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AVVERTENZE
In pazienti epatopatici e/o nefropatici si consiglia di monitorare la funzionalita' epatica e/o renale. Pur non avendo osservato nell'uomo variazioni significative nei parametri ematologici e di funzionalita' epatica, si ritiene tuttavia utile procedere a controlli periodici nel corso di terapie a lungo termine.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Miorilassanti ad azione centrale.
CONSERVAZIONE
Conservare a temperatura non superiore a 30 gradi C.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; gravidanza e allattamento; insufficienza epatica grave.
DENOMINAZIONE
EXPOSE
ECCIPIENTI
Amido di mais, cellulosa microcristallina, carbossimetilcellulosa sodica reticolata, idrossi-propilcellulosa, calcio stearato. Film di rivestimento: idrossipropilmetilcellulosa, polietilenglicole 6000, titanio biossido, dimeticone, talco.
EFFETTI INDESIDERATI
Dal momento che possono manifestarsi shock e reazioni anafilattoidi, i pazienti devono essere seguiti attentamente. Nel caso di sintomi come arrossamento, prurito, orticaria, edema al volto o ad altre parti, e dispnea, il trattamento deve essere interrotto e adottate le appropriate misure. Possono manifestarsi gravi dermopatie come la sindrome oculo-muco-cutanea (sindrome di Steven-Johnson) o la necrolisi tossica epidermica (sindrome di Lyell). Nel caso di sintomi come febbre, eritema, vescicole, prurito, congestione oculare o stomatite, etc., il trattamento deve essere interrotto e adottate le appropriate misure. Gli effetti indesiderati associati al farmaco, segnalati nel corso di studi clinici e durante la sorveglianza post-marketing su oltre 12.000 pazienti, sono stati classificati per sistema d'organo e per frequenza secondo lo schema seguente: molto comuni > 1/10; comuni > 1/100 < 1/10; non comuni > 1/1.000 < 1/100; rari > 1/10.000 < 1/1.000; molto rari < 1/10.000 comprese segnalazioni isolate. Esami diagnostici. Comuni: aumento dei livelli ematici di AST, ALT e Fosfatasi alcalina; non comuni: aumento dei livelli ematici dell'Azoto ureico. Patologie cardiache. Comuni: palpitazioni. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comuni: anemia. Patologie del sistema nervoso. Molto comuni: sonnolenza, cefalea, mente confusa; comuni: capogiri, vertigini, alterazione dell'umore, tremore (agli arti), ipoestesia. Patologie gastrointestinali. Molto comuni: dolori addominali, diarrea, nausea, vomito, stipsi, fastidio allo stomaco, dispepsia; comuni: stomatite, gonfiore addominale. Patologie renali e urinarie. Comuni: incontinenza urinaria, ritenzione urinaria; non comuni: sensazione di residuo urinario, proteinuria. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comuni: eruzione cutanea; comuni: prurito, iperidrosi; molto rari: eritema essudativo multiforme o polimorfo (Sindrome di Steven-Johnson), necrolisi tossica epidermica (Sindrome di Lyell), Sindrome oculo-muco-cutanea. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comuni: rigidita' muscolare, ipotonia. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comuni: anoressia. Patologie vascolari. Comuni: vampate di calore. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comuni: astenia, affaticamento; comuni: edema, sete. Disturbi del sistema immunitario. Molto rari: shock e reazioni anafilattoidi. Disturbi psichiatrici. Molto comuni: insonnia. Gli effetti indesiderati associati al farmaco sono generalmente transitori e non necessitano di trattamento specifico.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Anche se il complesso degli studi effettuati sugli animali non mette in luce uno specifico potenziale teratogeno attribuibile all'eperisone, il farmaco e' controindicato durante la gravidanza e l'allattamento. Quando il farmaco deve essere assunto, l'allattamento deve essere interrotto.
INDICAZIONI
Spasticita' in corso di sclerosi a placche e spasticita' nelle malattie del midollo spinale di natura infettiva, degenerativa, traumatica o neoplastica; spasticita' di origine cerebrale; contratture muscolari secondarie a patologie osteoartromuscolari (artrosi cervicale, periartrite scapolo-omerale, lombosciatalgia, mialgie in genere).
INTERAZIONI
Si raccomandano particolare cautela e vigilanza da parte del medico nel caso di concomitante terapia con salicilati, poiche' i livelli ematici di questi ultimi vengono ridotti per somministrazione contemporanea di eperisone. Analoga cautela e' suggerita nel caso di terapia concomitante con calcio antagonisti, la cui azione antiipertensiva puo' risultare potenziata.
POSOLOGIA
>>Adulti. Per il trattamento della spasticita' il dosaggio consigliato e' di 300 mg al giorno: 1 compressa da 100 mg 3 volte al giorno dopo i pasti. Per il trattamento delle patologie osteoartromuscolari il dosaggio consigliato e' di 150-300 mg al giorno, a seconda della gravita' della sintomatologia: 1 compressa da 50 mg o da 100 mg 3 volte al giorno dopo i pasti. Anziani: in presenza di alterazioni della funzionalita' epatica e/o renale, e' opportuno stabilire misure terapeutiche come la riduzione del dosaggio sotto stretta sorveglianza. Si consiglia di non superare il dosaggio giornaliero di 150 mg. Bambini: l'uso del medicinale non e' raccomandato nei bambini a causa della insufficienza di dati clinici per poter stabilire le modalita' d'impiego in campo pediatrico.
PRINCIPI ATTIVI
Eperisone cloridrato.