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PERINDOPRIL AML ZE*30CPR 4+5MG

PERINDOPRIL AML ZE*30CPR 4+5MG

ZENTIVA ITALIA Srl
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AVVERTENZE
Ipersensibilita' al perindopril o a qualunque altro ACE-inibitore, ipersensibilita' all'amlodipina o ai derivati delle diidropiridine, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Ipotensione grave. Shock (incluso shock cardiogeno). Ostruzione dell'efflusso ventricolare sinistro (es. stenosi aortica di grado elevato). Insufficienza cardiaca con instabilita' emodinamica dopo infarto acuto del miocardio. Anamnesi di angioedema associato a precedente terapia con ACE-inibitori. Angioedema ereditario o idiopatico. L'uso concomitante con una terapia di sacubitril/valsartan (vedere paragrafi 4.4 e 4.5). Secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.4 e 4.6). L'uso concomitante di Perindopril e Amlodipina Zentiva con medicinali contenenti aliskiren e' controindicato nei pazienti affetti da diabete mellito o compromissione renale (GFR < 60 ml/min/1,73 m^2) (vedere paragrafi 4.5 e 5.1).
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
agenti che agiscono sul sistema renina - angiotensina, ACE- inibitori, associazioni. ACE-inibitori e bloccanti dei canali del calcio.
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce e dall'umidita'.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al perindopril o a qualunque altro ACE-inibitore, ipersensibilita' all'amlodipina o ai derivati delle diidropiridine, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Ipotensione grave. Shock (incluso shock cardiogeno). Ostruzione dell'efflusso ventricolare sinistro (es. stenosi aortica di grado elevato). Insufficienza cardiaca con instabilita' emodinamica dopo infarto acuto del miocardio. Anamnesi di angioedema associato a precedente terapia con ACE-inibitori. Angioedema ereditario o idiopatico. L'uso concomitante con una terapia di sacubitril/valsartan (vedere paragrafi 4.4 e 4.5). Secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.4 e 4.6). L'uso concomitante di Perindopril e Amlodipina Zentiva con medicinali contenenti aliskiren e' controindicato nei pazienti affetti da diabete mellito o compromissione renale (GFR < 60 ml/min/1,73 m^2) (vedere paragrafi 4.5 e 5.1).
DENOMINAZIONE
PERINDOPRIL E AMLODIPINA ZENTIVA COMPRESSE
ECCIPIENTI
Cellulosa microcristallina, calcio idrogeno fosfato diidrato, croscarmellosa sodica, silice colloidale anidra, magnesio stearato.
EFFETTI INDESIDERATI
Reazioni avverse segnalate precedentemente con uno dei singoli componenti (perindopril o amlodipina) possono essere potenziali effetti indesiderati con Perindopril e Amlodipina Zentiva. Perindopril Sintesi del profilo di sicurezza: il profilo di sicurezza di perindopril e' coerente con il profilo di sicurezza degli ACE-inibitori. Gli eventi avversi piu' frequenti riportati negli studi clinici e osservati con perindopril sono: capogiri, cefalea, parestesia, vertigini, disturbi visivi, tinnito, ipotensione, tosse, dispnea, dolore addominale, stipsi, diarrea, disgeusia, dispepsia, nausea, vomito, prurito, eruzione cutanea, crampi muscolari e astenia. I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati durante gli studi clinici e / o post-marketing con perindopril e classificati secondo la seguente frequenza: molto comune (>=1 / 10); comune (>=1 / 100, <1/10); non comune (>=1 / 1.000, <1/100); raro (>=1 / 10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: eosinofilia; molto raro: agranulocitosi o pancitopenia, diminuzione dell'emoglobina e dell'ematocrito, leucopenia/ neutropenia, anemia emolitica in pazienti con un deficit congenito di g-6pdh (vedere paragrafo 4.4), trombocitopenia. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: ipoglicemia (vedere paragrafi 4.4 e 4.5), iperkaliemia reversibile dopo interruzione (vedere paragrafo 4.4), iponatriemia. Disturbi psichiatrici. Non comune: disturbi dell'umore, disturbi del sonno. Patologie del sistema nervoso. Comune: capogiri, cefalea, parestesia, vertigini; non comune*: sonnolenza, sincope; molto raro: confusione. Patologie dell'occhio. Comune: disturbi visivi. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: tinnito. Patologie cardiache. Non comune*: palpitazioni, tachicardia; molto raro: angina pectoris (vedere paragrafo 4.4), aritmia, infarto miocardico, possibilmente secondario ad un'eccessiva ipotensione nei pazienti ad alto rischio (vedere paragrafo 4.4). Patologie vascolari. Comune: ipotensione (e effetti correlati all'ipotensione); non comune*: vasculite; molto raro: ictus, possibilmente secondario a eccessiva ipotensione in pazienti ad alto rischio (vedere paragrafo 4.4); non nota: fenomeno di raeynaud. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: tosse, dispnea; non comune: broncospasmo; molto raro: polmonite eosinofila, rinite. Patologie gastrointestinali. Comune: dolore addominale, stipsi, diarrea, disgeusia, dispepsia, nausea, vomito; non comune: bocca secca; molto raro: pancreatite. Patologie epatobiliari. Molto raro: epatite citolitica o colestatica (vedere paragrafo 4.4). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: prurito, eruzione cutanea; non comune*: orticaria, angioedema di volto, estremità, labbra, mucose, lingua, glottide e/o laringe (vedere paragrafo 4.4), reazioni di ipersensibilità, pemfigoide, iperidrosi; raro: aggravamento della psoriasi; molto raro: eritema multiforme. Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo. Comune: crampi muscolari; non comune*: artralgia, mialgia. Patologie renali e urinarie. Non comune: insufficienza renale; molto raro: insufficienza renale acuta. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: disfunzione erettile. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: astenia; non comune: dolore toracico, malessere, edema periferico, piressia. Esami diagnostici. Non comune*: aumento dell'urea ematica, aumento della creatinina ematica; raro: aumento della bilirubina ematica, aumento degli enzimi epatici. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Non comune*: caduta. * frequenza calcolata dagli studi clinici per eventi avversi individuati da segnalazioni spontanee. Studi clinici: durante il periodo randomizzato dello studio EUROPA, solo gli eventi avversi gravi sono stati raccolti. Pochi pazienti hanno sperimentato eventi avversi gravi: 16 (0,3%) dei 6122 pazienti trattati con perindopril e 12 (0,2%) dei 6107 pazienti trattati con placebo. Nei pazienti trattati con perindopril, e' stata osservata ipotensione in 6 pazienti, angioedema in 3 pazienti e arresto cardiaco improvviso in 1 paziente. Piu' pazienti si sono ritirati per tosse, ipotensione o altra intolleranza al perindopril rispetto al placebo, 6.0% (n = 366) verso 2,1% (n = 129), rispettivamente. Amlodipina: sintesi del profilo di sicurezza Le reazioni avverse piu' comunemente riportate durante il trattamento sono sonnolenza, capogiri, cefalea, palpitazioni, vampate, dolore addominale, nausea, gonfiore alle caviglie, edema e affaticamento. Le seguenti reazioni avverse sono state osservate e riportate durante il trattamento con amlodipina con le seguenti frequenze: molto comune (>=1 / 10); comune (>=1 / 100, <1/10); non comune (>=1 / 1.000 a <1 / 100); raro (>=1 / 10.000, <1 / 1.000); molto raro (<=1 / 10.000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravita'. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: leucopenia, trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: reazioni allergiche. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto raro: iperglicemia. Disturbi psichiatrici. Non comune: insonnia, cambiamenti di umore (inclusa ansia), depressione; raro: confusione. Patologie del sistema nervoso. Comune: sonnolenza, capogiri, cefalea (soprattutto all'inizio del trattamento); non comune: tremore, disgeusia, sincope, ipoestesia, parestesia; molto raro: ipertonia, neuropatia periferica; non nota: disturbo extrapiramidale. Patologie dell'occhio. Comune: disturbi visivi (inclusa diplopia). Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: tinnito. Patologie cardiache. Comune: palpitazioni; non comune: aritmia (incluso bradicardia, tachicardia ventricolare e fibrillazione atriale); molto raro: infarto miocardico. Patologie vascolari. Comune: vampate; non comune: ipotensione; molto raro: vasculite. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: dispnea; non comune: tosse, rinite. Patologie gastrointestinali. Comune: dolore addominale, nausea, dispepsia, alterate abitudini intestinali (inclusa diarrea e stipsi); non comune: vomito, bocca secca; molto raro: pancreatite, gastrite, iperplasia gengivale.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: dati gli effetti dei singoli componenti, Perindopril e Amlodipina Zentiva non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza. Quando una gravidanza e' pianificata o accertata, si deve iniziare il prima possibile il passaggio ad un trattamento alternativo. Perindopril e Amlodipina Zentiva e' controindicato durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza. Perindopril: l'uso degli ACE-inibitori non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.4). L'uso degli ACE-inibitori e' controindicato durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). L'evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicita' a seguito dell'esposizione ad ACE-inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non