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DEPAMIDE*30CPR GASTRORES 300MG

DEPAMIDE*30CPR GASTRORES 300MG

SANOFI Srl
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AVVERTENZE
Avvertenze speciali. Programma di prevenzione delle gravidanze: il valproato ha un elevato potenziale teratogeno e i bambini esposti in utero al valproato presentano un alto rischio di malformazioni congenite edi disturbi del neurosviluppo (vedere paragrafo 4.6). Depamide e' controindicato nelle seguenti situazioni. Trattamento dell'epilessia: ingravidanza, eccetto il caso in cui non vi siano trattamenti alternativi adeguati (vedere paragrafi 4.3 e 4.6); in donne in eta' fertile, eccetto in presenza dei requisiti previsti dal programma di prevenzione delle gravidanze (vedere paragrafi 4.3 e 4.6). Trattamento del disturbobipolare: in gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 4.6); in donne in eta' fertile, eccetto in presenza dei requisiti previsti dal programma diprevenzione delle gravidanze (vedere paragrafi 4.3 e 4.6). Condizionidel Programma di prevenzione delle gravidanze, il medico prescrittoredeve accertarsi che: vengano valutate in ciascun caso le circostanzeindividuali, coinvolgendo la paziente nel colloquio, per garantire chepartecipi attivamente, per discutere le opzioni terapeutiche e assicurarsi che comprenda i rischi e le misure necessarie per minimizzare irischi; la potenziale fertilita' sia valutata in tutte le pazienti disesso femminile; la paziente abbia compreso e preso atto dei rischi relativi alle malformazioni congenite e ai disturbi del neuro sviluppo inclusa la portata di tali rischi per i bambini esposti in utero al valproato; la paziente comprenda la necessita' di sottoporsi ad un test di gravidanza prima di iniziare il trattamento e durante il trattamento, se necessario; la paziente riceva una consulenza sulla contraccezione e sia in grado di rispettare la necessita' di utilizzare metodi contraccettivi efficaci, senza interruzione, per tutta la durata del trattamento con valproato (per ulteriori dettagli, consultare il sottoparagrafo sulla contraccezione in questo riquadro sulle precauzioni); la paziente comprenda la necessita' di una rivalutazione periodica del trattamento (almeno una volta l'anno) da parte di uno specialista espertonella gestione dell'epilessia o dei disturbi bipolari; la paziente comprenda la necessita' di consultare il proprio medico non appena stia programmando una gravidanza, in modo da garantire un colloquio per tempo e passare ad opzioni terapeutiche alternative prima del concepimentoe prima di interrompere la contraccezione; la paziente comprenda la necessita' di consultare urgentemente il proprio medico in caso di gravidanza; la paziente abbia ricevuto la guida per la paziente; la paziente abbia ammesso di comprendere i rischi e le necessarie precauzioni associate all'utilizzo del valproato (Modulo Annuale di Accettazione del Rischio). Queste condizioni valgono anche per le donne non sessualmente attive al momento, salvo il caso in cui il medico prescrittore individui ragioni convincenti che escludano il rischio di gravidanza. Bambine: i medici prescrittori devono accertarsi che i genitori/coloro iquali si prendono cura delle bambine comprendano la necessita' di contattare lo specialista non appena la bambina che utilizza valproato abbia il menarca. Il medico prescrittore deve accertarsi che i genitori/coloro i quali si prendono cura delle bambine che abbiano avuto il menarca ricevano informazioni esaustive sui rischi di malformazioni congenite e di disturbi del neurosviluppo, inclusa la portata di tali rischi, per i bambini esposti in utero al valproato. Nelle pazienti che abbiano avuto il menarca, lo specialista prescrittore deve rivalutare ognianno la necessita' della terapia con valproato e considerare opzioniterapeutiche alternative. Se il valproato e' l'unico trattamento adeguato, e' necessario discutere della necessita' di una contraccezione efficace e di tutte le altre condizioni