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LISINOPRIL RATIO*14CPR 20MG

LISINOPRIL RATIO*14CPR 20MG

RATIOPHARM ITALIA Srl
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AVVERTENZE
Duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS): esiste l'evidenza che l'uso concomitante di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren aumenta il rischio di ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalita' renale (inclusa l'insufficienza renale acuta). Il duplice blocco del RAAS attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren non e' pertanto raccomandato (vedere paragrafi 4.5 e 5.1). Se la terapia del duplice blocco e' considerata assolutamente necessaria, cio' deve avvenire solo sotto la supervisione di uno specialista e con uno stretto e frequente monitoraggio della funzionalita' renale, degli elettroliti e della pressione sanguigna. Gli ACE-inibitori e gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II non devono essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica. Ipotensione sintomatica: raramente si osserva ipotensione sintomatica in pazienti ipertesi senza complicanze. Nei pazienti ipertesi in trattamento con il lisinopril, l'ipotensione e' piu' probabile che si verifichi nel paziente con ridotta volemia ad es. per terapia diuretica, restrizione salina nella dieta, dialisi, diarrea o vomito, o con ipertensione grave renina-dipendente (vedere paragrafi 4.5 e 4.8). Nei pazienti con insufficienza cardiaca, con o senza insufficienza renale associata, si e' osservata ipotensione sintomatica. Questo e' piu' probabile che si verifichi in quei pazienti con insufficienza cardiaca piu' grave, come rispecchiato dall'uso di dosi elevate di diuretici dell'ansa, iponatriemia o compromissione della funzionalita' renale. Nei pazienti ad elevato rischio di ipotensione sintomatica, l'inizio della terapia e l'aggiustamento della dose devono essere attentamente monitorati. Considerazioni simili sono valide anche per i pazienti con ischemia cardiaca o patologie cerebrovascolari nei quali un'eccessiva caduta della pressione puo' provocare infarto miocardico o accidenti cerebrovascolari. Se si verifica ipotensione, il paziente deve essere posto in posizione supina e, se necessario, deve ricevere infusione endovenosa di soluzione fisiologica. Una risposta ipotensiva transitoria non rappresenta una controindicazione all'assunzione di ulteriori dosi, che possono essere somministrate senza difficolta' una volta che la pressione sanguigna e' aumentata in seguito a espansione della volemia. In alcuni pazienti con insufficienza cardiaca e che hanno una pressione sanguigna normale o bassa, puo' verificarsi un ulteriore calo della pressione sistemica dopo l'uso di lisinopril. Questo effetto e' previsto, e solitamente non costituisce motivo di sospensione del trattamento. Se l'ipotensione diventa sintomatica, puo' essere necessario ridurre la dose o interrompere la terapia con il lisinopril. Ipotensione nell' infarto miocardico acuto: la terapia a base di lisinopril non deve essere iniziata in pazienti con infarto miocardico acuto a rischio di ulteriore grave deterioramento emodinamico in seguito a trattamento con vasodilatatore. I pazienti di questo tipo sono caratterizzati da pressione sistolica di 100 mmHg o inferiore o da shock cardiogeno. Durante i primi 3 giorni dopo l'infarto, la dose deve essere ridotta se la pressione sistolica presenta un valore di 120 mmHg o inferiore. Le dosi di mantenimento devono essere ridotte a 5 mg o temporaneamente a 2,5 mg se la pressione sistolica scende a 100 mmHg o meno. In caso di ipotensione persistente (pressione sistolica inferiore a 90 mmHg per piu' di 1 ora), il trattamento con il lisinopril deve essere interrotto. Stenosi della valvola aortica e mitrale/cardiomiopatia ipertrofica: come per altri ACE-inibitori, il lisinopril deve essere somministrato con cautela in pazienti con stenosi della valvola mitrale e ostruzione del flusso nel tratto ventricolare sinistro, come nel caso di stenosi aortica o cardiomiopatia ipertrofica. Compromissione della funzionalita' renale: in caso di insufficienza renale (clearance della creatinina < 80 ml/min), la dose iniziale di lisinopril deve essere aggiustata secondo la clearance della creatinina del paziente (vedere Tabella 1, paragrafo 4.2) e poi in funzione della risposta del paziente al trattamento. Il monitoraggio