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ROCEFIN*IM 1FL 250MG+1F 2ML

ROCEFIN*IM 1FL 250MG+1F 2ML

ROCHE SpA
minsan: 025202019
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AVVERTENZE
Ceftriaxone. Reazioni di ipersensibilita': come con tutti gli agenti antibatterici beta- lattamici, sono state riferite reazioni di ipersensibilita' gravi e talora fatali (vedere paragrafo 4.8). In caso di gravi reazioni di ipersensibilita', il trattamento con ceftriaxone deve essere interrotto immediatamente e si devono istituire adeguate misure di emergenza. Prima di iniziare il trattamento, si deve stabilire se ilpaziente presenti una storia di gravi reazioni di ipersensibilita' aceftriaxone, ad altre cefalosporine o a un qualsiasi altro tipo di agenti beta-lattamici. Occorre esercitare la debita cautela nel somministrare ceftriaxone a pazienti con anamnesi di ipersensibilita' non gravead altri agenti beta-lattamici. Gravi reazioni cutanee (sindrome di Stevens-Johnson o Sindrome di Lyell/necrolisi epidermica tossica e reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS)), che possono essere potenzialmente letali o letali, sono state osservate in associazione al trattamento con ceftriaxone; la frequenza di tali eventinon e' tuttavia nota (vedere paragrafo 4.8). Interazione con altri prodotti contenenti calcio: sono stati descritti casi di reazioni fatalicon precipitati di calcio-ceftriaxone nei polmoni e nei reni in neonati prematuri e in nati a termine di meno di un mese di vita. Almeno unodi loro aveva ricevuto ceftriaxone e calcio in momenti diversi e mediante linee endovenose diverse. Nei dati scientifici disponibili non visono segnalazioni di precipitati endovascolari confermati in pazienti, che non fossero neonati, trattati con ceftriaxone e soluzioni contenenti calcio o qualsiasi altro prodotto contenente calcio. Gli studi invitro hanno dimostrato che i neonati presentano un rischio maggiore di precipitazione di calcio-ceftriaxone rispetto ad altri gruppi di eta'. In pazienti di qualsiasi eta' ceftriaxone non deve essere miscelato, ne' somministrato in concomitanza, con soluzioni endovenose contenenti calcio, nemmeno mediante linee di infusione diverse o in siti di infusione diversi. Tuttavia, in pazienti con piu' di 28 giorni di vita,ceftriaxone e soluzioni contenenti calcio possono essere somministratisequenzialmente uno dopo l'altro a condizione che si utilizzino lineedi infusione in punti diversi o che le linee di infusione siano sostituite o lavate bene con una soluzione salina fisiologica tra le due infusioni per evitare la formazione di precipitati. Nei pazienti che necessitano di un'infusione continua con soluzioni per la nutrizione parenterale totale (TPN) contenenti calcio, gli operatori sanitari possonovalutare l'utilizzo di trattamenti antibatterici alternativi che noncomportino un simile rischio di precipitazione. Se l'uso di ceftriaxone e' ritenuto necessario in pazienti che necessitano di una nutrizionecontinua, le soluzioni TPN e ceftriaxone possono essere somministratisimultaneamente, ma mediante linee di infusione diverse e in siti diinfusione diversi. In alternativa, e' possibile interrompere l'infusione della soluzione TPN per il periodo necessario all'infusione di ceftriaxone, lavando le linee di infusione tra la somministrazione di unasoluzione e l'altra (vedere paragrafi 4.3, 4.8, 5.2 e 6.2). Popolazione pediatrica. La sicurezza e l'efficacia di Rocefin nei neonati, nei lattanti e nei bambini sono state stabilite per i dosaggi