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AVVERTENZE
Nell'ambito del trattamento dei sintomi della post-menopausa, la terapia ormonale sostitutiva (TOS) deve essere avviata solo per i sintomi che incidono negativamente sulla qualita' della vita. In ogni caso, almeno una volta all'anno si deve effettuare un'attenta valutazione dei rischi e dei benefici, proseguendo la TOS solo fino a quando i benefici sopravanzano i rischi. Le evidenze sui rischi associati alla TOS nel trattamento della menopausa prematura sono limitate. Tuttavia, a causa del basso rischio assoluto nelle donne piu' giovani, il rapporto tra rischi e benefici puo' essere piu' favorevole per queste donne rispetto a quelle piu' anziane. Esame clinico/follow-up: prima di assumere la terapia ormonale sostitutiva (e a intervalli regolari successivamente), ogni donna deve essere valutata attraverso la raccolta dell'anamnesi personale e familiare. L'esame obiettivo sara' effettuato sulla base dell'anamnesi e delle controindicazioni (vedere paragrafo 4.3) e delle avvertenze (vedere paragrafo 4.4) per questo prodotto. Durante la valutazione di ogni singola donna, si procedera' all'esame obiettivo mammario e pelvico dove clinicamente indicato e non come procedura di routine. Le donne devono essere incoraggiate a partecipare ai programmi di screening a livello nazionale per il cancro della cervice (citologia cervicale) e per il cancro della mammella (mammografia) secondo quanto previsto per la loro fascia di eta'. Si devono inoltre incoraggiare le donne a conoscere il proprio seno, consigliando loro di riferire al medico o all'infermiera la comparsa di qualsiasi modificazione. Alcune donne possono non essere idonee al trattamento con il dispositivo vaginale Estring, in particolare quelle con una vagina corta e stretta a causa di un precedente intervento chirurgico o per effetto dell'atrofia vaginale, oppure quelle con un prolasso utero-vaginale di grado tale da impedire il mantenimento in posizione dell'anello. Inoltre, si dovrebbe effettuare un esame approfondito in ogni donna che presenti segni o sintomi quali perdite vaginali anomale, fastidio vaginale, o sanguinamento vaginale di qualsiasi tipo, per escludere ulcere, infezioni o vaginite atrofica non responsiva. Segni d'irritazione di scarso rilievo sono spesso transitori. Se una donna percepisce un fastidio persistente o intenso per la presenza dell'anello, o un'eccessiva mobilita' dell'anello, si deve interrompere il trattamento. Anche nelle pazienti con segni di ulcera o infiammazione grave causate da vaginite atrofica non responsiva si deve interrompere il trattamento. Ci sono state rare segnalazioni di aderenza dell'anello vaginale alla parete vaginale, rendendo difficoltosa la rimozione dell'anello. In alcuni casi e' stata necessaria la rimozione chirurgica dell'anello vaginale. Le pazienti con infezione vaginale devono essere adeguatamente trattate. In presenza di una terapia sistemica, il trattamento con il dispositivo vaginale Estring puo' proseguire senza interruzione. Tuttavia, durante l'impiego di altre preparazioni vaginali si deve prendere in esame la rimozione di Estring. Si sono verificati casi di fuoriuscita e di spostamento dell'anello, di solito durante la defecazione. Percio' se la donna soffre di stipsi deve rimuovere l'anello prima di defecare. Possono esserci anche altre situazioni nelle quali alcune donne desiderano rimuovere l'anello, per esempio prima dei rapporti sessuali. Le pazienti in trattamento a lungo termine con corticosteroidi o quelle affette da malattie che alterano l'integrita' cutanea, come la malattia di Cushing, potrebbero non essere idonee al trattamento per la