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ROSUVASTATINA EG*28CPR 10MG

ROSUVASTATINA EG*28CPR 10MG

EG SpA
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AVVERTENZE
Effetti a carico dei reni. In pazienti trattati con alte dosi di rosuvastatina, in particolare con 40 mg, e' stata osservata proteinuria, per lo piu' di origine tubulare, rilevata con il dipstick test e che nella maggior parte dei casi e' stata transitoria e intermittente. La proteinuria non e' risultata predittiva di danno renale acuto o progressivo. Nella fase post-marketing, la frequenza degli eventi renali gravi e' piu' elevata con la dose da 40 mg. Nei pazienti trattati con una dose di 40 mg deve essere presa in considerazione, durante i controlli di routine, la valutazione della funzionalita' renale. Effetti a carico della muscolatura scheletrica. Nei pazienti trattati con rosuvastatina, a tutte le dosi ed in particolare alle dosi maggiori di 20 mg, sono stati riportati effetti a carico della muscolatura scheletrica, es. mialgia, miopatia e, raramente, rabdomiolisi. Sono stati riportati casi molto rari di rabdomiolisi con l'uso di ezetimibe in associazione con altri inibitori della HMGCoA reduttasi. Non si puo' escludere un'interazione farmacodinamica e si raccomanda cautela nell'uso di questa associazione. Come per altri inibitori della HMG-CoA reduttasi, nella fase post- marketing la frequenza di rabdomiolisi associata a rosuvastatina e' piu' elevata con la dose da 40 mg. Dosaggio della creatinchinasi. Il dosaggio della creatinchinasi (CK) non deve essere misurato dopo intensa attivita' fisica o in presenza di una possibile altra causa di aumento della CK che possa confondere l'interpretazione del risultato. Se i livelli di CK sono significativamente elevati al basale (> 5 x ULN), deve essere effettuato un test di conferma entro 5-7 giorni. Se tale test conferma un valore basale di CK >5 x ULN, il trattamento non deve essere iniziato. Prima del trattamento. Come per gli altri inibitori della HMG-CoA reduttasi, la rosuvastatina deve essere prescritta con cautela in pazienti con fattori predisponenti alla miopatia/rabdomiolisi. Tali fattori includono: danno renale; ipotiroidismo; anamnesi personale o familiare di malattie muscolari ereditarie; storia pregressa di tossicita' muscolare con altri inibitori della HMG-CoA reduttasi o fibrati; abuso di alcool; eta' > 70 anni; casi in cui si puo' verificare un aumento dei livelli plasmatici; uso concomitante di fibrati. In questi pazienti il rischio correlato al trattamento deve essere considerato in rapporto al possibile beneficio ed e' raccomandato il monitoraggio clinico. Se i livelli di CK sono significativamente elevati al basale (> 5 x ULN), il trattamento non deve essere iniziato. Durante il trattamento Si deve chiedere ai pazienti di comunicare immediatamente la comparsa di dolore muscolare, debolezza o crampi inspiegabili, in particolar modo se associati a malessere o febbre. In questi pazienti devono essere misurati i livelli di CK. Il trattamento deve essere interrotto in caso di aumenti rilevanti di CK (> 5 x ULN) o se i sintomi muscolari sono gravi e causano disturbi quotidiani (anche se i livelli di CK sono <= 5 x ULN). La ripresa della terapia con rosuvastatina o con altri inibitori della HMG- CoA reduttasi deve essere riconsiderata se i sintomi scompaiono e i livelli di CK tornano alla normalita', utilizzando la dose piu' bassa e sotto stretto controllo medico. Nei pazienti asintomatici non e' giustificato il monitoraggio di routine dei livelli di CK. Ci sono