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AVVERTENZE
Neoplasie gastriche maligne: come con altre terapie anti-ulcera, si deve escludere l'eventualita' di tumori gastrici maligni quando si tratta un'ulcera gastrica con lansoprazolo perche' lansoprazolo puo' mascherare i sintomi e ritardare la diagnosi. Inibitori della proteasi del virus dell'immunodeficienza umana (HIV): la somministrazione concomitante di lansoprazolo non e' raccomandata con gli inibitori della proteasi del HIV il cui assorbimento dipende dal pH acido intragastrico, comeatazanavir e nelfinavir, a causa della riduzione significativa dellaloro biodisponibilita' (vedere paragrafo 4.5). Ipomagnesemia: e' statoosservato che gli inibitori di pompa protonica (PPI) come lansoprazolo, in pazienti trattati per almeno tre mesi e in molti casi per un anno, possono raramente causare grave ipomagnesiemia. Gravi sintomi di ipomagnesiemia includono stanchezza, tetania, delirio, convulsioni, vertigini e aritmia ventricolare. L'ipomagnesiemia puo' portare a ipocalcemia e/o ipokaliemia (vedere paragrafo 4.8). Essi, inizialmente, si possono manifestare in modo insidioso ed essere trascurati. L'ipomagnesiemia (e ipocalcemia associata a ipomagnesemia e/o ipokaliemia) nella maggior parte dei pazienti, migliora dopo l'assunzione di magnesio e lasospensione dell'inibitore di pompa protonica. Gli operatori sanitaridevono considerare l'eventuale misurazione dei livelli di magnesio prima di iniziare il trattamento con PPI e periodicamente durante il trattamento nei pazienti in terapia per un periodo prolungato o in terapiacon digossina o medicinali che possono causare ipomagnesiemia (ad esempio diuretici). Interferenza con esami di laboratorio: un livello aumentato di cromogranina A (CgA) puo' interferire con gli esami diagnostici per tumori neuroendocrini. Per evitare tale interferenza, il trattamento con Lansoprazolo Mylan Generics Italia deve essere sospeso peralmeno 5 giorni prima delle misurazioni della CgA (vedere paragrafo 5.1). Se i livelli di CgA e di gastrina non sono tornati entro il rangedi riferimento dopo la misurazione iniziale, occorre ripetere le misurazioni 14 giorni dopo l'interruzione del trattamento con inibitore della pompa protonica. Influenza sull'assorbimento della vitamina B12: iltrattamento quotidiano con qualsiasi farmaco che sopprime l'acido, per un periodo prolungato di tempo (diversi anni), puo' portare a malassorbimento di cianocobalamina (vitamina B12) causata da ipo- o acloridria. Il deficit di cianocobalamina deve essere preso in considerazionenei pazienti con sindrome di Zollinger-Ellison e altre patologie ipersecretorie che richiedono un trattamento a lungo termine, nei soggetticon riserve corporee ridotte o fattori di rischio per un ridotto assorbimento di vitamina B12 (come gli anziani) in terapia a lungo termineo in presenza di sintomi clinici rilevanti. Compromissione epatica: lansoprazolo deve essere usato con cautela in pazienti con disfunzione epatica moderata e grave (vedere paragrafi 4.2 e 5.2). Infezioni gastrointestinali batteriche: lansoprazolo, come tutti gli inibitori di pompa protonica (PPI) puo' aumentare la conta dei batteri normalmente presenti nel tratto gastrointestinale. Questo puo' aumentare il rischio diinfezioni gastrointestinali causati da batteri come Salmonella, Campylobacter e, specialmente nei pazienti ospedalizzati, Clostridium difficile. In pazienti affetti da ulcere gastro-duodenali, si deve considerare la possibilita' di infezione da H. pylori come un fattore eziologico. Se lansoprazolo viene utilizzato in associazione con antibiotici per la terapia di eradicazione H. pylori allora si devono anche seguirele istruzioni per l'uso di questi antibiotici. Trattamento a lungo termine: a causa dei limitati dati di sicurezza per i pazienti in trattamento di mantenimento