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AVVERTENZE
In pochi casi e' stato segnalato che le statine inducono de novo o aggravano la miastenia gravis o la miastenia oculare preesistenti (vedereparagrafo 4.8). In caso di peggioramento dei sintomi Simvastatina Mylan Generics deve essere interrotto. Sono state segnalate recidive quando e' stata (ri)somministrata la stessa statina o una statina diversa.Miopatia/rabdomiolisi: la simvastatina, come altri inibitori dell'HMG-CoA reduttasi, causa occasionalmente miopatia, che si manifesta comedolore muscolare, dolorabilita' o debolezza associati ad innalzamentodel livello della creatin-chinasi (CK) di oltre 10 volte il limite superiore della norma (LSN). La miopatia si manifesta a volte come rabdomiolisi con o senza insufficienza renale acuta secondaria a mioglobinuria e molto raramente si sono verificati casi fatali. Il rischio di miopatia e' aumentato da alti livelli di attivita' inibitoria della HMG-CoA reduttasi nel plasma (cioe' elevati livelli plasmatici di simvastatina e simvastatina acida), che possono essere dovuti, in parte, a farmaci interagenti che interferiscono con il metabolismo e/o le vie deltrasportatore della simvastatina (vedere paragrafo 4.5). Come per glialtri inibitori della HMG-CoA reduttasi il rischio di miopatia/rabdomiolisi e' correlato al dosaggio. Nella banca dati di uno studio clinicoin cui 41.413 pazienti sono stati trattati con simvastatina, dei quali 24.747 pazienti (circa il 60%) arruolati in studi con un follow-up mediano per un periodo di almeno 4 anni, l'incidenza di miopatia e' stata approssimativamente 0.03%, 0.08% e 0.61% a 20, 40 e 80 mg/die rispettivamente. In questi studi i pazienti sono stati attentamente monitorati e alcuni medicinali interagenti sono stati esclusi. In uno studioclinico nel quale i pazienti con anamnesi di infarto del miocardio sono stati trattati con simvastatina 80 mg/die (follow-up medio di 6,7 anni), l'incidenza di miopatia e' stata approssimativamente dell'1,0% rispetto a un'incidenza dello 0,02% riscontrata nei pazienti trattati con 20 mg/die. Approssimativamente la meta' di questi casi di miopatia si e' verificata durante il primo anno di trattamento. L'incidenza di miopatia durante ogni anno successivo di trattamento e' stata approssimativamente dello 0,1% (vedere paragrafi 4.8 e 5.1). Il rischio di miopatia e' piu' elevato nei pazienti trattati con simvastatina 80 mg rispetto alle altre terapie a base di statine con efficacia simile nel ridurre il C-LDL. Pertanto, la dose di 80 mg di Simvastatina deve essereusata soltanto in pazienti con grave ipercolesterolemia e ad alto rischio di complicazioni cardiovascolari che non hanno raggiunto gli obiettivi del trattamento con dosi piu' basse e quando ci si aspetta che ibenefici siano superiori ai potenziali rischi. In pazienti trattati con simvastatina 80 mg per i quali e' necessario un agente che interagisce, deve essere usata una dose piu' bassa di simvastatina o un regimealternativo a base di statine con un piu' basso potenziale di interazioni farmaco- farmaco (vedere sotto Misure per ridurre il rischio di miopatia causata da interazioni con i medicinali ed i paragrafi 4.2, 4.3e 4.5). In uno studio clinico nel quale pazienti ad alto rischio di malattia cardiovascolare sono stati trattati con simvastatina 40 mg/die(follow-up mediano di 3,9 anni), l'incidenza di miopatia e' stata approssimativamente dello 0,05% per i pazienti non cinesi (n = 7.367) rispetto allo 0,24% per i pazienti cinesi (n = 5.468). Sebbene l'unica popolazione asiatica valutata in questo studio clinico fosse quella cinese, si deve usare cautela quando si prescrive la simvastatina a pazienti asiatici e si deve necessariamente utilizzare la dose piu' bassa. Ridotta funzionalita' delle proteine di trasporto: la ridotta funzionalita' delle proteine di trasporto epatiche OATP puo' aumentare l'esposizione