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AVVERTENZE
Passaggio da una formulazione ad un'altra: durante l'assunzione di Epaclob sospensione, clobazam raggiunge livelli plasmatici piu' alti rispetto alla stessa dose assunta sotto forma di compressa. Cio' puo' comportare un aumento del rischio di depressione respiratoria e sedazioneche puo' essere piu' evidente quando si passa dalle compresse alla sospensione orale. Pertanto, deve essere usata cautela quandosi passa a differenti formulazioni di medicinali a base di clobazam, in quanto ledosi non sono equivalenti. Con clobazam, come con altri medicinali antiepilettici, alcuni pazienti possono manifestare un aumento della frequenza delle crisi epilettiche o l'insorgenza di nuovi tipi di crisi. Questi fenomeni possono essere la conseguenza di un sovradosaggio, di una diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di anti-epilettici usati contemporaneamente, della progressione della malattia o di un effetto paradosso. Alcol: si raccomanda ai pazienti di evitare l'assunzionedi alcol durante la terapia con clobazam (per l'aumentato rischio disedazione e di altri effetti indesiderati) (vedere paragrafo 4.5). Amnesia: le benzodiazepine possono indurre amnesia anterograda quando vengono utilizzate nel normale intervallo di dosaggio, ma soprattutto adalte dosi. In caso di perdita o lutto, le benzodiazepine possono inibire l'elaborazione della perdita. Debolezza muscolare: clobazam puo' causare debolezza muscolare. E' necessaria particolare cautela quando clobazam e' usato in pazienti con debolezza muscolare pre-esistente, miastenia grave, atassia spinale o cerebellare o apnea notturna. Puo' essere necessaria una riduzione della dose. Clobazam e' controindicato nei pazienti con miastenia grave o sindrome da apnea notturna. Dipendenza: l'uso di benzodiazepine, compreso clobazam, puo' portare allo sviluppo di dipendenza fisica e psicologica da questi farmaci. Il rischio di dipendenza aumenta con la dose e la durata del trattamento; esso e'maggiore in pazienti con una storia di abuso di alcol o droga. Pertanto la durata del trattamento deve essere la piu' breve possibile (vedere paragrafo 4.2). Vari fattori sembrano aumentare il rischio di dipendenza: durata del trattamento, dose, storia di altre dipendenze da farmaci, compreso alcol. Con la sospensione dell'uso delle benzodiazepine,soprattutto se improvviso, si puo' verificare la sindrome da interruzione o sindrome da astinenza: sindrome da interruzione associata al trattamento originale con clobazam che porta al ripresentarsi dei sintomi in modo acuto (ad es. agitazione, convulsioni). Questo puo' essere accompagnato da altre reazioni che comprendono cambiamenti di umore, ansia o disturbi del sonno ed irrequietezza. Una volta sviluppata la dipendenza fisica, la brusca interruzione del trattamento sara' accompagnata da sintomi di astinenza (o da fenomeni di rebound). I fenomeni direbound sono caratterizzati da una ricorrenza in forma aumentata dei sintomi che hanno originariamente portato al trattamento con clobazam.Questo puo' essere accompagnato da altre reazioni compresa cefalea, disturbi del sonno, aumento dell'attivita' onirica, ansia estrema, tensione, irrequietezza, confusione ed eccitabilita', derealizzazione, depersonalizzazione, allucinazioni e psicosi sintomatiche (ad es. delirioda sospensione), intorpidimento e formicolio delle estremita', doloremuscolare, tremore, sudorazione, nausea, iperacusia, sensibilita' allaluce, al rumore e al contatto fisico, nonche' crisi epilettiche. Unasindrome da sospensione puo' anche verificarsi quando si passa bruscamente da una benzodiazepina a lunga durata d'azione (ad es. clobazam) ad una a breve durata d'azione. Depressione respiratoria: la funzione respiratoria deve essere monitorata nei pazienti con insufficienza respiratoria cronica o acuta grave e puo' essere necessaria una riduzionedella dose di clobazam. Clobazam e' controindicato in pazienti con insufficienza respiratoria grave (fare riferimento al paragrafo 4.3 Controindicazioni). Danno renale e compromissione epatica: nei pazienti