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OLANZAPINA EG*28CPR RIV 10MG

OLANZAPINA EG*28CPR RIV 10MG

EG SpA
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AVVERTENZE
Nel trattamento antipsicotico il miglioramento della condizione clinica del paziente puo' necessitare da parecchi giorni ad alcune settimane. I pazienti devono essere attentamente monitorati in questo periodo.Psicosi correlata a demenza e/o disturbi del comportamento: olanzapinanon e' raccomandata per l'uso in pazienti con demenza e/o dei disturbi comportamentali a causa di un incremento della mortalita' e del rischio di evento cerebrovascolare. In studi clinici controllati verso placebo (durata 6-12 settimane) di pazienti anziani (eta' media 78 anni)con psicosi correlata a demenza e/o disturbi comportamentali si e' rilevato un incremento doppio dell'incidenza di mortalita' in pazienti trattati con olanzapina rispetto a pazienti trattati con placebo (rispettivamente 3.5% contro 1.5%). La maggiore incidenza della mortalita' non e' stata associata alla dose di olanzapina (dose media giornaliera 4.4 mg) o alla durata del trattamento. I fattori di rischio che possonopredisporre questa popolazione di pazienti ad una maggiore mortalita'includono l'eta' > 65 anni, disfagia, sedazione, malnutrizione e disidratazione, condizione polmonare (per es. polmonite, con o senza aspirazione) oppure concomitante uso di benzodiazepine. In ogni modo l'incidenza della mortalita' e' risultata piu' alta nei pazienti trattati con olanzapina rispetto a quelli trattati con placebo indipendentementeda questi fattori di rischio. Negli stessi studi clinici sono stati riportati eventi avversi cerebrovascolari (CVAE per es. colpo apoplettico, attacco ischemico transitorio) inclusi casi fatali. Si e' rilevatoun incremento di 3 volte di CVAE nei pazienti trattati con olanzapinarispetto a quelli trattati con placebo (rispettivamente 1.3% contro 0.4%). Tutti i pazienti trattati con olanzapina o placebo che avevano subito un evento cerebrovascolare, avevano fattori di rischio preesistenti. L'eta' > 75 anni e la demenza vascolare/di tipo misto sono state identificate come fattori di rischio per CVAE in combinazione al trattamento con olanzapina. L'efficacia di olanzapina non e' stata accertatain questi studi. Malattia di Parkinson: l'impiego di olanzapina nel trattamento della psicosi associata ad agonista dopaminergico in pazienti con malattia di Parkinson non viene raccomandato. In studi cliniciil peggioramento della sintomatologia del Parkinson e delle allucinazioni e' stato riferito molto comunemente e con maggiore frequenza che con placebo (vedere paragrafo 4.8), e olanzapina non si e' dimostrata piu' efficace del placebo nel trattamento dei sintomi psicotici. In questi studi ai pazienti veniva inizialmente richiesto di mantenere stabile la dose efficace piu' bassa del farmaco anti-Parkinson (agonista dopaminergico) e di mantenere lo stesso farmaco antiParkinson e la stessa posologia per tutto lo studio. Olanzapina e' stata introdotta a 2,5mg/die e titolata fino ad un massimo di 15 mg/die a giudizio del ricercatore. Sindrome Neurolettica Maligna (SNM): la SNM e' una condizionepotenzialmente a rischio di vita associata ai farmaci antipsicotici. Casi rari riferiti come SNM sono anche stati riportati in associazionea olanzapina. Manifestazioni cliniche di SNM sono iperpiressia, rigidita' muscolare, stato mentale alterato ed evidenza di instabilita' delsistema nervoso autonomo (polso o pressione sanguigna irregolari, tachicardia, diaforesi e aritmia cardiaca). Ulteriori sintomi possono includere elevata creatinfosfochinasi, mioglobinuria (rabdomiolisi) ed insufficienza renale acuta. Se un paziente sviluppa segni e sintomi indicativi di SNM o presenta febbre alta inspiegabile senza ulteriori manifestazioni cliniche di SNM, tutti i medicinali