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AVVERTENZE
Non usare Incresync in pazienti affetti da diabete mellito di tipo 1 perchè non sostituisce l'insulina. Pioglitazone può causare ritenzione idrica che può esacerbare o precipitare un'insufficienza cardiaca. Quando vengono trattati pazienti che presentano almeno un fattore di rischio per lo sviluppo di insufficienza cardiaca congestizia, iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibile e aumentare la dose gradualmente. Osservare i pazienti per segni e sintomi di insufficienza cardiaca, aumento di peso o edema; specie quelli con una ridotta riserva cardiaca. Riportati casi di insufficienza cardiaca quando pioglitazone è usato in combinazione con insulina o in pazienti con storia di insufficienza cardiaca. Monitorare i pazienti per segni e sintomi di insufficienza cardiaca, aumento di peso ed edema quando pioglitazone è usato in combinazione con insulina. Poiché sia insulina che pioglitazone sono associati a ritenzione idrica, la cosomministrazione può aumentare il rischio di edema. Riportati casi di edema periferico e insufficienza cardiaca anche in pazienti che usavano insieme pioglitazone e FANS. Sospendere pioglitazone se si manifesta qualsiasi deterioramento dello stato cardiaco. Alla luce dei rischi correlati all'età, considerare attentamente negli anziani il bilancio tra i benefici ed i rischi sia prima che durante il trattamento con Incresync. Valutare i fattori di rischio per il carcinoma della vescica prima di iniziare il trattamento con Incresync (i rischi includono l'età, il fumo, l'esposizione ad alcune sostanze usate in ambienti lavorativi o chemioterapici). Qualunque ematuria macroscopica deve essere indagata prima di iniziare la terapia. I pazienti devono consultare immediatamente il proprio medico se durante il trattamento dovesse insorgere ematuria macroscopica o altri sintomi quali disuria o urgenza della minzione. Raramente riportata disfunzione epatocellulare con pioglitazone. Ricevute per alogliptin segnalazioni di disfunzioni epatiche compresa la compromissione epatica. Si raccomanda, quindi, che i pazienti trattati con Incresync siano sottoposti a monitoraggio periodico degli enzimi epatici. Gli enzimi epatici devono essere controllati in tutti i pazienti prima di iniziare la terapia. La terapia con Incresync non deve essere iniziata in pazienti con aumentati livelli basali degli enzimi epatici (ALT > 2,5 volte il limite superiore della norma) o con qualsiasi evidenza di malattia epatica. Dopo l'inizio della terapia, monitorare gli enzimi epatici periodicamente in base al giudizio clinico. Se i livelli di ALT sono aumentati di 3 volte il limite superiore della norma, rivalutare i livelli degli enzimi epatici appena possibile. Se i livelli di ALT rimangono > 3 volte il limite superiore della norma, interrompere la terapia. Controllare gli enzimi epatici se qualche paziente manifesta sintomi che suggeriscono disfunzione epatica. La decisione se continuare a trattare il paziente con Incresync deve essere guidata dal giudizio clinico in attesa delle valutazioni di laboratorio. Se si manifesta ittero, sospendere il medicinale. Poiché per i pazienti affetti da compromissione renale moderata o severa, o malattia renale allo stadio terminale che richiede dialisi, è necessario un aggiustamento della dose di alogliptin, prima dell'inizio della terapia e periodicamente in seguito, si raccomanda un'adeguata valutazione della funzione renale. Incresync non è raccomandato in pazienti con severa compromissione renale o malattia renale allo stadio terminale che richiede dialisi. Non usare la co-somministrazione di alogliptin più pioglitazone in dialisi. Con pioglitazone si è evidenziato aumento di peso, dose correlato, che può essere dovuto ad accumulo di adipe e, in qualche caso, associato a ritenzione idrica. In alcuni casi l'aumento di peso può essere un sintomo di insufficienza cardiaca, quindi monitorare il peso attentamente. Il controllo della dieta fa parte del trattamento del diabete. I pazienti devono seguire rigorosamente una dieta a calorie controllate. Si è manifestata una piccola riduzione dell'emoglobina media (riduzione relativa del 4%) e dell'ematocrito (riduzione relativa