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SEROQUEL*60CPR 50MG RP

SEROQUEL*60CPR 50MG RP

CHEPLAPHARM ARZNEIMITTEL GMBH
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AVVERTENZE
Poiche' Seroquel compresse a rilascio prolungato e' approvato per diverse indicazioni, si deve tener conto del profilo di sicurezza del farmaco rispetto alla diagnosi del singolo paziente e alla dose da somministrare. L'efficacia e la sicurezza a lungo termine nei pazienti con MDD non sono state valutate come trattamento aggiuntivo; tuttavia, l'efficacia e la sicurezza a lungo termine sono state valutate in pazientiadulti sottoposti a monoterapia (vedere paragrafo 5.1). Popolazione pediatrica. La quetiapina non deve essere utilizzata nei bambini e negliadolescenti di eta' inferiore a 18 anni, a causa della mancanza di dati che ne supportino l'uso in questa fascia d'eta'. Gli studi clinicicon quetiapina hanno evidenziato che, in aggiunta al noto profilo di sicurezza osservato negli adulti (vedere paragrafo 4.8), alcuni eventiavversi si verificano con una frequenza superiore nei bambini e negliadolescenti rispetto agli adulti (aumento dell'appetito, innalzamentodella prolattina sierica, vomito, rinite e sincope) o possono avere differenti implicazioni per bambini e adolescenti (sintomi extrapiramidali e irritabilita'), mentre uno di questi non era mai stato segnalatoprecedentemente negli studi condotti in soggetti adulti (aumento dellapressione arteriosa). Nei bambini e negli adolescenti sono state osservate anche alterazioni dei test di funzionalita' tiroidea. Inoltre, in termini di sicurezza le implicazioni a lungo termine del trattamentocon quetiapina sulla crescita e sulla maturazione non sono state analizzate oltre le 26 settimane. Le implicazioni a lungo termine relativeallo sviluppo cognitivo e comportamentale non sono note. Negli studiclinici controllati con placebo condotti su pazienti bambini e adolescenti, la quetiapina e' stata associata ad un'aumentata incidenza di sintomi extrapiramidali (EPS) rispetto al placebo nei pazienti trattatiper schizofrenia, mania bipolare e depressione bipolare (vedere paragrafo 4.8). Suicidio/ideazione suicidaria o peggioramento clinico. La depressione e' associata ad un aumentato rischio di ideazione suicidaria, autolesionismo e suicidio (eventi correlati al suicidio). Questo rischio persiste fino ad una remissione significativa. Poiche' tale miglioramento potrebbe non verificarsi nel corso delle prime settimane o piu' di trattamento, i pazienti devono essere strettamente monitorati fino al raggiungimento di tale miglioramento. Dall'esperienza clinica generale si e' osservato che il rischio di suicidio puo' aumentare nellefasi precoci del miglioramento. Inoltre, il medico deve considerare il rischio potenziale di eventi correlati al suicidio dopo brusca interruzione del trattamento con quetiapina, dovuti ai noti fattori di rischio della patologia in questione. Anche altri disturbi psichiatrici per i quali viene prescritta la quetiapina possono essere associati ad un aumento del rischio di eventi correlati al suicidio. Oltre a cio', queste patologie possono esistere in co-morbilita' con episodi depressivi maggiori. Le stesse precauzioni seguite per il trattamento di pazienti con episodi depressivi maggiori devono percio' essere adottate durante il trattamento di pazienti affetti da altri disturbi psichiatrici. I pazienti con un'anamnesi positiva per eventi correlati al suicidio, o coloro che mostrano un grado significativo di ideazione suicidariaprima dell'inizio del trattamento sono esposti ad un rischio maggioredi ideazione suicidaria o tentativo di suicidio, e devono pertanto essere sottoposti a stretta sorveglianza durante il trattamento. Una metanalisi condotta su studi clinici controllati con placebo con farmaciantidepressivi in pazienti adulti con disturbi psichiatrici ha mostrato un aumentato rischio di comportamento suicidario con l'uso di antidepressivi rispetto al placebo nei pazienti di eta' inferiore a 25 anni.Durante la terapia