sistemica alla simvastatina acida e accrescere il rischio di miopatia e rabdomiolisi. Una ridotta funzionalita' puo' verificarsi sia come risultato di inibizione dovuta a farmaci interagenti (ad es. ciclosporina) sia in pazienti portatori del genotipo SLCO1B1 c.521T>C. I pazienti portatori dell'allele del gene SLCO1B1 (c.521T>C) che codificaper una proteina OATP1B1 meno attiva hanno un'aumentata esposizione sistemica alla simvastatina acida e un maggior rischio di miopatia. Il rischio di miopatia correlato a un alto dosaggio (80 mg) di simvastatina e' di circa l'1% in generale, senza test genetici. Sulla base dei risultati dello studio SEARCH, i portatori dell'allele C omozigote (detto anche CC) trattati con 80 mg hanno un rischio del 15% di svilupparemiopatia entro un anno, mentre il rischio nei portatori eterozigoti dell'allele C (CT) e' 1,5%. Il rischio relativo e' 0,3% in pazienti conil genotipo piu' comune (TT) (vedere paragrafo 5.2). Ove disponibile,la genotipizzazione per la presenza dell'allele C dovrebbe essere considerata come parte della valutazione beneficio-rischio prima di prescrivere 80 mg di simvastatina ai singoli pazienti e le alte dosi, in quelli in cui si riscontra il genotipo CC, dovrebbero essere evitate. Tuttavia, l'assenza di questo gene nella genotipizzazione non esclude chepossa svilupparsi miopatia. Misurazione dei livelli di creatinchinasi: i livelli di creatinchinasi (CK) non devono essere misurati dopo esercizio intenso o in presenza di qualsiasi causa alternativa che rendaplausibile un aumento di CK, in quanto cio' rende difficile l'interpretazione dei dati. Se i livelli di CK sono significativamente elevati al basale (maggiore di 5 volte il limite superiore della norma) questivanno rimisurati entro 5-7 giorni per confermare i risultati. Prima del trattamento: tutti i pazienti che iniziano la terapia con simvastatina o che aumentano il dosaggio della stessa, devono essere informati del rischio di miopatia ed istruiti a riferire immediatamente qualsiasitipo di dolore muscolare inspiegabile, dolorabilita' o debolezza. E'necessaria cautela in pazienti con fattori predisponenti per la rabdomiolisi. Allo scopo di stabilire un valore basale di riferimento, si deve misurare il livello di CK prima di iniziare il trattamento nei seguenti casi: anziani (eta' >=65 anni); sesso femminile; disfunzione renale; ipotiroidismo non controllato; anamnesi personale o familiare di disordini muscolari ereditari; presenza di episodi pregressi di tossicita' muscolare con una statina o un fibrato; abuso di alcool. Nei casisuddetti, il rischio che il trattamento comporta deve essere valutatoin rapporto al possibile beneficio, e si raccomanda il monitoraggio clinico del paziente. Se il paziente ha avuto una precedente esperienzadi disordini muscolari durante il trattamento con un fibrato od una statina, il trattamento con un membro differente della classe deve essere iniziato unicamente con cautela.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Inibitori della HMG-CoA reduttasi.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; epatopatia in fase attiva o inspiegabilipersistenti innalzamenti delle transaminasi sieriche; gravidanza e allattamento (vedere il paragrafo 4.6); somministrazione concomitante dipotenti inibitori del CYP3A4 (agenti che aumentano la AUC di circa 5volte o piu') (per es. itraconazolo, ketoconazolo, posaconazolo, voriconazolo, inibitori della proteasi dell'HIV (es. nelfinavir), boceprevir, telaprevir, eritromicina, claritromicina, telitromicina, nefazodonee medicinali contenenti cobicistat) (vedere paragrafi 4.4 e 4.5); somministrazione concomitante di gemfibrozil, ciclosporina o danazolo (vedere paragrafi 4.4 e 4.5); in pazienti con ipercolesterolemia familiare omozigote, somministrazione contemporanea di lomitapide con dosi disimvastatina > 40 mg (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 4.5).
