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SIMVASTATINA AURO*28CPR 10MG

SIMVASTATINA AURO*28CPR 10MG

AUROBINDO PHARMA ITALIA Srl
minsan: 038770032
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AVVERTENZE
Miopatia/rabdomiolisi: la simvastatina, cosi' come altri inibitori della HMG-CoA riduttasi, puo' causare occasionalmente miopatia, che si manifesta come dolore, dolorabilita' o debolezza muscolare associati a un aumento della creatinchinasi (CK) di oltre 10 volte il limite superiore del valore normale [ULN]. La miopatia talvolta si manifesta come rabdomiolisi con o senza insufficienza renale acuta secondaria a mioglobinuria, e si sono verificati molto raramente casi con esito fatale. Il rischio di miopatia e' aumentato da livelli elevati di attivita' inibitoria della HMG-CoA riduttasi nel plasma (cioe' livelli elevati di simvastatina e di acido simvastatinico nel plasma), che possono esseredovuti, in parte, a farmaci interagenti che interferiscono con il metabolismo della simvastatina e/o con le vie del trasportatore (vedere paragrafo 4.5). Come per gli altri inibitori della HMG-CoA riduttasi, ilrischio di miopatia/rabdomiolisi e' correlato alla dose. In uno studio clinico nel quale 41.413 pazienti sono stati trattati con la simvastatina, 24.747 (circa il 60%) sono stati arruolati in studi con un follow-up mediano di almeno 4 anni, l'incidenza della miopatia e' stata approssimativamente lo 0,03%, lo 0,08% e lo 0,61% a 20, 40 e 80 mg al giorno rispettivamente. In questi studi, i pazienti sono stati attentamente controllati e sono stati esclusi alcuni medicinali che provocano interazioni. In uno studio clinico in cui i pazienti con una storia diinfarto miocardico erano trattati con simvastatina 80 mg al giorno (follow-up medio anni 6.7), l'incidenza della miopatia era approssimativamente 1.0% in confronto allo 0.02% dei pazienti trattati con 20 mg algiorno. Approssimativamente meta' di questi casi di miopatie si sono verificati durante il primo anno di trattamento. L'incidenza della miopatia durante ogni anno successivo al trattamento era approssimativamente dello 0.1% (vedere paragrafo 4.8 e 5.1). Il rischio di miopatia e'piu' elevato nei pazienti trattati con simvastatina 80 mg rispetto alle altre terapie a base di statine con efficacia simile nel ridurre ilC-LDL. Pertanto, la dose di 80 mg di Simvastatina Aurobindo deve essere usata soltanto in pazienti con grave ipercolesterolemia e ad alto rischio di complicazioni cardiovascolari che non hanno raggiunto gli obiettivi del trattamento con dosi piu' basse e quando ci si aspetta chei benefici siano superiori ai potenziali rischi. In pazienti trattaticon simvastatina 80 mg per i quali e' necessario un agente che interagisce, deve essere usata una dose piu' bassa di simvastatina o un regime alternativo a base di statine con un piu' basso potenziale di interazioni farmaco-farmaco (vedere sotto Misure per ridurre il rischio di miopatia causata da interazioni con medicinali e i paragrafi 4.2, 4.3,e 4.5). In uno studio clinico nel quale pazienti ad alto rischio di malattia cardiovascolare sono stati trattati con simvastatina 40 mg/die(follow-up mediano di 3,9 anni), l'incidenza di miopatia e' stata approssimativamente dello 0,05% per i pazienti non cinesi (n=7.367) rispetto allo 0,24% per i pazienti cinesi (n=5.468). Sebbene l'unica popolazione asiatica valutata in questo studio clinico fosse quella cinese, si deve usare cautela quando si prescrive la simvastatina a pazienti asiatici e si deve necessariamente utilizzare la dose piu' bassa. Ridotta funzionalita' delle proteine di trasporto: la ridotta funzionalita'delle proteine di trasporto epatiche OATP puo' aumentare l'esposizionesistemica alla simvastatina acida e accrescere il rischio di miopatiae rabdomiolisi. Una ridotta funzionalita' puo' verificarsi sia come risultato di inibizione dovuta a medicinali interagenti (ad es. ciclosporina) sia in pazienti portatori del genotipo SLCO1B1 