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AVVERTENZE
La terapia farmacologica a base di prednisone deve essere prescritta solo in caso di assoluta necessita' e deve essere accompagnata da un'opportuna terapia antinfettiva in presenza delle seguenti condizioni: infezioni virali acute (herpes zoster, herpes simplex, varicella, cheratite erpetica); epatite attiva cronica HBsAg-positiva; circa 8 settimane prima e 2 settimane dopo l'immunizzazione con vaccini vivi; micosi sistemiche e parassitosi (ad es. nematodi); poliomielite; linfadenite conseguente a inoculazione di BCG; infezioni batteriche acute e croniche; anamnesi positiva per tubercolosi (attenzione: riattivazione!). A causa delle loro proprieta' immunosoppressive, i glucocorticoidi possono indurre o aggravare le infezioni. Tali pazienti devono essere tenuti sotto attenta osservazione, ad es. eseguendo un test alla tubercolina. I pazienti a rischio particolare devono essere sottoposti a trattamento tubercolostatico. Inoltre, la terapia farmacologica a base di prednisone deve essere prescritta solo in caso di assoluta necessita' e deve essere accompagnata, se necessario, da un'opportuna terapia in presenza delle condizioni seguenti: ulcere gastrointestinali; osteoporosi e osteomalacia gravi; ipertensione difficile da controllare; diabete mellito grave; disturbi psichiatrici (anche se nei precedenti anamnestici del paziente); glaucoma ad angolo chiuso e ad angolo aperto; ulcere corneali e lesioni corneali. A causa del rischio di perforazione intestinale, il prednisone puo' essere usato solo in caso di assoluta necessita' e con un monitoraggio adeguato in presenza di: colite ulcerativa grave con perforazione imminente; diverticolite; entero-anastomosi (immediatamente post-operatorie). Disturbi visivi: con l'uso di corticosteroidi sistemici e topici possono essere riferiti disturbi visivi. Se un paziente si presenta con sintomi come visione offuscata o altri disturbi visivi, e' necessario considerare il rinvio a un oculista per la valutazione delle possibili cause che possono includere cataratta, glaucoma o malattie rare come la corioretinopatia sierosa centrale (CSCR), che sono state segnalate dopo l'uso di corticosteroidi sistemici e topici. Crisi renale sclerodermica: si richiede cautela in pazienti con sclerosi sistemica a causa di un aumento dell'incidenza di crisi renale sclerodermica (possibilmente fatale) con ipertensione e diuresi diminuita osservate in seguito all'assunzione di una dose giornaliera pari o superiore a 15 mg di prednisolone. La pressione arteriosa e la funzione renale (creatinina s), pertanto, devono essere sottoposte a controlli regolari. In caso di sospetta crisi renale, la pressione arteriosa deve essere sottoposta a controlli accurati. Non si puo' raggiungere la concentrazione ematica ottimale di prednisone se Lodotra viene assunto a digiuno. Pertanto, il farmaco deve essere sempre assunto durante o dopo il pasto serale in maniera da garantire una sufficiente efficacia. Inoltre, anche se il farmaco e' assunto correttamente, basse concentrazioni plasmatiche possono verificarsi nel 6-7% delle somministrazioni di Lodotra, come risultato da tutti gli studi farmacocinetici, e nell'11% delle somministrazioni in un singolo studio farmacocinetico. Cio' deve essere preso in considerazione se Lodotra non risulta sufficientemente efficace. In queste situazioni, deve essere considerata l'opportunita' di una formulazione a rilascio immediato convenzionale. Lodotra non deve essere sostituito da compresse di prednisone a rilascio immediato all'interno dello stesso regime di somministrazione, a causa del meccanismo di rilascio ritardato di Lodotra. In caso di sostituzione, termine o interruzione di un trattamento prolungato, devono essere considerati i rischi seguenti: recrudescenza di artrite reumatoide, insufficienza surrenalica acuta (specialmente in situazioni di stress, ad esempio durante processi infettivi, dopo incidenti, o durante una attivita' fisica intensa), sindrome da sospensione di cortisone. Lodotra non deve essere somministrato per indicazioni acute al posto di compresse di prednisone a rilascio immediato in ragione delle sue proprieta' farmacologiche. Durante l'assunzione di Lodotra, deve essere considerato un possibile aumento del fabbisogno di insulina o di antidiabetici orali. I pazienti con diabete mellito devono pertanto, essere trattati sotto attento controllo. Durante il trattamento con Lodotra si richiedono controlli regolari della pressione arteriosa nei pazienti con ipertensione difficile da controllare. I pazienti con insufficienza cardiaca grave devono essere tenuti sotto attenta osservazione, a causa del rischio di aggravamento della malattia. Particolari precauzioni devono essere prese ogni qualvolta vengano prescritti corticosteroidi, incluso prednisone, a pazienti con recente infarto del miocardio a causa del rischio di rottura del miocardio. Particolari precauzioni devono essere prese ogni qualvolta vengano prescritti corticosteroidi, incluso prednisone, a pazienti con insufficienza renale. Disturbi del sonno possono avvenire con maggiore frequenza dopo assunzione di Lodotra rispetto a formulazioni