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AVVERTENZE
Disturbi cardio-vascolari. Trattamento dell'iperuricemia cronica: il trattamento con febuxostat deve essere evitato nei pazienti con preesistenti malattie cardiovascolari maggiori (ad esempio infarto miocardico, ictus o angina instabile), a meno che non siano disponibili alternative terapeutiche appropriate. E' stata osservata un'incidenza numericamente maggiore di eventi cardiovascolari APTC (endpoint definiti dalla Anti- Platelet Trialists' Collaboration) segnalati dallo sperimentatore (compresa morte cardiovascolare, infarto miocardico non fatale, ictus non fatale) nel gruppo trattato con febuxostat rispetto a quello trattato con allopurinolo negli studi APEX e FACT (1,3 vs 0,3 eventi per 100 anni paziente), ma non nello studio CONFIRMS (vedere paragrafo 5.1 per le caratteristiche dettagliate degli studi). L'incidenza degli eventi cardiovascolari APTC segnalati dallo sperimentatore negli studi combinati di fase 3 (APEX, FACT e CONFIRMS) e' stata di 0,7 vs 0,6 eventi per 100 anni paziente. Negli studi di estensione a lungo termine, le incidenze degli eventi APTC segnalati dallo sperimentatore sono state 1,2 e 0,6 eventi per 100 anni paziente per febuxostat e allopurinolo, rispettivamente. Non e' stata osservata alcuna differenza statisticamente significativa e non e' stata stabilita alcuna relazione causale con febuxostat. I fattori di rischio individuati per questi pazienti sono stati una anamnesi clinica di malattia aterosclerotica e/o di infarto miocardico, oppure di insufficienza cardiaca congestizia. Nello studio post registrativo CARES (vedere paragrafo 5.1 per le caratteristiche dettagliate dello studio) l'incidenza di eventi avversi cardiovascolari maggiori (MACE) e' risultata simile nei pazienti trattati con febuxostat verso quelli trattati con allopurinolo (HR 1.03; 95% CI 0.87-1.23), ma e' stata osservata una maggiore incidenza di morte cardiovascolare (4.3% vs. 3.2% dei pazienti; HR 1.34; 95% CI 1.03-1.73). Allergia / ipersensibilita' al farmaco: nel periodo post-marketing sono state raccolte rare segnalazioni di gravi reazioni allergiche/ipersensibilita', inclusa la sindrome di Stevens-Johnson con esito potenzialmente letale, la necrolisi tossica epidermica e reazioni anafilattiche acute/shock. Nella maggior parte dei casi, queste reazioni si sono verificate durante il primo mese di terapia con febuxostat. Alcuni di questi pazienti, ma non tutti, hanno riportato compromissione renale e/o precedente ipersensibilita' all'allopurinolo. In alcuni casi, reazioni di ipersensibilita' grave, inclusa reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) sono state associate a febbre, coinvolgimento ematologico, renale o epatico. I pazienti devono essere informati dei segni e dei sintomi e monitorati attentamente per sintomi di reazioni allergiche/ipersensibilita' (vedere paragrafo 4.8). Il trattamento con febuxostat deve essere immediatamente interrotto se insorgono gravi reazioni allergiche/ipersensibilita', inclusa la sindrome di Stevens-Johnson, in quanto l'interruzione preventiva del trattamento e' associata a una prognosi migliore. Se il paziente ha sviluppato reazione allergica/ipersensibilita', inclusa la sindrome di Stevens-Johnson e reazione anafilattica acuta/shock, febuxostat non deve essere piu' somministrato. Attacchi acuti di gotta (riacutizzazione): il trattamento con febuxostat non deve essere iniziato fino a quando l'attacco acuto di gotta non si sia completamente risolto. All'inizio della terapia e' possibile che si verifichino delle riacutizzazioni della gotta dovute ad una variazione dei livelli di acido urico sierico, che si determina in seguito ad una mobilitazione degli urati dai depositi