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AVVERTENZE
Rischio di emorragia: come con altri anticoagulanti, i pazienti che assumono apixaban devono essere tenuti sotto osservazione per eventualisegni di sanguinamento. Si raccomanda di usarlo con cautela in condizioni di aumentato rischio di emorragia. Se si verifica un'emorragia severa, la somministrazione di apixaban deve essere interrotta (vedere paragrafi 4.8 e 4.9). Benche' il trattamento con apixaban non richieda un monitoraggio di routine del livello di esposizione, un dosaggio quantitativo calibrato anti-fattore Xa puo' essere utile in circostanze eccezionali quando la conoscenza del livello di esposizione ad apixabanpuo' aiutare a supportare decisioni cliniche, ad esempio, sovradosaggio e chirurgia d'urgenza (vedere paragrafo 5.1). Per gli adulti e' disponibile un antidoto specifico (andexanet alfa) che antagonizza l'effetto farmacodinamico di apixaban. Tuttavia, la sua sicurezza ed efficacia non sono state stabilite nei pazienti pediatrici (vedere il riassunto delle caratteristiche del prodotto di andexanet alfa). Si puo' prendere in considerazione la trasfusione di plasma fresco congelato, la somministrazione di concentrati di complesso protrombinico (CCP) o di fattore VIIa ricombinante. Tuttavia, non vi e' alcuna esperienza clinicasull'uso di CCP a 4 fattori per fermare il sanguinamento nei pazientipediatrici e adulti che hanno ricevuto apixaban. Interazione con altri medicinali che influiscono sull'emostasi: a causa dell'aumento del rischio di sanguinamento, il trattamento concomitante con qualsiasi altro agente anticoagulante e' controindicato (vedere paragrafo 4.3). L'uso concomitante di apixaban con agenti antiaggreganti piastrinici aumenta il rischio di sanguinamento (vedere paragrafo 4.5). Se i pazientisono trattati in concomitanza con inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), inibitori della ricaptazione della serotonina-norepinefrina (SNRI) o farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), compreso l'acido acetilsalicilico, bisogna fare attenzione. L'uso concomitante di apixaban, a seguito di intervento chirurgico, con altriinibitori dell'aggregazione piastrinica non e' raccomandato (vedere paragrafo 4.5). Nei pazienti con fibrillazione atriale e condizioni cherichiedono mono o doppia terapia antiaggregante, deve essere effettuata una attenta valutazione dei benefici potenziali rispetto ai potenziali rischi prima di associare tale terapia ad Eliquis. In uno studio clinico condotto su pazienti adulti con fibrillazione atriale, l'uso concomitante di ASA ha aumentato il rischio di sanguinamento maggiore con apixaban dall'1,8% per anno al 3,4% per anno ed ha aumentato il rischio di sanguinamento con warfarin dal 2,7% per anno al 4,6% per anno.L'uso concomitante con doppia terapia antiaggregante in questo studioclinico era limitato (2,1%) (vedere paragrafo 5.1). Uno studio clinicoha arruolato pazienti con fibrillazione atriale con ACS e/o sottoposti a PCI e un periodo di trattamento con un inibitore P2Y12, con o senza ASA e anticoagulante orale (apixaban o VKA) pianificato per 6 mesi.L'uso concomitante di ASA ha aumentato il rischio di sanguinamento maggiore o CRNM (non maggiore clinicamente rilevante) ISTH (InternationalSociety on Thrombosis and Hemostasis) nei soggetti trattati con apixaban dal 16,4% all'anno al 33,1% all'anno (vedere paragrafo 5.1). In uno studio clinico su pazienti ad alto-rischio post sindrome coronaricaacuta senza fibrillazione atriale, caratterizzata da co-morbidita' multiple cardiache e non cardiache, che ricevevano ASA o la combinazionedi ASA e clopidogrel, e' stato riportato un aumento significativo delrischio di sanguinamento maggiore ISTH per apixaban (5,13% per anno) rispetto al placebo (2,04% per anno). Nello studio CV185325 non sono stati segnalati eventi di sanguinamento clinicamente importanti nei 12 pazienti pediatrici trattati contemporaneamente con apixaban e ASA <= 165 mg al giorno. Utilizzo di agenti trombolitici per il trattamento dell'ictus ischemico acuto: l'esperienza sull'uso di agenti tromboliticiper il trattamento dell'ictus ischemico acuto nei pazienti ai quali e' somministrato apixaban, e' molto limitata (vedere paragrafo 4.5). Pazienti con valvola cardiaca protesica: la sicurezza e l'efficacia di apixaban nei pazienti con valvola cardiaca protesica, con