state segnalazioni molto rare di miopatia necrotizzante immunomediata (IMNM) durante il trattamento o dopo l'interruzione di un trattamento con statine, inclusa la rosuvastatina. La IMNM e' caratterizzata clinicamente da debolezza dei muscoli prossimali ed elevati livelli sierici di creatinchinasi, che persistono nonostante la sospensione del trattamento con le statine. La somministrazione contemporanea di rosuvastatina ed altri farmaci in un piccolo numero di pazienti trattati negli studi clinici non ha evidenziato un aumento degli effetti a carico della muscolatura scheletrica. Tuttavia, nei pazienti sottoposti a terapia con altri inibitori della HMG-CoA reduttasi somministrati insieme a derivati dell'acido fibrico, compreso gemfibrozil, ciclosporina, acido nicotinico, antifungini azolici, inibitori delle proteasi e antibiotici macrolidi, si e' registrato un aumento dell'incidenza di miosite e di miopatia. Gemfibrozil aumenta il rischio di miopatia quando viene somministrato in concomitanza con alcuni inibitori della HMGCoA reduttasi. Pertanto, la combinazione di rosuvastatina e gemfibrozil non e' raccomandata. Il beneficio, in termini di ulteriori modifiche dei livelli lipidici, ottenibile con l'uso combinato di rosuvastatina con fibrati o niacina deve essere attentamente valutato in relazione ai potenziali rischi che tali combinazioni comportano. L'uso concomitante della dose da 40 mg con fibrati e' controindicato. Rosuvastatina non deve essere co-somministrata con formulazioni sistemiche contenenti acido fusidico o entro 7 giorni dall'interruzione del trattamento con acido fusidico. Nei pazienti dove l'uso di acido fusidico per via sistemica e' considerato essenziale, il trattamento con statina deve essere interrotto per tutta la durata del trattamento con acido fusidico. Ci sono state segnalazioni di rabdomiolisi (incluse alcune letali) in pazienti trattati con acido fusidico e statine in combinazione. Il paziente deve essere avvertito di consultare immediatamente un medico se si avvertono sintomi di debolezza muscolare, dolore o dolorabilita'. La terapia con statine puo' essere re-introdotta sette giorni dopo l'ultima dose di acido fusidico. In circostanze eccezionali, dove e' necessario la somministrazione prolungata di acido fusidico per via sistemica, ad esempio per il trattamento di infezioni gravi, la necessita' della co-somministrazione di rosuvastatina e acido fusidico deve essere considerata solo caso per caso e sotto stretto controllo medico. Rosuvastatina non deve essere somministrata a pazienti che manifestino una condizione acuta, grave che possa essere indicativa di miopatia o predisporre allo sviluppo di insufficienza renale secondaria a rabdomiolisi (per esempio sepsi, ipotensione, interventi chirurgici maggiori, traumi, gravi disturbi metabolici, endocrini ed elettrolitici o convulsioni non controllate). Effetti a carico del fegato. Come per gli altri inibitori della HMG-CoA reduttasi, rosuvastatina deve essere usata con cautela nei pazienti che consumano eccessive quantita' di alcool e/o hanno una storia di malattia epatica. Si raccomanda di effettuare i test di funzionalita' epatica prima di iniziare il trattamento e di ripeterli dopo 3 mesi dall'inizio del trattamento. Se il livello delle transaminasi sieriche e' di oltre 3 volte il limite superiore di normalita', il trattamento con rosuvastatina deve essere interrotto o la dose deve essere ridotta.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Agenti ipolipemizzanti, non associati; inibitori della HMG-CoA reduttasi.