previste dal programma di prevenzione delle gravidanze. Lo specialista deve compiere ogni sforzo per garantire il passaggio ad un trattamento alternativo prima che la bambina raggiunga l'eta' adulta. Test di gravidanza: prima di iniziare il trattamento con valproato si deve escludere una gravidanza. Il trattamento con valproato non deve essere iniziato in donne in eta' fertile senza un test di gravidanza con esito negativo (test di gravidanza plasmatico), confermato da un operatore sanitario, in modo da escludere unutilizzo non intenzionale in gravidanza. Contraccezione: le donne in eta' fertile cui e' stato prescritto il valproato devono utilizzare metodi contraccettivi efficaci, senza interruzione, per l'intera durata del trattamento con valproato. Queste pazienti devono ricevere informazioni esaustive sulla prevenzione della gravidanza, nonche' una consulenza sulla contraccezione qualora non stiano utilizzando metodi contraccettivi efficaci. Si deve utilizzare almeno un metodo contraccettivo efficace (preferibilmente un tipo indipendente dalla paziente, come undispositivo intrauterino o un impianto), oppure due metodi contraccettivi complementari, incluso un metodo barriera. Nella scelta del metodocontraccettivo devono essere valutate in ciascun caso le circostanzeindividuali, coinvolgendo la paziente nella discussione, per assicurare la sua partecipazione e aderenza ai metodi scelti. Anche in caso diamenorrea deve attenersi a tutte le indicazioni relative ad una contraccezione efficace. Prodotti contenenti estrogeni: l'uso concomitante con prodotti che contengono estrogeni, inclusi contraccettivi ormonalicontenenti estrogeni, puo' potenzialmente ridurre l'efficacia del valproato (vedere paragrafo 4.5). I medici prescrittori devono monitorarela risposta clinica (controllo delle crisi o controllo dell'umore) quando si inizia o si interrompe l'utilizzo di prodotti contenenti estrogeni. Al contrario, il valproato non riduce l'efficacia dei contraccettivi ormonali. Revisioni annuali del trattamento da parte di uno specialista: lo specialista deve rivalutare almeno una volta l'anno se il valproato sia il trattamento piu' adeguato per la paziente. Lo specialista deve discutere il Modulo Annuale di Accettazione del Rischio, sia all'inizio sia durante ogni rivalutazione annuale, e accertarsi che lapaziente ne abbia compreso il contenuto.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antiepilettici, derivati degli acidi grassi.
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Depamide e' controindicato nelle seguenti situazioni: ipersensibilita'al principio attivo o ad uno dei suoi metaboliti o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; epatite acuta; epatite cronica; anamnesi personale o familiare di grave epatopatia, soprattutto indotta da farmaci; porfiria epatica; emorragie in atto; generalmente controindicato nei neonati e nei bambini al di sotto dei tre anni di eta'. Il valproato e' controindicato nei pazienti affetti da patologie mitocondriali causate da mutazioni nel gene nucleare che codifica per l'enzima mitocondriale polimerasi gamma (POLG), come per esempio la sindrome di Alpers-Huttenlocher e nei bambini al di sotto dei 2 anni di eta' in cui si sospetta una patologia correlata al gene POLG (vedere paragrafo 4.4). Pazienti con disturbi noti del ciclo dell'urea (vedere paragrafo 4.4). Pazienti con deficit primitivo sistemico di carnitina non corretto (vedere paragrafo 4.4 "Pazienti a rischio di ipocarnitinemia"). Trattamento dell'epilessia: in gravidanza, eccetto il caso in cui non vi siano trattamenti alternativi adeguati (vedere paragrafi 4.4e 4.6); in donne in eta' fertile, eccetto in presenza dei requisiti previsti dal programma di prevenzione delle gravidanze (vedere paragrafi4.4 e 4.6). Trattamento del disturbo bipolare; in gravidanza (vedereparagrafi 4.4 e 4.6); in donne in eta' fertile, eccetto in presenza dei requisiti previsti dal programma di prevenzione delle gravidanze (vedere paragrafi 4.4 e 4.6).
