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OLANZAPINA VI*28CPR RIV 2,5MG

OLANZAPINA VI*28CPR RIV 2,5MG

VIATRIS ITALIA Srl
minsan: 039034018
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 Bassa disponibilità

AVVERTENZE
Durante il trattamento antipsicotico, il miglioramento della condizione clinica del paziente puo' richiedere da diversi giorni ad alcune settimane. In questo periodo i pazienti devono essere strettamente controllati. Psicosi e/o disturbi comportamentali correlati a demenza: olanzapina non e' raccomandata per l'uso in pazienti con psicosi e/o disturbi comportamentali correlati a demenza a causa di un aumento della mortalita' e del rischio di eventi avversi cerebrovascolari (EACV). In studi clinici controllati con placebo (di durata di 6-12 settimane) su pazienti anziani (eta' media 78 anni) con sintomatologia psicotica e/odisturbi comportamentali correlati alla demenza, c'e' stato un aumentodell'incidenza di decessi due volte superiore tra i pazienti in trattamento con olanzapina rispetto ai pazienti trattati con placebo (rispettivamente 3,5 % vs. 1,5 %). La piu' alta incidenza di decessi non e'risultata associata alla dose di olanzapina (dose giornaliera media di4,4 mg) o alla durata del trattamento. I fattori di rischio che possono predisporre questa popolazione di pazienti ad un aumento di mortalita' comprendono l'eta' superiore ai 65 anni, la disfagia, la sedazione, la malnutrizione e la disidratazione, le malattie polmonari (ad es.polmonite anche ab ingestis ) o l'uso concomitante di benzodiazepine.Comunque, l'incidenza di decessi e' stata piu' alta nei pazienti trattati con olanzapina rispetto ai pazienti trattati con placebo indipendentemente da questi fattori di rischio. Negli stessi studi clinici, sono stati riportati eventi avversi cerebrovascolari (EACV, ad es. ictus,attacco ischemico transitorio (TIA)), alcuni dei quali fatali. Nei pazienti trattati con olanzapina rispetto ai pazienti trattati con placebo e' stato riscontrato un aumento 3 volte superiore di EACV (rispettivamente 1,3% e 0,4%). Tutti i pazienti trattati con olanzapina e placebo che hanno presentato EACV avevano fattori di rischio preesistenti.L'eta' superiore ai 75 anni e la demenza vascolare/mista sono stati identificati come fattori di rischio per la comparsa di EACV in corso ditrattamento con olanzapina. L'efficacia di olanzapina non e' stata stabilita in questi studi. Malattia di Parkinson: nei pazienti con malattia di Parkinson non e' raccomandato l'uso di olanzapina nel trattamento della psicosi indotta da agonisti della dopamina. Durante gli studiclinici, il peggioramento della sintomatologia parkinsoniana e le allucinazioni sono state riferite molto comunemente e piu' frequentementecon olanzapina che con placebo (vedere paragrafo 4.8), inoltre l'olanzapina non e' stata piu' efficace del placebo nel trattamento dei sintomi psicotici. In questi studi, era richiesto che in fase iniziale i pazienti fossero mantenuti stabili con la piu' bassa dose efficace di medicinali anti- Parkinson (agonisti della dopamina) e che questo trattamento anti-Parkinson rimanesse lo stesso per medicinali e dosaggi impiegati per tutta la durata dello studio. Olanzapina era somministratainizialmente a dosi di 2,5 mg/die con un aumento graduale della dose fino ad un massimo di 15 mg/die in base al giudizio del medico. Sindrome Maligna da Neurolettici (SMN): la SMN e' una condizione potenzialmente a rischio di vita associata al trattamento antipsicotico. Rari casiriferiti come SMN sono stati segnalati anche con l'impiego di olanzapina. Le manifestazioni cliniche della SMN sono iperpiressia, rigidita'muscolare, alterazione dello stato mentale e instabilita' del sistemanervoso autonomo (irregolarita' del polso o della pressione sanguigna, tachicardia, diaforesi ed aritmia cardiaca). Ulteriori manifestazioni possono