da piu' di 1 anno, si deve effettuare regolarmente in questi pazienti una regolare revisione del trattamento e la valutazione scrupolosa del rischio/beneficio. Disordini gastrointestinali:sono stati riportati molto raramente casi di colite in pazienti che assumono lansoprazolo. Quindi, in caso di diarrea grave e/o persistente, si deve considerare l'interruzione del trattamento. Con l'eccezionedei pazienti trattati per l'eradicazione dell'infezione da H. pylori,se la diarrea persiste, la somministrazione di lansoprazolo deve essere interrotta, a causa della possibilita' di colite microscopica con ispessimento del fascio collagene o infiltrazione di cellule infiammatorie osservato nella grande sottomucosa dell'intestino. Nella maggior parte dei casi, i sintomi della colite microscopica si risolvono con l'interruzione di lansoprazolo. Co-somministrazione con i FANS: il trattamento per la prevenzione di ulcere peptiche di pazienti che hanno bisogno di un trattamento continuo con FANS deve essere limitato per i pazienti ad alto rischio (es. precedente sanguinamento gastrointestinale,perforazione o ulcera, eta' avanzata, uso concomitante di medicinaliche aumentano la possibilita' di eventi avversi nel tratto gastrointestinale superiore [es. corticosteroidi o anticoagulanti], presenza di un fattore di grave co-morbilita' o uso prolungato di FANS alle dosi massime raccomandate). Fratture ossee: gli inibitori di pompa protonica,specialmente se utilizzati a dosaggi elevati e per periodi prolungati(> 1 anno), potrebbero causare un lieve aumento di rischio di fratture dell'anca, del polso e della colonna vertebrale, soprattutto in pazienti anziani o in presenza di altri fattori di rischio conosciuti. Studi osservazionali suggeriscono che gli inibitori di pompa protonica potrebbero aumentare il rischio complessivo di frattura dal 10% al 40%.Tale aumento potrebbe essere in parte dovuto ad altri fattori di rischio. I pazienti a rischio di osteoporosi devono ricevere le cure in base alle attuali linee guida di pratica clinica e devono assumere un'adeguata quantita' di vitamina D e calcio. Reazioni avverse cutanee gravi: reazioni avverse cutanee gravi, tra cui la sindrome di Stevens- Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (TEN) e reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), le quali possono essere pericolose per la vita o fatali, sono state riportate in associazione all'uso degli IPP (vedere paragrafo 4.8). Al momento della prescrizione ipazienti devono essere informati dei segni e dei sintomi e attentamente monitorati per eventuali reazioni cutanee. Se compaiono segni e sintomi indicativi di queste reazioni, il lansoprazolo deve essere sospeso immediatamente. Lupus eritematoso cutaneo subacuto (LECS): gli inibitori della pompa protonica sono associati a casi estremamente infrequenti di LECS.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Farmaco per l'ulcera peptica e la malattia da reflusso gastroesofageo(GERD).
CONSERVAZIONE
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'. Una volta aperto tenere il flacone ben chiuso.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
DENOMINAZIONE
LANSOPRAZOLO MYLAN GENERICS ITALIA COMPRESSE ORODISPERSIBILI
ECCIPIENTI
Microgranuli gastroresistenti: sfere di zucchero, carbonato di magnesio leggero (E504), crospovidone (E1202), idrossipropilcellulosa (E463),acido metacrilico - etile acrilato copolimero (1:1), trietilcitrato (E1505), idrossido di sodio (E524), talco (E553b), polisorbato (E433),macrogol, ossido di ferro rosso (E172), ossido di ferro giallo (E172).Altri eccipienti: mannitolo (E421), cellulosa microcristallina (E460), sodio amido glicolato, crospovidone (E1202), aspartame (E951), sodiolaurilsolfato, idrogeno carbonato di sodio (E500), acido citrico monoidrato (E330), aroma fragola, magnesio stearato.