c.521T>C. I pazienti portatori dell'allele del gene SLCO1B1 (c.521T>C) che codifica per una proteina OATP1B1 meno attiva hanno un'aumentata esposizione sistemica alla simvastatina acida e un maggior rischio di miopatia. Il rischio di miopatia correlato a una alta dose (80 mg) di simvastatina e'di circa l'1% in generale, senza test genetici. Sulla base dei risultati dello studio SEARCH, i portatori dell'allele C omozigote (detto anche CC) trattati con 80 mg hanno un rischio del 15% di sviluppare miopatia entro un anno, mentre il rischio nei portatori eterozigoti dell'allele C (CT) e' 1,5%. Il rischio relativo e' 0,3% in pazienti con il genotipo piu' comune (TT) (vedere paragrafo 5.2). Ove disponibile, la genotipizzazione per la presenza dell'allele C deve essere considerata come parte della valutazione beneficio-rischio prima di prescrivere 80mg di simvastatina ai singoli pazienti e le alte dosi, in quelli in cui si riscontra il genotipo CC, devono essere evitate. Tuttavia, l'assenza di questo gene nella genotipizzazione non esclude che possa svilupparsi miopatia. Determinazione dei livelli di creatinchinasi: la creatinchinasi (CK) non deve essere misurata dopo un esercizio fisico intenso o in presenza di una qualsiasi causa alternativa plausibile di aumento della CK poiche' questo rende difficile l'interpretazione del valore. Qualora i livelli basali della CK siano significativamente elevati(>5 x ULN), i livelli devono essere misurati di nuovo dopo 5-7 giorniper confermare i risultati. Prima del trattamento: tutti i pazienti che iniziano la terapia con la simvastatina, o ai quali la dose di simvastatina sta per essere aumentata, devono essere informati del rischiodi miopatia e istruiti a segnalare subito qualsiasi dolore muscolare,dolorabilita' o debolezza senza causa evidente. Deve essere usata cautela nei pazienti con fattori predisponenti per la rabdomiolisi. Al fine di stabilire un valore basale di riferimento, deve essere misuratoil livello di CK prima di iniziare il trattamento nelle seguenti situazioni: pazienti anziani (eta' >= 65 anni); genere femminile; compromissione renale; ipotiroidismo non controllato; storia personale o familiare di disturbi muscolari ereditari; precedente storia di tossicita' muscolare con una statina o un fibrato; abuso di alcol. In tali situazioni, deve essere considerato il rischio del trattamento in relazione ai possibili benefici, ed e' raccomandato un monitoraggio clinico. Se un paziente ha precedentemente sofferto di disturbi muscolari durante il trattamento con fibrati o statine, il trattamento con un farmaco diverso appartenente alla stessa classe deve essere iniziato con cautela.Se i livelli basali di CK sono significativamente elevati (>5 x ULN),il trattamento non deve essere iniziato. Durante il trattamento: se insorgono dolore muscolare, debolezza o crampi mentre un paziente e' intrattamento con una statina, i livelli di CK devono essere misurati.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Inibitori della HMG-CoA riduttasi.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare per la conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; malattie epatiche in fase attiva o innalzamenti persistenti delle transaminasi sieriche senza causa evidente;gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6); somministrazione concomitante di potenti inibitori del CYP3A4 (agenti che aumentano la AUCdi circa 5 volte o piu') (es. itraconazolo, ketoconazolo, posaconazolo, voriconazolo, inibitori della proteasi dell'HIV (es. nelfinavir), boceprevir, telaprevir, eritromicina, claritromicina, telitromicina e nefazodone e medicinali contenenti cobicistat (vedere paragrafi 4.4 e 4.5). Somministrazione concomitante di gemfibrozil, ciclosporina o danazolo (vedere paragrafi 4.4 e 4.5); in pazienti con IF omozigote, somministrazione concomitante di lomitapide con dosi di Simvastatina Aurobindo > di 40 mg (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 4.5).