convenzionali a rilascio immediato che vengono prese al mattino. Se insorge insonnia e non migliora puo' essere consigliabile passare a compresse a rilascio immediato convenzionali di prednisone. Il trattamento con Lodotra puo' inoltre mascherare i segni e i sintomi di un'infezione esistente o in fase di sviluppo, rendendo quindi piu' difficile la diagnosi. Anche a basso dosaggio, l'uso prolungato di Lodotra comporta un aumento del rischio di infezioni. Tali possibili infezioni possono essere provocate anche da microrganismi che raramente causano infezione in circostanze normali (cosiddette infezioni opportunistiche). Alcune malattie virali (varicella, morbillo) possono avere un decorso piu' grave nei pazienti trattati con glucocorticoidi. I soggetti immunosoppressi senza precedente infezione da varicella o morbillo sono a rischio particolare. Nel caso in cui, durante il trattamento con Lodotra, tali soggetti abbiano contatti con persone infette da varicella o morbillo, deve essere istituito un trattamento preventivo, se necessario. Nei pazienti con sospetta o nota infestazione da Strongyloides (parassiti), i glucocorticoidi possono causare superinfezioni e disseminazione con un'estesa migrazione di larve. Le vaccinazioni con vaccini inattivati sono in linea generale possibili.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Glucocorticoidi.
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1.
DENOMINAZIONE
LODOTRA COMPRESSE A RILASCIO MODIFICATO
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: silice colloidale anidra; croscarmellosa sodica; lattosio monoidrato; magnesio stearato; povidone K 29/32; ossido di ferro rosso E172. Rivestimento della compressa: silice colloidale anidra; calcio idrogeno fosfato diidrato; glicerolo dibeenato; magnesio stearato; povidone K 29/32; ossido di ferro giallo E172.
EFFETTI INDESIDERATI
La frequenza e la gravita' degli effetti indesiderati elencati di seguito dipendono dal dosaggio e dalla durata del trattamento. Nell'intervallo posologico raccomandato per Lodotra (terapia con corticoidi a basso dosaggio, con dosi giornaliere da 1 a 10 mg), gli effetti indesiderati elencati si verificano con minore frequenza e con minore gravita' rispetto a dosi superiori a 10 mg. Possono verificarsi gli effetti indesiderati seguenti, a seconda della durata del trattamento e del dosaggio: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: moderata leucocitosi, linfopenia, eosinopenia, policitemia. Patologie cardiache. Non nota: tachicardia, brachicardia*. *A seguito di dosi elevate. Disturbi del sistema immunitario. Comune: riduzione delle difese immunitarie, mascheramento delle infezioni, esacerbazione di infezioni latenti; raro: reazioni allergiche. Infezioni e infestazioni. Comune: aumentata suscettibilita' e severita' alle infezioni. Patologie endocrine. Comune: soppressione surrenale e induzione di sindrome di Cushing (sintomi tipici: facies lunare, obesita' della parte superiore del corpo e pletora); raro: alterazione della secrezione degli ormoni sessuali (amenorrea, impotenza), disturbo della funzione tiroidea. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: ritenzione di sodio con edema, aumento dell'escrezione di potassio (attenzione: aritmie), aumento dell'appetito e aumento ponderale, ridotta tolleranza al glucosio, diabete mellito, ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia; non nota: lipomatosi reversibile epidurale, epicardiaca o mediastinica, alcalosi ipokaliemica. Disturbi psichiatrici. Comune: insonnia; raro: depressione, irritabilita', euforia, aumento dell'impulsivita', psicosi. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; raro: pseudotumor cerebri, manifestazione di epilessia latente e aumento della predisposizione a sviluppare crisi in caso di epilessia manifesta. Patologie dell'occhio. Comune: cataratta, in particolare con opacita' sottocapsulare posteriore, glaucoma; raro: aggravamento dei sintomi associati a ulcera corneale, promozione di infiammazioni oculari di natura virale, micotica e batterica; non nota: corioretinopatia sierosa centrale, visione offuscata (vedere anche il paragrafo 4.4). Patologie vascolari. Non comune: ipertensione, aumento del rischio di arteriosclerosi e trombosi, vasculite (anche come sindrome da sospensione dopo terapia prolungata). Patologie gastrointestinali. Non comune (senza FANS concomitanti): ulcerazioni gastrointestinali, emorragie gastrointestinali; raro: pancreatite; non nota: nausea, diarrea, vomito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: strie rubre, atrofia, teleangectasia, aumento della fragilita' capillare, petecchie, ecchimosi; non comune: ipertricosi, acne steroidea, ritardo della cicatrizzazione delle ferite, dermatite rosaceiforme (periorale), alterazioni della pigmentazione cutanea; raro: reazioni di ipersensibilita', ad es. esantema da farmaci; non nota: irsutismo. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: atrofia e debolezza muscolare, osteoporosi (correlata alla dose, puo' verificarsi anche con l'uso a breve termine); raro: osteonecrosi asettica (testa omerale e femorale); non nota: miopatia steroidea, rottura dei tendini, fratture vertebrali e delle ossa lunghe. Patologie renali e urinarie. Non nota: crisi renale sclerodermica**. **vedere paragrafo Descrizione di eventi avversi specifici. Descrizione di eventi avversi specifici. Crisi renale sclerodermica: tra le diverse sottopopolazioni, l'insorgenza di crisi renali sclerodermiche varia. Il rischio piu' elevato e' stato segnalato in pazienti con sclerosi sistemica diffusa; il rischio piu' basso e' stato segnalato in pazienti con sclerosi sistemica limitata (2%) e sclerosi sistemica ad esordio giovanile (1%). Segnalazione di eventi avversi: la segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale stesso. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sitema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-re azione-avversa.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: in gravidanza, Lodotra deve essere usato solo se i benefici superano i potenziali rischi. Deve essere impiegata la dose minima efficace di Lodotra, necessaria a mantenere un adeguato controllo della malattia. Gli studi condotti sugli animali indicano che la somministrazione di dosi farmacologiche di glucocorticoidi durante la gravidanza puo' aumentare il rischio fetale di ritardo della crescita intrauterina, di malattie cardiovascolari e/o metaboliche in eta' adulta e puo' avere un effetto sulla densita' dei recettori dei glucocorticoidi e sul turnover dei neurotrasmettitori o sullo sviluppo neurocomportamentale. Il prednisone ha causato la formazione di palatoschisi negli esperimenti sugli animali (vedere paragrafo 5.3). E' attualmente oggetto di dibattito il possibile aumento del rischio di formazione di schisi orofacciale nel feto umano, conseguente alla somministrazione di glucocorticoidi durante il primo trimestre di gravidanza. Se i glucocorticoidi vengono somministrati verso la fine della gravidanza, esiste il rischio di atrofia della corteccia surrenale fetale, che puo' richiedere terapia sostitutiva nel neonato, da ridurre progressivamente. Allattamento: i glucocorticoidi passano in piccole quantita' nel latte materno (fino allo 0,23% della singola dose). Per dosi fino a 10 mg/die, la quantita' assunta attraverso il latte materno e' inferiore alla soglia di rilevamento. Finora non sono stati segnalati danni ai lattanti. Tuttavia, i glucocorticoidi devono essere prescritti solo quando i benefici per la madre e per il figlio superano i rischi. Poiche' il rapporto latte/concentrazione plasmatica aumenta con dosi superiori a 10 mg/die (ad es. il 25% della concentrazione sierica si ritrova nel latte materno con 80 mg di prednisone/die), si raccomanda di sospendere l'allattamento in tali casi.
INDICAZIONI
Lodotra e' indicato per il trattamento dell'artrite reumatoide attiva di grado moderato o grave, in particolare se accompagnata da rigidita' mattutina, negli adulti.
INTERAZIONI
Glicosidi cardiaci: l'effetto dei glicosidi puo' essere potenziato dal deficit di potassio. Saluretici/lassativi: l'escrezione di potassio viene aumentata. Agenti antidiabetici: l'effetto ipoglicemizzante viene ridotto. Derivati cumarinici: puo' essere ridotta o potenziata l'efficacia degli anticoagulanti cumarinici. Agenti antiflogistici/antireumatici non steroidei, salicilati e indometacina: il rischio di emorragie gastrointestinali e' aumentato. Miorilassanti non depolarizzanti: il rilassamento muscolare puo' essere prolungato. Atropina e altri anticolinergici: l'uso concomitante di Lodotra puo' comportare un ulteriore aumento della pressione intraoculare. Praziquantel: i glucocorticoidi possono ridurre le concentrazioni ematiche di praziquantel. Clorochina, idrossiclorochina, meflochina: esiste un maggiore rischio di comparsa di miopatie e cardiomiopatie. Somatropina: l'efficacia della somatropina puo' essere ridotta. Estrogeni (ad es. contraccettivi orali): possono aumentare l'efficacia dei glucocorticoidi. Liquirizia: e' possibile l'inibizione del metabolismo dei glucocorticoidi. Rifampicina, fenitoina, barbiturici, bupropione e primidone: si riduce l'efficacia dei glucocorticoidi. Ciclosporina: aumentano i livelli ematici di ciclosporina. Esiste un maggiore rischio di crisi convulsive. Amfotericina B: puo' aumentare il rischio di ipokaliemia. Ciclofosfamide: possono essere potenziati gli effetti della ciclofosfamide. ACE-inibitori: aumento del rischio di alterazioni del quadro emocromocitometrico. CYP3A-inibitori: si ritiene che il trattamento concomitante con inibitori di CYP3A, compresi i medicinali contenenti cobicistat, possa aumentare il rischio di effetti indesiderati sistemici. L'associazione deve essere evitata a meno che il beneficio non superi il maggior rischio di effetti indesiderati sistemici dovuti ai corticosteroidi; in questo caso e' necessario monitorare i pazienti per verificare l'assenza di effetti indesiderati sistemici dovuti ai corticosteroidi. Antiacidi a base di alluminio e magnesio: riducono l'assorbimento dei glucocorticoidi. Tuttavia, stante il rilascio ritardato di Lodotra, tale interazione e' poco probabile. Impatto sulle metodologie diagnostiche: le reazioni cutanee causate dai test allergenici possono essere soppresse. L'aumento del TSH dopo la somministrazione di protirelina puo' essere ridotto.