o senza fibrillazione atriale, non sono state studiate. Pertanto, l'uso di apixabanin tale contesto non e' raccomandato. Apixaban non e' stato studiatonei pazienti pediatrici con valvola cardiaca protesica, pertanto l'usodi apixaban non e' raccomandato. Pazienti con sindrome antifosfolipidica: gli anticoagulanti orali ad azione diretta (DOAC), tra cui apixaban, non sono raccomandati nei pazienti con storia pregressa di trombosi ai quali e' diagnosticata la sindrome antifosfolipidica. In particolare, per pazienti triplo-positivi (per anticoagulante lupico, anticorpi anticardiolipina e anticorpi anti-beta 2-glicoproteina I), il trattamento con DOAC potrebbe essere associato a una maggiore incidenza di eventi trombotici ricorrenti rispetto alla terapia con antagonisti della vitamina K. Chirurgia e procedure invasive: apixaban deve essere interrotto almeno 48 ore prima di un intervento elettivo o di una procedura invasiva a rischio di sanguinamento moderato o alto. Questo includegli interventi per i quali non puo' essere esclusa una probabilita' di sanguinamento clinicamente rilevante o per i quali il rischio di sanguinamento non sarebbe accettabile. Apixaban deve essere interrotto almeno 24 ore prima di un intervento elettivo o di una procedura invasiva a basso rischio di sanguinamento. Questo include gli interventi peri quali il rischio di sanguinamento atteso e' minimo, non critico perla sua localizzazione o facilmente controllabile. Se l'intervento o leprocedure invasive non possono essere rimandate, deve essere esercitata la dovuta cautela, tenendo in considerazione un aumentato rischio di sanguinamento. Questo rischio di sanguinamento deve essere soppesatocon l'urgenza dell'intervento. Dopo la procedura invasiva o l'intervento chirurgico, apixaban deve essere riniziato il prima possibile a condizione che la situazione clinica lo permetta e che si sia stabilitauna adeguata emostasi (per la cardioversione vedere paragrafo 4.2). Per i pazienti sottoposti ad ablazione transcatetere per la fibrillazione atriale, il trattamento con apixaban non necessita di essere interrotto (vedere paragrafi 4.2, 4.3 e 4.5). Interruzione temporanea: l'interruzione degli anticoagulanti, incluso apixaban, per sanguinamento inatto, intervento chirurgico elettivo, o procedure invasive espone i pazienti ad un aumentato rischio di trombosi. Pause nella terapia devonoessere evitate e se l'anticoagulazione con apixaban deve essere temporaneamente interrotta per qualsiasi ragione, la terapia deve essere riniziata il prima possibile.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Agenti antitrombotici, inibitori diretti del fattore Xa.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; sanguinamento clinicamente significativoin atto; malattia epatica associata a coagulopatia ed a rischio di sanguinamento clinicamente rilevante (vedere paragrafo 5.2); lesioni o condizioni considerate fattori di rischio significativo per sanguinamento maggiore. Queste possono includere ulcera gastrointestinale in corso o recente, presenza di neoplasie maligne ad elevato rischio di sanguinamento, recente lesione cerebrale o spinale, recente intervento chirurgico a livello cerebrale, spinale od oftalmico, recente emorragia intracranica, varici esofagee accertate o sospette, malformazioni arterovenose, aneurismi vascolari o anomalie vascolari maggiori intraspinalio intracerebrali; trattamento concomitante con qualsiasi altro agenteanticoagulante come ad esempio eparina non frazionata (ENF), eparinea basso peso molecolare (enoxaparina, dalteparina, ecc.), derivati dell'eparina (fondaparinux, ecc.), anticoagulanti orali (warfarin, rivaroxaban, dabigatran etexilato, ecc.) fatta eccezione per specifiche circostanze di cambio di terapia anticoagulante (vedere paragrafo 4.2), quando l'ENF e' somministrata alle dosi necessarie per mantenere un catetere centrale venoso o arterioso aperto o quando l'ENF e' somministrata durante un'ablazione transcatetere per la fibrillazione atriale (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
DENOMINAZIONE
ELIQUIS 5 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: lattosio, cellulosa microcristallina (E460), croscarmellosa sodica, sodio laurilsolfato, magnesio stearato (E470b).Rivestimento: lattosio monoidrato, ipromellosa (E464), titanio biossido (E171), triacetina, ossido di ferro rosso (E172).
