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AVVERTENZE
Quando Mirapexin viene prescritto a pazienti con compromissione renale, affetti da malattia di Parkinson, si suggerisce una riduzione delladose come descritto nel paragrafo 4.2. Allucinazioni: un noto effettoindesiderato del trattamento con agonisti della dopamina e levodopa e'la comparsa di allucinazioni. I pazienti devono essere informati chepossono verificarsi allucinazioni (soprattutto visive). Discinesia: nella malattia di Parkinson in fase avanzata, in associazione con levodopa, nel corso della titolazione iniziale di Mirapexin si puo' verificare discinesia. Se cio' avviene la dose di levodopa deve essere diminuita. Distonia: la distonia assiale, inclusi torcicollo anteriore, camptocormia e pleurototono (sindrome di Pisa), e' stata occasionalmente riportata in pazienti con malattia di Parkinson a seguito dell'inizio odell'aumento progressivo della dose di pramipexolo. Malgrado la distonia possa essere un sintomo della malattia di Parkinson, i sintomi in questi pazienti sono migliorati dopo la riduzione o l'interruzione di pramipexolo. In caso di distonia, e' necessario rivedere la terapia farmacologica dopaminergica e considerare un aggiustamento della dose dipramipexolo. Esordio improvviso di episodi di sonno e sonnolenza: pramipexolo puo' provocare sonnolenza ed episodi di sonno ad esordio improvviso, particolarmente in pazienti con malattia di Parkinson. In alcuni casi e' stato riportato sonno ad esordio improvviso durante le attivita' quotidiane, talvolta senza avviso o segni premonitori. I pazientiin trattamento con Mirapexin devono essere informati di questo e avvertiti di prestare attenzione durante la guida di veicoli o durante l'utilizzo di macchinari. I pazienti che hanno manifestato sonnolenza e/oun episodio di sonno ad esordio improvviso, devono astenersi dalla guida di veicoli o dall'uso di macchinari. Inoltre, potrebbe essere considerata una riduzione della dose o l'interruzione della terapia. A causa di possibili effetti additivi, occorre raccomandare attenzione quando i pazienti assumono medicinali sedativi o alcool in associazione apramipexolo (vedere paragrafi 4.5, 4.7 e 4.8). Disturbi del controllodegli impulsi: i pazienti devono essere monitorati regolarmente per losviluppo di disturbi del controllo degli impulsi. I pazienti e chi sene prende cura devono essere avvertiti che in pazienti trattati con dopamino agonisti, incluso Mirapexin, possono manifestarsi sintomi comportamentali di disturbi del controllo degli impulsi inclusi gioco d'azzardo patologico, aumento della libido, ipersessualita', spese o acquisti compulsivi, alimentazione incontrollata ed alimentazione compulsiva. Se si sviluppano tali sintomi, devono essere prese in considerazione riduzione della dose / sospensione graduale. Mania e delirium: i pazienti devono essere regolarmente controllati per verificare lo sviluppo di mania e delirium. I pazienti e chiunque li accudisca devono essere consapevoli che mania e delirium possono manifestarsi nei pazienti trattati con pramipexolo. Se si sviluppano tali sintomi, la riduzione della dose/sospensione graduale deve essere presa in considerazione. Pazienti con disturbi psicotici: pazienti con disturbi psicotici devonoessere trattati con agonisti dopaminergici solo se i potenziali benefici superano i potenziali rischi. La co-somministrazione di medicinaliantipsicotici con il pramipexolo deve essere evitata (vedere paragrafo4.5). Controlli oftalmologici: si raccomandano controlli oftalmologici ad intervalli regolari o qualora si verifichino alterazioni della visione. Severe malattie cardiovascolari: in caso di severe malattie cardiovascolari e' necessaria particolare attenzione. Si raccomanda di controllare la pressione arteriosa, specialmente all'inizio del trattamento, a causa del generale rischio di