sistematico di potassio e creatinina e' da considerarsi prassi medica consueta per questo tipo di pazienti. Nei pazienti con insufficienza cardiaca , l'ipotensione conseguente all'inizio della terapia con ACE-inibitori puo' indurre un ulteriore compromissione della funzionalita' renale. In tali circostanze sono stati infatti osservati casi di insufficienza renale acuta, generalmente reversibile. In alcuni pazienti con stenosi arteriosa renale bilaterale o stenosi dell'arteria in un solo rene , trattati con inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina, sono stati osservati incrementi di urea nel sangue e di creatinina sierica, di solito reversibili alla sospensione della terapia. Tale evenienza e' piu' probabile in pazienti con insufficienza renale. Nel caso di presenza concomitante di ipertensione renovascolare, aumenta il rischio di ipotensione grave e insufficienza renale. Per questi pazienti e' opportuno iniziare il trattamento sotto stretta sorveglianza medica, con basse dosi e attenta regolazione della dose. Poiche' la terapia con diuretici puo' essere uno dei fattori che contribuiscono a tale reazione, e' necessario interrompere il trattamento diuretico e monitorare la funzionalita' renale durante le prime settimane di terapia con il lisinopril.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
ACE inibitori, non associati.
CONSERVAZIONE
Lisinopril ratiopharm 5 mg e 20 mg compresse: questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo, a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 o ad altri inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE); anamnesi di angioedema associato a precedente terapia con ACE-inibitori; angioedema ereditario o idiopatico; secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.4 e 4.6); l'uso concomitante di Lisinopril ratiopharm con medicinali contenenti aliskiren e' controindicato nei pazienti affetti da diabete mellito o compromissione renale (velocita' di filtrazione glomerulare GFR < 60 ml/min/1.73 m^2) (vedere paragrafi 4.5 e 5.1); uso concomitante con terapia a base di sacubitril/valsartan. Lisinopril non deve essere iniziato prima che siano trascorse almeno 36 ore dall'ultima dose di sacubitril/valsartan (vedere anche paragrafi 4.4 e 4.5).
DENOMINAZIONE
LISINOPRIL RATIOPHARM COMPRESSE
ECCIPIENTI
Lisinopril ratiopharm 5 mg compresse: mannitolo, calcio fosfato dibasico diidrato, amido di mais pre-gelatinizzato, croscarmellosa sodica, magnesio stearato. Lisinopril ratiopharm 20 mg compresse: mannitolo, calcio fosfato dibasico diidrato, amido di mais pre-gelatinizzato, croscarmellosa sodica, magnesio stearato, ossido di ferro rosso (E172), ossido di ferro nero (E172), ossido di ferro giallo (E 172).
EFFETTI INDESIDERATI
I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati e riportati durante trattamento con il lisinopril e altri ACE-inibitori con le seguenti frequenze: Molto comune (>=1/10), comune (da >=1/100 a <1/10), non comune (da >=1/1.000 a <1/100), raro (da >=1/10.000 a <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non noto (non puo' essere definito sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: diminuzione dei valori di emoglobina ed ematocrito; molto raro: depressione del midollo osseo, anemia, trombocitopenia, leucopenia, neutropenia, agranulocitosi (vedere paragrafo 4.4), anemia emolitica, linfadenopatia, malattia autoimmune. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazione anafilattica/anafilattoide. Patologie endocrine. Raro: sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico (SIADH). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto raro: ipoglicemia. Disturbi psichiatrici. Non comune: alterazioni dell'umore, allucinazioni; raro: confusione mentale; non nota: sintomi depressivi. Patologie del sistema nervoso. Comune: capogiri, cefalea; non comune: parestesia, vertigini, alterazioni del gusto, disturbi del sonno, evento cerebrovascolare probabilmente secondario ad una eccessiva ipotensione nei pazienti ad alto rischio (vedere paragrafo 4.4); raro: disturbi olfattivi; non noto: sincope. Patologie cardiache. Non comune: infarto miocardico, probabilmente secondario ad ipotensione eccessiva in pazienti ad alto rischio (vedere paragrafo 4.4), palpitazioni, tachicardia. Patologie vascolari. Comune: effetti ortostatici (compresa l'ipotensione); non comune: fenomeno di Raynaud. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: tosse; non comune: rinite; molto raro: broncospasmo, sinusite, alveolite allergica/polmonite eosinofila. Patologie gastrointestinali. Comune: diarrea, vomito; non comune: nausea, dolore addominale e indigestione; raro: secchezza delle fauci; molto raro: pancreatite, angioedema intestinale, epatite - sia epatocellulare che colestatica, ittero ed insufficienza epatica (vedere paragrafo 4.4). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: eruzione cutanea, prurito; raro: orticaria, alopecia, psoriasi, ipersensibilita'/edema angioneurotico: edema angioneurotico localizzato su viso, estremita', labbra, lingua, glottide e/o laringe (vedere paragrafo 4.4); molto raro: sudorazione, pemfigo, necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, pseudo linfoma cutaneo. E' stata riportata la comparsa di un complesso di sintomi che includono uno o piu' dei seguenti eventi avversi: febbre, vasculite, mialgia, artralgia/artrite, positivita' per anticorpi antinucleo (ANA), elevata velocita' di eritrosedimentazione (VES), eosinofilia e leucocitosi, eruzione cutanea, fotosensibilita' o altre manifestazioni dermatologiche. Patologie renali e urinarie. Comune: disfunzione renale; raro: uremia, insufficienza renale acuta; molto raro: oliguria/anuria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: impotenza; raro: ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: spossatezza, astenia. Esami diagnostici. Non comune: aumento dei livelli di urea e di creatinina sierica, innalzamento degli enzimi epatici, iperkalemia; raro: aumento della bilirubina sierica, iponatremia. Popolazione pediatrica: i dati di sicurezza derivanti da studi clinici confermano che lisinopril e' in genere ben tollerato nei pazienti pediatrici ipertesi, e che il profilo di sicurezza in questo gruppo d'eta' e' paragonabile a quello visto negli adulti. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto rischio/beneficio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all' indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: l'uso di ACE-inibitori non e' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.4). L'uso di ACE-inibitori e' controindicato durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Le prove epidemiologiche relative al rischio di teratogenicita' in seguito ad esposizione agli ACE-inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non sono state definitive; tuttavia non puo' essere escluso un lieve aumento del rischio. A meno che la continuazione della terapia a base di ACE-inibitore non sia considerata essenziale, i pazienti che stanno programmando una gravidanza devono optare per una terapia antiipertensiva alternativa che abbia un profilo di sicurezza sperimentato per l'uso durante la gravidanza. Quando la gravidanza e' certa, il trattamento con gli ACE-inibitori deve essere interrotto immediatamente e, se appropriato, deve essere iniziata una terapia alternativa. L'esposizione alla terapia a base di ACE-inibitore durante il secondo e il terzo trimestre induce fetotossicita' umana (ridotta funzionalita' renale, oligoidramnio, ritardo nell'ossificazione del cranio) e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkalemia). (Vedere paragrafo 5.3). Se l'esposizione all'ACE-inibitore e' avvenuta a partire dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda l'esecuzione di una ecografia per il controllo della funzionalita' renale e del cranio. I neonati di madri che hanno assunto gli ACE-inibitori devono essere attentamente monitorati per la possibile presenza di ipotensione (vedere paragrafi 4.3 e 4.4) Allattamento: poiche' non sono disponibili informazioni riguardo l'uso di lisinopril durante l'allattamento, l'uso di lisinopril non e' raccomandato ed e' preferibile optare per trattamenti alternativi con profili di sicurezza migliori e sperimentati durante l'allattamento, soprattutto in caso di neonato o infante pretermine.
INDICAZIONI
Ipertensione: trattamento dell'ipertensione. Insufficienza cardiaca: trattamento dell'insufficienza cardiaca sintomatica. Infarto miocardico acuto: trattamento a breve termine (6 settimane) di pazienti emodinamicamente stabili entro 24 ore dalla comparsa di infarto miocardico acuto. Complicazioni renali del diabete mellito: trattamento della malattia renale in pazienti ipertesi con diabete mellito di tipo 2 ed incipiente nefropatia (vedere paragrafo 5.1).