CONSERVAZIONE
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare per la conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
La rosuvastatina e' controindicata: nei pazienti con ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; nei pazienti con malattia epatica attiva inclusi inspiegabili, persistenti aumenti delle transaminasi sieriche e qualsiasi aumento delle transaminasi sieriche oltre 3 volte il limite superiore della norma (ULN); nei pazienti con grave danno renale (clearance della creatinina < 30 ml/min); nei pazienti con miopatia; nei pazienti in trattamento concomitante con ciclosporina; durante la gravidanza e l'allattamento e in donne in eta' fertile che non adottano idonee misure contraccettive. La dose da 40 mg e' controindicata nei pazienti con fattori predisponenti alla miopatia/rabdomiolisi. Tali fattori comprendono: moderato danno renale (clearance della creatinina < 60 ml/min); ipotiroidismo; anamnesi personale o familiare di malattie muscolari ereditarie; storia pregressa di tossicita' muscolare con altri inibitori della HMG-CoA reduttasi o fibrati; abuso di alcool; casi in cui possa verificarsi un aumento dei livelli plasmatici; pazienti asiatici; uso concomitante di fibrati.
DENOMINAZIONE
ROSUVASTATINA EG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: Lattosio monoidrato Povidone K 30 Crospovidone tipo A Cellulosa, in polvere Copovidone Silice colloidale anidra Magnesio stearato Rivestimento della compressa: Alcool polivinilico Macrogol (MW 3350) Titanio diossido (E171) Talco
EFFETTI INDESIDERATI
Gli eventi avversi rilevati con rosuvastatina sono generalmente lievi e transitori. Durante gli studi clinici controllati, meno del 4% dei pazienti trattati con rosuvastatina ha interrotto lo studio a causa di eventi avversi. Sulla base di dati derivanti da studi clinici e di una vasta esperienza post-marketing e' stata redatta la seguente tabella che presenta il profilo delle reazioni avverse per rosuvastatina. Le reazioni avverse elencate di seguito sono classificate in base alla frequenza e alla classificazione per organi e sistemi (SOC). La frequenza degli effetti indesiderati e' classificata in base alla seguente convenzione: comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1.000, < 1/100); raro (>= 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Reazioni avverse basate sui dati derivanti da studi clinici e dall'esperienza post-marketing. Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazioni di ipersensibilità incluso angioedema. Patologie endocrine. Comune: diabete mellito. Disturbi psichiatrici. Non nota: depressione. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, capogiri; molto raro: polineuropatia, perdita di memoria; non nota: neuropatia periferica, disturbi del sonno (inclusa insonnia e incubi). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non nota: tosse, dispnea. Patologie gastrointestinali. Comune: stipsi, nausea, dolore addominale; raro: pancreatite; non nota: diarrea. Patologie epatobiliari. Raro: aumento dei livelli delle transaminasi epatiche; molto raro: ittero, epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: prurito, eruzione cutanea, orticaria; non nota: sindrome di stevens-johnson. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: mialgia; raro: miopatia (inclusa miosite), rabdomiolisi, sindrome simillupoide, lacerazione muscolare; molto raro: artralgia; non nota: disturbi ai tendini, talvolta associati a rottura, miopatia necrotizzante immunomediata. Patologie renali e urinarie. Molto raro: ematuria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Molto raro: ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: astenia; non nota: edema. Come con gli altri inibitori della HMG-CoA reduttasi, l'incidenza di reazioni avverse da farmaco tende ad essere dose-dipendente. Effetti a carico del rene: in pazienti trattati con rosuvastatina e' stata riscontrata proteinuria, per lo piu' di origine tubulare, rilevata con il dipstick test. Il passaggio delle proteine nelle urine da assenza di proteine o tracce a ++ ed oltre e' stato riscontrato in meno dell'1% dei pazienti talora