del 4,1%) durante la terapia con pioglitazone, consistente in emodiluizione. Osservate modifiche simili in pazienti trattati con metformina (riduzione relativa dell'emoglobina 3-4% e dell'ematocrito 3,6-4,1%) ed in misura minore in quelli trattati con sulfonilurea e insulina (riduzione relativa dell'emoglobina 1-2% e dell'ematocrito 1-3,2%) in studi comparativi controllati con pioglitazone. Dato l'incremento di rischio di ipoglicemia in combinazione con metformina, si può considerare una dose inferiore di metformina o di pioglitazone per ridurre il rischio di ipoglicemia con l'uso di questa associazione. L'uso diIncresync come terapia tripla con una sulfonilurea non è raccomandato. Non usare Incresync con insulina. Riportato con i tiazolidinedioni edema maculare diabetico, con diminuzione dell'acuità visiva. Molti dei pazienti hanno manifestato edema periferico concomitante. Fare attenzione alla possibilità di edema maculare se i pazienti trattati con Incresync riferiscono disturbi della acuità visiva; considerare l'opportunità di una appropriata visita oftalmologica. Osservate reazioni di ipersensibilità e condizioni di dermatite esfoliativa con gli inibitori DPP-4 e spontaneamente riportate per alogliptin nella fase. Segnalate reazioni anafilattiche con una bassa incidenza. Associato l'impiego di inibitori DPP-4 a un rischio di sviluppare una pancreatite acuta. Se si sospetta pancreatite, interrompere il trattamento. Cautela nei pazienti con storia di pancreatite. Osservata un'aumentata incidenza di fratture ossee nelle donne. Considerare il rischio di fratture nella terapia a lungo termine dei pazienti trattati. Come conseguenza dell'aumentata azione dell'insulina, il trattamento con pioglitazone in pazienti con sindrome dell'ovaio policistico può causare la ripresa dell'ovulazione. Queste pazienti possono essere a rischio di gravidanza. Le pazienti devono essere consapevoli, pertanto, del rischio di gravidanza e se la paziente desidera intraprendere una gravidanza o se interviene una gravidanza il trattamento deve essere interrotto. Cautela durante la cosomministrazione di inibitori o induttori del citocromo P450 2C8. Monitorare il controllo glicemico attentamente. Considerare l'aggiustamento della dose di pioglitazone all'interno della posologia raccomandata o modifiche nel trattamento del diabete. Le compresse contengono lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Medicinali usati nel diabete; combinazioni di medicinali orali per la riduzione del glucosio nel sangue.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di temperatura per la conservazione. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti o storia di una severa reazione di ipersensibilita', compresi reazione anafilattica, shock anafilattico e angioedema, a qualsiasi inibitore della dipeptidil peptidasi-4 (DPP-4); insufficienza cardiaca o storia di insufficienza cardiaca (NYHA stadi da I a IV); compromissione epatica; chetoacidosi diabetica; carcinoma della vescica in fase attiva o anamnesi positiva per carcinoma della vescica; ematuria macroscopica di natura non accertata.
DENOMINAZIONE
INCRESYNC COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa. Mannitolo, cellulosa microcristallina, idrossipropilcellulosa, sodio croscramelloso, magnesio stearato, lattosio monoidrato. Rivestimento con film. INSERIRE TABELLA
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza. La pancreatite acuta e' una reazione avversa severa ed e' riconducibile al componente alogliptin del farmaco. Le reazioni di ipersensibilita', inclusa la sindrome di Stevens-Johnson, le reazioni anafilattiche e l'angioedema sono gravi e sono dovute al componente alogliptin del medicinale. Altre reazioni, come infezioni delle vie respiratorie superiori, sinusite, cefalea, ipoglicemia, nausea, aumento ponderale ed edema possono verificarsi frequentemente (da >=1/100 a <1/10). Studi clinici condotti a supporto dell'efficacia e sicurezza del farmaco prevedevano la co-somministrazione di alogliptin e pioglitazone in compresse separate. Tuttavia, i risultati degli studi di bioequivalenza hanno dimostrato che le compresse rivestite con film sono bioequivalenti alle dosi corrispondenti di alogliptin e pioglitazone co-somministrati