possibile presenza di un'atrofia vaginale non responsiva alla terapia estrogenica. Il profilo farmacocinetico di Estring mostra che l'assorbimento sistemico di estradiolo e' basso (vedere paragrafo 5.2). Tuttavia, trattandosi di un prodotto per la TOS, e' necessario tenere presente quanto segue, soprattutto in caso di uso a lungo termine o ripetuto del prodotto. Condizioni che necessitano di una supervisione: la paziente dovrebbe essere sottoposta a un'attenta supervisione qualora una qualunque delle seguenti condizioni sia in atto, si sia verificata in passato e/o sia peggiorata durante una gravidanza o un trattamento ormonale precedente. Si deve tenere conto del fatto che durante il trattamento con Estring le seguenti condizioni possono ricomparire o aggravarsi, in particolare: leiomioma (fibromi uterini) o endometriosi; fattori di rischio per disturbi tromboembolici (vedere sotto); fattori di rischio per tumori estrogeno-dipendenti, es. cancro della mammella in una parente di primo grado; ipertensione; disturbi epatici (es. adenoma epatico); diabete mellito con o senza interessamento vascolare; colelitiasi; emicrania o (grave) cefalea; lupus eritematoso sistemico; anamnesi positiva per iperplasia dell'endometrio (vedere sotto); epilessia; asma; otosclerosi. Il profilo farmacocinetico di Estring mostra che, durante il trattamento, l'assorbimento sistemico di estradiolo e' molto limitato (vedere paragrafo 5.2). Per questo motivo la ricomparsa o il peggioramento delle suddette condizioni e' meno probabile che con il trattamento estrogenico per via sistemica. Motivi per la sospensione immediata della terapia. Si deve sospendere la terapia qualora si scopra una controindicazione, e nelle seguenti situazioni: ittero o peggioramento della funzionalita' epatica; incremento significativo della pressione arteriosa; comparsa ex novo di cefalea di tipo emicranico; gravidanza. Iperplasia e carcinoma dell'endometrio: prima di iniziare il trattamento con Estring, le donne con utero integro e sanguinamento anomalo di eziologia non nota o le donne con utero integro trattate in precedenza con estrogeni non contrastati devono essere esaminate con particolare attenzione per escludere una iperstimolazione/trasformazione maligna dell'endometrio. Nelle donne con utero integro, il rischio di iperplasia e di carcinoma dell'endometrio e' aumentato con la somministrazione di soli estrogeni per periodi prolungati. Per i prodotti a base di estrogeni per uso vaginale nei quali l'esposizione sistemica all'estrogeno rimane nell'intervallo di normalita' post-menopausa (dispositivo vaginale Estring), non si raccomanda di aggiungere un progestinico.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Estrogeni naturali e semisintetici, non associati.
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Cancro della mammella accertato, pregresso o sospetto; tumori maligni estrogeno-dipendenti (es. cancro endometriale) accertati o sospetti; sanguinamento genitale non diagnosticato; iperplasia dell'endometrio non trattata; tromboembolismo venoso pregresso o in atto (trombosi venosa profonda, embolia polmonare); disturbi trombofilici accertati (es. deficit di proteina C, proteina S o antitrombina, vedere paragrafo 4.4); malattia tromboembolica arteriosa (es. angina, infarto miocardico) recente o attiva; epatopatia acuta, o anamnesi positiva per epatopatia fino a quando i test di funzione epatica non tornano alla normalita'; ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; porfiria.
DENOMINAZIONE
ESTRING 7,5 MICROGRAMMI/24 ORE DISPOSITIVO VAGINALE
ECCIPIENTI
Elastomero di silicone Q7-4735 A, elastomero di silicone Q7-4735 B, silicone liquido, solfato di bario.