riportati nelparagrafo "Posologia e modo di somministrazione" (vedere paragrafo 4.2). Gli studi condotti hanno dimostrato che ceftriaxone, come alcune altre cefalosporine, puo' spiazzare la bilirubina dai suoi siti di legame con l'albumina sierica. Rocefin e' controindicato sia nei neonati prematuri che nei neonati a termine a rischio di sviluppare encefalopatia da bilirubina (vedere paragrafo 4.3). Anemia emolitica immuno-mediata: in pazienti trattati con antibatterici della classe delle cefalosporine, incluso Rocefin, e' stata osservata un'anemia emolitica immuno-mediata (vedere paragrafo 4.8). Durante il trattamento con Rocefin, sia in adulti sia in bambini, sono stati riferiti gravi casi di anemia emolitica, tra cui casi fatali. Se un paziente sviluppa un'anemia durante la terapia con ceftriaxone, deve essere presa in considerazione ladiagnosi di un'anemia associata alle cefalosporine e ceftriaxone deveessere interrotto fino alla determinazione dell'eziologia. Trattamentoa lungo termine: durante il trattamento prolungato si deve eseguire un esame emocromocitometrico a intervalli regolari. Colite/crescita eccessiva dei microorganismi non sensibili: con quasi tutti gli agenti antibatterici, incluso ceftriaxone, sono state riferite colite associataad agenti antibatterici e colite pseudomembranosa; la gravita' di tali affezioni puo' variare da lieve a potenzialmente letale. E' pertantoimportante prendere in considerazione questa diagnosi nei pazienti che presentano diarrea durante o dopo la somministrazione di ceftriaxone(vedere paragrafo 4.8). Si devono valutare l'interruzione della terapia con ceftriaxone e la somministrazione di un trattamento specifico per il Clostridium difficile . Non devono essere somministrati medicinali che inibiscono la peristalsi. Come con altri agenti antibatterici,possono verificarsi superinfezioni causate da microorganismi non sensibili. Grave insufficienza renale ed epatica: in caso di grave insufficienza renale ed epatica, si raccomanda un attento monitoraggio della sicurezza e dell'efficacia (vedere paragrafo 4.2). Interferenze con leanalisi sierologiche: poiche' Rocefin puo' determinare risultati falsipositivi, puo' verificarsi una interferenza con il test di Coombs. Rocefin puo' determinare anche risultati falsi positivi nei test della galattosemia (vedere paragrafo 4.8). I metodi non enzimatici per la determinazione del glucosio nelle urine possono dare risultati falsi positivi. La determinazione del livello di glucosio nell'urina durante laterapia con Rocefin deve essere eseguita con metodica enzimatica (vedere paragrafo 4.8). La presenza di ceftriaxone puo' falsamente sottostimare i valori glicemici rilevati con alcuni sistemi di monitoraggio della glicemia. Si prega di fare riferimento alle istruzioni per l'uso per ogni sistema. Se necessario devono essere utilizzati metodi di analisi alternativi. Sodio: Rocefin 1 g/3,5 ml contiene 85,4 mg di sodio per flaconcino da 1 g, equivalente al 4,3% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto. Rocefin 250 mg/2 ml contiene meno di 1 mmol (23mg) di sodio perflaconcino da 250mg, cioe' essenzialmente 'senza sodio'. Spettro antibatterico: Ceftriaxone ha uno spettro di attivita' antibatterica limitato e puo' non essere adatto all'uso in monoterapia per il trattamentodi alcuni tipi di infezioni, a meno che il patogeno sia gia' stato confermato (vedere paragrafo 4.2).
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antibatterico per uso sistemico, cefalosporine di terza generazione.