DENOMINAZIONE
SIMVASTATINA AUROBINDO COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: butilidrossianisolo (E 320), acido ascorbico (E 300), acido citrico monoidrato (E 330), cellulosa microcristallina (E 460a), amido di mais pregelatinizzato, lattosio monoidrato, magnesiostearato (E 470B). Rivestimento della compressa: ipromellosa (E 464),idrossipropilcellulosa (E 463), titanio diossido (E 171), talco (E 553b), ferro ossido giallo (E 172) - (Per 10/20 mg), ferro ossido rosso(E 172) - (Per 10/20/40 mg).
EFFETTI INDESIDERATI
Le frequenze dei seguenti eventi avversi segnalati durante studi clinici e/o segnalati dopo l'immissione in commercio, sono classificate inbase alla valutazione del tasso di incidenza durante ampi studi clinici, a lungo termine e controllati verso placebo, in particolare lo studio HPS (Heart Protection Study) e lo studio 4S (Scandinavian Simvastatin Survival Study) con 20.536 e 4.444 pazienti, rispettivamente (vedere paragrafo 5.1). Per l'HPS, sono stati registrati solo eventi avversigravi come mialgia, aumento delle transaminasi sieriche e del CK. Peril 4S, sono stati registrati tutti gli eventi avversi riportati di seguito. Se in questi studi i tassi di incidenza riguardanti la simvastatina risultavano minori o simili a quelli relativi al placebo, e vi erano segnalazioni di eventi spontanei ragionevolmente classificabili, in base alla valutazione del rapporto di causalita', come correlati, questi eventi avversi sono stati classificati come "rari". Nell'HPS (vedere paragrafo 5.1) che ha coinvolto 20.536 pazienti trattati con 40 mgal giorno di simvastatina (n=10.269) o placebo (n=10.267), i profilidi sicurezza sono stati sovrapponibili tra i pazienti trattati con 40mg di simvastatina e i pazienti trattati con placebo su una media di 5anni di studio. La frequenza di interruzione dovuta agli effetti indesiderati e' stata simile (4,8% nei pazienti trattati con la simvastatina 40 mg in confronto al 5,1% nei pazienti trattati con il placebo). L'incidenza di miopatia e' stata <0,1% nei pazienti trattati con 40 mgdi simvastatina. Sono state riscontrate transaminasi elevate (>3 x ULN, confermato da test ripetuto) nello 0,21% (n=21) dei pazienti trattati con 40 mg di simvastatina in confronto allo 0,09% (n=9) dei pazientitrattati con il placebo. La frequenza degli effetti indesiderati e' indicata come segue: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro(<1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro:anemia. Disturbi psichiatrici. Molto raro: insonnia; non nota: depressione. Patologie del sistema nervoso. Raro: cefalea, parestesia, capogiri, neuropatia periferica; molto raro: deterioramento della memoria.Patologie dell'occhio. Raro: visione offuscata, compromissione della vista. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non nota: malattia polmonare interstiziale (vedere sezione 4.4). Patologie gastrointestinali. Raro: stipsi, dolore addominale, flatulenza, dispepsia, diarrea, nausea, vomito, pancreatite. Patologie epatobiliari. Raro: epatite/ittero; molto raro: insufficienza epatica fatale e non fatale. Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: anafilassi. Patologie dellacute e del tessuto sottocutaneo. Raro: eruzione cutanea, prurito, alopecia; molto raro: eruzioni lichenoidi da farmaci. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro: miopatia* (compresa miosite), rabdomiolisi (vedere paragrafo 4.4) con o senza insufficienza renale acuta, mialgia, crampi muscolari. * In uno studio clinico,la miopatia si e' verificata comunemente in pazienti trattati con simvastatina 80 mg al giorno rispetto a quelli trattati con 20 mg al giorno (1,0% vs 0,02% rispettivamente) (vedere paragrafi 4.4 e 4.5). Moltoraro: rottura muscolare; non nota: tendinopatia, talvolta complicatada rottura; miopatia necrotizzante immuno mediata (IMNM)**. ** Ci sonostate segnalazioni molto rare di miopatia necrotizzante immuno mediata (IMNM), una miopatia autoimmune durante o dopo il trattamento con alcune statine. La IMNM e' caratterizzata clinicamente da: debolezza muscolare prossimale persistente e da un'elevata creatinchinasi sierica,che permangono nonostante l'interruzione del trattamento con statine;biopsia muscolare che mostra una miopatia necrotizzante senza una significativa infiammmazione; miglioramento con agenti immunosoppressivi (vedere paragrafo 4.4). Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non noto: disfunzione erettile; molto raro: ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione.Raro: astenia. In casi rari e' stata segnalata una sindrome apparenteda ipersensibilita' che ha incluso alcuni dei seguenti sintomi: angioedema, sindrome lupus-simile, polimialgia reumatica, dermatomiosite, vasculite, trombocitopenia, eosinofilia, aumento della VES, artrite ed artralgia, orticaria, fotosensibilita', febbre, vampate, dispnea e malessere. Esami diagnostici. Raro: aumenti dei livelli delle transaminasisieriche (alanina aminotransferasi, aspartato aminotransferasi, gamma-glutamil transpeptidasi) (vedere paragrafo 4.4 Effetti epatici), aumenti della fosfatasi alcalina; aumenti dei livelli della CK sierica (vedere paragrafo 4.4). Aumenti della HbA1c e dei livelli sierici di glucosio a digiuno sono stati segnalati con le statine, compresa Simvastatina Aurobindo. Sono state riportate rare segnalazioni post-marketing di compromissione cognitiva (per es., perdita della memoria, dimenticanza, amnesia, compromissione della memoria, confusione) associata con l'uso di statina, compresa simvastatina. Le segnalazioni sono state generalmente non serie, e reversibili dopo l'interruzione della terapia con statina, con tempi variabili per l'insorgenza dei sintomi (da 1 giorno ad anni) e la risoluzione dei sintomi (mediana di 3 settimane). Iseguenti ulteriori effetti indesiderati sono stati segnalati con alcune statine: disturbi del sonno, compresi incubi, disfunzione sessuale,diabete mellito: la frequenza dipende dalla presenza o assenza di fattori di rischio (glicemia a digiuno >= 5,6 mmol/l, BMI > 30 kg/m^2, livelli elevati di trigliceridi, storia di ipertensione). Popolazione pediatrica: in uno studio di 48 settimane effettuato su bambini e adolescenti (ragazzi in stadio di Tanner II e superiore e ragazze in post-menarca da almeno un anno) dai 10 ai 17 anni di eta' con ipercolesterolemia familiare eterozigote (n = 175), il profilo di sicurezza e tollerabilita' del gruppo trattato con Simvastatina Aurobindob e' stato generalmente simile a quello del gruppo trattato con placebo. Non sono notigli effetti a lungo termine sulla maturazione fisica, intellettuale, esessuale. Al momento non sono disponibili dati sufficienti dopo un anno di trattamento (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 5.1). Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: Simvastatina Aurobindo e' controindicata in gravidanza (vedere paragrafo 4.3). La sicurezza nelle donne in gravidanza non e' stata stabilita. Non sono stati condotti studi clinici controllati con simvastatina nelle donne in gravidanza. Sono state riportate rare segnalazioni di anomalie congenite dovute all'esposizione intrauterina di inibitori della HMG-CoA riduttasi. Tuttavia, in una analisi di circa 200gravidanze, seguite in modo prospettico, esposte durante il primo trimestre alla simvastatina o a un altro inibitore della HMG-CoA riduttasi strettamente correlato, l'incidenza di anomalie congenite e' stata comparabile a quella riscontrata nella popolazione generale. Questo numero di gravidanze e' stato statisticamente sufficiente per escludere un aumento di 2,5 volte o superiore di anomalie congenite rispetto all'incidenza di base. Nonostante non vi siano evidenze che l'incidenza dianomalie congenite nei figli di pazienti in trattamento con la simvastatina o con un altro inibitore della HMG-CoA riduttasi strettamente correlato differisca da quella osservata nella popolazione generale, iltrattamento della madre con simvastatina puo' ridurre nel feto i livelli di mevalonato che e' un precursore della biosintesi del colesterolo. L'aterosclerosi e' un processo cronico e, generalmente, l'interruzione di medicinali ipolipemizzanti durante la gravidanza dovrebbe avereun impatto limitato sui rischi a lungo termine associati a ipercolesterolemia primaria. Per questi motivi, Simvastatina Aurobindo non deveessere utilizzata nelle donne in gravidanza, che stiano pianificando una gravidanza o che sospettino di essere incinte. Il trattamento con Simvastatina Aurobindo deve essere sospeso per tutta la durata della gravidanza o fin quando non sia stato accertato che la donna non e' in gravidanza (vedere i paragrafi 4.3 e 5.3). Allattamento: non e' noto sela simvastatina o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno.Poiche' molti medicinali sono escreti nel latte materno e a causa delpotenziale rischio di reazioni avverse gravi, le donne in trattamentocon Simvastatina Aurobindo non devono allattare al seno (vedere paragrafo 4.3). Fertilita': non sono disponibili dati di studi clinici relativi agli effetti della simvastatina sulla fertilita' nell'uomo. La simvastatina non ha avuto effetti sulla fertilita' di ratti di sesso maschile e femminile (vedere paragrafo 5.3).
INDICAZIONI
Ipercolesterolemia: trattamento dell'ipercolesterolemia primaria o della dislipidemia mista, come aggiunta alla dieta, quando la risposta alla dieta e ad altri trattamenti non farmacologici (es. esercizio fisico, riduzione del peso corporeo) e' inadeguata. Trattamento dell'ipercolesterolemia familiare omozigote (IF omozigote) come aggiunta alla dieta e ad altri trattamenti ipolipemizzanti (es. LDL aferesi) o se talitrattamenti non sono appropriati. Prevenzione cardiovascolare: riduzione della mortalita' e della morbilita' cardiovascolare nei pazienti con manifesta malattia cardiovascolare aterosclerotica o diabete mellito, con livelli di colesterolo sia normali che aumentati, come terapia aggiuntiva per la correzione di altri fattori di rischio e di altre terapie cardioprotettive (vedere paragrafo 5.1).
