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DEFERASIROX MY*30CPR RIV 180MG

DEFERASIROX MY*30CPR RIV 180MG

VIATRIS ITALIA Srl
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AVVERTENZE
Funzione renale: Deferasirox e' stato studiato solo in pazienti con valori basali di creatinina sierica nell'intervallo di normalita' appropriato per eta'. di normalita'. Tale aumento era dose dipendente. In circa due terzi dei pazienti che mostravano un aumento della creatinina sierica, essa ritornava a livelli al di sotto del 33% senza adeguamento della dose. Nella restante parte dei pazienti, l'aumento della creatinina sierica non rispondeva sempre ad una riduzione della dose o all'interruzione del trattamento. In alcuni casi dopo la riduzione della dose si e' osservata solo una stabilizzazione dei valori di creatinina sierica. Sono stati registrati casi di insufficienza renale acuta dopo l'immissione in commercio di deferasirox (vedere paragrafo 4.8). In alcuni di questi casi, dopo l'immissione in commercio, il deterioramento della funzione renale ha portato a insufficienza renale che ha richiesto dialisi temporanea o permanente. Le cause dell'aumento della creatinina sierica non sono state chiarite. Pertanto, si deve porre particolare attenzione al monitoraggio della creatinina sierica in pazienti che assumono in concomitanza medicinali che deprimono la funzione renale, e in pazienti che stanno ricevendo alte dosi di deferasirox e/o bassa frequenza di emotrasfusioni (<7 mg/kg/mese di GRC o <2 unita'/mese per un adulto). Sebbene negli studi clinici non sia stato osservato un aumento degli eventi avversi renali dopo incremento delle dosi di deferasirox con compresse dispersibili oltre 30 mg/kg, non si puo' escludere un aumento del rischio di eventi avversi renali con dosi di compresse rivestite con film superiori a 21 mg/kg. Prima di iniziare la terapia, si raccomanda di valutare la creatinina sierica due volte. La creatinina sierica, la clearance della creatinina (negli adulti stimate con la formula di Cockcroft-Gault o MDRD e, nei bambini, con la formula di Schwartz) e/o i livelli plasmatici di cistatina C, devono essere monitorati prima di iniziare la terapia, settimanalmente nel primo mese dopo l'inizio o la modifica della terapia con deferasirox (incluso il cambio di formulazione) e, successivamente, una volta al mese. Pazienti con disturbi renali pregressi e pazienti che assumono medicinali che deprimono la funzione renale, possono presentare un maggior rischio di complicanze. Si deve prestare attenzione nel mantenere un'adeguata idratazione in pazienti che presentano diarrea o vomito. Durante il trattamento con deferasirox, dopo l'immissione in commercio, sono stati segnalati casi di acidosi metabolica. La maggioranza di questi pazienti presentava compromissione renale, tubulopatia renale (Sindrome di Fanconi) o diarrea, o condizioni in cui uno squilibrio acido-base e' una complicanza nota. In queste popolazioni il bilanciamento acido-base deve essere monitorato come clinicamente indicato. Nei pazienti che sviluppano acidosi metabolica, deve essere considerata l'interruzione della terapia con deferasirox. In pazienti trattati con deferasirox, principalmente nei bambini, dopo l'immissione in commercio, sono stati registrati casi di gravi forme di tubulopatia renale (come la sindrome di Fanconi) e insufficienza renale, associate ad alterazioni della coscienza nel contesto di encefalopatia iperammoniemica. Nei pazienti che sviluppano cambiamenti inspiegabili dello stato mentale durante la terapia con Deferasirox Mylan, si raccomanda di considerare l'encefalopatia iperammoniemica e di misurare i livelli di ammonio. Aggiustamento della dose e interruzione del trattamento per il monitoraggio renale. Prima di iniziare la terapia. Creatinina sierica: due volte (2x) e clearance della creatinina: una