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore a 30 gradi C. Tenere i flaconcini nell'imballaggio esterno per proteggerli dalla luce. Per le indicazioni sulla conservazione del medicinale ricostituito, vedere paragrafo6.3.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ceftriaxone: ipersensibilita' a ceftriaxone, a qualsiasi altra cefalosporina o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.Gravi reazioni di ipersensibilita' nell'anamnesi (es. reazioni anafilattiche) a qualsiasi altro tipo di agente antibatterico beta-lattamico(penicilline, monobattamici e carbapenemi). Ceftriaxone e' controindicato in caso di: neonati prematuri fino a un'eta' post-mestruale di 41settimane (eta' gestazionale + eta' cronologica)*; neonati a termine (fino a 28 giorni di vita) con iperbilirubinemia, ittero oppure ipoalbuminemia o acidosi poiche' in tali patologie e' probabile che il legamedella bilirubina venga compromesso*; se necessitano (o e' verosimileche necessitino) di un trattamento con calcio per via endovenosa oppure di infusioni contenenti calcio, per il rischio di precipitazione delsale di calcio-ceftriaxone (vedere paragrafi 4.4, 4.8 e 6.2). * Studicondotti in vitro hanno dimostrato che ceftriaxone puo' spiazzare labilirubina dai suoi siti di legame con l'albumina sierica, ed e' possibile che in questi pazienti si sviluppi un'encefalopatia da bilirubina. Lidocaina: prima di somministrare un'iniezione intramuscolare di ceftriaxone con una soluzione di lidocaina come solvente, si deve escludere la presenza di controindicazioni alla lidocaina (vedere paragrafo 4.4). Ipersensibilita' nota alla lidocaina o ad altri anestetici amidici: blocco atrioventricolare completo; ipovolemia. Le soluzioni di ceftriaxone contenenti lidocaina non devono mai essere somministrate per via endovenosa.
DENOMINAZIONE
ROCEFIN POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE PER USO INTRAMUSCOLARE
ECCIPIENTI
Solvente: acqua per preparazioni iniettabili.
EFFETTI INDESIDERATI
Ceftriaxone. Le reazioni avverse riferite con maggior frequenza con ceftriaxone sono eosinofilia, leucopenia, trombocitopenia, diarrea, rashe aumento degli enzimi epatici. I dati utilizzati per determinare lafrequenza delle reazioni avverse associate a ceftriaxone sono stati tratti dagli studi clinici. Per la classificazione della frequenza ci sie' avvalsi della seguente convenzione: molto comune (>= 1/10), comune(>= 1/100 - < 1/10), non comune (>= 1/1000 - < 1/100), raro (>= 1/10000 - < 1/1000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sullabase dei dati disponibili). Infezioni ed infestazioni. Non comune: infezione fungina ai genital; raro: colite pseudomembranosab; non notaa:superinfezionib. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: eosinofilia, leucopenia, trombocitopenia; non comune: granulocitopenia, anemia, coagulopatia; non notaa: anemia emoliticab, agranulocitosi. Disturbi del sistema immunitario. Non notaa: shock anafilattico, reazione anafilattica, reazione anafilattoide, ipersensibilitàb, reazione di Jarisch-Herxheimerb. Patologie del sistema nervoso. Non comune: cefalea,capogiri; raro: encefalopatia; non notaa: convulsioni. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non notaa: vertigini. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: broncospasmo. Patologie gastrointestinali. Comune: diarreab, feci molli; non comune: nausea, vomito; nonnotaa: pancreatiteb, stomatite, glossite. Patologie epatobiliari. Comune: aumento degli enzimi epatici; non notaa: formazione di precipitatonella colecistib, kernittero, epatite c, epatite colestaticab,c. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash; non comune:prurito; raro: orticaria; non notaa: sindrome di Stevens-Johnsonb, necrolisi epidermica tossicab, eritema multiforme, pustolosi esantematica acuta generalizzata reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS)b. Patologie renali e urinarie. Raro: ematuria, glicosuria; non notaa: oliguria, formazione di precipitato nei reni (reversibile). Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: flebite, dolore nel sito di iniezione, piressia;raro: edema, brividi. Esami diagnostici. Non comune: aumento della creatininemia; non notaa: risultati falsi positivi al test di Coombsb, risultati falsi positivi al test della galattosemiab, risultati falsi positivi nei metodi non enzimatici per la determinazione del glucosiob.^a Sulla base delle segnalazioni post-commercializzazione. Poiche' tali reazioni sono riferite volontariamente da una popolazione di entita' incerta, non e' possibile stimarne in modo affidabile la frequenza,che viene pertanto definita "Non nota". ^b Vedere paragrafo 4.4 ^c Disolito reversibile con l'interruzione della somministrazione di ceftriaxone Infezioni ed infestazioni Le segnalazioni di diarrea successivaall'uso di ceftriaxone potrebbero essere associate a Clostridium difficile . In questi casi e' necessario somministrare un'adeguata terapiaa base di liquidi ed elettroliti (vedere paragrafo 4.4). Precipitazione del sale di calcio-ceftriaxone Raramente sono state riferite reazioni avverse gravi, e in alcuni casi fatali, in neonati pretermine e in nati a termine (di eta' < 28 giorni) che erano stati trattati con ceftriaxone e calcio per via endovenosa. La presenza di precipitazione delsale di calcio-ceftriaxone e' stata rilevata post mortem nei polmoni enei reni. L'elevato rischio di precipitazione nei neonati e' una conseguenza del loro basso volume ematico e della maggiore emivita di ceftriaxone rispetto agli adulti (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.2). Sono stati segnalati casi di precipitazione di ceftriaxone nel tratto urinario principalmente in bambini trattati con alte dosi (es. > 80 mg/kg/giorno o dosi totali superiori a 10 grammi) e in pazienti con altri fattori di rischio (es. disidratazione, confinamento a letto). Questo evento puo' essere asintomatico o sintomatico, e puo' portare a ostruzioneureterale e insufficienza renale acuta post renale solitamente reversibili dopo interruzione del ceftriaxone (vedere paragrafo 4.4). E' stata osservata precipitazione del sale di calcio-ceftriaxone nella colecisti, principalmente in pazienti trattati con dosi superiori alla dosestandard raccomandata. Nei bambini, studi prospettici hanno dimostrato un'incidenza variabile di precipitazione con la somministrazione pervia endovenosa; in alcuni studi l'incidenza e' risultata superiore al30%. Tale incidenza sembra essere inferiore somministrando le infusioni lentamente (20-30 minuti). Questo effetto e' generalmente asintomatico, ma in casi rari le precipitazioni sono state accompagnate da sintomi clinici, quali dolore, nausea e vomito. In questi casi e' raccomandato il trattamento sintomatico. La precipitazione e' generalmente reversibile con l'interruzione della somministrazione di ceftriaxone (vedere paragrafo 4.4). Lidocaina. I dati presentati di seguito illustranogli effetti indesiderati osservati con l'utilizzo di lidocaina. Non esistono dati specifici sull'uso combinato di ceftriaxone e lidocaina.Le reazioni avverse alla lidocaina sono generalmente dovute all'aumento delle concentrazioni plasmatiche a causa di iniezione intravascolareaccidentale, dosaggio eccessivo o rapido assorbimento da parte di aree ricche di vasi, oppure potrebbero essere imputabili a ipersensibilita', idiosincrasia o ridotta tolleranza da parte del paziente. La tossicita' sistemica interessa principalmente il sistema nervoso centrale e/o cardiovascolare. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazioni di ipersensibilità (reazioni allergiche o anafilattoidi e shock anafilattico). Disturbi psichiatrici. Non nota: nervosismo. Patologie del sistema nervoso. Non nota: capogiri o stordimento, tremore, parestesia nella regione circumorale, intorpidimento della lingua, sonnolenza, convulsioni, coma. Patologie dell'occhio. Non nota: visione offuscata, diplopia, amaurosi fugace. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non nota: tinnito, iperacusia. Patologie cardiache. Non nota: bradicardia,depressione miocardica, aritmia cardiaca, arresto cardiaco. Patologievascolari. Non nota: ipotensione, collasso circolatorio. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non nota: dispnea, broncospasmo,depressione respiratoria. Patologie gastrointestinali. Non nota: nausea, vomito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non nota:rash, orticaria, edema (tra cui angioedema, edema del viso). Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinalee' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Ceftriaxone. Gravidanza: Ceftriaxone attraversa la barriera placentare. I dati sull'uso di ceftriaxone nelle donne in gravidanza sono limitati. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sullo sviluppo embrionale/fetale, perinatale e postnatale (vedere paragrafo 5.3). Ceftriaxone deve essere somministrato durante la gravidanza, e in particolare durante il primo trimestre, soltanto se ilbeneficio supera il rischio. Allattamento: Ceftriaxone e' escreto nellatte materno a basse concentrazioni, ma alle dosi terapeutiche non siprevedono effetti sui bambini allattati al seno. Il rischio di diarrea e di infezione fungina delle mucose non puo' tuttavia essere escluso. Deve essere presa in considerazione la possibilita' di sensibilizzazione. Occorre decidere se interrompere l'allattamento al seno o se interrompere la terapia con ceftriaxone considerando il beneficio dell'allattamento al seno per il bambino ed il beneficio della terapia per lamadre. Fertilita': dagli studi di riproduzione non sono emersi effetti avversi sulla fertilita' maschile o femminile. Lidocaina. Gravidanza: benche' dagli studi sugli animali non sia emersa alcuna evidenza didanni al feto, la lidocaina non deve essere somministrata durante i primi mesi della gravidanza, a meno che non si ritenga che i benefici superino i relativi rischi. Allattamento: nel latte materno vengono secrete piccole quantita' di lidocaina. Durante l'utilizzo di lidocaina nelle madri che allattano al seno occorre tenere presente la possibilita', per quanto rara, che si sviluppi una reazione allergica nel lattante. Fertilita': non esistono dati disponibili sulla fertilita' associata all'uso di lidocaina.
INDICAZIONI
Rocefin e' indicato nel trattamento delle seguenti infezioni negli adulti e nei bambini, inclusi i neonati a termine (dalla nascita): meningite batterica, polmonite acquisita in comunita', polmonite acquisita in ospedale, otite media acuta, infezioni intraddominali, infezioni complicate delle vie urinarie (inclusa la pielonefrite), infezioni delleossa e delle articolazioni, infezioni complicate della cute e dei tessuti molli, gonorrea, sifilide, endocardite batterica. Rocefin puo' essere impiegato: nel trattamento di esacerbazioni acute della broncopneumopatia cronica ostruttiva negli adulti, nel trattamento di Borreliosidi Lyme disseminata (precoce (stadio II) e tardiva (stadio III)) negli adulti e nei bambini inclusi i neonati da 15 giorni di vita, nella profilassi pre-operatoria delle infezioni del sito chirurgico, nel trattamento di pazienti neutropenici con febbre in cui si sospetta la presenza di un'infezione batterica, nel trattamento di pazienti affetti dabatteriemia che si manifesta in associazione a, o presumibilmente associata a, una qualsiasi delle infezioni sopra menzionate. Rocefin deveessere somministrato insieme ad altri agenti antibatterici laddove lapossibile gamma di batteri causali non rientri nel suo spettro d'azione (vedere paragrafo 4.4). Fare riferimento alle linee guida ufficialisull'uso appropriato degli antibatterici.