deve essere effettuato un attento monitoraggio deipazienti, in particolare di quelli ad alto rischio, specialmente nelle fasi iniziali del trattamento e in seguito a variazioni del dosaggio. I pazienti (e chi si prende cura di loro) devono essere avvertiti della necessita' di controllare qualsiasi eventuale peggioramento clinico, comportamento o ideazione suicidaria e variazioni inusuali del comportamento, e di richiedere immediatamente un intervento medico se talisintomi si presentano. In studi clinici controllati con placebo a piu' breve termine condotti su pazienti con episodi depressivi maggiori associati al disturbo bipolare e' stato osservato un incremento del rischio di eventi correlati al suicidio nei pazienti adulti giovani (di eta' inferiore a 25 anni) trattati con quetiapina rispetto ai pazientitrattati con placebo (rispettivamente 3,0% vs 0%). Nell'ambito di studi clinici condotti in pazienti con MDD, l'incidenza degli eventi correlati al suicidio rilevata in pazienti adulti giovani (eta' inferiore a25 anni) era pari al 2,1% (3/144) per quetiapina e all'1,3% (1/75) per il placebo. Uno studio retrospettivo con quetiapina per il trattamento di pazienti con disturbi depressivi maggiori sulla popolazione ha mostrato un aumento del rischio di autolesionismo e suicidio nei pazienti di eta' da 25 a 64 anni senza una storia di autolesionismo durantel'assunzione di quetiapina insieme ad altri antidepressivi. Rischio metabolico. Dato il rischio di peggioramento del profilo metabolico, incluse le variazioni del peso corporeo, del glucosio ematico (vedere iperglicemia) e dei lipidi, che e' stato riscontrato nell'ambito di studiclinici, i parametri metabolici dei pazienti devono essere valutati all'inizio del trattamento e le variazioni di questi parametri devono essere controllate regolarmente durante il trattamento. Il peggioramento di questi parametri deve essere gestito in modo clinicamente appropriato (vedere anche paragrafo 4.8). Sintomi extrapiramidali . Negli studi clinici controllati con placebo nei pazienti adulti trattati per episodi depressivi maggiori correlati a disturbo bipolare e disturbo depressivo maggiore, la quetiapina e' stata associata ad un aumento dell'incidenza di sintomi extrapiramidali (EPS) rispetto al placebo (vedereparagrafi 4.8 e 5.1). L'uso di quetiapina e' stato associato allo sviluppo di acatisia, caratterizzata da una sensazione di agitazione soggettivamente spiacevole o disturbante e dalla necessita' di muoversi, spesso accompagnata da un'incapacita' a rimanere seduti o fermi. Cio' e' piu' probabile che si verifichi entro le prime settimane di trattamento. Nei pazienti che manifestino questi sintomi, l'incremento della dose potrebbe rivelarsi nocivo. Discinesia tardiva . Qualora si manifestassero segni e sintomi di discinesia tardiva si deve considerare unariduzione del dosaggio o l'interruzione della terapia con quetiapina.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antipsicotici; Diazepine, ossazepine e tiazepine.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede condizioni speciali di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. La somministrazione concomitante degli inibitori del citocromo P4503A4, come gli inibitori della proteasi dell'HIV, agenti antifungini azolici, eritromicina, claritromicina e nefazodone, e' controindicata (vedere paragrafo 4.5).
DENOMINAZIONE
SEROQUEL 50 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO. SEROQUEL 150 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO. SEROQUEL 200 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO. SEROQUEL 300 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO. SEROQUEL 400 MGCOMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO.
ECCIPIENTI
Nucleo: cellulosa microcristallina; sodio citrato; lattosio monoidrato; magnesio stearato; ipromellosa 2208. Rivestimento: ipromellosa 2910;macrogol 400; titanio diossido (E171); ossido di ferro giallo (E172)(compresse da 50, 200 e 300 mg); ossido di ferro rosso (E172) (compresse da 50 mg).
