hai aggiunto
hai aggiunto
AVVERTENZE
Acidosi lattica: l'acidosi lattica, una complicanza metabolica molto rara, ma grave, insorge con maggior frequenza a causa del peggioramentoacuto della funzionalita' renale o di malattia cardiorespiratoria o sepsi. L'accumulo di metformina si manifesta con il peggioramento acutodella funzionalita' renale e aumenta il rischio di acidosi lattica. In caso di disidratazione (diarrea o vomito severi, febbre o ridotta assunzione di liquidi), la somministrazione di metformina deve essere interrotta temporaneamente e si deve raccomandare al paziente di rivolgersi a un operatore sanitario. Deve essere prestata cautela nell'iniziare il trattamento con medicinali che possano compromettere in modo acuto la funzionalita' renale (come antipertensivi, diuretici e FANS) inpazienti trattati con metformina. Altri fattori di rischio di acidosilattica sono l'eccessivo consumo di alcol, la compromissione epatica,il diabete scarsamente controllato, la chetosi, il digiuno prolungatoe qualsiasi altra condizione associata ad ipossia, nonche' l'uso in concomitanza di medicinali che possono causare acidosi lattica (vedere paragrafi 4.3 e 4.5). I pazienti e/o le persone che li assistono devonoessere informati in merito al rischio di acidosi lattica. L'acidosi lattica e' caratterizzata da dispnea acidotica, dolore addominale, crampi muscolari, astenia e ipotermia seguiti da coma. In presenza di sintomi sospetti, il paziente deve interrompere l'assunzione di metforminae richiedere immediatamente assistenza medica. I risultati di laboratorio di valore diagnostico sono il pH ematico ridotto (< 7,35), i livelli aumentati di lattato plasmatico (> 5 mmol/L) e l'aumentato gap anionico e rapporto lattato/piruvato. I medici devono avvisare i pazienticirca il rischio ed i sintomi dell'acidosi lattica. Funzionalita' renale: la GFR deve essere valutata prima di iniziare il trattamento e, successivamente, a intervalli regolari, vedere paragrafo 4.2. La metformina e' controindicata in pazienti con GFR < 30 mL/min e deve essere interrotta temporaneamente in presenza di condizioni che alterano la funzione renale, vedere paragrafo 4.3. Funzionalita' cardiaca: i pazienti con insufficienza cardiaca sono maggiormente a rischio di sviluppareipossia e insufficienza renale. Nei pazienti con insufficienza cardiaca cronica stabile, la metformina puo' essere utilizzata attuando un regolare monitoraggio della funzionalita' cardiaca e renale. La metformina e' controindicata nei pazienti con insufficienza cardiaca acuta einstabile (vedere paragrafo 4.3). Somministrazione di mezzi di contrasto iodati: la somministrazione intravascolare di agenti di contrasto iodati puo' portare a nefropatia indotta da mezzo di contrasto. Questocausa l'accumulo di metformina e aumenta il rischio di acidosi lattica. La somministrazione di metformina deve essere interrotta prima o nelmomento in cui viene effettuata l'indagine di imaging e non deve essere ripresa finche' non siano trascorse almeno 48 ore dall'esame, a condizione che la funzionalita' renale sia stata rivalutata e riscontratastabile, vedere paragrafi 4.2 e 4.5. Interventi chirurgici: Metformina deve essere interrotta al momento di un intervento chirurgico in anestesia generale, spinale o epidurale. La terapia puo' essere ripresa non prima delle 48 ore successive all'intervento chirurgico o al riavvio della nutrizione orale, sempre che la funzionalita' renale sia statarivalutata e riscontrata stabile. Altre precauzioni: tutti i pazientidevono continuare a seguire la propria dieta distribuendo l'assunzione di carboidrati uniformemente nel corso della giornata. I pazienti sovrappeso devono continuare a seguire la propria dieta ipocalorica. Gliabituali test di laboratorio per il controllo del diabete devono essere eseguiti regolarmente. La metformina puo' ridurre i livelli siericidi vitamina B12. Il rischio di bassi livelli di vitamina B12 aumentacon l'aumento della dose di metformina, della durata del trattamento e/o in pazienti con fattori di rischio noti per causare carenza di vitamina B12. In caso di sospetto di carenza di vitamina B12 (come anemiao neuropatia), i livelli sierici di vitamina B12 devono essere monitorati. Il monitoraggio periodico della vitamina B12 potrebbe essere necessario nei pazienti con fattori di rischio per carenza di vitamina B12. La terapia con metformina deve essere continuata fino a quando e' tollerata e non controindicata e deve essere fornito un trattamento correttivo appropriato per la carenza di vitamina B12 in linea con le attuali linee guida cliniche. La metformina da sola non provoca mai ipoglicemia, anche se si consiglia cautela quando viene usata in combinazione con l'insulina o antidiabetici orali (ad esempio sulfaniluree o meglitinidi). L'involucro della compressa puo' essere ritrovato nelle feci. I pazienti devono essere informati che questo e' normale. Eccipiente: questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioe' essenzialmente 'senza sodio'.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Farmaci ipoglicemizzanti, escluse le insuline, biguanidi.
