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AVVERTENZE
Ritenzione idrica e insufficienza cardiaca: Pioglitazone puo' causare ritenzione idrica che puo' esacerbare o precipitare una insufficienza cardiaca. Quando vengono trattati pazienti che presentano almeno un fattore di rischio per lo sviluppo di insufficienza cardiaca congestizia (es. precedente infarto del miocardio, malattia coronarica sintomatica o anziani), i medici devono iniziare il trattamento con la piu' bassa dose disponibile e aumentare la dose gradualmente. I pazienti devono essere osservati relativamente a segni e sintomi di insufficienza cardiaca, aumento di peso o edema; particolarmente quelli con una ridotta riserva cardiaca. Sono stati riportati nel post-marketing casi di insufficienza cardiaca quando pioglitazone e' stato usato in combinazione con insulina o in pazienti con storia di insufficienza cardiaca. I pazienti devono essere osservati rispetto a segni e sintomi di insufficienza cardiaca, aumento di peso ed edema quando pioglitazone e' usato in combinazione con insulina. Poiche' sia insulina che pioglitazone sono entrambi associati a ritenzione idrica, la somministrazione concomitante puo' aumentare il rischio di edema. Sono stati riportati anche casi di edema periferico e di insufficienza cardiaca nei pazienti con somministrazione concomitante di pioglitazone e medicinali antiinfiammatori non steroidei, inclusi gli inibitori selettivi della COX-2. Pioglitazone deve essere sospeso se si manifesta qualsiasi deterioramento dello stato cardiaco. Uno studio di outcome cardiovascolare di pioglitazone e' stato effettuato in pazienti di eta' inferiore a 75 anni con diabete mellito di tipo 2 e preesistente malattia macrovascolare maggiore. Pioglitazone o placebo sono stati aggiunti alla terapia antidiabetica e cardiovascolare in corso fino a 3,5 anni. Questo studio ha mostrato un aumento nelle segnalazioni di insufficienza cardiaca, tuttavia cio' non ha comportato un aumento nella mortalita' in questo studio. Anziani: l'uso combinato di pioglitazone ed insulina deve essere valutato con cautela negli anziani, a causa dell'aumento del rischio di insufficienza cardiaca grave. Alla luce dei rischi correlati all'eta' (in particolare carcinoma della vescica, fratture ed insufficienza cardiaca) il bilancio tra i rischi ed i benefici deve essere considerato accuratamente negli anziani sia prima che durante il trattamento con pioglitazone. Carcinoma della vescica: in una metanalisi su studi clinici controllati i casi di carcinoma della vescica sono stati segnalati piu' frequentemente con pioglitazone (19 casi su 12506 pazienti, 0,15%) rispetto ai gruppi di controllo (7 casi su 10212 pazienti, 0,07%) HR = 2,64 (95% CI; 1,11-6,31; p=0,029). Dopo avere escluso i pazienti nei quali l'esposizione al medicinale in studio era stata inferiore ad un anno al momento della diagnosi di carcinoma della vescica, i casi relativi a pioglitazone erano 7 (0,06%) mentre quelli relativi ai gruppi di controllo erano 2 (0,02%). Anche gli studi epidemiologici disponibili hanno suggerito un lieve aumento del rischio di carcinoma della vescica nei pazienti diabetici trattati con pioglitazone, sebbene non tutti gli studi abbiano identificato un aumento del rischio statisticamente significativo. I fattori di rischio per il carcinoma della vescica devono essere valutati prima di iniziare il trattamento con pioglitazone (i rischi includono l'eta', fumo, esposizione ad alcune sostanze usate in ambienti lavorativi o chemioterapici quali ciclofosfamide oppure precedente radioterapia con esposizione dell'area pelvica). Qualunque ematuria macroscopica deve essere indagata prima di iniziare la terapia con pioglitazone. I pazienti devono consultare immediatamente il proprio medico se durante il trattamento dovessero insorgere sintomi quali ematuria macroscopica, disuria o urgenza della minzione. Monitoraggio della funzione epatica: durante l'esperienza post-marketing raramente e' stata riportata disfunzione epatocellulare (vedere paragrafo 4.8). Si raccomanda, quindi, che i pazienti trattati con pioglitazone siano sottoposti a monitoraggio periodico degli enzimi epatici. Gli enzimi epatici devono essere controllati prima di iniziare la terapia con pioglitazone in tutti i pazienti. La terapia con pioglitazone non deve essere iniziata in pazienti con aumentati livelli basali degli enzimi epatici (ALT >2,5 volte il limite superiore della norma) o con qualsiasi evidenza di malattia epatica. Dopo l'inizio della terapia con pioglitazone, si raccomanda di monitorare gli enzimi epatici periodicamente secondo necessita' clinica. Se i livelli di ALT sono aumentati di 3 volte il limite superiore della norma durante la terapia con pioglitazone, i livelli degli enzimi epatici devono essere rivalutati appena possibile. Se i livelli di ALT rimangono >3 volte il limite superiore della norma, la terapia deve essere interrotta. Se qualche paziente manifesta sintomi che suggeriscono disfunzione epatica, che