tessutali (vedere paragrafi 4.8 e 5.1). All'inizio del trattamento con febuxostat si raccomanda una profilassi contro le riacutizzazioni della gotta per almeno 6 mesi facendo uso di un FANS oppure della colchicina (vedere paragrafo 4.2). Qualora si verifichi una riacutizzazione della gotta durante il trattamento con febuxostat, l'assunzione di quest'ultimo non va sospesa. La riacutizzazione deve essere trattata simultaneamente, secondo le esigenze del singolo paziente. Il trattamento continuato con febuxostat riduce la frequenza e l'intensita' delle riacutizzazioni della gotta. Deposito della xantina: nei pazienti nei quali il tasso di formazione degli urati risulta aumentatato (ad esempio nelle neoplasie maligne e durante il loro trattamento oppure nella sindrome di Lesch-Nyhan), la concentrazione assoluta di xantina nelle urine potrebbe, in rari casi, aumentare in misura tale da consentirne il deposito nelle vie urinarie. Questo non e' stato osservato in uno studio clinico pivotal con febuxostat nella Sindrome da Lisi Tumorale. Poiche' non esiste esperienza con febuxostat, il suo uso in pazienti con la sindrome di Lesch-Nyhan non e' raccomandato. Mercaptopurina/azatioprina: l'uso di febuxostat non e' raccomandato nei pazienti trattati contemporaneamente con mercaptopurina/azatioprina in quanto l'inibizione della xantina ossidasi ad opera di febuxostat puo' determinare un aumento della concentrazione plasmatica di mercaptopurina/azatioprina che puo' provocare grave tossicita'. Non sono stati condotti studi di interazione nell'uomo. Quando l'utilizzo concomitante non puo' essere evitato e' raccomandata una riduzione della dose di mercaptopurina/azatioprina. Sulla base di modellizzazioni e simulazioni di dati derivati da studi preclinici effettuati sui ratti, la dose di mercaptopurina/azatioprina, quando somministrati in concomitanza con febuxostat, deve essere ridotta al 20% o meno della dose precedentemente prescritta, per evitare possibili effetti ematologici (vedere paragrafi 4.5 e 5.3). I pazienti devono essere attentamente monitorati e la dose di mercaptopurina/azatioprina deve essere conseguentemente aggiustata, in base alla valutazione della risposta terapeutica e all'insorgenza di eventuali effetti tossici. Soggetti che hanno subito un trapianto d'organo: poiche' non c'e' esperienza in soggetti che hanno subito un trapianto d'organo, l'uso di febuxostat non e' raccomandato in questi pazienti (vedere paragrafo 5.1). Teofillina: la somministrazione concomitante di febuxostat 80 mg e teofillina 400 mg in dose singola in soggetti sani ha dimostrato l'assenza di interazione farmacocinetica (vedere paragrafo 4.5). Febuxostat 80 mg puo' essere utilizzato in pazienti trattati contemporaneamente con teofillina senza il rischio di un aumento dei livelli plasmatici di teofillina. Non ci sono dati disponibili per febuxostat 120 mg. Epatopatie: durante gli studi clinici combinati di fase 3, nei pazienti trattati con febuxostat sono state osservate delle lievi anomalie nei valori dei test di funzionalita' epatica (5,0 %).
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Preparati antigotta, preparati inibenti la produzione di acido urico.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 (vedere anche paragrafo 4.8).
DENOMINAZIONE
FEBUXOSTAT DOC GENERICI COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina (E460), idrossipropilcellulosa (E463), croscarmellosio sodico, silice colloidale anidra (E551), magnesio stearato (E470b). Rivestimento della compressa: alcol polivinilico (E1203), talco (E553b), titanio biossido (E171), macrogol 3350 (E1521), copolimero acido metacrilico - etil acrilato (1:1) (Tipo A), ossido di ferro giallo (E172), sodio idrogeno carbonato (E500(ii)).