INTERAZIONI
Meccanismi multipli possono contribuire a potenziali interazioni con gli inibitori della HMG Co-A reduttasi. Farmaci o prodotti a base di erbe che inibiscono determinati enzimi (ad esempio CYP3A4) e/o trasportatori (per esempio OATP1B) possono aumentare le concentrazioni plasmatiche di simvastatina e acido simvastatinico e possono comportare un aumento del rischio di miopatia/rabdomiolisi. Consultare le informazionisulla prescrizione di tutti i farmaci utilizzati in concomitanza per ottenere ulteriori informazioni sulle potenziali interazioni con simvastatina e/o la potenziale alterazione di enzimi o trasportatori e possibili aggiustamenti di dose e posologia. Gli studi sulle interazioni sono stati condotti soltanto negli adulti. Interazioni farmacodinamiche;interazioni con medicinali ipolipemizzanti che possono causare miopatia quando somministrati da soli: il rischio di miopatia, inclusa la rabdomiolisi, e' aumentato durante l'uso contemporaneo di fibrati. Inoltre, vi e' un'interazione farmacocinetica con il gemfibrozil che produce un aumento delle concentrazioni plasmatiche di simvastatina (vederesotto Interazioni farmacocinetiche e paragrafi 4.3 e 4.4). Quando la simvastatina e il fenofibrato sono somministrati contemporaneamente, non c'e' alcuna evidenza che il rischio di miopatia sia superiore alla somma dei rischi individuali di ciascun medicinale. Non sono disponibili dati di farmacovigilanza e farmacocinetica adeguati per gli altri fibrati. Rari casi di miopatia/rabdomiolisi sono stati associati con simvastatina co-somministata con dosi di niacina che modificano i lipidi(>=1 g al giorno) (vedere paragrafo 4.4). Effetti di altri medicinalisulla simvastatina; interazioni che interessano gli inibitori del CYP3A4: la simvastatina e' un substrato del citocromo P450 3A4. Inibitoripotenti del citocromo P450 3A4 aumentano il rischio di miopatia e rabdomiolisi nel corso della terapia con simvastatina innalzando il livello di attivita' inibitoria sulla HMG-CoA reduttasi nel plasma. Questi inibitori includono itraconazolo, ketoconazolo, posaconazolo, voriconazolo, eritromicina, claritromicina, telitromicina, inibitori dell'HIV proteasi (es. nelfinavir), boceprevir, telaprevir, nefazodone e medicinali contenenti cobicistat. L'uso contemporaneo di itraconazolo ha prodotto un aumento superiore a 10 volte dell'esposizione alla simvastatina in forma acida (il metabolita attivo beta-idrossiacido). La telitromicina ha incrementato di 11 volte l'esposizione alla simvastatina acida. L'associazione con itraconazolo, ketoconazolo, posaconazolo, voriconazolo, inibitori della HIV proteasi (es. nelfinavir), boceprevir, telaprevir, eritromicina, claritromicina, telitromicina e nefazodone e medicinali contenenti cobicistat e' controindicata, come pure con gemfibrozil, ciclosporina e danazolo (vedere paragrafo 4.3). Se il trattamento con potenti inibitori del CYP3A4 (agenti che aumentano l'AUC di circa 5 volte o piu') non e' evitabile, la terapia con simvastatina deveessere sospesa (e deve essere valutato l'uso di una statina alternativa) nel corso del trattamento. Si deve agire con cautela quando si associa la simvastatina con alcuni altri inibitori del CYP3A4 meno potenti: fluconazolo, verapamil, o diltiazem (vedere i paragrafi 4.2 e 4.4).Ticagrelor: la co-somministrazione di ticagrelor e simvastatina ha aumentato la C max della simvastatina dell'81% e l'AUC del 56%, e ha prodotto un incremento della C max della simvastatina-acido del 64% e dell'AUC del 52%, con alcuni incrementi individuali superiori di 2-3 volte. La co-somministrazione di ticagrelor e dosi di simvastatina superiori a 40 mg al giorno puo' causare reazioni avverse dovute alla simvastatina, e deve essere valutata rispetto ai potenziali benefici. Non ci sono stati effetti della simvastatina sui livelli plasmatici di ticagrelor. L'uso concomitante di ticagrelor con dosi di simvastatina superiori