INTERAZIONI
Ceftriaxone. I diluenti contenenti calcio, quali soluzione di Ringer odi Hartmann, non devono essere utilizzati per ricostituire i flaconcini di Rocefin o per diluire ulteriormente un flaconcino ricostituito per la somministrazione endovenosa poiche' puo' formarsi del precipitato. La precipitazione di calcio-ceftriaxone puo' verificarsi anche quando ceftriaxone viene miscelato con soluzioni contenenti calcio nella stessa linea di somministrazione endovenosa. Ceftriaxone non deve essere somministrato simultaneamente a soluzioni endovenose contenenti calcio, ivi comprese le infusioni continue contenenti calcio, quale la nutrizione parenterale mediante raccordo a Y. In pazienti non neonati, tuttavia, ceftriaxone e soluzioni contenenti calcio possono essere somministrati sequenzialmente a condizione che le linee di infusione sianolavate accuratamente con un liquido compatibile tra le due infusioni.Studi in vitro su plasma adulto e neonatale estratto dal sangue del cordone ombelicale hanno dimostrato che nei neonati il rischio di precipitazione di calcio-ceftriaxone e' maggiore (vedere paragrafi 4.2, 4.3,4.4, 4.8 e 6.2). La somministrazione concomitante di anticoagulanti orali puo' aumentare l'effetto anticoagulante degli inibitori della vitamina-K e il rischio di sanguinamento. Si raccomanda di monitorare frequentemente l'International Normalised Ratio (INR) e di aggiustare laposologia del farmaco inibitore della vitamina-K sia durante che dopoil trattamento con ceftriaxone (vedere paragrafo 4.8). Vi sono evidenze contrastanti sul potenziale incremento della tossicita' renale degliaminoglicosidi utilizzati con le cefalosporine. In questi casi, nellaprassi clinica ci si deve attenere scrupolosamente al monitoraggio raccomandato dei livelli degli aminoglicosidi (e della funzionalita' renale). In uno studio in vitro sono stati osservati effetti antagonistici con la associazione di cloramfenicolo e ceftriaxone. La rilevanza clinica di questo effetto non e' nota. Non sono state riferite interazioni tra ceftriaxone e prodotti contenenti calcio somministrati per viaorale, ne' interazioni tra ceftriaxone per via intramuscolare e prodotti contenenti calcio (per via endovenosa o orale). Nei pazienti trattati con ceftriaxone, il test di Coombs puo' comportare risultati falsipositivi. Ceftriaxone, come altri antibiotici, puo' dare risultati falsi positivi nei test per la galattosemia. Analogamente, i metodi non enzimatici per la determinazione del glucosio nelle urine possono darerisultati falsi positivi. Per questa ragione, la determinazione del livello di glucosio nell'urina durante la terapia con ceftriaxone deve essere eseguita con metodica enzimatica. Non e' stata osservata una compromissione della funzionalita' renale dopo la somministrazione concomitante di dosi elevate di ceftriaxone e potenti diuretici (quali la furosemide). La somministrazione concomitante di probenecid non riduce l'eliminazione di ceftriaxone. Lidocaina Interazioni farmacocinetiche:la lidocaina e' un substrato degli enzimi di CYP450, CYP1A2 e CYP3A4.Il metabolismo della lidocaina puo' essere pertanto inibito dalla somministrazione concomitante di inibitori di CYP (per es. claritromicina,eritromicina, cimetidina) e potenziato dalla somministrazione concomitante di induttori enzimatici (per es. barbiturici, carbamazepina, fenitoina, primidone, rifampicina). Interazioni farmacodinamiche: gli effetti tossici sistemici potrebbero essere additivi durante l'uso concomitante di principi attivi strutturalmente analoghi agli anestetici amidici locali (per es. farmaci antiaritmici come mexiletina o tocainide). L'iniezione i.m. di Rocefin (con un solvente contenente lidocaina) deve essere pertanto somministrata con particolare cautela ai pazientisottoposti a trattamento con questi medicinali. Gli effetti dei miorilassanti possono essere potenziati dalla lidocaina. Consultare il riassunto delle caratteristiche del prodotto dei medicinali somministrati in concomitanza.