DENOMINAZIONE
SIMVASTATINA MYLAN GENERICS COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: acido ascorbico, idrossianisolo butilato (E320), acido citrico monoidrato, lattosio monoidrato, magnesio stearato, cellulosa microcristallina, amido di mais pregelatinizzato, sodio lauril solfato, ipromellosa, talco. solo per il 10 mg. Rivestimento della compressa: ipromellosa, idrossipropilcellulosa, titanio diossido (E171), macrogol, talco, ossido di ferro rosso (E172). Solo per il 20 mg. Rivestimento della compressa: ipromellosa, idrossipropilcellulosa, titanio diossido (E171), macrogol, talco, ossido di ferro giallo (E172), ossido di ferro rosso (E172). Solo per il 40 mg. Rivestimento della compressa: ipromellosa, drossipropilcellulosa, titanio diossido (E171), macrogol, ossido di ferro giallo (E172), ossido di ferro rosso (E172).
EFFETTI INDESIDERATI
Le frequenze dei seguenti eventi avversi, segnalati nel corso degli studi clinici e/o dell'uso post-marketing, sono classificate sulla basedella valutazione dei loro tassi di incidenza nel corso di ampi studiclinici a lungo termine controllati con placebo, inclusi l'HPS e il 4Scon 20.536 e 4.444 pazienti rispettivamente (vedere il paragrafo 5.1). Per l'HPS sono stati registrati solo gli eventi avversi seri oltre amialgia, aumenti delle transaminasi sieriche e delle CK. Per il 4S sono stati registrati tutti gli eventi avversi elencati sotto. Se in questi studi l'incidenza con simvastatina era minore o simile a quella con placebo e vi erano eventi da rapporti spontanei simili, con una ragionevole correlazione causale, tali eventi avversi sono stati classificati come "rari". Nell'HPS (vedere il paragrafo 5.1) su 20.536 pazientitrattati con simvastatina 40 mg/die (n = 10.269) o placebo (n = 10.267), i profili di sicurezza sono risultati paragonabili fra pazienti trattati con simvastatina 40 mg e pazienti trattati con placebo nei 5 anni di durata media dello studio. I tassi di interruzione del trattamento dovuta ad effetti collaterali sono risultati paragonabili (4,8% neipazienti trattati con simvastatina 40 mg rispetto a 5,1% nei pazientitrattati con placebo). L'incidenza di miopatia e' stata inferiore allo 0,1% nei pazienti trattati con simvastatina 40 mg. Vi sono stati livelli elevati delle transaminasi (superiori a 3 volte il limite superiore della norma con conferma attraverso test ripetuti) nello 0,21% (n =21) dei pazienti trattati con Simvastatina 40 mg rispetto allo 0,09%(n = 9) dei pazienti trattati con placebo. Le frequenze degli eventi avversi sono ordinate come segue: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: anemia. Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: anafilassi. Disturbi psichiatrici. Molto raro: insonnia; non nota: depressione. Patologie del sistema nervoso. Raro: cefalea, parestesia, capogiri, neuropatia periferica; molto raro: compromissione della memoria;non nota: miastenia gravis. Patologie dell'occhio. Raro: visione offuscata, compromissione della visione; non nota: miastenia oculare. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non nota: malattia polmonare interstiziale (vedere paragrafo 4.4). Patologie gastrointestinaliRaro: stipsi, dolore addominale, flatulenza, dispepsia, diarrea, nausea, vomito, pancreatite. Patologie epatobiliari. Raro: epatite/ittero;molto raro: insufficienza epatica fatale e non fatale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro: eruzione cutanea, prurito, alopecia; molto raro: eruzioni lichenoidi da farmaco. Patologie del sistema muscoloscheletrico, del tessuto connettivo e del tessuto osseo. Raro: miopatia* (compresa miosite), rabdomiolisi con o senza insufficienza renale acuta (vedere paragrafo 4.4), mialgia, crampi muscolari. *Inuno studio clinico, la miopatia si e' verificata comunemente nei pazienti trattati con simvastatina 80mg/die rispetto ai pazienti trattaticon 20 mg/die (1,0% vs 0,02% rispettivamente) (vedere paragrafi 4.4 e4.5). Molto raro: rottura muscolare; non nota: tendinopatie, talvoltacomplicata da rottura; miopatia necrotizzante immuno-mediata (IMNM)**.** si sono verificati casi molto rari di miopatia necrotizzante immuno-mediata (IMNM), una miopatia autoimmune, durante o dopo il trattamento con alcune statine. La miopatia necrotizzante immuno-mediata e' caratterizzata clinicamente da: debolezza muscolare prossimale persistente e da una elevata creatinin-chinasi sierica, che permangono nonostante l'interruzione del trattamento; biopsia del muscolo che mostra miopatia necrotizzante senza infiammazione significativa; miglioramento conagenti immunosoppressivi (vedere paragrafo 4.4). Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Molto raro: ginecomastia; non nota:disfunzione erettile. Patologie sistemiche e condizioni relative al sito di somministrazione. Raro: astenia. Una sindrome da apparente ipersensibilita' e' stata riportata in rare occasioni ed e' stata associata con alcuni dei seguenti sintomi: angioedema, sindrome lupoide, polimialgia reumatica, dermatomiosite, vasculite, trombocitopenia, eosinofilia, aumento della VES, artrite ed artralgia, orticaria, fotosensibilita', febbre, vampate, dispnea e malessere. Esami diagnostici. Raro: aumenti delle transaminasi sieriche (alanina aminotransferasi, aspartatoaminotransferasi, gamma-glutamil transpeptidasi) (vedere Effetti epatici nel paragrafo 4.4), aumenti della fosfatasi alcalina; aumenti deilivelli della CK sierica (vedere il paragrafo 4.4). Con le statine, compresa la simvastatina, sono stati riportati aumenti dell'HbA1 e dei livelli sierici del glucosio a digiuno. Vi sono state rare segnalazionisuccessive alla commercializzazione di compromissione cognitiva (ad es. perdita della memoria, mancanza di memoria, amnesia, compromissionedella memoria, confusione) associati all'uso delle statine, compresala simvastatina. Le segnalazioni sono in genere non gravi e reversibili dopo la sospensione della statina, con tempi variabili di insorgenza(da un giorno ad anni) e di risoluzione dei sintomi (mediana 3 settimane). I seguenti ulteriori effetti avversi sono stati riportati con alcune statine: disturbi del sonno, compresi gli incubi; disfunzione sessuale; diabete Mellito: la frequenza dipendera' dalla presenza o assenza di fattori di rischio (glicemia a digiuno >= 5,6 mmol / L, BMI> 30kg/m^2, trigliceridi aumentati, storia di ipertensione). Popolazione pediatrica: in uno studio di 48 settimane effettuato su bambini e adolescenti (ragazzi in stadio di Tanner II e superiore e ragazze in post-menarca da almeno un anno) dai 10 ai 17 anni di eta' con ipercolesterolemia familiare eterozigote (n = 175), il profilo di sicurezza e tollerabilita' del gruppo trattato con Simvastatina e' stato generalmente simile a quello del gruppo trattato con placebo. Non sono noti gli effetti a lungo termine sulla maturazione fisica, intellettuale, e sessuale.Al momento non sono disponibili dati sufficienti dopo un anno di trattamento (vedere i paragrafi 4.2, 4.4, e 5.1). Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospetteche si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante,in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalarequalsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: Simvastatina e' controindicata durante la gravidanza (vedere il paragrafo 4.3). La sicurezza nelle donne in gravidanza non e' stata stabilita. Non sono stati condotti studi clinici controllati con simvastatina nelle donne in gravidanza. Sono state ricevute segnalazioni rare di anomalie congenite a seguito di esposizione intrauterina agli inibitori della HMG-CoA reduttasi. Tuttavia, in un'analisi prospettica di circa 200 gravidanze esposte durante il primo trimestre a simvastatina o ad un altro inibitore della HMG-CoA reduttasi strettamente correlato, l'incidenza di anomalie congenite e' risultata paragonabile aquella osservata nella popolazione generale. Questo numero di gravidanze e' stato statisticamente sufficiente ad escludere un aumento nelleanomalie congenite pari a 2,5 volte o superiore rispetto all'incidenza di base. Sebbene non vi sia alcuna evidenza che l'incidenza di anomalie congenite nella progenie dei pazienti trattati con simvastatina odaltri inibitori della HMG-CoA reduttasi strettamente correlati differisca da quella osservata nella popolazione generale, il trattamento delle madri con simvastatina puo' ridurre nel feto i livelli del mevalonato, un precursore della biosintesi del colesterolo. L'aterosclerosi e' un processo cronico e abitualmente l'interruzione dei medicinali ipolipemizzanti durante la gravidanza dovrebbe avere un impatto limitatosul rischio a lungo termine associato con la ipercolesterolemia primaria. Per queste ragioni, Simvastatina non deve essere usata in donne ingravidanza, che desiderano una gravidanza o sospettino uno stato di gravidanza. Il trattamento con Simvastatina deve essere sospeso per ladurata della gravidanza o fino a che non sia stato stabilito che la donna non e' in gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 5.3). Allattamento: non e' noto se la simvastatina o i suoi metaboliti vengano secreti nellatte materno. Poiche' molti medicinali vengono escreti nel latte materno e poiche' potrebbero verificarsi reazioni avverse serie, le donneche assumono Simvastatina non devono allattare i propri figli (vedereil paragrafo 4.3). Fertilita': non sono disponibili studi clinici sull'effetto di simvastatina sulla fertilita' nell'uomo. Simvastatina nonha avuto effetti sui tassi di fertilita' maschile e femminile (vedereparagrafo 5.3).
INDICAZIONI
Ipercolesterolemia: trattamento della ipercolesterolemia primaria o della dislipidemia mista, come integratore della dieta, quando la risposta alla dieta e ad altri trattamenti non farmacologici (es. eserciziofisico, riduzione del peso corporeo) e' inadeguata. Trattamento dellaipercolesterolemia familiare omozigote (HoFH) come integratore della dieta e di altri trattamenti ipolipemizzanti (es. LDL aferesi) o se tali trattamenti non sono appropriati. Prevenzione cardiovascolare: riduzione della mortalita' e della morbilita' cardiovascolare in pazienti con malattia aterosclerotica cardiovascolare manifesta o diabete mellito, con livelli di colesterolo normali o aumentati, come coadiuvante per la correzione di altri fattori di rischio e di altre terapie cardioprotettive (vedere il paragrafo 5.1).