EFFETTI INDESIDERATI
Le reazioni avverse al farmaco (ADR) piu' comunemente osservate con quetiapina (>=10%) sono sonnolenza, capogiro, cefalea, secchezza delle fauci, sintomi di astinenza (interruzione), aumenti dei livelli siericidi trigliceridi, aumenti del colesterolo totale (prevalentemente colesterolo LDL), diminuzioni del colesterolo HDL, incremento ponderale, diminuzione dell'emoglobina e sintomi extrapiramidali. L'incidenza di ADR associate alla terapia con quetiapina, e' riportata nell'elenco seguente secondo il formato raccomandato dal Council for International Organizations of Medical Sciences (CIOMS III Working Group; 1995). ADR associate alla terapia con quetiapina. Le frequenze degli eventi avversi sono classificate secondo la seguente convenzione: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), e non nota (non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune: diminuzione dell'emoglobina (22); comune: leucopenia (1), (28), diminuzione della conta dei neutrofili, aumento degli eosinofili (27); non comune: neutropenia (1), trombocito-penia, anemia, diminuzione della conta delle piastrine (13); raro: agranulocitosi (26). Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilità (incluse reazioni allergiche cutanee); molto raro: reazione anafilattica (5). Patologie endocrine. Comune: iperprolattinemia (15), diminuzione della T4 totale (24), diminuzione della T4 libera (24), diminuzione della T3 totale (24), aumento del TSH (24); non comune: diminuzione della t3 libera (24), ipotiroidismo (21); molto raro: secrezioneinappropriata dell'ormone antidiuretico. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: aumento dei livelli di trigliceridi nelsangue (10), (30), aumento del colesterolo totale (principal-mente colesterolo ldl) (11), (30), diminuzione del colesterolo HDL (17), (30),aumento ponderale (8) (30); comune: aumento dell'appetito, aumento della glicemia fino a livelli iperglicemici (6), (30); non comune: iponatriemia (19), diabete mellito (1), (5), esacerbazione del diabete pre-esistente; raro: sindrome metabolica (29). Disturbi psichiatrici. Comune: sogni anomali e incubi, ideazione suicidaria e comporta-mento suicidario (20); raro: sonnambuli-smo ed altri eventi correlati come parlare nel sonno e disturbo dell'alimen-tazione correlato al sonno. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: capogiro (4), (16), sonnolenza (2), (16), cefalea, sintomi extrapiramidali (1), (21); comune: disartria; non comune: crisi epilettiche (1), sindrome delle gambe senza riposo, discinesia tardiva (1), (5), sincope (4), (16), stato confusionale.Patologie cardiache. Comune: tachicardia (4), palpitazioni (23); noncomune: prolunga-mento dell'intervallo QT(1), (12), (18), bradicardia(32); non nota: cardiomiopatia, miocardite. Patologie dell'occhio. Comune: visione offuscata. Patologie vascolari. Comune: ipotensione ortostatica (4), (16); raro: tromboem-bolismo venoso (1); non nota: ictus (33). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: dispnea (23); non comune: rinite. Patologie gastrointesti-nali. Molto comune: secchezza delle fauci; comune: stipsi, dispepsia, vomito (25); non comune: disfagia (7); raro: pancreatite (1), ostruzione intestinale/ileo. Patologie epatobiliari. Comune: aumento dei livelli sierici di alanina aminotransferasi (ALT) (3). Aumento dei livelli di gamma-GT (3); non comune: aumento dei livelli sierici di aspartato aminotransferasi (AST) (3); raro: ittero (5), epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto raro: angioedema (5), sindrome di Stevens-Johnson (5); non nota: necrolisi tossica epidermica, eritema multiforme, pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP), eruzione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), vasculite cutanea. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto raro:rabdomiolisi. Patologie renali e urinarie. Non comune: ritenzione urinaria. Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali. Non nota: sindrome da astinenza neonatale da farmaci (31). Patologie dell'apparatoriproduttivo e della mammella. Non comune: disfunzioni sessuali; raro:priapismo, galattorrea, gonfiore mammario, disturbi mestruali. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministra-zione. Molto comune: sintomi di astinenza (interruzione) (1), (9); comune: astenia lieve, edema periferico, irritabilità, piressia; raro: sindrome maligna da neurolettici (1), ipotermia. Esami diagnostici. Raro: aumento della creatina-fosfochinasi (14). (1) Vedere paragrafo 4.4. (2) Puo'verificarsi sonnolenza, generalmente durante le prime due settimane di trattamento, che si risolve solitamente proseguendo la somministrazione di quetiapina. (3) In alcuni pazienti trattati con quetiapina sonostati osservati aumenti asintomatici (scostamento da normale a >=3X LSN in qualsiasi momento) delle transaminasi sieriche (ALT, AST) o delle gamma-GT. Tali aumenti sono stati generalmente reversibili proseguendo la terapia con quetiapina. (4) Come con altri antipsicotici con attivita' alfa1 bloccante adrenergica, quetiapina puo' comunemente indurre ipotensione ortostatica, associata a capogiro, tachicardia e, in alcuni pazienti, sincope, specialmente durante la fase iniziale di titolazione (vedere paragrafo 4.4). (5) Il calcolo delle frequenze per queste ADR deriva esclusivamente dai dati di post-marketing, ricavati dall'impiego della formulazione di quetiapina a rilascio immediato. (6) Glicemia a digiuno >=126 mg/dL (>=7,0 mmol/L) o glicemia non a digiuno >=200 mg/dL (>=11,1 mmol/L) in almeno un'occasione. (7) Un aumento del tasso di disfagia con quetiapina rispetto al placebo e' stato osservatosolo negli studi clinici nella depressione bipolare. (8) Basato su unaumento ponderale >7% rispetto al peso basale. Si verifica prevalentemente durante le prime settimane di trattamento negli adulti. (9) I seguenti sintomi da astinenza sono stati osservati piu' frequentemente in studi clinici in acuto, in monoterapia controllati verso placebo, che hanno valutato i sintomi da sospensione: insonnia, nausea, cefalea,diarrea, vomito, capogiro ed irritabilita'. L'incidenza di queste reazioni e' diminuita significativamente dopo 1 settimana dall'interruzione del farmaco. (10) Trigliceridi >=200 mg/dL (>=2,258 mmol/L) (pazienti con eta' >=18 anni) o >=150 mg/dL (>=1,694 mmol/L) (pazienti con eta' <18 anni), in almeno un'occasione. (11) Colesterolo >=240 mg/dL (>=6,2064 mmol/L) (pazienti con eta' >=18 anni) o >=200 mg/dL (>=5,172 mmol/L) (pazienti con eta' <18 anni), in almeno un'occasione. E' stato osservato con frequenza molto comune un aumento del colesterolo LDL >=30mg/dL (>=0,769 mmol/L).
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza. Primo trimestre. La moderata quantita' di dati pubblicatida gravidanze esposte (tra 300-1000 esiti di gravidanza), comprendentireports individuali e alcuni studi osservazionali non suggeriscono unaumento del rischio di malformazioni dovute al trattamento. Tuttavia,sulla base di tutti i dati disponibili, non puo' essere stabilita unaconclusione definitiva. Studi su animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Pertanto, quetiapina deve essere usata durante la gravidanza solo se i benefici giustificano i potenzialirischi. Terzo trimestre. I neonati esposti al trattamento con antipsicotici (fra cui quetiapina) durante il terzo trimestre di gravidanza sono a rischio di manifestare reazioni avverse, fra cui sintomi extrapiramidali e/o sintomi di astinenza che possono variare per gravita' e durata dopo la nascita. Sono stati segnalati casi di agitazione, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, distress respiratorio o disturbi della nutrizione. Di conseguenza, i neonati dovrebbero essere attentamente monitorati. Allattamento. In base a un numero molto limitato di dati ricavati da reports pubblicati sull'escrezione di quetiapina nel latte materno umano, il grado di escrezione di quetiapina alle dosi terapeutiche non sembra essere costante. Data la mancanza di dati robusti,bisogna decidere se interrompere l'allattamento al seno oppure sospendere la terapia con Seroquel compresse a rilascio prolungato, tenendoconto del beneficio dell'allattamento al seno per il bambino e del beneficio della terapia per la madre. Fertilita'. Gli effetti di quetiapina sulla fertilita' dell'uomo non sono stati valutati. Sono stati riscontrati effetti correlati a livelli elevati di prolattina nei ratti, benche' non siano direttamente rilevanti per l'uomo (vedere paragrafo 5.3).
INDICAZIONI
Seroquel compresse a rilascio prolungato e' indicato per il: trattamento della schizofrenia; trattamento del disturbo bipolare: per il trattamento degli episodi maniacali di entita' da moderata a grave nel disturbo bipolare, per il trattamento degli episodi depressivi maggiori nel disturbo bipolare, per la prevenzione delle recidive di episodi maniacali o depressivi nei pazienti affetti da disturbo bipolare che hannorisposto in precedenza al trattamento con quetiapina; trattamento aggiuntivo (add-on) degli episodi depressivi maggiori nei pazienti con Disturbi Depressivi Maggiori (MDD) con risposta sub-ottimale alla monoterapia antidepressiva (vedere paragrafo 5.1). Prima di iniziare il trattamento, il medico deve prendere in considerazione il profilo di sicurezza di Seroquel compresse a rilascio prolungato (vedere paragrafo 4.4).