comprendere un aumento della creatinfosfochinasi, mioglobinuria (rabdomiolisi) ed insufficienza renale acuta. Se un paziente presenta segni e sintomi indicativi di una SMN, o presenta una inspiegabilefebbre elevata senza altre manifestazioni cliniche della SMN, tutti imedicinali antipsicotici, olanzapina inclusa, devono essere interrotti. Iperglicemia e diabete: sono stati riportati in modo insolito iperglicemia e/o sviluppo o esacerbazione di un diabete occasionalmente associato a chetoacidosi o coma, includendo qualche caso fatale (vedere paragrafo 4.8). Sono stati descritti alcuni casi in cui un precedente aumento della massa corporea poteva costituire un fattore predisponente. E' suggerito un monitoraggio clinico appropriato in accordo con le linee guida utilizzate per gli antipsicotici, ad esempio la misurazionedella glicemia al basale, dopo 12 settimane dall'inizio del trattamento con olanzapina e, successivamente, annualmente. I pazienti trattaticon un qualsiasi antipsicotico, compreso olanzapina, devono essere controllati per verificare l'insorgenza di segni e sintomi di iperglicemia (come polidipsia, poliuria, polifagia e debolezza) ed i pazienti con diabete mellito e con fattori di rischio per il diabete mellito devono essere monitorati regolarmente per verificare il peggioramento delcontrollo glicemico. Il peso deve essere regolarmente monitorato, ad esempio al basale, dopo 4, 8 e 12 settimane dall'inizio del trattamentocon olanzapina e, successivamente, ogni tre mesi. Alterazioni dei lipidi: durante studi clinici controllati con placebo nei pazienti trattati con olanzapina sono state osservate alterazioni indesiderate dei lipidi (vedere paragrafo 4.8). Le alterazioni dei lipidi devono essere trattate in maniera clinicamente appropriata, particolarmente nei pazienti dislipidemici e nei pazienti con fattori di rischio per lo sviluppo di malattie causate dai lipidi. I pazienti trattati con un qualsiasiantipsicotico, compreso olanzapina, devono essere monitorati regolarmente per i valori lipidici in accordo con le linee guida utilizzate per gli antipsicotici, ad esempio al basale, dopo 12 settimane dall'inizio del trattamento con olanzapina e, successivamente, ogni 5 anni. Attivita' anticolinergica: anche se olanzapina ha dimostrato attivita' anticolinergica in vitro, l'esperienza durante studi clinici ha rivelatouna bassa incidenza di effetti ad essa correlati. Tuttavia, in considerazione della scarsa esperienza clinica con olanzapina in pazienti con malattie concomitanti, si consiglia cautela nella prescrizione a pazienti con ipertrofia prostatica, ileo paralitico e patologie correlate. Funzione epatica: frequentemente sono stati osservati aumenti transitori ed asintomatici delle aminotransferasiepatiche, alanina transferasi (ALT) ed aspartato transferasi (AST), specie nelle fasi iniziali del trattamento. Si consigliano cautela e controlli periodici in pazienti con ALT e/o AST elevate, in pazienti con segni e sintomi di insufficienza epatica, in pazienti con preesistenti situazioni associate ad una limitata riserva funzionale epatica, cosi' come nei casi di trattamento concomitante con medicinali potenzialmente epatotossici.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Psicolettici, diazepine, ossazepine, tiazepine e ossepine.
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo, alle arachidi o alla soia o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; pazienti a rischio noto di glaucoma ad angolo chiuso.
DENOMINAZIONE
OLANZAPINA VIATRIS COMPRESSA RIVESTITA CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo delle compresse: lattosio monoidrato, amido di mais, amido di mais pre-gelatinizzato, crospovidone (Tipo A), magnesio stearato. Rivestimento delle compresse: polivinil alcol, biossido di titanio (E171),talco (E553b), lecitina di soia (E322), gomma xantano (E415).
