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JENTADUETO*56CPR RIV2,5+1000MG

JENTADUETO*56CPR RIV2,5+1000MG

BOEHRINGER INGELHEIM IT.SpA
minsan: 042203190
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AVVERTENZE
Generali: Jentadueto non deve essere usato in pazienti con diabete ditipo 1. Ipoglicemia: quando linagliptin e' stato aggiunto ad una sulfanilurea (metformina come terapia di base), l'incidenza di ipoglicemiaera aumentata rispetto a quella del placebo. Le sulfaniluree e l'insulina sono note per causare ipoglicemia. Pertanto si consiglia cautela quando Jentadueto e' usato in associazione con una sulfanilurea e/o insulina. Puo' essere considerata una riduzione della dose di sulfanilurea o insulina (vedere paragrafo 4.2). L'ipoglicemia non e' identificatacome reazione avversa per linagliptin, metformina o linagliptin piu'metformina. Negli studi clinici, le frequenze di episodi di ipoglicemia sono state comparabilmente basse nei pazienti in terapia con linagliptin in associazione con metformina o in pazienti in monoterapia con metformina. Acidosi lattica: l'acidosi lattica, una complicanza metabolica molto rara ma grave, insorge con maggior frequenza a causa del peggioramento acuto della funzione renale o di malattia cardiorespiratoria o sepsi. L'accumulo di metformina si manifesta con il peggioramentoacuto della funzionalita' renale e aumenta il rischio di acidosi lattica. In caso di disidratazione (diarrea o vomito severi, febbre o ridotta assunzione di liquidi), la somministrazione di metformina deve essere interrotta temporaneamente e si deve raccomandare al paziente di rivolgersi a un operatore sanitario. Deve essere prestata cautela nell'iniziare il trattamento con medicinali che possano compromettere in modo acuto la funzione renale (come antipertensivi, diuretici e FANS) inpazienti trattati con metformina. Altri fattori di rischio di acidosilattica sono l'eccessivo consumo di alcol, la compromissione epatica,il diabete scarsamente controllato, la chetosi, il digiuno prolungatoe qualsiasi altra condizione associata ad ipossia, nonche' l'uso in concomitanza di medicinali che possono causare acidosi lattica (vedere paragrafi 4.3 e 4.5). I pazienti e/o le persone che li assistono devonoessere informati in merito al rischio di acidosi lattica. L'acidosi lattica e' caratterizzata da dispnea acidotica, dolore addominale, crampi muscolari, astenia e ipotermia seguiti da coma. In presenza di sintomi sospetti, il paziente deve interrompere l'assunzione di metforminae richiedere immediatamente assistenza medica. I risultati di laboratorio di valore diagnostico sono pH ematico ridotto (< 7,35), aumentatilivelli di lattato plasmatico (> 5 mmol/L) e aumentato gap anionico erapporto lattato/piruvato. Somministrazione di agenti di contrasto iodati: la somministrazione intravascolare di agenti di contrasto iodatipuo' portare a nefropatia indotta da mezzo di contrasto. Questo causal'accumulo di metformina e aumenta il rischio di acidosi lattica. Lasomministrazione di metformina deve essere interrotta prima o nel momento in cui viene effettuata l'indagine di imaging e non deve essere ripresa finche' non siano trascorse almeno 48 ore dall'esame, a condizione che la funzione renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile,vedere paragrafi 4.2 e 4.5. Funzione renale: la GFR deve essere valutata prima di iniziare il trattamento e, successivamente, a intervalli regolari, vedere paragrafo 4.2. Metformina e' controindicata in pazienti con GFR < 30 mL/min e deve essere interrotta temporaneamente in presenza di condizioni patologiche che alterano la funzione renale, vedereparagrafo 4.3. Funzionalita' cardiaca: i pazienti con insufficienza cardiaca sono esposti a un rischio maggiore di ipossia e compromissionerenale. Jentadueto puo' essere usato nei pazienti con insufficienza cardiaca cronica stabile insieme a un monitoraggio regolare della funzionalita' cardiaca e renale. Jentadueto e' controindicato nei pazienticon insufficienza cardiaca acuta e instabile (vedere paragrafo 4.3). Interventi chirurgici: metformina deve essere interrotta al momento diun intervento chirurgico in anestesia generale, spinale o epidurale. La terapia puo' essere ripresa non prima