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AVVERTENZE
Generalita': Sitagliptin e Metformina Doc non deve essere usato in pazienti con diabete di tipo 1 e non deve essere usato per il trattamentodella chetoacidosi diabetica. Pancreatite acuta: l'uso degli inibitori della DPP-4 e' stato associato al rischio di sviluppare pancreatiteacuta. I pazienti devono essere informati sul sintomo caratteristico della pancreatite acuta: dolore addominale intenso, persistente. La risoluzione della pancreatite e' stata osservata dopo l'interruzione della terapia con sitagliptin (con o senza trattamento di supporto), ma sono stati riportati casi molto rari di pancreatite necrotizzante o emorragica e/o decesso. Qualora si sospetti la presenza di pancreatite, laterapia con Sitagliptin e Metformina Doc e con altri medicinali potenzialmente sospetti deve essere interrotta; qualora sia confermata la diagnosi di pancreatite acuta, la terapia con Sitagliptin e MetforminaDoc non deve essere ripresa. Si deve usare cautela in pazienti con unastoria di pancreatite. Acidosi lattica: l'acidosi lattica, una complicanza metabolica molto rara ma grave, insorge con maggior frequenza acausa del peggioramento acuto della funzione renale o di malattia cardiorespiratoria o sepsi. L'accumulo di metformina si manifesta con il peggioramento acuto della funzionalita' renale e aumenta il rischio diacidosi lattica. In caso di disidratazione (vomito di grado severo, diarrea, febbre o ridotta assunzione di liquidi), la somministrazione dimetformina deve essere interrotta temporaneamente e si deve raccomandare al paziente di rivolgersi a un operatore sanitario. Deve essere prestata cautela nell'iniziare il trattamento con medicinali che possanocompromettere in modo acuto la funzione renale (come antipertensivi,diuretici e FANS) in pazienti trattati con metformina. Altri fattori di rischio di acidosi lattica sono l'eccessivo consumo di alcol, l'insufficienza epatica, il diabete scarsamente controllato, la chetosi, ildigiuno prolungato e qualsiasi altra condizione associata ad ipossia,nonche' l'uso in concomitanza di medicinali che possono causare acidosi lattica (vedere paragrafi 4.3 e 4.5). I pazienti e/o le persone cheli assistono devono essere informati in merito al rischio di acidosi lattica. L'acidosi lattica e' caratterizzata da dispnea acidotica, dolore addominale, crampi muscolari, astenia e ipotermia seguiti da coma.In presenza di sintomi sospetti, il paziente deve interrompere l'assunzione di metformina e richiedere immediatamente assistenza medica. I risultati di laboratorio di valore diagnostico sono Ph ematico ridotto(< 7,35), aumentati livelli di lattato plasmatico (> 5 mmol/L) e aumentato gap anionico e rapporto lattato/piruvato. Funzione renale: la GFRdeve essere valutata prima di iniziare il trattamento e, successivamente, a intervalli regolari (vedere paragrafo 4.2). Sitagliptin e Metformina Doc e' controindicato in pazienti con GFR < 30 Ml/min e deve essere interrotto temporaneamente in presenza di condizioni patologiche che alterano la funzione renale (vedere paragrafo 4.3). Ipoglicemia: ipazienti in trattamento con Sitagliptin e Metformina Doc in associazione con una sulfonilurea o con insulina possono essere a rischio di ipoglicemia. Pertanto, puo' essere necessaria una riduzione della dose della sulfonilurea o dell'insulina. Reazioni di ipersensibilita': nel corso dell'esperienza successiva alla immissione in commercio, in pazienti trattati con sitagliptin sono state segnalate gravi reazioni di ipersensibilita'. Queste reazioni comprendono anafilassi, angioedema, patologie cutanee esfoliative inclusa la sindrome di Stevens-Johnson. Lacomparsa di queste reazioni si verifica nei 3 mesi successivi all'inizio della terapia con sitagliptin, in