in compresse separate. Le informazioni fornite si basano su un totale di 3.504 pazienti con diabete mellito di tipo 2, comprendenti 1.908 pazienti trattati con alogliptin e pioglitazone, che hanno partecipato a 4 studi clinici di fase 3 in doppio cieco controllati con controllo attivo o placebo. Questi studi hanno valutato gli effetti di alogliptin e pioglitazone co-somministrati sul controllo glicemico e la loro sicurezza come terapia di combinazione iniziale, come duplice terapia in pazienti inizialmente trattati con solo pioglitazone (con o senza metformina o una sulfonilurea) e come terapia aggiuntiva alla metformina. Le reazioni avverse sono elencate secondo la classificazione per sistemi e organi e per frequenza. Le frequenze sono definite come molto comune (>=1/10); comune (da >=1/100 a <1/10); non comune (da >=1/1.000, <1/100); raro (da >=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Infezioni e infestazioni. Infezioni delle vie respiratorie superiori. Alogliptin: comune; pioglitazone: comune; incresync: comune. Rinofaringite. Alogliptin: comune. Sinusite. Pioglitazone: non comune; incresync: comune. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Carcinoma della vescica. Pioglitazone: non comune. Disturbi del sistema immunitario. Ipersensibilità. Alogliptin: non nota. Ipersensibilità e reazioni allergiche. Pioglitazone: non nota. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Ipoglicemia. Alogliptin: comune; incresync: comune. Patologie del sistema nervoso. Mal di testa. Alogliptin: comune; incresync: comune. Ipoestesia. Pioglitazone: comune. Insonnia. Pioglitazone: non comune. Patologie dell'occhio. Disturbi visivi. Pioglitazone: comune. Edema maculare. Pioglitazone: non nota. Patologie gastrointestinali. Dolore addominale. Alogliptin: comune; incresync: comune. Malattia da reflusso gastroesofageo. Alogliptin: comune. Diarrea. Alogliptin: comune. Dispepsia. Incresync: comune. Nausea. Incresync: comune. Pancreatite acuta. Alogliptin: non nota. Patologie epatobiliari. Disfunzione epatica compresa insufficienza epatica. Alogliptin: non nota. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Prurito. Alogliptin: comune; incresync: comune. Rash. Alogliptin: comune. Condizioni di dermatite esfoliativa compresa la sindrome di Stevens-Johnson. Alogliptin: non nota. Eritema multiforme. Alogliptin: non nota. Angioedema. Alogliptin: non nota. Orticaria. Alogliptin: non nota. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Mialgia. Incresync: comune. Frattura ossea. Pioglitazone: comune. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Edema periferico. Incresync: comune. Aumento ponderale. Incresync: comune. Esami diagnostici. Aumento ponderale. Pioglitazone: comune. Aumento dell'alanina aminotransferasi. Pioglitazone: non nota. Descrizione delle reazioni avverse selezionate. Le segnalazioni spontanee post-commercializzazione di reazioni di ipersensibilita' in pazienti trattati con pioglitazone comprendono anafilassi, angioedema e orticaria. Disturbi visivi sono stati riportati principalmente ad inizio trattamento e sono correlati alle modifiche della glicemia dovute ad una alterazione temporanea della turgidita' e dell'indice di rifrazione del cristallino come osservato con altri agenti ipoglicemizzanti. In studi clinici controllati e' stato riportato edema nel 6-9% dei pazienti trattati per un anno con pioglitazone. I casi di edema sono stati generalmente da lievi a moderati e di solito non hanno richiesto interruzione del trattamento. Durante la commercializzazione, sono stati riferiti casi di fratture ossee in pazienti di entrambi i sessi. In studi controllati con medicinale di confronto attivo l'aumento di peso medio con pioglitazone somministrato per un anno in monoterapia e' stato di 2-3 kg. Questo risultato e' stato simile a quello osservato nel gruppo di confronto con sulfonilurea. L'aumento di peso medio in un anno e' stato di 1,5 kg negli studi in cui pioglitazone e' stato associato a metformina e di 2,8 kg negli studi in cui pioglitazone e' stato associato a sulfonilurea. Nei gruppi di confronto l'aggiunta di sulfonilurea a metformina ha determinato un aumento del peso medio di 1,3 kg e l'aggiunta di metformina a sulfonilurea ha determinato una perdita di peso medio di 1,0 kg. Negli studi clinici con pioglitazone, l'incidenza dell'aumento dell'ALT di 3 volte il limite superiore della norma e' stata uguale al placebo ma inferiore a quella osservata nei gruppi di confronto trattati con metformina o sulfonilurea. I livelli medi degli enzimi epatici sono diminuiti con il trattamento con pioglitazone. Nell'esperienza post-commercializzazione si sono manifestati rari casi di enzimi epatici elevati e di disfunzione epatocellulare. Sebbene in casi molto rari siano stati riportati esiti fatali, la relazione causale non e' stata stabilita. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Non ci sono dati relativi all'uso del farmaco in donne in gravidanza. Studi condotti sugli animali in trattamento con alogliptin piu' pioglitazone come trattamento combinato hanno evidenziato tossicita' riproduttiva (lieve aumento di ritardo della crescita fetale correlata al pioglitazone e variazioni viscerali del feto). Il medicinale non deve essere usato durante la gravidanza. Rischi correlati ad alogliptin. Non ci sono dati relativi all'uso di alogliptin in donne in gravidanza. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti relativi alla tossicita' riproduttiva. Rischi correlati a pioglitazone. Non sono disponibili dati adeguati sull'uomo per determinare la sicurezza di pioglitazone durante la gravidanza. Studi condotti sull'animale con pioglitazone hanno evidenziato un rallentamento dello sviluppo del feto. Questa osservazione e' stata attribuita all'azione di pioglitazone nel diminuire l'iperinsulinemia materna e all'aumentata insulino-resistenza che si verifica durante la gravidanza riducendo quindi la disponibilita' dei substrati metabolici per la crescita fetale. La rilevanza di un simile meccanismo nell'uomo non e' chiara. Non sono stati effettuati studi su animali durante l'allattamento con le sostanze attive associate del medicinale. In studi eseguiti con le singole sostanze attive, sia alogliptin che pioglitazone venivano escreti nel latte di ratti durante l'allattamento. Non e' noto se alogliptin e pioglitazone siano escreti nel latte umano. Un rischio per i lattanti non puo' essere escluso. Deve essere presa la decisione se interrompere l'allattamento con latte materno o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con il farmaco tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna. L'effetto del farmaco sulla fertilita' degli esseri umani non e' stato studiato. Non sono stati osservati effetti avversi sulla fertilita' in studi condotti su animali con alogliptin. Negli studi sulla fertilita' condotti sugli animali con pioglitazone non sono stati osservati effetti sulla copulazione, sulla fecondazione o sull'indice di fertilita'.
INDICAZIONI
Il farmaco e' indicato come trattamento di seconda o terza linea in pazienti adulti di eta' pari o superiore a 18 anni affetti da diabete mellito di tipo 2: come aggiunta alla dieta e all'esercizio fisico per migliorare il controllo glicemico nei pazienti adulti (in particolare i pazienti in sovrappeso) non adeguatamente controllati con il solo pioglitazone e per i quali metformina e' inappropriata per controindicazioni o intolleranza. In combinazione a metformina (cioe' terapia di combinazione triplice) come aggiunta alla dieta e all'esercizio fisico per migliorare il controllo glicemico in pazienti adulti (in particolare i pazienti in sovrappeso) non adeguatamente controllati dalla dose massima tollerata di metformina e pioglitazone. Inoltre, il medicinale puo' essere utilizzato per sostituire compresse separate di alogliptin e pioglitazone in quei pazienti adulti di eta' pari o superiore a 18 anni affetti da diabete mellito di tipo 2 gia' trattati con questa combinazione. Dopo l'inizio della terapia con Incresync, i pazienti devono essere rivalutati dopo 3-6 mesi per verificare l'adeguatezza della risposta al trattamento (per esempio, la riduzione della HbA1c). Nei pazienti che non rispondono adeguatamente, Incresync deve essere interrotto. Alla luce dei potenziali rischi di una terapia prolungata con pioglitazone, i prescrittori devono confermare, in occasione delle visite successive di routine che i benefici del trattamento siano mantenuti.