EFFETTI INDESIDERATI
Sintesi del profilo di sicurezza: le reazioni avverse segnalate piu' comunemente negli studi clinici (4.072 soggetti trattati almeno con una dose da 10 mg a 300 mg) e nell'esperienza post-marketing in pazienti con la gotta sono attacchi di gotta, alterazioni della funzionalita' epatica, diarrea, nausea, cefalea, eruzioni cutanee ed edema. Queste reazioni avverse sono state per lo piu' di lieve o moderata gravita'. Rare reazioni gravi di ipersensibilita' a febuxostat, alcune delle quali sono state associate a sintomi sistemici, e eventi rari di morte cardiaca improvvisa si sono verificate nell'esperienza post-marketing. Le reazioni avverse comuni (>=1/100 - <1/10), non comuni (>=1/1.000 - <1/100) e rare (>=1/10.000 - <1/1.000) osservate nei pazienti trattati con febuxostat sono riportate di seguito. FEBUXOSTAT DOC Generici 120 mg: le frequenze sono basate sugli studi e sull'esperienza post-marketing in pazienti affetti da gotta. All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravita'. Reazioni avverse segnalate negli studi combinati di fase III a lungo termine e nell'esperienza post-marketing in pazienti affetti da gotta. Patologie del sistema emolinfopoietico. Rari: pancitopenia, trombocitopenia, agranulocitosi*. Disturbi del sistema immunitario. Rari: reazione anafilattica*, ipersensibilità al farmaco*. Patologie endocrine. Non comuni: incremento dei livelli ematici dell'ormone stimolante la tiroide (tsh). Patologie dell'occhio. Rari: visione offuscata. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comuni***: attacchi di gotta; non comuni: diabete mellito, iperlipidemia, diminuzione dell'appetito, aumento del peso; rari: diminuzione del peso, aumento dell'appetito, anoressia. Disturbi psichiatrici. Non comuni: calo della libido, insonnia; rari: nervosismo. Patologie del sistema nervoso. Comuni: cefalea; non comuni: capogiri, parestesie, emiparesi sonnolenza, alterazioni del gusto, ipoestesie, iposmia. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Rari: tinnito. Patologie cardiache. Non comuni: fibrillazioni atriali, palpitazioni, ecg anormale; (120 mg) blocco di branca sinistra (vedere paragrafo sindrome da lisi tumorale), tachicardia sinusale (vedere paragrafo sindrome da lisi tumorale); rari: morte cardiaca improvvisa*. Patologie vascolari. Non comuni: ipertensione, arrossamento del volto, vampate di calore; (120 mg) emorragia (vedere paragrafo sindrome della lisi tumorale). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comuni: dispnea, bronchite, infezione del tratto respiratorio superiore, tosse. Patologie gastrointestinali. Comuni: diarrea**, nausea; non comuni: dolore addominale, distensione addominale, malattia da reflusso gastro-esofageo, vomito, bocca secca, dispepsia, stitichezza, defecazione frequente, flatulenza, fastidio gastrointestinale; rari: pancreatite, ulcerazione buccale. Patologie epatobiliari. Comuni: anomalie nei valori dei test di funzionalità epatica**; non comuni: colelitiasi; rari: epatite, itterizia*, lesione del fegato*. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comuni: eruzione cutanea (tra cui vari tipi di eruzioni riportate con frequenze più basse, vedere sotto); non comuni: dermatite, orticaria, prurito, alterazione del colore della pelle, lesioni cutanee, petecchie, esantema maculare, eruzione maculo-papulare, esantema papulare; rari: necrolisi tossica epidermica *, sindrome di stevens-johnson*, angioedema*, reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici*, eruzione cutanea generalizzata (grave)*, eritema, eruzione cutanea esfoliativa, esantema follicolare, esantema vescicolare, esantema pustoloso, esantema pruriginoso*, esantema eritematoso, esantema morbillifome, alopecia, iperidrosi. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comuni: artralgia, artrite, mialgia, dolore muscoloscheletrico, debolezza muscolare, spasmi muscolari, tensione muscolare, borsite; rari: rabdomiolisi*, rigidità articolare, rigidità muscoloscheletrica. Patologie renali e urinarie. Non comuni: insufficienza renale, nefrolitiasi, ematuria, pollachiuria, proteinuria; rari: nefrite tubulointerstiziale*, urgenza della minzione. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comuni: disfunzione erettile. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comuni: edema; non comuni: affaticamento, dolore toracico, fastidio toracico; rari: sete. Esami diagnostici. Non comuni: aumento dell'amilasi nel sangue, diminuzione della conta piastrinica, diminuzione del numero di leucociti, diminuzione della conta dei linfociti, aumento della creatina nel sangue, aumento della creatinina nel sangue, diminuzione dell'emoglobina, aumento dell'uea, aumento dei trigliceridi nel sangue, aumento del colesterolo nel sangue, diminuzione dell'ematocrito, aumento della lattato deidrogenasi nel sangue, aumento del potassio nel sangue; rari: aumento del glucosio nel sangue, tempo di tromboplastina parziale attivato prolungato, diminuzione della conta cellulare dei globuli rossi, aumento della fosfatasi alcalina nel sangue, aumento della creatina fosfochinasi nel sangue*. * Reazioni avverse raccolte nell'esperienza post-marketing ** Il trattamento emergente di diarrea non- infettiva, e alterazione dei test di funzionalita' epatica negli studi combinati di fase 3 sono piu' frequenti nei pazienti trattati contemporaneamente con colchicina. *** Vedere paragrafo 5.1 per l'incidenza degli attacchi di gotta nei singoli studi di fase 3 randomizzati e controllati. Descrizione di reazioni avverse selezionate: rari casi di gravi reazioni di ipersensibilita' a febuxostat, inclusa la sindrome di Stevens-Johnson, la necrolisi tossica epidermica e reazioni anafilattiche/shock, si sono verificati nell'esperienza post- marketing. La sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi tossica epidermica sono caratterizzate da eruzioni cutanee progressive associate a vescicole o lesioni della mucosa e irritazione agli occhi. Reazioni di ipersensibilita' a febuxostat possono essere associate ai seguenti sintomi: reazioni cutanee caratterizzate da eruzione maculopapulare infiltrata, esantemi generalizzati o esfoliativi, ma anche lesioni cutanee, edema facciale, febbre, alterazioni ematologiche quali trombocitopenia ed eosinofilia, e coinvolgimento singolo o multiplo di organi (fegato e reni, inclusa nefrite tubulo-interstiziale) (vedere paragrafo 4.4). Attacchi acuti di gotta sono stati comunemente osservati subito dopo l'inizio del trattamento e durante i primi mesi. Successivamente, la frequenza di riacutizzazione della gotta diminuisce in modo dipendente dal tempo.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza I dati su un numero molto limitato di gravidanze esposte non indicano effetti indesiderati di febuxostat sulla gravidanza o sulla salute del feto/neonato. Gli studi su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale o parto (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Febuxostat non deve essere usato durante la gravidanza. Allattamento Non e' noto se febuxostat sia escreto nel latte materno. Studi condotti sull'animale hanno dimostrato un'escrezione di tale principio attivo nel latte materno accompagnata da un deficit dello sviluppo nei nuovi nati durante l'allattamento. Non si puo' escludere un rischio per il neonato allattato al seno. Febuxostat non va utilizzato durante l'allattamento al seno. Fertilita' In studi di riproduzione su animali, dosi fino a 48 mg/kg/die non hanno evidenziato effetti avversi dose-dipendente sulla fertilita' (vedere paragrafo 5.3). L'effetto di febuxostat sulla fertilita' umana non e' noto.
INDICAZIONI
FEBUXOSTAT DOC Generici e' indicato nel trattamento dell'iperuricemia cronica con deposito di urato gia' in corso (compresa un'anamnesi, o la presenza, di tofi e/o di artrite gottosa). FEBUXOSTAT DOC Generici e' indicato negli adulti.