volta (1x). Controindicato. Clearance della creatinina: <60 ml/min. Monitoraggio (primo mese dopo l'inizio della terapia o modifica della dose (incluso il cambio di formulazione)). Settimanalmente della creatinina sierica e settimanalmente della clearance della creatinina. Successivamente, monitoraggio. Mensilmente della creatinina sierica e mensilmente della clearance della creatinina. Riduzione della dose giornaliera di 7 mg/kg/die (formulazione compresse rivestite con film), se, in due visite consecutive, vengono rilevati i seguenti parametri renali e non possono essere attribuiti ad altre cause. Pazienti adulti. Creatinina sierica: >33% sopra la media pretrattamento e clearance della creatinina: riduzione < lln* (<90 ml/min). Pazienti pediatrici. Creatinina sierica: > uln** appropriato per l'eta' e/o clearance della creatinina: riduzione < lln* (<90 ml/min). Dopo riduzione della dose, interrompere il trattamento, se nei pazienti adulti e pediatrici la creatinina sierica rimane >33% sopra la media pretrattamento e/o la clearance della creatinina riduzione < lln* (<90 ml/min). * lln: limite inferiore dell'intervallo di normalita'. ** uln: limite superiore dell'intervallo di normalita'. Il trattamento puo' essere ripreso a seconda delle circostanze cliniche individuali. La riduzione della dose o l'interruzione del trattamento possono anche essere considerate se si manifestano anomalie nei livelli dei marker della funzione tubulare e/o se clinicamente indicato: proteinuria (il test deve essere eseguito prima di iniziare la terapia e, successivamente, una volta al mese). Glicosuria, in pazienti non diabetici e con bassi livelli sierici di potassio, fosfato, magnesio o urati, fosfaturia, aminoaciduria (monitorare secondo necessita'). La tubulopatia renale e' stata principalmente segnalata in bambini e adolescenti con beta-talassemia, trattati con Deferasirox Mylan. I pazienti devono essere indirizzati ad un nefrologo, e possono essere considerati ulteriori esami specialistici (come la biopsia renale) se, nonostante la riduzione della dose o l'interruzione del trattamento, si presenta quanto segue: creatinina sierica che rimane significativamente elevata e persistente anomalia di un altro marcatore della funzionalita' renale (per es., proteinuria, Sindrome di Fanconi). Funzione epatica: nei pazienti trattati con deferasirox si e' osservato un innalzamento dei valori nei tests di funzionalita' epatica. In pazienti trattati con deferasirox, dopo l'immissione in commercio, sono stati registrati casi di insufficienza epatica, alcuni dei quali sono stati ad esito fatale. In pazienti trattati con deferasirox, in particolare in bambini, possono verificarsi gravi forme associate ad alterazioni della coscienza, nel contesto di encefalopatia iperammoniemica. Nei pazienti che, durante la terapia con Deferasirox Mylan, sviluppano cambiamenti inspiegabili dello stato mentale, si raccomanda di considerare l'encefalopatia iperammoniemica e di misurare i livelli di ammonio. Nei pazienti che manifestano episodi di deplezione del volume (come diarrea o vomito), in particolare nei bambini con malattia acuta, si deve prestare attenzione a mantenere un'adeguata idratazione.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Agenti chelanti del ferro.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Associazione con altre terapie ferrochelanti, in quanto non e' stata stabilita la sicurezza di tali combinazioni (vedere paragrafo 4.5). Pazienti con clearance della creatinina stimata <60 ml/min.
DENOMINAZIONE
DEFERASIROX MYLAN COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina, crospovidone (Tipo A), povidone (K30), magnesio stearato, silice colloidale anidra, poloxamer (P188). Componenti del rivestimento: ipromellosa, lacca alluminio indigo carmine (E132), titanio diossido (E171), macrogol/PEG (6000), talco.