durante il trattamento con 10 e 20 mg ed in circa il 3% dei pazienti trattati con 40 mg. Un minore aumento nel passaggio da assenza o tracce a + e' stato osservato con la dose di 20 mg. Nella maggior parte dei casi, la proteinuria diminuisce o scompare spontaneamente con il proseguire della terapia. Dall'analisi dei dati provenienti da studi clinici o dall'esperienza post-marketing non e' stato identificato a tutt'oggi alcun nesso di causalita' tra proteinuria e malattia renale acuta o progressiva. In pazienti trattati con rosuvastatina e' stata osservata ematuria e i dati derivanti dagli studi clinici dimostrano che il numero di eventi e' basso. Effetti a carico della muscolatura scheletrica: nei pazienti trattati con rosuvastatina a tutte le dosi ed in particolare alle dosi > 20 mg, sono stati riportati effetti a carico della muscolatura scheletrica, es. mialgia, miopatia (inclusa miosite) e, raramente, rabdomiolisi con e senza insufficienza renale acuta. Un aumento dose-correlato dei livelli di CK e' stato osservato in pazienti che assumevano rosuvastatina; nella maggior parte dei casi, si trattava di aumenti lievi, asintomatici e transitori. In caso di alti livelli di CK (> 5 x ULN), il trattamento deve essere sospeso. Effetti a carico del fegato: come con gli altri inibitori della HMG-CoA reduttasi, in un numero ridotto di pazienti in terapia con rosuvastatina e' stato osservato un aumento dose-correlato delle transaminasi; nella maggior parte dei casi si trattava di un aumento lieve, asintomatico e transitorio. I seguenti eventi avversi sono stati segnalati con alcune statine. Disfunzione sessuale. Casi eccezionali di malattia interstiziale polmonare, specialmente durante la terapia a lungo termine. La frequenza di rabdomiolisi, di eventi renali gravi e di eventi epatici gravi (che consistono prevalentemente nell'aumento delle transaminasi epatiche) e' piu' elevata con la dose da 40 mg. Popolazione pediatrica: in uno studio clinico condotto su bambini e adolescenti trattati con rosuvastatina per 52 settimane, sono stati osservati piu' frequentemente incrementi di creatinchinasi (CK) > 10 volte il limite superiore di normalita' e sintomi muscolari in seguito ad esercizio fisico o aumento dell'attivita' fisica rispetto a quanto riportato nelle sperimentazioni cliniche sugli adulti. Per il resto, il profilo di sicurezza della rosuvastatina e' risultato simile nei bambini e negli adolescenti rispetto agli adulti. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Rosuvastatina e' controindicata durante la gravidanza e l'allattamento. Le donne in eta' fertile devono adottare idonee misure contraccettive. Dal momento che il colesterolo e gli altri derivati della biosintesi del colesterolo sono essenziali per lo sviluppo del feto, il rischio potenziale derivante dall'inibizione dell'HMG-CoA reduttasi supera i vantaggi del trattamento durante la gravidanza. Gli studi sull'animale hanno fornito prove di limitata tossicita' riproduttiva. Se una paziente in terapia con questo medicinale risulta in stato di gravidanza, il trattamento deve essere immediatamente sospeso. La rosuvastatina e' escreta nel latte di ratto. Non ci sono dati disponibili sull'escrezione del farmaco nel latte materno umano.
INDICAZIONI
Trattamento dell'ipercolesterolemia. Adulti, adolescenti e bambini a partire dai 6 anni di eta' affetti da ipercolesterolemia primaria (tipo IIa, inclusa l'ipercolesterolemia familiare di tipo eterozigote) o dislipidemia mista (tipo IIb) in aggiunta alla dieta quando la risposta a quest'ultima e ad altri trattamenti non farmacologici (es. esercizio fisico, riduzione ponderale) risulta essere inadeguata. Adulti, adolescenti e bambini a partire dai 6 anni di eta' affetti da ipercolesterolemia familiare di tipo omozigote, in aggiunta alla dieta e ad altri trattamenti ipolipemizzanti (ad esempio LDL aferesi) o quando tali trattamenti non risultano appropriati. Prevenzione degli eventi cardiovascolari; prevenzione degli eventi cardiovascolari maggiori in pazienti ad alto rischio per un primo evento cardiovascolare, in aggiunta alla correzione di altri fattori di rischio.
