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FENOBARBITALE SODICO*5F 100MG

FENOBARBITALE SODICO*5F 100MG

SALF SpA
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AVVERTENZE
Il medicinale non e' adatto a bambini di eta' inferiore a 1 anno. Fare particolare attenzione in caso di: depressione; pazienti anziani; storia di abuso di stupefacenti o alcool; insufficienza polmonare; insufficienza renale lieve e moderata. La posologia deve essere ridotta in caso di insufficienza renale, di insufficienza epatica (per il rischio di encefalopatia epatica), nel soggetto anziano e in caso di etilismo. Nel bambino in trattamento a lungo termine con fenobarbitale si deve considerare l'associazione con un trattamento profilattico del rachitismo: vitamina D2 o 25 OH-vitamina D3. La brusca sospensione del trattamento in pazienti esposti a trattamenti prolungati deve essere evitata. Una brusca sospensione del trattamento in pazienti epilettici puo' indurre uno stato di male epilettico. Casi di ideazione e comportamento suicidari sono stati riportati nei pazienti in trattamento con farmaci antiepilettici nelle loro diverse indicazioni. Una meta-analisi di trials clinici randomizzati verso placebo ha, inoltre, evidenziato la presenza di un modesto incremento del rischio di ideazione e comportamento suicidario. Il meccanismo di tale rischio non e' stato stabilito ed i dati disponibili non escludono la possibilita' di un incremento di rischio con il fenobarbital. Pertanto, i pazienti dovrebbero essere monitorati per eventuali segni di ideazione e comportamento suicidari ed in tal caso dovrebbe essere preso in considerazione un appropriato trattamento. Il fenobarbitale puo' dare assuefazione. La terapia continuata induce la formazione di enzimi epatici che accelerano il metabolismo di alcuni farmaci, ad esempio degli anticoagulanti, di alcuni antibiotici, degli steroidi surrenali, ecc. L'associazione con altri psicofarmaci e antistaminici richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico per evitare inattesi effetti indesiderati da interazione. Preparazioni a base di Hypericum perforatum non dovrebbero essere assunte in contemporanea con medicinali contenenti fenobarbitale a causa del rischio di un decremento dei livelli plasmatici e di diminuzione dell'efficacia terapeutica del fenobarbitale. A causa del potenziamento reciproco, evitare di assumere bevande alcooliche o medicinali contenenti alcool durante il trattamento con fenobarbital. Con l'uso di fenobarbital sono stati segnalati le seguenti reazioni cutanee potenzialmente letali: sindrome di Stevens-Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (TEN). I pazienti devono essere informati riguardo i segni e i sintomi e monitorati attentamente per le reazioni cutanee. Il piu' alto rischio di insorgenza di SJS e TEN si ha nelle prime settimane di trattamento. Se si verificano i sintomi e i segni di SJS e TEN (per esempio rash cutaneo progressivo spesso con vesciche o lesioni della mucosa), il trattamento con fenobarbital deve essere sospeso. I migliori risultati nella gestione della SJS e TEN si ottengono con una diagnosi precoce e l'immediata interruzione della terapia. Una precoce sospensione e' associata ad una migliore prognosi. Se il paziente ha sviluppato SJS o TEN con l'uso di fenobarbital, questo non deve essere piu' usato in tale paziente. Il medicinale contiene sodio edetato come complessante ed il glicole propilenico quale solvente e stabilizzante.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antiepilettici.
CONSERVAZIONE
Conservare nella confezione originale per riparare il medicinale dalla luce. Non sono richieste particolari condizioni di conservazione in relazione alla temperatura. Non congelare. Non usare la soluzione di fenobarbital se il suo colore e' brunastro o se contiene un precipitato. Le fiale sono per uso singolo: la soluzione eventualmente non utilizzata deve essere eliminata.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; porfiria; insufficienza renale grave o insufficienza epatica grave; malattie respiratorie (dispnea o ostruzione); cardiopatie gravi; intossicazioni acute da alcool, da analgesici, da ipnotici; gravidanza e allattamento.
DENOMINAZIONE
FENOBARBITAL SODICO S.A.L.F.
ECCIPIENTI
Sodio edetato biidrato, glicole propilenico e acqua per preparazioni iniettabili.
