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PROPAFENONE RATIO*30CPR 150MG

PROPAFENONE RATIO*30CPR 150MG

RATIOPHARM ITALIA Srl
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AVVERTENZE
In pazienti anziani e pazienti con grave danno miocardico, il dosaggiodeve essere particolarmente prudente e graduale durante la fase di titolazione. E' essenziale valutare dal punto di vista elettrocardiografico e clinico ogni paziente cui venga somministrato propafenone cloridrato prima e durante la terapia allo scopo di determinare se la risposta al propafenone cloridrato sia tale da giustificare un uso continuativo. Dopo somministrazione di propafenone puo' rivelarsi la Sindrome di Brugada (prominente elevazione del punto J seguita da segmento ST concavo e T invertita nelle derivazioni V1 e V2) oppure possono essere provocate alterazioni dell'elettrocardiogramma (ECG) simili al Brugadanei portatori precedentemente asintomatici della sindrome. Una volta iniziata la terapia con propafenone deve essere eseguito un ECG per escludere alterazioni indicative della Sindrome di Brugada. Qualora si manifesti la Sindrome di Brugada, il trattamento con propafenone deve essere interrotto. Propafenone cloridrato puo' peggiorare la miastenia grave (vedere paragrafo 4.3). Nel trattamento della fibrillazione atriale parossistica, nel passaggio da fibrillazione atriale a flutter atriale, si puo' verificare lo sviluppo di una conduzione al ventricolo di2:1 o 1:1, con una consequenziale frequenza ventricolare molto rapida(es. > 180 battiti per minuto) (vedere paragrafo 4.8). La frequenza ela soglia di sensibilita' dei pace-makers possono subire alterazionidurante la terapia con propafenone. Percio' il funzionamento dei pace-makers dovra' essere opportunamente modificato e controllato di conseguenza. Come con altri farmaci antiaritmici di classe IC, nei pazientiaffetti da cardiopatia strutturale significativa si possono piu' facilmente manifestare gravi eventi avversi, pertanto, propafenone cloridrato e' controindicato in questi pazienti (vedere paragrafo 4.3). In caso di pregresso infarto miocardico, l'uso di propafenone deve essere limitato al trattamento delle aritmie ventricolari che mettono in pericolo la vita del paziente. In pazienti che presentano un'lterata funzionalita' epatica o renale, puo' verificarsi accumulo di farmaco con la somministrazione di dosi terapeutiche di propafenone. La titolazione della dose in questi pazienti deve essere effettuata con particolare cautela, sotto controllo dell'ECG e monitorando i livelli plasmatici. Tuttavia, sotto costante controllo elettrocardiografico, in questi pazienti potrebbe essere necessaria una riduzione della dose orale di almenoil 50%. Propafenone cloridrato deve essere utilizzato con cautela neipazienti con ostruzione delle vie aeree (asma) a causa dell'attivita'beta-bloccante. Somministrare con cautela in pazienti con broncopneumopatia ostruttiva poiche' l'attivita' beta-bloccante del propafenone puo' aumentare le resistenze delle vie respiratorie. Sono stati segnalati casi di agranulocitosi, comparsi entro due mesi dall'inizio del trattamento con propafenone e che si sono risolti circa 14 giorni dopo lasua sospensione. E' necessario prestare cautela in caso di comparsa di febbre o altri sintomi di infezione nei pazienti trattati con propafenone. Nel caso in cui si sospetti la soppressione dei globuli bianchidel midollo il trattamento con propafenone dovrebbe essere sospeso. Popolazione pediatrica: l'esperienza post- marketing ha reso disponibili evidenze sull'uso sia endovenoso che orale di propafenone nella popolazione pediatrica, incluso il trattamento intrauterino delle aritmiefetali (vedere paragrafo 4.6). Propafenone sembra essere ragionevolmente sicuro ed efficace per il trattamento a breve e a lungo termine delle aritmie pediatriche. Non sembra esserci una correlazione diretta fra il dosaggio/livelli sierici di propafenone e il tasso di risposta nei bambini. Come per la maggior parte degli altri farmaci antiaritmici,esiste un potenziale pro-aritmico che in alcuni casi ha richiesto l'interruzione della terapia. Nel complesso, il rischio sembra essere aumentato in presenza di difetti cardiaci strutturali. In ogni caso, il rischio imprevedibile che i livelli diventino tossici richiede un uso molto prudente del farmaco: la titolazione della dose e il monitoraggiotramite ECG sono fortemente raccomandati. Propafenone ratiopharm contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioe' essenzialmente "senza sodio".