alcuni casi si e' manifestata dopo la prima somministrazione. Nel caso in cui si sospetti una reazionedi ipersensibilita', si deve interrompere la terapia con Sitagliptin eMetformina Doc, si devono valutare altre potenziali cause di tale evento e si deve istituire un trattamento alternativo per il diabete (vedere paragrafo 4.8). Pemfigoide bolloso: successivamente alla immissione in commercio, sono stati riportati casi di pemfigoide bolloso in pazienti che assumevano inibitori della DPP-4 tra cui sitagliptin. Nel caso in cui si sospetti il pemfigoide bolloso, si deve interrompere la terapia con Sitagliptin e Metformina Doc. Interventi chirurgici: Sitagliptin e Metformina Doc deve essere interrotto al momento di un intervento chirurgico in anestesia generale, spinale o epidurale. La terapiapuo' essere ripresa non prima delle 48 ore successive all'intervento chirurgico o al riavvio della nutrizione orale, sempre che la funzionalita' renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile. Somministrazione di agenti di contrasto iodati: la somministrazione intravascolare di agenti di contrasto iodati puo' portare a nefropatia indotta da mezzo di contrasto. Questo causa l'accumulo di metformina e aumenta il rischio di acidosi lattica. La somministrazione di Sitagliptin e Metformina Doc deve essere interrotta prima o nel momento in cui viene effettuata l'indagine di imaging e non deve essere ripresa finche' non sianotrascorse almeno 48 ore dall'esame, a condizione che la funzione renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile (vedere paragrafi 4.3 e 4.5). Variazione dello stato clinico di pazienti con diabete di tipo 2precedentemente controllato: un paziente con diabete di tipo 2 precedentemente controllato con Sitagliptin e Metformina Doc che sviluppa alterazioni dei parametri di laboratorio o malattia clinica (specialmentemalattia vaga e scarsamente definita) deve essere prontamente valutato per verificare la presenza di chetoacidosi o acidosi lattica. Si devono valutare elettroliti e chetoni sierici, glicemia e, se indicato, Ph del sangue, livelli ematici di lattato, piruvato, e metformina. Qualora si verifichi qualsiasi forma di acidosi, la terapia deve essere immediatamente interrotta e si devono mettere in atto altre appropriatemisure correttive. Le compresse contengono sodio. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioe' essenzialmente"senza sodio"
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Farmaci usati nel diabete, associazioni di farmaci ipoglicemizzanti orali.
CONSERVAZIONE
Conservare a temperatura inferiore a 30 gradi C.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Sitagliptin e Metformina Doc e' controindicato in pazienti con: ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 (vedere paragrafi 4.4 e 4.8); qualsiasi tipo diacidosi metabolica acuta (come acidosi lattica, chetoacidosi diabetica); precoma diabetico; insufficienza renale severa (GFR< 30 Ml/min) (vedere paragrafo 4.4); stati acuti che potenzialmente possono alterare la funzionalita' renale quali: disidratazione, infezione severa, shock,somministrazione endovascolare di agenti di contrasto iodati (vedereparagrafo 4.4); malattia acuta o cronica che puo' causare ipossia tessutale quale: insufficienza cardiaca o respiratoria, infarto del miocardio recente, shock; compromissione epatica; intossicazione acuta da alcol, alcolismo; allattamento.
DENOMINAZIONE
SITAGLIPTIN E METFORMINA DOC COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: povidone K29/32, cellulosa microcristallina, crospovidone Kollidon, sodio stearil fumarato. Rivestimento della compressa: polivinil alcol E1203, titanio diossido E171, macrogol 3350/PEGE1521, talco E553b, ferro ossido giallo E172, ferro ossido rosso E172,ferro ossido nero E172.
