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AVVERTENZE
Ikervis non e' stato studiato in pazienti con precedente anamnesi di herpes oculare e deve quindi essere usato con cautela in questi pazienti. Lenti a contatto: i pazienti che indossano lenti a contatto non sono stati studiati. Si raccomanda un attento monitoraggio nei pazienti affetti da severa cheratite. Prima dell'instillazione del collirio, almomento di andare a dormire, le lenti a contatto devono essere rimosse; possono essere inserite nuovamente al momento del risveglio. Terapieconcomitanti: l'esperienza d'uso della ciclosporina nel trattamento di pazienti affetti da glaucoma e' limitata. Occorre esercitare un monitoraggio clinico regolare nel trattare questi pazienti con Ikervis, soprattutto se in concomitanza vengono assunti beta bloccanti, che notoriamente riducono la secrezione lacrimale. Effetti sul sistema immunitario: i medicinali oftalmici che influiscono sul sistema immunitario, inclusa la ciclosporina, possono compromettere le difese dell'ospite contro infezioni e neoplasie locali. Pertanto, e' raccomandato l'esame regolare dell'occhio/i, ad es. almeno ogni 6 mesi, in caso di uso di Ikervis per diversi anni. Contenuto di cetalconio cloruro: Ikervis contiene cetalconio cloruro. Togliere le lenti a contatto prima di usare questo medicinale; le lenti possono essere inserite nuovamente al momento del risveglio. Il cetalconio cloruro puo' causare irritazione agli occhi. I pazienti devono essere monitorati in caso di uso prolungato.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Oftalmologici.
CONSERVAZIONE
Non congelare. Conservare a temperatura inferiore a 25 gradi C. Dopo l'apertura dei sacchetti di alluminio, i contenitori monodose devono essere conservati nei sacchetti per proteggere il medicinale dalla lucee per evitarne l'evaporazione. Eventuali contenitori monodose aperti contenenti emulsione residua devono essere gettati immediatamente dopol'uso.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Neoplasie o condizioni precancerose a livello oculare o perioculare. Infezione oculare o perioculare attiva osospetta.
DENOMINAZIONE
IKERVIS 1 MG/ML COLLIRIO, EMULSIONE
ECCIPIENTI
Trigliceridi a catena media, cetalconio cloruro, glicerolo, tiloxapolo, polossamero 188, idrossido di sodio (per la correzione del pH), acqua per preparazioni iniettabili.
EFFETTI INDESIDERATI
Sintesi del profilo di sicurezza Le piu' comuni reazioni avverse sonodolore oculare (19,0%), irritazione oculare (17,5%), iperemia oculare(5,5%), aumento della lacrimazione (4,9%) ed eritema palpebrale (1,7%), che generalmente sono transitorie e si sono verificate durante l'instillazione. Queste reazioni avverse sono coerenti con quelle segnalatedurante l'esperienza post-marketing. Negli studi clinici o durante l'esperienza post-marketing sono state osservate le seguenti reazioni avverse, ordinate in accordo alla classificazione per sistemi e organi eclassificate secondo la seguente convenzione: molto comune (>=1/10),comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Infezioni ed infestazioni. Non comune: cheratite batterica, herpes zoster oftalmico. Patologie dell'occhio. Molto comune: dolore oculare, irritazione oculare;comune: eritema palpebrale, aumento della lacrimazione, iperemia oculare, visione offuscata, edema palpebrale, iperemia congiuntivale, prurito oculare; non comune: edema congiuntivale, disordine lacrimale, secrezione oculare, irritazione congiuntivale, congiuntivite, sensazionedi corpo estraneo nell'occhio, depositi oculari, cheratite, blefarite,calazio, infiltrati della cornea, cicatrici corneali, prurito palpebrale, iridociclite, fastidio oculare. Patologie sistemiche e condizionirelative alla sede di somministrazione. Non comune: reazione nella sede di instillazione. Patologie del sistema nervoso. Non comune: cefalea. Descrizione di reazioni avverse selezionate. Dolore oculare: una reazione avversa riferita di frequente in associazione all'uso di Ikervis durante gli studi clinici probabilmente e' da attribuire alla ciclosporina. Infezioni generalizzate e localizzate: i pazienti in terapia immunosoppressiva, inclusa la ciclosporina, presentano un rischio aumentato di infezioni. Possono verificarsi sia infezioni generalizzate siainfezioni locali. E' anche possibile che infezioni preesistenti si aggravino (paragrafo 4.3). Sono stati segnalati poco comunemente casi diinfezioni associati all'uso di Ikervis. Come misura precauzionale, e'necessario prendere provvedimenti per ridurre l'assorbimento sistemico, (vedere il paragrafo 4.2). Segnalazione delle reazioni avverse sospette: la segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Donne in eta' fertile/contraccezione nelle donne: Ikervis non e' raccomandato in donne in eta' fertile che non usano efficaci misure contraccettive. Gravidanza: i dati relativi all'uso di Ikervis in donne in gravidanza non esistono. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicita' riproduttiva in seguito alla somministrazione sistemica di ciclosporina a un'esposizione ritenuta sufficientemente superiore all'esposizione umana massima, il che indica una scarsa rilevanza per l'uso clinico di Ikervis. Ikervis non e' raccomandato durante la gravidanza ameno che il potenziale beneficio per la madre non superi il possibilerischio per il feto. Allattamento: dopo somministrazione orale, la ciclosporina e' escreta nel latte materno. Esistono informazioni insufficienti relative agli effetti della ciclosporina su neonati/lattanti. E'tuttavia improbabile che la somministrazione di ciclosporina in collirio alle dosi terapeutiche determini la presenza di quantita' sufficienti di prodotto nel latte materno. Si deve decidere se interrompere l'allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con Ikervis tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna. Fertilita': non sonodisponibili dati relativi agli effetti di Ikervis sulla fertilita' umana. Non sono stati riferiti danni alla fertilita' negli animali trattati con ciclosporina per via endovenosa (vedere paragrafo 5.3).
INDICAZIONI
Trattamento della cheratite severa in pazienti adulti con sindrome dell'occhio secco non migliorata malgrado il trattamento con sostituti lacrimali (vedere paragrafo 5.1).
INTERAZIONI
Non sono stati effettuati studi d'interazione con Ikervis. Associazione con altri medicinali che influenzano il sistema immunitario: la somministrazione concomitante di Ikervis e colliri contenenti corticosteroidi potrebbe potenziare gli effetti della ciclosporina sul sistema immunitario (vedere paragrafo 4.4).
POSOLOGIA
Il trattamento deve essere iniziato da un oculista o un operatore sanitario esperto in oftalmologia. Posologia: la dose raccomandata e' unagoccia una volta al giorno da applicare nell'occhio/i interessato/i prima di andare a dormire. La risposta al trattamento deve essere rivalutata almeno ogni 6 mesi. Nel caso in cui si salti una dose, il trattamento deve proseguire il giorno successivo come da programma. I pazienti vanno avvisati di non instillare piu' di una goccia nell'occhio/i interessato/i. Popolazioni speciali. Pazienti anziani: la popolazione anziana e' stata valutata negli studi clinici. Non e' necessario attuarealcuna correzione del dosaggio. Pazienti con insufficienza renale o epatica: l'effetto della ciclosporina non e' stato studiato in pazienticon insufficienza renale o epatica. In queste popolazioni non sono tuttavia necessarie considerazioni particolari. Popolazione pediatrica:non esiste alcuna indicazione specifica per un uso della ciclosporinanei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore a 18 anni nel trattamento della cheratite severa in pazienti con sindrome dell'occhio secco non migliorata malgrado il trattamento con sostituti lacrimali. Mododi somministrazione: uso oftalmico. Precauzioni che devono essere prese prima della somministrazione del medicinale: ricordare ai pazientidi lavarsi le mani prima dell'utilizzo. Prima della somministrazione,il contenitore monodose deve essere agitato delicatamente. Esclusivamente monouso. Ciascun contenitore monodose e' sufficiente a trattare entrambi gli occhi. L'eventuale emulsione non utilizzata deve essere gettata immediatamente. I pazienti devono essere istruiti ad effettuare l'occlusione nasolacrimale e chiudere le palpebre per 2 minuti dopo l'instillazione, per ridurre l'assorbimento sistemico. Questo puo' risultare in una riduzione degli effetti indesiderati sistemici ed in un aumento dell'attivita' locale. Se si utilizza piu' di un medicinale oftalmico per uso topico, la somministrazione dei medicinali deve avvenirea distanza di almeno 15 minuti. Ikervis deve essere somministrato perultimo (vedere paragrafo 4.4).
PRINCIPI ATTIVI
Un mL di emulsione contiene 1 mg di ciclosporina (ciclosporin). Eccipiente con effetti noti: un mL di emulsione contiene 0,05 mg di cetalconio cloruro (vedere paragrafo 4.4). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.