POSOLOGIA
Posologia. La dose varia in base alla gravita', al livello di sensibilita', al sito e al tipo d'infezione, all'eta' e alla funzionalita' epato-renale del paziente. Le dosi raccomandate di seguito sono le dosi generalmente raccomandate in queste indicazioni. In casi particolarmente gravi, devono essere prese in considerazione dosi che rientrano trai valori massimi dell'intervallo raccomandato. Adulti e bambini al disopra di 12 anni di eta' (>= 50 kg). Dosaggio di ceftriaxone* 1-2 g. Una volta al giorno: polmonite acquisita in comunità, esacerbazioni acute della broncopneumopatia cronica ostruttiva, infezioni intraddominali, infezioni complicate delle vie urinarie (inclusa la pielonefrite).Dosaggio di ceftriaxone* 2 g. Una volta al giorno: polmonite acquisitain ospedale, infezioni complicate della cute e dei tessuti molli, infezioni delle ossa e delle articolazioni. Dosaggio di ceftriaxone* 2-4g. Una volta al giorno: trattamento di pazienti neutropenici con febbre in cui si sospetta la presenza di un'infezione batterica, endocardite batterica, meningite batterica. * Nella batteriemia documentata devono essere presi in considerazione i valori massimi dell'intervallo didose raccomandato. ** Nel caso di somministrazione a dosaggi superioria 2 g al giorno, puo' essere considerata la somministrazione due volte al giorno (ogni 12 ore). Indicazioni per gli adulti e i bambini al di sopra di 12 anni di eta' (>= 50 kg) che richiedono specifici schemiposologici: Otite media acuta. Puo' essere somministrata una dose singola intramuscolare di Rocefin 1-2 g. Dati limitati suggeriscono che incaso di pazienti gravemente malati o in caso di fallimento della precedente terapia, Rocefin puo' risultare efficace quando somministrato per via intramuscolare alla dose giornaliera di 1-2 g per 3 giorni. Profilassi pre-operatoria delle infezioni del sito chirurgico 2 g in singola somministrazione preoperatoria. Gonorrea 500 mg somministrati comedose singola intramuscolare. Sifilide Le dosi generalmente raccomandate sono 500 mg-1 g una volta al giorno, da aumentare a 2 g una volta al giorno per la neurosifilide, per 10-14 giorni. Le raccomandazioni sulla dose in caso di sifilide, neurosifilide inclusa, si basano su datilimitati. Fare riferimento alle linee guida nazionali o locali. Borreliosi di Lyme disseminata (precoce [stadio II] e tardiva [stadio III])2 g una volta al giorno per 14-21 giorni. La durata raccomandata deltrattamento e' variabile e occorre fare riferimento alle linee guida nazionali o locali. Popolazione pediatrica. Neonati, lattanti e bambinida 15 giorni di vita a 12 anni di eta' (< 50 kg): ai bambini di pesocorporeo pari o superiore a 50 kg deve essere somministrato il dosaggio abituale degli adulti. La dose massima di lidocaina nei bambini persingola dose somministrata non deve superare i 5 mg/kg di peso corporeo. Nei bambini obesi la dose massima deve essere calcolata considerando il peso corporeo ideale in base al sesso ed all'eta'. Dosaggio di ceftriaxone* 50-80 mg/kg. Una volta al giorno: infezioni intraddominali,infezioni complicate delle vie urinarie (inclusa la pielonefrite), polmonite acquisita in comunità, polmonite acquisita in ospedale. Dosaggio di ceftriaxone* 50-100 mg/kg (max 4 g). Una volta al giorno: infezioni complicate della cute e dei tessuti molli, infezioni delle ossa edelle articolazioni, trattamento di pazienti neutropenici con febbre in cui si sospetta la presenza di un'infezione batterica. Dosaggio di ceftriaxone* 80-100 mg/kg (max 4 g). Una volta al giorno: meningite batterica. Dosaggio di ceftriaxone* 100 mg/kg (max 4 g). Una volta al giorno: endocardite batterica. * Nella batteriemia documentata devono essere presi in considerazione i valori massimi dell'intervallo