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AVVERTENZE
Effusione coroidale, miopia acuta e glaucoma ad angolo chiuso secondario: i farmaci sulfamidici o derivati da sulfamidici possono causare una reazione idiosincrasica che determina effusione coroidale con difetti del campo visivo, miopia transitoria e glaucoma acuto ad angolo chiuso. I sintomi comprendono l'insorgenza acuta di ridotta acuita' visivao dolore oculare e in genere si manifestano da poche ore a settimanedall'inizio del trattamento. Se non trattato, il glaucoma acuto ad angolo chiuso puo' causare la perdita permanente della vista. Il trattamento primario consiste nell'interrompere la somministrazione del medicinale il piu' rapidamente possibile. Un pronto intervento medico o chirurgico puo' essere necessario qualora la pressione intraoculare dovesse rimanere non controllata. I fattori di rischio per sviluppare il glaucoma acuto ad angolo chiuso possono includere una storia di allergiaalla sulfonamide o alla penicillina. Avvertenze speciali: quando la funzionalita' epatica e' compromessa, i diuretici tiazidici possono provocare encefalopatia epatica, in particolare nei casi di squilibrio elettrolitico. La somministrazione del diuretico deve essere interrotta immediatamente se si manifesta questo disturbo. Fotosensibilita': casidi reazioni di fotosensibilita' sono stati riferiti con i tiazidi e idiuretici tiazidici (vedere paragrafo 4.8). Se la reazione di fotosensibilita' si verifica durante il trattamento, si consiglia di interromperlo. Nel caso si renda necessaria un'ulteriore somministrazione di indapamide, si consiglia di proteggere le aree esposte al sole o ai raggi UVA artificiali. Eccipienti: queste compresse contengono lattosio. Ipazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale. Speciali precauzioniper l'uso: equilibrio idro-elettrolitico. Concentrazione plasmatica disodio: questo parametro deve essere misurato prima di iniziare il trattamento e successivamente a intervalli regolari. Qualsiasi trattamento con diuretici puo' provocare iponatriaemia, a volte con conseguenzemolto serie. La caduta dei livelli plasmatici di sodio puo' essere inizialmente asintomatica, quindi un monitoraggio regolare risulta essenziale e deve essere ancora piu' frequente nei pazienti anziani e in quelli cirrotici (vedere paragrafi 4.8 e 4.9). Iponatriemia con ipovolemia possono essere responsabili della disidratazione ed ipotensione ortostatica. La perdita concomitante di ioni cloruro puo' portare ad un'alcalosi metabolica secondaria compensatoria: l'incidenza e l'entita' diquesto effetto sono lievi. Concentrazione plasmatica di potassio: ladeplezione di potassio con ipokaliemia e' il rischio principale associato ai tiazidi e ai diuretici correlati. Il rischio di insorgenza di ipokaliemia (< 3,4 mmol/l) deve essere evitato in alcune popolazioni adalto rischio, come gli anziani, i pazienti malnutriti e/o polimedicati, pazienti cirrotici con edema e ascite, pazienti affetti da arteriopatia coronarica e da insufficienza cardiaca. In questa situazione, l'ipokaliemia aumenta la tossicita' cardiaca dei preparati a base di digitale e i rischi di aritmie. Anche gli individui con un intervallo QT lungo sono a rischio, sia che l'origine sia congenita sia che sia iatrogena. L'ipokaliemia, cosi' come la bradicardia, costituisce quindi unfattore predisponente all'insorgenza di gravi aritmie, in particolaretorsioni di punta potenzialmente fatali. Un monitoraggio piu' frequente dei livelli plasmatici di potassio e' necessario in tutte le situazioni indicate sopra. La prima verifica dei livelli plasmatici di potassio deve essere eseguita durante la prima settimana successiva all'inizio della terapia. L'accertamento di un'ipokaliemia, ne richiede la correzione. L'ipokaliemia riscontrata in associazione con una bassa concentrazione sierica di magnesio puo' essere refrattaria al trattamento ameno che non venga corretto il magnesio sierico. Magnesio plasmatico:i diuretici tiazidici e affini, inclusa indapamide, possono aumentarel'escrezione urinaria di magnesio, che puo' provocare ipomagnesemia (vedere paragrafi4.5 e 4.8). Concentrazione plasmatica di calcio: i tiazidi e i diuretici correlati possono ridurre l'escrezione urinaria dicalcio e provocare un aumento lieve e transitorio dei livelli plasmatici di calcio. Una ipercalcemia evidente puo' essere dovuta a un iperparatiroidismo non riconosciuto in precedenza. Il trattamento deve essere interrotto prima dell'accertamento della funzionalita' della ghiandola paratiroidea. Glicemia: il monitoraggio della glicemia e' importante nei pazienti diabetici, in particolare in presenza di ipokaliemia. Uricemia: la tendenza agli attacchi di gotta puo' risultare aumentata nei pazienti che presentano iperuricemia. Funzionalita' renale e diuretici: i tiazidi e i diuretici correlati sono pienamente efficaci unicamente quando la funzionalita' renale e' normale o solo minimamente compromessa (livelli plasmatici di creatinina al di sotto di 25 mg/l, cioe' 220 mcmol/l in un individuo adulto). Negli anziani, la creatinina plasmatica deve essere aggiustata in relazione a eta', peso e sesso. L'ipovolemia, causata dalla perdita di liquidi e di sodio indotta dal diuretico all'inizio della terapia determina una riduzione della filtrazione glomerulare. Questo puo' portare a un aumento dell'urea ematica edella creatinina plasmatica. Questa insufficienza della funzionalita'renale transitoria non ha alcuna conseguenza negli individui con una funzionalita' renale normale, ma puo' far peggiorare una insufficienzarenale preesistente. Atleti: gli atleti devono essere a conoscenza delfatto che questo farmaco contiene un principio attivo in grado di determinare un esito positivo dei test antidoping.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Diuretico anti-ipertensivo.