antipsicotici, compresaolanzapina, devono essere interrotti. Iperglicemia e diabete: iperglicemia e/o sviluppo oppure esacerbazione di diabete occasionalmente associati a chetoacidosi o coma sono stati riferiti non comunemente, incluso qualche caso mortale (vedere paragrafo 4.8). In qualche caso e' stato riferito un antecedente aumento di peso, che puo' essere un fattorepredisponente. Si raccomanda un adeguato monitoraggio clinico in conformita' con le linee guida utilizzate per gli antipsicotici, ad esempio la misurazione della glicemia al basale, 12 settimane dopo l'iniziodel trattamento con olanzapina e successivamente ogni anno. I pazientiin trattamento con agenti antipsicotici, inclusa olanzapina, devono essere monitorati per segni e sintomi di iperglicemia (come polidipsia,poliuria, polifagia e debolezza) e i pazienti con diabete mellito o con fattori di rischio per lo sviluppo del diabete mellito devono essere monitorati regolarmente per un peggioramento del controllo glicemico. Il peso deve essere regolarmente monitorato, ad esempio 4, 8 e 12 settimane dopo l'inizio del trattamento con olanzapina e successivamenteogni trimestre. Alterazioni dei lipidi: nel corso di studi clinici controllati verso placebo si sono osservate alterazioni indesiderate deilivelli lipidici in pazienti trattati con olanzapina (vedere paragrafo 4.8). Le alterazioni dei lipidi devono essere trattate in maniera clinicamente adeguata, in particolare in pazienti dislipidemici ed in pazienti con fattori di rischio per disturbi lipidici. Si deve monitorare regolarmente i livelli lipidici in pazienti in trattamento con qualsiasi medicinale antipsicotico, incluso olanzapina, in conformita' conle linee guida utilizzate per gli antipsicotici, ad esempio al basale,12 settimane dopo l'inizio del trattamento con olanzapina e successivamente ogni 5 anni. Attivita' anticolinergica: anche se olanzapina hadimostrato attivita' anticolinergica in vitro, l'esperienza durante studi clinici ha rivelato una bassa incidenza di effetti ad essa correlati. Tuttavia, in considerazione della scarsa esperienza clinica con olanzapina in pazienti con malattie concomitanti, si consiglia cautela nella prescrizione a pazienti con ipertrofia prostatica, ileo paralitico e patologie correlate. Funzione epatica: frequentemente sono stati osservati aumenti transitori ed asintomatici delle aminotransferasi epatiche, ALT e AST, specie nelle fasi iniziali del trattamento. Si consiglia cautela e di effettuare controlli periodici in pazienti con ALT e/o AST elevate, in pazienti con segni e sintomi di insufficienza epatica, in pazienti con preesistenti situazioni associate ad una limitatariserva funzionale epatica, cosi' come nei casi di trattamento concomitante con farmaci potenzialmente epatotossici. Nei casi in cui sia stata emessa diagnosi di epatite (incluso il danno epatico epatocellulare, colestatico o misto) il trattamento con olanzapina deve essere sospeso.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Psicolettici, diazepine, oxazepine, tiazepine e ossepine.
CONSERVAZIONE
Confezioni blister: conservare nella confezione originale per proteggere il prodotto dalla luce e dall'umidita'. Contenitore per compresse:conservare nella confezione originale. Mantenere il contenitore per compresse ermeticamente chiuso per proteggere dalla luce e dall'umidita'.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Olanzapina EG contiene lecitina di soianon deve essere somministrata a pazienti che sono ipersensibili alle arachidi o alla soia. Pazienti a rischio riconosciuto di glaucoma ad angolo stretto.
DENOMINAZIONE
OLANZAPINA EG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: lattosio, cellulosa microcristallina, crospovidone, magnesio stearato. Rivestimento della compressa: alcol polivinilico, titanio diossido (E171), talco, lecitina di soia (E322), gomma xantana (E415).