delle 48 ore successive all'intervento chirurgico o al riavvio della nutrizione orale, sempre che lafunzionalita' renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile. Anziani: deve essere prestata cautela nel trattare pazienti di eta' pari osuperiore a 80 anni (vedere paragrafo 4.2). Modifiche delle condizioni cliniche dei pazienti con diabete di tipo 2 precedentemente controllato: poiche' Jentadueto contiene metformina, un paziente con diabete di tipo 2 precedentemente ben controllato con Jentadueto che manifestianomalie di laboratorio o malattie cliniche (specialmente condizioni vaghe e scarsamente definite) deve essere prontamente valutato per la presenza di chetoacidosi o acidosi lattica. La valutazione deve includere elettroliti sierici e chetoni, glicemia e, se indicato, pH ematico,lattato, piruvato e livelli di metformina. Se persiste l'acidosi di entrambe le forme, Jentadueto deve essere interrotto immediatamente e devono essere intraprese appropriate misure correttive. Pancreatite acuta: l'uso degli inibitori della DPP-4 e' stato associato al rischio disviluppare pancreatite acuta. Sono stati osservati casi di pancreatite acuta in pazienti che assumevano linagliptin. In uno studio sulla sicurezza cardiovascolare e renale (CARMELINA) con periodo di osservazione mediano di 2,2 anni, sono stati riportati casi di pancreatite acutadimostrata nello 0,3% dei pazienti trattati con linagliptin e nello 0,1% dei pazienti trattati con placebo. I pazienti devono essere informati sui sintomi caratteristici della pancreatite acuta. Se si sospettauna pancreatite, il trattamento con Jentadueto deve essere interrotto; se viene confermata la pancreatite acuta, il trattamento con Jentadueto non deve essere ripreso. Si deve prestare cautela nei pazienti conanamnesi di pancreatite. Pemfigoide bolloso: sono stati osservati casi di pemfigoide bolloso in pazienti che assumevano linagliptin. Nellostudio CARMELINA, e' stato segnalato pemfigoide bolloso nello 0,2% deipazienti in trattamento con linagliptin e in nessun paziente in trattamento con placebo. Il trattamento con Jentadueto deve essere sospesose si sospetta l'insorgenza di pemfigoide bolloso. Vitamina B 12: metformina puo' ridurre i livelli di vitamina B12. Il rischio di bassi livelli di vitamina B12 aumenta con l'aumentare della dose di metformina,della durata del trattamento e/o in pazienti con fattori di rischio noti per causare carenza di vitamina B12. In caso di sospetto di carenza di vitamina B12 (ad esempio in presenza di anemia o neuropatia), i livelli sierici di vitamina B12 devono essere monitorati. Nei pazienticon fattori di rischio noti per causare carenza di vitamina B12 puo' essere necessario un monitoraggio periodico dei livelli della stessa.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Medicinali usati nel diabete, associazioni di antidiabetici orali.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione. Blister: conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'. Flacone: tenere il flacone ben chiuso per proteggere il medicinale dall'umidita'.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; qualsiasi tipo di acidosi metabolica acuta (come acidosi lattica, chetoacidosi diabetica); pre-coma diabetico;insufficienza renale severa (GFR < 30 mL/min); condizioni acute con potenziale alterazione della funzionalita' renale come: disidratazione,infezione severa, shock; malattia che puo' causare ipossia tissutale (in particolare malattia acuta o peggioramento della malattia cronica)come: scompenso cardiaco, insufficienza respiratoria, infarto miocardico recente, shock; compromissione epatica, intossicazione acuta da alcol, alcolismo (vedere paragrafo 4.5).
DENOMINAZIONE
JENTADUETO COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: arginina, copovidone, magnesio stearato, amidodi mais, silice colloidale anidra. Jentadueto 2,5 mg/850 mg compresserivestite con film. Film di rivestimento: ipromellosa, titanio diossido (E171), talco, ossido di ferro giallo (E172), ossido di ferro rosso(E172), glicole propilenico. Jentadueto 2,5 mg/1.000 mg compresse rivestite con film. Film di rivestimento: ipromellosa, titanio diossido (E171), talco, ossido di ferro rosso (E172), glicole propilenico.