DENOMINAZIONE
DEPAMIDE 300 mg compresse gastroresistenti (Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale. Cio' permettera' la rapida identificazione dinuove informazioni sulla sicurezza. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta. Vedere paragrafo4.8 per informazioni sulle modalita' di segnalazione delle reazioni avverse)
ECCIPIENTI
Sodio docusato, carbossimetilamido sodico (tipo A), silice colloidaleanidra, talco, magnesio stearato, acido metacrilico/etile acrilato copolimero (1:1), sodio idrossido, trietile citrato, titanio diossido, ferro ossido giallo.
EFFETTI INDESIDERATI
Con valpromide sono stati segnalati i seguenti eventi avversi: molto comune: >= 1/10; comune: >= 1/100, < 1/10; non comune: >= 1/1000, < 1/100; raro: >= 1/10000, < 1/1000; molto raro: < 1/10000; non nota: la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili. Patologie congenite, familiari e genetiche: malformazioni congenite e disturbi dello sviluppo (vedere paragrafo 4.4 e paragrafo 4.6). Patologieepatobiliari. Comune: disfunzione epatica: si puo' notare un lieve aumento degli enzimi epatici, soprattutto all'inizio della terapia; taleaumento e' transitorio e isolato, senza evidenze cliniche. Sono statisegnalati anche casi di epatite (vedere "Avvertenze speciali"). Patologie del sistema nervoso. Molto comune: tremore; comune: disturbi extrapiramidali che possono non essere reversibili, stupore, tremore posturale, sonnolenza, convulsioni, carenza di memoria, mal di testa, nistagmo, capogiri (dopo iniezione endovenosa, entro pochi minuti possono presentarsi capogiri che generalmente si risolvono in modo spontaneo entro pochi minuti); non comune: coma, encefalopatia, letargia, parkinsonismo reversibile, atassia, parestesie, peggioramento delle convulsioni(vedere paragrafo 4.4); raro: demenza reversibile associata ad atrofia cerebrale reversibile, disturbi cognitivi, stati confusionali. Statostuporoso o letargia, che qualche volta ha portato a coma transitorio(encefalopatia) e' stato descritto anche durante la terapia con sodiovalproato; erano casi isolati o associati ad un aumento dell'incidenza di attacchi epilettici durante la terapia e sono regrediti con l'interruzione del trattamento o con la diminuzione della dose. Questi casisono stati segnalati soprattutto durante la terapia combinata (in particolare con fenobarbital) o dopo un brusco aumento delle dosi di valproato. Sono stati descritti durante la terapia ipotonia, e sedazione.Diplopia. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea; comune: vomito, disturbi gengivali (principalmente iperplasia gengivale), stomatite, dolori alla parte superiore dell'addome e diarrea si verificanofrequentemente in alcuni pazienti all'inizio del trattamento, ma generalmente scompaiono dopo qualche giorno senza interrompere il trattamento; non comune: pancreatite, talvolta letale. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: anemia, trombocitopenia; non comune: pancitopenia, leucopenia. Ipoplasia dei globuli rossi; raro: insufficienza midollare inclusa aplasia midollare pura a carico dei globuli rossi. Agranulocitosi. Anemia macrocitica, macrocitosi. Esami diagnostici. Raro: diminuzione dei fattori della coagulazione (almeno uno), test della coagulazione anomali (come allungamento del tempo di protrombina, prolungamento del tempo di tromboplastina parziale attivato, prolungamento del tempo di trombina, INR prolungato) (vedere anche 4.4 e 4.6). Sono stati segnalati casi isolati di riduzione del fibrinogeno Carenza di biotina/biotinidasi. Non nota: anomalia acquisita di Pelger-Huet*. *L'anomalia acquisita di Pelger-Huet e' stata segnalata in casi con e senzasindrome mielodisplastica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: ipersensibilita', alopecia transitoria e/o dose-correlata, disturbi alle unghie e al letto ungueale; non comune: angioedema, eruzione cutanea, alterazioni dei capelli (come struttura anomala dei capelli, cambi nel colore dei capelli, crescita anomala dei capelli); raro: necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme. Eruzione cutanea da Farmaci con Eosinofilia e Sintomi Sistemici (DRESS); non nota: iperpigmentazione. Inoltre con valpromide possono verificarsi i seguenti effetti avversi osservati con valproato,uno dei principali metaboliti attivi di valpromide. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: dismenorrea; non comune:amenorrea e mestruazioni irregolari; raro: infertilita' maschile (vedere paragrafo 4.6), ovaio policistico. Disturbi psichiatrici. Comune:stato confusionale, allucinazioni, aggressivita'*, agitazione*, disturbi dell'attenzione*. Non comune: irritabilita', (occasionalmente aggressivita', iperattivita' e disturbi comportamentali). Raro: comportamento anomalo*, iperattivita' psicomotoria*, disturbi nell'apprendimento*. * Questi effetti indesiderati sono stati osservati principalmente nei bambini Patologie vascolari. Comune: emorragia; non comune: vasculiti. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: ipotermia. Patologie dell'orecchio e del labirinto.Comune: sordita'. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche.Non comune: versamento pleurico (eosinofilo). Patologie renali ed urinarie. Comune: incontinenza urinaria; non comune: insufficienza renale;raro: enuresi, nefrite tubulointerstiziale, sindrome di Fanconi reversibile, associata a terapia con valproato, ma il meccanismo di azionenon e' ancora chiaro. Disturbi del sistema immunitario: sono state segnalate reazioni allergiche; raro: Lupus eritematoso sistemico, rabdomiolisi (vedere paragrafo 4.4). Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: edema periferico non grave. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo:sono stati segnalati casi di diminuzione della densita' minerale ossea, osteopenia, osteoporosi e fratture in pazienti in terapia a lungo termine con Depamide. Il meccanismo mediante il quale Depamide influenza il metabolismo osseo non e' stato identificato. Patologie endocrine.Non comune: sindrome da Inappropriata Secrezione di ADH (SIADH), iperandrogenismo (irsutismo, virilismo, acne, alopecia maschile e/o aumento degli ormoni androgeni); raro: ipotiroidismo (vedere 4.6). Disturbidel metabolismo e della nutrizione. Comune: iponatriemia, aumento di peso. L'aumento di peso deve essere attentamente monitorato poiche' e'un fattore di rischio per la sindrome dell'ovaio policistico (vedere paragrafo 4.4). Raro: iperammoniemia, obesita'. Puo' presentarsi una moderata iperammoniemia isolata, senza alterazione dei test di funzionalita' epatica e cio' non deve essere causa di interruzione del trattamento. Tuttavia in corso di monoterapia o di politerapia (fenobarbitale,carbamazepina, fenitoina, topiramato) si puo' avere una sindrome acuta di encefalopatia iperammoniemica, con normale funzione epatica ed assenza di citolisi.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza e donne in eta' fertile. Trattamento dell'epilessia: il valproato e' controindicato durante la gravidanza, a meno che non vi siaun trattamento alternativo adeguato; il valproato e' controindicato nelle donne in eta' fertile, eccetto in presenza dei requisiti previstidal programma di prevenzione delle gravidanze (vedere paragrafi 4.3 e4.4) Trattamento del disturbo bipolare: il valproato e' controindicatodurante la gravidanza; il valproato e' controindicato nelle donne ineta' fertile, eccetto in presenza dei requisiti previsti dal programmadi prevenzione delle gravidanze (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Teratogenicita' ed effetti sullo sviluppo da esposizione in utero: poiche' ilprincipale metabolita attivo della valpromide e' l'acido valproico, le avvertenze da seguire sono le stesse segnalate per l'acido valproicoo i valproati. Rischio di esposizione in gravidanza legato al valproato: nelle pazienti di sesso femminile, sia il valproato in monoterapiache il