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza Non sono stati effettuati studi clinici terapeutici con Sitagliptin e Metformina Doc compresse sebbene sia stata dimostrata la bioequivalenza di Sitagliptin e Metformina Doc con sitagliptin e metformina somministrati in concomitanza (vedere paragrafo 5.2). Sono state segnalate reazioni avverse gravi comprese pancreatite e reazioni di ipersensibilita'. E' stata segnalata ipoglicemiain associazione con sulfonilurea (13,8%) e insulina (10,9%). Sitagliptin e metformina. Elenco delle reazioni avverse: le reazioni avverse sono elencate sotto usando la classificazione per sistemi e organi secondo MeDRA e la frequenza assoluta. Le frequenze sono definite come: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1.000, < 1/100); raro (>= 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000) e non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Frequenza delle reazioni avverse identificate negli studi clinici controllati con placebo di sitagliptin e metformina da soli e nell'esperienza successiva alla immissione in commercio. Patologie delsistema emolinfopoietico. Raro: trombocitopenia. Disturbi del sistemaimmunitario. Reazioni di ipersensibilita' incluse le risposte frequenza non nota: anafilattiche *.†. Isturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: ipoglicemia†. Patologie del sistema nervoso. Non comune:sonnolenza. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Frequenza non nota: malattia polmonare interstiziale * patologie gastrointestinali. Non comune: diarrea, stipsi, dolore addominale superiore; comune: nausea, vomito, flatulenza;frequenza non nota: pancreatite acuta*,†,‡; pancreatite emorragica e necrotizzante fatale e non-fatale *,†. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: prurito*; frequenza non nota: angioedema*,†, eruzione cutanea *,†, orticaria*,†,vasculite cutanea*,†, patologie cutanee esfoliative inclusa la sindrome di stevens-johnson*,†, emfigoide bolloso *. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Frequenza non nota: artralgia*, mialgia*, dolore agli arti, dolore dorsale*, artropatia*. Patologie renali e urinarie. Frequenza non nota: funzionalita' renale danneggiata*, Insufficienza renale acuta*. ^* Reazioni avverse che sono stateidentificate nella sorveglianza successivamente all'immissione in commercio. ^† Vedere paragrafo 4.4. ^‡ Vedere sotto TECOS Studio sulla Sicurezza Cardiovascolare. Descrizione di reazioni avverse selezionate:alcune reazioni avverse sono state osservate con maggiore frequenza negli studi sull'uso associato di sitagliptin e metformina con altri medicinali anti-diabetici rispetto agli studi di sitagliptin e metforminada sole. Queste comprendono ipoglicemia (frequenza molto comune con sulfonilurea o insulina), stipsi (comune con sulfonilurea), edema periferico (comune con pioglitazone) e cefalea e bocca secca (non comune con insulina). Sitagliptin: in studi condotti in monoterapia con sitagliptin 100 mg da solo una volta al giorno comparato con il placebo, le reazioni avverse riportate sono state cefalea, ipoglicemia, stipsi, e capogiro. Tra questi pazienti, gli eventi avversi riportati, indipendentemente dalla relazione causale con il medicinale, che si sono verificati in almeno il 5% dei pazienti hanno incluso infezione del tratto respiratorio superiore e rinofaringite. Inoltre, osteoartrite e dolore agli arti sono state riportate con frequenza non comune (> 0,5% piu' alta tra coloro che utilizzavano sitagliptin rispetto al gruppo di controllo). Metformina: sintomi gastrointestinali sono stati segnalati molto comunemente negli studi clinici e nell'uso successivo alla immissione in commercio di metformina. Sintomi gastrointestinali quali nausea,vomito, diarrea, dolore addominale e perdita dell'appetito, si verificano con maggiore frequenza all'inizio della terapia e nella maggior parte dei casi si risolvono spontaneamente. Ulteriori reazioni avverse associate alla metformina includono gusto metallico (comune); acidosi lattica, disturbo funzionale del fegato, epatite, orticaria, eritema eprurito (molto raro). Il trattamento a lungo termine con metformina e'stato associato a una riduzione dell'assorbimento della vitamina B12che molto raramente puo' portare a carenza clinicamente significativadi vitamina B12 (ad es., anemia megaloblastica). Le categorie di frequenza si basano sulle informazioni riportate sul riassunto delle caratteristiche del prodotto di metformina disponibile nell'Unione Europea.Popolazione pediatrica: negli studi clinici con Janumet nei pazienti pediatrici di eta' compresa tra 10 e 17 anni con diabete mellito di tipo 2, il profilo delle reazioni avverse era generalmente paragonabile