EFFETTI INDESIDERATI
Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati della noradrenalina organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati. Patologie cardiache: ipotensione, shock, tromboflebite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: orticaria, angioedema, eruzione morbilliforme, pemfigo vulgaris, sindrome di Stevens Johnson (SJS) e necrolisi epidermica tossica (TEN). Disturbi del metabolismo e della nutrizione: porfiria acuta intermittente, ipocalcemia, alterazione dei valori lipidici. Patologie gastrointestinali: nausea, vomito, costipazione, epatite tossica. Patologie del sistema emolinfopoietico: disturbi della coagulazione (emorragia neonatale), porpora trombocitopenia, leucopenia, agranulocitosi, macrocitosi, metaglobinemia, linfocitosi, anemia megaloblastica sensibile al trattamento con folati e osteomalacia che risponde al trattamento con vitamina D. Ipotrombinemia sensibile alla vitamina K puo' insorgere in neonati di madri trattate con fenobarbital. Disturbi del sistema immunitario: sindrome da ipersensibilita' agli anticonvulsivanti (leucocitosi, febbre, desquamazioni cutanee). Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: dolore alle spalle, contrattura di Dupuytren, malattia di La Peyronie, osteoporosi. Patologie del sistema nervoso: sonnolenza, letargia, confusione mentale, soprattutto negli anziani, a seguito della somministrazione di dosaggi elevati, emicrania, vertigini, eccitazione, agitazione, delirio, atassia, disartria, disfunzioni cognitive, disturbi depressivi maggiori, iperattivita' (soprattutto in pazienti pediatrici), deficit cognitivi. Patologie dell'occhio: miosi, midriasi, nistagmo, neuropatia ottica. Patologie renali e urinarie: nefropatia, nefrite interstiziale, oliguria, vasculite. Patologie congenite, familiari e genetiche: mutazioni genetiche. Sono stati riportati casi di diminuzione della densita' minerale ossea, osteopenia, osteoporosi e fratture in pazienti in terapia a lungo termine con fenobarbital sodico. Il meccanismo mediante il quale fenobarbital sodico influenza il metabolismo osseo non e' stato identificato.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Il fenobarbital ha effetti farmacologici dannosi sul feto. Il fenobarbital non deve essere usato in gravidanza, se non in caso di assoluta necessita'. Alle pazienti che potrebbero iniziare una gravidanza o che siano in eta' fertile deve essere fornita una consulenza specialistica sul rischio teratogeno di farmaci antiepilettici. Il rischio di difetti congeniti e' aumentato di un fattore da 2 a 3 volte nella prole di madri trattate con un antiepilettico, quelli piu' frequentemente riportati sono labbro leporino, malformazioni cardiovascolari e difetti del tubo neurale. La politerapia con farmaci antiepilettici puo' essere associata con un rischio piu' alto di malformazioni congenite della monoterapia. Percio' e' importante che si pratichi la monoterapia ogni volta che sia possibile. Non si deve praticare una brusca interruzione della terapia antiepilettica per il pericolo di una ripresa di attacchi epilettici che potrebbe avere gravi conseguenze sia per la madre che per il bambino. In neonati di madri trattate con fenobarbitale puo' insorgere una sindrome emorragica che puo' essere prevenuta da un trattamento della madre con vitamina K il mese precedente il parto. La quota di farmaco che passa nel latte materno e' variabile, ma puo' essere significativa; pertanto, L'uso di fenobarbitale durante l'allattamento e' sconsigliato.
INDICAZIONI
Fenobarbital e' indicato principalmente come sedativo generale, con particolare riguardo all'epilessia e a tutte le condizioni che richiedono una sedazione di lunga durata. Inoltre e' indicato nel trattamento delle convulsioni tonico-cloniche del grande male e nelle convulsioni corticali focali.