EFFETTI INDESIDERATI
Riepilogo del profilo di sicurezza. Adulti: nel corso degli studi clinici le reazioni avverse, associate con l'uso di olanzapina, piu' frequentemente riportate (osservate in misura >= 1.% dei pazienti) sono state sonnolenza, aumento di peso, eosinofilia, aumentati livelli di prolattina, colesterolo, glucosio e trigliceridi (vedere paragrafo 4.4), glicosuria, aumento dell'appetito, capogiro, acatisia, parkinsonismo, leucopenia, neutropenia (vedere paragrafo 4.4), discinesia, ipotensioneortostatica, effetti anticolinergici, aumenti transitori ed asintomatici delle aminotransferasi epatiche (vedere paragrafo 4.4), eruzione cutanea, astenia, affaticamento, piressia, artralgia, aumento della fosfatasi alcalina, della gamma glutamiltransferasi, dell'acido urico, della creatinfosfochinasi ed edema. Elenco delle reazioni avverse: di seguito vengono elencate le reazioni avverse e gli esami di laboratorioosservate a seguito di segnalazioni spontanee e durante gli studi clinici. Per ciascun gruppo di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravita'. I parametri di frequenza elencati sono definiti nella seguente maniera: molto comune (>= 1/10), comune(>= 1/DRESS a < 1/10), non comune (>= 1/1.000 a < 100), raro (>= 1/10.000 a < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza nonpuo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie delsistema emolinfopoietico. Comune: eosinofilia, leucopenia ^10, neutropenia ^10; rara: trombocitopenia ^11. Disturbi del sistema immunitario.Non comune: ipersensibilita' ^11. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: aumento di peso ^1; comune: aumentati livellidi colesterolo ^2,3, aumentati livelli di glucosio ^4, aumentati livelli di trigliceridi ^2,5, glicosuria, aumento dell'appetito; non comune: sviluppo o esacerbazione del diabete occasionalmente associato con chetoacidosi o coma, includendo qualche caso fatale (vedere paragrafo 4.4) ^11; rara: ipotermia ^12. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: sonnolenza; comune: capogiro, acatisia ^6, parkinsonismo ^6, discinesia ^6; non comune: crisi epilettiche in cui nella maggior parte dei casi venivano riportati una storia di crisi epilettiche o la presenza di fattori di rischio per la comparsa di crisi epilettiche ^11, distonia (inclusa la crisi oculogira) ^11, discinesia tardiva ^11, amnesia^9, disartria ^9, balbuzie ^11, sindrome delle gambe senza riposo ^11; rara: sindrome maligna da neurolettici (vedere paragrafo 4.4) ^12, sintomi da sospensione ^7,12. Patologie cardiache. Non comune: bradicardia, prolungamento dell'intervallo qtc (vedere paragrafo 4.4); rara: tachicardia/fibrilla zione ventricolare, morte improvvisa (vedere paragrafo 4.4) ^11. Patologie vascolari. Molto comune: ipotensione ortostatica ^10; non comune: tromboembolismo (comprendente l'embolia polmonaree la trombosi venosa profonda) (vedere paragrafo 4.4). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: epistassi ^9. Patologie gastrointestinali. Comune: lievi, transitori effetti anticolinergici comprendenti la stipsi e la secchezza della bocca; non comune: distensione addominale ^9, ipersecrezione salivare ^11; rara: pancreatite ^11. Patologie epatobiliari. Comune: aumenti transitori ed asintomaticidelle aminotransferasiepatiche (ALT, AST), specie nelle fasi inizialidel trattamento (vedere paragrafo 4.4); rara: epatite (intesa come danno epatocellulare, colestatico, o di entrambi) ^11. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea; non comune:reazione di fotosensibilita', alopecia; non nota: reazione da farmacocon eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS). Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: artralgia ^9; rara:rabdomiolisi ^11. Patologie renali e urinarie. Non comune: incontinenza urinaria, ritenzione urinaria, difficolta' ad iniziare la minzione ^11. Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali. Non nota: sindrome da astinenza da droga neonatale (vedere paragrafo 4.6). Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: disfunzione erettile nei maschi, diminuzione della libido nei maschi e nelle femmine; non comune: amenorrea, aumento di volume mammario, galattorrea nelle femmine, ginecomastia/aumento di volume mammario nei maschi; rara: priapismo ^12. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: astenia, affaticamento, edema, piressia ^10. Esami diagnostici. Molto comune: aumentati livelli di prolattinemia ^8; comune: aumento della fosfatasi alcalina ^10, aumento della creatinfosfochinasi ^11, aumento della gamma glutamiltransferasi ^10, aumento dell'acido urico ^10; non comune: aumento della bilirubina totale. ^1 Aumento di peso clinicamente significativo e' stato osservato in tutte lecategorie di Body Mass Index (BMI) presenti al basale. Dopo un trattamento a breve termine (durata media di 47 giorni), un aumento del pesocorporeo >= 7% rispetto al basale e' stato molto comune (22,2%), un aumento del peso corporeo >= 15% rispetto al basale e' stato comune (4,2%) e un aumento del peso corporeo >= 25% rispetto al basale e' stato non comune (0,8%). Con l'esposizione a lungo termine (almeno 48 settimane) i pazienti il cui peso corporeo era aumentato di un valore >= 7 %,>= 15 % e >= 25% rispetto al basale sono stati molto comuni (rispettivamente 64,4%, 31,7% e 12,3%). ^2 Incrementi medi nei valori lipidicia digiuno (colesterolo totale, colesterolo LDL e trigliceridi) sono stati maggiori in quei pazienti che non mostravano evidenze di alterazioni lipidiche al basale. ^3 Osservato per valori normali a digiuno al basale (< 5,17 mmol/l) che diventavano elevati (>= 6,2 mmol/l). Sono stati molto comuni i cambiamenti nei livelli di colesterolemia a digiunoda borderline al basale (>= 5,17 - < 6,2 mmol/l) ad elevati (>= 6,2 mmol/l). ^4 Osservato per valori normali a digiuno al basale (< 5,56 mmol/l) che diventavano elevati (>= 7 mmol/l). Sono stati molto comuni icambiamenti nei livelli di glicemia a digiuno da borderline al basale(>= 5,56 - < 7 mmol/l) ad elevati (>= 7 mmol/l). ^5 Osservato per valori normali a digiuno al basale (< 1,69 mmol/l) che diventavano elevati (>= 2,26 mmol/l). Sono stati molto comuni i cambiamenti nei livellidei trigliceridi a digiuno da borderline al basale (>= 1,69 - < 2,26 mmol/l) ad elevati (>= 2,26 mmol/l). ^6 In studi clinici, l'incidenza di Parkinsonismo e distonia nei pazienti trattati con olanzapina e' stata numericamente piu' alta, ma non significativamente diversa da un punto di vista statistico nei confronti del placebo. I pazienti trattaticon olanzapina hanno presentato un'incidenza piu' bassa di Parkinsonismo, acatisia e distonia rispetto ai pazienti trattati con dosi frazionate di aloperidolo.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: non esistono studi adeguati e ben controllati su donne instato di gravidanza. Le pazienti devono essere avvertite sulla necessita' di informare il proprio medico in caso di gravidanza in atto o programmata in corso di trattamento con olanzapina. Tuttavia, poiche' l'esperienza nell'uomo e' limitata, olanzapina deve essere usata in gravidanza solo se il potenziale beneficio giustifica un potenziale rischioper il feto. I neonati esposti agli antipsicotici (inclusa olanzapina) durante il terzo trimestre di gravidanza sono a rischio di reazioniavverse che includono sintomi extrapiramidali e/o da astinenza che potrebbero variare in gravita' e durata in seguito al parto. Si sono verificate segnalazioni di irrequietezza, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, difficolta' respiratoria, o disturbi dell'alimentazione. Diconseguenza, i neonati devono essere monitorati attentamente. Allattamento: in uno studio effettuato su donne sane durante il periodo di allattamento al seno, olanzapina e' stata eliminata nel latte materno. Allo steady state l'esposizione media del lattante (in mg/kg) e' stata valutata essere l'1,8% della dose materna di olanzapina (in mg/kg). Lepazienti devono essere avvertite di non allattare al seno mentre sonoin terapia con olanzapina. Fertilita': non sono noti gli effetti sullafertilita' (per le informazioni precliniche vedere paragrafo 5.3).
INDICAZIONI
Adulti: olanzapina e' indicata per il trattamento della schizofrenia.Nei pazienti che hanno dimostrato risposta positiva al trattamento iniziale, il proseguimento della terapia con olanzapina consente di mantenere il miglioramento clinico. Olanzapina e' indicata per il trattamento dell'episodio di mania da moderato a grave. Nei pazienti in cui l'episodio maniacale ha risposto al trattamento con olanzapina, l'olanzapina e' indicata per la prevenzione dei nuovi episodi di malattia in pazienti con disturbo bipolare (vedere paragrafo 5.1).
