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GANFORT*COLL 3ML 300MCG+5MG/ML

GANFORT*COLL 3ML 300MCG+5MG/ML

ABBVIE Srl
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AVVERTENZE
Come altri medicinali oftalmici per uso topico, i principi attivi (timololo/bimatoprost) presenti in Ganfort possono essere assorbite a livello sistemico. Non e' stato osservato alcun incremento dell'assorbimento sistemico dei singoli principi attivi. A causa della componente beta-adrenergica, il timololo, potrebbe verificarsi lo stesso tipo di reazioni avverse cardiovascolari, polmonari e altre reazioni avverse di quelle che si verificano con i beta-bloccanti sistemici. L'incidenza direazioni avverse sistemiche dopo la somministrazione di medicinali oftalmici per uso topico e' inferiore rispetto a quella di reazioni conseguenti alla somministrazione sistemica. Per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2. Patologie cardiache: in pazienti con patologie cardiovascolari (per es. coronaropatie, angina di Prinzmetal einsufficienza cardiaca) e con ipotensione, la terapia con beta-bloccanti deve essere valutata criticamente e deve essere considerata la terapia con altri principi attivi. I pazienti con malattie cardiovascolari devono essere monitorati per segni di peggioramento delle patologieed eventi avversi. A causa del loro effetto negativo sul tempo di conduzione, i beta-bloccanti devono essere somministrati con cautela a pazienti con blocco cardiaco di primo grado. Patologie vascolari: i pazienti con disturbi/disordini circolatori periferici severi (cioe' formeavanzate del fenomeno di Raynaud o della sindrome di Raynaud) devono essere trattati con cautela. Patologie respiratorie: in seguito alla somministrazione di alcuni beta-bloccanti oftalmici sono state segnalatereazioni respiratorie, incluso il decesso per broncospasmo in pazienti asmatici. Ganfort deve essere usato con cautela, in pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva lieve/moderata (BPCO) e solo se il potenziale beneficio supera il potenziale rischio. Patologie endocrine:i medicinali che inducono un blocco beta-adrenergico devono essere somministrati con cautela nei pazienti soggetti a ipoglicemia spontaneao nei pazienti con diabete instabile, dal momento che i beta- bloccanti possono mascherare i segni e i sintomi dell'ipoglicemia acuta. I beta-bloccanti possono inoltre mascherare i segni di ipertiroidismo. Patologie corneali: i beta-bloccanti oftalmici potrebbero indurre secchezza degli occhi. I pazienti con patologie corneali devono essere trattati con cautela. Altri agenti beta-bloccanti: l'effetto sulla pressioneintraoculare o gli effetti sistemici noti dei beta-bloccanti possono essere potenziati quando il timololo viene somministrato a pazienti gia' in trattamento con un beta-bloccante sistemico. La risposta di questi pazienti deve essere attentamente monitorata. L'uso di due agenti topici beta-bloccanti adrenergici non e' raccomandato (vedere paragrafo4.5). Reazioni anafilattiche: durante il trattamento con i beta-bloccanti, i pazienti con anamnesi positiva di atopia o di reazioni anafilattiche severe causate da allergeni di varia natura, possono essere piu'responsivi allo stimolo ripetuto con tali allergeni e non risponderealla dose di adrenalina impiegata abitualmente per il trattamento delle reazioni anafilattiche. Distacco della coroide: il distacco della coroide e' stato riportato con la somministrazione di terapie inibenti la produzione dell'acqueo (es. timololo, acetazolamide) dopo proceduredi filtrazione. Anestesia: le preparazioni oftalmiche a base di beta-bloccanti possono bloccare gli effetti sistemici dei beta- agonisti, per esempio dell'adrenalina. L'anestesista deve essere informato se il paziente assume timololo. Alterazioni epatiche: nei pazienti con anamnesi positiva di epatopatia lieve o con livelli iniziali anomali di alanina aminotransferasi (ALT), aspartato aminotransferasi (AST) e/o bilirubina, il bimatoprost non ha causato reazioni avverse relative alla funzione epatica per oltre 24 mesi. Non si conoscono reazioni avverse causate dal timololo per via oftalmica sulla funzione epatica. Alterazioni oculari: prima di iniziare il trattamento, i pazienti devono essereinformati della possibilita' di allungamento delle ciglia, scurimentodelle palpebre o della pelle perioculare e aumento della pigmentazione marrone dell'iride poiche' tali reazioni sono state rilevate duranteil trattamento con bimatoprost e con Ganfort. L'aumento della pigmentazione iridea potrebbe essere permanente e potrebbe causare differenzedi aspetto tra i due occhi quando e' solo un occhio ad essere sottoposto a trattamento. Dopo la sospensione di Ganfort la pigmentazione dell'iride puo' essere permanente. Dopo 