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Terapia cardiaca, antiaritmici, classe I e III.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo, ad altre sostanze strettamente collegate dal punto di vista chimico o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; sindrome di Brugada nota; cardiopatia strutturale significativa come: episodio di infarto miocardico negli ultimi tre mesi; insufficienza cardiaca manifesta; insufficienza cardiacacongestizia incontrollata in cui l'output (frazione di eiezione) del ventricolo sinistro e' minore del 35%; shock cardiogeno, ad eccezione di quello provocato da aritmia; grave bradicardia sintomatica; gravi disturbi preesistenti della conduzione dell'eccitamento a livello senoatriale, atrioventricolare ed intraventricolare; disfunzione del nodo del seno, difetti di conduzione atriale (sindrome bradicardia-tachicardia), blocco atrioventricolare di secondo grado o di grado maggiore, blocco di branca, o blocco distale in assenza di un pacemaker artificiale; marcata ipotensione. Disturbi manifesti del bilancio elettrolitico (ad es. disturbi del metabolismo del potassio); gravi pneumopatie ostruttive; miastenia grave; generalmente controindicato in gravidanza (vedere paragrafo 4.6); controindicato durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.6); e' controindicata la somministrazione contemporanea di propafenone cloridrato e ritonavir (vedere paragrafo 4.5).
DENOMINAZIONE
PROPAFENONE RATIOPHARM 150 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Amido di mais, copovidone, croscarmellosa sodica, magnesio stearato, silice colloidale anidra, ipromellosa, titanio diossido, macrogol 6000.
EFFETTI INDESIDERATI
All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sonoriportate in ordine decrescente di gravita', quando la gravita' puo' essere valutata. Riepilogo del profilo di sicurezza Le piu' frequenti emolto comuni reazioni avverse correlate alla terapia con propafenonesono: capogiri, disturbi della conduzione cardiaca e palpitazioni. Ilseguente elenco include le reazioni avverse riportate negli studi clinici e nell'esperienza post-marketing. Per la valutazione degli effettiindesiderati sono utilizzate le seguenti categorie di frequenza: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1 000, <1/100); raro (>=1/10 000, <1/1 000); molto raro (<1/10 000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili).Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: trombocitopenia.Raro: leucopenia, granulocitopenia, che sono reversibili dopo interruzione della terapia con propafenone cloridrato, agranulocitosi. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: ipersensibilita'^1. ^1 Potrebberomanifestarsi colestasi, malattia del sangue ed eruzione cutanea. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: appetito ridotto. Disturbi psichiatrici. Comune: ansia, disturbo del sonno; non comune: affaticamento mentale, disturbo mentale, agitazione, incubo; non nota: stato confusionale, irrequietezza. Patologie del sistema nervoso. Moltocomune: capogiro^2; comune: parestesia, cefalea, disgeusia, sincope; non comune: disturbo extrapiramidale, atassia; molto raro: sintomi crampo-simili a seguito di sovradosaggio; non nota: crisi convulsiva, amnesia. ^2 Escluso vertigine. Patologie dell'occhio. Comune: visione offuscata. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: vertigine. Patologie cardiache. Molto comune: disturbo di conduzione cardiaca^3, palpitazioni; comune: bradicardia sinusale, bradicardia, tachicardia, flutter atriale, tachicardia ventricolare, aritmia^4, insufficienza cardiaca^5; raro: fibrillazione ventricolare; non nota: blocco atrioventricolare di primo grado. ^3 Compreso blocco senoatriale, blocco atrioventricolare e difetto di conduzione intraventricolare. ^4 Propafenone puo' essere associato ad effetti pro-aritmici che si manifestano come unaumento della frequenza cardiaca (tachicardia) o fibrillazione ventricolare. Alcune di queste aritmie possono essere pericolose per la vitae possono richiedere rianimazione per evitare un esito potenzialmentefatale. ^5 Puo' verificarsi un aggravamento della preesistente insufficienza cardiaca. Patologie vascolari. Comune: ipotensione, ipotensioneortostatica (in particolare nei pazienti anziani con compromissione della funzionalita' del miocardio). Patologie respiratorie, toraciche emediastiniche. Comune: dispnea nei pazienti con tendenza al broncospasmo; non nota: broncostenosi. Patologie gastrointestinali. Comune: conati di vomito, stipsi, dolore addominale, bocca secca, diarrea, vomito, nausea, sapore amaro e ipoestesia orale, soprattutto a seguito di unalto dosaggio iniziale; non comune: distensione dell'addome, flatulenza; non nota: disturbo gastrointestinale. Patologie epatobiliari. Comune: funzione epatica anormale^6; non comune: itterizia, epatite, colestasi (come sintomo di reazione allergica/iperergica); non nota: traumatismo epatocellulare, epatomegalia. ^6 Questo termine comprende provadi funzionalita' epatica anormale, quali aspartato aminotransferasi aumentata, alanina aminotransferasi aumentata, gamma-glutamiltransferasiaumentata e. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: reazioni cutanee allergiche (ad esempio: eritema, prurito, eruzione cutanea, orticaria); non nota: Lupus eritematoso cutaneo subacuto.Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro: Sindrome simil-lupoide. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: disfunzione erettile. Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: dolore toracico, astenia, stanchezza, piressia, sazieta' precoce. In rare occasioni,particolarmente con elevate dosi iniziali, si e' verificato gonfioregastrointestinale ed in pazienti anziani e' stata occasionalmente osservata distonia posturale. Esami diagnostici. Raro: anticorpi antinucleo aumentati, fosfatasi alcalina ematica aumentata, concentrazione di spermatozoi diminuita, che sono reversibili dopo interruzione del trattamento. Poiche' il trattamento con propafenone cloridrato puo' esseredi vitale importanza, questo medicinale non puo' essere sospeso senzaconsultare il medico a causa del verificarsi di questo effetto indesiderato. Non nota: complesso QRS dell'elettrocardiogramma, prolungato, frequenza cardiaca diminuita. Problemi di prodotto. Non nota: problemadi pacing del dispositivo. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permetteun monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazioneavversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: non esistono studi adeguati e ben controllati sulle donnein gravidanza. Propafenone deve essere assunto in gravidanza solo se il potenziale beneficio giustifica il potenziale rischio per il feto. E' noto che propafenone cloridrato sia in grado di superare la barrieraplacentare nell'uomo. La concentrazione del propafenone nel cordone ombelicale risulta essere circa il 30% di quella nel sangue materno. Durante la gravidanza la prescrizione di Propafenoneratiopharm deve essere effettuata nei casi di riconosciuta ed effettiva necessita', sottodiretto controllo medico. Allattamento: non vi sono studi riguardantil'escrezione del propafenone nel latte materno. Dati limitati induconoa ritenere che propafenone possa essere escreto nel latte materno. Propafenone deve essere usato con cautela nelle mamme che allattano. A causa dei potenziali gravi effetti indesiderati sul neonato, il medicodovrebbe decidere se fare interrompere l'allattamento o l'impiego delfarmaco, considerando l'importanza di quest'ultimo per la madre.
INDICAZIONI
Prevenzione e trattamento di tachicardie e tachiaritmie ventricolari esopraventricolari, compresa la sindrome di Wolff-Parkinson-White (W.P.W.), quando associate a sintomi disabilitanti.