INTERAZIONI
Agenti antipertensivi: la co-somministrazione di tali agenti puo' aumentare l'effetto antipertensivo del lisinopril. L'uso concomitante di nitroglicerina e altri nitrati, o di altri vasodilatatori, puo' ridurre ulteriormente la pressione sanguigna. I dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren, e' associato ad una maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalita' renale (inclusa l'insufficienza renale acuta) rispetto all'uso di un singolo agente attivo sul sistema RAAS (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.1). Medicinali che aumentano il rischio di angioedema: l'uso concomitante di ACE-inibitori e sacubitril/valsartan e' controindicato poiche' aumenta il rischio di angioedema (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). L'uso concomitante di ACE-inibitori e racecadotril, inibitori di mTOR (come sirolimus, everolimus, temsirolimus), vildagliptin o attivatori del plasminogeno tissutale puo' determinare un aumento del rischio di angioedema (vedere paragrafo 4.4). Diuretici: quando si aggiunge un diuretico alla terapia di un paziente che assume lisinopril l'effetto antiipertensivo e' generalmente additivo. Nei pazienti gia' in trattamento con diuretici, soprattutto in quelli in cui la terapia diuretica e' stata introdotta di recente, occasionalmente si puo' verificare una eccessiva riduzione della pressione arteriosa quando viene aggiunto il lisinopril. La possibilita' di ipotensione sintomatica con il lisinopril puo' essere minimizzata interrompendo la terapia diuretica prima di avviare il trattamento con il lisinopril (vedere paragrafi 4.4 e 4.2). Diuretici risparmiatori del potassio, integratori di potassio o sostituti del sale contenenti potassio e altri medicinali che possono aumentare i livelli sierici di potassio: sebbene il potassio sierico si mantenga generalmente nei limiti della norma, in alcuni pazienti trattati con lisinopril si puo' sviluppare iperkaliemia. I diuretici risparmiatori del potassio (come spironolattone, triamterene o amiloride), gli integratori di potassio o i sostituti del sale contenenti potassio possono determinare aumenti significativi del potassio sierico. Occorre esercitare la debita cautela anche nel somministrare lisinopril in concomitanza con altri agenti che aumentano il potassio sierico, come trimetoprim e cotrimoxazolo (trimetoprim/sulfametoxazolo), in quanto e' noto che trimetoprim agisce da diuretico risparmiatore del potassio come l'amiloride. L'associazione di lisinopril con i farmaci sopra citati non e' pertanto raccomandata. Se e' indicato l'uso concomitante, occorre esercitare la debita cautela e monitorare frequentemente il potassio sierico. Ciclosporina: durante l'uso concomitante di ACE-inibitori e ciclosporina si puo' manifestare iperkaliemia. Si raccomanda il monitoraggio del potassio sierico. Eparina: durante l'uso concomitante di ACE-inibitori ed eparina si puo' manifestare iperkaliemia. Si raccomanda il monitoraggio del potassio sierico. Litio: aumenti reversibili delle concentrazioni sieriche di litio e tossicita' sono stati osservati durante somministrazione concomitante di litio e ACE-inibitori. L'uso concomitante di diuretici tiazidici puo' aumentare il rischio di tossicita' del litio e accrescere la gia' elevata tossicita' del litio con ACE-inibitori. L'uso di lisinopril e litio non e' raccomandato, ma se la combinazione risultasse necessaria, deve essere effettuato un attento monitoraggio dei livelli di litio sierico (vedere paragrafo 4.4). Farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS), incluso acido acetilsalicilico >= 3 g/die: quando gli ACE-inibitori sono somministrati simultaneamente a farmaci antinfiammatori non steroidei (per es. acido acetilsalicilico ai regimi di dosaggio antinfiammatori, inibitori delle COX-2 e FANS non selettivi), si puo' verificare un'attenuazione dell'effetto antipertensivo. L'uso concomitante di ACE-inibitori e FANS puo' portare a un aumentato