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza: negli adulti, la sicurezza di apixaban e' stata valutata in 4 studi clinici di Fase III che includevanopiu' di 15.000 pazienti: piu' di 11.000 pazienti negli studi nella FANV e piu' di 4000 pazienti negli studi nel trattamento del TEV (tTEV) per un'esposizione media totale di 1,7 anni e 221 giorni, rispettivamente (vedere paragrafo 5.1). Le reazioni avverse comuni sono state: emorragie, contusioni, epistassi ed ematoma (vedere il seguente elenco peril profilo delle reazioni avverse e le frequenze per indicazione). Negli studi nella FANV, l'incidenza complessiva delle reazioni avverse correlate al sanguinamento con apixaban e' stata del 24,3% nello studioapixaban vs warfarin e del 9,6% nello studio apixaban vs acido acetilsalicilico. Nello studio apixaban vs warfarin l'incidenza di sanguinamento maggiore gastrointestinale ISTH (incluso sanguinamento del trattogastrointestinale superiore, tratto gastrointestinale inferiore e sanguinamento rettale) con apixaban e' stato dello 0,76%/anno. L'incidenza di sanguinamento maggiore intraoculare ISTH con apixaban e' stato dello 0,18%/anno. Negli studi nel tTEV, l'incidenza complessiva delle reazioni avverse correlate al sanguinamento con apixaban e' stata del 15,6% nello studio apixaban vs enoxaparina/warfarin e del 13,3% nello studio apixaban vs placebo (vedere paragrafo 5.1). Elenco delle reazioniavverse. Il seguente elenco mostra le reazioni avverse classificate secondo la classificazione per sistemi e organi e per frequenza utilizzando le seguenti convenzioni: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1.000, < 1/100); raro (>= 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non nota (la frequenza non puo' esseredefinita sulla base dei dati disponibili) negli adulti per la FANV e il pTEV o il tTEV e nei pazienti pediatrici di eta' compresa tra 28 giorni e < 18 anni per il tTEV e la prevenzione del TEV ricorrente. Le frequenze delle reazioni avverse riportate di seguito derivano dallo studio CV185325, nel quale i pazienti pediatrici hanno ricevuto apixabanper il trattamento del TEV e la prevenzione del TEV ricorrente. Elencodelle reazioni avverse. Patologie del sistema emolinfopoietico. Anemia. Prevenzione dell'ictus e dell'embolia sistemica nei pazienti adultiaffetti da FANV, con uno o piu' fattori di rischio (FANV): comune; trattamento della TVP e della EP, e prevenzione delle recidive di TVP edEP (tTEV) nei pazienti adulti: comune; trattamento del TEV e prevenzione del TEV ricorrente nei pazienti pediatrici di eta' compresa tra 28giorni e meno di 18 anni: comune. Trombocitopenia. Prevenzione dell'ictus e dell'embolia sistemica nei pazienti adulti affetti da FANV, conuno o piu' fattori di rischio (FANV): non comune; trattamento della TVP e della EP, e prevenzione delle recidive di TVP ed EP (tTEV) nei pazienti adulti: comune; trattamento del TEV e prevenzione del TEV ricorrente nei pazienti pediatrici di eta' compresa tra 28 giorni e meno di18 anni: comune. Disturbi del sistema immunitario. Ipersensibilita',edema allergico e anafilassi. Prevenzione dell'ictus e dell'embolia sistemica nei pazienti adulti affetti da FANV, con uno o piu' fattori dirischio (FANV): non comune; trattamento della TVP e della EP, e prevenzione delle recidive di TVP ed EP (tTEV) nei pazienti adulti: non comune; trattamento del TEV e prevenzione del TEV ricorrente nei pazientipediatrici di eta' compresa tra 28 giorni e meno di 18 anni: comune ^++. Prurito. Prevenzione dell'ictus e dell'embolia sistemica nei pazienti adulti affetti da FANV, con uno o piu' fattori di rischio (FANV):non comune; trattamento della TVP e della EP, e prevenzione delle recidive di TVP ed EP (tTEV) nei pazienti