valproato in politerapia con altri antiepilettici sono frequentemente associati a esiti anomali della gravidanza. I dati disponibilimostrano un aumento del rischio di malformazioni congenite maggiori edisturbi dello sviluppo neurologico sia in monoterapia che in politerapia con valproato rispetto alla popolazione non esposta al valproato.E' stato dimostrato che il valproato attraversa la barriera placentare sia nella specie animale che in quella umana (vedere paragrafo 5.2).Negli animali sono stati dimostrati effetti teratogeni su topi, rattie conigli (vedere paragrafo 5.3). Malformazioni congenite da esposizione in utero: una meta-analisi (che includeva registri e studi di coorte) ha dimostrato che circa l'11% dei figli di donne epilettiche esposte a valproato in monoterapia in gravidanza ha avuto malformazioni congenite maggiori. Questo e' maggiore del rischio di malformazioni maggiori nella popolazione generale, (circa il 2-3%). Il rischio di malformazioni congenite maggiori nei bambini dopo esposizione in utero alla politerapia con farmaci antiepilettici, valproato incluso, e' superiorea quello della politerapia con farmaci antiepilettici che non includeil valproato. Questo rischio e' dose-dipendente nella monoterapia convalproato, e i dati disponibili suggeriscono che e' dose-dipendente nella politerapia con valproato. Tuttavia non puo' essere stabilita unadose soglia al di sotto della quale non esiste alcun rischio. I datidisponibili dimostrano un'accresciuta incidenza di malformazioni maggiori e minori. I tipi di malformazioni piu' comuni includono difetti del tubo neurale, dismorfismo facciale, labiopalatoschisi, craniostenosi, difetti cardiaci, renali e urogenitali, difetti a carico degli arti(inclusa l'aplasia bilaterale del radio) e anomalie multiple a caricodei vari sistemi dell'organismo. L'esposizione in utero al valproato puo' anche portare a compromissione dell'udito o a sordita' dovute a malformazioni dell'orecchio e/o del naso (effetto secondario) e/o a tossicita' diretta sulla funzionalita' uditiva. I casi descrivono sia la sordita' unilaterale e bilaterale che la compromissione uditiva. Non sono stati segnalati gli esiti per tutti i casi. Quando gli esiti sono stati riportati, la maggior parte dei casi non si era risolta. L'esposizione in utero al valproato puo' provocare malformazioni oculari (inclusi colobomi e microftalmo) che sono state segnalate insieme ad altremalformazioni congenite. Queste malformazioni oculari possono influenzare la vista. Disturbi del neurosviluppo da esposizione in utero: i dati hanno dimostrato che l'esposizione a valproato in utero puo' avereeffetti avversi sullo sviluppo mentale e fisico dei bambini esposti. Il rischio dei disturbi dello sviluppo neurologico (incluso quello dell'autismo) sembra dipendere dalla dose quando il valproato e' usato inmonoterapia, ma in base ai dati disponibili, non puo' essere stabilitauna dose soglia al di sotto della quale non esiste alcun rischio. Quando il valproato viene somministrato in politerapia con altri farmaciantiepilettici durante la gravidanza, i rischi di disturbi dello sviluppo neurologico nella prole sono anche significativamente aumentati rispetto a quelli nei bambini della popolazione generale o nati da madriepilettiche non trattate. Il preciso periodo di gestazione a rischioper tali effetti non e' certo e la possibilita' di rischio nell'interocorso della gravidanza non puo' essere esclusa. Quando il valproato viene somministrato in monoterapia, gli studi su bambini in eta' prescolare esposti in utero a valproato dimostrano che fino al 30-40% manifesta ritardi nella fase iniziale dello sviluppo, ad esempio parlare e camminare in ritardo, minori capacita' intellettive, scarse capacita' di linguaggio (parlare e comprendere) e problemi di memoria. Il quoziente intellettivo (QI) misurato nei bambini in eta' scolare (6 anni) conanamnesi di esposizione a valproato in utero era in media inferiore