a 40 mg non e' raccomandato. Fluconazolo: sono stati osservati raricasi di rabdomiolisi associati con la somministrazione concomitante di simvastatina e fluconazolo (vedere sezione 4.4). Ciclosporina: il rischio di miopatia/rabdomiolisi aumenta con la somministrazione contemporanea di ciclosporina con simvastatina; pertanto, l'uso con ciclosporina e' controindicato (vedere i paragrafi 4.3 e 4.4). Sebbene il meccanismo non sia stato completamente compreso, la ciclosporina ha mostrato di aumentare l'AUC degli inibitori della HMG-CoA reduttasi. L'aumento dell'AUC per la simvastatina acida e' presumibilmente dovuto, in parte, all'inibizione del CYP3A4 e/o OATP1B1. Danazolo: il rischio di miopatia e rabdomiolisi aumenta con l'assunzione contemporanea di danazolo con simvastatina: pertanto, l'uso con danazolo e' controindicato (vedere i paragrafi 4.3 e 4.4). Gemfibrozil: il gemfibrozil aumenta l'AUCdella simvastatina in forma acida di 1,9 volte, probabilmente a causadell'inibizione del processo di glucuronidazione e/o OATP1B1 (vedereparagrafi 4.3 e 4.4). La somministrazione concomitante con gemfibrozile' controindicata. Acido fusidico: il rischio di miopatia inclusa larabdomiolisi puo' essere aumentato dalla somministrazione concomitantedi acido fusidico per via sistemica con statine. Il meccanismo di questa interazione (sia essa di farmacodinamica o di farmacocinetica, o di entrambe) e' ancora sconosciuto. Ci sono state segnalazioni di rabdomiolisi (tra cui alcuni decessi) in pazienti che ricevevano questa combinazione. La co-somministrazione di questa combinazione puo' causareun aumento delle concentrazioni plasmatiche di entrambi gli agenti. See' necessario il trattamento con acido fusidico, il trattamento con simvastatina deve essere interrotto per tutta la durata del trattamentocon acido fusidico. Vedere anche paragrafo 4.4. Amiodarone: il rischio di miopatia e rabdomiolisi e' aumentato dall'assunzione contemporanea di amiodarone con simvastatina (vedere paragrafo 4.4). In uno studioclinico in corso, e' stata segnalata miopatia nel 6% dei pazienti cheassumevano 80 mg di simvastatina e amiodarone. Pertanto, la dose di simvastatina non deve superare i 20 mg al giorno nei pazienti in terapia concomitante con amiodarone. Bloccanti del canale del calcio; verapamil: il rischio di miopatia e rabdomiolisi e' aumentato dalla somministrazione concomitante di verapamil e simvastatina 40 mg o 80 mg (vedere paragrafo 4.4). In uno studio di farmacocinetica, l'uso contemporaneo di verapamil ha prodotto un aumento pari a 2.3 volte dell'esposizione della simvastatina in forma acida, dovuto probabilmente, in parte, all'inibizione del CYP3A4. Pertanto la dose di simvastatina non deve eccedere i 20 mg al giorno nei pazienti in terapia concomitante con verapamil. Diltiazem: il rischio di miopatia e rabdomiolisi e' aumentato dalla somministrazione concomitante di diltiazem e simvastatina 80 mg (vedere paragrafo 4.4).
POSOLOGIA
Posologia: l'intervallo del dosaggio e' di 5-80 mg al giorno per via orale somministrati in dose singola alla sera. L'aggiustamento del dosaggio, se necessario, deve essere fatto ad intervalli di non meno di 4settimane, sino ad un massimo di 80 mg al giorno somministrati in dosesingola alla sera. La dose di 80 mg e' raccomandata solo nei pazienticon ipercolesterolemia grave e ad alto rischio di complicazioni cardiovascolari che non hanno raggiunto i loro obiettivi di trattamento condosi piu' basse e quando ci si aspettano benefici che prevalgano suirischi potenziali (vedere paragrafi 4.4 e 5.1). Ipercolesterolemia: ilpaziente deve essere sottoposto ad una dieta standard povera di colesterolo e deve continuare questa dieta durante il trattamento con Simvastatina Aurobindo. La dose usuale iniziale e' di 10-20 mg al giorno somministrati in dose singola alla sera. I pazienti che richiedono una forte riduzione delle LDL-C (piu' del 45%) possono iniziare