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AVVERTENZE
La risposta sintomatica alla terapia con rabeprazolo sodico non esclude la presenza di patologie maligne a livello gastrico o esofageo; talepossibilita' deve, quindi, essere esclusa prima di iniziare il trattamento con Rabeprazolo Sandoz. I pazienti in terapia a lungo termine (in particolare quelli trattati per piu' di un anno) devono essere tenuti sotto regolare osservazione. Il rischio di ipersensibilita' crociatacon altri inibitori di pompa protonica o derivati benzimidazolici nonpuo' essere escluso. I pazienti devono essere avvertiti di non masticare o frantumare le compresse di Rabeprazolo Sandoz, ma di inghiottirle intere. Sono state riportate segnalazioni post-marketing di discrasia ematica (trombocitopenia e neutropenia). Nella maggior parte dei casi in cui non si e' potuta identificare un'eziologia alternativa, gli eventi erano non complicati e si sono risolti con la sospensione del rabeprazolo. Alterazioni degli enzimi epatici sono state osservate durante gli studi clinici e sono state riportate anche dopo l'inizio dellacommercializzazione. Nella maggior parte dei casi in cui non si e' potuta identificare un'eziologia alternativa, gli eventi non erano complicati e si sono risolti con la sospensione del rabeprazolo. Uno studioin pazienti con alterazioni epatiche da lievi a moderate non ha evidenziato significativi problemi di sicurezza correlabili all'uso del medicinale differenti da quelli osservati nei pazienti del gruppo di controllo, analogo per distribuzione di eta' e sesso. Comunque, dal momentoche non vi sono dati clinici sull'uso di Rabeprazolo Sandoz nel trattamento di pazienti con gravi disfunzioni epatiche, il medico e' invitato a prestare particolare attenzione nel somministrare Rabeprazolo Sandoz per la prima volta a tali pazienti. La co-somministrazione di Rabeprazolo Sandoz con atazanavir non e' raccomandata (vedere paragrafo 4.5). Il trattamento con inibitori di pompa protonica, incluso Rabeprazolo Sandoz, puo' causare un aumento del rischio di infezioni gastrointestinali da Salmonella, Campylobacter e Clostridium difficile (vedere sezione 5.1). Gli inibitori di pompa protonica, specialmente se utilizzati a dosaggi elevati e per periodi prolungati (> 1 anno), potrebberocausare un lieve aumento di rischio di fratture dell'anca, del polso edella colonna vertebrale, soprattutto in pazienti anziani o in presenza di altri fattori di rischio sconosciuti. Studi osservazionali suggeriscono che gli inibitori di pompa protonica potrebbero aumentare il rischio complessivo di frattura dal 10% al 40%. Tale aumento potrebbe essere in parte dovuto ad altri fattori di rischio. I pazienti a rischio di osteoporosi devono ricevere le cure in base alle attuali linee guida di pratica clinica e devono assumere un'adeguata quantita' di vitamina D e calcio. Ipomagnesiemia. E' stato osservato che gli inibitoridi pompa protonica (PPI) come rabeprazolo sodico in pazienti trattatiper almeno tre mesi e in molti casi per un anno, possono causare graveipomagnesiemia. Gravi sintomi di ipomagnesiemia includono stanchezza,tetania, delirio, convulsioni, vertigini e aritmia ventricolare. Essi, inizialmente, si possono manifestare in modo insidioso ed essere trascurati. L'ipomagnesiemia nella maggior parte dei pazienti migliora dopo l'assunzione di magnesio e la sospensione dell'inibitore di pompa protonica. Gli operatori sanitari devono considerare l'eventuale misurazione dei livelli di magnesio prima di iniziare il trattamento con PPIe periodicamente durante il trattamento nei pazienti in terapia per un periodo prolungato o in terapia con medicinali o farmaci che possonocausare ipomagnesiemia (ad esempio diuretici). Uso concomitante di rabeprazolo con metotrexato. La letteratura suggerisce che l'uso concomitante di PPI con metotrexato (soprattutto ad alte