CONSERVAZIONE
Conservare a temperatura inferiore a 25 gradi C.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' alla metformina o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Qualsiasi tipo di acidosi metabolica acuta (come acidosi lattica, chetoacidosi diabetica). Pre-coma diabetico. Insufficienza renale grave (GFR < 30 mL/min). Condizioni acute con possibilita' di riduzione della funzionalita' renale come: disidratazione, infezione grave, shock. Malattie che possano provocare ipossia tissutale(specialmente malattie acute, o peggioramento di una malattia cronica) come: insufficienza cardiaca scompensata, insufficienza respiratoria, recente infarto del miocardio, shock. Insufficienza epatica, intossicazione acuta da alcool, alcolismo.
DENOMINAZIONE
METFORMINA EG STADA 500 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO
ECCIPIENTI
Povidone K-90F, silice colloidale anidra, carbossimetilcellulosa sodica 2500-3500 mPa.s, ipromellosa 100000 cps, cellulosa microcristallina,magnesio stearato.
EFFETTI INDESIDERATI
Nei dati post-marketing e negli studi clinici controllati, la segnalazione di eventi avversi nei pazienti trattati con metformina a rilascioprolungato era simile per natura e gravita' a quella riportata nei pazienti trattati con metformina a rilascio immediato. Durante l'iniziodel trattamento, le reazioni avverse piu' comunemente osservate sono nausea, vomito, diarrea, dolore addominale e perdita di appetito, che nella maggior parte dei casi si risolvono spontaneamente. Si raccomandano aumenti lenti della dose per evitare la comparsa di questi effetticollaterali. Le seguenti reazioni avverse possono verificarsi con metformina cloridrato compresse a rilascio prolungato. Le frequenze vengono definite come segue: molto comune: >= 1/10; comune >= 1/100 - < 1/10; non comune >= 1/1.000 - < 1/100; raro >= 1/10.000 - < 1/1.000; moltoraro < 1/10.000. All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravita'. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: diminuzione/carenza di vitamina B12 (vedere paragrafo 4.4); molto raro: acidosi lattica (vedere paragrafo 4.4). Patologie del sistema nervoso. Comune: alterazioni del senso del gusto. Patologie gastrointestinali. Molto comune: disturbi gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea, dolore addominale eperdita di appetito. Questi effetti indesiderati si manifestano piu' frequentemente durante l'inizio del trattamento e nella maggior parte dei casi si risolvono spontaneamente. Un lento incremento del dosaggiopuo' anche migliorare la tollerabilita' gastrointestinale. Patologie epatobiliari. Molto raro: segnalazioni isolate di anomalie dei test difunzionalita' epatica o risoluzione di epatite con l'interruzione deltrattamento con metformina. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto raro: reazioni cutanee come eritema, prurito, orticaria.Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: l'iperglicemia non controllata nella fase periconcezionalee durante la gravidanza viene associata ad un aumento del rischio dianomalie congenite, interruzione della gravidanza, ipertensione indotta dalla gravidanza, preeclampsia e mortalita' perinatale. E' importante mantenere i livelli di glucosio nel sangue il piu' vicino possibilealla norma durante la gravidanza, per ridurre il rischio di eventi avversi correlati all'iperglicemia per la madre e il suo bambino. La metformina attraversa la placenta con livelli che possono raggiungere le concentrazioni materne. Una grande quantita' di dati su donne in gravidanza (piu' di 1000 risultati mostrati) da uno studio di coorte basatosu registri e dati pubblicati (meta-analisi, studi clinici e registri)non indica un aumento del rischio di anomalie congenite ne' tossicita' feto/neonatale dopo l'esposizione alla metformina nella fase periconcezionale e/o durante la gravidanza. Esistono prove limitate e inconcludenti sull'effetto della metformina sull'esito del peso a lungo termine dei bambini esposti in utero. La metformina non sembra influenzarelo sviluppo sociale e motorio dei bambini fino a 4 anni di eta' esposti durante la gravidanza, sebbene