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AVVERTENZE
Funzione renale: Deferasirox e' stato studiato solo in pazienti con creatinina sierica al basale nell'intervallo di normalita' appropriato per eta'. Durante gli studi clinici, un aumento >33% della creatinina sierica in >=2 occasioni consecutive, talvolta al di sopra del limite superiore dell'intervallo di normalita', si e' verificato in circa il 36% dei pazienti. Tale aumento era dose-dipendente. In circa due terzidei pazienti che mostravano un aumento della creatinina sierica, essaritornava a livelli al di sotto del 33% senza aggiustamento della dose. Nella restante parte dei pazienti l'aumento della creatinina siericanon rispondeva sempre ad una riduzione della dose o all'interruzionedel trattamento. In alcuni casi dopo la riduzione della dose si e' osservata solo una stabilizzazione dei valori di creatinina sierica. Sonostati riportati casi di insufficienza renale acuta dopo la commercializzazione di deferasirox (vedere paragrafo 4.8). In alcuni di questi casi dopo la commercializzazione, il deterioramento della funzione renale ha portato a insufficienza renale che ha richiesto dialisi temporanea o permanente. Le cause dell'aumento della creatinina sierica non sono state chiarite. Pertanto, si deve porre particolare attenzione al monitoraggio della creatinina sierica in pazienti che assumono in concomitanza medicinali che deprimono la funzione renale, e in pazienti chestanno ricevendo alte dosi di deferasirox e/o bassa frequenza di emotrasfusioni (<7 mg/kg/mese di GRC o <2 unita'/mese per un adulto). Sebbene negli studi clinici non sia stato osservato un aumento degli eventi avversi renali dopo incremento delle dosi di deferasirox compresse dispersibili oltre 30 mg/kg, non si puo' escludere un aumento del rischio di eventi avversi renali con dosi di compresse rivestite con film superiori a 21 mg/kg. Si raccomanda di valutare la creatinina sierica due volte prima di iniziare la terapia. La creatinina sierica, la clearance della creatinina (stimate con la formula di Cockcroft-Gault o MDRD negli adulti e con la formula di Schwartz nei bambini) e/o i livelliplasmatici di cistatina C devono essere monitorati prima di iniziarela terapia, settimanalmente nel primo mese dopo l'inizio o la modificadella terapia con Deferasirox Aurobindo (incluso il cambio di formulazione), e successivamente una volta al mese. Pazienti con disturbi renali pregressi e pazienti che assumono medicinali che deprimono la funzione renale possono presentare un maggior rischio di complicanze. Si deve prestare attenzione nel mantenere un'adeguata idratazione in pazienti che presentano diarrea o vomito. Durante il trattamento con deferasirox, dopo la commercializzazione, sono stati segnalati casi di acidosi metabolica. La maggioranza di questi pazienti presentava compromissione renale, tubulopatia renale (Sindrome di Fanconi) o diarrea, o condizioni in cui uno sbilanciamento acido-base e' una complicanza nota.In queste popolazioni il bilancio acido-base deve essere monitorato come clinicamente indicato. L'interruzione della terapia con DeferasiroxAurobindo deve essere considerata nei pazienti che sviluppano acidosimetabolica. In pazienti trattati con deferasirox, principalmente neibambini, dopo la commercializzazione, sono stati riportati casi di gravi forme di tubulopatia renale (come la sindrome di Fanconi) e insufficienza renale associate ad alterazioni della coscienza nel contesto diencefalopatia iperammoniemica. Si raccomanda di considerare l'encefalopatia iperammoniemica e di misurare i livelli di ammonio nei pazientiche sviluppano cambiamenti inspiegabili dello stato mentale durante la terapia con Deferasirox Aurobindo. Il trattamento puo' essere ripreso a seconda delle circostanze cliniche individuali. La riduzione delladose o l'interruzione del trattamento possono anche essere considerate se si presentano anomalie nei livelli dei marker della funzione tubulare renale e/o se clinicamente indicato: proteinuria (il test deve essere eseguito prima di iniziare la terapia e successivamente una voltaal mese). Glicosuria in pazienti non diabetici e bassi livelli sierici di potassio, di fosfato, di magnesio o urati, fosfaturia, aminoaciduria (monitorare secondo necessita'). Tubulopatia renale e' stata principalmente segnalata in bambini e adolescenti con beta-talassemia trattati con Deferasirox Aurobindo. I pazienti devono essere indirizzati aun nefrologo, e possono essere considerati ulteriori esami specialistici (come la biopsia renale) se, nonostante la riduzione della dose o l'interruzione del trattamento, si presenta quanto segue: creatinina sierica che rimane significativamente elevata e persistente anomalia inun altro marker della funzione renale (per es. proteinuria, Sindrome di Fanconi). Funzione epatica: nei pazienti trattati