adulti: non comune*; trattamentodel TEV e prevenzione del TEV ricorrente nei pazienti pediatrici di eta' compresa tra 28 giorni e meno di 18 anni: comune. Angioedema. Prevenzione dell'ictus e dell'embolia sistemica nei pazienti adulti affetti da FANV, con uno o piu' fattori di rischio (FANV): non nota; trattamento della TVP e della EP, e prevenzione delle recidive di TVP ed EP (tTEV) nei pazienti adulti: non nota; trattamento del TEV e prevenzionedel TEV ricorrente nei pazienti pediatrici di eta' compresa tra 28 giorni e meno di 18 anni: non nota. Patologie del sistema nervoso. Emorragia cerebrale ^+. Prevenzione dell'ictus e dell'embolia sistemica neipazienti adulti affetti da FANV, con uno o piu' fattori di rischio (FANV): non comune; trattamento della TVP e della EP, e prevenzione delle recidive di TVP ed EP (tTEV) nei pazienti adulti: raro; trattamentodel TEV e prevenzione del TEV ricorrente nei pazienti pediatrici di eta' compresa tra 28 giorni e meno di 18 anni: non nota. Patologie dell'occhio. Emorragia degli occhi (compresa emorragia congiuntivale). Prevenzione dell'ictus e dell'embolia sistemica nei pazienti adulti affetti da FANV, con uno o piu' fattori di rischio (FANV): comune; trattamento della TVP e della EP, e prevenzione delle recidive di TVP ed EP (tTEV) nei pazienti adulti: non comune; trattamento del TEV e prevenzionedel TEV ricorrente nei pazienti pediatrici di eta' compresa tra 28 giorni e meno di 18 anni: non nota. Patologie vascolari. Emorragia, ematoma. Prevenzione dell'ictus e dell'embolia sistemica nei pazienti adulti affetti da FANV, con uno o piu' fattori di rischio (FANV): comune;trattamento della TVP e della EP, e prevenzione delle recidive di TVPed EP (tTEV) nei pazienti adulti: comune; trattamento del TEV e prevenzione del TEV ricorrente nei pazienti pediatrici di eta' compresa tra28 giorni e meno di 18 anni: comune. Ipotensione (compresa ipotensioneprocedurale). Prevenzione dell'ictus e dell'embolia sistemica nei pazienti adulti affetti da FANV, con uno o piu' fattori di rischio (FANV): comune; trattamento della TVP e della EP, e prevenzione delle recidive di TVP ed EP (tTEV) nei pazienti adulti: non comune; trattamento del TEV e prevenzione del TEV ricorrente nei pazienti pediatrici di eta'compresa tra 28 giorni e meno di 18 anni: comune. Emorragia intraddominale. Prevenzione dell'ictus e dell'embolia sistemica nei pazienti adulti affetti da FANV, con uno o piu' fattori di rischio (FANV): non comune, trattamento della TVP e della EP, e prevenzione delle recidive di TVP ed EP (tTEV) nei pazienti adulti: non nota; trattamento del TEVe prevenzione del TEV ricorrente nei pazienti pediatrici di eta' compresa tra 28 giorni e meno di 18 anni: non nota.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: non ci sono dati sull'uso di apixaban nelle donne in gravidanza. Dagli studi condotti su animali non si evincono effetti nocividiretti o indiretti in riferimento alla tossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Come misura precauzionale, e' preferibile evitare l'utilizzo di apixaban durante la gravidanza. Allattamento: non e' notose apixaban o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno. I dati ricavati dagli studi su animali hanno mostrato l'escrezione di apixaban nel latte materno (vedere paragrafo 5.3). Il rischio per i lattanti non puo' essere escluso. Si deve decidere se interrompere l'allattamento al seno o interrompere/astenersi dalla terapia con apixaban, tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento al seno e il beneficio della terapia per la donna. Fertilita': gli studi condotti suglianimali che hanno ricevuto dosi di apixaban non hanno mostrato effetti sulla fertilita' (vedere paragrafo 5.3).