rischio di deterioramento della funzionalita' renale, inclusa insufficienza renale acuta e un aumento del potassio sierico, specialmente nei pazienti con scarsa funzionalita' renale preesistente. Questi effetti sono generalmente reversibili. La combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere tenuto in considerazione un monitoraggio della funzionalita' renale dopo l'inizio della terapia concomitante, ed in seguito periodicamente. Oro: reazioni nitritoidi (sintomi di vasodilatazione compresi vampate, nausea, capogiri e ipotensione, che possono essere gravi) in seguito alla somministrazione di oro iniettabile (ad esempio, sodio aurotiomalato) sono state segnalate con maggiore frequenza nei pazienti che ricevono terapia con ACE-inibitori. Antidepressivi triciclici/Antipsicotici/Anestetici L'uso concomitante di alcuni medicinali anestetici, antidepressivi triciclici e antipsicotici con ACE-inibitori puo' indurre una ulteriore riduzione della pressione sanguigna (vedere paragrafo 4.4). Simpaticomimetici: i simpaticomimetici possono ridurre gli effetti antiipertensivi degli ACE-inibitori. Antidiabetici: studi epidemiologici hanno evidenziato che la somministrazione concomitante di ACE-inibitori e farmaci antidiabetici (insulina, ipoglicemizzanti orali) puo' causare un aumento dell'effetto ipoglicemico, con conseguente rischio di ipoglicemizzante. Questo fenomeno appare piu' probabile durante le prime settimane di terapia combinata e nei pazienti con compromissione renale. Acido acetilsalicilico, trombolitici, beta-bloccanti, nitrati: il lisinopril puo' essere usato in concomitanza con acido acetilsalicilico (a dosi cardiologiche), trombolitici, beta-bloccanti e/o nitrati.
POSOLOGIA
Posologia: la dose deve essere individualizzata in base al profilo del paziente e della risposta della pressione sanguigna (vedere paragrafo 4.4). Ipertensione: il lisinopril puo' essere usato in monoterapia o in associazione con altre classi di farmaci antiipertensivi (vedere paragrafi 4.3, 4.4, 4.5 e 5.1). Dose iniziale: nei pazienti con ipertensione, la dose iniziale consueta raccomandata e' di 10 mg. I pazienti con sistema renina-angiotensina-aldosterone fortemente attivato, (in particolare ipertensione renovascolare, deplezione di sali e/o volemia, scompenso cardiaco o grave ipertensione), possono essere soggetti ad un eccessivo calo di pressione dopo la dose iniziale. Per questi pazienti e' pertanto raccomandata una dose iniziale di 2,5-5 mg, e l'inizio del trattamento deve avvenire sotto la diretta supervisione medica. In presenza di compromissionerenale e' richiesta una dose iniziale piu' bassa (vedere Tabella 1 sottostante). Dose di mantenimento: la dose efficace di mantenimento di solito e' di 20 mg somministrati in una singola dose giornaliera. In generale, se entro un periodo di 2-4 settimane non si raggiunge l'effetto terapeutico desiderato con un certo dosaggio, la dose puo' essere ulteriormente aumentata. La dose massima utilizzata in sperimentazioni cliniche controllate a lungo termine e' stata di 80 mg/die. Pazienti in trattamento con diuretici: dopo l'inizio della terapia con il lisinopril, puo' verificarsi ipotensione sintomatica. Cio' e' piu' probabile in pazienti in trattamento con diuretici. Si raccomanda pertanto cautela, in quanto questi pazienti possono presentare deplezione volemica e/o salina. Se possibile, il trattamento col diuretico deve essere interrotto 2 o 3 giorni prima di iniziare la terapia con il lisinopril. Nel caso di pazienti ipertesi che non possono interrompere l'assunzione del diuretico, la terapia con il lisinopril deve iniziare con una dose di 5 mg. E' necessario monitorare la funzione renale e i livelli sierici di potassio. La dose successiva di lisinopril deve essere aggiustata in base alla risposta della pressione arteriosa. Se necessario, la terapia diuretica puo' essere reintrodotta (vedere paragrafi 4.4 e 4.5). Aggiustamenti posologico in caso di compromissione renale: la