INTERAZIONI
La co-somministrazione di 25 mg di alogliptin una volta al giorno e di 45 mg di pioglitazone una volta al giorno per 12 giorni in soggetti sani non ha mostrato effetti clinicamente rilevanti sulla farmacocinetica di alogliptin, pioglitazone o dei rispettivi metaboliti attivi. Con il farmaco non sono stati effettuati studi di interazione farmacocinetica specifici. Il paragrafo seguente descrive le interazioni osservate con i singoli componenti di Incresync (alogliptin/pioglitazone) come segnalato nei rispettivi Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto. Interazioni con pioglitazone. La co-somministrazione di pioglitazone con gemfibrozil (un inibitore del citocromo P450 2C8) e' nota per comportare un aumento di 3 volte dell'AUC di pioglitazone. Poiche' e' possibile un aumento degli eventi avversi dose-correlati, puo' essere necessario diminuire la dose di pioglitazone quando gemfibrozil e' somministrato in concomitanza. Si deve considerare un attento monitoraggio del controllo glicemico. La co-somministrazione di pioglitazone con rifampicina (un induttore del citocromo P450 2C8) ha comportato una diminuzione del 54% dell'AUC di pioglitazone. Puo' essere necessario aumentare la dose di pioglitazone quando la rifampicina e' somministrata in concomitanza. Si deve considerare un attento monitoraggio del controllo glicemico. Studi di interazione hanno dimostrato che pioglitazone non ha alcun effetto rilevante ne' sulla farmacocinetica ne' sulla farmacodinamica di digossina, warfarin, fenprocumone o metformina. La co-somministrazione di pioglitazone con sulfoniluree non sembra influenzare la farmacocinetica della sulfonilurea. Studi condotti nell'uomo suggeriscono che non vi sia induzione del principale citocromo inducibile P450, 1A, 2C8/9 e 3A4. Studi in vitro non hanno evidenziato alcuna inibizione di ogni sottotipo di citocromo P450. Non sono attese interazioni con medicinali metabolizzati da tali enzimi, ad es. contraccettivi orali, ciclosporina, calcio-antagonisti e inibitori della HMGCoA reduttasi. Effetti di altri medicinali su alogliptin. Alogliptin e' principalmente escreto immodificato nell'urina e la metabolizzazione da parte del sistema enzimatico citocromo (CYP) P450 e' trascurabile. Le interazioni con gli inibitori CYP non sono pertanto previste e non sono state osservate. I risultati degli studi di interazione clinica dimostrano inoltre che non vi sono effetti clinicamente rilevanti di gemfibrozil (un inibitore CYP2C8/9), fluconazolo (un inibitore CYP2C9), chetoconazolo (un inibitore CYP3A4), ciclosporina (un inibitore della glicoproteina-P), voglibosio (un inibitore della alfa-glucosidasi), digossina, metformina, cimetidina, pioglitazone o atorvastatina sulla farmacocinetica di alogliptin. Effetti di alogliptin su altri medicinali. Studi in vitro suggeriscono che alogliptin non inibisce ne' induce isoforme del CYP 450 a concentrazioni ottenute con la dose raccomandata di 25 mg di alogliptin. L'interazione con substrati di isoforme del CYP 450 non sono pertanto previste e non sono state osservate. In studi in vitro, alogliptin non e' risultato essere ne' un substrato ne' un inibitore dei trasportatori chiave associati alla distribuzione del principio attivo nel rene: trasportatore anionico organico-1, trasportatore anionico organico-3 oppure trasportatore cationico organico-2 (OCT2). Inoltre, i dati clinici non suggeriscono interazione con gli inibitori della glicoproteina-P o substrati. In studi clinici, alogliptin non ha avuto effetto clinicamente rilevante sulla farmacocinetica di caffeina, (R)-warfarin, pioglitazone, gliburide, tolbutamide, (S)-warfarin, destrometorfano, atorvastatina, midazolam, un contraccettivo orale (noretindrone e etinilestradiolo), digossina, fexofenadina, metformina, o cimetidina, offrendo quindi prova in vivo di una bassa propensione a causare interazione con i substrati di CYP1A2, CYP3A4, CYP2D6, CYP2C9, glicoproteina-P e OCT2. In soggetti sani, alogliptin non ha avuto effetti sul tempo di protrombina o International Normalised Ratio (INR) quando somministrato in concomitanza con warfarin. Combinazione di alogliptin con altri medicinali antidiabetici. I risultati degli studi di alogliptin con metformina, pioglitazone (tiazolidinedione), voglibosio (inibitore dell'alfaglucosidasi) e gliburide (sulfonilurea) non hanno mostrato interazioni farmacocinetiche di rilevanza clinica.
