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PARACALCITOLO TE*28CPS 1MCG FL

PARACALCITOLO TE*28CPS 1MCG FL

TEVA ITALIA Srl
minsan: 043129093
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AVVERTENZE
L'eccessiva soppressione della secrezione di paratormone puo' indurreun innalzamento dei livelli sierici di calcio e puo' determinare l'insorgenza di malattia ossea a basso turnover. Per poter ottenere valorifisiologici di riferimento adeguati, e' necessario effettuare un attento monitoraggio dei pazienti ed eseguire una titolazione individuale della dose. Se si sviluppa un'ipercalcemia significativa dal punto di vista clinico e il paziente e' sottoposto a terapia con un chelante delfosfato a base di calcio, si deve ridurre la dose di tale chelante osi deve interrompere la somministrazione del medesimo. L'ipercalcemiacronica puo' essere associata a calcificazione vascolare generalizzatae ad altre calcificazioni dei tessuti molli. I prodotti medicinali abase di fosfato o vitamina D-correlati non devono essere assunti in concomitanza al paracalcitolo in quanto si puo' verificare un aumento del rischio di ipercalcemia e si puo' manifestare un incremento del prodotto Ca x P (vedere paragrafo 4.5). La tossicita' indotta da digitalee' potenziata dalla presenza di ipercalcemia imputabile a qualsiasi causa, quindi si deve usare la massima cautela quando la digitale vieneprescritta in concomitanza al paracalcitolo (vedere paragrafo 4.5). Nei pazienti pre-dializzati, il paracalcitolo, come altri attivatori delrecettore della vitamina D, puo' incrementare il livello di creatinina nel siero (e pertanto diminuire la VFG stimata [eVFG]) senza alterare la velocita' di filtrazione glomerulare (VFG) effettiva. Si deve procedere con la massima cautela se il paracalcitolo viene somministratoin concomitanza con ketoconazolo (vedere paragrafo 4.5). Eccipienti. Etanolo: la piccola quantita' di alcol in questo medicinale non produrra' effetti rilevanti.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Agenti anti-paratiroidei.
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Il paracalcitolo non deve essere somministrato a pazienti che presentano tossicita' alla vitamina D, ipercalcemia o ipersensibilita' al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo6.1.
DENOMINAZIONE
PARACALCITOLO TEVA ITALIA CAPSULE MOLLI
ECCIPIENTI
Contenuto della capsula: trigliceridi a media catena, etanolo, anidro,butilidrossitoluene (E321). Involucro della capsula. 1 microgrammo: gelatina, glicerolo, acqua depurata, titanio diossido (E171), ferro Ossido Nero (E172), ferro Ossido Giallo (E172). 2 microgrammi: gelatina,glicerolo, acqua depurata, titanio diossido (E171), ferro ossido nero(E172), ferro ossido giallo (E172), ferro ossido rosso (E172).
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza: la sicurezza di paracalcitolo capsule e' stata valutata in tre studi clinici multicentrici, in doppio cieco, controllati con placebo della durata di 24 settimane a cui hannopartecipato 220 pazienti adulti affetti da insufficienza renale cronica di Stadio 3 e 4 e in uno studio clinico multicentrico, in doppio cieco, controllato con placebo della durata di 12 settimane a cui hanno partecipato 88 pazienti adulti affetti da insufficienza renale cronicadi Stadio 5. Inoltre, durante l'esperienza post-marketing con le capsule di paracalcitolo sono stati effettuati tre ulteriori studi e dati di esperienza in pazienti pediatrici da due studi. Le reazioni avversepiu' comunemente segnalate nei pazienti trattati con il paracalcitolosono ipercalcemia e aumento di prodotto calcio-fosfato. Negli studi clinici relativi allo Stadio 3/4 e allo Stadio 5, l'incidenza di ipercalcemia e' stata del 2% per paracalcitolo (3/167) rispetto allo 0% per il placebo (0/137) e il prodotto calcio-fosfato elevato e' stato dell'11% per paracalcitolo (19/167) rispetto al 6% per il placebo (8/137). Elenco delle reazioni avverse: tutti le reazioni avverse associate conparacalcitolo sono elencate di seguito in base alla Classificazione sistemica organica secondo MedDRA ed alla frequenza. Sono stati utilizzati i seguenti gruppi di frequenza: molto comune (>= 1/10); comune (da>= 1/100 a < 1/10); non comune (da >= 1/1000 a < 1/100); raro (da >= 1/10.000 a < 1/1000); molto raro (< 1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Reazioni Avverse riportate con paracalcitolo negli Studi Clinici e dall'EsperienzaPost-Marketing. Infezioni ed infestazioni. Non comune: infezione polmonare. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilita';non nota: angioedema, edema della laringe. Patologie endocrine. Non comune: ipoparatiroidismo. Disturbi del metabolismo e della nutrizione.Comune: ipercalcemia, iperfosfatemia; non comune: appetito ridotto, ipocalcemia. Patologie del sistema nervoso. Non comune: capogiro, disgeusia, mal di testa. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni. Patologie gastrointestinali. Non comune: fastidio addominale, dolore addominale superiore, stipsi, diarrea, bocca secca, malattia da reflusso gastroesofageo, nausea, vomito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: acne, prurito, eruzione cutanea, orticaria. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: spasmi muscolari, mialgia. Patologie dell'apparato riproduttivo edella mammella. Non comune: dolorabilita' mammaria. Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: astenia, malessere, edema periferico, dolore. Esami diagnostici. Comune:aumento di prodotto calcio-fosfato; non comune: creatinina ematica aumentata ^+, valori degli enzimi epatici anomali. * Le frequenze per lereazioni avverse osservate durante l'esperienza post-marketing non possono essere stimate e sono state riportate come "Non nota". ^+ Questareazione avversa e' stata osservata negli studi in pazienti pre-dialisi (vedere anche paragrafo 4.4). Popolazione pediatrica: la natura delprofilo di sicurezza nei bambini di eta' pari o superiore a 10 anni e'simile a quello osservato negli adulti. Le reazioni avverse al paracalcitolo sono state ipercalcemia (4/47, 9%), iperfosfatemia (2/47, 4%),mal di testa (1/47, 2%) e nausea (1/47, 2%). Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospetteche si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante,in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalarequalsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: non esistono dati adeguati sull'uso del paracalcitolo in donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato tossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale legato all'uso umano non e' noto, pertanto paracalcitolo non deve essereusato se non e' strettamente necessario. Allattamento: non e' noto separacalcitolo venga escreto nel latte materno. Studi condotti su animali hanno dimostrato che il paracalcitolo o i suoi metaboliti vengonoescreti in piccole quantita' nel latte materno. La decisione in meritoal proseguimento o alla sospensione dell'allattamento al seno, o al proseguimento o alla sospensione della terapia con Paracalcitolo Teva Italia deve prendere in considerazione il beneficio dell'allattamento al seno del neonato e il beneficio della terapia con Paracalcitolo TevaItalia per la donna.
INDICAZIONI
Paracalcitolo Teva Italia e' indicato per la prevenzione e il trattamento dell'iperparatiroidismo secondario nei pazienti adulti e pediatrici di eta' compresa tra i 10 e i 16 anni associato a malattia renale cronica di Stadio 3 e 4. Paracalcitolo Teva Italia e' indicato per la prevenzione e il trattamento dell'iperparatiroidismo secondario nei pazienti adulti associato a malattia renale cronica di Stadio 5 che sono sottoposti a emodialisi o dialisi peritoneale.
INTERAZIONI
Il ketoconazolo e' un noto inibitore non specifico di vari enzimi delcitocromo P450. I dati disponibili in vivo ed in vitro suggeriscono che il ketoconazolo possa interagire con gli enzimi responsabili del metabolismo del paracalcitolo e di altri analoghi della vitamina D. Quando si somministra il paracalcitolo in concomitanza con ketoconazolo, sideve usare cautela. In soggetti sani e' stato studiato l'effetto di dosi multiple di ketoconazolo, somministrato in dosi pari a 200 mg, duevolte al giorno (BID) per 5 giorni, sulla farmacocinetica delle capsule di paracalcitolo. In presenza di ketoconazolo, la C max del paracalcitolo e' risultata influenzata solo in misura trascurabile, ma l'AUC0-infinito e' quasi raddoppiata. L'emivita media del paracalcitolo e'risultata pari a 17,0 ore in presenza di ketoconazolo, rispetto all'emivita di 9,8 ore registrata quando il paracalcitolo e' stato somministrato in monoterapia (vedere paragrafo 4.4). I risultati di questo studio indicano che, in seguito a somministrazione di paracalcitolo per via orale o endovenosa, e' improbabile che l'ampliamento massimo dell'AUC infinito del paracalcitolo, dovuto all'interazione farmacologica conil ketoconazolo, possa essere superiore al doppio. Non sono stati condotti studi di interazione specifici. La tossicita' indotta dalla digitale risulta potenziata dall'ipercalcemia imputabile a qualsiasi causa, quindi si deve usare cautela in caso di pazienti sottoposti a terapia con il paracalcitolo che devono assumere in concomitanza anche la digitale. I prodotti medicinali a base di fosfato o vitamina D-correlatinon devono essere assunti in concomitanza al paracalcitolo in quantosi puo' verificare un aumento del rischio di ipercalcemia e si puo' manifestare un incremento del prodotto Calcio-fosforo (vedere paragrafo4.4). Alte dosi di preparazioni a base di calcio o di diuretici tiazidici possono aumentare il rischio di ipercalcemia. I preparati a base di magnesio (ad es., gli antiacidi) non devono essere assunti in concomitanza ai preparati a base di vitamina D poiche' si puo' manifestare ipermagnesiemia. I preparati a base di alluminio (ad esempio, antiacidi, chelanti del fosfato) non devono essere somministrati in concomitanza a preparati a base di vitamina D in terapia cronica, in quanto si puo' verificare un aumento dei livelli ematici di alluminio e puo' manifestarsi tossicita' ossea da alluminio. I medicinali che alterano l'assorbimento intestinale di vitamine liposolubili, come ad esempio colestiramina, possono interferire con l'assorbimento di Paracalcitolo TevaItalia capsule.