INTERAZIONI
Effetto dei medicinali co-somministrati sulla rosuvastatina. Inibitori delle proteine di trasporto: la rosuvastatina e' un substrato per alcune proteine di trasporto, tra cui il trasportatore OATP1B1 dell'uptake epatico e il trasportatore d'efflusso BCRP. La somministrazione concomitante di rosuvastatina con medicinali che inibiscono queste proteine di trasporto puo' determinare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di rosuvastatina e un aumento del rischio di miopatia. Ciclosporina: durante il trattamento concomitante con rosuvastatina e ciclosporina, i valori di AUC di rosuvastatina erano, in media, 7 volte superiori a quelli osservati nei volontari sani. Rosuvastatina e' controindicata nei pazienti trattati contemporaneamente con ciclosporina. La somministrazione concomitante non ha avuto effetti sulla concentrazione plasmatica di ciclosporina. Inibitori della proteasi: sebbene non sia noto l'esatto meccanismo dell'interazione, l'uso concomitante degli inibitori delle proteasi puo' aumentare fortemente l'esposizione a rosuvastatina. Ad esempio, in uno studio di farmacocinetica, la somministrazione contemporanea nei volontari sani di 10 mg di rosuvastatina e una combinazione di due inibitori delle proteasi (300 mg di atazanavir/100 mg ritonavir) e' stata associata rispettivamente con un aumento approssimativo di tre volte e sette volte dell'AUC e della C max di rosuvastatina. Puo' essere considerato l'uso concomitante di rosuvastatina e di alcune combinazioni di inibitori della proteasi dopo aver preso in attenta considerazione gli adattamenti del dosaggio di rosuvastatina sulla base del previsto aumento dell'esposizione a rosuvastatina. Gemfibrozil e altri medicinali ipolipemizzanti: l'uso concomitante di rosuvastatina e gemfibrozil ha provocato un aumento di 2 volte della C max e AUC della rosuvastatina. Sulla base di dati ottenuti da studi specifici di interazione, non sono attese interazioni farmacocinetiche rilevanti con fenofibrato, tuttavia possono verificarsi interazioni farmacodinamiche. Gemfibrozil, fenofibrato, altri fibrati e dosi ipolipemizzanti (uguali o superiori a 1 g/die) di niacina (acido nicotinico) aumentano il rischio di miopatia quando somministrati in concomitanza con inibitori della HMG-CoA reduttasi, probabilmente perche' possono causare miopatia anche quando vengono somministrati da soli. L'uso concomitante della dose da 40 mg con fibrati e' controindicato. Anche questi pazienti devono iniziare la terapia con la dose da 5 mg. Ezetimibe: l'uso concomitante di rosuvastatina 10 mg ed ezetimibe 10 mg ha comportato un aumento di 1,2 volte dell'AUC di rosuvastatina in pazienti ipercolesterolemici. Un'interazione farmacodinamica, in termini di effetti indesiderati, tra rosuvastatina ed ezetimibe, non puo' essere esclusa. Antiacidi: la somministrazione contemporanea di rosuvastatina e di una sospensione di antiacidi contenente alluminio e idrossido di magnesio ha provocato una diminuzione della concentrazione plasmatica di rosuvastatina di circa il 50%. Questo effetto risultava attenuato quando gli antiacidi venivano somministrati due ore dopo rosuvastatina. La rilevanza clinica di tale interazione non e' stata studiata. Eritromicina: l'uso concomitante di rosuvastatina e di eritromicina ha causato una diminuzione dell'AUC del 20% e una diminuzione della C max di rosuvastatina del 