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AVVERTENZE
Pazienti anziani con psicosi associata a demenza: i pazienti anziani con psicosi associata a demenza, trattati con sostanze antipsicotiche, corrono un rischio maggiore di andare incontro al decesso. Sycrest non e' approvato per il trattamento di pazienti con psicosi associata a demenza e non e' raccomandato per l'uso in questo particolare gruppo di pazienti. Sindrome neurolettica maligna: con la somministrazione di farmaci antipsicotici, asenapina compresa, e' stata segnalata l'insorgenza della Sindrome Neurolettica Maligna (SNM), caratterizzata da ipertermia, rigidita' muscolare, instabilita' autonomica, alterazione dello stato di coscienza ed elevati livelli di creatinfosfochinasi sierica. Fra gli ulteriori segni clinici riportati, si segnalano mioglobinuria (rabdomiolisi) e insufficienza renale acuta. Se un paziente sviluppa segni e sintomi indicativi di SNM, la somministrazione di Sycrest deve essere interrotta. Convulsioni: in studi clinici, sono stati saltuariamente segnalati casi di convulsioni durante il trattamento con asenapina. Pertanto, nei pazienti con anamnesi di disturbo convulsivo o di altre condizioni associate alle convulsioni, Sycrest deve essere usato con cautela. Suicidio La possibilita' di un tentativo di suicidio rientra nella patologia psicotica e nel disturbo bipolare. Occorre pertanto un attento controllo dei pazienti ad alto rischio durante il trattamento. Ipotensione ortostatica Asenapina puo' indurre ipotensione ortostatica e sincope, soprattutto all'inizio del trattamento, probabilmente a causa delle sue proprieta' di antagonista alfa1-adrenergico. I pazienti anziani sono particolarmente a rischio per l'ipotensione ortostatica (vedere paragrafo 4.8). In studi clinici, sono stati saltuariamente segnalati casi di sincope durante il trattamento con Sycrest. Sycrest deve essere somministrato con cautela in pazienti anziani e in pazienti con malattie cardiovascolari note (ad es. scompenso cardiaco, infarto miocardico o ischemia, anomalie della conduzione), patologie cerebrovascolari o condizioni che predispongono il paziente all'ipotensione (ad es. disidratazione e ipovolemia). Discinesia tardiva I prodotti medicinali con proprieta' antidopaminergiche sono stati associati all'induzione di discinesia tardiva, caratterizzata da movimenti ritmici involontari, prevalentemente di lingua e/o viso. In studi clinici, sono stati occasionalmente segnalati casi di discinesia tardiva durante il trattamento con asenapina. L'insorgenza di sintomi extrapiramidali e' un fattore di rischio per la discinesia tardiva. Qualora si manifestassero i segni e i sintomi di una discinesia tardiva in un paziente trattato con Sycrest, deve essere considerata la possibilita' di interrompere il trattamento. Iperprolattinemia In alcuni pazienti in trattamento con Sycrest sono stati osservati aumenti dei livelli di prolattina. In studi clinici, sono state osservate poche reazioni avverse correlate ai livelli anomali di prolattina segnalati. Intervallo QT Un prolungamento clinicamente rilevante dell'intervallo QT non sembra essere associato ad asenapina. Occorre osservare cautela quando Sycrest e' prescritto a pazienti affetti da patologie cardiovascolari note o con anamnesi familiare di prolungamento dell'intervallo QT e in associazione ad altri prodotti medicinali che si pensa prolunghino l'intervallo QT. Iperglicemia e diabete mellito. Iperglicemia o esacerbazione di diabete pre-esistente e' stata segnalata occasionalmente durante il trattamento con asenapina. La valutazione della relazione tra l'impiego di antipsicotici atipici e le anomalie nei valori di glucosio e' complicata dalla possibilita' di un maggiore rischio di fondo di diabete mellito in pazienti con schizofrenia o disturbo bipolare e dall'aumento dell'incidenza di diabete mellito nella popolazione generale. Si consiglia di porre sotto adeguato monitoraggio clinico i pazienti diabetici e quelli che presentano fattori di rischio per lo sviluppo di diabete mellito. Disfagia. Dismotilita' e aspirazione esofagee sono state associate al trattamento con antipsicotici. Sono stati sporadicamente segnalati alcuni casi di disfagia in pazienti trattati con Sycrest. Termoregolazione corporea: ai medicinali antipsicotici e' stata