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza. Adulti: gli effetti indesiderati piu' comuni (riscontrati nel >= 1% dei pazienti) associati all'uso di olanzapina durante gli studi clinici, sono stati sonnolenza, aumento ponderale, eosinofilia, aumento dei livelli di prolattina, colesterolo,glucosio e trigliceridi (vedere paragrafo 4.4), glicosuria, aumento dell'appetito, capogiri, acatisia, parkinsonismo, leucopenia, neutropenia (vedere paragrafo 4.4), discinesia, ipotensione ortostatica, effettianticolinergici, aumento transitorio e asintomatico delle aminotransferasi epatiche (vedere paragrafo 4.4), eruzione cutanea, astenia, affaticamento, piressia, artralgia, aumento della fosfatasi alcalina, aumento della gamma-glutamiltransferasi, aumento dell'acido urico, aumentodella creatinfosfochinasi e edema. Elenco delle reazioni avverse: lereazioni avverse e le indagini di laboratorio derivanti da segnalazioni spontanee e dagli studi clinici. Nell'ambito di ogni gruppo di frequenza gli effetti indesiderati vengono presentati in ordine decrescentedi gravita'. Le frequenze sono definite come segue: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: eosinofilia, leucopenia10, neutropenia10. Raro: trombocitopenia11. Disturbi del sistema immunitario. Noncomune: ipersensibilita'11. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: aumento di peso¹; comune: aumentati livelli di colesterolo2,3, aumentati livelli di glucosio4, aumentati livelli di trigliceridi2,5, glicosuria, aumento dell'appetito; non comune: sviluppo o esacerbazione del diabete occasionalmente associato a chetoacidosi o coma, includendo qualche caso fatale (vedere paragrafo 4.4)11; raro: ipotermia12. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: sonnolenza; comune: capogiro, acatisia6, parkinsonismo6, discinesia6; non comune: crisi epilettiche in cui nella maggior parte dei casi venivano segnalateuna storia di crisi epilettiche o la presenza di fattori di rischio per la comparsa di crisi epilettiche11, distonia (inclusa la crisi oculogira)11, discinesia tardiva11, amnesia9, disartria, balbuzie11, sindrome delle gambe senza riposo; raro: sindrome maligna da neurolettici (vedere paragrafo 4.4)12, sintomi da sospensione7,12. Patologie cardiache. Non comune: bradicardia, prolungamento dell'intervallo qtc (vedereparagrafo 4.4); raro: tachicardia/fibrillazione ventricolare, morte improvvisa (vedere paragrafo 4.4)11. Patologie vascolari. Molto comune:ipotensione ortostatica10; non comune: tromboembolismo (comprendente l'embolia polmonare e la trombosi venosa profonda) (vedere paragrafo 4.4). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: epistassi9. Patologie gastrointestinali. Comune: lievi, transitori effetti anticolinergici comprendenti stipsi e bocca secca; non comune: distensione addominale9, ipersecrezione salivare11; raro: pancreatite11. Patologie epatobiliari. Comune: aumenti transitori ed asintomatici delleaminotransferasi epatiche (alt, ast), specie nelle fasi iniziali deltrattamento (vedere paragrafo 4.4); raro: epatite (intesa come danno epatocellulare, colestatico, o di entrambi)11. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea; non comune: reazione di fotosensibilita', alopecia; non nota: reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (sindrome dress). Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: artralgia9; raro:rabdomiolisi11. Patologie renali e urinarie. Non comune: incontinenzaurinaria, ritenzione urinaria, difficolta' ad iniziare la minzione11.Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali. Non nota: sindrome da astinenza neonatale (vedere paragrafo 4.6). Patologie dell'apparatoriproduttivo e della mammella. Comune: disfunzione erettile nei maschi, diminuzione della libido nei maschi e nelle femmine; non comune: amenorrea, aumento di volume mammario, galattorrea nelle femmine, ginecomastia/aumento di volume mammario nei maschi; raro: priapismo12. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: astenia, affaticamento, edema, febbre10. Esami diagnostici. Molto comune: aumentati livelli di prolattinemia8; comune: aumento della fosfatasi alcalina10, valori elevati di creatinfosfochinasi11, valori elevati di gamma glutamiltransferasi10, valori elevati di acido urico10; non comune: aumento della bilirubina totale. ^1 Aumento di peso clinicamente significativo e' stato osservato in tutte le categorie di Body Mass Index (BMI) presenti al basale. In seguito al trattamento a breve termine (durata mediana 47 giorni), aumento di peso >=7% dal valorebasale del peso corporeo e' stato molto comune (22.2%), >=15% e' stato comune (4.2%) e >=25% e' stato non comune (0.8%). E' stato molto comune (64.4%, 31.7% e 12.3% rispettivamente) un aumento di peso nei pazienti del >=7%, >=15% e >=25% al basale con una terapia a lungo termine(almeno 48 settimane). ^2 Incrementi medi nei valori lipidici a digiuno (colesterolo totale, colesterolo LDL e trigliceridi) sono stati maggiori in quei pazienti che non mostravano evidenze di alterazioni lipidiche al basale. ^3 Osservato per valori normali a digiuno al basale (< 5,17 mmol/l) che diventavano elevati (>= 6,2 mmol/l). Sono stati molto comuni i cambiamenti nei livelli di colesterolemia a digiuno da borderline al basale (>= 5,17 - < 6,2 mmol/l) ad elevati (>= 6,2 mmol/l).^4 Osservato per valori normali a digiuno al basale (< 5,56 mmol/l) che diventavano elevati (>= 7 mmol/l). Sono stati molto comuni i cambiamenti nei livelli di glicemia a digiuno da borderline al basale (>= 5,56 - < 7 mmol/l) ad elevati (>= 7 mmol/l). ^5 Osservato per valori normali a digiuno al basale (< 1,69 mmol/l) che diventavano elevati (>= 2,26 mmol/l).
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: non sono stati condotti studi adeguati e ben controllati su donne in gravidanza. Le pazienti sono pregate di informare immediatamente il medico se restano incinte o intendono iniziare una gravidanzadurante il trattamento con olanzapina. Tuttavia, poiche' l'esperienzanell'uomo e' limitata, olanzapina deve essere usata in gravidanza solo se il potenziale beneficio giustifica un potenziale rischio per il feto. I neonati esposti agli antipsicotici (inclusa olanzapina) duranteil terzo trimestre di gravidanza sono a rischio di effetti indesiderati tra cui sintomi extrapiramidali e/o di astinenza che possono variare in gravita' durata dopo il parto. Sono state riportate segnalazionidi agitazione, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, difficolta' respiratoria o disturbi nell'alimentazione. Di conseguenza, i neonati devono essere attentamente monitorati. Allattamento: in uno studio effettuato su donne sane durante il periodo di allattamento al seno, olanzapina e' stata eliminata nel latte materno. Allo steady state l'esposizione media del lattante (in mg/kg) e' stata valutata essere l'1,8% della dose materna di olanzapina (in mg/kg). Le pazienti devono essere avvertite di non allattare al seno mentre sono in terapia con olanzapina. Fertilita': non sono noti effetti sulla fertilita' (vedere paragrafo 5.3 per i dati preclinici di sicurezza).
INDICAZIONI
Adulti: olanzapina e' indicata per il trattamento della schizofrenia.Olanzapina e' efficace nel mantenimento dei progressi clinici nella terapia a lungo termine in pazienti che hanno mostrato una risposta al trattamento iniziale. Olanzapina e' indicata nel trattamento di episodio di mania da moderato a grave. Nei pazienti per i quali l'episodio dimania ha risposto al trattamento con olanzapina, l'olanzapina e' indicata per la prevenzione della recidiva nei pazienti con disturbo bipolare (vedere paragrafo 5.1).
