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AVVERTENZE
Disturbi muscolari (miopatia/rabdomiolisi): in associazione all'uso di gemfibrozil sono stati segnalati casi di miosite, miopatia ed aumento marcato di creatinfosfochinasi. Raramente e' stata segnalata anche rabdomiolisi. In tutti i pazienti che presentano mialgia diffusa, dolorabilita' muscolare e/o un aumento marcato dei livelli di CPK muscolari (> 5x ULN) deve essere presa in considerazione la possibilita' di danno muscolare; in queste condizioni il trattamento deve essere interrotto. Assunzione concomitante degli inibitori della HMG CoA reduttasi: il rischio di danno muscolare puo' aumentare in caso di somministrazione concomitante di un inibitore della HMG CoA reduttasi. Possono verificarsi anche interazioni farmacocinetiche e puo' essere necessario un aggiustamento del dosaggio. Il beneficio di ulteriori modifiche dei livelli lipidici a seguito della somministrazione concomitante di gemfibrozil e di un inibitore della HMG CoA reduttasi deve essere attentamente valutato rispetto ai potenziali rischi derivanti da tali associazioni e si raccomanda un monitoraggio clinico. Il livello della creatinfosfochinasi (CPK) deve essere misurato prima di iniziare il trattamento con questa associazione in pazienti con fattori predisponenti la rabdomiolisi, come i seguenti: compromissione renale; ipotiroidismo; abuso di alcool; eta' > 70 anni; storia personale o familiare di disturbi muscolari ereditari; storia personale di tossicita' muscolare con un altro fibrato o con un inibitore della HMG-CoA reduttasi; in molti soggetti nei quali la risposta lipidica al trattamento con i singoli farmaci in monoterapia non e' stata soddisfacente, i possibili benefici di una terapia combinata con inibitori dell'HMG-CoA reduttasi e gemfibrozil non sono superiori ai rischi di miopatia grave, rabdomiolisi ed insufficienza renale acuta. Uso in pazienti affetti da litiasi biliare Gemfibrozil puo' aumentare l'escrezione del colesterolo nella bile determinando la possibile formazione di calcoli. Casi di colelitiasi sono stati segnalati in corso di trattamento con gemfibrozil. In caso di sospetta colelitiasi, si consiglia di effettuare gli esami per la rilevazione dei calcoli. Il trattamento con gemfibrozil deve essere interrotto se viene riscontrata la presenza di calcoli. Monitoraggio dei lipidi sierici: e' necessario effettuare un controllo periodico dei lipidi sierici durante il trattamento con gemfibrozil. Talvolta puo' verificarsi un aumento paradossale del colesterolo (totale ed LDL) in pazienti con ipertrigliceridemia. Se la risposta al trattamento e' insufficiente dopo 3 mesi di terapia alle dosi raccomandate, il trattamento deve essere interrotto e devono essere presi in considerazione metodi di trattamento alternativi. Monitoraggio della funzionalita' epatica: sono stati segnalati livelli elevati di ALAT, ASAT, fosfatasi alcalina, LDH, CK e bilirubina che sono di solito reversibili quando il trattamento con gemfibrozil viene sospeso. Pertanto, devono essere periodicamente effettuati i test di funzionalita' epatica. La terapia con gemfibrozil deve essere interrotta se queste alterazioni persistono. Monitoraggio dell'emocromo con formula leucocitaria: si raccomanda di effettuare determinazioni periodiche dell'emocromo con formula leucocitaria durante i primi 12 mesi di trattamento con gemfibrozil. Raramente sono stati segnalati anemia, leucopenia, trombocitopenia, eosinofilia e ipoplasia del midollo osseo. >>Interazioni con altri medicinali. Uso concomitante con i substrati del CYP2C8, CYP2C9, CYP2C19, CYP1A2, UGTA1 e UGTA3: il profilo d'interazione di gemfibrozil e' complesso e determina un aumento dell'esposizione a molti medicinali quando somministrati insieme al gemfibrozil. Gemfibrozil inibisce potentemente gli enzimi del CYP2C8, CYP2C9, CYP2C19, CYP1A2, UGTA1 e UGTA3. Uso concomitante con farmaci ipoglicemizzanti: sono stati segnalati casi di crisi ipoglicemiche in seguito all'uso concomitante di gemfibrozil e farmaci ipoglicemizzanti (agenti orali ed insulina). Si raccomanda il monitoraggio dei livelli plasmatici di glucosio. Uso concomitante di anticoagulanti orali: gemfibrozil puo' potenziare gli effetti degli anticoagulanti orali e cio' richiede un attento monitoraggio dei dosaggi degli anticoagulanti. Si deve fare attenzione quando gli anticoagulanti vengono somministrati in associazione a gemfibrozil. Puo' essere necessario ridurre il dosaggio degli anticoagulanti per mantenere i livelli desiderati di protrombina.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Sostanze modificatrici dei lipidi, non associate.