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo, ad altre sulfonamidi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Grave insufficienza nella funzione renale. Encefalopatia epatica o funzionalita' epaticagravemente compromessa. Ipokaliemia.
DENOMINAZIONE
INDAPAMIDE DOC GENERICI 1,5 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: lattosio monoidrato, carbomero, idrossipropilcellulosa, magnesio stearato, silice colloidale anidra, talco. Rivestimento con film: opadry II pink con ipromellosa titanio diossido (E171),lattosio monoidrato, macrogol 3000, triacetato di glicerile, ossido giallo di ferro (E172), ossido rosso di ferro (E172), ossido nero di ferro (E172).
EFFETTI INDESIDERATI
Riepilogo del profilo di sicurezza. Le reazioni avverse piu' comunemente segnalate sono ipokaliemia, reazioni di ipersensibilita', prevalentemente dermatologiche, in soggetti con una predisposizione a reazioniallergiche ed asmatiche ed a eruzioni maculo papulose. La maggior parte degli eventi avversi relativi ai parametri clinici o di laboratorioe' dose-dipendente. I diuretici tiazidici, inclusa l'indapamide, possono provocare la comparsa dei seguenti effetti indesiderati, elencati in base alle seguenti frequenze: molto comune ( >= 1/10); comune ( >= 1/100, <1/10); non comune ( >= 1/1.000, <1/100); raro ( >= 1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: agranulocitosi, anemia aplastica, anemia emolitica, leucocitopenia, trombocitopenia. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto raro: ipercalcemia; comune: ipokaliemia (vedereparagrafo 4.4); non comune: iponatriemia (vedere paragrafo 4.4); raro: ipocloremia, ipomagnesemia. Patologie del sistema nervoso. Raro: vertigini, fatica, cefalea, parestesia; non nota: sincope. Patologie dell'occhio. Non nota: miopia, visione annebbiata, compromissione visiva,effusione coroidale. Patologie cardiache. Molto raro: aritmia; non nota: torsione di punta (potenzialmente fatale) (vedere paragrafi 4.4 e 4.5). Patologie vascolari. Molto raro: ipotensione. Patologie gastrointestinali. Non comune: vomito; raro: nausea, costipazione, secchezza della bocca; molto raro: pancreatite. Patologie epatobiliari. Molto raro: anomala funzionalità epatica; non nota: possibile insorgenza di encefalopatia epatica in caso di insufficienza epatica (vedere paragrafi 4.3 e 4.4), epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: reazioni di ipersensibilità, eruzioni maculo-papulose; non comune: porpora; molto raro: angioedema, orticaria, necrolisi epidermica tossica, Sindrome di Stevens- Johnson; non nota: possibile peggioramento di un preesistente lupus eritematoso acuto disseminato, reazioni difotosensibilità (vedere paragrafo 4.4). Patologie renali e urinarie. Molto raro: insufficienza renale. Patologie dell'apparato riproduttivoe della mammella. Non comune: disfunzione erettile. Esami diagnostici.Non nota: elettrocardiogramma: prolungamento dell'intervallo QT (vedere paragrafi 4.4 e 4.5), glucosio ematico aumentato, acido urico ematico aumentato, livelli di enzimi epatici elevati. Descrizione di reazioni avverse selezionate. Durante gli studi clinici di fase I e III chehanno confrontato indapamide 1,5 mg e 2,5 mg, l'analisi dei livelli dipotassio plasmatico ha mostrato un effetto dose-dipendente dell'indapamide: indapamide 1.5 mg, concentrazioni plasmatiche di potassio <3,4mmol/l sono state osservate nel 10% dei pazienti e concentrazioni <3,2mmol/l nel 4% dei pazienti dopo 4-6 settimane di trattamento. Dopo 12settimane di trattamento, la riduzione media del potassio nel sangueera di 0,23 mmol/l; indapamide 2.5 mg, concentrazioni plasmatiche di potassio <3,4 mmol/l sono state osservate nel 25% dei pazienti e concentrazioni <3,2 mmol/l nel 10% dei pazienti dopo 4-6 settimane di trattamento. Dopo 12 settimane di trattamento, la riduzione media del potassio nel sangue era di 0,41 mmol/l. Segnalazione delle reazioni avversesospette: la segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazionehttps://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: i dati relativi all'uso di indapamide in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato (meno