INTERAZIONI
Sono stati condotti studi di interazione solo con gli adulti. Potenziali interazioni con effetto sull'olanzapina: dal momento che olanzapinae' metabolizzato dal CYP1A2, le sostanze che possono specificatamenteindurre o inibire questo isoenzima possono influenzare la farmacocinetica di olanzapina. Induzione del CYP1A2: il metabolismo di olanzapinapuo' essere accelerato dal fumo e dalla carbamazepina, che possono portare ad una riduzione delle concentrazioni di olanzapina. E' stato osservato solo un incremento da lieve a moderato nella clearance di olanzapina. Le conseguenze sul piano clinico sono verosimilmente limitate,ma si raccomanda un monitoraggio clinico e se necessario puo' esserepreso in considerazione un aumento del dosaggio di olanzapina (vedereparagrafo 4.2). Inibizione del CYP1A2: e' stato dimostrato che la fluvoxamina, uno specifico inibitore dell'attivita' del CYP1A2, inibisce significativamente il metabolismo di olanzapina. Dopo somministrazionedi fluvoxamina l'incremento medio della C max di olanzapina e' stato del 54% nelle donne non fumatrici e del 77% nei maschi fumatori, mentrel'incremento medio dell'AUC di olanzapina e' stato, rispettivamente,del 52% nelle donne non fumatrici e del 108% nei maschi fumatori. Neipazienti che stanno usando fluvoxamina o un qualsiasi altro inibitoredel CYP1A2, cosi' come ciprofloxacina, il trattamento con olanzapina deve iniziare a dosi piu' basse. Se si inizia un trattamento con un inibitore del CYP1A2, deve essere valutata una riduzione del dosaggio diolanzapina. Diminuita biodisponibilita': il carbone attivo riduce la biodisponibilita' di olanzapina per via orale del 50-60% e deve esserepreso almeno 2 ore prima o dopo olanzapina. La fluoxetina (un inibitore del CYP2D6), dosi singole di un antiacido (alluminio, magnesio) o dicimetidina non influenzano significativamente la farmacocinetica di olanzapina. Potenziale capacita' di olanzapina di influire su altri medicinali: olanzapina puo' opporsi agli effetti di agonisti dopaminergici diretti e indiretti. Olanzapina non inibisce in vitro i principali isoenzimi del CYP450 (ad esempio 1A2, 2D6, 2C9, 2C19, 3A4). Pertanto non c'e' da aspettarsi nessuna particolare interazione come verificato dagli studi in vivo in cui non fu trovata alcuna inibizione del metabolismo delle seguenti sostanze attive: antidepressivi triciclici (rappresentanti per lo piu' la via CYP2D6), warfarin (CYP2C9), teofillina (CYP1A2) o diazepam (CYP3A4 e 2C19). Olanzapina non ha mostrato interazione farmacologica quando somministrata contemporaneamente a litio o a biperidene. Il monitoraggio terapeutico dei livelli plasmatici di valproato non ha indicato che sia richiesto un aggiustamento della dose divalproato dopo la contemporanea somministrazione di olanzapina. Attivita' generale del SNC: e' richiesta cautela nei pazienti che consumanoalcool o sono in trattamento con farmaci che possono causare la depressione del sistema nervoso centrale. Non si raccomanda l'uso concomitante di olanzapina e farmaci antiparkinsoniani in pazienti con Malattiadi Parkinson e demenza (vedere paragrafo 4.4). Intervallo QTc: e' richiesta cautela nei casi in cui olanzapina viene somministrato contemporaneamente a farmaci noti per aumentare l'intervallo QTc (vedere paragrafo 4.4).