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza: in studi clinici, condotti con deferasirox compresse dispersibili, in pazienti adulti e pediatrici, le reazioni piu' frequenti segnalate durante il trattamento cronico comprendono disturbi gastrointestinali (principalmente nausea, vomito, diarrea o dolore addominale) ed eruzione cutanea. La diarrea e' stata segnalata piu' comunemente nei pazienti pediatrici di eta' compresa tra i 2 e i 5 anni e negli anziani. Queste reazioni sono dipendenti dalla dose, per lo piu' di intensita' da lieve a moderata, generalmente transitorie e si risolvono nella maggior parte dei casi anche se si continua il trattamento. Durante gli studi clinici, in circa il 36% dei pazienti si sono verificati aumenti dose-dipendenti della creatinina sierica, benche' nella maggior parte dei casi sia rimasta entro l'intervallo di normalita'. In pazienti sia pediatrici sia adulti, con beta-talassemia e sovraccarico di ferro, durante il primo anno di trattamento, sono state osservate diminuzioni del valore medio di clearance della creatinina, ma ci sono evidenze che questa non diminuisca ulteriormente nei successivi anni di trattamento. Sono stati riportati aumenti delle transaminasi epatiche. Si raccomandano programmi di monitoraggio di sicurezza per i parametri renali ed epatici. Disturbi uditivi (diminuzione dell'udito) ed oculari (opacita' del cristallino) sono non comuni, e si raccomandano esami annuali (vedere paragrafo 4.4). Con l'uso di Deferasirox Mylan sono state riportate gravi reazioni avverse cutanee (SCARs), comprendenti sindrome di Stevens-Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (TEN) e reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) (vedere paragrafo 4.4). Elenco delle reazioni avverse Le reazioni avverse sono classificate di seguito usando la seguente convenzione: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravita'. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non nota: pancitopenia^1, trombocitopenia^1, anemia aggravata^1, neutropenia^1. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazioni da ipersensibilita' (incluse reazioni anafilattiche e angioedema)^1. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non nota: acidosi metabolica^1. Disturbi psichiatrici non comune: ansia, disturbo del sonno. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: capogiri. Patologie dell'occhio. Non comune: cataratta, maculopatia; raro: neurite ottica. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: sordita'. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: dolore della laringe. Patologie gastrointestinali. Comune: diarrea, stipsi, vomito, nausea, dolore addominale, distensione addominale, dispepsia; non comune: emorragia gastrointestinale, ulcera gastrica (incluso ulcere multiple), ulcera duodenale, gastrite; raro: esofagite; non nota: perforazione gastrointestinale^1, pancreatite acuta^1. Patologie epatobiliari. Comune: transaminasi aumentate; non comune: epatite, colelitiasi; non nota: insufficienza epatica^1,2. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea, prurito; non comune: disturbo della pigmentazione; raro: reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (dress); non nota: sindrome di stevens- johnson^1, vasculite da ipersensibilita'^1, orticaria^1, eritema multiforme^1, alopecia^1, necrolisi epidermica tossica (ten)^1. Patologie renali e urinarie. Molto comune: creatinina ematica aumentata; comune: proteinuria; non comune: nefropatia tubulare^2 (sindrome di fanconi acquisita), glicosuria; non nota: insufficienza renale acuta^1,2, nefrite tubulo-interstiziale^1, nefrolitiasi^1, necrosi tubulare renale^1. Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: piressia, edema, stanchezza. ^1 Reazioni avverse segnalate durante l'esperienza dopo l'immissione in commercio. Esse derivano da segnalazioni spontanee per le quali non e' sempre possibile stabilire in modo sicuro la frequenza o una relazione causale con l'esposizione al medicinale. ^2 Sono state riportate gravi forme associate ad alterazioni della coscienza nel contesto di encefalopatia iperammoniemica. Descrizione di reazioni avverse selezionate: in circa il 2% dei pazienti sono stati segnalati calcoli biliari e disordini biliari correlati. Nel 2% dei pazienti, aumento delle transaminasi e' stato riportato come reazione avversa al farmaco. Un aumento delle transaminasi piu' di 10 volte il limite superiore dell'intervallo di normalita', indicativo di epatite, e' stato