CONSERVAZIONE
Nessuna in particolare.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al gemfibrozil o ad uno qualsiasi degli eccipienti; compromissione epatica; grave compromissione renale; malattia della colecisti o delle vie biliari pregressa o in atto, inclusi calcoli biliari; uso concomitante di repaglinide; pazienti con storia di fotoallergia o reazioni fototossiche durante il trattamento con fibrati.
DENOMINAZIONE
GEMFIBROZIL DOC GENERICI COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Compresse rivestite con film da 600 mg: silice colloidale anidra, cellulosa microcristallina, amido pregelatinizzato, polisorbato 80, magnesio stearato, sodio carbossimetilamido, idrossipropilmetilcellulosa, titanio biossido, talco, polietilenglicole 6000, polidimetilsilossano. Compresse rivestite con film da 900 mg: silice colloidale anidra, silicio diossido, amido pregelatinizzato, polisorbato 80, magnesio stearato, sodio carbossimetilamido, idrossipropilmetilcellulosa, titanio biossido, talco, polietilenglicole 6000, polidimetilsilossano.
EFFETTI INDESIDERATI
Queste reazioni avverse generalmente non richiedono l'interruzione del trattamento. Le reazioni avverse sono classificate in base alla frequenza utilizzando la seguente convenzione: molto comuni (>1/10), comuni (>1/100, <1/10), non comuni (>1/1.000, <1/100), rari (>1/10.000, <1/1.000), molto rari (<1/10.000), incluse le segnalazioni di casi singoli. Piastrine e alterazioni della coagulazione. Rari: trombocitopenia. Alterazioni degli eritrociti. Rari: anemia grave. Una riduzione lieve dell'emoglobina e dell'ematocrito e' stata osservata nella fase iniziale del trattamento con gemfibrozil. Alterazioni dei leucociti e del sistema reticoloendoteliale. Rari: leucopenia, eosinofilia, ipoplasia del midollo osseo. Una riduzione dei leucociti e' stata osservata nella fase iniziale del trattamento con gemfibrozil. Sistema nervoso centrale e periferico. Comuni: vertigini, cefalea; rari: capogiri, sonnolenza, parestesia, nevrite periferica, depressione, riduzione della libido. Disturbi della vista. Rari: offuscamento della vista. Alterazioni della frequenza cardiaca e del ritmo cardiaco. Non comuni: fibrillazione atriale. Patologie gastrointestinali. Molto comuni: dispepsia; comuni: dolore addominale, diarrea, flatulenza, nausea, vomito, stipsi; rari: pancreatite, appendicite acuta. Alterazioni del sistema epato-biliare. Rari: ittero colestatico, funzionalita' epatica alterata, epatite, colelitiasi, colecistite. Alterazioni della cute e degli annessi cutanei. Comuni: eczema, rash; rari: dermatite esfoliativa, dermatite, prurito, alopecia. Patologie del sistema muscoloscheletrico. Rari: artralgia, sinovite, mialgia, miopatia, miastenia, dolore alle estremita' e miosite associata ad un incremento della creatinchinasi (CK), rabdomiolisi. Alterazioni delle vie urinarie. Rari: impotenza. Disordini generali. Comuni: affaticamento; rari: fotosensibilita', angioedema, edema della laringe, orticaria.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Non vi sono studi adeguati sull'uso del medicinale in donne in gravidanza. Gli studi su animali sono insufficienti per trarre conclusioni in merito agli effetti sulla gravidanza e sullo sviluppo fetale. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Il medicinale non deve essere usato durante la gravidanza, se non in caso di assoluta necessita'. Non sono disponibili dati sull'escrezione di gemfibrozil nel latte materno. Il medicinale non deve essere utilizzato durante l'allattamento.
INDICAZIONI
Trattamento dell'ipertrigliceridemia grave con o senza bassi livelli di colesterolo HDL; iperlipidemia mista, quando una statina e' controindicata o non tollerata; ipercolesterolemia primaria, quando l'impiego di una statina e' controindicato o non tollerato. Prevenzione primaria: riduzione della morbilita' cardiovascolare in pazienti di sesso maschile con livelli aumentati di colesterolo non-HDL ed un rischio elevato per un primo evento cardiovascolare, quando l'impiego di una statina e' controindicato o non tollerato.