INTERAZIONI
Interazioni correlate al meccanismo d'azione: in caso di impiego contemporaneo di anestetici locali (per esempio durante l'impianto di pace-makers, interventi chirurgici od odontoiatrici) nonche' di altri farmaci che determinano un effetto inibitorio sulla frequenza cardiaca e/osulla contrattilita' del miocardio (per esempio beta-bloccanti, antidepressivi triciclici) deve essere tenuta in considerazione la possibilita' di un potenziamento degli effetti collaterali di propafenone. L'uso concomitante del propafenone e della lidocaina non ha evidenziato effetti significativi sulla farmacocinetica. Tuttavia, e' stato riportato che la co-somministrazione del propafenone e della lidocaina endovena aumenta il rischio di reazioni avverse associate alla lidocaina sulsistema nervoso centrale. La terapia di combinazione di amiodarone e propafenone puo' avere effetti sulla conduzione e sulla ripolarizzazione cardiaca e condurre ad anomalie potenzialmente pro-aritmiche. Possono essere richiesti degli aggiustamenti posologici per entrambi i composti sulla base della risposta terapeutica. Gli anticoagulanti orali (ad esempio fenprocumone, warfarina) possono interagire con propafenone,con conseguente potenziamento dell'effetto anticoagulante. Si raccomanda quindi di controllare accuratamente i parametri della coagulazionedi quei pazienti trattati contemporaneamente con anticoagulanti oralie propafenone, poiche' quest'ultimo puo' potenziare l'efficacia di tali farmaci causando un aumento del tempo di protrombina. Le dosi di questi medicinali devono essere modificate, se necessario. Interazioni farmacocinetiche: sono stati riscontrati aumenti dei livelli plasmaticidi propanololo, metoprololo, desipramina, ciclosporina e digossina aseguito della somministrazione contemporanea di questi farmaci con propafenone. In un caso, in seguito alla somministrazione addizionale dipropafenone cloridrato la concentrazione plasmatica di teofillina e' raddoppiata. Ad ogni segno di sovradosaggio delle rispettive sostanze,devono essere determinate le appropriate concentrazioni plasmatiche edeve essere eseguita una riduzione della dose se necessario. Un aumento della concentrazione plasmatica di propafenone e' stata riscontratadurante trattamento simultaneo con principi attivi che ne inibiscono il metabolismo bloccando gli isoenzimi CYP2D6, CYP1A2, CYP3A4 es. cimetidina, chinidina o chetoconazolo, eritromicina e succo di pompelmo. Quando propafenone viene somministrato con inibitori di questi enzimi, ipazienti devono essere attentamente monitorati e la dose modificata di conseguenza. La somministrazione concomitante di propafenone cloridrato e fenobarbital o rifampicina (induttori del CYP3A4) puo' attenuarel'attivita' antiaritmica di propafenone cloridrato, a causa di una riduzione della concentrazione plasmatica di propafenone cloridrato. Pertanto, si richiede un attento monitoraggio della risposta alla terapiacon propafenone durante la co-somministrazione con questi farmaci. Laco-somministrazione del propafenone con farmaci metabolizzati dal CYP2D6 (come la venlafaxina) puo' causare un aumento dei livelli di questi farmaci. Il propafenone e' controindicato in co-somministrazione a 800 - 1200 mg/die di ritonavir per il potenziale aumento delle concentrazioni plasmatiche (vedere paragrafo 4.3). La somministrazione contemporanea di propafenone cloridrato e fluoxetina nei soggetti con estesametabolizzazione incrementa i valori di C max e AUC del S propafenonedel 39 e 50% e di C max ed AUC del R propafenone del 71 e 50% rispettivamente. L'uso concomitante con SSRI, come la fluoxetina e la paroxetina, puo' provocare un aumento del livello plasmatico di propafenone. Popolazione pediatrica: sono stati effettuati studi d'interazione solonegli adulti. Non e' noto se l'entita' delle interazioni nell'eta' pediatrica e' simile a quella negli adulti.