puo' essere escluso un piccolo aumento del rischio. A meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un ACE-inibitore, per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con ACE-inibitori deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa. E' noto che l'esposizione ad ACE-inibitore durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza induce tossicita' fetale (ridotta funzionalita' renale, oligoidramnios, ritardo nell'ossificazione del cranio) e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia) (vedere paragrafo 5.3). Se si verifica un'esposizione ad un ACE-inibitore dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalita' renale e del cranio. I neonati le cui madri abbiano assunto ACE-inibitori devono essere attentamente osservati per quanto riguarda l'ipotensione (vedere anche paragrafi 4.3 e 4.4). Amlodipina: la sicurezza di amlodipina durante la gravidanza non e' stata stabilita. Negli studi sugli animali e' stata osservata tossicita' riproduttiva in seguito a somministrazione di dosi elevate (vedere paragrafo 5.3). L'uso in gravidanza e' raccomandato solo se non esiste un'alternativa piu' sicura e quando il disturbo comporta rischi importanti per la madre e per il feto. Allattamento: l'amlodipina viene escreta nel latte materno. La percentuale della dose materna ricevuta dal neonato e' stata stimata con un intervallo interquartile del 3 - 7%, con un massimo del 15%. L'effetto dell'amlodipina sui neonati non e' noto. Non e' noto se il perindopril sia escreto nel latte materno. Pertanto l'uso di Perindopril e Amlodipina Zentiva non e' raccomandato in donne che allattano al seno. La decisione se continuare/ interrompere l'allattamento al seno o se continuare/ interrompere la terapia con Perindopril e Amlodipina Zentiva deve essere presa tenendo in considerazione i benefici dell'allattamento al seno per il bambino e i benefici della terapia per la madre. Fertilita', Perindopril: non sono disponibili dati clinici. E' stato dimostrato che perindopril non ha effetto sulla spermatogenesi o sulla oogenesi del ratto. Amlodipina: in alcuni pazienti trattati con bloccanti dei canali del calcio sono state riportate modificazioni biochimiche reversibili alla testa degli spermatozoi. Non sono disponibili dati clinici sufficienti sul potenziale effetto di amlodipina sulla fertilita'. In uno studio sui ratti, sono stati riportati effetti avversi sulla fertilita' maschile (vedere paragrafo 5.3).
INDICAZIONI
Perindopril e Amlodipina Zentiva e' indicato come terapia sostitutiva per il trattamento dell'ipertensione essenziale e/o della coronaropatia stabile, in pazienti gia' controllati con l'associazione di perindopril e amlodipina, somministrati contemporaneamente allo stesso livello di dosaggio.
INTERAZIONI
Perindopril: uso concomitante controindicato (vedere paragrafo 4.3). Aliskiren: nei pazienti diabetici o con danno renale, aumenta il rischio di iperkaliemia, il peggioramento di danno renale e morbilita' cardiovascolare e mortalita'. Sacubitril/valsartan: l'uso concomitante di ACE inibitori con sacubitril/valsartan e' controindicato in quanto aumenta il rischio di angioedema (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Sacubitril/valsartan non deve essere iniziato sino a 36 ore dopo aver preso l'ultima dose della terapia con perindopril. Se il trattamento con sacubitril/valsartan viene interrotto, la terapia con perindopril non deve essere iniziata sino a 36 ore dopo l'ultima dose di sacubitril/valsartan (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Uso concomitante non raccomandato (vedere paragrafo 4.4). Duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS): i dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren, e' associato ad una maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalita' renale (inclusa l'insufficienza renale acuta) rispetto all'uso di un singolo agente attivo sul sistema RAAS (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.1). Estramustina: rischio di aumentati effetti avversi come l'edema angioneurotico (angioedema). Farmaci che inducono iperkaliemia: alcuni farmaci o classi terapeutiche possono aumentare la frequenza di iperkaliemia: aliskiren, sali di potassio, diuretici risparmiatori di potassio, ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina-II, FANS, eparine, agenti immunosoppressori come ciclosporina o tacrolimus, trimetoprim. L'associazione di questi farmaci aumenta il rischio di iperkaliemia. Trimetoprim, cotrimossazolo (trimetoprim/sulfametossazolo): occorre esercitare la debita cautela nel somministrare perindopril in concomitanza con altri agenti che aumentano il potassio sierico, come trimetoprim e cotrimoxazolo (trimetoprim/sulfametoxazolo), in