di 300 gravidanze esposte). L'esposizione prolungata a tiazide durante il terzo trimestre digravidanza puo' ridurre il volume del plasma materno nonche' il flusso sanguigno utero-placentare, che possono provocare ischemia feto-placentare e ritardo della crescita. Gli studi condotti sugli animali nonindicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). A scopo precauzionale, e' preferibile evitare l'uso di indapamide durante la gravidanza. Allattamento: esistono informazioni insufficienti sull'escrezione di indapamide/metaboliti nellatte materno umano. Possono manifestarsi ipersensibilita' ai farmaciderivati delle sulfonamidi e ipokaliemia. Un rischio per i neonati/bambini non puo' essere escluso. L'indapamide e' strettamente correlata ai diuretici tiazidici che sono stati associati, durante l'allattamentocon latte materno, alla riduzione o anche alla soppressione della lattazione. L'indapamide non dovrebbe essere usata durante l'allattamentoal seno. Fertilita': studi di tossicita' riproduttiva non hanno evidenziato effetti sulla fertilita' nei ratti maschi e femmine (vedere paragrafo 5.3). Non sono previsti effetti sulla fertilita' umana.
INDICAZIONI
INDAPAMIDE DOC Generici 1,5 mg compresse a rilascio prolungato e' indicato nell'ipertensione arteriosa essenziale negli adulti.
INTERAZIONI
Associazioni non raccomandate. Litio: aumento dei livelli plasmatici di litio con segni di sovradosaggio, come in caso di regime alimentaresenza apporto di sale (ridotta escrezione urinaria di litio). Tuttavia, se l'uso dei diuretici e' necessario, sono richiesti un attento monitoraggio dei livelli plasmatici di litio e aggiustamenti posologici. Diuretici: la somministrazione concomitante di indapamide e diuretici che possono provocare ipokaliemia (bumetanide, furosemide, piretanide,tiazidi e xipamide) e' sconsigliata. Associazioni che richiedono precauzioni per l'uso. Farmaci che provocano torsioni di punta : antiaritmici di classe Ia (chinidina, idrochinidina, disopiramide); antiaritmicidi classe III (amiodarone, sotalolo, dofetilide, ibutilide). Alcuni antipsicotici: fenotiazine (clorpromazina, ciamemazina, levomepromazina, tioridazina, trifluoperazina), benzamidi (amisulpride, sulpiride, sultopride, tiapride) butirrofenoni (droperidolo, aloperidolo); altri: bepridile, cisapride, difemanile, eritromicina per via endovenosa, alofantrina, mizolastina, pentamidina, sparfloxacina, moxifloxacina, vincamina per via endovenosa. Rischio aumentato di aritmie ventricolari, inparticolare torsioni di punta (l'ipokaliemia e' un fattore di rischio). Monitorare l'ipokaliemia e correggerla, se necessario, prima di utilizzare questa combinazione. Si consiglia il monitoraggio clinico, degli elettroliti plasmatici e dell'ECG. Usare sostanze che non presentano lo svantaggio di determinare torsioni di punta in presenza di ipokaliemia . FANS (per via sistemica), inclusi gli inibitori selettivi della COX-2, acido salicilico a dosi elevate (>= 3 g/giorno): possibile riduzione dell'effetto anti-ipertensivo di indapamide. Rischio di insufficienza renale acuta nei pazienti disidratati (filtrazione glomerulareridotta). Idratare il paziente; monitorare la funzionalita' renale all'inizio del trattamento. Inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE inibitori): rischio di improvvisa ipotensione e/o insufficienza renale acuta quando la terapia con un ACE inibitore e' iniziata in presenza di una deplezione preesistente di sodio (in particolare nei pazienti con una stenosi dell'arteria renale). In caso di ipertensione, quando una precedente terapia con diuretici puo' aver provocato una deplezione di sodio, e' necessario: interrompere la terapia conil diuretico 3 giorni prima di iniziare la terapia con l'ACE inibitoree riprendere l'assunzione di un diuretico dotato di effetto ipokaliemico, se necessario; oppure somministrare basse dosi iniziali dell'ACEinibitore e aumentare il dosaggio in modo graduale. In caso di insufficienza cardiaca congestizia , iniziare con una dose molto bassa dell'ACE inibitore, possibilmente dopo una riduzione della dose del diuretico a effetto ipokaliemico assunto contemporaneamente. In tutti i