i dati sugli esiti a lungo termine siano limitati. Se clinicamente necessario, l'uso della metformina puo'essere preso in considerazione durante la gravidanza e nella fase periconcezionale in aggiunta o in alternativa all'insulina. Allattamento:la metformina viene escreta nel latte materno. Non sono state osservate reazioni avverse in neonati allattati al seno/lattanti. Tuttavia, poiche' sono disponibili solo dati limitati, non e' raccomandato allattare durante il trattamento con metformina. Si deve decidere se interrompere l'allattamento al seno, prendendo in considerazione il beneficiodell'allattamento e il rischio potenziale di effetti indesiderati sulbambino. Fertilita': la fertilita' di ratti maschi o femmine non e' stata influenzata dalla metformina quando somministrata a dosi fino a 600 mg/kg/die, che e' circa tre volte la dose massima giornaliera raccomandata nell'uomo sulla base di confronti della superficie corporea.
INDICAZIONI
Trattamento del diabete mellito di tipo 2, in particolare nei pazientiin sovrappeso, quando il regime alimentare e l'esercizio fisico da soli non bastano ad un controllo adeguato della glicemia. Metformina EGSTADA compresse a rilascio prolungato puo' essere usato in monoterapiao in combinazione con altri farmaci antidiabetici orali o con l'insulina. E' stata dimostrata una riduzione delle complicanze del diabete nei pazienti adulti obesi affetti da diabete di tipo 2 trattati con metformina come terapia di prima linea dopo il fallimento del regime alimentare (vedere paragrafo 5.1).
INTERAZIONI
Uso concomitante non raccomandato. Alcool: l'intossicazione da alcol e' associata a un aumentato rischio di acidosi lattica, in particolarenei casi di digiuno, malnutrizione o compromissione epatica. Mezzi dicontrasto iodati: la somministrazione di metformina deve essere interrotta prima o nel momento in cui viene effettuata l'indagine di imaginge non deve essere ripresa finche' non siano trascorse almeno 48 ore dall'esame, a condizione che la funzionalita' renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile, vedere paragrafi 4.2 e 4.4. Associazioni cherichiedono precauzioni per l'uso: alcuni medicinali possono influirenegativamente sulla funzionalita' renale, aumentando quindi il rischiodi acidosi lattica, ad es. FANS, compresi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi (COX) II, gli ACE-inibitori, gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II e i diuretici, in particolare i diureticidell'ansa. Quando si iniziano a usare o gia' si usano questi medicinali in associazione a metformina, si rende necessario un attento monitoraggio della funzionalita' renale. Medicinali con attivita' iperglicemizzante intrinseca (es. glucocorticoidi (per via sistemica e locale) esimpaticomimetici). Possono essere necessari controlli piu' frequentidel glucosio ematico, soprattutto all'inizio del trattamento. Se necessario, adeguare il dosaggio della metformina durante la terapia con l'altro farmaco e all'interruzione di quest'ultimo. Trasportatori di cationi organici (OCT): la metformina e' un substrato di entrambi i trasportatori OCT1 e OCT2. La somministrazione concomitante di metformina einibitori dell'OCT1 (come il verapamil) puo' ridurre l'efficacia della metformina; induttori dell'OCT1 (come la rifampicina) puo' aumentarel'assorbimento gastrointestinale e l'efficacia della metformina; inibitori dell'OCT2 (come cimetidina, dolutegravir, ranolazina, trimetoprim, vandetanib, isavuconazolo) puo' ridurre l'eliminazione renale di metformina e quindi portare ad un aumento della concentrazione plasmatica di metformina; inibitori di OCT1 e OCT2 (come crizotinib, olaparib)possono alterare l'efficacia e l'eliminazione renale della metformina.Si consiglia pertanto cautela, soprattutto nei pazienti con insufficienza renale, quando questi farmaci sono somministrati in concomitanzacon metformina, poiche' e' possibile un aumento delle concentrazioni plasmatiche di metformina. Se necessario, puo' essere preso in considerazione un aggiustamento della dose di metformina poiche' gli inibitori/induttori degli OCT possono alterarne l'efficacia.