concompromissione della funzione renale o epatica, la sensibilita' a clobazam e la predisposizione agli eventi avversi sono aumentate, e puo'essere necessaria una riduzione della dose. Nel trattamento a lungo termine la funzione renale ed epatica devono essere controllate regolarmente (fare riferimento al paragrafo 4.3 Controindicazioni). Anziani: le benzodiazepine devono essere usate con cautela negli anziani perche'il rischio di sedazione e/o rilassamento muscolare puo' promuovere ilrischio di cadute, spesso con conseguenze gravi in questa popolazione. Si raccomanda una riduzione della dose. Reazioni cutanee gravi: sonostare segnalate reazioni cutanee gravi, compresa sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e necrolisi epidermica tossica (TEN), con clobazam sia nei bambini che negli adulti nel periodo post-marketing. La maggior parte dei casi segnalati riguardava l'uso concomitante di altri farmaci,compresi farmaci anti-epilettici associati a reazioni cutanee gravi. SJS/TEN puo' essere associata a esito fatale. I pazienti devono essereattentamente monitorati per segni o sintomi di SJS/TEN, soprattutto durante le prime 8 settimane di trattamento. Clobazam deve essere immediatamente interrotto qualora vi sia il sospetto di SJS/TEN. Se i segnio sintomi suggeriscono SJS/TEN, l'uso del farmaco non deve essere ripreso e deve essere presa in considerazione una terapia alternativa (vedere paragrafo 4.8). Depressione e disturbi della personalita': effettidisinibenti si possono manifestare in vari modi. In pazienti depressipuo' essere precipitato il siucidio e puo' aggravarsi il comportamento aggressivo verso se' stessi o altri. Pertanto, deve essere usata estrema cautela nel prescrivere le benzodiazepine in pazienti con disturbi della personalita'. Ideazione e comportamento suicidario: ideazionee comportamento suicidario sono stati riportati in pazienti trattati con agenti antiepilettici in diverse indicazioni. Una meta-analisi di studi randomizzati e controllati verso placebo, condotti con farmaci antiepilettici, ha mostrato anche un lieve incremento del rischio di ideazione e comportamento suicidario. Il meccanismo di questo rischio none' noto e i dati disponibili non escludono la possibilita' di un aumentato rischio per clobazam. Di conseguenza, i pazienti devono essere monitorati per quanto riguarda la comparsa di segni di ideazione e comportamento suicidario e deve essere preso in considerazione un trattamento appropriato. Ai pazienti (e coloro che se ne prendono cura) deve essere consigliato di consultare un medico nel caso in cui emergano segni di ideazione o comportamento suicidario.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Derivati benzodiazepinici.
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Epaclob sospensione orale non deve essere usato: nei pazienti con ipersensibilita' alle benzodiazepine o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; nei pazienti con anamnesi di dipendenza da farmaci o alcol (rischio maggiore di sviluppare dipendenza); nei pazienti con miastenia grave (rischio di peggioramento della debolezza muscolare); nei pazienti con grave insufficienza respiratoria (rischio di peggioramento); nei pazienti con sindrome da apnea notturna (rischio dipeggioramento); nei pazienti con grave insufficienza epatica (rischiodi sviluppo di encefalopatia); nelle donne che allattano con latte materno; intossicazione acuta con alcol e sostanze attive per il SNC. Popolazione pediatrica: le benzodiazepine non devono essere somministrate ai bambini senza una valutazione attenta della necessita' del loro uso. Epaclob sospensione orale deve essere usato nei bambini da 1 mesea 2 anni solo in situazioni eccezionali, quando vi sia una chiara indicazione di epilessia.
DENOMINAZIONE
EPACLOB SOSPENSIONE ORALE
ECCIPIENTI
Sorbitolo (E420), gomma Xanthan (E415), acesulfame potassico (E950), aroma di lampone, sodio propil idrossibenzoato (E217), sodio metil idrossibenzoato (E219), disodio idrogeno fosfato diidrato (per l'aggiustamento del pH), sodio diidrogeno fosfato diidrato (per l'aggiustamento del pH), acqua purificata.