INTERAZIONI
Studi di interazione sono stati effettuati solo negli adulti. Potenziali interazioni che riguardano olanzapina: dal momento che olanzapina e' metabolizzato dal CYP1A2, le sostanze che possono specificatamente indurre o inibire questo isoenzima possono influenzare la farmacocinetica di olanzapina. Induzione del CYP1A2: il metabolismo di olanzapina puo' essere accelerato dal fumo e dalla carbamazepina, che possono portare ad una riduzione delle concentrazioni di olanzapina. E' statoosservato solo un incremento da lieve a moderato nella clearance di olanzapina. Le conseguenze sul piano clinico sono verosimilmente limitate, masi raccomanda un monitoraggio clinico e se necessario puo' essere preso in considerazione un aumento del dosaggio di olanzapina (vedere paragrafo 4.2). Inibizione del CYP1A2: e' stato dimostrato che la fluvoxamina, uno specifico inibitore dell'attivita' del CYP1A2, inibisce significativamente il metabolismo di olanzapina. Dopo somministrazione difluvoxamina l'incremento medio della C max di olanzapina e' stato del54% nelle donne non fumatrici e del 77% nei maschi fumatori, mentre l'incremento medio dell'AUC di olanzapina e' stato, rispettivamente, del52% nelle donne non fumatrici e del 108% nei maschi fumatori. Nei pazienti che stanno usando fluvoxamina o un qualsiasi altro inibitore delCYP1A2, cosi' come ciprofloxacina, il trattamento con olanzapina dovrebbe iniziare a dosi piu' basse. Se si inizia un trattamento con un inibitore del CYP1A2, deve essere valutata una riduzione del dosaggio diolanzapina. Diminuita biodisponibilita': il carbone attivo riduce labiodisponibilita' di olanzapina per via orale del 50-60 % e deve essere preso almeno 2 ore prima o dopo olanzapina. La fluoxetina (un inibitore del CYP2D6), dosi singole di un antiacido (alluminio, magnesio) odi cimetidina non influenzano significativamente la farmacocinetica diolanzapina. Potenziale capacita' di olanzapina di influire su altri medicinali: olanzapina puo' antagonizzare gli effetti dei dopamino agonisti diretti e indiretti. Olanzapina non inibisce in vitro i principali isoenzimi del CYP450 (ad esempio 1A2, 2D6, 2C9, 2C19, 3A4). Pertantonon c'e' da aspettarsi nessuna particolare interazione come verificato dagli studi in vivo in cui non fu trovata alcuna inibizione del metabolismo delle seguenti sostanze attive: antidepressivo triciclico (rappresentante per lo piu' la via CYP2D6), warfarin (CYP2C9), teofillina(CYP1A2) o diazepam (CYP3A4 e 2C19). Olanzapina non ha mostrato interazione farmacologica quando somministrata contemporaneamente a litio oa biperidene. Il monitoraggio terapeutico dei livelli plasmatici di valproato non ha indicato che sia richiesto un aggiustamento della dosedi valproato dopo la contemporanea somministrazione di olanzapina. Attivita' generale del SNC: si deve usare cautela nei pazienti che consumano alcool o ricevono medicinali che possono causare depressione del SNC. In pazienti con malattia di Parkinson e demenza l'uso contemporaneo di olanzapina con medicinali anti-Parkinson non e' raccomandato (vedere paragrafo 4.4). Intervallo QT: si deve usare cautela se olanzapinaviene somministrata contemporaneamente con medicinali noti per determinare un aumento dell'intervallo QT (vedere paragrafo 4.4).
POSOLOGIA
Adulti. Schizofrenia: il dosaggio iniziale raccomandato di olanzapinae' 10 mg/die. Episodio di mania: il dosaggio iniziale e' 15 mg da somministrare in un'unica dose giornaliera in monoterapia o 10 mg/die in terapia combinata (vedere paragrafo 5.1). Prevenzione di nuovi episodidi malattia nel disturbo bipolare: il dosaggio iniziale raccomandato e' 10 mg/die. Nei pazienti che stanno ricevendo olanzapina per il trattamento dell'episodio maniacale, continuare la terapia allo stesso dosaggio per la prevenzione di nuovi episodi di malattia. Se si verifica un nuovo episodio depressivo, maniacale, o misto, il trattamento con olanzapina deve essere continuato (ottimizzando la dose in base alle necessita'), con una terapia supplementare per trattare i disturbi dell'umore, come clinicamente indicato. Durante il trattamento della schizofrenia, dell'episodio di mania e della prevenzione di nuovi episodi dimalattia nel disturbo bipolare, in base alla condizione clinica del paziente il dosaggio giornaliero puo' successivamente essere aggiustatoentro un intervallo di 5-20 mg. L'incremento a una dose superiore al dosaggio inizialmente raccomandato e' consigliato solo dopo un adeguatoperiodo