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza: la sicurezza di linagliptin 2,5 mgdue volte al giorno (o il suo bioequivalente di 5 mg una volta al giorno) in associazione con metformina e' stata valutata in oltre 6.800 pazienti con diabete mellito di tipo 2. In studi controllati con placebo, piu' di 1.800 pazienti sono stati trattati con la dose terapeuticadi 2,5 mg di linagliptin due volte al giorno (o il suo bioequivalentedi 5 mg di linagliptin una volta al giorno) in associazione con metformina per >= 12/24 settimane. Nell'analisi aggregata di sette studi clinici controllati con placebo l'incidenza globale degli eventi avversiin pazienti trattati con placebo e metformina e' risultata paragonabile a quella osservata con linagliptin 2,5 mg e metformina (54,3 e 49,0%). La sospensione della terapia a causa di eventi avversi e' stata paragonabile tra pazienti che hanno ricevuto placebo e metformina e pazienti trattati con linagliptin e metformina (3,8% e 2,9%). La reazione avversa piu' frequentemente segnalata per linagliptin piu' metformina e' stata la diarrea (1,6%) con una frequenza paragonabile a metforminapiu' placebo (2,4%). L'ipoglicemia puo' insorgere quando Jentadueto e'somministrato in associazione con sulfanilurea (>= 1 caso su 10 pazienti). Elenco delle reazioni avverse: le reazioni avverse segnalate intutti gli studi clinici con la combinazione linagliptin +metformina ocon l'uso dei singoli componenti (linagliptin o metformina) nell'ambito di sperimentazioni cliniche o nell'ambito dell'esperienza post-marketing sono elencate di seguito in accordo alla classificazione per sistemi e organi. Le reazioni avverse segnalate in precedenza con uno deisingoli principi attivi potrebbero essere potenziali reazioni avversea Jentadueto anche se queste non sono state osservate nell'ambito di sperimentazioni cliniche con questo medicinale. Le reazioni avverse sono elencate per classi di sistemi e organi e per frequenza assoluta. Lefrequenze sono definite come molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100, < 1/10), non comune (>= 1/1.000, < 1/100), raro (>= 1/10.000, < 1/1.000), o molto raro (< 1/10.000) e non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Reazioni avverse segnalate in pazienti che hanno ricevuto linagliptin+metformina da sola (comecomponenti singoli o in combinazione) o in aggiunta ad altre terapieantidiabetiche nell'ambito di studi clinici e nell'esperienza post-marketing. Infezioni ed infestazioni. Non comune: nasofaringite. Disturbidel sistema immunitario. Non comune: ipersensibilita' (ad esempio iperreattivita' bronchiale). Disturbi del metabolismo e della nutrizione.Molto comune: ipoglicemia ^1; molto raro: acidosi lattica ^a; comune:riduzione/carenza di vitamina B12 ^a,+. Patologie del sistema nervoso. Comune: disturbi del gusto ^a. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: tosse. Patologie gastrointestinali. Comune:diarrea, nausea; raro ^#: pancreatite; non comune: appetito ridotto, vomito, stipsi ^2; molto comune: dolore addominale ^a. Patologie epatobiliari. Non comune: disturbi della funzionalita' epatica ^2; molto raro: epatite ^a. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro:angioedema, orticaria; molto raro: eritema ^a; non comune: eruzione cutanea, prurito; raro ^#: pemfigoide bolloso. Esami diagnostici. Non comune: amilasi aumentata; comune: lipasi aumentata*. * Sulla base degliaumenti della lipasi > 3 volte l'ULN osservati nelle sperimentazionicliniche. ^# Sulla base dello studio sulla sicurezza cardiovascolare erenale di linagliptin (CARMELINA), vedere anche sotto. ^a Reazioni avverse identificate per metformina in monoterapia. Consultare il riassunto delle caratteristiche del prodotto della metformina per ulterioriinformazioni. ^+ Vedere paragrafo 4.4. ^1 Reazione avversa osservata con la combinazione Jentadueto con sulfonilurea. ^2 Reazione avversa osservata con la combinazione Jentadueto con insulina. Descrizione dellereazioni avverse selezionate. Ipoglicemia: in uno studio linagliptine' stato somministrato in aggiunta alla terapia di metformina piu' sulfanilurea. Quando linagliptin e metformina sono stati somministrati inassociazione a una sulfanillurea, l'ipoglicemia e' stato l'evento avverso piu' frequentemente segnalato (linagliptin piu' metformina piu' sulfanilurea 23,9% e 16,0% relativo a placebo piu' metformina piu' sulfanilurea). Quando linagliptin e metformina sono stati somministrati inassociazione all'insulina, l'ipoglicemia e' stato l'evento avverso piu' frequentemente