POSOLOGIA
La posologia dovra' essere come riportato di seguito, a meno di variazioni apportate dal medico. Basse dosi di propafenone possono essere sufficienti per provocare la risposta terapeutica desiderata. Posologia:la dose deve essere adattata alle esigenze individuali dei pazienti.Adulti: per il trattamento iniziale e quello di mantenimento, la dosegiornaliera consigliata e' di 450 - 600 mg (una compressa da 150 mg, tre o quattro volte al giorno). Occasionalmente puo' essere necessarioun aumento della dose giornaliera fino a 900 mg (due compresse da 150mg tre volte al giorno). Questa dose giornaliera puo' essere superatasolamente in casi eccezionali sotto stretto controllo cardiologico. Questi dosaggi si riferiscono a pazienti con peso corporeo di circa 70 Kg. Le dosi giornaliere dovranno essere ridotte proporzionalmente per pazienti con peso corporeo inferiore. La dose individuale di mantenimento dovra' essere determinata sotto controllo specialistico cardiologico comprendente ripetute valutazioni elettrocardiografiche e rilievi della pressione arteriosa (fase di aggiustamento posologico). Non devonoessere effettuati aumenti di dosaggio fino a che il paziente non abbia assunto il trattamento per 3 - 4 giorni. Nei pazienti che presentanoun allargamento significativo del complesso QRS o un blocco AV di secondo o terzo grado, deve essere presa in considerazione una riduzionedel dosaggio. Popolazioni speciali. Anziani: complessivamente non sonostate osservate differenze in termini di sicurezza o di efficacia trai pazienti anziani. Tuttavia non puo' essere esclusa una maggiore sensibilita' di alcuni soggetti piu' anziani, pertanto, questi pazienti devono essere attentamente monitorati. In pazienti anziani o in pazienti con significativa compromissione della funzione ventricolare sinistra (LVEF < 35%) o una malattia strutturale miocardica, il trattamento con Propafenone ratiopharm 150 mg compresse rivestite con film, cosi' come per altri farmaci antiaritmici, deve essere iniziato gradualmentee con particolare cautela in piccole dosi incrementali, ponendo speciale controllo durante la fase iniziale del trattamento. Lo stesso valeper la terapia di mantenimento. Qualsiasi aumento di dosaggio, che potrebbe essere richiesto, deve essere iniziato dopo almeno 5 - 8 giornidi trattamento. Insufficienza epatica: nei pazienti con compromissionedella funzionalita' epatica, potrebbe verificarsi un accumulo di farmaco a causa dell'aumentata biodisponibilita' ed emivita di eliminazione del propafenone cloridrato, pertanto potrebbe essere necessaria unariduzione della dose raccomandata (vedere paragrafo 5.2). Insufficienza renale: l'eliminazione dei metaboliti principali del propafenone cloridrato e' influenzata dall'insufficienza renale, pertanto propafenonecloridrato deve essere somministrato con cautela (vedere paragrafo 5.2). In pazienti in queste condizioni la dose di propafenone cloridratopuo' essere titolata sotto controllo dell'ECG e monitorando i livelliplasmatici. Popolazione pediatrica: le evidenze disponibili non permettono di formulare raccomandazioni per una posologia specifica nei bambini (vedere paragrafo 4.4). Modo di somministrazione: per via del loro sapore amaro e per via dell'effetto anestetizzante locale del principio attivo, le compresse devono essere inghiottite intere, non succhiate o masticate, con sufficiente liquido (es. un bicchiere di acqua), astomaco pieno. Propafenone ratiopharm e' indicato per la terapia orale di mantenimento e per la prevenzione di recidive.
PRINCIPI ATTIVI
Una compressa rivestita con film di 150 mg contiene principio attivo:propafenone cloridrato 150 mg (equivalente a propafenone base 135,552mg). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

  • Ritiro in Farmacia Spedizione Gratuita
  • Consegna a Domicilio è prevista una Spesa di € 2,43
    COSTI:
    0-3km standard €2,43
    3-4 km standard + €1,22
    4-5 km standard + €1,83
    5-6 km standard + €2,44
    6-7 km standard + €3,05
    7-8 km standard + €3,66
    8-9 km standard + €4,88
    9-10 km standard + €6,10

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