INDICAZIONI
Adulti: prevenzione dell'ictus e dell'embolia sistemica nei pazienti adulti affetti da fibrillazione atriale non valvolare (FANV), con uno opiu' fattori di rischio, quali un precedente ictus o attacco ischemico transitorio (TIA), eta' >= 75 anni, ipertensione, diabete mellito, insufficienza cardiaca sintomatica (Classe NYHA>= II). Trattamento della trombosi venosa profonda (TVP) e dell'embolia polmonare (EP) e prevenzione delle recidive di TVP ed EP negli adulti (vedere paragrafo 4.4per i pazienti con EP emodinamicamente instabili). Popolazione pediatrica: trattamento del tromboembolismo venoso (TEV) e prevenzione del TEV ricorrente nei pazienti pediatrici di eta' compresa tra 28 giorni emeno di 18 anni.
INTERAZIONI
Inibitori del CYP3A4 e della P-gp: la somministrazione concomitante diapixaban e di ketoconazolo (400 mg una volta al giorno), un potente inibitore sia del CYP3A4 sia della P-gp, ha indotto un aumento di 2 volte dell'AUC media di apixaban e un aumento di 1,6 volte della C max media di apixaban. L'utilizzo di apixaban non e' raccomandato nei pazienti che ricevono terapia sistemica concomitante con dei potenti inibitori sia del CYP3A4 sia della P-gp, come antimicotici azolici (p. es. ketoconazolo, itraconazolo, voriconazolo e posaconazolo) ed inibitori delle proteasi dell'HIV (p. es. ritonavir) (vedere paragrafo 4.4). Ci siaspetta che i principi attivi che non sono considerati forti inibitori del CYP3A4 e della P-gp (ad esempio amiodarone, claritromicina, diltiazem, fluconazolo, naprossene, chinidina, verapamil), aumentino le concentrazioni plasmatiche di apixaban in misura minore. Non e' necessario alcun aggiustamento della dose per apixaban in caso di terapia concomitante con agenti che non siano forti inibitori sia del CYP3A4 sia della P-gp. Ad esempio, diltiazem (360 mg una volta al giorno), considerato un inibitore moderato del CYP3A4 e un inibitore debole della P-gp, ha indotto un aumento di 1,4 volte dell'AUC media di apixaban ed unaumento di 1,3 volte della C max . Naprossene (500 mg in dose singola), un inibitore della P-gp ma non del CYP3A4, ha indotto un aumento di1,5 e di 1,6 volte dell'AUC media e della C max media di apixaban, rispettivamente. Claritromicina (500 mg due volte al giorno), un inibitore della P-gp e un forte inibitore del CYP3A4, ha indotto un aumento di1,6 e di 1,3 volte dell'AUC media e della C max media di apixaban, rispettivamente. Induttori del CYP3A4 e della P-gp: la somministrazioneconcomitante di apixaban e rifampicina, un potente induttore sia del CYP3A4 sia della P-gp ha indotto una diminuzione di circa il 54% e il 42% dell'AUC e della C max medie di apixaban, rispettivamente. Anche l'uso concomitante di apixaban e altri potenti induttori del CYP3A4 e della P-gp (p.es. fenitoina, carbamazepina, fenobarbital o erba di San Giovanni) puo' portare a una riduzione delle concentrazioni plasmatichedi apixaban. Non e' necessario un aggiustamento della dose di apixaban durante la terapia concomitante con questi medicinali, tuttavia neipazienti che ricevono un trattamento sistemico concomitante con potenti induttori sia del CYP3A4 sia della P-gp, apixaban deve essere usatocon cautela per la prevenzione dell'ictus e dell'embolia sistemica neipazienti con FANV e per la prevenzione delle recidive di TVP ed EP. Apixaban non e' raccomandato per il trattamento della TVP e della EP, nei pazienti che ricevono un trattamento sistemico concomitante con potenti induttori sia del CYP3A4 sia della P-gp in quanto l'efficacia potrebbe essere compromessa (vedere paragrafo 4.4). Anticoagulanti, inibitori dell'aggregazione piastrinica, SSRI/SNRI e FANS: a causa dell'aumento del rischio di sanguinamento, il trattamento concomitante con qualsiasi altro agente anticoagulante e' controindicato tranne che in circostanze specifiche di switching della terapia con anticoagulante, quando l'ENF e' somministrata alle dosi necessarie per mantenere un catetere centrale venoso o arterioso aperto o quando l'ENF viene somministrata durante l'ablazione transcatetere per la fibrillazione atriale (vedere paragrafo 4.3). A seguito della somministrazione di enoxaparina (40 mg in dose singola) in associazione ad apixaban (5 mg in dose singola) e' stato osservato un effetto additivo sull'attivita' anti-fattoreXa. Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche o farmacodinamiche nei casi in cui apixaban e' stato somministrato in concomitanza con ASA ad una dose di 325 mg una volta al giorno. In studi clinicidi Fase I, apixaban somministrato in concomitanza con clopidogrel (75mg una volta al giorno), o con l'associazione di clopidogrel 75 mg e ASA 162 mg una volta al giorno, o con prasugrel (60 mg seguiti da 10 mguna volta al giorno) non ha mostrato un aumento rilevante del tempo di sanguinamento, o un'ulteriore inibizione dell'aggregazione piastrinica, rispetto alla somministrazione degli agenti antiaggreganti piastrinici senza apixaban. Gli aumenti nei test di coagulazione (PT, INR, eaPTT) sono stati in linea con gli effetti di apixaban da solo. Naprossene (500 mg), un inibitore della P-gp, ha indotto un aumento di 1,5 edi 1,6 volte dell'AUC e della C max medie di apixaban, rispettivamente. Un corrispondente aumento dei risultati dei test di coagulazione e'stato osservato per apixaban. Non sono state osservate modifiche dell'effetto di naprossene sull'aggregazione piastrinica indotta dall'acidoarachidonico, e non e' stato osservato un prolungamento clinicamenterilevante del tempo di sanguinamento a seguito della somministrazioneconcomitante di apixaban e naprossene. Nonostante questi risultati, possono esserci individui con una risposta farmacodinamica piu' pronunciata quando agenti antiaggreganti piastrinici sono co-somministrati conapixaban. Apixaban deve essere usato con cautela se somministrato inconcomitanza con SSRI/SNRI, FANS, ASA e/o inibitori del P2Y12, perche'questi medicinali aumentano specificatamente il rischio di sanguinamento(vedere paragrafo 4.4). C'e' un'esperienza limitata di co- somministrazione con altri inibitori dell'aggregazione piastrinica (come antagonisti del recettore GPIIb/IIIa, dipiridamolo, destrano o sulfinpirazone) o agenti trombolitici. Poiche' tali agenti aumentano il rischio disanguinamento, la somministrazione concomitante di questi medicinalicon apixaban non e' raccomandata (vedere paragrafo 4.4). Nello studioCV185325 non sono stati segnalati eventi di sanguinamento clinicamenteimportanti nei 12 pazienti pediatrici trattati contemporaneamente conapixaban e ASA <= 165 mg al giorno. Altre terapie concomitanti: quando apixaban e' stato somministrato in concomitanza con atenololo o famotidina, non sono state osservate interazioni farmacocinetiche o farmacodinamiche clinicamente significative. La somministrazione concomitante di apixaban 10 mg con atenololo 100 mg non ha avuto un effetto clinicamente rilevante sulla farmacocinetica di apixaban. Dopo somministrazione concomitante dei due medicinali, l'AUC e la C max medie di apixaban erano piu' basse del 15% e del 18% rispetto a quando somministratoda solo. La somministrazione di apixaban 10 mg con famotidina 40 mg non ha avuto effetto sull'AUC o la C max di apixaban. Effetto di apixaban su altri medicinali: gli studi in vitro su apixaban non hanno mostrato effetti inibitori sull'attivita' di CYP1A2, CYP2A6, CYP2B6, CYP2C8,CYP2C9, CYP2D6 o CYP3A4 (IC50 > 45 mcM) e hanno evidenziato un deboleeffetto inibitorio sull'attivita' di CYP2C19 (IC50 > 20 mcM) a concentrazioni significativamente superiori alle concentrazioni di picco plasmatico osservate nei pazienti.