non comune (0,3%). Con deferasirox, successivamente all'immissione in commercio, e' stata osservata, insufficienza epatica, talvolta fatale (vedere paragrafo 4.4). Dopo l'immissione in commercio, sono stati segnalati casi di acidosi metabolica. La maggioranza di questi pazienti presentava compromissione renale, tubulopatia renale (Sindrome di Fanconi) o diarrea, o condizioni in cui uno squilibrio acido-base e' una complicanza nota (vedere paragrafo 4.4). Sono stati osservati casi di pancreatite acuta grave, in assenza di sottostanti alterazioni biliari documentate. Come con altri trattamenti con chelanti del ferro, nei pazienti trattati con deferasirox, sono stati osservati, non comunemente, ipoacusia alle alte frequenze e opacita' del cristallino (cataratta precoce) (vedere paragrafo 4.4). Clearance della creatinina nel sovraccarico di ferro trasfusionale: in una meta-analisi retrospettiva di 2.102 pazienti adulti e pediatrici beta-talassemici, con sovraccarico di ferro trasfusionale, trattati con deferasirox compresse dispersibili, in due studi clinici randomizzati e in quattro studi in aperto, della durata fino a cinque anni, durante il primo anno di trattamento, e' stata osservata una diminuzione del valore medio di clearance della creatinina del 13,2% nei pazienti adulti (95% IC: -14,4%, -12,1%; n=935) e del 9,9% nei pazienti pediatrici (95% IC: -11,1%, - 8,6%; n=1.142). In 250 pazienti seguiti fino a cinque anni, non e' stata osservata un'ulteriore diminuzione dei livelli medi di clearance della creatinina. Studi clinici in pazienti con sindromi talassemiche non trasfusione-dipendenti: in uno studio della durata di un anno, in pazienti con sindromi talassemiche non trasfusione-dipendenti e sovraccarico di ferro (compresse dispersibili a una dose di 10 mg/kg/die), gli eventi avversi piu' frequenti, correlati al medicinale in studio, sono stati diarrea (9,1%), eruzione cutanea (9,1%) e nausea (7,3%). Alterazione dei valori di creatinina sierica e clearance della creatinina sono state riportate, rispettivamente, nel 5,5% e nell'1,8% dei pazienti.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: per deferasirox non sono disponibili dati clinici relativi a gravidanze esposte. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicita' riproduttiva alle dosi risultate tossiche per la madre (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. A titolo precauzionale, si raccomanda di non usare Deferasirox Mylan durante la gravidanza se non in caso di assoluta necessita'. Deferasirox Mylan puo' ridurre l'efficacia dei contraccettivi ormonali (vedere paragrafo 4.5). Si raccomanda alle donne in eta' fertile di usare metodi contraccettivi non-ormonali aggiuntivi o alternativi quando utilizzano Deferasirox Mylan. Allattamento: negli studi sugli animali, e' stato riscontrato che deferasirox viene escreto rapidamente e ampiamente nel latte materno. Non sono stati osservati effetti sulla prole. Non e' noto se deferasirox sia escreto nel latte umano. L'allattamento non e' raccomandato durante l'assunzione di Deferasirox Mylan. Fertilita': non sono disponibili dati sulla fertilita' nell'uomo. Negli animali, non sono stati osservati effetti avversi sulla fertilita' maschile o femminile (vedere paragrafo 5.3).
INDICAZIONI
Deferasirox Mylan e' indicato per il trattamento del sovraccarico cronico di ferro dovuto a frequenti emotrasfusioni (>=7 mL/kg/mese di globuli rossi concentrati), in pazienti con beta talassemia major di eta' pari o superiore a 6 anni. Deferasirox Mylan e' indicato anche per il trattamento del sovraccarico cronico di ferro dovuto a emotrasfusioni quando la terapia con deferoxamina e' controindicata o inadeguata, nei seguenti gruppi di pazienti: in pazienti pediatrici, di eta' compresa tra 2 e 5 anni, con beta talassemia major con sovraccarico di ferro dovuto a frequenti emotrasfusioni (>=7 mL/kg/mese di globuli rossi concentrati), in pazienti adulti e pediatrici, di eta' pari o superiore a 2 anni, con beta talassemia major con sovraccarico di ferro dovuto a emotrasfusioni non frequenti (<7 ml/kg/mese di globuli rossi concentrati), in pazienti adulti e pediatrici, di eta' pari o superiore a 2 anni, con altre anemie. Deferasirox Mylan e' indicato anche per il trattamento del sovraccarico cronico di ferro che richiede terapia chelante quando la terapia con deferoxamina e' controindicata o inadeguata in pazienti, di eta' pari e superiore a 10 anni, con sindromi talassemiche non trasfusione-dipendenti.