di 7-10 punti rispetto a quello dei bambini esposti ad altri antiepilettici. Sebbene non possa essere escluso il ruolo dei fattori confondenti, vi sono evidenze nei bambini esposti al valproato che il rischio dicompromissione intellettiva possa essere indipendente dal QI materno.Esistono dati limitati sugli esiti a lungo termine. I dati disponibili provenienti da uno studio basato sulla popolazione dimostrano che ibambini esposti al valproato in utero sono a maggior rischio di sviluppare disturbi dello spettro autistico (3 volte circa) e di autismo infantile (5 volte circa) rispetto alla popolazione non esposta dello studio. I dati disponibili provenienti da un altro studio basato sulla popolazione dimostrano che i bambini esposti al valproato in utero sonoa maggiore rischio di sviluppare il disturbo da deficit di attenzionee iperattivita' (attention deficit/hyperactivity disorder, ADHD) (circa 1,5 volte) rispetto alla popolazione non esposta dello studio. Se una donna pianifica una gravidanza: per l'indicazione epilessia, se unadonna pianifica una gravidanza, uno specialista esperto nella gestionedell'epilessia deve rivalutare la terapia con valproato e prendere inconsiderazione opzioni terapeutiche alternative. Deve essere messo inatto ogni sforzo per passare ad un trattamento alternativo adeguato prima del concepimento e prima di interrompere la contraccezione (vedere paragrafo 4.4). Se il passaggio non e' possibile, la donna deve ricevere un'ulteriore consulenza sui rischi del valproato per il feto, inmodo da garantire una decisione consapevole sulla pianificazione familiare.
INDICAZIONI
Epilessia generalizzata e focalizzata, piccolo male tipo assenza, piccolo male mioclonico, epilessia psicomotoria, turbe del carattere. Trattamento degli episodi di mania correlati al disturbo bipolare quando il litio e' controindicato o non tollerato. La continuazione della terapia dopo l'episodio di mania puo' essere presa in considerazione nei pazienti che hanno risposto alla valpromide per la mania acuta.
INTERAZIONI
Poiche' il principale metabolita attivo della valpromide e' l'acido valproico, possono presentarsi le stesse interazioni che si hanno con l'acido valproico o i valproati. Effetti della valpromide su altri farmaci: neurolettici, anti-MAO e antidepressivi e benzodiazepine. Valpromide puo' potenziare l'effetto di altri farmaci psicotropi come i neurolettici, gli anti-MAO, gli antidepressivi e le benzodiazepine; quindi si consiglia di eseguire un monitoraggio clinico e, quando necessario,un aggiustamento della dose. Litio: Depamide non influenza i livelli sierici del litio. Clozapina: il trattamento concomitante di valproatoe clozapina puo' aumentare il rischio di neutropenia e miocardite indotta da clozapina. Se e' necessario l'uso concomitante di valproato conclozapina, e' richiesto un attento monitoraggio per entrambi gli eventi. Fenobarbital: poiche' il valproato aumenta le concentrazioni plasmatiche di fenobarbital (per inibizione del catabolismo epatico) puo' verificarsi sedazione soprattutto nei bambini. Si raccomanda quindi unmonitoraggio clinico per i primi 15 giorni del trattamento combinato,con immediata riduzione delle dosi di fenobarbital in caso di sedazione, e controllo eventuale dei livelli plasmatici di fenobarbital. Primidone: il valproato aumenta i livelli plasmatici di primidone con potenziamento dei suoi effetti indesiderati (sedazione); questa interazionecessa con il trattamento a lungo termine. Si raccomanda il monitoraggio clinico specialmente all'inizio della terapia combinata con un aggiustamento della dose del primidone quando necessario. Fenitoina: inizialmente valpromide diminuisce la concentrazione plasmatica totale della fenitoina aumentandone pero' la frazione libera, con possibili sintomi di sovradosaggio (l'acido valproico sposta la fenitoina dai suoi siti di legame proteico e rallenta il suo catabolismo epatico). Si raccomanda pertanto il monitoraggio