POSOLOGIA
Posologia. Prevenzione dell'ictus e dell'embolia sistemica nei pazienti adulti affetti da fibrillazione atriale non valvolare (FANV): la dose raccomandata di apixaban e' 5 mg due volte al giorno per via orale.Riduzione della dose. La dose raccomandata di apixaban e' 2,5 mg due volte al giorno per via orale nei pazienti con FANV ed almeno due delleseguenti caratteristiche: eta' >= 80 anni, peso corporeo <= 60 kg o creatinina sierica >= 1,5 mg/dL (133 micromoli/L). La terapia deve essere continuata a lungo termine. Trattamento della TVP, trattamento della EP e prevenzione delle recidive di TVP ed EP (tTEV) negli adulti: ladose raccomandata di apixaban per il trattamento della TVP acuta e per il trattamento della EP e' 10 mg, per via orale, due volte al giorno, per i primi 7 giorni seguiti da 5 mg, per via orale, due volte al giorno. In accordo alle linee guida mediche disponibili, il trattamentodi breve durata (almeno 3 mesi) si deve basare su fattori di rischio transitorio (come ad esempio recente intervento chirurgico, trauma, immobilizzazione). La dose raccomandata di apixaban per la prevenzione delle recidive di TVP ed EP e' 2,5 mg, per via orale, due volte al giorno. Quando la prevenzione delle recidive di TVP ed EP e' indicata, la dose giornaliera di 2,5 mg, 2 volte al giorno, deve essere iniziata dopo il completamento di sei mesi di trattamento con apixaban 5 mg due volte al giorno o con un altro anticoagulante, come indicato di seguito(vedere anche paragrafo 5.1) Raccomandazione della dose (tTEV). Trattamento della TVP o della EP. Schema posologico: 10 mg due volte al giorno per i primi 7 giorni; dose massima giornaliera: 20 mg. Schema posologico: 5 mg due volte al giorno; dose massima giornaliera: 10 mg. Prevenzione delle recidive di TVP e/o EP a seguito del completamento di 6mesi di trattamento per TVP o EP. Schema posologico: 2,5 mg due volteal giorno; dose massima giornaliera: 5 mg. La durata complessiva dellaterapia deve essere personalizzata dopo una attenta valutazione dei benefici del trattamento rispetto al rischio di sanguinamento (vedere paragrafo 4.4). Trattamento del TEV e prevenzione del TEV ricorrente nei pazienti pediatrici: il trattamento con apixaban nei pazienti pediatrici di eta' compresa tra 28 giorni e meno di 18 anni deve essere iniziato dopo almeno 5 giorni di terapia anticoagulante parenterale iniziale (vedere paragrafo 5.1). Il trattamento con apixaban nei pazienti pediatrici e' stabilito secondo un dosaggio in base al peso corporeo. Ladose raccomandata di apixaban nei pazienti pediatrici di peso >= 35 kg e' descritta di seguito. Raccomandazione della dose per il trattamento del TEV e la prevenzione del TEV ricorrente nei pazienti pediatricidi peso >= 35 kg. Peso corporeo: >= 35 kg. Giorni 1-7 - schema posologico: 10 mg due volte al giorno; dose massima giornaliera: 20 mg. Giorno 8 e successivi - schema posologico: 5 mg due volte al giorno; dosemassima giornaliera: 10 mg. Per i pazienti pediatrici di peso < 35 kg,fare riferimento al riassunto delle caratteristiche del prodotto perEliquis granulato in capsule apribili e di Eliquis granulato rivestitoin bustine. In base alle linee guida di trattamento del TEV nella popolazione pediatrica, la durata complessiva della terapia deve essere personalizzata dopo un'attenta valutazione dei benefici del trattamentoe del rischio di sanguinamento (vedere paragrafo 4.4). Dimenticanza di una dose nei pazienti adulti e pediatrici: una dose mattutina dimenticata deve essere