EFFETTI INDESIDERATI
Le frequenze degli eventi avversi sono classificate come segue: moltocomune (>= 1/10), comune (>= 1/100, < 1/10), non comune (>= 1/1.000, <1/100), raro (>= 1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: mancanza diappetito disturbi psichiatrici. Comune: irritabilita', aggressivita',irrequietezza, depressione (puo' essere smascherata una depressione pre-esistente), tolleranza ai farmaci^1, agitazione; non comune: comportamento inappropriato, stato confusionale, ansia, delusione, incubi, perdita di libido^2,3; non nota: dipendenza^1, insonnia iniziale, rabbia, allucinazioni, disturbi psicotici, scarsa qualita' del sonno, ideazione suicidaria, l'interruzione della terapia puo' portare a fenomeni di astinenza o di rebound (vedere paragrafo 4.4 avvertenze speciali e precauzioni d'impiego). E' stato segnalato abuso di benzodiazepine. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: sonnolenza; comune: sedazione, vertigini, disturbi dell'attenzione, lentezza nel parlare/disartria/disturbi della parola^2,3, mal di testa, tremori, atassia; non comune: scarsa capacita' emotiva, amnesia (puo' essere associata a comportamento inappropriato), disturbi della memoria, amnesia retrograda^5; nonnota: disturbi cognitivi, stato di coscienza alterato, nistagmo^2, disturbi di deambulazione^2,3. Patologie dell'occhio. Non comune: diplopia^2,3. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non nota: depressione respiratoria, insufficienza respiratoria soprattutto in pazienti con funzione respiratoria compromessa pre-esistente (ad esempiopazienti con asma bronchiale o con danno cerebrale) (vedere paragrafo4.3 e 4.4). Patologie gastrointestinali. Comune: bocca secca, stitichezza, nausea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: eruzione cutanea; non nota: reazioni di fotosensibilizzazione, orticaria, sindrome di stevens-johnson, necrolisi epidermica tossica (inclusi alcuni casi di esito fatale). Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non nota: spasmo muscolare, debolezzamuscolare. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: affaticamento^4; non nota: reazione lentaagli stimoli, ipotermia; non comune: aumento di peso^2,3. Lesioni, avvelenamento e complicazioni procedurali. Non comune: tendenza a cadere. ^1 soprattutto nell'uso prolungato (vedere paragrafo 4.4). 2^ soprattutto ad alte dosi o in caso di trattamento a lungo termine. 3^ e' reversibile. 4^ soprattutto all'inizio del trattamento e ad alte dosi. 5^a dosi normali, ma soprattutto ad alte dosi. 6^ soprattutto nei pazienti anziani puo' essere associato a disturbi respiratori. Come per altre benzodiazepine, durante l'uso prolungato, deve essere valutato il beneficio terapeutico rispetto al rischio di assuefazione e dipendenza.Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitarie' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramiteil sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: ci sono dati limitati sull'uso di clobazam in gravidanza.Tuttavia, numerosi dati raccolti in studi di coorte non hanno dimostrato la comparsa di malformazioni maggiori dopo l'esposizione alle benzodiazepine nel primo trimestre di gravidanza, benche' in alcuni studi caso-controllo siano state segnalate incidenze di labiopalatoschisi. L'uso di Clobazam non e' raccomandato in gravidanza e nelle donne in eta' fertile che non fanno uso di contraccetti. Clobazam attraversa la placenta. Gli studi su animali hanno dimostrato tossicita' riproduttiva(vedere paragrafo 5.3). Le donne in eta' fertile devono essere informate sui rischi e benefici correlati all'uso di clobazam in gravidanza.Le donne in eta' fertile devono essere avvertite di consultare il medico riguardo l'interruzione del medicinale in caso di gravidanza o se desiderano intraprendere una gravidanza. Se il trattamento con clozabame' continuato, deve essere usato alla dose efficace piu' bassa. Sonostati segnalati casi di riduzione dei movimenti fetali e della variabilita' del ritmo cardiaco fetale dopo la somministrazione di benzodiazepine durante il secondo e/o terzo trimestre di gravidanza. Se clozabamviene somministrato durante le ultime fasi della gravidanza o duranteil parto, si possono prevedere effetti sul neonato quali depressionerespiratoria (incluso difficolta' respiratorie e apnea), segni di sedazione, ipotermia, ipotonia e difficolta' ad alimentarsi (cosiddetta "ipotonia neonatale"). Inoltre, i neonati nati da madri che hanno assunto benzodiazepine per lunghi periodi durante gli ultimi stadi della gravidanza possono sviluppare dipendenza fisica e possono avere un certorischio di sviluppare una sindrome da astinenza nel periodo post-natale. Si raccomanda un adeguato monitoraggio del neonato nel periodo post-natale. Allattamento: poiche' le benzodiazepine sono state trovate nel latte materno, queste non devono essere somministrate alle madri cheallattano. Fertilita': in uno studio sulla fertilita' sui ratti di sesso maschile e femminile, non sono stati osservati effetti sulla fertilita' (vedere paragrafo 5.3).