EFFETTI INDESIDERATI
Le frequenze vengono definite come comune (>= di 1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1.000, < 1/100); raro (>= 1/10.000, <1/1.000); molto raro(<1/10.000) e non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Noncomune: trombocitopenia*, eosinofilia, leucopenia*; raro: anemia; molto raro: agranulocitosi*, pancitopenia*. Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: shock anafilattico*. Disturbi del metabolismo e dellanutrizione. Molto raro: iponatremia*; non nota: ipomagnesemia* ipocalcemia* ^+, ipokaliemia* ^+,++. Disturbi psichiatrici. Non comune: depressione; raro: insonnia, allucinazioni, confusione; non nota: allucinazioni visive. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, capogiri;raro: irrequietezza, vertigini, parestesia, sonnolenza, tremore. Patologie dell'occhio. Raro: disturbi visivi. Patologie gastrointestinali.Comune: nausea, diarrea, mal di stomaco, costipazione, vomito, flatulenza, secchezza della bocca o della gola, polipi della ghiandola fundica (benigni); raro: glossite, candidiasi dell'esofago, pancreatite, disturbi del gusto; molto raro: colite, stomatite*. Patologie epatobiliari. Comune: aumento dei livelli degli enzimi epatici; raro: epatite, ittero. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: orticaria, prurito, eruzione cutanea; raro: petecchie, porpora, perdita deicapelli, eritema multiforme, fotosensibilita'; molto raro: sindrome diStevens-Johnson*, necrolisi epidermica tossica*; non nota: lupus eritematoso cutaneo subacuto ^++, reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) *. Patologie del sistema muscoloscheletrico edel tessuto connettivo. Non comune: artralgia, mialgia, frattura dell'anca, del polso o della colonna vertebrale ^++; patologie renali e urinarie. Raro: nefrite tubulointerstiziale (con possibile progressione ainsufficienza renale). Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Raro: ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: affaticamento; non comune: edema; raro: febbre, iperidrosi, angioedema, anoressia, impotenza. Esami diagnostici. Moltoraro: aumento dei livelli di colesterolo e trigliceridi. * Eventi post-marketing. ^+ L'ipocalcemia e/o l'ipokaliemia possono essere correlate al verificarsi di ipomagnesemia (vedere paragrafo 4.4). ^++ Vedere paragrafo 4.4. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: non sono disponibili per lansoprazolo dati clinici su gravidanze esposte. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto osviluppo postnatale. Quindi l'uso di lansoprazolo e' sconsigliato durante la gravidanza. Allattamento: non e' noto se lansoprazolo sia escreto nel latte materno. Gli studi sugli animali hanno mostrato che lansoprazolo e' escreto nel latte. La decisione se continuare/interromperel'allattamento al seno o continuare/interrompere la terapia con lansoprazolo deve essere presa tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento al seno per il bambino e il beneficio della terapia con lansoprazolo per la donna. Fertilita': non sono disponibili dati sull'uomo dell'effetto di lansoprazolo sulla fertilita'. Studi sulla riproduzione in ratti e conigli in gravidanza non hanno rilevato alcuna compromissione della fertilita' correlata al lansoprazolo.
INDICAZIONI
Trattamento dell'ulcera duodenale e gastrica; trattamento dell'esofagite da reflusso; profilassi dell'esofagite da reflusso; eradicazione dell' Helicobacter pylori (H. pylori) somministrato in concomitanza conappropriata terapia antibiotica per il trattamento delle ulcere associate a H. pylori; trattamento delle ulcere gastriche benigne e delle ulcere duodenali associate all'uso di farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) in pazienti che richiedono un trattamento continuo con FANS; profilassi delle ulcere gastriche e duodenali associate all'uso diFANS in pazienti a rischio che richiedono una terapia continua (vedereparagrafo 4.2); malattia da reflusso gastroesofageo sintomatica; sindrome di Zollinger-Ellison.