EFFETTI INDESIDERATI
Vedere anche paragrafo 4.4. Le reazioni avverse dovute a terapia locale con Estring e riportate negli studi clinici su Estring con una frequenza di almeno 1/1.000, o segnalate nell'esperienza post-maketing, sono di seguito elencate. Infezioni ed infestazioni. Comune >=1/100, <1/10: infezione delle vie urinarie, infezione della vagina. Disturbi del sistema immunitario. Non comune 1/1.000, <1/100: ipersensibilita'. Patologie gastrointestinali. Comune >=1/100, <1/10: dolore addominale, dolore nei quadrati addominali inferiori, disturbi addominali, disturbi anorettali. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune >=1/100, <1/10: prurito generalizzato, iperidrosi. Patologie renali e urinarie. Comune >=1/100, <1/10: disturbi vescicali. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune >=1/100, <1/10: disturbi vulvovaginali, prurito genitale; rara >=1/10.000, <1/1.000: erosione della vagina#/ulcerazione della vagina#, aderenza vaginale#. # esperienza post-marketing. Le seguenti reazioni avverse sono state associate a terapia estrogenica orale e/o transdermica. Infezioni ed infestazioni. Non commune >=1/1.000, <1/100: vaginite, inclusa la candidiasi della vagina. Disturbi del sistema immunitario. Non commune >=1/1.000, <1/100: ipersensibilita'. Disturbi psichiatrici. Comune >=1/100, <1/10: depressione; non commune >=1/1.000, <1/100: modificazioni della libido, disturbi dell'umore. Patologie del sistema nervoso. Non commune >=1/1.000, <1/100: capogiri, cefalea, emicrania, ansia. Patologie dell'occhio. Non commune >=1/1.000, <1/100: intolleranza alle lenti a contatto. Patologie vascolari. Non commune >=1/1.000, <1/100: trombosi venosa, embolia polmonare. Patologie gastrointestinali. Non commune >=1/1.000, <1/100: nausea, stomaco gonfio, dolore addominale. Patologie epatobiliari. Non commune >=1/1.000, <1/100: malattia della colecisti. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune >=1/100, <1/10: alopecia; non commune >=1/1.000, <1/100: cloasma/melasma, irsutismo, prurito, eruzione cutanea. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune >=1/100, <1/10: artralgie, crampi alle gambe. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune >=1/100, <1/10: sanguinamento uterino anomalo (metrorragia da interruzione/perdite intermestruali), dolore mammario, indolenzimento mammario, aumento di volume mammario, secrezione mammaria, leucorrea; non commune >=1/1.000, <1/100: flusso mestruale alterato, ectropion e secrezione della cervice alterati. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non commune >=1/1.000, <1/100: edema. Esami diagnostici. Comune >=1/100, <1/10: alterazioni del peso (aumento o calo ponderale), trigliceridi aumentati. Effetti di classe associati alla TOS sistemica: i seguenti rischi sono stati associati a TOS sistemica e si applicano in misura minore ai prodotti a base di estrogeni per uso vaginale, nei quali l'esposizione sistemica agli estrogeni rimane nell'intervallo di normalita' post- menopausa. Cancro dell'ovaio: l'uso della TOS sistemica e' stato associato a un lieve incremento del rischio di diagnosi di cancro dell'ovaio (vedere paragrafo 4.4). Una meta-analisi di 52 studi epidemiologici ha riportato un incremento del rischio di cancro dell'ovaio nelle donne durante l'utilizzo della TOS sistemica rispetto alle donne che non hanno mai utilizzato la TOS (RR 1,43, IC 95% 1,31-1,56). Per le donne di eta' compresa tra 50 e 54 anni che assumono 5 anni di TOS, cio' ha dato luogo a circa 1 caso aggiuntivo ogni 2000 utenti. Nelle donne di eta' compresa tra 50 e 54 anni che non assumono la TOS, circa 2 donne su 2000 riceveranno una diagnosi di cancro dell'ovaio in un periodo di 5 anni. Rischio di tromboembolia venosa: alla TOS sistemica e' associato un incremento di 1,3-3 volte del rischio relativo di sviluppare una tromboembolia venosa (TEV), cioe' una trombosi venosa profonda o un'embolia polmonare. La comparsa di un simile evento e' piu' probabile nel primo anno di utilizzo della terapia ormonale (vedere paragrafo 4.4).
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: Estring non e' raccomandato durante la gravidanza e nelle donne in eta' fertile. Se durante il trattamento con Estring dispositivo vaginale si verifica una gravidanza, il trattamento deve essere sospeso immediatamente. I risultati della maggior parte degli studi epidemiologici condotti finora e relativi all'esposizione accidentale del feto agli estrogeni, indicano l'assenza di effetti teratogeni o fetotossici. Allattamento: Estring non puo' essere usato durante l'allattamento.