INDICAZIONI
Clobazam puo' essere usato come terapia aggiuntiva nell'epilessia negli adulti e nei bambini con piu' di 2 anni di eta', se il trattamento standard con uno o piu' anticonvulsivi non ha funzionato. Epaclob sospensione orale deve essere usato nei bambini da 1 mese a 2 anni di eta'soltanto in situazioni eccezionali, quando vi sia una chiara indicazione di epilessia.
INTERAZIONI
Farmaci che deprimono il sistema nervoso centrale: l'effetto depressivo centrale puo' essere aumentato nei casi di uso concomitante con antipsicotici (neurolettici), ipnotici, ansiolitici/sedativi, antidepressivi, analgesici narcotici, farmaci anticonvulsivi, anestetici e antistaminici sedativi, soprattutto quando clobazam e' somministrato ad altedosi. E' necessaria particolare cautela anche con l'utilizzo di clobazam in caso di intossicazione con tali farmaci o con litio. Alcol: il consumo contemporaneo di alcol puo' aumentare la biodisponibilita' delclobazam del 50% (vedere paragrafo 5.2) con conseguente aumento deglieffetti del clobazam (ad es. sedazione) (vedere paragrafo 4.5). Cio' influenza la capacita' di guidare o di usare macchinari. Anticonvulsivi: l'aggiunta di clobazam a trattamenti anticonvulsivi gia' in corso (ad es. fenitoina, acido valproico) puo' provocare un cambiamento nei livelli plasmatici di questi farmaci. Il dosaggio di clobazam, se usatocome adiuvante nell'epilessia, deve essere determinato dal monitoraggio dell'EEG, e devono essere controllati i livelli plasmatici degli altri medicinali. La fenitoina e la carbamazepina possono provocare un aumento della conversione metabolica di clobazam al metabolita attivo N-desmetil clobazam. Lo stiripentolo aumenta i livelli plasmatici di clobazam e del suo metabolita attivo N-desmetilclobazam, attraverso l'inibizione di CYP3A e CYP2C19. Si raccomanda il monitoraggio dei livelliplasmatici, prima di iniziare il trattamento con stiripentolo e poi successivamente quando e' stata raggiunta una nuova concentrazione allosteady-state, cioe' dopo circa 2 settimane. Si raccomanda il monitoraggio clinico e puo' essere necessario un aggiustamento della dose. Analgesici narcotici: nel caso in cui clobazam sia usato in concomitanza con degli analgesici narcotici puo' verificarsi un aumento dell'euforiache puo' portare ad un aumento della dipendenza psicologica. Oppioidi: l'uso concomitante di benzodiazepine, come clobazam, e oppioidi aumenta il rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e morte acausa di un effetto depressivo aggiuntivo sul SNC. Il dosaggio e la durata dell'uso concomitante devono essere limitati (vedere paragrafo 4.4). Rilassanti muscolari: puo' essere potenziato l'effetto di miorilassanti, analgesici e del protossido d'azoto. Inibitori dell'enzima citocromo P-450: il trattamento concomitante con farmaci che inibiscono ilsistema dell'enzima citocromo P-450 (mono-ossigenasi) (ad es. cimetidina e l'antibiotico eritromicina) puo' aumentare e prolungare l'effetto di clobazam. Inibitori del CYP2C219: gli inibitori forti e quelli moderati del CYP2C19 possono portare ad un aumento dell'esposizione al N-desmetilclobazam (N-CLB), il metabolita attivo del clobazam. Puo' essere necessario un adattamento della dose di clobazam quando viene somministrato insieme ad inibitori forti (per es. fluconazolo, fluvoxamina, ticlopidina) o moderati (per es. omeprazolo) del CYP2C19 (fare riferimento al paragrafo 5.2). Substrati CYP2D6: clobazam e' un debole inibitore del CYP2D6. Puo' essere necessario un adattamento della dose deifarmaci metabolizzati dal CYP2D6 (per es. destrometorfano, pimozide,paroxetina, nebivololo).