segnalato, ma verificatosi con frequenza comparabilea placebo e metformina associati a insulina (linagliptin piu' metformina piu' insulina 29,5% e 30,9% nel gruppo placebo piu' metformina piu' insulina) con frequenza minore di episodi severi (che hanno necessitato di assistenza) (1,5% e 0,9%). Altre reazioni avverse: disturbi gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea e diminuzione dell'appetito e dolore addominale si verificano piu' frequentemente durante l'inizio della terapia con Jentadueto o con metformina cloridrato e si risolvono spontaneamente nella maggior parte dei casi. Come prevenzione, siraccomanda di assumere Jentadueto durante o dopo i pasti. Un aumentograduale della dose di metformina cloridrato puo' inoltre migliorare la tollerabilita' gastrointestinale. Studio sulla sicurezza cardiovascolare e renale di linagliptin (CARMELINA): lo studio CARMELINA ha valutato la sicurezza cardiovascolare e renale di linagliptin rispetto a placebo in pazienti affetti da diabete di tipo 2 e rischio cardiovascolare (CV) aumentato evidenziato da storia precedente di comprovata malattia macrovascolare o renale (vedere paragrafo 5.1). Lo studio ha coinvolto 3.494 pazienti trattati con linagliptin (5 mg) e 3.485 pazienti trattati con placebo. Entrambi i trattamenti sono stati aggiunti alla terapia standard mirata a raggiungere gli standard regionali per HbA 1ce fattori di rischio CV. L'incidenza globale di eventi avversi ed eventi avversi gravi nei pazienti che ricevevano linagliptin e' stata simile a quella dei pazienti che ricevevano placebo. I dati di sicurezzaottenuti in questo studio sono risultati in linea con il profilo di sicurezza gia' noto di linagliptin. Nella popolazione trattata, eventi ipoglicemici severi (che hanno necessitato di assistenza) sono stati segnalati nel 3,0% dei pazienti trattati con linagliptin e nel 3,1% di quelli trattati con placebo. Tra i pazienti che utilizzavano sulfanilurea al basale, l'incidenza di ipoglicemia severa e' stata del 2,0% in quelli trattati con linagliptin e dell'1,7% in quelli trattati con placebo. Tra i pazienti che utilizzavano insulina al basale, l'incidenza di ipoglicemia severa e' stata del 4,4% in quelli trattati con linagliptin e del 4,9% in quelli trattati con placebo.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: l'uso di linagliptin in donne in gravidanza non e' stato studiato. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi direttio indiretti di tossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Un numero limitato di dati suggerisce che l'uso di metformina in donne in gravidanza non e' associato ad un aumento del rischio di malformazioni congenite. Gli studi sugli animali con metformina non indicano effetti dannosi sulla tossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Studi nonclinici di riproduzione non indicano un effetto teratogeno aggiuntivoattribuito alla co-somministrazione di linagliptin e metformina. Jentadueto non deve essere usato durante la gravidanza. Se la paziente pianifica una gravidanza, oppure se e' in corso una gravidanza, il trattamento con Jentadueto deve essere interrotto e iniziato il trattamentocon insulina appena possibile in modo da ridurre il rischio di malformazioni fetali associate ad anomalie dei livelli di glucosio ematico. Allattamento: studi su animali hanno mostrato che sia metformina sia linagliptin sono escreti nel latte dei ratti. Metformina e' escreta nellatte materno umano in piccole quantita'. Non e' noto se linagliptin sia escreto nel latte materno umano. Deve essere presa la decisione seinterrompere l'allattamento o interrompere la terapia/astenersi dallaterapia con Jentadueto tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna. Fertilita': l'effetto di Jentadueto sulla fertilita' umana non e' statostudiato. Non sono stati osservati effetti avversi di linagliptin sulla fertilita' di ratti maschi o femmine (vedere paragrafo 5.3).
INDICAZIONI
Jentadueto in aggiunta alla dieta e all'esercizio fisico e' indicato negli adulti con diabete mellito di tipo 2 per migliorare il controllodella glicemia: nei pazienti non adeguatamente controllati dalla dosemassima tollerata di metformina in monoterapia; in associazione ad altri medicinali per il trattamento del diabete, compresa l'insulina, neipazienti non adeguatamente controllati con metformina e questi medicinali; in pazienti gia' trattati con l'associazione di linagliptin e metformina in compresse separate. (vedere paragrafi 4.4, 4.5 e 5.1 per idati disponibili sulle diverse combinazioni).