INTERAZIONI
Molteplici meccanismi possono contribuire a potenziali interazioni congli inibitori dell'HMG- CoA reduttasi. Farmaci o prodotti a base di erbe, che inibiscono alcuni enzimi (ad es., CYP3A4) e/o le vie dei trasportatori (ad es., OATP1B), possono aumentare le concentrazioni plasmatiche di simvastatina e simvastatina acida e possono determinare un aumento del rischio di miopatia/rabdomiolisi. Consultare le informazionisulla prescrizione di tutti i farmaci usati in concomitanza per ottenere ulteriori informazioni sulle loro potenziali interazioni con simvastatina e/o sulle potenziali alterazioni degli enzimi o dei trasportatori e sui possibili aggiustamenti della dose e dei regimi posologici.Studi di interazione sono stati effettuati solo sugli adulti. Interazioni farmacodinamiche. Interazioni con farmaci ipolipemizzanti che possono causare miopatia quando somministrati da soli: il rischio di miopatia, inclusa la rabdomiolisi, risulta aumentato nel corso della somministrazione concomitante con fibrati. Inoltre, vi e' una interazione farmacocinetica con gemfibrozil che porta ad un aumento dei livelli plasmatici di simvastatina (vedere sotto Interazioni farmacocinetiche e iparagrafi 4.3 e 4.4). Quando simvastatina e fenofibrato vengono somministrati in concomitanza non vi e' evidenza che il rischio di miopatiasia superiore alla somma dei rischi individuali connessi a ciascuno dei due farmaci. Per gli altri fibrati non sono disponibili dati adeguati di farmacovigilanza e farmacocinetica. Rari casi di miopatia/rabdomiolisi sono stati associati con la somministrazione concomitante di simvastatina e di dosi di niacina in grado di modificare il profilo lipidico (>= 1 g/die) (vedere paragrafo 4.4). Interazioni farmacocinetiche:le raccomandazioni di interazione per i medicinali interagenti sono riassunti nell'elenco sottostante (ulteriori dettagli sono presenti neltesto, vedere anche i paragrafi 4.2, 4.3 e 4.4). Interazioni associate con un aumento del rischio di miopatia/rabdomiolisi. Inibitori potenti di CYP3A4. Itraconazolo, ketoconazolo, posaconazolo, voriconazolo,eritromicina, claritromicina, telitromicina, inibitori della proteasidell'hiv (es. Nelfinavir), boceprevir, telaprevir, nefazodone, cobicistat, ciclosporina, danazolo, gemfibrozil: controindicate con simvastatina. Altri fibrati (eccetto fenofibrato): non superare 10 mg al giornodi simvastatina. Acido fusidico: non e' raccomandato con simvastatina. Niacina (acido nicotinico) (>= 1 g/die): per pazienti asiatici, nonraccomandata con simvastatina. Amiodarone, amlodipina, verapamil, diltiazem, elbasvir, grazoprevir: non superare 20 mg al giorno di simvastatina. Lomitapide: nei pazienti con ipercolesterolemia familiare omozigote, non superare 40 mg / giorno di simvastatina. Daptomicina: si deveprendere in considerazione la sospensione temporanea di simvastatinain pazienti che assumono daptomicina a meno che i benefici della somministrazione concomitante non superino il rischio (vedere paragrafo 4.4). Ticagrelor: dosi superiori a 40 mg di simvastatina al giorno non sono raccomandate. Succo di pompelmo: evitare la somministrazione di succo di pompelmo durante l'assunzione di simvastatina. Effetti di altrimedicinali sulla simvastatina. Interazioni con inibitori del CYP3A4: Simvastatina e' un substrato del citocromo P450 3A4. I potenti inibitori del citocromo P450 3A4 aumentano il rischio di miopatia