attribuita l'alterazione della capacita' dell'organismo di ridurre la temperatura interna corporea. Dagli studi clinici si e' concluso che alterazioni clinicamente rilevanti della temperatura corporea non sembrano essere associate all'uso di asenapina. Si consiglia di prestare particolare attenzione nel prescrivere Sycrest ai pazienti che potrebbero essere esposti a condizioni che possono contribuire ad un aumento della temperatura corporea, ad esempio esercizio fisico intenso, esposizione a calore estremo, in terapia concomitante con medicinali ad attivita' anticolinergica o a pazienti soggetti a disidratazione. Pazienti con severa compromissione epatica: l'esposizione ad asenapina e' aumentata di 7 volte nei pazienti con severa compromissione epatica (Classe C di Child-Pugh). Pertanto, Sycrest non e' raccomandato in questi pazienti. Morbo di Parkinson e demenza con corpi di Lewy: i medici devono ponderare rischi e benefici nel prescrivere Sycrest a pazienti affetti da morbo di Parkinson o demenza con corpi di Lewy (DLB), poiche' entrambi i gruppi possono essere ad aumentato rischio di Sindrome Neurolettica Maligna, oltre ad avere una maggiore sensibilita' agli antipsicotici. Manifestazione di questa maggiore sensibilita' puo' includere confusione, ottundimento, instabilita' posturale con frequenti cadute, in aggiunta ai sintomi extrapiramidali. Cadute Asenapina puo' causare effetti avversi quali sonnolenza, ipotensione ortostatica, capogiro e sintomi extrapiramidali, che possono portare a cadute e, di conseguenza, a fratture o altri traumatismi. I pazienti a rischio di caduta devono essere esaminati prima di prescrivere asenapina.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Psicolettici, antipsicotici.
CONSERVAZIONE
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce e dall'umidita'. Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1.
DENOMINAZIONE
SYCREST 5 MG COMPRESSE SUBLINGUALI
ECCIPIENTI
Gelatina, Mannitolo (E421).
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza. Negli studi clinici le reazioni avverse al medicinale (ADR) riportate piu' frequentemente associate all'uso di asenapina sono state sonnolenza e ansia. Sono state riportate gravi reazioni di ipersensibilita'. Altre ADR gravi sono discusse in modo piu' dettagliato nel paragrafo 4.4. Reazioni avverse L'incidenza delle ADR associate al trattamento con asenapina e' riportata nella tabella che segue. L'elenco seguente si basa sulle reazioni avverse segnalate durante gli studi clinici e/o l'uso post-marketing. Tutte le ADR sono elencate in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza; molto comune (&ge 1/10), comune (>= 1/100, < 1/10), non comune (>= 1/1.000, < 1/100), raro (>= 1/10.000, < 1/1.000) e non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascuna classe di frequenza, le ADR sono riportate in ordine decrescente di gravita'. Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: neutropenia. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazioni allergiche. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: aumento ponderale, aumento dell'appetito; non comune: iperglicemia. Disturbi psichiatrici. Molto comune: ansia. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: sonnolenza; comune: distonia, acatisia, discinesia, parkinsonismo, sedazione, capogiro, disgeusia; non comune: sincope, convulsioni, disordine extrapiramidale, disartria, sindrome delle gambe senza riposo; raro: sindrome neurolettica maligna. Patologie dell'occhio. Raro: disturbo della accomodazione. Patologie cardiache. Non comune: bradicardia sinusale, blocco di branca, intervallo qt dell'elettrocardiogramma prolungato, tachicardia sinusale. Patologie vascolari. Non comune: ipotensione ortostatica, ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: embolia polmonare. Patologie gastrointestinali. Comune: ipoestesia orale, nausea, ipersecrezione salivare; non comune: gonfiore della lingua, disfagia, glossodinia, parestesia orale, lesioni della mucosa orale (ulcerazioni, vesciche e infiammazione). Patologie epatobiliari. Comune: alanina aminotransferasi aumentata. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Non nota: cadute*. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: rigidità muscolare; raro: rabdomiolisi. Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali. Non nota: sindrome da astinenza neonatale (vedere paragrafo 4.6). Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: disfunzione sessuale, amenorrea; raro: ginecomastia, galattorrea. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: affaticamento. * Vedere sottoparagrafo "Cadute" sottostante. Descrizione delle reazioni avverse selezionate. Sintomi extrapiramidali (SEP): negli studi clinici, l'incidenza di sintomi extrapiramidali nei pazienti trattati con asenapina e' risultata superiore rispetto al placebo (15,4% vs 11,0%). Dagli studi di breve durata (6 settimane) sulla schizofrenia, pare esistere una relazione dose-risposta per l'acatisia nei pazienti trattati con asenapina e per il parkinsonismo c'e' stata una tendenza all'aumento con dosi piu' elevate. In base ad un piccolo studio di farmacocinetica, i pazienti pediatrici sono apparsi piu' suscettibili alla distonia in concomitanza all'avvio del trattamento con asenapina quando non veniva adottato uno schema di incremento graduale della dose (vedere paragrafo 5.2). L'incidenza della distonia negli studi clinici effettuati in pazienti pediatrici adottando un incremento graduale della dose e' risultata simile a quella riscontrata negli studi effettuati negli adulti. Aumento ponderale: negli studi clinici associati di breve e lunga durata, condotti sulla schizofrenia e sulla mania bipolare negli adulti, la variazione media di peso per asenapina era 0,8 kg. La percentuale di soggetti con aumento di peso clinicamente significativo (aumento di peso >= 7% dal basale alla valutazione) in studi clinici a breve termine sulla schizofrenia e' stata del 5,3% per asenapina rispetto al 2,3% per il placebo. La percentuale di soggetti con aumento di peso clinicamente significativo (aumento di peso >= 7% dal basale alla valutazione) in studi clinici a breve termine, a dose flessibile sulla mania bipolare e' stata del 6,5% per asenapina rispetto a 0,6% per il placebo. In uno studio clinico con dose fissa di efficacia e sicurezza, della durata di 3 settimane, controllato con placebo, randomizzato, condotto su pazienti pediatrici di eta' compresa tra 10 e 17 anni affetti da disturbo bipolare di tipo I, la variazione media di peso dal basale all'endpoint per placebo e asenapina 2,5 mg, 5 mg e 10 mg due volte al giorno, e' stata rispettivamente di 0,48, 1,72, 1,62 e 1,44 kg. La proporzione di soggetti con aumento di peso clinicamente significativo (aumento di peso dal basale al giorno 21 >= 7%) e' stata di 14,1% per asenapina 2,5 mg due volte al giorno, 8,9% per asenapina 5 mg due volte al giorno e 9,2% per asenapina 10 mg due volte al giorno, rispetto a 1,1% per il placebo. Nello studio di estensione a lungo termine (50 settimane), un totale di 34,8% dei soggetti ha avuto un aumento di peso clinicamente significativo (cioe', aumento si peso corporeo all'endpoint >= 7%). L'aumento di peso medio (DS) complessivo all'endpoint dello studio e' stato di 3,5 (5,76) kg. Ipotensione ortostatica L'incidenza dell'ipotensione ortostatica in soggetti anziani e' stata del 4,1% rispetto allo 0,3% nella popolazione combinata degli studi di fase 2/3. Cadute Possono verificarsi cadute come risultato di uno o piu' dei seguenti eventi avversi: sonnolenza, ipotensione ortostatica, capogiro, sintomi extrapiramidali. Enzimi epatici: aumenti transitori ed asintomatici delle transaminasi epatiche, dell'alanina transferasi (ALT) e dell'aspartato transferasi (AST) sono stati osservati comunemente, in particolare nel trattamento precoce. Altri risultati: eventi cerebrovascolari sono stati riportati in pazienti trattati con asenapina ma non vi e' alcuna evidenza di incidenza superiore a quanto atteso negli adulti tra i 18 e i 65 anni di eta'. Asenapina ha proprieta' anestetiche. Ipoestesia orale e parestesia orale si possono verificare direttamente dopo la somministrazione e di solito si risolvono entro 1 ora. Sono state riportate segnalazioni post-marketing di reazioni di ipersensibilita' serie in pazienti trattati con asenapina, incluse reazioni anafilattiche/anafilattoidi, angioedema, gonfiore della lingua e gonfiore della gola (edema faringeo). Popolazione pediatrica: Asenapina non e' indicata nel trattamento di pazienti bambini e adolescenti di eta' inferiore a 18 anni (vedere paragrafo 4.2).