con 20-40 mg al giorno somministrati in dose singola alla sera. L'aggiustamento del dosaggio, se necessario, deve essere effettuato come specificato sopra. Ipercolesterolemia familiare omozigote: sulla base dei risultatidi uno studio clinico controllato, la dose raccomandata di simvastatina e' di 40 mg al giorno somministrati alla sera. In questi pazienti Simvastatina Aurobindo deve essere usata in aggiunta ad altri trattamenti ipolipemizzanti (es. LDL aferesi) o se tali trattamenti non sono disponibili. Nei pazienti che assumono lomitapide in concomitanza con Simvastatina Aurobindo, la dose di simvastatina non deve superare 40 mg/die (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 4.5). Prevenzione cardiovascolare: ladose usuale di Simvastatina Aurobindo e' da 20 a 40 mg/die somministrati in dose singola alla sera in pazienti ad alto rischio di cardiopatia coronarica (CHD, con o senza iperlipidemia). La terapia farmacologica puo' essere iniziata contemporaneamente alla dieta e all'esercizio fisico. L'aggiustamento del dosaggio, se necessario, deve essere effettuato come specificato sopra. Terapia concomitante: Simvastatina Aurobindo e' efficace da sola o in associazione con i sequestranti degli acidi biliari. La somministrazione deve essere fatta o piu' di 2 ore prima o piu' di 4 ore dopo l'assunzione di un sequestrante degli acidi biliari. Per i pazienti che assumono Simvastatina Aurobindo in concomitanza a fibrati, diversi da gemfibrozil (vedere paragrafo 4.3) o fenofibrato, la dose di Simvastatina Aurobindo non deve superare i 10 mg/die.Nei pazienti che assumono amiodarone, amlodipina, verapamil, diltiazemo prodotti contenenti elbasvir o grazoprevir contemporaneamente a Simvastatina Aurobindo, la dose di Simvastatina Aurobindo non deve superare i 20 mg al giorno (vedere i paragrafi 4.4 e 4.5). Danno renale: neipazienti con danno renale moderato non sono necessarie modifiche deldosaggio. Nei pazienti con insufficienza renale grave (clearance dellacreatinina <30 ml/min), dosi superiori a 10 mg al giorno devono essere attentamente valutate e, se ritenute necessarie, introdotte con cautela. Uso nei pazienti anziani: non e' necessario alcun aggiustamento del dosaggio. Popolazione pediatrica: per i bambini e gli adolescenti (ragazzi in stadio di Tanner II e superiore e ragazze in post menarca da almeno un anno, 10-17 anni di eta') con ipercolesterolemia familiareeterozigote, la consueta dose iniziale raccomandata e' di 10 mg una volta al giorno la sera. Bambini e adolescenti devono essere messi a dieta standard per diminuire il colesterolo prima di iniziare il trattamento con simvastatina; questa dieta deve continuare durante il trattamento con simvastatina. Il range di dosaggio raccomandato e' 10-40 mg al giorno; la dose massima raccomandata e' 40 mg al giorno. Le dosi devono essere individualizzate in base all'obiettivo terapeutico raccomandato come consigliato dalle raccomandazioni per il trattamento pediatrico (vedere paragrafi 4.4 e 5.1). L'aggiustamento deve essere fatto adintervalli di 4 settimane o piu'. L'esperienza di simvastatina nell'eta' pre-puberale e' limitata. Modo di somministrazione: Simvastatina Aurobindo va somministrata per via orale. Simvastatina Aurobindo puo' essere somministrata come dose singola alla sera.
PRINCIPI ATTIVI
Ciascuna compressa rivestita con film contiene 10 mg di simvastatina;ciascuna compressa rivestita con film contiene 20 mg di simvastatina;ciascuna compressa rivestita con film contiene 40 mg di simvastatina.Eccipiente con effetti noti: lattosio monoidrato. Una compressa rivestita con film contiene 70 mg di lattosio monoidrato; una compressa rivestita con film contiene 140 mg di lattosio monoidrato; una compressa rivestita con film contiene 280 mg di lattosio monoidrato. Per l'elencocompleto degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

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