di dose raccomandata. ** Nel caso di somministrazione a dosaggi superiori a 2gal giorno, puo' essere considerata la somministrazione due volte al giorno (ogni 12 ore). Indicazioni per i neonati, i lattanti e i bambinida 15 giorni di vita a 12 anni (<50 kg) che richiedono specifici schemi posologici: otite media acuta. Per il trattamento iniziale dell'otite media acuta puo' essere somministrata una dose singola intramuscolare di Rocefin 50 mg/kg. Dati limitati suggeriscono che in caso di bambini gravemente malati o in caso di fallimento della terapia iniziale, Rocefin puo' risultare efficace quando somministrato per via intramuscolare alla dose giornaliera di 50 mg/kg per 3 giorni. Profilassi pre-operatoria delle infezioni del sito chirurgico 50-80 mg/kg in singola somministrazione preoperatoria. Sifilide: le dosi generalmente raccomandate sono 75 -100 mg/kg (max 4 g) una volta al giorno per 10-14 giorni.Le raccomandazioni sulla dose in caso di sifilide, neurosifilide inclusa, si basano su dati molto limitati. Fare riferimento alle linee guida nazionali o locali. Borreliosi di Lyme disseminata (precoce [stadioII] e tardiva [stadio III]) 50-80 mg/kg una volta al giorno per 14-21giorni. La durata raccomandata del trattamento e' variabile e occorrefare riferimento alle linee guida nazionali o locali. Neonati da 0 a14 giorni di vita. Rocefin e' controindicato nei neonati prematuri fino a un'eta' post-mestruale di 41 settimane (eta' gestazionale + eta' cronologica). Dosaggio di ceftriaxone* 20-50 mg/kg. Una volta al giorno: infezioni intraddominali, infezioni complicate della cute e dei tessuti molli, infezioni complicate delle vie urinarie (inclusa la pielonefrite), polmonite acquisita in comunità, polmonite acquisita in ospedale, infezioni delle ossa e delle articolazioni, trattamento di pazienti neutropenici con febbre in cui si sospetta la presenza di un'infezione batterica. Dosaggio di ceftriaxone* 50 mg/kg. Una volta al giorno:meningite batterica, endocardite batterica. *Nella batteriemia documentata devono essere presi in considerazione i valori massimi dell'intervallo di dose raccomandata. Non si deve eccedere la dose massima giornaliera di 50 mg/Kg. Indicazioni per i neonati di 0-14 giorni di vita che necessitano di specifici schemi posologici: otite media acuta. Peril trattamento iniziale dell'otite media acuta puo' essere somministrata una dose singola intramuscolare di Rocefin 50 mg/kg. Profilassi pre-operatoria delle infezioni del sito chirurgico 20-50 mg/kg in singolasomministrazione preoperatoria. Sifilide: la dose generalmente raccomandata e' 50 mg/kg una volta al giorno per 10-14 giorni. Le raccomandazioni sulla dose in caso di sifilide, neurosifilide inclusa, si basanosu dati molto limitati. Fare riferimento alle linee guida nazionali olocali. Durata della terapia La durata della terapia varia in relazione al decorso della malattia. Come per altre terapie antibiotiche, iltrattamento con ceftriaxone deve essere continuato per 48-72 ore dopolo sfebbramento del paziente o dopo la dimostrazione di eradicazione batterica.
PRINCIPI ATTIVI
Rocefin 1 g/3,5 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare. Ogni flaconcino di polvere contiene 1 g di ceftriaxone come ceftriaxone sodico. Ogni 1 ml di solvente contiene 10 mg di lidocaina cloridrato, corrispondenti a 35 mg di lidocaina cloridrato per3,5 ml. Rocefin 250 mg/2 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare. Ogni flaconcino di polvere contiene 250 mgdi ceftriaxone come ceftriaxone sodico. Ogni 1 ml di solvente contiene 10 mg di lidocaina cloridrato, corrispondenti a 20 mg di lidocaina cloridrato per 2 ml. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

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