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: non esistono dati sufficienti sull'uso di Sycrest nelle donne in gravidanza. Asenapina non ha mostrato alcun effetto teratogeno negli studi condotti su animali. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicita' sulla madre e sull'embrione (vedere paragrafo 5.3). I neonati che sono stati esposti agli antipsicotici (incluso Sycrest) durante il terzo trimestre di gravidanza sono a rischio di reazioni avverse che includono sintomi extrapiramidali e/o da astinenza che potrebbero variare in severita' e durata in seguito al parto. Si sono verificate segnalazioni di irrequietezza, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, difficolta' respiratoria, o disturbi dell'alimentazione nei neonati. Di conseguenza, i neonati devono essere monitorati attentamente. Sycrest non deve essere usato in gravidanza a meno che la condizione clinica della donna non necessiti di un trattamento con asenapina e solo se il potenziale beneficio superi il potenziale rischio per il feto. Allattamento: Asenapina e' stata escreta nel latte dei ratti durante l'allattamento. Non e' noto se asenapina o i suoi metaboliti siano escreti nel latte umano. L'allattamento con latte materno deve essere interrotto durante il trattamento con Sycrest. Fertilita': in studi non clinici non e' stata osservata alcuna compromissione della fertilita' (vedere paragrafo 5.3).
INDICAZIONI
Sycrest e' indicato nel trattamento di episodi maniacali da moderati a severi associati a disturbo bipolare di tipo I negli adulti.
INTERAZIONI
Sulla base degli effetti primari di asenapina sul sistema nervoso centrale (SNC) (vedere paragrafo 4.8), il medicinale deve essere somministrato con cautela in associazione ad altri farmaci ad azione centrale. I pazienti devono essere avvertiti di non consumare alcol durante il trattamento con Sycrest. Potenziale capacita' di altri medicinali di influire su Sycrest Asenapina viene eliminata principalmente mediante glucuronidazione diretta dell'UGT1A4 e metabolismo ossidativo da parte degli isoenzimi del citocromo P450 (soprattutto CYP1A2). Sono stati studiati gli effetti potenziali degli inibitori e di un attivatore di numerosi tra questi cicli enzimatici sulla farmacocinetica di asenapina, nello specifico fluvoxamina (inibitore del CYP1A2), paroxetina (inibitore del CYP2D6), imipramina (inibitore del CYP1A2/2C19/3A4), cimetidina (inibitore del CYP3A4/2D6/1A2), carbamazepina (attivatore del CYP3A4/1A2) e valproato (inibitore dell'UGT). Ad eccezione della fluvoxamina, nessuno dei prodotti medicinali interagenti ha determinato alterazioni clinicamente rilevanti nella farmacocinetica di asenapina. Durante la somministrazione concomitante con una dose singola di asenapina da 5 mg, fluvoxamina da 25 mg due volte al giorno ha determinato un aumento dell'AUC di asenapina del 29%. Si sospetta che la dose terapeutica intera di fluvoxamina produca un maggior incremento di concentrazioni plasmatiche di asenapina. Pertanto, la somministrazione concomitante di asenapina e fluvoxamina deve essere effettuata con cautela. Potenziale capacita' di Sycrest di influire su altri medicinali: a causa del suo antagonismo alfa1-adrenergico con capacita' potenziale di indurre ipotensione ortostatica (vedere paragrafo 4.4), Sycrest puo' potenziare gli effetti di alcuni antiipertensivi. Asenapina potrebbe antagonizzare l'effetto di levodopa e agonisti della dopamina. Se questa combinazione e' ritenuta necessaria, la dose minima efficace di ciascun trattamento deve essere prescritta. Gli studi in vitro indicano che asenapina inibisce debolmente il CYP2D6. Studi di interazione clinica tra medicinali sugli effetti dell'inibizione del CYP2D6 da parte di asenapina hanno mostrato i seguenti risultati: dopo la somministrazione concomitante di destrometorfano e asenapina in soggetti sani, e' stato misurato il rapporto destrorfano/destrometorfano (DX/DM) quale marcatore dell'attivita' di CYP2D6. Indicativo di un'inibizione del CYP2D6, il trattamento con una dose di asenapina da 5 mg due volte al giorno ha generato un calo frazionale nel rapporto DX/DM, fino a 0,43. Nello stesso studio, il trattamento con una dose di paroxetina da 20 mg al giorno ha ridotto il rapporto DX/DM a 0,032. In uno studio distinto, la somministrazione concomitante di una singola dose di imipramina da 75 mg con una singola dose di asenapina da 5 mg non ha inciso sulle concentrazioni plasmatiche del metabolita, desipramina (un substrato del CYP2D6). La somministrazione concomitante di una singola dose di paroxetina da 20 mg (un substrato e inibitore del CYP2D6) durante il trattamento con una dose di asenapina da 5 mg due volte al di' in 15 soggetti sani di sesso maschile ha generato un aumento quasi doppio dell'esposizione alla paroxetina. Asenapina in vivo pare essere al massimo un debole inibitore del CYP2D6. Tuttavia, asenapina puo' aumentare gli effetti inibitori della paroxetina sul suo metabolismo. Sycrest deve pertanto essere somministrato con cautela in associazione con altri prodotti medicinali che sono sia substrati, sia inibitori per il CYP2D6.