INDICAZIONI
Trattamento della vaginite atrofica (causata dalla carenza di estrogeni) nelle donne in post-menopausa.
INTERAZIONI
Poiche' l'estrogeno e' somministrato per via intravaginale e a causa del rilascio di livelli ridotti, e' improbabile che si verifichino interazioni farmacologiche clinicamente rilevanti col dispositivo vaginale Estring. Tuttavia, il medico che lo prescrive deve sapere che il metabolismo degli estrogeni puo' essere potenziato dall'uso concomitante di sostanze come alcuni anticonvulsivanti (es. fenobarbital, fenitoina, carbamazepina) e antiinfettivi (es. rifampicina, rifabutina, nevirapina, efavirenz) che sono induttori degli enzimi coinvolti nel metabolismo dei farmaci, in particolare gli enzimi del citocromo P450. Con la somministrazione vaginale, l'effetto di primo passaggio nel fegato viene evitato e, pertanto, gli estrogeni applicati per via vaginale potrebbero essere meno influenzati dagli induttori enzimatici rispetto agli ormoni orali. Ritonavir e nelfinavir, sebbene siano noti come potenti inibitori, si comportano viceversa come induttori quando usati in concomitanza con gli ormoni steroidei. Preparazioni di erboristeria a base di erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) possono indurre il metabolismo degli estrogeni. Dal punto di vista clinico, un aumentato metabolismo degli estrogeni puo' determinare una riduzione degli effetti clinici e variazioni nel profilo dei sanguinamenti uterini. Quando si utilizzano altre preparazioni vaginali, si deve prendere in esame la rimozione del dispositivo vaginale Estring (vedere paragrafo 4.4). Popolazione pediatrica: sono stati effettuati studi d'interazione solo negli adulti.
POSOLOGIA
Il dispositivo vaginale Estring e' un prodotto a base di solo estrogeno per uso vaginale. Pazienti adulte e anziane (eta' >= 65 anni): un anello da inserire nel terzo superiore della vagina. Una volta inserito viene tenuto in vagina continuativamente per 90 giorni e sostituito con un nuovo anello secondo le esigenze. Per l'avvio e la prosecuzione del trattamento dei sintomi della post-menopausa si deve utilizzare la dose minima efficace per il periodo piu' breve possibile (vedere anche paragrafo 4.4). La durata massima raccomandata per la terapia continuativa e' due anni. La terapia puo' avere inizio in qualunque momento nelle donne con amenorrea consolidata o che presentino lunghi intervalli tra cicli spontanei. Le pazienti che vogliono passare da una preparazione sequenziale ciclica o continua a Estring devono completare il ciclo fino al verificarsi di un episodio di emorragia da interruzione, e successivamente passare al dispositivo vaginale Estring. Le pazienti che assumono una preparazione continua combinata possono iniziare la terapia in qualunque momento. Per i prodotti a base di estrogeni per uso vaginale nei quali l'esposizione sistemica all'estrogeno rimane nell'intervallo di normalita' post-menopausa (dispositivo vaginale Estring), non si raccomanda di aggiungere un progestinico (vedere anche paragrafo 4.4). Come inserire Estring in vagina: scegliere una posizione comoda; con una mano divaricare le pliche cutanee attorno alla vagina; con l'altra mano comprimere l'anello facendogli assumere una forma ovale; spingere l'anello il piu' possibile all'interno della vagina, in alto e all'indietro, verso la zona lombare. Come estrarre Estring: scegliere una posizione comoda; inserire un dito in vagina e agganciare l'anello; estrarre delicatamente l'anello tirandolo verso il basso e in avanti. Il foglio illustrativo incluso in ogni confezione fornisce istruzioni complete su come rimuovere e reinserire il dispositivo. Popolazione pediatrica: l'uso del dispositivo vaginale Estring non e' raccomandato nella popolazione pediatrica.
PRINCIPI ATTIVI
Ogni anello vaginale contiene: estradiolo emiidrato 2,0 mg, pari a 1,94 mg di estradiolo. Ogni anello rilascia in media 7,5 microgrammi di estradiolo nelle 24 ore, per un periodo di 90 giorni. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.