aquello osservato negli adulti. Nei pazienti pediatrici che assumevanoo meno insulina di base, sitagliptin era associato ad un aumentato rischio di ipoglicemia. CC TECOS Studio sulla Sicurezza Cardiovascolare:lo studio TECOS (Studio per la Valutazione dei Risultati Cardiovascolari con Sitagliptin - Trial Evaluating Cardiovascular Outcomes with Sitagliptin) ha coinvolto 7.332 pazienti trattati con sitagliptin, 100 mg al giorno (o 50 mg al giorno se il valore basale di Egfr era >= 30 e< 50 Ml/min/1,73 m^2) e 7.339 pazienti trattati con placebo nella popolazione iniziale da trattare (intention-to-treat). Entrambi i trattamenti sono stati aggiunti alla terapia solitamente utilizzata per il raggiungimento dei valori standard regionali per l'HbA1c e per i fattoridi rischio CV. L'incidenza globale di eventi avversi gravi nei pazienti trattati con sitagliptin e' stata simile a quella dei pazienti trattati con placebo. Nella popolazione iniziale da trattare (intention-to-treat), tra i pazienti che stavano usando insulina e/o una sulfonilurea al basale, l'incidenza di ipoglicemia severa e' stata del 2,7% neipazienti trattati con sitagliptin e del 2,5% nei pazienti trattati conplacebo; tra i pazienti che non stavano usando insulina e/o una sulfonilurea al basale, l'incidenza di ipoglicemia severa e' stata del 1,0%nei pazienti trattati con sitagliptin e dello 0,7% nei pazienti trattati con placebo. L'incidenza di diagnosi confermate di eventi di pancreatite e' stata dello 0,3% nei pazienti trattati con sitagliptin e dello 0,2% nei pazienti trattati con placebo. Segnalazione delle reazioniavverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette chesi verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, inquanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-re azione-avversa.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: non vi sono dati adeguati sull'uso di sitagliptin in donnein gravidanza. Studi su animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva di sitagliptin ad alte dosi (vedere paragrafo 5.3). I pochi dati disponibili suggeriscono che nelle donne in gravidanza l'uso di metformina non si associa ad un aumento del rischio di malformazioni congenite.Gli studi su animali con metformina non evidenziano effetti dannosi su gravidanza, sviluppo embrionale o fetale, sviluppo natale o postnatale (vedere anche paragrafo 5.3). Sitagliptin e Metformina Doc non deveessere usato in gravidanza. Se una paziente desidera avere una gravidanza o se si verifica una gravidanza, la terapia deve essere interrotta e appena possibile si deve passare la paziente al trattamento con insulina. Allattamento: con i principi attivi associati di questo medicinale, non sono stati eseguiti studi su animali in allattamento. Studieseguiti con i singoli principi attivi hanno mostrato l'escrezione disitagliptin e metformina nel latte di ratti che allattano. La metformina e' escreta nel latte umano in piccoli quantitativi. Non e' noto sesitagliptin venga escreto nel latte umano. Sitagliptin e Metformina Doc non deve pertanto essere usato durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.3). Fertilita': dati sugli animali non suggeriscono che ci possaessere un effetto del trattamento con sitagliptin sulla fertilita' maschile o femminile. Mancano dati sull'uomo.
INDICAZIONI
Per i pazienti adulti con diabete mellito di tipo 2: Sitagliptin e Metformina Doc e' indicato in aggiunta alla dieta e all'esercizio fisicoper migliorare il controllo glicemico in pazienti che non hanno un adeguato controllo della glicemia con la loro dose massima tollerata di metformina da sola o in quei pazienti gia' in trattamento con l'associazione di sitagliptin e metformina. Sitagliptin e Metformina Doc e' indicato in associazione con una sulfonilurea (per es., triplice terapiadi associazione) in aggiunta alla dieta e all'esercizio fisico in pazienti che non hanno un adeguato controllo della glicemia con la loro dose massima tollerata di metformina e una sulfonilurea. Sitagliptin e Metformina Doc e' indicato come triplice terapia di associazione con unagonista del recettore gamma attivato dal proliferatore del perossisoma (PPARg) (per es., un tiazolidinedione) in aggiunta alla dieta e all'esercizio fisico in pazienti che non hanno un adeguato controllo della glicemia con la loro dose massima tollerata di metformina e di un agonista PPARg. Sitagliptin e Metformina Doc e' anche indicato come terapia aggiuntiva all'insulina (per es., triplice terapia di associazione) in aggiunta alla dieta e all'esercizio fisico per migliorare il controllo glicemico nei pazienti quando una dose stabile di insulina e metformina da sola non forniscono un adeguato controllo glicemico.