dosi; vedere il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di metotrexato) puo' aumentare e prolungare i livelli sierici di metotrexato e/o del suo metabolita, il che puo' portare a tossicita' da metotrexato. In caso di somministrazione di alte dosi di metotrexato, in alcuni pazienti, puo' esserepresa in considerazione una sospensione temporanea dei PPI. Influenzasull'assorbimento della vitamina B12. Il rabeprazolo sodico, come tutti i farmaci acido-bloccanti, puo' ridurre l'assorbimento della vitamina B12 (cianocobalamina) a causa di ipo- o a-cloridria. Cio' deve essere preso in considerazione nei pazienti in terapia a lungo termine conridotte riserve corporee o fattori di rischio che riducano l'assorbimento della vitamina B12 o se vengono osservati i rispettivi sintomi clinici. Lupus eritematoso cutaneo subacuto (LECS). Gli inibitori della pompa protonica sono associati a casi estremamente infrequenti di LECS.In presenza di lesioni, soprattutto sulle parti cutanee esposte ai raggi solari, e se accompagnate da artralgia, il paziente deve rivolgersi immediatamente al medico e l'operatore sanitario deve valutare l'opportunita' di interrompere il trattamento con Rabeprazolo Sandoz. La comparsa di LECS in seguito a un trattamento con un inibitore della pompa protonica puo' accrescere il rischio di insorgenza di LECS con altriinibitori della pompa protonica. Compromissione renale. E' stata osservata nei pazienti che assumono rabeprazolo una nefrite tubulointerstiziale acuta (Acute tubulointerstitial nephritis TIN) e puo' verificarsi in qualsiasi momento durante la terapia con rabeprazolo (vedere sezione 4.8). La nefrite tubulointerstiziale puo' progredire a insufficienza renale. L'assunzione di rabeprazolo deve essere interrotta in casodi sospetta TIN e un trattamento appropriato deve essere immediatamente avviato. Interferenza con esami di laboratorio. Un livello aumentatodi Cromogranina A (CgA) puo' interferire con gli esami diagnostici per tumori neuroendocrini. Per evitare tale interferenza, il trattamentocon Rabeprazolo Sandoz deve essere sospeso per almeno 5 giorni primadelle misurazioni della CgA (vedere paragrafo 5.1). Se i livelli di CgA e di gastrina non sono tornati entro il range di riferimento dopo lamisurazione iniziale, occorre ripetere le misurazioni 14 giorni dopol'interruzione del trattamento inibitore della pompa protonica. Popolazione pediatrica. L'uso di Rabeprazolo Sandoz nei bambini non e' raccomandato, in quanto non vi e' alcuna esperienza sul suo uso in questo gruppo. Rabeprazolo Sandoz contiene sodio. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per compressa gastroresistente, cioe' essenzialmente 'senza sodio'.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Apparato gastrointestinale e metabolismo, farmaci per il trattamento dell'ulcera peptica e della malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE),inibitori della pompa acida.
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Conservare nellaconfezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Rabeprazolo Sandoz e' controindicato nei pazienti con ipersensibilita'nota al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencatial paragrafo 6.1. Rabeprazolo Sandoz e' controindicato nelle donne ingravidanza o in allattamento.
DENOMINAZIONE
RABEPRAZOLO SANDOZ 10 MG COMPRESSE GASTRORESISTENTI. RABEPRAZOLO SANDOZ 20 MG COMPRESSE GASTRORESISTENTI.
ECCIPIENTI
Nucleo: idrossido di calcio; mannitolo; idrossipropilcellulosa a bassasostituzione; sodio stearil fumarato. Rivestimento 1: ipromellosa; talco. Rivestimento gastroresistente 2(10 mg): ipromellosa ftalato; dibutil sebacato; ossido di ferro giallo (E172); ossido di ferro rosso (E172); biossido di titanio (E171). Rivestimento gastroresistente 2(20 mg): ipromellosa ftalato; dibutil sebacato; ossido di ferro giallo (E172); biossido di titanio (E171).