INTERAZIONI
La sicurezza di deferasirox, in associazione con altri chelanti del ferro, non e' stata stabilita. Pertanto, non deve essere associato ad altre terapie ferrochelanti (vedere paragrafo 4.3). Interazioni con il cibo: la C max di deferasirox compresse rivestite con film e' risultata aumentata (del 29%), quando assunto con un pasto ad alto contenuto di grassi. Deferasirox Mylan compresse rivestite con film puo' essere preso sia a stomaco vuoto sia con un pranzo leggero, preferibilmente ogni giorno alla stessa ora (vedere paragrafi 4.2 e 5.2). Agenti che possono diminuire l'esposizione sistemica a Deferasirox Mylan Deferasirox viene metabolizzato a carico degli enzimi UGT. In uno studio su volontari sani, la concomitante somministrazione di deferasirox (dose singola di 30 mg/kg, formulazione compresse dispersibili) e rifampicina, potente induttore dell'enzima UGT, (dose ripetuta di 600 mg/die) ha determinato una diminuzione dell'esposizione a deferasirox del 44% (90% IC: 37% - 51%). Pertanto, l'uso concomitante di Deferasirox Mylan con potenti induttori dell'enzima UGT (es., rifampicina, carbamazepina, fenitoina, fenobarbitale, ritonavir) puo' portare ad una riduzione dell'efficacia di Deferasirox Mylan. Si deve monitorare la ferritina sierica del paziente durante e dopo il trattamento concomitante e, se necessario aggiustare la dose di Deferasirox Mylan. In uno studio meccanicistico per determinare il grado di ricircolo enteroepatico, colestiramina ha significativamente ridotto l'esposizione a deferasirox (vedere paragrafo 5.2). Interazioni con midazolam e altri agenti metabolizzati dal CYP3A4: in uno studio su volontari sani, la concomitante somministrazione di deferasirox compresse dispersibili e midazolam (substrato del citocromo CYP3A4), ha determinato una diminuzione dell'esposizione a midazolam del 17% (90% IC: 8% - 26%). Nella pratica clinica questo effetto puo' essere piu' marcato. Pertanto, si deve prestare attenzione quando deferasirox e' associato a farmaci metabolizzati attraverso il CYP3A4 (es., ciclosporina, simvastatina, contraccettivi ormonali, bepridil, ergotamina), data la possibile riduzione della loro efficacia. Interazioni con repaglinide e altri agenti metabolizzati dal CYP2C8: in uno studio su volontari sani, la concomitante somministrazione di deferasirox quale moderato inibitore del CYP2C8 (30 mg/kg/die, formulazione compresse dispersibili) con repaglinide, substrato del CYP2C8, somministrato alla dose singola di 0,5 mg, ha aumentato l'AUC e la C max di repaglinide rispettivamente di circa 2,3 volte (90% IC [2,03-2,63]) e di 1,6 volte (90% IC [1,42-1,84]). Poiche' l'interazione con dosaggi di repaglinide piu' alti di 0,5 mg non e' stata determinata, l'uso concomitante di deferasirox con repaglinide deve essere evitato. Se l'associazione appare necessaria, deve essere eseguito un accurato monitoraggio clinico e della glicemia (vedere paragrafo 4.4). Non puo' essere esclusa un'interazione tra deferasirox e altri substrati del CYP2C8, come paclitaxel. Interazioni con teofillina e altri agenti metabolizzati dal CYP1A2: in uno studio su volontari sani, la concomitante somministrazione di deferasirox, come inibitore del CYP1A2, (dose ripetuta di 30 mg/kg/die, formulazione compresse dispersibili) e teofillina, substrato del CYP1A2, (dose singola di 120 mg) ha determinato un aumento dell'AUC della teofillina dell'84% (90% IC: 73% - 95%). La C max della dose singola non e' stata influenzata, ma, con la somministrazione cronica, e' previsto un aumento della C max della teofillina. Pertanto, non e' raccomandato l'uso concomitante di deferasirox e teofillina. Se deferasirox e teofillina sono usati concomitantemente, dovranno essere considerati il monitoraggio della concentrazione della teofillina e una riduzione della dose di teofillina. Un'interazione tra deferasirox e altri substrati del CYP1A2 non puo' essere esclusa. Le stesse raccomandazioni relative alla teofillina si applicano a sostanze che sono prevalentemente metabolizzate dal citocromo CYP1A2 e che hanno uno stretto indice terapeutico (ad es., clozapina, tizanidina). Altre informazioni: la somministrazione concomitante di deferasirox e preparati antiacidi contenenti alluminio, non e' stata formalmente studiata. Anche se deferasirox ha una minore affinita' per l'alluminio rispetto al ferro, non e' raccomandata l'assunzione di deferasirox compresse con preparati antiacidi contenenti alluminio. La somministrazione concomitante di deferasirox con sostanze che hanno un riconosciuto potenziale ulcerogeno, come i farmaci antinfiammatori non-steroidei (incluso l'acido acetilsalicilico ad alto dosaggio), i corticosteroidi o i bisfosfonati orali, puo' aumentare il rischio di tossicita' gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). La somministrazione concomitante deferasirox con anticoagulanti puo' anche aumentare il rischio di emorragia gastrointestinale. Un attento monitoraggio clinico e' necessario quando deferasirox e' associato con queste sostanze. La somministrazione concomitante di deferasirox e busulfano ha determinato un aumento dell'esposizione al busulfano (AUC), ma il meccanismo dell'interazione non e' chiaro. Se possibile, deve essere eseguita una valutazione della farmacocinetica (AUC, clearance) di una dose di prova di busulfano per permettere un adeguamento della dose.