ipotensione posturale associata alla terapia dopaminergica. Sindrome neurolettica maligna: a seguito diinterruzione brusca della terapia dopaminergica, sono stati riportatisintomi da sindrome neurolettica maligna (vedere paragrafo 4.2). Sindrome da astinenza di agonisti dopaminergici (DAWS): con l'uso di agonisti dopaminergici, tra cui pramipexolo, e' stata riportata DAWS (vedere paragrafo 4.8). Per interrompere il trattamento nei pazienti affettidalla malattia di Parkinson, il pramipexolo deve essere diminuito gradualmente (vedere paragrafo 4.2). Dati limitati suggeriscono che i pazienti con disturbi del controllo degli impulsi e quelli che ricevono dosi giornaliere elevate e/o dosi cumulative elevate di agonisti dopaminergici potrebbero presentare un rischio maggiore di sviluppare la DAWS. I sintomi di astinenza possono includere apatia, ansia, depressione, senso di affaticamento, sudorazione e dolore e non rispondono a levodopa. Prima di ridurre la dose e interrompere il pramipexolo, i pazienti devono essere informati dei potenziali sintomi di astinenza. I pazienti devono essere strettamente monitorati durante la riduzione delladose e l'interruzione della terapia. Nel caso in cui i sintomi di astinenza siano gravi e/o persistenti, si puo' prendere in considerazionela risomministrazione temporanea di pramipexolo alla dose efficace piu' bassa. Residui nelle feci: alcuni pazienti hanno segnalato la presenza di residui nelle feci dall'aspetto di compresse a rilascio prolungato intatte di Mirapexin. Qualora i pazienti segnalino tale riscontro,il medico dovra' rivalutare la loro risposta alla terapia.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Farmaci anti-Parkinson, agonisti della dopamina.
CONSERVAZIONE
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'. Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
DENOMINAZIONE
MIRAPEXIN COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO
ECCIPIENTI
Ipromellosa 2208, amido di mais, carbomer 941, silice colloidale anidra, magnesio stearato.
EFFETTI INDESIDERATI
Sulla base dell'analisi dei dati accorpati degli studi verso placebo,comprendenti un totale di 1 778 pazienti trattati con pramipexolo e 1297 pazienti trattati con placebo, le reazioni avverse sono state frequentemente riportate in entrambi i gruppi. Il 67% dei pazienti trattati con pramipexolo ed il 54% dei pazienti trattati con placebo ha riportato almeno una reazione avversa. Solitamente la maggior parte delle reazioni avverse al farmaco si manifesta all'inizio della terapia e lamaggior parte di esse tende a scomparire anche continuando il trattamento. All'interno della classificazione per sistemi e organi, le reazioni avverse sono elencate per frequenza (numero di pazienti che si prevede manifestino la reazione), utilizzando le seguenti categorie: moltocomune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1 000,< 1/100); raro (>= 1/10 000, < 1/1 000); molto raro (< 1/10 000); nonnota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Le reazioni avverse al farmaco piu' comunemente riportate (>=5%) in pazienti con la malattia di Parkinson piu' frequenti con il trattamento con pramipexolo rispetto a placebo sono state nausea, discinesia, ipotensione, capogiri, sonnolenza, insonnia, stipsi, allucinazioni, cefalea e senso di affaticamento. L'incidenza della sonnolenza e' piu' alta a dosi maggiori di 1,5 mg di pramipexolo sale al giorno (vedere paragrafo 4.2). Una reazione avversa al farmaco piu' frequente in associazione a levodopa e' stata la discinesia. Ipotensione puo' verificarsi all'inizio del trattamento, specialmente se pramipexolo e' titolato troppo velocemente. Infezioni e infestazioni. Non comune: polmonite. Patologie endocrine. Non comune: inappropriata secrezione di ormoneantidiuretico ^1. Disturbi psichiatrici. Comune: insonnia, allucinazioni, sogni anomali, stato confusionale, sintomi comportamentali di disturbi del controllo degli impulsi e compulsioni; non comune: shoppingcompulsivo, gioco d'azzardo patologico, irrequietezza, ipersessualita', delirio, disturbi della libido, paranoia, delirium, alimentazione incontrollata ^1, iperfagia ^1; raro: mania. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: sonnolenza, capogiri, discinesia; comune: cefalea; non comune: episodi di sonno ad esordio improvviso, amnesia, ipercinesia, sincope. Patologie dell'occhio. Comune: alterazioni della vista inclusa diplopia, visione offuscata, acutezza visiva ridotta. Patologie cardiache. Non comune: insufficienza cardiaca ^1. Patologie vascolari.Comune: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: dispnea, singhiozzo. Patologie gastrointestinali. Moltocomune: nausea; comune: stipsi, vomito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: ipersensibilita', prurito, rash. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Raro: erezione spontanea del pene. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede disomministrazione. Comune: senso di affaticamento, edema periferico; non nota: sindrome da astinenza di agonisti dopaminergici accompagnata da apatia, ansia, depressione, senso di affaticamento, sudorazione e dolore. Esami diagnostici. Comune: calo di peso accompagnato da calo diappetito; non comune: aumento di peso. ^1 Questo effetto indesideratoe' stato osservato nell'esperienza post-marketing. Con una certezza del 95%, la categoria di frequenza non e' maggiore a "non comune", ma potrebbe essere minore. Non e' possibile effettuare una stima precisa della frequenza poiche' l'effetto indesiderato non si e' verificato neldatabase di studi clinici di 2 762 pazienti con la malattia di Parkinson trattati con pramipexolo. Descrizione di reazioni avverse selezionate. Sonnolenza: pramipexolo e' comunemente associato a sonnolenza ed e' stato associato non comunemente a sonnolenza eccessiva diurna e ad episodi di sonno ad esordio improvviso (vedere anche paragrafo 4.4). Disturbi della libido: pramipexolo puo' essere associato non comunementea disturbi della libido (aumento o diminuzione). Disturbi del controllo degli impulsi: gioco d'azzardo patologico, aumento della libido, ipersessualita', spese o acquisti compulsivi, alimentazione incontrollata ed alimentazione compulsiva possono manifestarsi in pazienti trattati con dopamino agonisti, incluso Mirapexin (vedere paragrafo 4.4). Inuno studio trasversale, di screening retrospettivo e caso-controllo effettuato su 3 090 pazienti con malattia di Parkinson, il 13,6% di tutti i pazienti trattati con dopaminergici o non-dopaminergici aveva manifestato sintomi di disturbo del controllo degli impulsi durante i seimesi precedenti. Le manifestazioni osservate includevano gioco d'azzardo patologico, shopping compulsivo, alimentazione incontrollata e comportamento sessuale compulsivo (ipersessualita'). Possibili fattori dirischio indipendenti per i disturbi del controllo degli impulsi includevano trattamenti dopaminergici e dosi piu' elevate di trattamento dopaminergico, eta' inferiore (<= 65 anni), il non essere sposati e familiarita' riferita dal paziente con il gioco d'azzardo patologico. Sindrome da astinenza di agonisti dopaminergici: effetti indesiderati non motori possono manifestarsi quando si diminuisce il dosaggio o si interrompono gli agonisti dopaminergici, compreso il pramiprexolo. I sintomi comprendono apatia, ansia, depressione, senso di affaticamento, sudorazione e dolore (vedere paragrafo 4.4). Insufficienza cardiaca: neglistudi clinici e nell'esperienza post-marketing, l'insufficienza cardiaca e' stata riportata in pazienti trattati con pramipexolo. In uno studio farmacoepidemiologico l'uso di pramipexolo e' stato associato conun aumentato rischio di insufficienza cardiaca quando paragonato al non-uso di pramipexolo (rapporto di rischio osservato pari a 1,86; 95%CI, 1,21-2,85). Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioniavverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: non sono stati studiati nell'uomo gli effetti sulla gravidanza e l'allattamento. Il pramipexolo non si e' dimostrato teratogenonel ratto e nel coniglio, ma e' risultato embriotossico nel ratto a dosi tossiche per la madre (vedere paragrafo 5.3). Mirapexin non deve essere usato durante la gravidanza tranne che sia chiaramente necessario, cioe' solo se i potenziali benefici giustificano i potenziali rischiper il feto. Allattamento: poiche' il trattamento con pramipexolo inibisce nell'uomo la secrezione di prolattina, si puo' verificare un'inibizione della lattazione. Nelle donne non sono stati effettuati studisull'escrezione di pramipexolo nel latte materno. Nei ratti la concentrazione di principio attivo, valutata mediante radiomarcatura, nel latte e' maggiore rispetto a quella nel plasma. Non essendo disponibili dati nell'uomo, Mirapexin non deve essere usato durante l'allattamento.Comunque, se la sua somministrazione e' inevitabile, l'allattamento deve essere interrotto. Fertilita': non sono stati condotti studi suglieffetti di pramipexolo sulla fertilita' nell'uomo. Negli studi suglianimali il pramipexolo ha alterato i cicli estrali e ridotto la fertilita' nelle femmine, come atteso per un agonista della dopamina. Tuttavia questi studi non hanno evidenziato effetti diretti o indiretti dannosi sulla fertilita' maschile.
INDICAZIONI
Mirapexin e' indicato negli adulti per il trattamento dei segni e sintomi della malattia di Parkinson idiopatica, da solo (senza levodopa) oin associazione con levodopa, cioe' nel corso della malattia fino alla fase avanzata quando l'effetto della levodopa svanisce o diventa discontinuo ed insorgono fluttuazioni dell'effetto terapeutico (fine doseo "on/off").
INTERAZIONI
Legame alle proteine plasmatiche: il pramipexolo ha affinita' molto bassa per le proteine plasmatiche (< 20%) e la biotrasformazione osservata nell'uomo e' minima. Quindi, sono improbabili interazioni con altrimedicinali che influiscono sul legame alle proteine plasmatiche o sull'eliminazione mediante biotrasformazione. Poiche' gli anticolinergicisono eliminati principalmente per biotrasformazione, la possibilita'di interazione e' limitata, anche se un'interazione con anticolinergici non e' stata studiata. Non c'e' interazione farmacocinetica con selegilina e levodopa. Inibitori/competitori della eliminazione renale attiva: la cimetidina ha determinato una riduzione nella clearance renaledel pramipexolo del 34% circa, presumibilmente tramite l'inibizione della secrezione da parte del sistema di trasporto cationico dei tubulirenali. Pertanto, i medicinali che inibiscono questo meccanismo di eliminazione renale attiva o che sono eliminati tramite questa via, quali la cimetidina, la amantadina, la mexiletina, la zidovudina, il cisplatino, la chinina e la procainamide, possono interagire con il pramipexolo determinandone una diminuzione della clearance. Quando questi medicinali sono somministrati contemporaneamente a Mirapexin si deve valutare l'opportunita' di una riduzione della dose di pramipexolo. Associazione con levodopa: quando Mirapexin e' somministrato in associazionecon levodopa si raccomanda di ridurre la dose di levodopa e di tenerecostante la dose degli altri medicinali antiparkinsoniani durante l'incremento della dose di Mirapexin. A causa di possibili effetti additivi, occorre raccomandare attenzione quando i pazienti assumono medicinali sedativi o alcool in associazione a pramipexolo (vedere paragrafi4.4, 4.7 e 4.8). Medicinali antipsicotici: la co-somministrazione di medicinali antipsicotici con il pramipexolo deve essere evitata (vedereparagrafo 4.4) per esempio se possono essere attesi effetti antagonistici.