POSOLOGIA
Posologia. Adulti, schizofrenia: la dose iniziale raccomandata di olanzapina e' di 10 mg/die. Episodio di mania: la dose iniziale e' di 15 mg in unica soluzione giornaliera in monoterapia oppure 10 mg al giornoin terapia combinata (vedere paragrafo 5.1). Prevenzione della recidiva nel disturbo bipolare: la dose iniziale raccomandata equivale a 10mg al giorno. Nei pazienti che abbiano preso olanzapina nel trattamento dell'episodio di mania, la terapia per la prevenzione della recidivadeve essere proseguita alla stessa dose. Nel caso sopravvenga un nuovo episodio maniacale, misto o depressivo, il trattamento con olanzapina deve essere proseguito (al bisogno con ottimizzazione della dose) inabbinamento ad una terapia supplementare per il trattamento dei sintomi dell'umore, come da indicazione clinica. Durante il trattamento della schizofrenia, dell'episodio di mania e per la prevenzione di recidiva nel disturbo bipolare il dosaggio giornaliero puo' essere aggiustato in seguito sulla base dello stato clinico individuale nell'ambito di5/20 mg/die. Un incremento ad una dose maggiore di quella iniziale raccomandata viene consigliato solo dopo adeguata rivalutazione clinicaed avviene in genere ad intervalli non inferiori alle 24 ore. Olanzapina puo' venire somministrata dopo i pasti, in quanto il suo assorbimento non viene influenzato dal cibo. Si tenga conto di una dismissione graduale della dose nel caso di interruzione di olanzapina. Popolazionispeciali. Anziani: una dose iniziale inferiore (5 mg/die) non e' indicata di regola, ma deve essere presa in considerazione per i pazientidi 65 anni ed oltre, quando fattori clinici lo giustifichino (vedere paragrafo 4.4). Compromissione della funzionalita' renale e/o epatica:una dose iniziale piu' bassa (5 mg) deve essere presa in considerazione per questi pazienti. Nei casi di moderata insufficienza epatica (cirrosi, classificazione Child-Pugh A o B) la dose iniziale deve essere di 5 mg ed essere aumentata solo con prudenza. Fumatori: la dose iniziale e l'estensione della dose di regola non ha bisogno di essere modificata nei non fumatori rispetto ai fumatori. Il metabolismo di olanzapina puo' essere indotto dal fumo. E' raccomandato un monitoraggio clinico e puo' essere considerato un aumento della dose di olanzapina se necessario (vedere paragrafo 4.5). Quando piu' di un fattore sia presente atto a procurare un metabolismo rallentato (sesso femminile, eta' geriatrica, stato di non fumatore), si consideri la diminuzione della dose iniziale. L'incremento posologico, quando indicato, in questi pazienti deve essere conservativo (vedere paragrafi 4.5 e 5.2). Popolazionepediatrica: non si raccomanda l'impiego di olanzapina in bambini ed adolescenti con meno di 18 anni non essendo disponibili dati di sicurezza ed efficacia. In studi a breve termine su pazienti adolescenti sonostati ravvisati un maggior numero di aumento di peso e di alterazionidei lipidi e della prolattina rispetto a studi su pazienti adulti (vedere paragrafi 4.4, 4.8, 5.1 e 5.2).
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa rivestita con film contiene 2,5 mg, 5 mg, 10 mg di olanzapina. Eccipienti con effetti noti: la compressa rivestita con film da 2,5 mg contiene 58,3 mg di lattosio e 0,064 mg di lecitina di soia (E322). La compressa rivestita con film da 5 mg contiene 116,6 mg di lattosio e 0,128 mg di lecitina di soia (E322). La compressa rivestita con film da 10 mg contiene 233,2 mg di lattosio e 0,256 mg di lecitinadi soia (E322). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

  • Ritiro in Farmacia Spedizione Gratuita
  • Consegna a domicilio (costi da €2,43 a €6,10 in base alla distanza) Spedizione Gratuita
    COSTI:
    0-3km standard €2,43
    3-4 km standard + €1,22
    4-5 km standard + €1,83
    5-6 km standard + €2,44
    6-7 km standard + €3,05
    7-8 km standard + €3,66
    8-9 km standard + €4,88
    9-10 km standard + €6,10

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