quanto e' noto che trimetoprim agisce da diuretico risparmiatore del potassio come l'amiloride (vedere paragrafo 4.4). Diuretici risparmiatori di potassio (ad esempio triamterene, amiloride), integratori di potassio o sostituti del sale contenenti potassio: sebbene il potassio sierico si mantenga generalmente nei limiti della norma, in alcuni pazienti trattati con perindopril si puo' sviluppare iperkaliemia, soprattutto in concomitanza con compromissione renale (effetti additivi di iperkaliemia). I diuretici risparmiatori del potassio (come spironolattone, triamterene o amiloride), gli integratori di potassio o i sostituti del sale contenenti potassio possono determinare aumenti significativi del potassio sierico. L'associazione di perindopril con i farmaci sopra citati non e' pertanto raccomandata. Se e' indicato l'uso concomitante, occorre esercitare la debita cautela e monitorare frequentemente il potassio sierico. Per l'uso di spironolattone nello scompenso cardiaco, vedere di seguito. Litio: aumenti reversibili delle concentrazioni sieriche e della tossicita' del litio sono stati riscontrati durante la somministrazione concomitante di litio e ACE-inibitori. L'associazione di perindopril e litio non e' raccomandata, ma se l'associazione si dimostra necessaria, deve essere eseguito un accurato monitoraggio dei livelli sierici di litio (vedere paragrafo 4.4). Uso concomitante che richiede particolare attenzione. Antidiabetici (insuline, farmaci ipoglicemizzanti orali): studi epidemiologici hanno suggerito che la somministrazione concomitante di ACE-inibitori e farmaci antidiabetici (insuline, farmaci ipoglicemizzanti orali) puo' causare un aumento dell'effetto di riduzione del glucosio nel sangue con rischio di ipoglicemia. Questo fenomeno sembra essere piu' probabile che si verifichi durante le prime settimane di trattamento combinato ed in pazienti con danno renale. Baclofene: potenziamento dell'effetto antiipertensivo. Controllo della pressione sanguigna e adattamento del dosaggio dell'antiipertensivo se necessario. Diuretici non risparmiatori di potassio: i pazienti in trattamento con diuretici, e soprattutto quelli che sono volume e / o sale depleti, possono manifestare una riduzione eccessiva della pressione sanguigna dopo l'inizio della terapia con un ACE-inibitore. La possibilita' di effetti ipotensivi puo' essere ridotta sospendendo il diuretico, aumentando l'apporto di volume o di sale prima di iniziare la terapia con dosi basse e progressivamente aumentate di perindopril. Nei casi di ipertensione arteriosa, quando la terapia diuretica precedente puo' aver causato deplezione di sale / volume, il diuretico deve essere interrotto prima di iniziare l'assunzione dell'ACE-inibitore, nel qual caso un diuretico non risparmiatore di potassio puo' essere successivamente reintrodotto oppure l'ACE-inibitore deve essere iniziato con un dosaggio basso e progressivamente aumentato. Nell'insufficienza cardiaca congestizia trattata con diuretici, l'ACE-inibitore deve essere iniziato con un dosaggio molto basso, possibilmente dopo aver ridotto il dosaggio del diuretico non risparmiatore di potassio associato. In tutti i casi, la funzionalita' renale (livelli di creatinina) deve essere monitorata durante le prime settimane di terapia con l'ACE-inibitore. Diuretici risparmiatori di potassio (eplerenone, spironolattone), con eplerenone o spironolattone a dosi tra 12,5 mg e 50 mg al giorno e con basse dosi di ACE-inibitori: nel trattamento dell'insufficienza cardiaca di classe II-IV (NYHA) con frazione di eiezione <40%, e precedentemente trattata con ACE-inibitori e diuretici dell'ansa, rischio di iperkaliemia, potenzialmente letale, specialmente in caso di mancata osservanza delle raccomandazioni prescrittive di questa associazione. Prima di iniziare l'associazione, controllare l'assenza di iperkaliemia e danno renale. Uno stretto monitoraggio della kaliemia e della creatinemia e' raccomandato una volta a settimana nel primo mese di trattamento e, successivamente, una volta al mese. Farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) compresa aspirina >= 3 g/giorno: quando gli ACE-inibitori vengono somministrati contemporaneamente a farmaci antiinfiammatori non steroidei (ad es. l'acido acetilsalicilico a regimi di dosaggio antiinfiammatorio, inibitori delle COX-2 e FANS non selettivi), puo' verificarsi un'attenuazione dell'effetto antipertensivo. L'uso concomitante di ACE-inibitori e di FANS puo' portare ad un aumento del rischio di peggioramento della funzionalita' renale, compresa una possibile insufficienza renale acuta, e ad un aumento del potassio sierico, in particolare nei pazienti con preesistente ridotta funzionalita' renale.