INTERAZIONI
Poiche' la quetiapina esplica la sua attivita' principale sul sistemanervoso centrale, la quetiapina deve essere somministrata con cautelain associazione con altri farmaci ad attivita' centrale e con alcol. Deve essere prestata cautela nel trattamento di pazienti che ricevono altri medicinali con effetti anticolinergici (muscarinici) (vedere paragrafo 4.4). Il citocromo P450 (CYP) 3A4 e' il principale enzima del sistema del citocromo P450 responsabile del metabolismo della quetiapina. In uno studio di interazione in volontari sani, la somministrazioneconcomitante di quetiapina (dosaggio di 25 mg) con ketoconazolo, un inibitore del CYP3A4, ha causato un aumento dell'AUC di quetiapina di 5-8 volte. Per tal motivo, l'uso concomitante di quetiapina con inibitori CYP3A4 e' controindicato. Si raccomanda inoltre di non assumere quetiapina con succo di pompelmo. In uno studio in pazienti trattati con dosi multiple per la valutazione della farmacocinetica di quetiapina, somministrata prima e durante il trattamento con carbamazepina (noto induttore degli enzimi epatici), la co-somministrazione di carbamazepinaha aumentato significativamente la clearance di quetiapina. Questo incremento della clearance ha ridotto l'esposizione sistemica alla quetiapina (valutata tramite AUC) in media del 13% rispetto alla somministrazione di quetiapina in monoterapia, sebbene in alcuni pazienti sia stato osservato un effetto piu' marcato. Come conseguenza di tale interazione possono prodursi concentrazioni plasmatiche ridotte, che possonointerferire con l'efficacia della terapia con quetiapina. La somministrazione contemporanea di quetiapina e fenitoina (un altro induttore del sistema enzimatico microsomiale), ha indotto un marcato aumento della clearance della quetiapina, pari a circa il 450%. Nei pazienti in trattamento con induttori degli enzimi epatici, il trattamento con quetiapina puo' essere iniziato solo se il medico ritiene che i benefici della quetiapina superino il rischio della sospensione degli induttorienzimatici epatici. E' importante che ogni variazione di tali induttori avvenga gradualmente e, se necessario, che venga sostituita da un farmaco non induttore (per es. valproato di sodio) (vedere paragrafo 4.4). La co-somministrazione di antidepressivi a base di imipramina (un noto inibitore del CYP2D6) o fluoxetina (un noto inibitore del CYP3A4 edel CYP2D6) non altera in modo significativo il profilo farmacocinetico della quetiapina. La contemporanea somministrazione degli antipsicotici risperidone o aloperidolo non altera in modo significativo la farmacocinetica della quetiapina. L'uso concomitante di quetiapina e tioridazina causa un incremento della clearance di quetiapina di circa il70%. La co-somministrazione di cimetidina non altera il profilo farmacocinetico di quetiapina. La farmacocinetica del litio non viene alterata dalla contemporanea somministrazione di quetiapina. Nell'ambito diuno studio clinico randomizzato, della durata di 6 settimane, che ha valutato l'impiego di litio e Seroquel compresse a rilascio prolungatoversus placebo e Seroquel compresse a rilascio prolungato in pazientiadulti affetti da mania acuta, e' stata riscontrata un'incidenza piu'alta di eventi correlati extrapiramidali (in particolare tremore, sonnolenza e incremento ponderale) nel gruppo di trattamento con l'aggiunta di litio, in confronto al gruppo di trattamento con l'aggiunta del placebo (vedere paragrafo 5.1). La somministrazione contemporanea di valproato di sodio e quetiapina non influenza in modo clinicamente rilevante le farmacocinetiche dei due prodotti. In uno studio retrospettivosu bambini e adolescenti che hanno ricevuto valproato, quetiapina o entrambi, e' stata riscontrata un'alta incidenza di leucopenia e neutropenia nel gruppo in terapia con l'associazione dei due farmaci rispetto ai gruppi in monoterapia. Non sono stati eseguiti studi formali di interazione con i farmaci cardiovascolari piu' comunemente utilizzati.Occorre usare cautela quando la quetiapina viene somministrata in concomitanza con farmaci noti per determinare squilibri elettrolitici o allungamenti dell'intervallo QT. Sono stati registrati casi di falso positivo nei risultati di test immunoenzimatici per il metadone e antidepressivi triciclici in pazienti che avevano assunto quetiapina. Si raccomanda di confermare i risultati dubbi dei test di screening immunoenzimatici mediante appropriata tecnica cromatografica.