30%. Tale interazione puo' essere causata dall'aumento della motilita' intestinale provocata dall'eritromicina. Enzimi del citocromo P450: i risultati degli studi condotti in vitro e in vivo dimostrano che rosuvastatina non e' ne' un inibitore ne' un induttore degli isoenzimi del citocromo P450. Inoltre, rosuvastatina non e' un buon substrato per questi isoenzimi. Pertanto, non sono attese interazioni tra farmaci derivanti dal metabolismo mediato dal citocromo P450. Non si sono osservate interazioni clinicamente rilevanti tra rosuvastatina e fluconazolo (un inibitore di CYP2C9 e CYP3A4) o ketoconazolo (un inibitore di CYP2A6 e CYP3A4). Interazioni che richiedono l'aggiustamento del dosaggio di rosuvastatina. Quando e' necessario somministrare rosuvastatina con altri medicinali noti per aumentare l'esposizione a rosuvastatina, le dosi di rosuvastatina devono essere adattate. Iniziare con una dose da 5 mg una volta al giorno di rosuvastatina se si prevede che l'aumento dell'esposizione (AUC) sia circa di 2 volte o superiore. La dose massima giornaliera di rosuvastatina deve essere adattata in modo tale che l'attesa esposizione a rosuvastatina non superi quella di una dose giornaliera di 40 mg di rosuvastatina assunta senza medicinali di interazione, ad esempio, una dose di 20 mg di rosuvastatina con gemfibrozil (aumento di 1,9 volte), e una dose di 10 mg di rosuvastatina con combinazione di ritonavir/atazanavir (aumento di 3,1 volte). Effetto dei farmaci co-somministrati sull'esposizione a rosuvastatina (AUC; in ordine decrescente di intensita') sulla base di studi clinici pubblicati. Ciclosporina 75 mg bid - 200 mg bid, 6 mesi; regime posologico di rosuvastatina: 10 mg od, 10 giorni; alterazione dell'auc della rosuvastatina: aumento di 7,1 volte. Atazanavir 300 mg/ritonavir 100 mg od, 8 giorni; regime posologico di rosuvastatina: 10 mg, dose singola; alterazione dell'auc della rosuvastatina: aumento di 3,1 volte. Simeprevir 150 mg od, 7 giorni; regime posologico di rosuvastatina: 10 mg, dose singola; alterazione dell'auc della rosuvastatina: aumento di 2,8 volte. Lopinavir 400 mg/ritonavir 100 mg bid, 17 giorni; regime posologico di rosuvastatina: 20 mg od, 7 giorni; alterazione dell'auc della rosuvastatina: aumento di 2,1 volte. Clopidogrel 300 mg dose da carico, seguita da 75 mg alle 24 ore; regime posologico di rosuvastatina: 20 mg, dose singola; alterazione dell'auc della rosuvastatina: aumento di 2 volte. Gemfibrozil 600 mg bid, 7 giorni; regime posologico di rosuvastatina: 80 mg, dose singola; alterazione dell'auc della rosuvastatina: aumento di 1,9 volte. Eltrombopag 75 mg od, 5 giorni; regime posologico di rosuvastatina: 10 mg, dose singola; alterazione dell'auc della rosuvastatina: aumento di 1,6 volte. Darunavir 600 mg/ritonavir 100 mg bid, 7 giorni; regime posologico di rosuvastatina: 10 mg od, 7 giorni; alterazione dell'auc della rosuvastatina: aumento di 1,5 volte. Tipranavir 500 mg/ritonavir 200 mg bid, 11 giorni; regime posologico di rosuvastatina: 10 mg, dose singola; alterazione dell'auc della rosuvastatina: aumento di 1,4 volte. Dronedarone 400 mg bid; regime posologico di rosuvastatina: non disponibile; alterazione dell'auc della rosuvastatina: aumento di 1,4 volte. Itraconazolo 200 mg od, 5 giorni; regime posologico di rosuvastatina: 10 mg, dose singola; alterazione dell'auc della rosuvastatina: aumento di 1,4 volte.