INTERAZIONI
Effetti di lansoprazolo con altri farmaci. Prodotti medicinali il cuiassorbimento dipende dal pH: lansoprazolo puo' interferire con l'assorbimento di farmaci laddove il pH gastrico e' un importante determinante per la loro biodisponibilita' orale. Inibitori della proteasi del HIV: la somministrazione concomitante di lansoprazolo non e' raccomandata con gli inibitori della proteasi del HIV il cui assorbimento dipendedal pH acido intragastrico, come atazanavir e nelfinavir, a causa della riduzione significativa della loro biodisponibilita' (vedere paragrafo 4.4). Uno studio ha mostrato che la co-somministrazione di lansoprazolo (60 mg una volta al giorno) con atazanavir 400 mg a volontari sani ha causato una sostanziale riduzione all'esposizione ad atazanavir(diminuzione del 90% circa dell'AUC e della C max). Ketoconazolo e itraconazolo: l'assorbimento di ketoconazolo e itraconazolo dal tratto gastrointestinale e' accentuato dalla presenza di acidi gastrici. La somministrazione di lansoprazolo puo' causare concentrazioni sub-terapeutiche di ketoconazolo e itraconazolo e l'associazione deve essere evitata. Digossina: la co-somministrazione di lansoprazolo e digossina puo'portare ad un aumento dei livelli plasmatici di digossina. Quindi sidevono monitorare i livelli plasmatici di digossina e aggiustare la dose di digossina, se necessario, quando si inizia o si termina il trattamento con lansoprazolo. Prodotti medicinali metabolizzati dagli enzimi P450: lansoprazolo puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche deifarmaci metabolizzati da CYP3A4. Si raccomanda cautela quando si associa lansoprazolo con farmaci metabolizzati da questo enzima e che hannouna finestra terapeutica ristretta. Warfarin: sono stati registrati aumenti di International Normalized Ratio (INR) e tempo di protombina in pazienti che assumevano PPI e warfarin contemporaneamente. Gli aumenti di INR e tempo di protombina possono portare a un sanguinamento anomalo e persino al decesso. I pazienti trattati contemporaneamente conlansoprazolo e warfarin necessitano di monitoraggio per l'aumento di INR e tempo di protombina soprattutto all'inizio o alla fine del trattamento concomitante. Teofillina: lansoprazolo riduce le concentrazioniplasmatiche di teofillina, che puo' diminuire l'effetto clinico attesoper quella dose. I pazienti che assumono contemporaneamente lansoprazolo e teofillina devono essere monitorati. Tacrolimus: la co-somministrazione di lansoprazolo aumenta le concentrazioni plasmatiche di tacrolimus (substrato di CYP3A e di P-gp). L'esposizione a lansoprazolo haaumentato l'esposizione media di tacrolimus fino all'81%. Si consigliadi monitorare le concentrazioni plasmatiche di tacrolimus all'inizioe alla fine del trattamento concomitante con lansoprazolo. Prodotti medicinali trasportati dalla P-glicoproteina: e' stato osservato che lansoprazolo inibisce il trasporto della proteina P-glicoproteina, (P-gp)in vitro. La rilevanza clinica non e' nota. Effetti di altri farmacisu lansoprazolo. Farmaci che inibiscono CYP2C19. Fluvoxamina: si deveconsiderare una diminuzione della dose quando si associa lansoprazolocon la fluvoxamina inibitore del CYP2C19. Le concentrazioni plasmatiche di lansoprazolo aumentano fino a 4 volte. Farmaci che inducono CYP2C19 e CYP3A4: gli enzimi induttori che influenzano CYP2C19 e CYP3A4 come rifampicina ed erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) possono ridurre marcatamente le concentrazioni plasmatiche di lansoprazolo. Altri. Metotrexato: l'uso concomitante con metotrexato ad alte dosi puo'elevare e prolungare i livelli sierici di metotrexato e / o del suo metabolita, che possono portare a tossicita' da metotrexato. Sucralfato/antiacidi: sucralfato/antiacidi possono diminuire la biodisponibilita'di lansoprazolo. Quindi lansoprazolo deve essere assunto almeno un'ora prima di assumere questi farmaci. Farmaci anti-infiammatori non steroidei: non e' stata dimostrata alcuna interazione clinicamente significativa di lansoprazolo con i farmaci anti-infiammatori non steroidei,sebbene non siano stati condotti studi formali di interazione.