POSOLOGIA
Posologia. I pazienti devono assumere il dosaggio che corrisponde al precedente trattamento. La dose abituale di Perindopril e Amlodipina Zentiva 4 mg/5 mg e' 1 o 2 compresse al giorno. La dose abituale di Perindopril e Amlodipina Zentiva 4 mg/10 mg, 8 mg/5 mg e 8 mg/10 mg e' 1 compressa al giorno. Perindopril e Amlodipina Zentiva non e' adatto per iniziare la terapia. Se e' richiesto un cambio di dose, questo deve essere realizzato mediante titolazione individuale dei principi attivi. La dose massima giornaliera di perindopril e' 8 mg e la dose massima giornaliera di amlodipina e' 10 mg. Popolazioni speciali, danno renale e anziani: l'eliminazione del perindoprilato e' ridotta negli anziani e nei pazienti con insufficienza renale. Perindopril e Amlodipina Zentiva puo' essere somministrato a pazienti con Clcr >= 60 ml/min, mentre non e' adatto per pazienti con Clcr < 60 ml/min. In questi pazienti si raccomanda di eseguire un aggiustamento individuale della dose con i singoli componenti (vedere paragrafo 4.4). Cambiamenti nelle concentrazioni plasmatiche di amlodipina non sono correlati al grado di danno renale, pertanto si raccomanda il normale dosaggio. Amlodipina usata a dosaggi analoghi in pazienti anziani e giovani e' ugualmente ben tollerata. Nei pazienti anziani si raccomandano i dosaggi normalmente utilizzati, ma l'aumento di dosaggio va considerato con cautela (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Compromissione epatica: i dosaggi raccomandati per pazienti con compromissione epatica non sono stati stabiliti (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Popolazione pediatrica: Perindopril e Amlodipina Zentiva non deve essere somministrato a bambini e adolescenti in quanto la sicurezza e l'efficacia di perindopril da solo o in associazione con amlodipina non sono state stabilite nei bambini e adolescenti. I dati disponibili al momento sono descritti al paragrafo 5.1. Modo di somministrazione: Perindopril e Amlodipina Zentiva compresse deve essere assunto al mattino e prima del pasto.
PRINCIPI ATTIVI
Perindopril e Amlodipina Zentiva 4 mg/5 mg: ogni compressa contiene 4 mg di perindopril erbumina e 5 mg di amlodipina (come besilato). Perindopril e Amlodipina Zentiva 4 mg/10 mg: Ogni compressa contiene 4 mg di perindopril erbumina e 10 mg di amlodipina (come besilato). Perindopril e Amlodipina Zentiva 8 mg/5 mg: Ogni compressa contiene 8 mg di perindopril erbumina e 5 mg di amlodipina (come besilato). Perindopril e Amlodipina Zentiva 8 mg/10 mg: ogni compressa contiene 8 mg di perindopril erbumina e 10 mg di amlodipina (come besilato). Eccipiente con effetto noto: sodio Perindopril e Amlodipina Zentiva 4 mg/5 mg: ogni compressa contiene 0.67 mg di sodio. Perindopril e Amlodipina Zentiva 4 mg/10 mg: ogni compressa contiene 1.33 mg di sodio. Perindopril e Amlodipina Zentiva 8 mg/5 mg: ogni compressa contiene 1.33 mg di sodio. Perindopril e Amlodipina Zentiva 8 mg/10 mg: ogni compressa contiene 1.33 mg di sodio. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

  • Ritiro in Farmacia Spedizione Gratuita
  • Consegna a domicilio (costi da €2,43 a €6,10 in base alla distanza) Spedizione Gratuita
    COSTI:
    0-3km standard €2,43
    3-4 km standard + €1,22
    4-5 km standard + €1,83
    5-6 km standard + €2,44
    6-7 km standard + €3,05
    7-8 km standard + €3,66
    8-9 km standard + €4,88
    9-10 km standard + €6,10

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