casi ,monitorare la funzionalita' renale (creatinina plasmatica) durante leprime settimane di trattamento con un ACE inibitore. Altri agenti cheprovocano ipokaliemia: amfotericina B (per via endovenosa), gluco- emineral-corticoidi (per via sistemica), tetracosactide; lassativi stimolanti: aumento del rischio di ipokaliemia (effetto additivo). Monitoraggio dei livelli plasmatici di potassio e loro correzione, se necessaria. Va tenuto particolarmente presente in caso di terapia concomitante con digitale. Usare lassativi non stimolanti. Baclofene: aumentato effetto anti-ipertensivo. Idratare il paziente; monitorare la funzionalita' renale all'inizio del trattamento. Preparati a base di digitale:l'ipokaliemia e/o di magnesio predispone agli effetti tossici dei digitalici. E' necessario il controllo dei livelli di potassio, magnesio edell'ECG; se necessario, riconsiderare il trattamento. Associazioni che richiedono particolare attenzione. Allopurinolo: il trattamento concomitante con indapamide puo' aumentare l'incidenza delle reazioni diipersensibilita' all'allopurinolo. Associazioni da tenere in considerazione. Diuretici risparmiatori di potassio (amiloride, spironolattone,triamterene): mentre le combinazioni razionali siano utili in alcunipazienti, si potrebbero manifestare ipokaliemia o iperkaliemia (in particolare nei pazienti affetti da insufficienza renale o diabete). I livelli plasmatici di potassio e l'ECG vanno monitorati e, se necessario, la terapia va riconsiderata. Metformina: aumentato rischio di acidosi lattica indotta dalla metformina, dovuta alla possibilita' di insufficienza della funzione renale associata all'assunzione di diuretici epiu' in particolare di diuretici dell'ansa. Non usare la metformina quando i livelli plasmatici di creatinina superano i 15 mg/l (135 mcmol/l) nell'uomo e 12 mg/l (110 mcmol/l) nella donna. Mezzi di contrasto iodati: in presenza di disidratazione provocata da diuretici, aumentatorischio di insufficienza renale acuta, in particolare quando si utilizzano dosi elevate di mezzi di contrasto iodati. Si consiglia la reidratazione prima di somministrare il composto iodato. Antidepressivi imipraminici, neurolettici: aumento dell'effetto anti-ipertensivo e del rischio di ipotensione ortostatica (effetto additivo). (Sali di) calcio: rischio di ipercalcemia risultante da una ridotta eliminazione urinaria di calcio. Ciclosporina, tacrolimus: rischio di un aumento dei livelli plasmatici di creatinina senza alcuna alterazione dei livelli diciclosporina circolante, anche in assenza di deplezione di liquidi/sodio. Corticosteroidi, tetracosactide (per via sistemica): effetto anti-ipertensivo ridotto (ritenzione di liquidi/sodio dovuta ai corticosteroidi).
POSOLOGIA
Posologia. Una compressa ogni 24 ore, preferibilmente al mattino da deglutire intera con acqua, senza masticare. A dosi piu' elevate, l'azione anti-ipertensiva di indapamide non risulta potenziata, mentre aumenta l'effetto saluretico. Popolazioni speciali Pazienti con danno renale (vedere paragrafi 4.3 e 4.4 ): in caso di grave insufficienza nellafunzione renale (clearance della creatinina al di sotto di 30 ml/min),la terapia e' controindicata. I tiazidi e i diuretici correlati sonopienamente efficaci unicamente quando la funzionalita' renale e' normale o solo minimamente compromessa. Anziani (vedere paragrafo 4.4): negli anziani, la creatinina plasmatica va aggiustata in relazione a eta', peso e sesso. I pazienti anziani possono essere trattati con INDAPAMIDE DOC Generici quando la funzionalita' renale e' normale o solo minimamente compromessa. Pazienti con compromissione epatica (vedere paragrafi 4.3 e 4.4) : in caso di grave compromissione della funzionalita'epatica, il trattamento e' controindicato. Popolazione pediatrica: lasicurezza e l'efficacia di INDAPAMIDE DOC Generici nei bambini e negliadolescenti non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili . Modo di somministrazione: uso orale.
PRINCIPI ATTIVI
Ciascuna compressa a rilascio prolungatocontiene 1,5 mg di indapamide.Eccipiente con effetti noti: 123,2 mg di lattosio monoidrato. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.