INTERAZIONI
Il fenobarbital puo' determinare una piu' profonda depressione respiratoria e del SNC se somministrato in combinazione con benzodiazepine, oppioidi, miorilassanti e altri barbiturici. Occorre monitorare la depressione respiratoria nel paziente e ridurre la dose di uno o entrambi i farmaci se necessario. Il fenobarbital puo' indurre degli enzimi responsabili del metabolismo di alcuni farmaci. Pertanto si puo' avere una diminuzione di efficacia di farmaci, quali anticoagulanti, beta bloccanti, farmaci per l'HIV, corticosteroidi, antidepressivi, antiepilettici, antibiotici, antipsicotici, immunosoppressori, glicosidi digitalici, antiaritmici, vitamine del gruppo B, antiemetici, antifungini, oppioidi, antiasmatici. Alcuni farmaci, come anfetamine e alcuni antiepilettici, possono inibire il metabolismo del fenobarbital, determinando un aumento della sua tossicita'. La cosomministrazione di Gingko biloba puo' diminuire l'effetto anticonvulsivante del fenobarbital. Alcuni prodotti contenenti ad esempio cannabis, calamus, catnip, kava, valeriana, possono aumentare la depressione del SNC indotta dal fenobarbital. Estroprogestinici e progestinici: diminuzione dell'efficacia contraccettiva per aumentato catabolismo epatico. Alcool: potenzia l'effetto sedativo del fenobarbitale. La cosomministrazione di fenobarbital e alcool determina un'eccessiva depressione del SNC e potrebbe portare a depressione respiratoria. Hypericum perforatum: l'efficacia del fenobarbitale puo' essere ridotta dalla cosomministrazione di preparazioni a base di Hypericum perforatum. Cio' a seguito dell'induzione degli enzimi responsabili del metabolismo dei farmaci da parte di preparazioni a base di Hypericum perforatum che, pertanto, non dovrebbero essere cosomministrate con fenobarbitale. I livelli ematici di fenobarbitale potrebbero aumentare con l'interruzione dell'assunzione di Hypericum perforatum. Il dosaggio di fenobarbitale potrebbe necessitare di un aggiustamento. Ciclosporina: possibile riduzione dei tassi circolanti con diminuzione dell'attivita' durante l'associazione. Inversamente, si ha aumento dei livelli plasmatici dopo la sospensione dell'induttore. Aumentare le dosi della ciclosporina tenendo sotto controllo i livelli plasmatici. Ridurre la posologia dopo la sospensione dell'induttore. Corticoidi (gluco-, mineralo-, per via generale): diminuzione di efficacia dei corticoidi. Le conseguenze sono particolarmente importanti in caso di addisoniani e di trapianto. Controllo clinico e biologico: adattamento della posologia dei corticoidi durante l'associazione e dopo la sospensione dell'induttore. Doxiciclina: diminuzione della concentrazione plasmatica della doxiciclina secondario probabilmente alla diminuzione dell'emivita plasmatica della doxiciclina e conseguente aumento del suo metabolismo epatico. Controllo clinico ed eventuale adattamento dello schema terapeutico (aumentare la posologia giornaliera o dividere la dose in due somministrazioni al giorno). Idrochinidina, chinidina: diminuzione dei livelli plasmatici di chinidina e dell'efficacia antiaritmica. Controllo clinico, ECG ed eventualmente della chinidinemia; se necessario, adattare la posologia della chinidina durante il trattamento con l'induttore e dopo la sua sospensione (rischio di sovradosaggio). Levotiroxina: effetti descritti per fenitoina, rifampicina, carbamazepina. Rischio di ipotiroidia clinica nei pazienti ipotiroidei per aumento del catabolismo delle T3 e T4. Controllare i livelli sierici di T3 e T4 e adattare secondo la necessita' la posologia della levotiroxina durante il trattamento con l'induttore e dopo la sua sospensione. Teofillina: diminuzione dei tassi plasmatici e dell'attivita' della teofillina. Adattare, se del caso, la posologia della teofillina durante il trattamento con l'induttore e dopo la sua sospensione. Acido folico: in caso di somministrazione di acido folico, riduzione dei livelli plasmatici di fenobarbitale che puo' portare ad una diminuzione di attivita'. Controllo clinico, eventualmente dei livelli plasmatici e adattamento, se necessario, della posologia del fenobarbitale durante la somministrazione di acido folico e dopo la sua sospensione. Acido valproico: aumento delle concentrazioni plasmatiche di fenobarbitale con comparsa di