POSOLOGIA
Posologia. Trattamento dell'ulcera duodenale: la dose raccomandata e'30 mg una volta al giorno per 2 settimane. In pazienti non completamente guariti entro questo periodo, il trattamento viene continuato allastessa dose per altre due settimane. Trattamento dell'ulcera gastrica:la dose raccomandata e' 30 mg una volta al giorno per 4 settimane. L'ulcera di solito cicatrizza entro quattro settimane, ma in pazienti non completamente guariti entro questo periodo, il trattamento puo' essere continuato alla stessa dose per altre 4 settimane. Esofagite da reflusso: la dose raccomandata e' 30 mg una volta al giorno per 4 settimane. In pazienti non completamente guariti entro questo periodo, il trattamento puo' essere continuato alla stessa dose per altre 4 settimane. Profilassi dell'esofagite da reflusso: 15 mg una volta al giorno. Ladose puo' essere aumentata fino a 30 mg al giorno, quando necessario.Eradicazione dell 'Helicobacter pylori: quando si seleziona l'appropriata terapia di combinazione, si devono considerare le linee guida ufficiali locali relative alla resistenza batterica, durata del trattamento (piu' comunemente 7 giorni, ma talvolta fino a 14 giorni), e l'usoappropriato di agenti antibatterici. La dose raccomandata e' 30 mg dilansoprazolo 2 volte al giorno per 7 giorni in associazione con uno dei seguenti farmaci: claritromicina 250-500 mg due volte al giorno + amoxicillina 1 g due volte al giorno; claritromicina 250 mg due volte algiorno + metronidazolo 400-500 mg due volte al giorno. I tassi di eradicazione dell' H. pylori fino al 90% si ottengono quando la claritromicina viene associata a lansoprazolo e amoxicillina o metronidazolo. Sei mesi dopo il trattamento di successo dell'eradicazione, il rischiodi reinfezione e' basso e la recidiva e' quindi improbabile. E' statoanche esaminato l'uso di una terapia di associazione che include lansoprazolo 30 mg due volte al giorno, amoxicillina 1 g due volte al giorno e metronidazolo 400-500 mg due volte al giorno. Si sono notati tassipiu' bassi di eradicazione utilizzando questa associazione rispetto ai regimi di trattamento che utilizzano claritromicina. Questa combinazione puo' essere adatta a coloro che non possono assumere claritromicina come parte della terapia di eradicazione, quando i tassi di resistenza locale al metronidazolo sono bassi. Trattamento delle ulcere gastriche benigne e delle ulcere duodenali associate all'uso di FANS in pazienti che richiedono un trattamento continuo con FANS: 30 mg una voltaal giorno per quattro settimane. In pazienti non completamente guariti il trattamento puo' essere continuato per altre quattro settimane. Per pazienti a rischio o con ulcere difficili da cicatrizzare, si deveprobabilmente prolungare il trattamento e/o utilizzare una dose piu' alta. Profilassi delle ulcere gastriche e duodenali associate all'uso di FANS (eta' > 65 o anamnesi di ulcera gastrica o duodenale) che richiedono un trattamento prolungato con FANS: 15 mg una volta al giorno. Se il trattamento non ha successo si deve utilizzare la dose da 30 mg una volta al giorno. Malattia da reflusso gastroesofageo sintomatica: la dose raccomandata e' 15 mg o 30 mg al giorno. Il sollievo dei sintomi si ottiene rapidamente. Si deve considerare l'aggiustamento individuale del dosaggio. Se i sintomi non si risolvono entro 4 settimane conuna dose giornaliera di 30 mg, si raccomanda di effettuare ulteriori esami. Sindrome di Zollinger-Ellison: la dose iniziale raccomandata e'60 mg una volta al giorno. La dose deve essere aggiustata individualmente e il trattamento deve essere prolungato per il tempo necessario. Sono state usate dosi giornaliere fino a 180 mg. Se la