INTERAZIONI
In pazienti con diabete di tipo 2 la somministrazione concomitante didosi multiple di sitagliptin (50 mg due volte al giorno) e metformina(1.000 mg due volte al giorno) non ha alterato in modo clinicamente rilevante la farmacocinetica di sitagliptin o metformina. Con Sitagliptin e Metformina Doc, non sono stati effettuati studi farmacocinetici diinterazione; tuttavia, tali studi sono stati condotti con i singoli principi attivi, sitagliptin e metformina. Uso concomitante non raccomandato. Alcol: l'intossicazione acuta da alcol e' associata a un aumentato rischio di acidosi lattica, in particolare nei casi di digiuno, malnutrizione o compromissione epatica. Agenti di contrasto iodati La somministrazione di Sitagliptin e Metformina Doc deve essere interrottaprima o nel momento in cui viene effettuata l'indagine di imaging e non deve essere ripresa finche' non siano trascorse almeno 48 ore dall'esame, a condizione che la funzione renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Associazioni che richiedono precauzioni per l'uso: alcuni medicinali possono influire negativamente sulla funzione renale, aumentando quindi il rischio di acidosi lattica, ad es. FANS, compresi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi (COX) II, gli ACE inibitori, gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II e i diuretici, in particolare i diuretici dell'ansa. Quando questi medicinali vengono utilizzati in associazione a metformina,si rende necessario un attento monitoraggio della funzione renale. L'uso concomitante di farmaci che interferiscono con i comuni sistemi ditrasporto tubulare renale coinvolti nell'eliminazione renale della metformina (ad es., il trasportatore di cationi organici 2 [OCT2]/gli inibitori della proteina di estrusione multifarmaco e tossine [MATE] quali ranolazina, vandetanib, dolutegravir e cimetidina) puo' aumentare l'esposizione sistemica alla metformina e puo' aumentare il rischio diacidosi lattica. Considerare i benefici e i rischi dell'uso concomitante. Quando tali medicinali vengono co-somministrati si devono prenderein considerazione lo stretto monitoraggio del controllo glicemico, l'adattamento della dose nell'ambito della posologia raccomandata e modifiche della terapia per il diabete. Glucocorticoidi (somministrati pervia sistemica o locale), beta-2 agonisti, e diuretici hanno una intrinseca attivita' iperglicemica. Il paziente deve essere informato e devono essere effettuati monitoraggi piu' frequenti della glicemia, specialmente all'inizio del trattamento con tali medicinali. Se necessario,la dose dei medicinali anti-iperglicemici deve essere adattata durante la terapia con l'altro farmaco e alla sua interruzione. Gli ACE-inibitori possono ridurre i livelli ematici di glucosio. Se necessario, ladose dei farmaci antiiperglicemici deve essere adattata durante la terapia con l'altro farmaco e alla sua interruzione. Effetti di altri medicinali su sitagliptin: i dati in vitro e quelli clinici descritti diseguito suggeriscono che il rischio di interazioni clinicamente rilevanti con altri medicinali in somministrazione concomitante e' basso. Studi in vitro hanno indicato che l'enzima primario responsabile del limitato metabolismo di sitagliptin e' il CYP3A4 con un contributo del CYP2C8. In pazienti con funzionalita' renale normale, il metabolismo incluso quello effettuato dal CYP3A4, ha un ruolo limitato nella clearance di sitagliptin. Il metabolismo puo' avere un ruolo piu' significativo per l'eliminazione di sitagliptin in caso di grave danno renale o di malattia renale allo stadio terminale (ESRD). Per questa ragione, inpazienti con grave danno renale o ESRD, e' possibile che potenti inibitori del CYP3A4 (es. chetoconazolo, itraconazolo, ritonavir, claritromicina) possano alterare la