dose del medicinale in pazienti con compromissione renale deve essere basata sulla clearance della creatinina, come riportato di seguito. Aggiustamento posologico in caso di compromissione renale. Clearance della creatinina (ml/min): meno di 10 ml/min (compresi i pazienti in dialisi); dose iniziale (mg/die): 2,5 mg*. Clearance della creatinina (ml/min): 10-30 ml/min; dose iniziale (mg/die): 2,5-5 mg. Clearance della creatinina (ml/min): 31-80 ml/min; dose iniziale (mg/die): 5-10 mg. *La dose e/o la frequenza di somministrazione devono essere aggiustati in base alla risposta della pressione arteriosa La dose puo' essere incrementata finche' non si raggiunge il controllo della pressione arteriosa, o sino ad un massimo di 40 mg al giorno. Uso nei pazienti pediatrici ipertesi di eta' compresa tra 6 e 16 anni: la dose iniziale raccomandata e' 2,5 mg una volta al giorno nei pazienti da 20 a <50 kg, e 5 mg una volta al giorno nei pazienti >=50 kg. La dose deve essere aggiustata individualmente fino ad un massimo di 20 mg al giorno nei pazienti da 20 a <50 kg, e 40 mg nei pazienti >=50 kg. Le dosi superiori a 0,61 mg/kg (o > 40 mg) non sono state studiate nei pazienti pediatrici (vedere paragrafo 5.1). Nei bambini con funzionalita' renale ridotta, deve essere considerata una dose iniziale inferiore o un intervallo di dosaggio maggiore. Insufficienza cardiaca: in pazienti con insufficienza cardiaca sintomatica, il lisinopril deve essere somministrato come terapia aggiuntiva ai diuretici e, quando appropriato, a digitale o beta-bloccanti. Il trattamento con lisinopril puo' cominciare con una dose iniziale di 2,5 mg una volta al giorno, da somministrarsi sotto controllo medico per determinare l'effetto iniziale sulla pressione arteriosa. La dose di lisinopril deve essere aumentata: con incrementi non superiori ai 10 mg; ad intervalli non inferiori alle 2 settimane; fino alla massima dose tollerata dal paziente per un massimo di 35 mg una volta al giorno. Gli aggiustamenti della dose devono essere basati sulla risposta clinica dei singoli pazienti. Nei pazienti ad alto rischio di ipotensione sintomatica, per esempio pazienti con deplezione salina con o senza iponatremia, pazienti con ipovolemia o in trattamento con massiccia terapia diuretica, devono essere corrette queste condizioni cliniche, se possibile, prima di iniziare la terapia con il lisinopril. Occorre monitorare la funzione renale e i livelli sierici di potassio (vedere paragrafo 4.4). Infarto miocardico acuto: i pazienti devono ricevere, in modo appropriato, i trattamenti standard raccomandati quali trombolitici, aspirina e agenti beta-bloccanti. Puo' essere somministrata anche nitroglicerina per via endovenosa o transdermica. Dose iniziale (primi 3 giorni dopo l'infarto): la terapia con lisinopril puo' iniziare entro 24 ore dalla comparsa dei sintomi. Il trattamento non deve essere iniziato se la pressione arteriosa sistolica e' inferiore a 100 mmHg. La dose iniziale di lisinopril e' di 5 mg per via orale, seguiti da altri 5 mg dopo 24 ore, 10 mg dopo 48 ore e quindi 10 mg una volta al giorno. Ai pazienti con bassa pressione sistolica (120 mmHg o inferiore) all'inizio della terapia o nei primi 3 giorni successivi all'infarto, deve essere somministrata una dose ridotta di 2,5 mg per via orale (vedere paragrafo 4.4).
PRINCIPI ATTIVI
Lisinopril ratiopharm 5 mg compresse: ogni compressa contiene 5 mg di lisinopril (come diidrato). Lisinopril ratiopharm 20 mg compresse: ogni compressa contiene 20 mg di lisinopril (come diidrato). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

  • Ritiro in Farmacia Spedizione Gratuita
  • Consegna a Domicilio è prevista una Spesa di € 2,43
    COSTI:
    0-3km standard €2,43
    3-4 km standard + €1,22
    4-5 km standard + €1,83
    5-6 km standard + €2,44
    6-7 km standard + €3,05
    7-8 km standard + €3,66
    8-9 km standard + €4,88
    9-10 km standard + €6,10

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