clinico; in caso di dosaggio plasmaticodella fenitoina si deve tenere in considerazione soprattutto la frazione libera. Successivamente, in seguito a trattamento cronico, le concentrazioni di fenitoina tornano ai valori iniziali pre-valproato. Carbamazepina: e' stata segnalata tossicita' a livello clinico in caso disomministrazione contemporanea di valpromide e carbamazepina poiche' la valpromide puo' potenziare la tossicita' della carbamazepina (aumento del livello plasmatico del metabolita attivo della carbamazepina). E' quindi raccomandato un monitoraggio clinico soprattutto all'inizio del trattamento con l'associazione dei due farmaci, con un aggiustamento della posologia, se necessario. Lamotrigina: Depamide riduce il metabolismo della lamotrigina e ne aumenta l'emivita media di quasi 2 volte. Questa interazione puo' portare ad un aumento della tossicita' della lamotrigina, in particolare gravi eruzioni cutanee. Quindi si raccomanda un monitoraggio clinico e, quando necessario, e' opportuno diminuire la dose di lamotrigina. Etosuccimide: il valproato puo' causare aumento delle concentrazioni plasmatiche della etosuccimide. Zidovudina:la valpromide puo' aumentare la concentrazione plasmatica di zidovudina con il conseguente aumento di rischi di tossicita' di quest'ultima.Felbamato: l'acido valproico puo' diminuire la clearance media del felbamato fino al 16%. Olanzapina: l'acido valproico puo' diminuire la concentrazione plasmatica dell'olanzapina. Rufinamide: l'acido valproico puo' indurre un aumento del livello plasmatico della rufinamide. Questo aumento e' correlato alla concentrazione dell'acido valproico. Prestare attenzione in particolare nei bambini, poiche' in questa popolazione l'effetto e' maggiore. Propofol: l'acido valproico puo' indurre un aumento del livello ematico del propofol. Si deve prendere in considerazione una riduzione della dose del propofol quando somministrato inconcomitanza a valproato. Nimodipina: nei pazienti trattati contemporaneamente con sodio valproato e nimodipina, l'esposizione a nimodipinapuo' aumentare del 50%. Pertanto in caso di ipotensione la dose di nimodipina deve essere ridotta. Effetti di altri farmaci sulla valpromide: gli antiepilettici con effetto di induzione enzimatica (in particolare fenitoina, fenobarbital e carbamazepina) diminuiscono le concentrazioni sieriche dell'acido valproico. Nel caso di terapia combinata ledosi vanno aggiustate in base ai livelli ematici. D'altra parte l'associazione di felbamato e valproato diminuisce la clearance dell'acido valproico dal 22% al 50% e di conseguenza aumenta la concentrazione plasmatica di acido valproico. E' necessario un monitoraggio dei tassi plasmatici del valproato, principale metabolita della valpromide. I livelli dei metaboliti dell'acido valproico possono aumentare in caso di utilizzo concomitante con fenitoina o fenobarbital. Quindi segni e sintomi di iperammoniemia devono essere attentamente monitorati nei pazienti trattati con questi due farmaci. La meflochina aumenta il metabolismo dell'acido valproico ed ha effetto convulsivante; quindi nei casi di terapia combinata possono verificarsi attacchi epilettici. In caso di uso concomitante di valpromide e di sostanze che si legano altamentealle proteine (acido acetilsalicilico), i livelli sierici liberi di acido valproico possono aumentare. Un attento monitoraggio dell'attivita' protrombinica deve essere effettuato in caso di uso concomitante difattori anticoagulanti vitamina K dipendenti. I livelli sierici di acido valproico possono aumentare (per effetto di un metabolismo epaticoridotto) in caso di uso concomitante di cimetidina o eritromicina. Medicinali contenenti carbapenemi: in caso di somministrazione concomitante con medicinali contenenti carbapenemi e' stata segnalata una diminuzione dei livelli ematici di acido valproico, che si e' evidenziata con una riduzione del 60-100% di tali livelli ematici in circa due giorni.