POSOLOGIA
Posologia. Insufficienza Renale Cronica (CKD) negli Stadi 3 e 4: Paracalcitolo Teva Italia deve essere somministrato una volta al giorno, oquotidianamente o tre volte a settimana a giorni alterni. Dose iniziale La dose iniziale deve essere calcolata tenendo conto dei livelli basali del paratormone intatto (iPTH). Dose iniziale. Livello basale di iPTH: <=500 pg/ml (56 pmol/l); dose giornaliera: 1 microgrammo; dose daassumere tre volte a settimana*: 2 microgrammi. Livello basale di iPTH: >500 pg/ml (56 pmol/l); dose giornaliera: 2 microgrammi; dose da assumere tre volte a settimana*: 4 microgrammi. * da somministrare a giorni alterni e non piu' di frequente. Titolazione della dose: i dosaggidevono essere personalizzati in base ai livelli sierici o plasmaticidi iPTH, insieme al monitoraggio del calcio e del fosforo nel siero. LIl seguente elenco presenta un esempio di approccio per la titolazionedella dose. Titolazione della dose. Livello di paratormone intatto (iPTH) basale: uguale o in aumento; diminuito di < 30%. Aggiustamento della dose a intervalli di 2-4 settimane. Dose giornaliera: aumentare 1microgrammo; dose da assumere tre volte a settimana ^1: aumentare 2 microgrammi. Livello di paratormone intatto (iPTH) basale: diminuito di>= 30%, <= 60%. Aggiustamento della dose a intervalli di 2-4 settimane. Dose giornaliera: lasciare invariato; dose da assumere tre volte a settimana ^1: lasciare invariato. Livello di paratormone intatto (iPTH)basale: diminuito di >60%; PTH intatto < 60 pg/ml (7 pmol/l). Aggiustamento della dose a intervalli di 2-4 settimane. Dose giornaliera: diminuire ^2 1 microgrammo; dose da assumere tre volte a settimana ^1: diminuire ^2 2 microgrammi. ^1 da somministrare a giorni alterni e non piu' di frequente. ^2 se un paziente sta assumendo la dose piu' bassa del farmaco nel regime giornaliero o con frequenza di tre volte a settimana, ed e' necessaria una riduzione della dose, e' possibile ridurrela frequenza del dosaggio. Dopo l'inizio del trattamento e durante i periodi di titolazione della dose, i livelli sierici di calcio devono essere monitorati con attenzione. Se si osserva ipercalcemia o un prodotto calcio-fosfato persistentemente elevato superiore a 55 mg^2/dl^2 (4,4 mmol^2/l^2), la dose di farmaci chelanti il fosforo a base di calcio deve essere ridotta o sospesa. In alternativa, la dose di Paracalcitolo Teva Italia puo' essere ridotta o temporaneamente sospesa. In caso di sospensione, la somministrazione del farmaco deve essere ripresaa un dosaggio inferiore, quando i livelli di calcio sierico e il prodotto calcio-fosfato rientrano nel range di riferimento. Insufficienza Renale Cronica (CKD), Stadio 5: Paracalcitolo Teva Italia deve essere somministrato tre volte a settimana a giorni alterni. Dose iniziale: ladose iniziale di Paracalcitolo Teva Italia in microgrammi deve esserecalcolata in base ai livelli basali di iPTH (pg/ml)/60 [(pmol/l)/7],fino a una dose massima iniziale di 32 microgrammi. Titolazione delladose: il dosaggio successivo dovra' essere personalizzato e basato suilivelli di iPTH, calcio e fosforo nel siero. Una titolazione della dose di paracalcitolo in capsule consigliata si basa sulla formula seguente: Titolazione della dose (microgrammi) = livello piu' recente di iPTH (pg/ml) /60; oppure Titolazione della dose (microgrammi) = livellopiu' recente di iPTH (pmol/l) /7. I livelli di calcio e fosforo nel siero devono essere attentamente monitorati dopo la dose iniziale, durante i periodi di titolazione della dose, e con la somministrazione concomitante di forti inibitori di P450 3A. Se si osservano livelli elevati di calcio nel siero o un elevato prodotto calcio-fosforo e il paziente e' in trattamento con un chelante del fosfato a base di