POSOLOGIA
Prima di iniziare il trattamento, il paziente deve essere sottoposto ad una dieta ipocolesterolemica standard, che deve essere mantenuta anche durante il trattamento. La dose deve essere scelta tenendo conto degli obiettivi della terapia e della risposta del paziente, utilizzando le linee guida terapeutiche attualmente in uso. Il medicinale puo' essere somministrato a qualsiasi ora del giorno, durante o lontano dai pasti. Trattamento dell'ipercolesterolemia. La dose iniziale raccomandata e' di 5 o 10 mg una volta al giorno per via orale, sia per i pazienti non precedentemente trattati con statine, sia per quelli precedentemente trattati con altri inibitori della HMG-CoA reduttasi. La scelta della dose iniziale deve tenere in considerazione il livello individuale di colesterolo e il rischio cardiovascolare futuro, cosi' come il rischio di potenziali reazioni avverse. Se necessario, puo' essere effettuato un aggiustamento al dosaggio superiore dopo 4 settimane. Alla luce dell'aumento delle segnalazioni di reazioni avverse con la dose da 40 mg rispetto alle dosi piu' basse, il passaggio al dosaggio massimo di 40 mg deve essere considerato solo in pazienti con ipercolesterolemia grave ad alto rischio cardiovascolare (in particolare quelli con ipercolesterolemia familiare) che con la dose di 20 mg non hanno raggiunto gli obiettivi terapeutici stabiliti e sui quali si effettueranno periodici controlli di monitoraggio. Si raccomanda la supervisione di uno specialista in caso di somministrazione della dose da 40 mg. Prevenzione degli eventi cardiovascolari. Nello studio sulla riduzione del rischio di eventi cardiovascolari, la dose utilizzata e' stata di 20 mg al giorno. Popolazione pediatrica. L'uso in pediatria deve essere effettuato solo da specialisti. Bambini e adolescenti di eta' compresa tra 6 e 17 anni (stadio di Tanner < II-V). Ipercolesterolemia familiare di tipo eterozigote Nei bambini e negli adolescenti con ipercolesterolemia familiare eterozigote, la dose iniziale abituale e' di 5 mg al giorno. Nei bambini da 6 a 9 anni di eta' con ipercolesterolemia familiare eterozigote, l'intervallo di dose abituale e' compreso fra 5 e 10 mg per via orale una volta al giorno. La sicurezza e l'efficacia di dosi superiori a 10 mg non sono state studiate in questa popolazione. Nei bambini da 10 a 17 anni di eta' con ipercolesterolemia familiare eterozigote, l'intervallo posologico abituale va da 5 a 20 mg per via orale una volta al giorno. La sicurezza e l'efficacia di dosi superiori a 20 mg non sono state studiate in questa popolazione. L'aggiustamento del dosaggio deve essere effettuato in base alla risposta individuale e alla tollerabilita' dei pazienti pediatrici, come previsto dalle raccomandazioni per i trattamenti pediatrici. I bambini e gli adolescenti devono seguire una dieta standard per ridurre i livelli di colesterolo prima di iniziare il trattamento con rosuvastatina; tale dieta deve essere proseguita durante l'assunzione di rosuvastatina. Ipercolesterolemia familiare omozigote. Nei bambini da 6 a 17 anni di eta' con ipercolesterolemia familiare omozigote, la dose massima raccomandata e' 20 mg una volta al giorno. Si raccomanda una dose iniziale di 5 - 10 mg una volta al giorno a seconda dell'eta', del peso e del precedente uso di statina. L'aggiustamento alla dose massima di 20 mg una volta al giorno deve essere effettuato in base alla risposta individuale e alla tollerabilita' dei pazienti pediatrici, come previsto dalle raccomandazioni per i trattamenti pediatrici. I bambini e gli adolescenti devono seguire una dieta standard per ridurre i livelli di colesterolo prima di iniziare il trattamento con rosuvastatina; tale dieta deve essere proseguita durante l'assunzione di rosuvastatina. Esiste una limitata esperienza con dosi diverse da 20 mg in questa popolazione. La compressa da 40 mg non