farmacocinetica di sitagliptin. Gli effetti dei potenti inibitori del CYP3A4 in un quadro di danno renale non sono stati accertati in alcuno studio clinico. Studi di trasporto in vitro hanno mostrato che sitagliptin e' un substrato per la glicoproteina-P e per il trasportatore di anioni organici 3 (OAT3). In vitro, il trasporto di sitagliptin mediato da OAT3 e' stato inibito dal probenecid, sebbene il rischio di interazioni clinicamente rilevanti venga considerato limitato. In vivo, non e' stata valutata la somministrazione concomitante di inibitori di OAT3. Ciclosporina: e' stato eseguito uno studio per valutare l'effetto della ciclosporina, un potente inibitoredella glicoproteina-P, sulla farmacocinetica di sitagliptin. La somministrazione concomitante di una singola dose orale di sitagliptin 100 mg e di una singola dose orale di ciclosporina 600 mg ha aumentato la AUC e la C max di sitagliptin, rispettivamente di circa il 29% e 68%. Queste variazioni della farmacocinetica di sitagliptin non sono state considerate clinicamente rilevanti. La clearance renale di sitagliptinnon e' stata alterata in misura rilevante. Non sono pertanto attese interazioni rilevanti con altri inibitori della glicoproteina-P. Effettidi sitagliptin su altri medicinali Digossina: sitagliptin ha avuto uneffetto limitato sulle concentrazioni plasmatiche della digossina. Dopo la somministrazione di 0,25 mg di digossina in concomitanza con 100mg al giorno di sitagliptin per 10 giorni, l'AUC plasmatico della digossina e' aumentato in media dell'11%, e la C max plasmatica e' aumentata in media del 18%. Non sono raccomandati adattamenti della dose didigossina. Tuttavia, nei pazienti a rischio di tossicita' da digossina, la tossicita' per digossina deve essere monitorata, quando sitagliptin e digossina vengono somministrati in concomitanza. Dati in vitro suggeriscono che sitagliptin non inibisce e non induce gli isoenzimi delCYP450. Negli studi clinici sitagliptin non ha significativamente alterato la farmacocinetica di metformina, gliburide, simvastatina, rosiglitazone, warfarin, o di contraccettivi orali, fornendo evidenza in vivo di una bassa tendenza a causare interazioni con i substrati di CYP3A4, CYP2C8, CYP2C9, e con il trasportatore di cationi organici (OCT).In vivo, sitagliptin puo' essere un debole inibitore della glicoproteina-P.
POSOLOGIA
Posologia: la dose della terapia anti-ipergligemica con Sitagliptin eMetformina Doc deve essere personalizzata sulla base del regime di trattamento corrente del paziente, dell'efficacia e della tollerabilita'non superando la dose giornaliera massima raccomandata di sitagliptin100 mg. Adulti con normale funzione renale (GFR >= 90 mL/min). Pazienti che non hanno un adeguato controllo della glicemia con la dose massima tollerata di metformina in monoterapia: per i pazienti che non hanno un adeguato controllo della glicemia con metformina da sola, la doseusuale iniziale deve essere sitagliptin 50 mg due volte al giorno (dose giornaliera totale di 100 mg) piu' metformina a dose invariata. Pazienti che passano da un regime di co-somministrazione di sitagliptin emetformina: per i pazienti che passano da un regime di co-somministrazione di sitagliptin e metformina, la terapia con Sitagliptin e Metformina Doc deve essere iniziata mantenendo invariata la dose di sitagliptin e metformina. Pazienti che non hanno un adeguato controllo della glicemia con una duplice terapia di associazione con la dose massima tollerata di metformina ed una sulfonilurea: la dose da somministrare deve essere sitagliptin 50 mg due volte al giorno (dose giornaliera totale di 100 mg) ed una dose di metformina simile a quella gia' assunta.Quando Sitagliptin e Metformina Doc e' usato in associazione con una sulfonilurea, si puo' rendere necessaria una dose