EFFETTI INDESIDERATI
Gli eventi avversi piu' comunemente riportati con rabeprazolo durantegli studi clinici controllati sono stati cefalea, diarrea, dolore addominale, astenia, flatulenza, rash e secchezza delle fauci. La maggiorparte degli eventi avversi riscontrati durante gli studi clinici sonostati di intensita' lieve o moderata e transitori. I seguenti eventi avversi sono stati riferiti in seguito a studi clinici o all'esperienzapost-marketing. Le frequenze sono definite come: comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1000, <1/100); rara (>=1/10.000, <1/1.000) e molto rara (<1/10.000). Non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Infezioni e infestazioni. Comune: infezioni. Patologie del sistema emolinfopoietico. Rara: neutropenia, leucopenia, trombocitopenia, leucocitosi. Disturbi del sistema immunitario. Rara: ipersensibilita'^1, ^2. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Rara: anoressia; non nota: iponatremia, ipomagnesiemia (vedereparagrafo 4.4). Disturbi psichiatrici: comune: insonnia; non comune: nervosismo; rara: depressione; non nota: confusione. Patologie del sistema nervoso: comune: mal di testa, capogiri; non comune: sonnolenza. Patologie dell'occhio: rara: disturbi visivi. Patologie vascolari: nonnota: edema periferico. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: comune: tosse, faringite, rinite; non comune: bronchite, sinusite. Patologie gastrointestinali: comune: diarrea, vomito, nausea, doloreaddominale, costipazione, flatulenza, polipi della ghiandola fundica(benigni); non comune: dispepsia, secchezza delle fauci, eruttazione;rara: gastrite, stomatite, alterazioni del gusto; non nota: colite microscopica. Patologie epatobiliari. Rara: epatite, ittero, encefalopatia epatica^3. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: rash, eritema^2; rara: prurito, sudorazione, reazioni bollose^2; molto rara: eritema multiforme, sindrome di stevens-johnson (sjs), necrolisi epidermica tossica (net); non nota: lupus eritematoso cutaneo subacuto (vedere il paragrafo 4.4). Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: dolore aspecifico, mal di schiena; non comune: mialgia, crampi alle gambe, artralgia, frattura dell'anca, del polso o della colonna vertebrale (vedere paragrafo 4.4). Patologie renali e urinarie. Non comune: infezioni delle vie urinarie; rara: nefrite tubulointerstiziale (con una possibile progressione a insufficienza renale). Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella: non nota: ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relativealla sede di somministrazione. Comune: astenia, malattia simil-influenzale; non comune: dolore toracico, brividi, piressia. Esami diagnostici. Non comune: aumento degli enzimi epatici^3; rara: aumento di peso.^1 Comprende gonfiore del viso, ipotensione e dispnea. ^2 Eritema, reazioni bollose e reazioni di ipersensibilita' si risolvono in genere dopo l'interruzione della terapia. ^3 Sono state ricevute rare segnalazioni di encefalopatia epatica nei pazienti con cirrosi concomitante. Nel trattamento dei pazienti con grave disfunzione epatica, si consigliaal medico di prestare attenzione all'inizio del trattamento con Rabeprazolo Sandoz in questi pazienti (vedere il paragrafo 4.4). Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapportobeneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistemanazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza. Non vi sono dati sulla sicurezza del rabeprazolo nelle donne in gravidanza. Studi sulla riproduzione condotti su ratti e coniglinon hanno evidenziato effetti negativi sulla fertilita' o danni al feto dovuti alla somministrazione di rabeprazolo sodico, anche se nel ratto si riscontra un modesto passaggio feto-placentare di farmaco. Rabeprazolo Sandoz e' controindicato durante la gravidanza. Allattamento.Non e' noto se il rabeprazolo sodico venga escreto nel latte materno umano. Non sono stati condotti studi nelle donne in allattamento. Rabeprazolo sodico viene tuttavia escreto nelle secrezioni mammarie del ratto. Rabeprazolo Sandoz non deve pertanto essere usato nelle donne in allattamento.
INDICAZIONI
Rabeprazolo Sandoz e' indicato per il trattamento di: ulcera duodenaleattiva; ulcera gastrica benigna attiva; malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) sintomatica erosiva o ulcerativa; terapia a lungo termine della malattia da reflusso gastroesofageo (terapia di mantenimento della MRGE); trattamento sintomatico della malattia da reflusso gastroesofageo da moderata a molto grave (MRGE sintomatica); sindrome di Zollinger-Ellison; eradicazione dell'infezione da Helicobacter pylori in associazione ad appropriati regimi terapeutici antibatterici nei pazienti con ulcera peptica. Vedere paragrafo 4.2.
INTERAZIONI
Rabeprazolo sodico produce un'intensa e duratura inibizione della secrezione acida dello stomaco. Puo' avvenire un'interazione con i composti il cui assorbimento e' pH dipendente. La somministrazione concomitante di rabeprazolo sodico e ketoconazolo o itraconazolo puo' determinare una riduzione significativa dei livelli plasmatici degli antifungini. E' quindi da considerare la necessita', per alcuni pazienti, di essere monitorati per determinare se e' necessario un adeguamento posologico quando ketoconazolo o itraconazolo vengano assunti contemporaneamente a Rabeprazolo Sandoz. In alcuni studi clinici insieme a rabeprazolosono stati somministrati antiacidi e, in uno studio specifico di interazione farmaco-farmaco, non e' stata osservata alcuna interazione confarmaci antiacidi liquidi. La co-somministrazione di atazanavir 300 mg/ritonavir 100 mg con omeprazolo (40 mg una volta al giorno) o atazanavir 400 mg con lansoprazolo (60 mg una volta al giorno) in volontarisani ha causato una sostanziale riduzione dell'esposizione ad atazanavir. L'assorbimento di atazanavir e' pH dipendente. Sebbene non studiati, si devono prevedere risultati simili anche con altri inibitori della pompa protonica. Pertanto gli IPP, incluso rabeprazolo, non devono essere co-somministrati con atazanavir (vedere il paragrafo 4.4). Metotrexato. Casi clinici, studi pubblicati di farmacocinetica di popolazione e analisi retrospettive suggeriscono che la somministrazione concomitante di PPI e metotrexato (soprattutto ad alte dosi; vedere il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di metotrexato) puo' aumentaree prolungare i livelli sierici di metotrexato e/o del suo metabolitaidrossimetotrexato. Tuttavia, non sono stati condotti studi formali diinterazione farmacologica tra metotrexato e PPI.