INTERAZIONI
Non sono stati effettuati studi di interazione. Tuttavia, tali studi sono stati condotti con i singoli principi attivi, cioe' linagliptin emetformina. La co-somministrazione di dosi multiple di linagliptin e metformina non ha significativamente alterato la farmacocinetica di linagliptin e metformina nei volontari sani e nei pazienti. Linagliptin.Valutazione delle interazioni in vitro: linagliptin e' un competitoredebole e un inibitore da debole a moderato, inibizione basata sul meccanismo, dell'isoenzima CYP3A4, ma non inibisce altri isoenzimi CYP. Non e' un induttore degli isoenzimi CYP. Linagliptin e' un substrato della glicoproteina P e inibisce il trasporto della digossina mediato dalla glicoproteina P con bassa potenza. Sulla base di questi risultati edegli studi di interazione in vivo, e' considerato improbabile che linagliptin causi interazioni con altri substrati della P-gp. Valutazione delle interazioni in vivo. Effetti di altri medicinali su linagliptin: i dati clinici sotto descritti suggeriscono che il rischio di interazioni clinicamente significative derivante dalla co-somministrazionedi medicinali e' basso. Metformina: la co-somministrazione di 850 mg di metformina cloridrato in dosi multiple tre volte al giorno con 10 mgdi linagliptin una volta al giorno non alterano in modo clinicamentesignificativo la farmacocinetica di linagliptin nei soggetti sani. Sulfaniluree: la farmacocinetica allo stato stazionario di 5 mg di linagliptin non e' modificata dalla somministrazione concomitante di una dose singola di 1,75 mg di glibenclamide (gliburide). Ritonavir: la co-somministrazione di una dose orale singola di 5 mg di linagliptin e di dosi orali multiple di 200 mg di ritonavir, un potente inibitore dellaglicoproteina P e del CYP3A4, ha aumentato l'AUC e la Cmax di linagliptin rispettivamente di circa due e tre volte. Le concentrazioni del medicinale non legato, che solitamente sono inferiori all'1% alla dose terapeutica di linagliptin, erano aumentate di 4-5 volte dopo la co-somministrazione con ritonavir. Le simulazioni delle concentrazioni plasmatiche di linagliptin allo stato stazionario con e senza ritonavir hanno indicato che l'aumento dell'esposizione non e' associato con un aumento dell'accumulo. Queste modifiche della farmacocinetica di linagliptin non sono considerate clinicamente rilevanti. Pertanto non sono attese interazioni clinicamente rilevanti con altri inibitori della glicoproteina P e del CYP3A4. Rifampicina: la co- somministrazione multipladi 5 mg di linagliptin con rifampicina, un potente induttore della glicoproteina P e del CYP3A4, e' risultata in una diminuzione rispettivamente del 39,6% e del 43,8% dell'AUC e della Cmax di linagliptin allostato stazionario e in una diminuzione di circa il 30% dell'inibizionedel DPP-4 a valle. Pertanto la piena efficacia di linagliptin in associazione con forti induttori della P-gp potrebbe non essere raggiunta,in particolare se questi vengono somministrati a lungo termine. La co-somministrazione con altri potenti induttori della glicoproteina P edel CYP3A4, quali carbamazepina, fenobarbital e fenitoina, non e' stata studiata. Effetti di linagliptin su altri medicinali: come descrittodi seguito, negli studi clinici linagliptin non ha avuto un effetto clinicamente rilevante sulla farmacocinetica di metformina, gliburide,simvastatina, warfarin, digossina o contraccettivi orali, fornendo evidenza in vivo di una bassa propensione a causare interazioni con substrati di CYP3A4, CYP2C9, CYP2C8, glicoproteina P e trasportatore di cationi organici (OCT). Metformina: la co-somministrazione di dosi giornaliere multiple di 10 mg di linagliptin con 850 mg di metformina cloridrato, substrato dell'OCT, non ha avuto un effetto rilevante sulla farmacocinetica di metformina in volontari sani. Pertanto, linagliptin none' un inibitore del trasporto mediato da OCT. Sulfaniluree: la co-somministrazione di dosi orali multiple di 5 mg di linagliptin e di una dose orale singola di 1,75 mg di glibenclamide (gliburide) e' risultatain una diminuzione del 14%, clinicamente non rilevante, sia dell'AUCsia della Cmax di glibenclamide. Dal momento che glibenclamide e' metabolizzata principalmente dal CYP2C9, questi dati supportano