POSOLOGIA
Esistono diversi schemi di dosaggio per ciascuna indicazione. Bisognapertanto assicurarsi che i pazienti ricevano informazioni chiare sul dosaggio piu' appropriato per la loro patologia. Seroquel compresse a rilascio prolungato deve essere somministrato una volta al giorno, lontano dai pasti. Le compresse devono essere inghiottite intere, e non divise, masticate o frantumate. Adulti. Per il trattamento della schizofrenia e degli episodi maniacali da moderati a gravi associati a disturbo bipolare. Seroquel compresse a rilascio prolungato deve essere somministrato almeno un'ora prima dei pasti. La dose giornaliera all'inizio della terapia e' pari a 300 mg al giorno 1 e a 600 mg al giorno 2. La dose giornaliera raccomandata e' 600 mg; tuttavia, se e' giustificato dalle condizioni cliniche, il dosaggio puo' essere aumentato a 800 mg al giorno. La dose deve essere aggiustata in un intervallo di dosaggio efficace, compreso tra 400 mg e 800 mg al giorno, in funzione dellarisposta clinica e della tollerabilita' del paziente. Per la terapiadi mantenimento della schizofrenia non e' necessario alcun aggiustamento della dose. Per il trattamento degli episodi depressivi maggiori nel disturbo bipolare. Seroquel compresse a rilascio prolungato deve essere somministrato alla sera prima di coricarsi. La dose giornaliera totale per i primi quattro giorni di terapia e' di 50 mg (Giorno 1), 100mg (Giorno 2), 200 mg (Giorno 3) e 300 mg (Giorno 4). La dose giornaliera raccomandata e' di 300 mg. Negli studi clinici, non e' stato osservato alcun beneficio aggiuntivo nel gruppo trattato con 600 mg, rispetto al gruppo trattato con 300 mg (vedere paragrafo 5.1). Singoli pazienti possono trarre beneficio dalla somministrazione di una dose paria 600 mg. Dosi superiori a 300 mg devono essere somministrate da medici esperti nel trattamento del disturbo bipolare. In singoli pazienti,nel caso si manifestassero problemi di tollerabilita', studi clinici hanno indicato che puo' essere considerata una riduzione della dose a un minimo di 200 mg. Per la prevenzione delle recidive nel disturbo bipolare. Per prevenire le recidive di episodi maniacali, misti o depressivi nel disturbo bipolare, i pazienti che hanno risposto a Seroquel compresse a rilascio prolungato per il trattamento acuto del disturbo bipolare devono proseguire la terapia con Seroquel compresse a rilascioprolungato allo stesso dosaggio somministrato alla sera prima di coricarsi. La dose di Seroquel compresse a rilascio prolungato puo' esserevariata in funzione della risposta clinica e della tollerabilita' individuale entro un range di 300-800 mg/die. E' importante utilizzare ladose minima efficace per la terapia di mantenimento. Per il trattamento aggiuntivo di episodi depressivi maggiori associati a MDD . Seroquelcompresse a rilascio prolungato deve essere somministrato prima di coricarsi. All'inizio della terapia, la dose giornaliera e' pari a 50 mgnei Giorni 1 e 2, e a 150 mg nei Giorni 3 e 4. L'effetto antidepressivo e' stato osservato alle dosi di 150 e 300 mg/die in studi clinici abreve termine come terapia aggiuntiva (in associazione con amitriptilina, bupropione, citalopram, duloxetina, escitalopram, fluoxetina, paroxetina, sertralina e venlafaxina - vedere paragrafo 5.1) e alla dosedi 50 mg/die in studi clinici a breve termine condotti in monoterapia.A dosi superiori aumenta il rischio di insorgenza di eventi avversi.Il medico deve pertanto accertarsi che venga utilizzata la dose minimaefficace per il trattamento, iniziando con 50 mg/die. L'eventuale incremento del dosaggio da 150 a 300 mg/die deve essere effettuato in base alla valutazione del singolo paziente. Passaggio dalla terapia con Seroquel compresse a rilascio immediato. Per garantire una modalita' disomministrazione piu' comoda, i pazienti trattati attualmente con dosi suddivise di Seroquel compresse a rilascio immediato possono passareal trattamento con Seroquel compresse a rilascio prolungato alla dosetotale giornaliera equivalente da assumere una volta