POSOLOGIA
Per i differenti regimi posologici, il farmaco e' disponibile in compresse rivestite con film da 25 mg/30 mg, 25 mg/45 mg, 12,5 mg/30 mg e 12,5 mg/45 mg. Adulti (eta' >= 18 anni). La dose deve essere personalizzata sulla base del regime di terapia attuale del paziente. Per i pazienti intolleranti a metformina o per i quali metformina e' controindicata, non adeguatamente controllati con il solo pioglitazone , la dose raccomandata e' di una compressa da 25 mg/30 mg o 25 mg/45 mg una volta al giorno in base alla dose di pioglitazone che si sta gia' assumendo. Per i pazienti non adeguatamente controllati da terapia duplice con pioglitazone e la dose massima tollerata di metformina , deve essere mantenuta la dose di metformina e il farmaco somministrato in concomitanza. La dose raccomandata e' di una compressa da 25 mg/30 mg o 25 mg/45 mg una volta al giorno in base alla dose di pioglitazone che si sta gia' assumendo. Prestare attenzione all'utilizzo di alogliptin in combinazione con metformina e un tiazolidinedione in quanto e' stato osservato un incremento di rischio di ipoglicemia con questa terapia tripla. In caso di ipoglicemia, puo' essere considerata una dose inferiore di tiazolidinedione o metformina. Per pazienti che passano da compresse separate di alogliptin e pioglitazone , sia alogliptin che pioglitazone devono essere prescritti al dosaggio giornaliero che si sta gia' assumendo. Dose massima giornaliera. La dose massima giornaliera raccomandata di 25 mg di alogliptin e 45 mg di pioglitazone non deve essere superata. Popolazioni speciali. Anziani (eta' >= 65 anni). Non e' necessario alcun aggiustamento della dose in base all'eta'. Tuttavia, il dosaggio di alogliptin deve essere stabilito con prudenza in pazienti di eta' avanzata a causa della potenziale ridotta funzionalita' renale in questa popolazione. Compromissione renale. Per i pazienti con compromissione renale lieve (clearance della creatinina [CrCl] da > 50 a <= 80 mL/min), non occorre aggiustamento della dose. Per i pazienti con compromissione renale moderata (CrCl da >= 30 a <= 50 mL/min), deve essere somministrata meta' della dose raccomandata di alogliptin. Pertanto una compressa da 12,5 mg/30 mg o 12,5 mg/45 mg una volta al giorno, in base al dosaggio di pioglitazone gia' assunto, e' raccomandata in pazienti con compromissione renale moderata. Il farmaco non e' raccomandato per pazienti con severa compromissione renale (CrCl < 30 mL/min) o malattia renale in fase terminale che richiede dialisi. Prima di iniziare la somministrazione e periodicamente in seguito si raccomanda un'appropriata valutazione della funzione renale. Compromissione epatica. Il farmaco non deve essere usato per pazienti con compromissione epatica. Popolazione pediatrica. La sicurezza e l'efficacia nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore a 18 anni non sono ancora state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione. Uso orale. Incresync deve essere assunto una volta al giorno indipendentemente dai pasti. Le compresse devono essere deglutite intere con acqua. Se si dimentica una dose, questa deve essere assunta non appena il paziente se ne ricorda. Non assumere una dose doppia nello stesso giorno.
PRINCIPI ATTIVI
Incresync 12,5 mg/30 mg compresse rivestite con film. Ciascuna compressa contiene alogliptin benzoato e pioglitazone cloridrato equivalenti a 12,5 mg di alogliptin e 30 mg di pioglitazone. Incresync 12,5 mg/45 mg compresse rivestite con film. Ciascuna compressa contiene alogliptin benzoato e pioglitazone cloridrato equivalenti a 12,5 mg di alogliptin e 45 mg di pioglitazone. Incresync 25 mg/30 mg compresse rivestite con film. Ciascuna compressa contiene alogliptin benzoato e pioglitazone cloridrato equivalenti a 25 mg di alogliptin e 30 mg di pioglitazone. Incresync 25 mg/45 mg compresse rivestite con film. Ciascuna compressa contiene alogliptin benzoato e pioglitazone cloridrato equivalenti a 25 mg di alogliptin e 45 mg di pioglitazone.