anche la conclusione che linagliptin non e' un inibitore del CYP2C9. Non sono attese interazioni clinicamente significative con altre sulfaniluree (per esempio glipizide, tolbutamide e glimepiride), le quali, come glibenclamide, sono eliminate principalmente dal CYP2C9. Digossina: la co-somministrazione di dosi giornaliere multiple di 5 mg di linagliptin condosi multiple di 0,25 mg di digossina non ha avuto effetto sulla farmacocinetica di digossina in volontari sani. Pertanto linagliptin non e' un inibitore del trasporto in vivo mediato dalla glicoproteina P. Warfarin: dosi giornaliere multiple di 5 mg di linagliptin non hanno alterato la farmacocinetica dei due enantiomeri S(-) o R(+) di warfarin,substrato del CYP2C9, somministrato in dose singola. Simvastatina: dosi giornaliere multiple di linagliptin in soggetti sani hanno avuto uneffetto minimo sulla farmacocinetica allo stato stazionario di simvastatina, substrato sensibile del CYP3A4. A seguito della somministrazione giornaliera di una dose superiore a quella terapeutica di 10 mg di linagliptin in associazione a 40 mg di simvastatina per 6 giorni, l'AUCplasmatica di simvastatina e' risultata aumentata del 34% e la Cmax plasmatica del 10%. Contraccettivi orali: la co-somministrazione con 5mg di linagliptin non ha alterato la farmacocinetica allo stato stazionario di levonorgestrel o di etinilestradiolo. Metformina. Associazioni che richiedono precauzioni per l'uso: i glucocorticoidi (somministrati per via sistemica e locale), i beta-2-agonisti e i diuretici possiedono attivita' iperglicemizzante intrinseca. Il paziente ne deve essere informato e il monitoraggio del glucosio ematico deve essere effettuato con maggiore frequenza, particolarmente all'inizio del trattamentocon tali medicinali. Se necessario, la dose del medicinale ipoglicemizzante deve essere regolata durante la terapia con un altro medicinaleed al momento della sua interruzione. Alcuni medicinali possono influire negativamente sulla funzione renale, aumentando quindi il rischiodi acidosi lattica, ad es. FANS, compresi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi (COX) II, gli ACE inibitori, gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II e i diuretici, in particolare i diuretici dell'ansa. Quando questi medicinali vengono iniziati o utilizzati in associazione a metformina, si rende necessario un attento monitoraggio della funzione renale. Trasportatori di cationi organici (OCT): metformina e' un substrato dei trasportatori OCT1 e OCT2. La co-somministrazione di metformina con inibitori di OCT1 (come verapamil) puo' ridurrel'efficacia di metformina.
POSOLOGIA
Posologia. Adulti con normale funzione renale (GFR >= 90 mL/min): la dose della terapia ipoglicemizzante con Jentadueto deve essere stabilita su base individuale considerando l'attuale regime terapeutico del paziente, l'efficacia e la tollerabilita', e non deve eccedere la dose massima giornaliera raccomandata di 5 mg di linagliptin piu' 2.000 mg di metformina cloridrato. Pazienti non adeguatamente controllati dallamassima dose tollerata di metformina in monoterapia: per i pazienti non adeguatamente controllati dalla sola metformina, la dose iniziale usuale di Jentadueto deve corrispondere a 2,5 mg di linagliptin due volte al giorno (dose totale giornaliera di 5 mg) in aggiunta alla dose dimetformina che il paziente sta gia' assumendo. Pazienti che passano dalla co-somministrazione di linagliptin e metformina: per i pazienti che passano dalla co-somministrazione di linagliptin e metformina, il trattamento con Jentadueto deve essere iniziato alla dose di linagliptin e metformina che il paziente sta gia' assumendo. Pazienti non adeguatamente controllati dalla terapia di associazione doppia con la massima dose tollerata di metformina e una sulfanilurea: la dose di Jentadueto deve fornire 2,5 mg di linagliptin due volte al giorno (dose totalegiornaliera di 5 mg) ed una dose di metformina simile alla dose che il paziente sta gia' assumendo. Quando linagliptin piu' metformina cloridrato viene usato in associazione con una sulfanilurea, puo' essere richiesta una dose inferiore di sulfanilurea per ridurre il rischio diipoglicemia (vedere paragrafo 4.4). Pazienti non adeguatamente controllati dalla