POSOLOGIA
Posologia. La dose corretta dipende dalla gravita' del disturbo e dalla risposta individuale del paziente. In linea generale, per l'inizio della terapia si raccomandano 10 mg di prednisone. In alcuni casi potrebbe essere necessaria una dose iniziale piu' elevata (ad es. 15 o 20 mg di prednisone). A seconda dei sintomi clinici e della risposta del paziente, la dose iniziale puo' essere gradualmente ridotta ad una dose minore di mantenimento. Quando si effettua il passaggio dal regime terapeutico standard (somministrazione di glucocorticoidi al mattino) a Lodotra somministrato al momento di coricarsi (alle 22 circa), deve essere mantenuta la stessa posologia (in mg equivalenti di prednisone). Una volta effettuato il passaggio, la dose puo' essere aggiustata in base alla situazione clinica. Per posologie non attuabili con questo dosaggio sono disponibili altri dosaggi di questo medicinale. Per la terapia a lungo termine dell'artrite reumatoide la dose individuale fino a 10 mg di prednisone al giorno deve essere modulata in base alla gravita' del decorso della malattia. A seconda dell'esito del trattamento, e' possibile ridurre la dose a intervalli di 1 mg ogni 2-4 settimane, al fine di raggiungere la dose di mantenimento appropriata. Per sospendere la terapia con Lodotra la dose deve essere ridotta a intervalli di 1 mg ogni 2-4 settimane, tenendo sotto osservazione i parametri dell'asse ipofisi-surrene, se necessario. Popolazione pediatrica: l'uso nei bambini e negli adolescenti non e' raccomandato a causa dell'insufficienza di dati sulla tollerabilita' e sull'efficacia. Modo di somministrazione: Lodotra deve essere assunto al momento di coricarsi (alle 22 circa), durante o dopo il pasto serale e le compresse devono essere ingerite intere con una sufficiente quantita' di liquido. Se sono trascorse piu' di 2-3 ore dal pasto serale, si raccomanda di assumere Lodotra insieme a un pasto leggero o a uno spuntino (ad es. una fetta di pane con prosciutto o formaggio). Lodotra non deve essere somministrato a digiuno, perche' tale condizione potrebbe ridurne la biodisponibilita'. Lodotra e' studiato per rilasciare il principio attivo con un ritardo di circa 4-6 ore dall'assunzione. Il rilascio del principio attivo e gli effetti farmacologici inizieranno quindi durante la notte. Le compresse di Lodotra a rilascio modificato sono composte da un nucleo contenente il prednisone e da un rivestimento inerte. Il rilascio ritardato del prednisone dipende dall'integrita' del rivestimento. Per questo motivo, le compresse a rilascio modificato non devono essere spezzate, divise o masticate. Nei pazienti con ipotiroidismo o cirrosi epatica potrebbero essere sufficienti dosaggi relativamente bassi, oppure potrebbe essere necessaria una riduzione della dose.
PRINCIPI ATTIVI
Lodotra 1 mg: una compressa a rilascio modificato contiene 1 mg di prednisone. Lodotra 2 mg: una compressa a rilascio modificato contiene 2 mg di prednisone. Lodotra 5 mg: una compressa a rilascio modificato contiene 5 mg di prednisone. Eccipiente con effetti noti: lattosio. Lodotra 1 mg: ogni compressa a rilascio modificato contiene 42,80 mg di lattosio. Lodotra 2 mg: ogni compressa a rilascio modificato contiene 41,80 mg di lattosio. Lodotra 5 mg: ogni compressa a rilascio modificato contiene 38,80 mg di lattosio. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.