POSOLOGIA
Posologia: la sospensione orale e' idonea per qualsiasi paziente affetto da epilessia per il quale il medico ritenga che la sospensione orale sia preferibile a clobazam compresse. Se sono richieste dosi basse,il medicinale con concentrazione 1 mg/ml e' la formulazione piu' adatta. Se sono richieste dosi alte, il medicinale con concentrazione 2 mg/ml e' la formulazione piu' adatta. In tutti i casi, il trattamento deve essere iniziato alla dose efficace piu' bassa con graduali incrementi di dose sotto stretta osservazione. Trattamento dell'epilessia in associazione con uno o piu' altri anticonvulsivi, adulti: nell'epilessiae' raccomandata una dose iniziale di 5-15 mg/die, aumentando gradualmente se necessario fino ad un massimo di 60 mg al giorno. Popolazionepediatrica: nei bambini puo' verificarsi un aumento della risposta edun aumento della predisposizione alle reazioni avverse, pertanto questi pazienti richiedono dosi iniziali basse e incrementi graduali sottostretta osservazione. Popolazione pediatrica con eta' tra 2 e 16 anni,iniziale: 5 mg/die ( eta' 6 anni e superiore) o 0,1 mg/kg/die per i pazienti piu' giovani. La dose puo' essere aumentata lentamente con incrementi di 0,1-0,2 mg/kg/die ad intervalli di 7 giorni, fino a quandovenga raggiunto l'effetto clinico richiesto o si verifichino effetti indesiderati. Dose di mantenimento: generalmente 0,3-1mg/kg/die. La dose giornaliera puo' essere assunta in dosi divise o come dose singola alla sera. Popolazione pediatrica con eta' tra 1 mese e 2 anni: Epaclobsospensione orale deve essere usato nei bambini da 1 mese a 2 anni, solo in situazioni eccezionali quando vi sia una chiara indicazione diepilessia. Usare 0,1 mg/kg/die e incrementare molto lentamente (non piu' spesso di ogni 5 giorni) per raggiungere l'effetto clinico richiesto, in dosi divise due volte al giorno. Anziani: nei pazienti anziani,possono verificarsi un aumento della risposta e della predisposizionealle reazioni avverse, quindi questi pazienti richiedono dosi inizialibasse con aumenti graduali sotto stretta osservazione. Insufficienzarenale ed epatica: il trattamento richiede dosi iniziali basse e graduali incrementi di dose sotto stretta osservazione (fare riferimento alparagrafo 4.3 Controindicazioni e paragrafo 4.4 Passaggio da una formulazione all'altra). Durata: la condizione del paziente deve essere rivalutata durante le prime 4 settimane di trattamento. Successivamente,la rivalutazione regolare ogni 4 settimane determinera' la necessita'di continuare il trattamento. Se si verifica tolleranza farmacologica, puo' essere utile sospendere il trattamento, quindi riprenderlo ad una dose piu' bassa. Se la dose e' divisa nella giornata, prendere la dose piu' alta la sera. Dosi fino a 30 mg di Clobazam possono anche essere somministrate come dose singola la sera. Alla fine del trattamento, si raccomanda di ridurre gradualmente la dose per evitare il fenomeno dell'astinenza o r l'effetto rebound. Modo di somministrazione con osenza cibo: solo per uso orale. Una volta stabilita la dose efficacedurante la titolazione, i pazienti devono continuare ad assumere taledose e deve essere usata cautela nel passare a differenti formulazionidi Clobazam (vedere paragrafo 4.4- Passaggio da una formulazione all'altra). Questo medicinale puo' sedimentare durante la conservazione. Il flacone deve essere agitato prima dell'uso.
PRINCIPI ATTIVI
Epaclob 1 mg/ml: 1 ml di sospensione orale contiene 1 mg di Clobazam.Epaclob 2 mg/ml: 1 ml di sospensione orale contiene 2 mg di Clobazam.Eccipiente(i) con effetti noti: ogni ml di sospensione orale contiene250 mg di sorbitolo, 2,06 mg di sodio metil idrossibenzoato e 0,224 mgdi sodio propil idrossibenzoato. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.