dose giornalierarichiesta supera 120 mg, questa deve essere somministrata in due dosiseparate. Popolazioni speciali. Danno renale: non e' necessario aggiustare la dose in pazienti con funzionalita' renale compromessa. Compromissione della funzionalita' epatica: si devono monitorare regolarmente i pazienti con malattia epatica moderata o grave e si raccomanda unariduzione del 50% della dose giornaliera (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Anziani: a causa della clearance ridotta di lansoprazolo negli anziani puo' essere necessario un aggiustamento della dose sulla base dei bisogni individuali. Non si deve superare una dose giornaliera di 30 mgnegli anziani a meno che non ci siano indicazioni cliniche impellenti. Popolazione pediatrica: l'uso di lansoprazolo non e' raccomandato nei bambini perche' i dati clinici sono limitati (vedere anche paragrafo5.2). Il trattamento dei bambini al di sotto di un anno deve essere evitato in quanto i dati disponibili non hanno mostrato effetti benefici nel trattamento della malattia da reflusso gastro-esofageo. Modo disomministrazione: per uso orale. Per un effetto ottimale, lansoprazolodeve essere assunto una volta al giorno la mattina, eccetto quando viene utilizzato per l'eradicazione dell' H. pylori quando il trattamento deve essere somministrato due volte al giorno, una volta la mattinae una volta la sera. Le compresse hanno sapore di fragola e devono essere poste sulla lingua e succhiate lentamente. Le compresse si disperdono rapidamente in bocca, rilasciando i microgranuli gastro-resistentiche vengono ingoiati con la saliva del paziente. In alternativa, la compressa puo' essere ingoiata intera con un sorso di acqua. Le compresse orodispersibili possono essere disperse in una piccola quantita' diacqua e somministrate attraverso un sondino nasogastrico o una siringa orale. Lansoprazolo compresse orodispersibili deve essere assunto almeno 30 minuti prima dei pasti (vedere paragrafo 5.2). Somministrazione mediante sondino nasogastrico: rimuovere lo stantuffo della siringa(usare almeno una siringa da 25 ml per una compressa da 15 mg e da 50ml per una compressa da 30 mg); mettere la compressa nella siringa; rimettere lo stantuffo nella siringa; per la compressa da 15 mg: aspirare 10 ml di acqua di rubinetto nella siringa; per la compressa da 30 mg: aspirare 25 ml di acqua di rubinetto nella siringa; capovolgere la siringa e aspirare un 5 ml aggiuntivo di aria; scuotere la siringa delicatamente per 10-20 secondi fino a che la compresa e' disciolta; collegare la siringa al sondino e svuotare il contenuto della siringa nel sondino nasogastrico. Per la compressa da 15 mg: riempire di nuovo la siringa con 10 ml di acqua di rubinetto per svuotare completamente la siringa nel sondino. Per la compressa da 30 mg: riempire di nuovo la siringa con 25 ml di acqua di rubinetto per svuotare completamente la siringa nel sondino. E' importante che l'adeguatezza della siringa e tubo selezionato venga accuratamente testata. Il diametro consigliato delsondino naso-gastrico deve essere di 3,3 mm (misura francese 10) o piu' grandi.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa orodispersibile contiene 15 mg di lansoprazolo (come granuli gastroresistenti). Ogni compressa orodispersibile contiene 30 mgdi lansoprazolo (come granuli gastroresistenti). Eccipienti con effetti noti: ogni compressa orodispersibile contiene 5,97 mg di aspartame(E951). Ogni compressa orodispersibile contiene 11,93 mg di aspartame(E951). Ogni compressa orodispersibile contiene 13,8 mg di saccarosio.Ogni compressa orodispersibile contiene 27,6 mg di saccarosio. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.