POSOLOGIA
Tutti i riferimenti alla formulazione in compresse dispersibili nell'RCP si riferiscono alle compresse dispersibili del medicinale di riferimento. Il trattamento con Deferasirox Mylan deve essere iniziato e mantenuto da medici esperti nel trattamento del sovraccarico cronico di ferro. Posologia Sovraccarico di ferro dovuto a emotrasfusioni Si raccomanda di iniziare il trattamento dopo la trasfusione di circa 20 unita' (circa 100 ml/kg) di globuli rossi concentrati (GRC) o quando si evidenzia con il monitoraggio clinico la presenza di un sovraccarico cronico di ferro (es., ferritina sierica >1.000 mcg/l). Le dosi (in mg/kg) devono essere calcolate e arrotondate alla compressa intera piu' vicina. Gli obiettivi della terapia di chelazione del ferro sono di rimuovere la quantita' di ferro somministrata nelle trasfusioni e, secondo necessita', di ridurre il carico di ferro esistente. In tutti i pazienti deve essere usata cautela durante la terapia chelante per ridurre al minimo il rischio di un eccesso di chelazione (vedere paragrafo 4.4). Deferasirox compresse rivestite con film mostra una maggiore biodisponibilita' rispetto alla formulazione di deferasirox compresse dispersibili (vedere paragrafo 5.2). In caso di passaggio dalle compresse dispersibili alle compresse rivestite con film, la dose delle compresse rivestite con film deve essere del 30% piu' bassa della dose delle compresse dispersibili, arrotondata alla compressa intera piu' vicina. Dosi raccomandate per il sovraccarico di ferro dovuto a emotrasfusioni. Dose iniziale. Compresse rivestite con film: 14 mg/kg/die; trasfusioni: dopo 20 unita' (circa 100 ml/kg) di grc o ferritina sierica: >1.000 mcg/l. Dosi iniziali alternative. Compresse rivestite con film: 21 mg/kg/die; trasfusioni: >14 ml/kg/ mese di grc (circa >4 unita'/mese per un adulto). Compresse rivestite con film: 7 mg/kg/die; trasfusioni: <7 ml/kg/ mese di grc (circa <2 unita'/mese per un adulto). (per i pazienti adeguatamente trattati con deferoxamina). Compresse rivestite con film: un terzo della dose di deferoxamina. Monitoraggio: mensilmente della ferritina sierica. Intervallo di riferimento. Ferritina sierica: 500 - 1.000 mcg/l. Intervalli di aggiustamento della dose (ogni 3 - 6 mesi). Aumento. Compresse rivestite con film: 3,5 - 7 mg/kg/die fino a 28 mg/kg/die; ferritina sierica: >2.500 mcg/l. Riduzione. Compresse rivestite con film: 3,5 - 7 mg/kg/die; ferritina sierica: <2.500 mcg/l. Compresse rivestite con film: nei pazienti trattati con dosi >21 mg/kg/die quando il valore di riferimento e' raggiunto; ferritina sierica: 500 - 1.000 mcg/l. Dose massima. Compresse rivestite con film: 28 mg/kg/die. Considerare l'interruzione. Ferritina sierica: <500 mcg/l. Dose iniziale: la dose giornaliera iniziale raccomandata di Deferasirox Mylan compresse rivestite con film e' di 14 mg/kg di peso corporeo. Puo' essere considerata una dose iniziale giornaliera di 21 mg/kg per i pazienti che necessitano di ridurre livelli corporei elevati di ferro e che stanno anche ricevendo piu' di 14 ml/kg/mese di GRC (circa >4 unita'/mese per un adulto). Puo' essere considerata una dose iniziale giornaliera di 7 mg/kg per i pazienti che non necessitano di ridurre i livelli corporei di ferro e che stanno anche ricevendo meno di 7 ml/kg/mese di GRC (circa <2 unita'/mese per un adulto). La risposta del paziente deve essere monitorata e, se non si ottiene una sufficiente efficacia, deve essere preso in considerazione un aumento della dose (vedere paragrafo 5.1). Per i pazienti gia' adeguatamente trattati con deferoxamina, potrebbe essere considerata una dose iniziale di Deferasirox Mylan compresse rivestite con film che sia