al giorno. Possono essere necessari aggiustamenti individuali del dosaggio. Anziani. Come per altri antipsicotici e antidepressivi, Seroquel compresse a rilascio prolungato deve essere somministrato con cautela negli anziani,in particolare durante il periodo iniziale di somministrazione. Puo' essere necessario che l'incremento progressivo della dose di Seroquel compresse a rilascio prolungato debba avvenire piu' lentamente e che ladose terapeutica giornaliera debba essere piu' bassa rispetto ai pazienti giovani. Nei pazienti anziani la clearance plasmatica media di quetiapina e' risultata ridotta del 30%-50% in confronto ai pazienti piu' giovani. La dose iniziale per i pazienti anziani e' pari a 50 mg/die. La dose puo' essere aumentata con incrementi di 50 mg/die fino a raggiungere un dosaggio efficace, in funzione della risposta clinica e della tollerabilita' del singolo paziente. Nei pazienti anziani con episodi depressivi maggiori associati a MDD, la dose iniziale deve esserepari a 50 mg/die ai Giorni 1-3, aumentando a 100 mg/die al Giorno 4 ea 150 mg/die al Giorno 8. Deve essere utilizzata la dose minima efficace, iniziando con 50 mg/die. Qualora fosse richiesto un aumento delladose a 300 mg/die sulla base della valutazione del singolo paziente, questo incremento deve essere effettuato non prima del Giorno 22 di trattamento. L'efficacia e la sicurezza non sono stati valutati nei pazienti con eta' superiore ai 65 anni con episodi depressivi associati a disturbo bipolare. Popolazione pediatrica. Seroquel compresse a rilascio prolungato non e' raccomandato nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore a 18 anni, a causa della mancanza di dati che ne supportino l'uso in questa fascia d'eta'. I dati al momento disponibili provenienti da studi clinici controllati verso placebo sono riportati ai paragrafi 4.4, 4.8, 5.1 e 5.2. Compromissione della funzionalita' renale.Non e' necessario un aggiustamento del dosaggio nei pazienti con funzione renale compromessa. Compromissione della funzionalita' epatica. La quetiapina e' ampiamente metabolizzata a livello epatico. Pertanto,Seroquel compresse a rilascio prolungato deve essere impiegato con cautela in pazienti con compromissione epatica nota, particolarmente durante le fasi iniziali del trattamento. La dose iniziale di quetiapina nei pazienti con compromissione epatica dovrebbe essere di 50 mg/die. La dose puo' essere aumentata con incrementi giornalieri di 50 mg/die fino a raggiungere la dose efficace, in funzione della risposta clinicae della tollerabilita' del singolo paziente.
PRINCIPI ATTIVI
Seroquel 50 mg compresse a rilascio prolungato contiene 50 mg di quetiapina (come quetiapina fumarato). Seroquel 150 mg compresse a rilascioprolungato contiene 150 mg di quetiapina (come quetiapina fumarato).Seroquel 200 mg compresse a rilascio prolungato contiene 200 mg di quetiapina (come quetiapina fumarato). Seroquel 300 mg compresse a rilascio prolungato contiene 300 mg di quetiapina (come quetiapina fumarato). Seroquel 400 mg compresse a rilascio prolungato contiene 400 mg di quetiapina (come quetiapina fumarato). Eccipienti con effetti noti: Seroquel 50 mg compresse a rilascio prolungato contiene 119 mg di lattosio (anidro) per compressa; Seroquel 150 mg compresse a rilascio prolungato contiene 71 mg di lattosio (anidro) per compressa; Seroquel 200 mgcompresse a rilascio prolungato contiene 50 mg di lattosio (anidro) per compressa; Seroquel 300 mg compresse a rilascio prolungato contiene47 mg di lattosio (anidro) per compressa; Seroquel 300 mg compresse arilascio prolungato contiene 27 mg di sodio per compressa; Seroquel 400 mg compresse a rilascio prolungato contiene 15 mg di lattosio (anidro) per compressa; Seroquel 400 mg compresse a rilascio prolungato contiene 27 mg di sodio per compressa. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

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  • Consegna a Domicilio è prevista una Spesa di € 2,43
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