12 mesi di trattamento con Ganfort, l'incidenza della pigmentazione dell'iride e' risultata pari allo 0,2%. Dopo 12 mesi di trattamento con un collirio contenente il solo bimatoprost, l'incidenza e' stata dell'1,5% e non e' aumentata dopo 3 anni di trattamento. Il cambiamento della pigmentazione dipende dall'aumento del contenuto di melanina nei melanociti piuttosto che dall'aumento del numero di melanociti. Gli effetti a lungo termine della maggiore pigmentazione iridea non sono noti. Le variazioni di colore dell'iride rilevate con la somministrazione oftalmica di bimatoprost potrebbero non essere osservabili per diversi mesi o anni. Ne' i nevi ne' le macchie iridee sembrano esser interessate dal trattamento. Per alcuni pazienti e' stata riportata la reversibilita' della pigmentazione dei tessuti periorbitali. Casi di edema maculare, compreso edema maculare cistoide, sono stati riportati con Ganfort. Ganfort deve quindi essere impiegato con cautela nei pazienti afachici, nei pazienti pseudoafachici con rottura della capsula posteriore del cristallino o nei pazienticon fattori di rischio noti per l'edema maculare (ad esempio, intervento chirurgico intraoculare, occlusioni venose retiniche, malattia infiammatoria oculare e retinopatia diabetica). Ganfort deve essere utilizzato con cautela nei pazienti affetti da infiammazione intraoculare attiva (ad esempio uveite) poiche' l'infiammazione potrebbe essere esacerbata. Cute: esiste la possibilita' che si verifichi crescita di pelinelle aree cutanee che vengono ripetutamente in contatto con Ganfort.Pertanto e' importante applicare Ganfort secondo le istruzioni ed evitare che coli sulla guancia o su altre aree cutanee. Eccipienti: il conservante presente in Ganfort, il benzalconio cloruro, puo' irritare gli occhi. Le lenti a contatto devono essere rimosse prima dell'applicazione e si devono attendere almeno 15 minuti prima della successiva applicazione. E' noto che il benzalconio cloruro opacizza le lenti a contatto morbide, per cui il contatto con le lenti deve essere evitato. E'stato riportato che il benzalconio cloruro causa cheratopatia puntatae/o cheratopatia ulcerativa tossica.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Oftalmologici - preparati antiglaucoma e miotici.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al (ai) principio(i) attivo(i) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; patologie delle vie aeree ditipo reattivo, comprese l'asma bronchiale in atto o pregressa e la broncopneumopatia cronica ostruttiva severa; bradicardia sinusale, sindrome del nodo del seno, blocco seno-atriale, blocco atrioventricolare disecondo o terzo grado, non controllato da pace-maker. Scompenso cardiaco manifesto, shock cardiogeno.
DENOMINAZIONE
GANFORT 0,3 MG/ML + 5 MG/ML COLLIRIO, SOLUZIONE
ECCIPIENTI
Benzalconio cloruro, sodio cloruro, fosfato di sodio bibasico eptaidrato, acido citrico monoidrato, acido cloridrico o sodio idrossido (percorreggere il pH), acqua depurata.
EFFETTI INDESIDERATI
Riepilogo del profilo di sicurezza: le reazioni avverse segnalate negli studi clinici che utilizzavano Ganfort sono state limitate a quelleriportate in precedenza per le singole sostanze attive bimatoprost e timololo. Nessuna nuova reazione avversa specifica per Ganfort e' stataosservata durante gli studi clinici. La maggior parte delle reazioniavverse riportate negli studi clinici che utilizzavano Ganfort ha riguardato gli occhi, le reazioni avverse sono state lievi e nessuna e' stata grave. In base ai dati clinici a 12 mesi, la reazione avversa piu'comunemente riportata e' stata l'iperemia congiuntivale (prevalentemente da in traccia a lieve e ritenuta di natura non infiammatoria) nel26% circa dei pazienti e ha portato alla sospensione del trattamento nell'1,5% dei pazienti. Elenco delle reazioni avverse: il seguente elenco riporta le reazioni avverse che sono state segnalate durante gli studi clinici con tutte le formulazioni di Ganfort (multidose e monodose) o nel periodo post-marketing. Le possibili reazioni avverse sono elencate secondo la classificazione per sistemi ed organi MedDRA e si basano sulla seguente convenzione: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100, < 1/10), non comune (>= 1/1 000, < 1/100), raro (>= 1/10 000, < 1/1 000), molto raro (< 1/10 000), e non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascunaclasse di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravita'. Elenco delle reazioni avverse con tutte le formulazioni di Ganfort (multidose e monodose). Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazioni di ipersensibilita' inclusi segni o sintomidi dermatite allergica, angioedema, allergia oculare. Disturbi psichiatrici. Non nota: insonnia ^2, incubo ^2.patologie del sistema nervoso.Comune: cefalea; non nota: disgeusia ^2, capogiro. Patologie dell'occhio. Molto comune: iperemia congiuntivale; comune: cheratite puntata,erosione corneale ^2, sensazione di bruciore ^2, irritazione della congiuntiva ^1, prurito oculare, sensazione di puntura nell'occhio ^2, sensazione di corpo estraneo, occhio secco, eritema della palpebra, dolore all'occhio, fotofobia, secrezione oculare, disturbi visivi ^2, prurito palpebrale, peggioramento dell'acuita' visiva ^2, blefarite ^2, edema palpebrale, irritazione dell'occhio, aumento della lacrimazione, allungamento delle ciglia; non comune: irite ^2, edema congiuntivale ^2, dolore palpebrale ^2, sensazione anomala nell'occhio ^2, astenopia,trichiasi ^2, iperpigmentazione iridea ^2, cambiamenti periorbitali epalpebrali associati ad atrofia dell'adipe periorbitale e tensione cutanea con conseguente approfondimento del solco palpebrale, ptosi palpebrale, enoftalmo, lagoftalmo e retrazione della palpebra ^1,2, cambiamento di colore (scurimento) delle ciglia ^1; non nota: edema macularecistoide ^2, tumefazione degli occhi, visione offuscata ^2, fastidio oculare. Patologie cardiache. Non nota: bradicardia. Patologie vascolari. Non nota: ipertensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: rinite ^2; non comune: dispnea; non nota: broncospasmo(prevalentemente in pazienti con broncospasmo preesistente) ^2, asma.Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: pigmentazione delle palpebre ^2, irsutismo ^2, iperpigmentazione della cute (perioculare); non nota: alopecia, alterazione del colore della pelle (perioculare). Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non nota: affaticamento. ^1 reazioni avverse osservate solo con la formulazione monodose di Ganfort. ^2 reazioni avverse osservate solo con la formulazione multidose di Ganfort. Come altri medicinali oftalmici per uso topico, Ganfort (bimatoprost/timololo) viene assorbito nella circolazione sistemica. L'assorbimento del timololo puo' causare effetti indesiderati simili a quelli osservati con i beta-bloccanti sistemici. L'incidenza di reazioni avverse sistemiche dopo la somministrazione di medicinali oftalmici per uso topico e' inferiore rispetto a quella di reazioni conseguenti alla somministrazione sistemica.Per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2. Altre reazioni avverse che sono state osservate con una delle sostanze attive (bimatoprost o timololo) e potrebbero quindi verificarsi anche con Ganfort sono elencate qui di seguito. Elenco delle altre reazioni avverseosservate con una delle sostanze attive (bimatoprost o timololo). Disturbi del sistema immunitario: reazioni allergiche sistemiche inclusa anafilassi ^1. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: ipoglicemia^1. Disturbi psichiatrici: depressione ^1, perdita di memoria ^1, allucinazione ^1. Patologie del sistema nervoso: sincope ^1, accidente cerebrovascolare ^1, aumento dei segni e dei sintomi della miastenia grave ^1, parestesia ^1, ischemia cerebrale ^1. Patologie dell'occhio: ridotta sensibilita' corneale ^1, diplopia ^1, ptosi ^1, distacco dellacoroide in seguito a chirurgia filtrante (vedere paragrafo 4.4) ^1, cheratite ^1, blefarospasmo ^1, emorragia retinica ^2, uveite ^2. Patologie cardiache: blocco atrioventricolare ^1, arresto cardiaco ^1, aritmia ^1, insufficienza cardiaca ^1, insufficienza cardiaca congestizia ^1, dolore toracico ^1, palpitazioni ^1, edema ^1. Patologie vascolari:ipotensione ^1, fenomeno di Raynaud ^1, sensazione di freddo alle estremita' ^1. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: esacerbazione dell'asma ^2, esacerbazione della BPCO ^2, tosse ^1. Patologiegastrointestinali: nausea ^1,2, diarrea ^1, dispepsia ^1, bocca secca^1, dolore addominale ^1, vomito ^1. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: eruzione psoriasiforme ^1 o esacerbazione della psoriasi ^1, eruzione cutanea ^1. Patologie del sistema muscoloscheletrico edel tessuto connettivo: mialgia ^1. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella: disfunzione sessuale ^1, riduzione della libido^1. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: astenia ^1,2. Esami diagnostici: anomalie degli esami di funzionalita' epatica ^2. ^1 reazioni avverse osservate con timololo. ^2 reazioni avverse osservate con bimatoprost. Reazioni avverse segnalate con colliri contenenti fosfato: molto raramente, in pazienti con gravecompromissione della cornea, sono stati riportati casi di calcificazione corneale associata all'utilizzo di colliri contenenti fosfato. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: non ci sono dati adeguati sull'uso dell'associazione fissadi bimatoprost/timololo in donne in gravidanza. Ganfort non deve essere usato durante la gravidanza se non strettamente necessario. Per ridurre l'assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2. Bimatoprost: nonsono disponibili dati clinici relativi a gravidanze esposte al medicinale. Gli studi sugli animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva a dosi elevate tossiche per la madre (vedere paragrafo 5.3). Timololo: gli studi epidemiologici non hanno rivelato effetti di malformazione, ma hanno mostrato un rischio di rallentamento della crescita intrauterina durante la somministrazione di beta-bloccanti per via orale.Inoltre, nel neonato, sono stati osservati segni e sintomi di beta-blocco (es. bradicardia, ipotensione, distress respiratorio e ipoglicemia) quando i beta-bloccanti venivano somministrati alla madre fino al parto. Se si somministra Ganfort fino al parto, il neonato deve esseremonitorato accuratamente durante i primi giorni di vita. Gli studi condotti sugli animali trattati con timololo hanno mostrato tossicita' riproduttiva a dosi significativamente piu' elevate rispetto a quelle impiegate nella pratica clinica (vedere paragrafo 5.3). Allattamento. Timololo: i beta-bloccanti vengono escreti nel latte umano. Tuttavia, adosi terapeutiche di timololo in collirio, e' improbabile che nel latte materno siano presenti quantita' sufficienti a produrre sintomi clinici dell'azione beta-bloccante nel neonato. Per ridurre l'assorbimentosistemico, vedere paragrafo 4.2. Bimatoprost: non e' noto se il bimatoprost sia escreto nel latte materno, ma viene escreto nel latte dei ratti. Ganfort non deve quindi essere utilizzato durante l'allattamento. Fertilita': non esistono dati relativi agli effetti di Ganfort sullafertilita' nell'uomo.
INDICAZIONI
Riduzione della pressione intraoculare (PIO) in pazienti adulti con glaucoma ad angolo aperto o con ipertensione oculare, che non rispondonoadeguatamente ai beta-bloccanti o agli analoghi delle prostaglandineper uso topico.
INTERAZIONI
Non sono stati effettuati studi d'interazione specifici con l'associazione fissa di bimatoprost/timololo. Esiste la possibilita' di ottenereeffetti additivi, quali ipotensione e/o bradicardia marcata quando lasoluzione di beta-bloccanti oftalmici e' somministrata in modo concomitante a preparati orali di calcio- antagonisti, guanetidina, agenti bloccanti beta-adrenergici, parasimpaticomimetici, antiaritmici (incluso amiodarone) e glicosidi digitalici. E' stato osservato un potenziamento del beta-blocco sistemico (ad esempio, riduzione della frequenza cardiaca, depressione) durante il trattamento combinato con inibitori di CYP2D6 (es. chinidina, fluoxetina, paroxetina) e timololo. Occasionalmente e' stata riportata midriasi risultante dall'uso concomitante dibeta-bloccanti oftalmici e adrenalina (epinefrina).
POSOLOGIA
Posologia. Dosaggio raccomandato negli adulti (compresi gli anziani):la dose raccomandata e' una goccia di Ganfort nell'occhio o negli occhi affetti, una volta al giorno, somministrata al mattino o alla sera.Deve essere somministrato ogni giorno alla stessa ora. I dati di letteratura disponibili su Ganfort suggeriscono che la somministrazione serale possa essere piu' efficace rispetto alla somministrazione mattutina nella riduzione della PIO. Tuttavia, e' necessario prendere in considerazione la compliance del paziente nel decidere per la somministrazione mattutina o serale (vedere paragrafo 5.1). Se viene dimenticata una dose, il trattamento deve essere continuato con la dose successiva,secondo lo schema. La dose non deve superare quella di una goccia al giorno nell'occhio o negli occhi affetti. Insufficienza renale ed epatica: Ganfort non e' stato studiato in pazienti con insufficienza epatica o renale, per cui e' necessario procedere con cautela nel trattamento di pazienti affetti da tali patologie. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di Ganfort nei bambini di eta' compresa tra 0 e18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione: qualora fosse necessario l'impiego di piu' di un medicinale oftalmico per uso topico, instillare ciascun medicinale conun intervallo di almeno 5 minuti l'uno dall'altro. Quando si utilizzaun'occlusione nasolacrimale o se si chiudono le palpebre per 2 minuti,l'assorbimento sistemico e' ridotto. Cio' potrebbe comportare una riduzione degli effetti indesiderati sistemici e un aumento dell'attivita' locale.
PRINCIPI ATTIVI
Un ml di soluzione contiene 0,3 mg di bimatoprost e 5 mg di timololo (come 6,8 mg di timololo maleato). Eccipiente con effetti noti: ogni mldi soluzione contiene 0,05 mg di benzalconio cloruro. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

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    COSTI:
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