assunta immediatamente quando ci si accorge e puo' essere assunta insieme alla dose serale. Una dose serale dimenticata puo' essere assunta solo la sera stessa; il paziente non deve assumere due dosi la mattina successiva. Il giorno seguente il paziente deve continuare ad assumere la dose regolare due volte al giorno come raccomandato. Switching: il passaggio da una terapia con anticoagulanti parenterali ad Eliquis (e viceversa) puo' essere effettuato nel momento in cui e' prevista la dose successiva (vedere paragrafo 4.5). Questi medicinali non devono essere somministrati contemporaneamente. Passaggio dauna terapia con antagonisti della vitamina K (AVK) ad Eliquis: quandoi pazienti passano da una terapia con gli antagonisti della vitaminaK (AVK) ad Eliquis, la terapia con warfarin o con altri AVK deve essere interrotta ed Eliquis deve essere iniziato quando il rapporto internazionale normalizzato (INR) e' < 2. Passaggio da Eliquis ad una terapia con AVK: quando i pazienti passano da Eliquis ad una terapia con gliantagonisti della vitamina K, la somministrazione di Eliquis deve essere continuata per almeno due giorni dopo aver iniziato la terapia conAVK. Dopo 2 giorni di cosomministrazione di Eliquis e terapia con AVKdeve essere effettuato un test INR prima della successiva dose programmata di Eliquis. La cosomministrazione di Eliquis e terapia AVK deveessere continuata fino a quando il rapporto internazionale normalizzato (INR) e' >= 2. Anziani. tTEV: non e' necessario alcun aggiustamentodella dose (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). FANV: non e' necessario alcunaggiustamento della dose, a meno che non si rientri nei criteri per la riduzione della dose (vedere Riduzione della dose all'inizio del paragrafo 4.2). Compromissione renale. Pazienti adulti. Nei pazienti adulti con compromissione renale lieve o moderata, si applicano le seguenti raccomandazioni: per il trattamento della TVP, per il trattamento della EP e per la prevenzione delle recidive di TVP ed EP (tTEV), non e'necessario alcun aggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2); perla prevenzione dell'ictus e dell'embolia sistemica nei pazienti con FANV e creatinina sierica >= 1,5 mg/dL (133 micromoli/L) associata ad una eta' >= 80 anni o ad un peso corporeo <= 60 kg, e' necessaria una riduzione della dose (vedere il sottoparagrafo precedente relativo allariduzione della dose). In assenza di un altro criterio per la riduzione della dose (eta', peso corporeo) non e' necessario alcun aggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2). Nei pazienti adulti con compromissione renale severa (clearance della creatinina 15-29 mL/min) si applicano le seguenti raccomandazioni (vedere paragrafi 4.4 e 5.2): per il trattamento della TVP, per il trattamento della EP e la prevenzionedelle recidive di TVP ed EP (tTEV) apixaban deve essere usato con cautela; per la prevenzione dell'ictus e dell'embolia sistemica nei pazienti con FANV,i pazienti devono ricevere la dose piu' bassa di apixabanpari a 2,5 mg due volte al giorno. Nei pazienti con clearance della creatinina < 15 mL/min, o nei pazienti sottoposti a dialisi, non c'e' esperienza clinica e pertanto l'uso di apixaban non e' raccomandato (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa rivestita con film contiene 5 mg di apixaban. Eccipienti con effetti noti: ogni compressa rivestita con film da 5 mg contiene103 mg di lattosio (vedere paragrafo 4.4). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.