POSOLOGIA
Posologia: Mirapexin compresse a rilascio prolungato e' una formulazione orale di pramipexolo per somministrazione singola giornaliera. Trattamento iniziale: le dosi devono essere aumentate gradualmente iniziando da 0,26 mg di base (0,375 mg di sale) al giorno e poi incrementateogni 5-7 giorni. Per ciascun paziente e' necessario incrementare gradualmente la dose fino al raggiungimento del massimo beneficio terapeutico, purche' non compaiano effetti indesiderati intollerabili. Schema posologico ascendente di Mirapexin compresse a rilascio prolungato. Settimana 1. Dose giornaliera: 0,26 mg di base; dose giornaliera: 0,375 mg di sale. Settimana 2. Dose giornaliera: 0,52 mg di base; dose giornaliera: 0,75 mg di sale. Settimana 3. Dose giornaliera: 1,05 mg di base; dose giornaliera: 1,5 mg di sale. Se e' necessario un ulteriore incremento della dose, la dose giornaliera puo' essere aumentata di 0,52 mg di base (0,75 mg di sale) ad intervalli settimanali fino ad una dosemassima di 3,15 mg di base (4,5 mg di sale) al giorno. Comunque, si rende noto che a dosi superiori a 1,05 mg di base (1,5 mg di sale) al giorno i casi di sonnolenza sono piu' frequenti (vedere paragrafo 4.8).I pazienti che gia' assumono Mirapexin compresse possono passare nelcorso di una notte a Mirapexin compresse a rilascio prolungato, alla stessa dose giornaliera. Dopo il passaggio a Mirapexin compresse a rilascio prolungato, la dose puo' essere aggiustata in funzione della risposta terapeutica del paziente (vedere paragrafo 5.1). Trattamento di mantenimento: la dose individuale di pramipexolo deve essere compresa tra 0,26 mg di base (0,375 mg di sale) e un massimo di 3,15 mg di base(4,5 mg di sale) al giorno. Negli studi clinici registrativi con incremento della dose, il pramipexolo si e' dimostrato efficace a partire da una dose di 1,05 mg di base (1,5 mg di sale) al giorno. Ulteriori modifiche della dose devono essere effettuate tenendo conto della risposta clinica e della comparsa di reazioni avverse. Negli studi clinici circa il 5% dei pazienti sono stati trattati con dosi inferiori a 1,05mg di base (1,5 mg di sale). Nella malattia di Parkinson in fase avanzata dosi giornaliere superiori a 1,05 mg di base (1,5 mg di sale) possono essere efficaci in pazienti dove si desidera attuare una riduzionedella terapia con levodopa. Si raccomanda di ridurre la dose di levodopa sia durante l'incremento della dose di Mirapexin, sia durante la terapia di mantenimento, in base alla risposta individuale dei pazienti(vedere paragrafo 4.5). Dosi omesse: quando non viene effettuata l'assunzione di una dose, Mirapexin compresse a rilascio prolungato deve essere assunto nelle 12 ore successive all'orario regolarmente previsto. Trascorse 12 ore la dose saltata deve essere tralasciata e la successiva assunta il giorno dopo all'orario consueto. Interruzione del trattamento: l'interruzione brusca della terapia dopaminergica puo' portare allo sviluppo di una sindrome neurolettica maligna o di una sindromeda astinenza di agonisti dopaminergici. Pramipexolo deve essere diminuito gradualmente in quantita' di 0,52 mg di base (0,75 mg di sale) algiorno fino a che la dose giornaliera si sia ridotta a 0,52 mg di base (0,75 mg di sale). Successivamente la dose deve essere ridotta di 0,26 mg di base (0,375 mg di sale) al giorno (vedere paragrafo 4.4). Lasindrome da astinenza di agonisti dopaminergici puo' comparire anche durante la diminuzione graduale e potrebbe essere necessario un aumentotemporaneo della dose prima di riprendere la diminuzione (vedere paragrafo 4.4). Compromissione renale: l'eliminazione