e rabdomiolisi aumentando la concentrazione della attivita' inibitoria della HMG-CoA reduttasi nel plasma nel corso della terapia con simvastatina. Taliinibitori includono itraconazolo, ketoconazolo, posaconazolo, voriconazolo, boceprevir, telaprevir, eritromicina, claritromicina, telitromicina, inibitori della proteasi dell'HIV (es. nelfinavir), nefazodone emedicinali contenenti cobicistat. La somministrazione concomitante diitraconazolo ha dato luogo ad un incremento pari a 10 volte dell'esposizione alla simvastatina acida (il metabolita attivo beta-idrossiacido). La telitromicina ha causato un incremento pari ad 11 volte dell'esposizione alla simvastatina acida. L'associazione con itraconazolo, ketoconazolo, posaconazolo, voriconazolo, inibitori della proteasi dell'HIV (es. nelfinavir), boceprevir, telaprevir, eritromicina, claritromicina, telitromicina, nefazodone e medicinali contenenti cobicistat e'controindicata e cosi' pure quella con gemfibrozil, ciclosporina e danazolo (vedere paragrafo 4.3). Se il trattamento con potenti inibitoridel CYP3A4 (agenti che aumentano l'AUC di circa 5 volte o piu') e' inevitabile, la terapia con simvastatina deve essere sospesa (e deve essere valutato l'uso di un'altra statina) nel corso del trattamento. Si deve agire con cautela quando si associa simvastatina con alcuni altriinibitori del CYP3A4 meno potenti: fluconazolo, verapamil o diltiazem(vedere i paragrafi 4.2 e 4.4). Fluconazolo: sono stati riportati raricasi di rabdomiolisi associati alla somministrazione concomitante disimvastatina con fluconazolo (vedere il paragrafo 4.4). Ciclosporina:il rischio di miopatia/rabdomiolisi e' aumentato da una somministrazione concomitante di ciclosporina con simvastatina; pertanto l'uso di ciclosporina e' controindicato (vedere i paragrafi 4.3 e 4.4). Sebbene il meccanismo non sia stato completamente compreso, la ciclosporina aumenta l'AUC degli inibitori della HMG-CoA reduttasi. L'aumento dell'AUCdi simvastatina acida e' presumibilmente dovuto, in parte, all'inibizione del CYP3A4 e/o OATP1B1. Danazolo: il rischio di miopatia e rabdomiolisi viene aumentato dalla concomitante somministrazione di danazolocon simvastatina; pertanto l'uso con danazolo e' controindicato (vedere i paragrafi 4.3 e 4.4). Gemfibrozil: gemfibrozil aumenta l'AUC della simvastatina acida di 1,9 volte forse a causa dell'inibizione dellavia della glucuronidazione e/o OATP1B1 (vedere i paragrafi 4.3 e 4.4).La somministrazione concomitante di gemfibrozil e' controindicata. Acido Fusidico: il rischio di miopatia inclusa la rabdomiolisi puo' essere aumentato dalla somministrazione concomitante di acido fusidico pervia sistemica con statine. Il meccanismo di questa interazione (sia essa di farmacodinamica o di farmacocinetica, o di entrambe) e' ancorasconosciuto. Ci sono state segnalazioni di rabdomiolisi (tra cui alcuni decessi) in pazienti che ricevevano questa combinazione. La co-somministrazione di questa combinazione puo' causare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di entrambi gli agenti. Se e' necessario il trattamento con acido fusidico sistemico, il trattamento con simvastatinadeve essere interrotto per tutta la durata del trattamento con acido fusidico (vedere paragrafo 4.4). Amiodarone: il rischio di miopatia e rabdomiolisi e' aumentato dalla somministrazione concomitante di amiodarone con simvastatina (vedere il paragrafo 4.4).