numericamente pari ad un terzo della dose di deferoxamina (es., un paziente che riceve 40 mg/kg/die di deferoxamina per 5 giorni la settimana (o equivalente) potrebbe passare ad una dose iniziale giornaliera di 14 mg/kg/die di Deferasirox Mylan compresse rivestite con film). Quando cio' comporta una dose giornaliera minore di 14 mg/kg di peso corporeo, la risposta del paziente deve essere monitorata e, se non si ottiene una sufficiente efficacia, deve essere preso in considerazione un aumento della dose (vedere paragrafo 5.1). Adeguamento della dose Si raccomanda di monitorare la ferritina sierica ogni mese e di adeguare la dose di Deferasirox, se necessario, ogni 3 - 6 mesi, sulla base dell'andamento dei valori della ferritina sierica. Gli adeguamenti della dose possono essere effettuati ad intervalli compresi tra 3,5 e 7 mg/kg e devono essere adattati alla risposta e agli obiettivi terapeutici del singolo paziente (mantenimento o riduzione del carico di ferro). Nei pazienti non adeguatamente controllati con dosi di 21 mg/kg (es., livelli di ferritina sierica persistentemente sopra i 2.500 mcg/l e che non mostrano un andamento decrescente nel corso del tempo), possono essere considerate dosi fino a 28 mg/kg. La disponibilita' di dati di efficacia e sicurezza a lungo termine da studi clinici condotti con compresse dispersibili di deferasirox utilizzato a dosi superiori a 30 mg/kg e' attualmente limitata (264 pazienti seguiti in media per 1 anno dopo incremento della dose). Se si ottiene solo un controllo molto scarso dell'emosiderosi a dosi fino a 21 mg/kg, un ulteriore aumento (a un massimo di 28 mg/kg) puo' non ottenere un controllo soddisfacente, e si possono considerare opzioni alternative di trattamento. Se non si ottiene un controllo soddisfacente a dosi superiori a 21 mg/kg, il trattamento a tali dosi non deve essere mantenuto e si devono considerare opzioni alternative di trattamento quando possibile. Dosi superiori a 28 mg/kg non sono raccomandate, perche' vi e' solo un'esperienza limitata con dosi superiori a questo livello (vedere paragrafo 5.1). Nei pazienti trattati con dosi superiori a 21 mg/kg, devono essere considerate riduzioni della dose in intervalli compresi tra 3,5 e 7 mg/kg quando il controllo e' stato ottenuto (es. livelli di ferritina sierica persistentemente al di sotto dei 2.500 mcg/L e che mostrano un andamento decrescente nel corso del tempo). Nei pazienti in cui il livello di ferritina sierica ha raggiunto il valore di riferimento (di solito tra 500 e 1.000 mcg/L), devono essere considerate riduzioni della dose in intervalli compresi tra 3,5 e 7 mg/kg per mantenere i livelli di ferritina sierica entro l'intervallo di riferimento e per ridurre al minimo il rischio di un eccesso di chelazione. Se la ferritina sierica scende consistentemente sotto i 500 mcg/l, deve essere considerata la possibilita' di interrompere il trattamento (vedere paragrafo 4.4). Sindromi talassemiche non trasfusione-dipendenti. La terapia chelante deve essere iniziata solo quando vi e' evidenza di un sovraccarico di ferro (concentrazione del ferro epatico [liver iron concentration, LIC] >=5 mg Fe/g/peso secco o ferritina sierica costantemente >800 mcg/l).
PRINCIPI ATTIVI
Deferasirox Mylan 90 mg compresse rivestite con film: ogni compressa rivestita con film contiene 90 mg di deferasirox. Deferasirox Mylan 180 mg compresse rivestite con film: ogni compressa rivestita con film contiene 180 mg di deferasirox. Deferasirox Mylan 360 mg compresse rivestite con film: ogni compressa rivestita con film contiene 360 mg di deferasirox. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

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