INTERAZIONI
Mercaptopurina/azatioprina Sulla base del meccanismo d'azione di febuxostat sull'inibizione della xantina ossidasi (XO), non si raccomanda l'uso contemporaneo di FEBUXOSTAT DOC Generici con mercaptopurina/ azatioprina. L'inibizione della XO ad opera di febuxostat puo' causare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di questi farmaci, che porta a tossicita' (vedere paragrafo 4.4). Non sono stati condotti studi di interazione nell'uomo di febuxostat con farmaci (eccetto teofillina) metabolizzati dalla XO. Le analisi di modellizzazioni e simulazioni di dati derivati da studi preclinici effettuati sui ratti indicano che la dose di mercaptopurina/azatioprina, in caso di somministrazione concomitante con febuxostat, deve essere ridotta al 20% o meno della dose precedentemente prescritta (vedere paragrafi 4.4 e 5.3). Non sono stati svolti studi d'interazione tra febuxostat e chemioterapia citotossica. FEBUXOSTAT DOC Generici 80 mg : Non sono disponibili dati circa la sicurezza di febuxostat usato contemporaneamente alla terapia citotossica. In uno studio clinico pivotal nella Sindrome da Lisi Tumorale, febuxostat 120 mg e' stato somministrato a pazienti in trattamento con diversi regimi chemioterapici, inclusi gli anticorpi monoclonali. In questo studio tuttavia non sono state valutate le interazioni farmaco-farmaco e farmaco-patologia. Pertanto non e' possibile escludere possibili interazioni con nessuno dei farmaci citotossici somministrati in concomitanza. Rosiglitazone/substrati CYP2C8 Febuxostat ha dimostrato di essere un debole inibitore del CYP2C8 in vitro . In uno studio su soggetti sani la somministrazione concomitante di febuxostat 120 mg una volta al giorno con una dose singola orale di 4 mg di rosiglitazone, non ha determinato alcun effetto sulla farmacocinetica del rosiglitazone e del suo metabolita N-desmetil rosiglitazone, indicando che febuxostat non e' un inibitore enzimatico del CYP2C8 in vivo . Di conseguenza, non si prevede che la somministrazione concomitante di febuxostat e rosiglitazone o altri substrati del CYP2C8 richieda alcun aggiustamento della dose per questi composti. Teofillina E' stato condotto uno studio d'interazione con febuxostat in soggetti sani per valutare se l'inibizione della XO potesse determinare un aumento dei livelli di teofillina in circolo, come riportato per altri inibitori della XO. I risultati dello studio mostrano che la somministrazione concomitante di febuxostat, 80 mg una volta al giorno, e teofillina, 400 mg in dose singola, non ha alcun effetto sulla farmacocinetica e sulla sicurezza della teofillina. Di conseguenza, non e' richiesta particolare cautela quando febuxostat 80 mg e teofillina sono somministrati contemporaneamente. Non ci sono dati disponibili per febuxostat 120 mg. Naproxene ed altri inibitori della glucuronidazione Il metabolismo di febuxostat dipende dagli enzimi Uridina-Glucuronosil-Transferasi (UGT). I medicinali che inibiscono la glucuronidazione, quali i FANS ed il probenecid, sono in grado, teoricamente, di influire sull'eliminazione di febuxostat. In soggetti sani, l'uso contemporaneo di febuxostat e naproxene 250 mg due volte al giorno era associato ad un aumento dell'esposizione a febuxostat (C max 28%, AUC 41% e T1/2 26%). Negli studi clinici, l'uso di naproxene o di altri FANS/inibitori della Cox- 2 non e' risultato correlato ad alcun aumento clinicamente significativo degli effetti indesiderati. Febuxostat puo' essere somministrato contemporaneamente a naproxene, senza alcuna necessita' di aggiustamento della dose di febuxostat o di naproxene. Induttori della glucuronidazione I potenti induttori degli enzimi UGT possono determinare un aumento del metabolismo ed una diminuzione dell'efficacia di febuxostat. Si raccomanda pertanto un controllo dell'acido urico sierico 1-2 settimane dopo l'inizio della terapia con un potente induttore della glucuronidazione. Viceversa, l'interruzione del trattamento con un induttore della glucuronidazione puo' determinare un aumento dei livelli plasmatici di febuxostat. Colchicina/indometacina/idroclorotiazide/warfarin