POSOLOGIA
Posologia. Epilessia e turbe del caratter.e Da 2 a 6 compresse rivestite al giorno, secondo prescrizione medica. Prima di iniziare la terapia con Depamide tenere presente che: se Depamide viene prescritta da sola, la posologia va aumentata per stadi successivi di 2-3 giorni, perraggiungere quella ottimale nel giro di una settimana circa. Nel casoin cui il paziente sia gia' in trattamento con altri farmaci psicotropi, occorre aumentare la dose di Depamide progressivamente, in modo daraggiungere quella ottimale nel giro di due settimane circa e contemporaneamente, se necessario, ridurre gradualmente la posologia degli psicotropi associati per portarla alla meta' o anche ad un terzo delle dosi iniziali. Depamide, per la sua forma di presentazione in compresserivestite di 300 mg, e' indicata essenzialmente nel trattamento degliadolescenti e degli adulti. Non e' raccomandato nei bambini. Episodi di mania correlati al disturbo bipolare. Adulti: la dose giornaliera deve essere stabilita e controllata individualmente dal medico. La dosegiornaliera iniziale raccomandata e' di 750 mg. Inoltre, negli studi clinici una dose iniziale di 20 mg di valpromide/kg di peso corporeo hamostrato anch'essa un profilo di sicurezza accettabile. Le formulazioni a rilascio prolungato possono essere somministrate una o due volteal giorno. La dose deve essere aumentata il piu' rapidamente possibilein modo da raggiungere la dose terapeutica piu' bassa con cui si ottiene l'effetto clinico desiderato. La dose giornaliera deve essere adattata alla risposta clinica per stabilire la dose minima efficace per il singolo paziente. La dose giornaliera media solitamente varia fra 1000 e 2000 mg di valpromide. I pazienti che ricevono una dose giornaliera superiore a 45 mg/kg di peso corporeo devono essere attentamente monitorati. La continuazione del trattamento negli episodi di mania correlati al disturbo bipolare deve essere stabilita su base individuale,alla dose minima efficace. Popolazione pediatrica e adolescenti: l'efficacia di Depamide nel trattamento degli episodi di mania correlati aldisturbo bipolare non sono state valutate nei pazienti di eta' inferiore ai 18 anni. Per quanto riguarda le informazioni di sicurezza nei bambini vedere il paragrafo 4.8. Bambine e donne in eta' fertile: il trattamento con valproato deve essere iniziato e supervisionato da uno specialista esperto nella gestione dell'epilessia o del disturbo bipolare. Il valproato non deve essere utilizzato nelle bambine e nelle donne in eta' fertile, eccetto il caso in cui gli altri trattamenti sianoinefficaci o non tollerati. Valproato viene prescritto e dispensato inbase al Programma di prevenzione delle gravidanze con valproato (paragrafi 4.3 e 4.4). Il beneficio e il rischio devono essere riconsiderati attentamente in occasione delle regolari revisioni del trattamento.Il valproato deve essere prescritto preferibilmente in monoterapia e alla dose minima efficace, se possibile nella formulazione a rilascio prolungato. La dose giornaliera deve essere suddivisa in almeno due dosi singole (vedere paragrafo 4.6.). Uomini: si raccomanda che il trattamento con Depamide venga avviato e supervisionato da uno specialista esperto nel trattamento dell'epilessia o del disturbo bipolare (vedereparagrafi 4.4 e 4.6). Pazienti con insufficienza renale: puo' essere necessario ridurre la dose nei pazienti con insufficienza renale o aumentare la dose nei pazienti in emodialisi. Valpromide e' dializzabile (vedere paragrafo 4.9). La dose deve essere modificata in base al monitoraggio clinico del paziente (vedere paragrafo 4.4).
PRINCIPI ATTIVI
Una compressa contiene 300 mg di Valpromide. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

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    0-3km standard €2,43
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