piu' bassa della sulfonilurea per ridurre il rischio di ipoglicemia (vedere paragrafo 4.4).Pazienti che non hanno un adeguato controllo della glicemia con una duplice terapia di associazione con la dose massima tollerata di metformina e di un agonista PPAR(gamma): la dose da somministrare deve essere sitagliptin 50 mg due volte al giorno (dose giornaliera totale di 100 mg) ed una dose di metformina simile a quella gia' assunta. Pazientiche non hanno un adeguato controllo della glicemia con una duplice terapia di associazione con insulina e la dose massima tollerata di metformina: la dose da somministrare deve essere sitagliptin 50 mg due volte al giorno (dose giornaliera totale di 100 mg) ed una dose di metformina simile a quella gia' assunta. Quando Sitagliptin e Metformina Doce' usato in associazione con insulina, si puo' rendere necessaria unadose piu' bassa di insulina per ridurre il rischio di ipoglicemia (vedere paragrafo 4.4). Per dosi differenti di metformina, Sitagliptin eMetformina Doc e' disponibile in dosaggi di sitagliptin 50 mg e metformina cloridrato 850 mg o metformina cloridrato 1,000 mg. Tutti i pazienti devono continuare la loro dieta raccomandata con una adeguata distribuzione dell'assunzione di carboidrati durante la giornata. Popolazioni speciali. Danno renale: non e' richiesto alcun adattamento della dose per i pazienti con danno renale lieve (tasso di filtrazione glomerulare [GFR] >= 60 mL/min). La GFR deve essere valutata prima di iniziare il trattamento con medicinali contenenti metformina e, successivamente, almeno una volta all'anno. Nei pazienti con aumentato rischio diulteriore progressione del danno renale e negli anziani, la funzione renale deve essere valutata con maggior frequenza, ad es., ogni 3-6 mesi. La dose massima giornaliera di metformina deve essere preferibilmente suddivisa in 2-3 dosi giornaliere. I fattori che possono aumentareil rischio di acidosi lattica (vedere paragrafo 4.4) devono essere riesaminati prima di prendere in considerazione l'inizio del trattamentocon metformina in pazienti con GFR < 60 mL/min. Qualora non fosse disponibile un dosaggio adeguato di Sitagliptin e Metformina Doc, i singoli monocomponenti devono essere utilizzati al posto dell'associazione adose fissa. Compromissione epatica: Sitagliptin e Metformina Doc nondeve essere assunto da pazienti con compromissione epatica (vedere paragrafo 5.2). Anziani: poiche' metformina e sitagliptin sono escreti dal rene, Sitagliptin e Metformina Doc deve essere usato con cautela conl'aumentare dell'eta'. E' necessario il monitoraggio della funzionalita' renale per prevenire l'acidosi lattica associata all'uso di metformina, particolarmente nell'anziano (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Popolazione pediatrica: Sitagliptin e Metformina Doc non deve essere usatonei bambini e negli adolescenti di eta' compresa tra 1 O e 17 anni a causa di efficacia insufficiente. I dati al momento disponibili sono riportati nei paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2. Sitagliptin e Metformina Doc none' stato studiato in pazienti pediatrici di eta' inferiore a 10 anni.Modo di somministrazione: Sitagliptin e Metformina Doc deve essere assunto due volte al giorno ai pasti per ridurre le reazioni avverse gastrointestinali associate all'uso di metformina.
PRINCIPI ATTIVI
Sitagliptin e Metformina Doc 50 mg/850 mg compresse rivestite con film: ogni compressa contiene sitagliptin cloroidrato monoidrato, equivalente a 50 mg di sitagliptin e 850 mg di metformina cloridrato. Sitagliptin e Metformina Doc 50 mg/1000 mg compresse rivestite con film: ognicompressa contiene sitagliptin cloroidrato monoidrato, equivalente a 50 mg di sitagliptin e 1000 mg di metformina cloridrato. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.