptin e' aggiunto a metformina, la dose di metformina deve essere mantenuta e linagliptin deve essere somministrato in concomitanza. Quando linagliptin viene usato in associazione con una sulfanilureao con insulina, puo' essere considerata una dose inferiore di sulfanilurea o di insulina per ridurre il rischio di ipoglicemia (vedere paragrafo 4.4). Popolazioni speciali. Compromissione renale: non e' necessario alcun aggiustamento della dose di linagliptin nei pazienti con compromissione renale. Compromissione epatica: gli studi di farmacocinetica suggeriscono che non e' necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione epatica, ma l'esperienza clinica in questi pazienti e' carente. Anziani: non e' necessario alcun aggiustamento della dose in funzione dell'eta'. Popolazione pediatrica: uno studioclinico non ha stabilito l'efficacia nei pazienti pediatrici di eta'compresa tra 10 e 17 anni (vedere paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2). Pertanto,il trattamento con linagliptin non e' raccomandato nei bambini e negli adolescenti. Linagliptin non e' stato studiato in pazienti pediatrici di eta' inferiore a 10 anni. Modo di somministrazione: le compressepossono essere assunte indipendentemente dai pasti in ogni momento della giornata. Se si dimentica una dose, questa deve essere assunta nonappena il paziente se ne ricorda. Non si deve assumere una dose doppianello stesso giorno.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa contiene 5 mg di linagliptin. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

  • Ritiro in Farmacia Spedizione Gratuita
  • Consegna a domicilio (costi da €2,43 a €6,10 in base alla distanza) Spedizione Gratuita
    COSTI:
    0-3km standard €2,43
    3-4 km standard + €1,22
    4-5 km standard + €1,83
    5-6 km standard + €2,44
    6-7 km standard + €3,05
    7-8 km standard + €3,66
    8-9 km standard + €4,88
    9-10 km standard + €6,10

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