di osservazione clinica e deve generalmente attuarsi ad intervalli di tempo non inferiori alle 24 ore. Olanzapina puo' essere somministrata indipendentemente dall'assunzione dei pasti poiche' l'assorbimento non e' influenzato dal cibo. Quando si interrompe la somministrazione di olanzapina si deve prendere in considerazione una riduzione graduale della dose. Popolazioni speciali. Anziani: generalmente, non e' richiesto un dosaggio iniziale piu' basso (5 mg/die), anche se una riduzione della dose dovrebbe essere presa in considerazione nei pazienti di eta' pari o superiore ai 65 anni quando le situazioni cliniche lo consigliano (vedere paragrafo 4.4). Insufficienza renale e/o epatica: in questi pazienti si deve prendere in considerazione un dosaggio iniziale piu' basso (5 mg). In caso di insufficienza epatica di grado moderato (cirrosi di classe A o B secondo la classificazione di Child- Pugh), il dosaggio iniziale e' di 5 mg ed ogni incremento di dose deveessere effettuato con cautela. Fumatori: di solito, non e' necessarioapportare variazioni alla dose iniziale ed all'intervallo di dosaggionei fumatori rispetto ai non fumatori. Il metabolismo di olanzapina puo' essere indotto dal fumo. Si raccomanda il monitoraggio clinico e, se necessario, potrebbe essere preso in considerazione un aumento delladose di olanzapina (vedere paragrafo 4.5). Quando sono presenti piu'fattori in grado di rallentare il metabolismo (pazienti di sesso femminile, anziani, non fumatori), si deve considerare la possibilita' di diminuire la dose iniziale. L'aumento di dosaggio, quando necessario, deve essere effettuato con cautela in questi pazienti (vedere paragrafi4.5 e 5.2). Popolazione pediatrica: l'uso di olanzapina non e' raccomandato in bambini e adolescenti con eta' inferiore a 18 anni per la mancanza di dati sulla sicurezza e sull'efficacia. In studi a breve termine e' stato riportato un maggior numero di casi di incremento ponderale e alterazione dei livelli di lipidi e prolattina nei pazienti adolescenti rispetto agli adulti (vedere i paragrafi 4.4, 4.8, 5.1 e 5.2).
PRINCIPI ATTIVI
Olanzapina Viatris 2,5 mg compresse rivestite con film: ogni compressarivestita con film contiene 2,5 mg di olanzapina. Eccipienti con effetti noti: ogni compressa rivestita con film contiene 76 mg di lattosio(come monoidrato). Il film di rivestimento di ogni compressa da 2,5 mg contiene 0,06 mg di lecitina di soia. Olanzapina Viatris 5 mg compresse rivestite con film: ogni compressa rivestita con film contiene 5 mg di olanzapina. Eccipienti con effetti noti: ogni compressa rivestitacon film contiene 152 mg di lattosio (come monoidrato). Il film di rivestimento di ogni compressa da 5 mg contiene 0,12 mg di lecitina di soia. Olanzapina Viatris 7,5 mg compresse rivestite con film: ogni compressa rivestita con film contiene 7,5 mg di olanzapina. Eccipienti coneffetti noti: ogni compressa rivestita con film contiene 228 mg di lattosio (come monoidrato). Il film di rivestimento di ogni compressa da7,5 mg contiene 0,18 mg di lecitina di soia. Olanzapina Viatris 10 mgcompresse rivestite con film: ogni compressa rivestita con film contiene 10 mg di olanzapina. Eccipienti con effetti noti: ogni compressa rivestita con film contiene 304 mg di lattosio (come monoidrato). Il film di rivestimento di ogni compressa da 10 mg contiene 0,24 mg di lecitina di soia. Olanzapina Viatris 15 mg compresse rivestite con film: ogni compressa rivestita con film contiene 15 mg di olanzapina. Eccipienti con effetti noti: ogni compressa rivestita con film contiene 183 mg di lattosio (come monoidrato). Il film di rivestimento di ogni compressa da 15 mg contiene 0,15 mg di lecitina di soia. Olanzapina Viatris20 mg compresse rivestite con film: ogni compressa rivestita con filmcontiene 20 mg di olanzapina. Eccipienti con effetti noti: ogni compressa rivestita con film contiene 244 mg di lattosio (come monoidrato).Il film di rivestimento di ogni compressa da 20 mg contiene 0,20 mg di lecitina di soia. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

  • Ritiro in Farmacia Spedizione Gratuita
  • Consegna a domicilio (costi da €2,43 a €6,10 in base alla distanza) Spedizione Gratuita
    COSTI:
    0-3km standard €2,43
    3-4 km standard + €1,22
    4-5 km standard + €1,83
    5-6 km standard + €2,44
    6-7 km standard + €3,05
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    9-10 km standard + €6,10

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