POSOLOGIA
Posologia: l'intervallo di dosaggio e' di 5-80 mg/die di simvastatinasomministrati per via orale in dose singola alla sera. Aggiustamenti del dosaggio, se richiesti, devono essere fatti ad intervalli di non meno di 4 settimane sino ad un massimo di 80 mg/die somministrati in unasingola dose alla sera. Il dosaggio di 80 mg e' raccomandato solo neipazienti con ipercolesterolemia grave e ad alto rischio di complicazioni cardiovascolari che con dosi piu' basse non hanno raggiunto gli obiettivi terapeutici e quando ci si aspetta che i benefici siano superiori ai potenziali rischi (vedere paragrafi 4.4 e 5.1). Ipercolesterolemia: il paziente deve essere posto in regime di dieta standard ipocolesterolemica e deve continuare questa dieta durante il trattamento conSimvastatina. Il dosaggio iniziale e' abitualmente di 10-20 mg/die somministrato in dose singola alla sera. I pazienti per i quali e' necessaria una ampia riduzione del C-LDL (superiore al 45%) possono iniziarecon 20-40 mg/die somministrati in dose singola alla sera. Gli aggiustamenti del dosaggio, se necessari, devono essere eseguiti come specificato sopra. Ipercolesterolemia familiare omozigote: sulla base dei risultati di uno studio clinico controllato, il dosaggio iniziale raccomandato e' simvastatina 40 mg/die alla sera. In questi pazienti la simvastatina deve essere utilizzata in aggiunta ad altri trattamenti ipolipemizzanti (per es. LDL aferesi) o se questi trattamenti non sono disponibili. Nei pazienti che assumono lomitapide contemporaneamente a simvastatina, la dose di simvastatina non deve superare i 40 mg / giorno (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 4.5). Prevenzione cardiovascolare: il dosaggio abituale di simvastatina e' da 20 a 40 mg/die somministrati in dose singola alla sera in pazienti ad alto rischio di cardiopatia coronarica (CHD, con o senza iperlipidemia). La terapia farmacologica puo' essere iniziata simultaneamente alla dieta e all'esercizio fisico. Gliaggiustamenti del dosaggio, se necessari, devono essere eseguiti comespecificato sopra. Terapia concomitante: Simvastatina e' efficace da sola o in associazione ai sequestranti degli acidi biliari. La somministrazione deve avvenire almeno 2 ore prima o almeno 4 ore dopo la somministrazione di un sequestrante degli acidi biliari. Per i pazienti cheassumono simvastatina in concomitanza a fibrati, diversi da gemfibrozil (vedere paragrafo 4.3) o fenofibrato, la dose di simvastatina non deve superare i 10 mg/die. In pazienti che assumono amiodarone, amlodipina, verapamil, diltiazem, o prodotti contenenti elbasvir o grazoprevir in concomitanza a Simvastatina, la dose di Simvastatina non deve superare i 20 mg/die (vedere i paragrafi 4.4 e 4.5). Danno renale: non sono necessarie modificazioni del dosaggio in pazienti con danno renalemoderato. In pazienti con danno renale grave (clearance della creatinina <30 ml/min), dosaggi superiori a 10 mg/die devono essere attentamente valutati e, se ritenuti necessari, somministrati con cautela. Anziani: non sono necessari aggiustamenti del dosaggio. Popolazione pediatrica: per i bambini e gli adolescenti (ragazzi in stadio di Tanner II esuperiore e ragazze in post-menarca da almeno un anno, dai 10 ai 17 anni di eta') con ipercolesterolemia familiare eterozigote, l'abitualedosaggio iniziale raccomandato e' 10 mg die somministrato in dose singola alla sera. I bambini e gli adolescenti devono essere posti in regime di dieta standard ipocolesterolemica prima di iniziare il trattamento con simvastatina; si deve continuare questa dieta durante il trattamento con simvastatina. L'intervallo di dosaggio raccomandato e' 10-40mg/die; il dosaggio massimo raccomandato e' 40 mg/die. Le dosi devonoessere individualizzate in base all'obiettivo terapeutico raccomandato secondo le raccomandazioni per il trattamento pediatrico (vedere i paragrafi 4.4 e 5.1). Gli aggiustamenti di dosaggio devono essere implementati ad intervalli di 4 o piu' settimane. L'esperienza di simvastatina in bambini in eta' pre-puberale e' limitata. Modo di somministrazione: per uso orale. Simvastatina puo' essere somministrata come dose singola alla sera.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa rivestita con film contiene 10 mg del principio attivosimvastatina. Ogni compressa rivestita con film contiene 20 mg del principio attivo simvastatina. Ogni compressa rivestita con film contiene40 mg del principio attivo simvastatina. Eccipiente con effetto noto:ogni compressa rivestita con film da 10 mg contiene 28,8 mg di lattosio monoidrato. Ogni compressa rivestita con film da 20 mg contiene 57,7 mg di lattosio monoidrato. Ogni compressa rivestita con film da 40 mg contiene 115,4 mg di lattosio monoidrato. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere il paragrafo 6.1.