possono includere nausea inspiegabile, vomito, dolore addominale, affaticamento, anoressia e/o urine scure, devono essere controllati gli enzimi epatici. La decisione se continuare a trattare il paziente con pioglitazone deve essere guidata dal giudizio clinico in attesa delle valutazioni di laboratorio. Se si manifesta ittero, il medicinale deve essere sospeso. Aumento di peso: negli studi clinici con pioglitazone si e' evidenziato aumento di peso dose correlato, che puo' essere dovuto ad accumulo di adipe e in qualche caso associato a ritenzione idrica. In alcuni casi l'aumento di peso puo' essere un sintomo di insufficienza cardiaca, quindi il peso deve essere attentamente monitorato. Il controllo della dieta fa parte del trattamento del diabete. I pazienti devono essere informati che devono seguire rigorosamente una dieta a calorie controllate. Ematologia: e' stata osservata una lieve riduzione dell'emoglobina media (riduzione relativa del 4%) e dell'ematocrito (riduzione relativa del 4,1%) durante la terapia con pioglitazone, consistente in emodiluizione.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Farmaci usati nel diabete, farmaci che riducono il glucosio ematico, escluse le insuline.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Pioglitazone e' controindicato in pazienti con: ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; insufficienza cardiaca o storia di insufficienza cardiaca (NYHA stadi da I a IV); insufficienza epatica; chetoacidosi diabetica; carcinoma della vescica in fase attiva o anamnesi positiva per carcinoma della vescica; ematuria macroscopica di natura non accertata.
DENOMINAZIONE
PIOGLITAZONE DOC GENERICI COMPRESSE
ECCIPIENTI
Carmellosa calcica Idrossipropilcellulosa Lattosio monoidrato Magnesio stearato.
EFFETTI INDESIDERATI
Elenco delle reazioni avverse Le reazioni avverse riportate in misura maggiore (>0,5%) rispetto al placebo e in piu' di un caso isolato in pazienti che ricevevano pioglitazone in studi in doppio-cieco sono sotto elencate secondo la terminologia MedDRA per classe sistemica organica e frequenza assoluta. Le frequenze sono definite come: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascuna classe per sistemi e organi, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di incidenza seguito dalla gravita' decrescente. Monoterapia. Infezioni ed infestazioni. Comune: infezioni delle vie aeree superiori; non comune: sinusite. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Non comune: carcinoma della vescicadisturbi del sistema immunitario. Non nota: ipersensibilita' e reazioni allergiche1. Patologie del sistema nervoso. Comune: ipo-estesia; non comune: insonnia. Patologie dell'occhio. Comune: disturbi visivi2; non nota: edema maculare. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Esami diagnostici. Comune: aumento ponderale6; non nota: aumento della alanina aminotransferasi7. Associazione con metformina. Infezioni ed infestazioni. Comune: infezioni delle vie aeree superiori; non comune: sinusite. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Non comune: carcinoma della vescica. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: anemia. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: ipersensibilita' e reazioni allergiche1. Patologie del sistema nervoso. Comune: ipo-estesia; comune: cefalea; non comune: insonnia. Patologie dell'occhio. Comune: disturbi visivi2; non nota: edema maculare. Patologie gastrointestinali. Non comune: flatulenza. Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo. Comune: fratture ossee4; comune: artralgia. Patologie renali e urinarie. Comune: ematuria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: disfunzione erettile. Esami diagnostici. Comune: aumento ponderale6; non nota: aumento della alanina aminotransferasi7. Associazione con sulfonilurea. Infezioni ed infestazioni. Comune: infezioni delle vie aeree superiori; non comune: sinusite. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Non comune: carcinoma della vescica. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: ipersensibilita' e reazioni allergiche1. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: ipoglicemia; non comune: aumento dell'appetito. Patologie del sistema nervoso. Comune: ipo-estesia; non comune: cefalea; comune: capogiro; non comune: insonnia. Patologie dell'occhio. Non comune: disturbi visivi2; non nota: edema maculare. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: vertigini. Patologie gastrointestinali. Comune: flatulenza. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: sudorazione. Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo. Comune: fratture ossee4. Patologie renali e urinarie. Non comune: glicosuria; non comune: proteinuria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: affaticamento. Esami diagnostici. Comune: aumento ponderale6; non comune: aumento della lattico-deidrogenasi; non nota: aumento della alanina aminotransferasi7. Associazione con metformina e sulfonilurea. Infezioni ed infestazioni. Comune: infezioni delle vie aeree superiori; non comune: sinusite. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Non comune: carcinoma della vescica. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: ipersensibilita' e reazioni allergiche1. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: ipoglicemia. Patologie del sistema nervoso. Comune: ipo-estesia; non comune: insonnia. Patologie dell'occhio. Non nota: edema maculare. Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo. Comune: fratture ossee4; comune: artralgia. Esami diagnostici. Comune: aumento ponderale6; comune: aumento della creatina fosfochinasi nel sangue; non nota: aumento della alanina aminotransferasi7. Associazione con insulina. Infezioni ed infestazioni. Comune: infezioni delle vie aeree superiori; comune: bronchite; non comune: sinusite. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Non comune: carcinoma della vescica. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: ipersensibilita' e reazioni allergiche1. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: ipoglicemia. Patologie del sistema nervoso. Comune: ipo-estesia; non comune: insonnia. Patologie dell'occhio. Non nota: edema maculare. Patologie cardiache. Comune: insufficienza cardiaca3. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: dispnea. Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo. Comune: fratture ossee4; comune: artralgia; comune: dolore alla schiena. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: edema5. Esami diagnostici. Comune: aumento ponderale6; non nota: aumento della alanina aminotransferasi7. Descrizione di reazioni avverse selezionate. 1: sono state riportate segnalazioni post-marketing di reazioni di ipersensibilita' in pazienti trattati con pioglitazone. Queste reazioni includono anafilassi, angioedema, e orticaria. 2: disturbi visivi sono stati riportati principalmente all'inizio del trattamento e sono correlati alle modifiche della glicemia dovuti ad un'alterazione temporanea della turgidita' e dell'indice di rifrazione del cristallino come osservato con altri agenti ipoglicemizzanti.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: non sono disponibili dati adeguati sull'uomo per determinare la sicurezza di pioglitazone durante la gravidanza. Studi condotti sull'animale con pioglitazone hanno evidenziato un rallentamento dello sviluppo del feto. Questa osservazione e' stata attribuita all'azione di pioglitazone nel diminuire l'iperinsulinemia materna e all'aumentata insulino-resistenza che si verifica durante la gravidanza riducendo quindi la disponibilita' dei substrati metabolici per la crescita del feto. La rilevanza di un simile meccanismo nell'uomo non e' chiara e pioglitazone non deve essere usato in gravidanza. Allattamento: pioglitazone e' stato ritrovato nel latte di ratti in allattamento. Non e' noto se pioglitazone passi nel latte materno. Quindi, pioglitazone non deve essere somministrato in donne in allattamento. Fertilita': negli studi sulla fertilita' nell'animale non e' stato osservato alcun effetto sulla copulazione, sulla fecondazione o sull'indice di fertilita'.
INDICAZIONI
Pioglitazone e' indicato come trattamento di seconda o terza linea per il diabete mellito di tipo 2, come esposto qui di seguito: in monoterapia, in pazienti adulti (in particolare pazienti sovrappeso) non adeguatamente controllati dalla dieta e dall'esercizio fisico per i quali il trattamento con metformina e' inappropriato a causa di controindicazioni o intolleranza; in duplice terapia orale in combinazione con: metformina, in pazienti adulti (in particolare pazienti sovrappeso) con insufficiente controllo glicemico nonostante la massima dose tollerata di monoterapia con metformina; una sulfonilurea, solo in pazienti adulti che mostrano intolleranza a metformina o per i quali metformina e' controindicata, con insufficiente controllo glicemico nonostante la massima dose tollerata di monoterapia con una sulfonilurea; in triplice terapia orale in combinazione con: metformina e una sulfonilurea, in pazienti adulti (in particolare pazienti sovrappeso) con insufficiente controllo glicemico nonostante la duplice terapia orale. Pioglitazone e' anche indicato in combinazione con insulina nei pazienti adulti con diabete mellito di tipo 2 che non raggiungono un sufficiente controllo glicemico con insulina, per i quali l'uso di metformina e' inappropriato a causa di controindicazioni o intolleranza (vedere paragrafo 4.4). Dopo l'inizio della terapia con pioglitazone, i pazienti devono essere rivalutati dopo 3-6 mesi per verificare l'adeguatezza della risposta al trattamento (ad esempio, la riduzione della HbA1c). Nei pazienti che non rispondono adeguatamente, il trattamento con pioglitazone deve essere interrotto. Alla luce dei potenziali rischi di una terapia prolungata, i prescrittori devono confermare, in occasione delle visite successive, che i benefici del trattamento con pioglitazone siano mantenuti (vedere paragrafo 4.4).