POSOLOGIA
Posologia. Adulti con normale funzione renale (GFR >= 90 mL/min). Monoterapia nel diabete mellito di tipo 2 e combinazione con altri farmaciantidiabetici orali: di norma la dose iniziale e' di una compressa diMetformina EG STADA 500 mg una volta al giorno; dopo 10-15 giorni ladose deve essere adeguata sulla base del tasso ematico di glucosio. Unlento incremento del dosaggio puo' migliorare la tollerabilita' gastrointestinale. La dose massima raccomandata di Metformina EG STADA e' pari a 4 compresse a rilascio prolungato da 500 mg al giorno; gli aumenti del dosaggio devono essere effettuati con incrementi di 500 mg ogni10-15 giorni, fino a un massimo di 2000 mg una volta al giorno con ilpasto serale. Se non si ottiene il controllo glicemico con MetforminaEG STADA 2000 mg una volta al giorno, si deve prendere in considerazione Metformina EG STADA 1000 mg due volte al giorno, entrambe le dosisomministrate con il cibo. Se il controllo glicemico non e' ancora raggiunto, i pazienti possono passare alle compresse standard a rilascioimmediato di metformina fino a una dose massima di 3000 mg al giorno;nei pazienti gia' in trattamento con metformina compresse, la dose iniziale di Metformina EG STADA deve essere equivalente alla dose giornaliera di metformina compresse a rilascio immediato; il passaggio a Metformina EG STADA non e' raccomandato nei pazienti gia' in trattamento con metformina a dosi superiori a 2000 mg al giorno; nel caso di pazienti per i quali si intenda eseguire il passaggio da un altro agente antidiabetico: interrompere l'assunzione dell'altro farmaco ed iniziare l'assunzione di Metformina EG STADA alle dosi sopra indicate. Associazione con insulina: la metformina cloridrato e l'insulina possono essereusate in associazione per migliorare il controllo del tasso ematico di glucosio. La dose iniziale abituale di Metformina EG STADA e' una compressa una volta al giorno, mentre la dose di insulina viene adeguatasulla base della glicemia. Anziani: a causa della potenziale riduzione della funzione renale nei soggetti anziani, il dosaggio di metformina deve essere adeguato sulla base della funzione renale. Un controlloperiodico della funzionalita' renale e' necessario (vedi paragrafo 4.4). Compromissione renale: la GFR deve essere valutata prima di iniziare il trattamento con medicinali contenenti metformina e, successivamente, almeno una volta all'anno. Nei pazienti con aumentato rischio di ulteriore progressione della compromissione renale e negli anziani, lafunzione renale deve essere valutata con maggior frequenza, ad es. ogni 3-6 mesi. GFR: 60-89 ml/min; dosaggio totale massimo giornaliero: 2000 mg; considerazioni aggiuntive: una riduzione della dose puo' essereconsiderata a fronte di un peggioramento della funzionalita' renale.GFR: 45-59 ml/min; dosaggio totale massimo giornaliero: 2000 mg. GFR:30-44 ml/min; dosaggio totale massimo giornaliero: 1000 mg. Considerazioni aggiuntive: i fattori che possono aumentare il rischio di acidosilattica (vedere paragrafo 4.4) devono essere riesaminati prima di prendere in considerazione l'inizio del trattamento con metformina. La dose iniziale non deve superare meta' della dose massima. GFR: < 30 ml/min; considerazioni aggiuntive: metformina e' controindicata. Popolazione pediatrica: in mancanza di dati disponibili, le compresse a rilascio prolungato di metformina cloridrato non dovrebbero essere usate neibambini. Modo di somministrazione: uso orale. Metformina EG STADA compresse a rilascio prolungato e' da somministrare con il pasto serale. La compressa deve essere inghiottita intera con un sorso d'acqua. Essenon devono essere masticate o frantumate.
PRINCIPI ATTIVI
Metformina EG STADA 500 mg compresse a rilascio prolungato: una compressa a rilascio prolungato contiene 500 mg di metformina cloridrato corrispondenti a 389,938 mg di metformina base. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.