Febuxostat puo' essere somministrato contemporaneamente a colchicina o a indometacina senza necessita' di aggiustare la dose di febuxostat o dell'altro principio attivo somministrato contemporaneamente. Non e' necessario alcun aggiustamento della dose di febuxostat quando somministrato contemporaneamente a idroclorotiazide. Non e' necessario alcun aggiustamento della dose di warfarin quando somministrato contemporaneamente a febuxostat. La somministrazione di febuxostat (80 mg o 120 mg una volta al giorno) con warfarin non ha avuto effetti sulla farmacocinetica di warfarin nei pazienti sani. Inoltre l'INR ed il Fattore VII attivato non sono influenzati dalla somministrazione di febuxostat. Desipramina/substrati CYP2D6 Febuxostat ha dimostrato di essere un debole inibitore del CYP2D6 in vitro. In uno studio in soggetti sani, 120 mg di febuxostat assunti una volta al giorno, hanno determinato un aumento medio pari al 22% dell'AUC di desipramina, un substrato del CYP2D6, indicando una possibile azione inibitoria debole da parte di febuxostat sull'enzima CYP2D6 in vivo . In caso di contemporanea somministrazione di febuxostat e di altri substrati del CYP2D6, non e' pertanto ipotizzabile la necessita' di alcun aggiustamento della dose per nessuno di questi composti. Antiacidi E' stato dimostrato che la contemporanea assunzione di un antiacido contenente idrossido di magnesio ed idrossido di alluminio ritarda l'assorbimento di febuxostat (di circa 1 ora) e provoca una diminuzione del 32% della C max , mentre non e' stata osservata alcuna variazione significativa relativamente all'AUC. E' pertanto possibile assumere febuxostat senza tener conto dell'uso di medicinali antiacidi.
POSOLOGIA
Posologia. Gotta: la dose orale raccomandata di FEBUXOSTAT DOC Generici e' di 80 mg una volta al giorno indipendentemente dai pasti. Con valori sierici di acido urico > 6 mg/dL (357 mcmol/L) dopo 2-4 settimane, puo' essere presa in considerazione l'assunzione di FEBUXOSTAT DOC Generici 120 mg una volta al giorno. FEBUXOSTAT DOC Generici agisce abbastanza rapidamente da consentire una nuova determinazione dell'acido urico sierico dopo 2 settimane. L'obiettivo terapeutico e' ridurre e mantenere il livello d'acido urico sierico a valori inferiori a 6 mg/dL (357 mcmol/L). Per la profilassi delle riacutizzazioni della gotta e' raccomandato un periodo di trattamento di almeno 6 mesi (vedere paragrafo 4.4). Anziani: non e' necessario alcun aggiustamento della dose negli anziani (vedere paragrafo 5.2). Compromissione renale: l'efficacia e la sicurezza del medicinale non sono state determinate in maniera completa nei pazienti con compromissione renale grave (clearance della creatinina <30 mL/min, vedere paragrafo 5.2). Non e' necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale di grado lieve o moderato. Compromissione epatica: l'efficacia e la sicurezza di febuxostat non sono state studiate nei pazienti con compromissione epatica grave (classe C di Child Pugh). Gotta: la dose raccomandata per i pazienti con compromissione epatica di grado lieve e' di 80 mg. Sono disponibili informazioni limitate relativamente all'uso del medicinale in pazienti con compromissione epatica di grado moderato. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di FEBUXOSTAT DOC Generici nei bambini di eta' inferiore ai 18 anni non sono state stabilite. Non sono disponibili dati. Modo di somministrazione: uso orale FEBUXOSTAT DOC Generici deve essere somministrato per via orale e puo' essere assunto con o senza cibo.
PRINCIPI ATTIVI
FEBUXOSTAT DOC Generici 80 mg compresse rivestite con film: ogni compressa contiene 80 mg di febuxostat (come emiidrato). FEBUXOSTAT DOC Generici 120 mg compresse rivestite con film: ogni compressa contiene 120 mg di febuxostat (come emiidrato). Eccipienti con effetti noti: FEBUXOSTAT DOC Generici 80 mg compresse rivestite con film Ogni compressa contiene 72,68 mg di lattosio (come monoidrato). FEBUXOSTAT DOC Generici 120 mg compresse rivestite con film: ogni compressa contiene 109,02 mg di lattosio (come monoidrato). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.