INTERAZIONI
Studi di interazione hanno dimostrato che pioglitazone non ha alcun effetto rilevante ne' sulla farmacocinetica ne' sulla farmacodinamica di digossina, warfarin, fenprocumone e metformina. La co-somministrazione di pioglitazone con sulfoniluree non sembra influenzare la farmacocinetica della sulfonilurea. Studi condotti nell'uomo suggeriscono che non vi sia induzione del principale citocromo inducibile P450, 1A, 2C8/9 e 3A4. Studi in vitro non hanno evidenziato alcuna inibizione di alcun sottotipo del citocromo P450. Non sono attese interazioni con medicinali metabolizzati da tali enzimi, ad es. contraccettivi orali, ciclosporina, calcio antagonisti e inibitori della HMGCoA reduttasi. La co-somministrazione di pioglitazone con gemfibrozil (un inibitore del citocromo P450 2C8) ha comportato un aumento di 3 volte dell'AUC di pioglitazone. Poiche' e' possibile un aumento degli eventi avversi dose-correlati, puo' essere necessario diminuire la dose di pioglitazone quando gemfibrozil e' somministrato in concomitanza. Si deve considerare un attento monitoraggio del controllo glicemico (vedere paragrafo 4.4). La co-somministrazione di pioglitazone con rifampicina (un induttore del citocromo P450 2C8) ha comportato una diminuzione del 54% dell'AUC di pioglitazone. Puo' essere necessario aumentare la dose di pioglitazone quando la rifampicina e' somministrata in concomitanza. Si deve considerare un attento monitoraggio del controllo glicemico (vedere paragrafo 4.4).
POSOLOGIA
Posologia. Il trattamento con pioglitazone puo' essere iniziato con una dose iniziale di 15 mg o 30 mg una volta al giorno. La dose puo' essere aumentata gradualmente fino a 45 mg una volta al giorno. In combinazione con insulina, la dose in uso di insulina puo' essere mantenuta all'inizio del trattamento con pioglitazone. Se i pazienti riferiscono ipoglicemia, la dose di insulina deve essere ridotta. Popolazioni speciali. Anziani: non e' necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti anziani (vedi paragrafo 5.2). I medici devono iniziare il trattamento con la dose piu' bassa disponibile ed aumentarla gradualmente, in particolare quando pioglitazone viene utilizzato in combinazione con insulina (vedere paragrafo 4.4 Ritenzione idrica e insufficienza cardiaca). Insufficienza renale: non e' necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con funzionalita' renale compromessa (clearance della creatinina > 4 ml/min) (vedi paragrafo 5.2). Non sono disponibili informazioni su pazienti in dialisi, pertanto in tali pazienti pioglitazone non deve essere usato. Insufficienza epatica: Pioglitazone non deve essere usato in pazienti con insufficienza epatica (vedi paragrafi 4.3 e 4.4). Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di PIOGLITAZONE DOC Generici nei bambini e negli adolescenti con eta' inferiore ai 18 anni non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione: le compresse di pioglitazone vengono assunte per via orale una volta al giorno con o senza cibo. Le compresse devono essere inghiottite con un bicchiere d'acqua.
PRINCIPI ATTIVI
15 mg: ogni compressa contiene 15 mg di pioglitazone (come cloridrato). Eccipienti con effetti noti: 32.74 mg di lattosio monoidrato (vedere paragrafo 4.4). 30 mg: ogni compressa contiene 30 mg di pioglitazone (come cloridrato). Eccipienti con effetti noti: 74.46 mg di lattosio monoidrato (vedere paragrafo 4.4). 45 mg: ogni compressa contiene 45 mg di pioglitazone (come cloridrato). Eccipienti con effetti noti: 111.70 mg di lattosio monoidrato (vedere paragrafo 4.4). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.