di pramipexolo dipende dalla funzionalita' renale. Si suggerisce il seguente schema posologico per iniziare la terapia: pazienti con clearance della creatininasuperiore a 50 mL/min non richiedono una riduzione della dose giornaliera o della frequenza di somministrazione. In pazienti con clearance della creatinina compresa tra 30 e 50 mL/min, il trattamento deve essere iniziato con 0,26 mg di Mirapexin compresse a rilascio prolungato agiorni alterni. Prima di passare alla somministrazione giornaliera dopo una settimana, si deve usare cautela ed effettuare un'attenta valutazione della risposta terapeutica e della tollerabilita'. Se e' necessario un ulteriore incremento della dose, aumentare di 0,26 mg di pramipexolo base ad intervalli settimanali fino ad una dose massima di 1,57mg di pramipexolo base (2,25 mg di sale) al giorno. Il trattamento conMirapexin compresse a rilascio prolungato di pazienti con clearance della creatinina minore di 30 mL/min non e' raccomandato poiche' non sono disponibili dati per questa popolazione di pazienti. Deve essere preso in considerazione l'uso di Mirapexin compresse. Se la funzionalita' renale diminuisce durante la terapia di mantenimento, devono essereseguite le raccomandazioni sopra riportate. Compromissione epatica: lapresenza di compromissione epatica non richiede probabilmente alcun aggiustamento della dose, poiche' circa il 90% del principio attivo assorbito e' escreto tramite i reni. Ad ogni modo, non e' nota la potenziale influenza dell'insufficienza epatica sulla farmacocinetica di Mirapexin. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di Mirapexinnei bambini di eta' inferiore a 18 anni non sono state stabilite. Nonesiste alcuna indicazione per un uso specifico di Mirapexin compressea rilascio prolungato nella popolazione pediatrica per l'indicazionemalattia di Parkinson. Modo di somministrazione: le compresse devono essere deglutite intere con dell'acqua e non devono essere masticate, divise o frantumate. Le compresse possono essere assunte con o senza cibo e devono essere assunte ogni giorno indicativamente alla stessa ora.
PRINCIPI ATTIVI
Mirapexin 0,26 mg compresse a rilascio prolungato: ogni compressa a rilascio prolungato contiene 0,375 mg di pramipexolo dicloridrato monoidrato equivalenti a 0,26 mg pramipexolo. Mirapexin 0,52 mg compresse arilascio prolungato: ogni compressa a rilascio prolungato contiene 0,75 mg di pramipexolo dicloridrato monoidrato equivalenti a 0,52 mg pramipexolo. Mirapexin 1,05 mg compresse a rilascio prolungato: ogni compressa a rilascio prolungato contiene 1,5 mg di pramipexolo dicloridratomonoidrato equivalenti a 1,05 mg pramipexolo. Mirapexin 1,57 mg compresse a rilascio prolungato: ogni compressa a rilascio prolungato contiene 2,25 mg di pramipexolo dicloridrato monoidrato equivalenti a 1,57mg pramipexolo. Mirapexin 2,1 mg compresse a rilascio prolungato: ognicompressa a rilascio prolungato contiene 3 mg di pramipexolo dicloridrato monoidrato equivalenti a 2,1 mg pramipexolo. Mirapexin 2,62 mg compresse a rilascio prolungato: ogni compressa a rilascio prolungato contiene 3,75 mg di pramipexolo dicloridrato monoidrato equivalenti a 2,62 mg pramipexolo. Mirapexin 3,15 mg compresse a rilascio prolungato:ogni compressa a rilascio prolungato contiene 4,5 mg di pramipexolo dicloridrato monoidrato equivalenti a 3,15 mg pramipexolo. Nota: le dosidi pramipexolo pubblicate in letteratura si riferiscono al sale, quindi le dosi saranno espresse sia in termini di pramipexolo base che dipramipexolo sale (tra parentesi). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.