INTERAZIONI
Il profilo di interazione di gemfibrozil e' complesso. Gli studi in vivo indicano che gemfibrozil e' un inibitore potente del CYP2C8 (un enzima importante per il metabolismo, p.es. di repaglinide, rosiglitazone e paclitaxel). Gli studi in vitro hanno evidenziato che gemfibrozil e' un forte inibitore del CYP2C9 (un enzima coinvolto nel metabolismo, p.es. di warfarin e glimepiride), ma anche del CYP2C19, CYP1A2 e UGTA1 e UGTA3. La combinazione di gemfibrozil e repaglinide e' controindicata. La somministrazione concomitante dei due farmaci ha determinato un incremento di 8 volte delle concentrazioni plasmatiche della repaglinide, probabilmente a causa dell'inibizione dell'enzima CYP2C8, con conseguenti crisi ipoglicemiche. La combinazione di gemfibrozil e rosiglitazone deve essere effettuata con attenzione. La somministrazione concomitante di rosiglitazone ha determinato un incremento di 2.3 volte nell'esposizione sistemica di rosiglitazone, probabilmente a causa dell'inibizione dell'enzima CYP2C8. Inibitori della HMG CoA reduttasi: l'uso concomitante di gemfibrozil e di una statina deve essere generalmente evitato. L'uso dei fibrati da soli e' occasionalmente associato a miopatia. Quando i fibrati vengono somministrati insieme alle statine, e' stato segnalato un maggiore rischio di eventi avversi muscolari, inclusa rabdomiolisi. E' stato inoltre osservato che gemfibrozil influenza la farmacocinetica di simvastatina, lovastatina, pravastatina e rosuvastatina. Gemfibrozil ha causato un incremento di circa 3 volte nella AUC della simvastatina, forse a causa dell'inibizione della glucuronidazione attraverso UGTA1 e UGTA3, ed un aumento di 3 volte nella AUC di pravastatina che puo' essere dovuto all'interferenza con le proteine di trasporto. Uno studio ha indicato che la somministrazione concomitante di una singola dose di rosuvastatina da 80 mg in volontari sani in trattamento con gemfibrozil (600 mg due volte al giorno) ha causato un incremento pari a 2.2 volte la Cmax media ed un incremento pari ad 1.9 volte la AUC media di rosuvastatina. Gemfibrozil puo' potenziare gli effetti degli anticoagulanti orali e cio' richiede un monitoraggio attento della dose degli anticoagulanti. La somministrazione concomitante di gemfibrozil con bexarotene non e' raccomandata. Un'analisi condotta sulla popolazione per valutare le concentrazioni plasmatiche di bexarotene in pazienti con linfoma cutaneo a cellule T (CTCL) ha indicato che la somministrazione concomitante di gemfibrozil aumenta in modo considerevole le concentrazioni plasmatiche di bexarotene. Quando gemfibrozil viene somministrato insieme a farmaci a base di resine, come il colestipolo, puo' verificarsi una riduzione della biodisponibilita' di gemfibrozil. Si raccomanda di effettuare la somministrazione a distanza di due o piu' ore. Gemfibrozil e' altamente legato alle proteine plasmatiche e sono possibili interazioni di spiazzamento con altri farmaci.
POSOLOGIA
Prima di iniziare il trattamento con gemfibrozil e' necessario che altri problemi medici come l'ipotiroidismo ed il diabete mellito siano controllati nel miglior modo possibile ed i pazienti devono essere sottoposti ad una dieta standard ipolipidica che deve proseguire durante il trattamento. Il medicinale deve essere assunto per via orale. Adulti: 900 mg-1200 mg al giorno. La sola dose per la quale siano stati documentati gli effetti sulla morbilita' e' di 1200 mg al giorno. La dose da 1200 mg al giorno deve essere assunta in due somministrazioni da 600 mg da assumere mezz'ora prima di colazione e mezz'ora prima del pasto serale. La dose da 900 mg deve essere assunta in dose singola mezz'ora prima del pasto serale. Anziani (eta' superiore ai 65 anni): stessa posologia impiegata negli adulti. Bambini ed adolescenti: la terapia con gemfibrozil non e' stata valutata nei bambini. A causa della mancanza di dati l'uso del medicinale nei bambini non e' raccomandato. Compromissione renale: in pazienti con compromissione renale lieve-moderata (velocita' di filtrazione glomerulare rispettivamente 50 - 80 e 30 - <50 ml/min/1.73 m^2), iniziare il trattamento alla dose giornaliera di 900 mg e prima di aumentare la dose valutare la funzionalita' renale. Il farmaco non deve essere impiegato in pazienti con grave compromissione della funzionalita' renale. Compromissione epatica: gemfibrozil e' controindicato in pazienti con compromissione epatica..
PRINCIPI ATTIVI
Gemfibrozil.