POSOLOGIA
Posologia: la dose iniziale raccomandata di Sycrest e' di 5 mg due volte al giorno, in monoterapia. Una dose deve essere assunta al mattino e una dose deve essere assunta alla sera. La dose puo' essere aumentata a 10 mg due volte al giorno in base alla risposta clinica e alla tollerabilita' individuale. Vedere paragrafo 5.1. Per la terapia di associazione, si raccomanda una dose iniziale di 5 mg due volte al giorno. In base alla risposta clinica e alla tollerabilita' del singolo paziente, e' possibile aumentare la dose a 10 mg due volte al giorno. Popolazioni speciali. Anziani: Sycrest deve essere impiegato con cautela negli anziani. Sono disponibili dati limitati sull'efficacia nei pazienti di 65 anni di eta' e piu'. I dati di farmacocinetica disponibili sono riportati nel paragrafo 5.2. Compromissione renale: non e' richiesto alcun aggiustamento della dose per i pazienti con compromissione renale. Non vi e' alcuna esperienza con asenapina in pazienti con severa compromissione renale che hanno una clearance della creatinina inferiore a 15 mL/min. Compromissione epatica: non e' richiesto alcun aggiustamento della dose per i pazienti con compromissione epatica lieve. La possibilita' di elevati livelli plasmatici di asenapina non puo' essere esclusa in alcuni pazienti con compromissione epatica moderata (Classe B di Child-Pugh) e si consiglia cautela. Nei soggetti con severa compromissione epatica (Classe C di Child-Pugh), e' stato osservato un incremento 7 volte superiore dell'esposizione ad asenapina. Pertanto, Sycrest non e' raccomandato nei pazienti con severa compromissione epatica. Popolazione pediatrica In una popolazione pediatrica (eta' 10-17 anni) con episodi maniacali o misti associati a disturbo bipolare di tipo I sono stati condotti uno studio di farmacocinetica e uno studio di efficacia e sicurezza a breve termine. La sicurezza a lungo termine in questa popolazione e' stata esaminata in uno studio di estensione di 50 settimane, in aperto, non controllato. I dati al momento disponibili sono riportati nei paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2, ma non consentono alcuna raccomandazione sulla posologia. Modo di somministrazione: la compressa non deve essere rimossa dal blister fino al momento dell'assunzione. Quando si tocca la compressa, le mani devono essere asciutte. La compressa non deve essere spinta attraverso la confezione. La confezione non deve essere tagliata o lacerata. Occorre tirare la linguetta colorata ed estrarre delicatamente la compressa. La compressa non deve essere frantumata. Per assicurare un assorbimento ottimale, Sycrest compressa sublinguale deve essere posizionata sotto la lingua, affinche' si sciolga completamente. La compressa si sciogliera' con la saliva in pochi secondi. Le compresse sublinguali di Sycrest non devono essere masticate, ne' inghiottite. Evitare di bere e mangiare nei 10 minuti successivi alla somministrazione. Se usato in associazione con altri medicinali, Sycrest deve essere assunto per ultimo. Il trattamento con Sycrest non e' consigliato in pazienti che non siano in grado di rispettare questo metodo di somministrazione, in quanto la biodisponibilita' di asenapina quando ingerita e' bassa (< 2% con una formulazione orale in compresse).
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa sublinguale contiene 5 mg di asenapina (come maleato). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.