sedazione, piu' frequente nei bambini. Controllo clinico nei primi 15 giorni della terapia in associazione e riduzione delle dosi di fenobarbitale alla comparsa di segni di sedazione; controllare eventualmente i livelli plasmatici di fenobarbitale. Anticoagulanti orali: diminuzione dell'effetto degli anticoagulanti orali. Controllo piu' frequente dei livelli di protrombina e adattamento della posologia degli anticoagulanti orali durante il trattamento con fenobarbitale e negli 8 giorni dopo la sospensione. Antidepressivi imipraminici: favoriscono la comparsa di crisi convulsive generalizzate. Controllo clinico e aumento eventuale del dosaggio degli antiepilettici. Digitossina: diminuzione dell'effetto della digitossina. Controllo clinico, ECG, ed eventualmente della digitossinemia. Se necessario, adattamento della posologia della digitossina durante l'associazione e dopo sospensione del fenobarbitale; e' preferibile usare la digossina, meno metabolizzata dal fegato. Progabide: possibile aumento dei tassi plasmatici di fenobarbitale. Verosimile diminuzione dei livelli plasmatici di progabide (non verificati). Controllo clinico ed eventualmente dei livelli plasmatici di fenobarbitale. Adattamento eventuale delle posologie. Carbamazepina: diminuzione progressiva dei livelli plasmatici di carbamazepina senza che questo influisca sfavorevolmente sull'attivita' antiepilettica. Da tenere presente in particolare nell'interpretazione dei livelli plasmatici. Disopiramide: diminuzione dell'efficacia antiaritmica per diminuzione dei tassi plasmatici di disopiramide. Altri farmaci depressivi del SNC: antidepressivi (esclusi gli IMAO A-selettivi), la maggior parte degli antistaminici anti-H1, benzodiazepine, clonidina e clonidino simili, ipnotici, derivati della morfina, neurolettici, tranquillanti diversi dalle benzodiazepine. Aumento della depressione centrale che puo' avere conseguenze gravi, soprattutto in caso di guida o di uso di macchine. Fenitoina: in caso di associazione con fenobarbitale si possono verificare variazioni imprevedibili: i tassi plasmatici della fenitoina sono piu' spesso diminuiti senza che cio' abbia effetti sfavorevoli sull'attivita' anticonvulsivante. Alla sospensione del fenobarbitale possono comparire effetti tossici della fenitoina. A volte i livelli plasmatici della fenitoina aumentano. Da considerare nell'interpretazione dei livelli plasmatici. Alprenololo, metoprololo, propranololo: diminuzione dei livelli plasmatici di questi beta-bloccanti con riduzione dei loro effetti clinici.
POSOLOGIA
Adulti e adolescenti: 100-200 mg al giorno somministrati per via intramuscolare. Non superare 400 mg nelle 24 ore. Bambini di eta' superiore a 1 anno: 10 mg al giorno somministrati per via intramuscolare per ogni anno di eta' a partire dal primo anno. Insufficienza renale: i pazienti con insufficienza renale grave (VFG <10 ml/min) devono ricevere una dose di fenobarbital ogni 12-16 ore. Per i pazienti con un'insufficienza renale lieve moderata (VGF >10 ml/min) non e' richiesto nessun aggiustamento del dosaggio. L'uso di barbiturici a lunga durata d'azione deve essere evitato in pazienti con insufficienza renale. La dose deve essere significativamente diminuita durante una terapia a breve termine. Insufficienza epatica: i barbiturici devono essere usati con cautela nei pazienti con una funzionalita' epatica compromessa. La dose iniziale deve essere ridotta. Pazienti anziani: i barbiturici devono essere usati con cautela nei pazienti anziani poiche' questa particolare popolazione e' piu' sensibile all'azione dei barbiturici. Il tempo di emivita del farmaco puo' aumentare a causa di un cambiamento della biotrasformazione epatica correlato all'eta'. Pazienti in dialisi: per i pazienti che necessitano di emodialisi e dialisi peritoneale si richiede un supplemento del dosaggio al fine di assicurare livelli terapeutici adeguati.
PRINCIPI ATTIVI
Fenobarbital sodico.

  • Ritiro in Farmacia Spedizione Gratuita
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    COSTI:
    0-3km standard €2,43
    3-4 km standard + €1,22
    4-5 km standard + €1,83
    5-6 km standard + €2,44
    6-7 km standard + €3,05
    7-8 km standard + €3,66
    8-9 km standard + €4,88
    9-10 km standard + €6,10

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