calcio, ladose del chelante deve essere diminuita o sospesa, o il paziente devepassare al trattamento con un chelante del fosfato non a base di calcio. Se il livello di calcio sierico e' >11,0 mg/dl (2,8 mmol/l) o il prodotto calcio-fosforo e' >70 mg^2/dl^2 (5,6 mmol^2/l^2) o iPTH <=150 pg/ml, la dose deve essere diminuita di 2 - 4 microgrammi rispetto a quella calcolata in base al livello piu' recente di iPTH/60 (pg/ml) [iPTH/7 (pmol/l)]. Se e' necessario un ulteriore aggiustamento, la dose diparacalcitolo capsule deve essere ridotta o sospesa fino alla normalizzazione di questi parametri. A mano a mano che il livello di iPTH siavvicina al range di riferimento, (150-300 pg/ml), possono essere necessari piccoli aggiustamenti personalizzati della dose per ottenere unlivello stabile di iPTH. In situazioni in cui il monitoraggio di iPTH,Ca o P avviene meno frequentemente di una volta a settimana, puo' essere giustificato un rapporto piu' ridotto fra dose iniziale/titolazione della dose. Popolazioni speciali. Compromissione epatica: l'adeguamento della dose non e' richiesto nei pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata. Non vi sono esperienze in pazienti con compromissione epatica grave (vedere paragrafo 5.2). Trapianto renale: i pazienti sottoposti a trapianto renale con insufficienza renale cronica diStadio 3 e 4 e iperparatiroidismo secondario non sono stati oggetto distudio durante i trial clinici di fase 3. In base agli studi pubblicati, la dose iniziale e l'algoritmo di titolazione della dose per i pazienti che hanno subito un trapianto renale con insufficienza renale cronica di Stadio 3 e 4 e iperparatiroidismo secondario sono uguali a quelle dei pazienti con semplice insufficienza renale cronica di Stadio3 e 4 e iperparatiroidismo secondario. I livelli sierici di calcio e fosforo devono essere monitorati attentamente dopo l'inizio del trattamento, durante il periodo di titolazione della dose e durante la co- somministrazione di forti inibitori del citocromo P450 3A. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di Paracalcitolo Teva Italia capsule nei bambini fino ai 10 anni di eta' non sono state ancora stabilite. Insufficienza renale cronica (CKD) di Stadio 3 e 4 (eta' compresatra 10 e 16 anni). Dosaggio iniziale: la dose iniziale raccomandata diparacalcitolo capsule e' di 1 microgrammo somministrato tre volte a settimana, con una frequenza non superiore a quella di un giorno si' euno no. Aggiustamento della dose: la dose dovrebbe essere personalizzata e dovrebbe essere basata sui livelli di iPTH, e sui livelli siericidi calcio e fosforo tali da mantenere il livello di iPTH compreso tra35 e 69 pg/ml (Stadio 3) o 70 e 110 pg/ml (Stadio 4). La dose di paracalcitolo puo' essere aumentata con incrementi di 1 microgrammo ogni 4settimane, mantenendo il regime di tre volte a settimana. In qualsiasi momento, la dose puo' essere ridotta di 1 microgrammo o puo' esseremantenuta invariata se il paziente sta ricevendo una dose di 1 microgrammo.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni capsula molle contiene 1 microgrammo di paracalcitolo. Ogni capsula molle contiene 2 microgrammi di paracalcitolo. Eccipiente con effetto noto: ogni capsula molle contiene 1,42 mg di etanolo. Per l'elencocompleto degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

  • Ritiro in Farmacia Spedizione Gratuita
  • Consegna a domicilio (costi da €2,43 a €6,10 in base alla distanza) Spedizione Gratuita
    COSTI:
    0-3km standard €2,43
    3-4 km standard + €1,22
    4-5 km standard + €1,83
    5-6 km standard + €2,44
    6-7 km standard + €3,05
    7-8 km standard + €3,66
    8-9 km standard + €4,88
    9-10 km standard + €6,10

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