terapia di associazione doppia con insulina e la massima dose tollerata di metformina: la dose di Jentadueto deve fornire 2,5 mgdi linagliptin due volte al giorno (dose totale giornaliera di 5 mg) ed una dose di metformina simile alla dose che il paziente sta gia' assumendo. Quando linagliptin piu' metformina cloridrato viene usato in associazione con insulina, puo' essere richiesta una dose inferiore diinsulina per ridurre il rischio di ipoglicemia (vedere paragrafo 4.4).Per coprire le differenti dosi di metformina, Jentadueto e' disponibile nei dosaggi da 2,5 mg di linagliptin piu' 850 mg di metformina cloridrato e 2,5 mg di linagliptin piu' 1.000 mg di metformina cloridrato.Popolazioni speciali. Anziani: Jentadueto deve essere usato con cautela con l'avanzare dell'eta' poiche' la metformina e' escreta dal rene.E' necessario il monitoraggio della funzionalita' renale come supporto alla prevenzione dell'acidosi lattica associata a metformina, particolarmente negli anziani (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Compromissione renale: la GFR deve essere valutata prima di iniziare il trattamento con medicinali contenenti metformina e, successivamente, almeno una volta all'anno. Nei pazienti con aumentato rischio di ulteriore progressione della compromissione renale e negli anziani, la funzione renale deve essere valutata con maggior frequenza, ad es. ogni 3-6 mesi. I fattori che possono aumentare il rischio di acidosi lattica (vedere paragrafo 4.4) devono essere riesaminati prima di prendere in considerazionel'inizio del trattamento con metformina in pazienti con GFR < 60 mL/min. Qualora non fosse disponibile un dosaggio adeguato di Jentadueto, isingoli monocomponenti devono essere utilizzati al posto dell'associazione a dose fissa. Posologia per i pazienti con compromissione renale. GFR: 60-89 ml/ min. Metformina: la massima dose giornaliera e' 3.000mg. Una riduzione della dose puo' essere presa in considerazione a fronte del peggioramento della funzione renale. Linagliptin: nessun aggiustamento della dose. GFR: 45-59 ml/ min. Metformina: la massima dosegiornaliera e' 2.000 mg. La dose iniziale non deve superare meta' della dose massima. Linagliptin: nessun aggiustamento della dose. GFR: 30-44 ml/ min. Metformina: la massima dose giornaliera e' 1.000 mg. La dose iniziale non deve superare meta' della dose massima. Linagliptin: nessun aggiustamento della dose. GFR: <30 ml/ min. Metformina: metformina e' controindicata. Linagliptin: nessun aggiustamento della dose. Compromissione epatica: Jentadueto non e' raccomandato in pazienti con compromissione epatica a causa della presenza del principio attivo metformina (vedere paragrafi 4.3 e 5.2). Non vi e' esperienza clinica conJentadueto in pazienti con compromissione epatica. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di Jentadueto nei bambini e negli adolescenti di eta' compresa tra 0 e 18 anni non sono state stabilite. Nonci sono dati disponibili. Modo di somministrazione: Jentadueto deve essere assunto due volte al giorno, durante i pasti per ridurre le reazioni avverse gastrointestinali associate alla metformina. Tutti i pazienti devono proseguire la dieta con un'adeguata distribuzione dell'assunzione di carboidrati durante il giorno. I pazienti in sovrappeso devono proseguire il regime alimentare a ridotto apporto calorico. Se sidimentica una dose, questa deve essere assunta appena il paziente se ne ricorda. Tuttavia, non si deve assumere una dose doppia nello stessomomento. In tale caso, la dose dimenticata deve essere saltata.
PRINCIPI ATTIVI
Jentadueto 2,5 mg/850 mg compresse rivestite con film: ogni compressacontiene 2,5 mg di linagliptin e 850 mg di metformina cloridrato. Jentadueto 2,5 mg/1.000 mg compresse rivestite con film: ogni compressa contiene 2,5 mg di linagliptin e 1.000 mg di metformina cloridrato. Perl'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

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    COSTI:
    0-3km standard €2,43
    3-4 km standard + €1,22
    4-5 km standard + €1,83
    5-6 km standard + €2,44
    6-7 km standard + €3,05
    7-8 km standard + €3,66
    8-9 km standard + €4,88
    9-10 km standard + €6,10

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