POSOLOGIA
Posologia. Adulti/anziani. Ulcera duodenale attiva e ulcera gastrica benigna attiva: la dose orale raccomandata sia nell'ulcera duodenale attiva che nell'ulcera gastrica benigna attiva e' di 20 mg una volta algiorno, da assumere al mattino. Nella maggior parte dei pazienti con ulcera duodenale attiva la cicatrizzazione avviene entro 4 settimane. Tuttavia alcuni pazienti possono richiedere, per raggiungere la cicatrizzazione, altre 4 settimane di terapia. La maggior parte dei pazienticon ulcera gastrica benigna attiva guariscono entro 6 settimane. Anchein questo caso, tuttavia, in alcuni pazienti possono essere necessarie per la guarigione altre 6 settimane di terapia. Malattia da reflussogastro-esofageo (MRGE) erosiva o ulcerativa: la dose orale raccomandata in questa patologia e' di 20 mg una volta al giorno per 4 -8 settimane. Terapia a lungo termine della malattia da reflusso gastroesofageo(terapia di mantenimento della MRGE): per la terapia a lungo termine,puo' essere usata una dose di mantenimento di Rabeprazolo Sandoz 20 mg o 10 mg una volta al giorno a seconda della risposta del paziente. Trattamento dei sintomi della malattia da reflusso gastroesofageo da moderata a molto grave (MRGE sintomatica): 10 mg una volta al giorno neipazienti senza esofagite. Se non si ottiene il controllo dei sintomientro 4 settimane, il paziente deve essere sottoposto ad ulteriori accertamenti. Una volta risolta la sintomatologia, il successivo controllo dei sintomi puo' essere ottenuto adottando un regime di assunzione di 10 mg una volta al giorno al bisogno, quando necessario. Sindrome diZollinger-Ellison: negli adulti la dose orale iniziale raccomandata e' di 60 mg una volta al giorno. La posologia puo' essere aumentata fino a 120 mg/die, in base alle necessita' del singolo paziente. Possonoessere somministrate dosi singole giornaliere fino a 100 mg/die. La dose da 120 mg puo' essere frazionata, 60 mg due volte al giorno. Il trattamento deve proseguire fino a quando clinicamente indicato. Eradicazione dell'infezione da H. pylori : i pazienti con infezione da H. pylori devono essere trattati con terapia eradicante. Si raccomanda la seguente combinazione per una durata di 7 giorni. Rabeprazolo Sandoz 20 mg 2 volte al giorno + claritromicina 500 mg 2 volte al giorno e amoxicillina 1 g due volte al giorno. Pazienti con compromissione epatica orenale. Non sono necessari adeguamenti posologici nei pazienti con compromissione della funzionalita' epatica o renale. Per l'uso di Rabeprazolo Sandoz nel trattamento dei pazienti con grave compromissione della funzionalita' epatica vedere il paragrafo 4.4, "Avvertenze specialie precauzioni di impiego". Popolazione pediatrica. L'uso di Rabeprazolo Sandoz nei bambini non e' raccomandato, poiche' manca esperienza sull'uso del prodotto in questo gruppo di pazienti. Modo di somministrazione. Per le indicazioni che richiedono il trattamento una volta al giorno le compresse di Rabeprazolo Sandoz devono essere ingerite al mattino, prima di mangiare; sebbene ne' il momento della giornata in cui viene assunto il farmaco ne' l'assunzione di cibo abbiano dimostrato diavere effetto sull'attivita' di rabeprazolo sodico, questo schema di trattamento facilitera' la compliance al trattamento. I pazienti devonoessere avvisati di non masticare o frantumare le compresse di Rabeprazolo Sandoz ma di inghiottirle intere.
PRINCIPI ATTIVI
Rabeprazolo Sandoz 10 mg compresse gastroresistenti: ogni compressa gastroresistente contiene 10 mg di rabeprazolo sodico. Eccipienti con effetto noto. Ogni compressa gastroresistente contiene 0,71 mg di sodio(0,03 mmol). Rabeprazolo Sandoz 20 mg compresse gastroresistenti: ognicompressa gastroresistente contiene 20 mg di rabeprazolo sodico. Eccipienti con effetto noto. Ogni compressa gastroresistente contiene 1,42mg di sodio (0,06 mmol). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.