e' adatta per l'uso in pazienti pediatrici. Bambini con meno di 6 anni. La sicurezza e l'efficacia dell'uso nei bambini di eta' inferiore ai 6 anni non sono state studiate. Per tale motivo l'impiego della rosuvastatina non e' raccomandato nei bambini con meno di 6 anni di eta'. Uso negli anziani Nei pazienti con eta' superiore ai 70 anni, la dose iniziale raccomandata e' di 5 mg. Non sono necessari altri aggiustamenti posologici in funzione dell'eta'. Posologia in pazienti con insufficienza renale. Non e' necessario alcun aggiustamento della dose in pazienti con danno renale da lieve a moderato. Nei pazienti con danno renale moderato (clearance della creatinina < 60 ml/min) la dose iniziale raccomandata e' di 5 mg. La dose da 40 mg e' controindicata nei pazienti con danno renale moderato. L'uso della rosuvastatina in pazienti con grave danno renale e' controindicato a tutte le dosi. Posologia. in pazienti con compromissione epatica. In soggetti con punteggio Child-Pugh di 7 o inferiore non e' stata osservata un'aumentata esposizione sistemica alla rosuvastatina, riscontrata invece nei soggetti con punteggio Child-Pugh di 8 e 9. In questi pazienti deve essere considerata una valutazione della funzionalita' renale. Non vi e' esperienza in soggetti con punteggio Child-Pugh > 9. La rosuvastatina e' controindicata nei pazienti con malattia epatica in fase attiva. Etnia. Un'aumentata esposizione sistemica e' stata osservata nei soggetti asiatici. In questi pazienti la dose iniziale raccomandata e' di 5 mg. La dose da 40 mg e' controindicata nei pazienti asiatici. Polimorfismo genetico. E' noto che specifici tipi di polimorfismi genetici possono determinare una maggiore esposizione alla rosuvastatina. E' raccomandata la somministrazione di dosi giornaliere inferiori di rosuvastatina nei pazienti che mostrano tali specifici polimorfismi. Posologia nei pazienti con fattori predisponenti alla miopatia La dose iniziale raccomandata per i pazienti con fattori predisponenti alla miopatia e' di 5 mg. La dose da 40 mg e' controindicata in alcuni di questi pazienti. Terapia concomitante. La rosuvastatina e' un substrato per varie proteine di trasporto (ad es. OATP1B1 e BCRP). Il rischio di miopatia (inclusa rabdomiolisi) aumenta quando la rosuvastatina viene somministrata in concomitanza con alcuni medicinali che possono aumentare le concentrazioni plasmatiche della rosuvastatina a causa di interazioni con queste proteine di trasporto (ad esempio ciclosporina e alcuni inibitori della proteasi, tra cui le associazioni di ritonavir con atazanavir, lopinavir, e/o tipranavir). Quando possibile, si prendano in considerazione medicinali alternativi, e, se necessario, la sospensione temporanea della terapia con rosuvastatina. Nei casi in cui la co-somministrazione di questi medicinali e rosuvastatina e' inevitabile, e' necessario valutare attentamente il rapporto rischio/beneficio del trattamento concomitante e considerare aggiustamenti del dosaggio della rosuvastatina.
PRINCIPI ATTIVI
5 mg: ogni compressa rivestita con film contiene 5 mg di rosuvastatina (come rosuvastatina sale di calcio). 10 mg: ogni compressa rivestita con film contiene 10 mg di rosuvastatina (come rosuvastatina sale di calcio). 20 mg: ogni compressa rivestita con film contiene 20 mg di rosuvastatina (come rosuvastatina sale di calcio). 40 mg: ogni compressa rivestita con film contiene 40 mg di rosuvastatina (come rosuvastatina sale di calcio).

  • Ritiro in Farmacia Spedizione Gratuita
  • Consegna a domicilio (costi da €2,43 a €6,10 in base alla distanza) Spedizione Gratuita
    COSTI:
    0-3km standard €2,43
    3-4 km standard + €1,22
    4-5 km standard + €1,83
    5-6 km standard + €2,44
    6-7 km standard + €3,05
    7-8 km standard + €3,66
    8-9 km standard + €4,88
    9-10 km standard + €6,10

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