con deferasirox sie' osservato un innalzamento dei test di funzionalita' epatica. Dopola commercializzazione sono stati riportati casi di insufficienza epatica, alcuni dei quali sono stati ad esito fatale. In pazienti trattaticon deferasirox, in particolare in bambini, possono verificarsi graviforme associate ad alterazioni della coscienza nel contesto di encefalopatia iperammoniemica. Si raccomanda di considerare l'encefalopatiaiperammoniemica e di misurare i livelli di ammonio nei pazienti che sviluppano cambiamenti inspiegabili dello stato mentale durante la terapia con Deferasirox Aurobindo. Si deve prestare attenzione a mantenereun'adeguata idratazione nei pazienti che manifestano eventi di deplezione del volume (come diarrea o vomito), in particolare nei bambini conmalattia acuta. La maggior parte dei casi di insufficienza epatica riguardava pazienti con comorbilita' significative, tra le quali patologie epatiche croniche preesistenti (incluse cirrosi ed epatite C) e insufficienza multiorgano. Non e' possibile escludere il ruolo di deferasirox come fattore contribuente o aggravante (vedere paragrafo 4.8). Siraccomanda di controllare transaminasi sieriche, bilirubina e fosfatasi alcalina prima dell'inizio del trattamento, ogni 2 settimane durante il primo mese e poi mensilmente. Qualora vi sia un aumento persistente e progressivo dei livelli delle transaminasi sieriche non attribuibile ad altre cause, Deferasirox Aurobindo deve essere interrotto. Unavolta chiarita la causa delle anomalie nei test di funzionalita' epatica o dopo il ritorno ai livelli normali, puo' essere considerata una cauta ripresa del trattamento ad una dose inferiore, seguita da un graduale aumento della dose. Deferasirox Aurobindo non e' raccomandato inpazienti con grave compromissione epatica (Child-Pugh Classe C) (vedere paragrafo 5.2).
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Agenti chelanti del ferro.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; associazione con altre terapie ferrochelanti in quanto non e' stata stabilita la sicurezza di tali associazioni (vedere paragrafo 4.5); pazienti con clearance della creatinina stimata <60 ml/min.
DENOMINAZIONE
DEFERASIROX AUROBINDO COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina (grado 101 e 102),crospovidone (tipo A), poloxamer (tipo 188), povidone (K 30), silice colloidale anidra, magnesio stearato. Rivestimento della compressa: ipromellosa 2910 (6 mPas), biossido di titanio, macrogol 6000, talco, indaco carminio Al (3% - 5%), indaco carminio lacca di alluminio (11% - 14%).
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza: le reazioni piu' frequenti segnalate durante il trattamento cronico in studi clinici condotti con deferasirox compresse dispersibili in pazienti adulti e pediatrici comprendono disturbi gastrointestinali (principalmente nausea, vomito, diarreao dolore addominale) ed eruzione cutanea. La diarrea e' stata segnalata piu' comunemente nei pazienti pediatrici di eta' compresa tra i 2 ei 5 anni e negli anziani. Queste reazioni sono dipendenti dalla dose,per lo piu' di intensita' da lieve a moderata, generalmente transitorie e si risolvono nella maggior parte dei casi anche se si continua iltrattamento. Durante gli studi clinici, in circa il 36% dei pazienti si sono verificati aumenti dose-dipendenti della creatinina sierica, benche' nella maggior parte dei casi sia rimasta entro l'intervallo di normalita'. Diminuzioni del valore medio di clearance della creatininasono state osservate durante il primo anno di trattamento in pazientisia pediatrici sia adulti con beta-talassemia e sovraccarico di ferro,ma ci sono evidenze che questa non diminuisce ulteriormente nei successivi anni di trattamento. Sono stati riportati aumenti delle transaminasi epatiche. Si raccomandano programmi di monitoraggio di sicurezzaper i parametri renali ed epatici. Disturbi uditivi (diminuzione dell'udito) ed oculari (opacita' del cristallino) sono non comuni, e si raccomandano esami annuali (vedere paragrafo 4.4). Con l'uso di Deferasirox Aurobindo sono state riportate gravi reazioni avverse cutanee (SCARs), comprendenti sindrome di Stevens-Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (TEN) e reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) (vedere paragrafo 4.4). Descrizione di reazioni avverse selezionate: in circa il 2% dei pazienti sono stati segnalati calcoli biliari e disordini biliari correlati. Un aumento delle transaminasi epatiche e' stato riportato come reazione avversa al farmaco nel 2% deipazienti. Un aumento delle transaminasi piu' di 10 volte il limite superiore dell'intervallo di normalita', indicativo di epatite, e' statonon comune (0,3%). Durante l'esperienza dopo la commercializzazione, e' stata riportata con deferasirox insufficienza epatica, talvolta fatale (vedere paragrafo 4.4). Dopo la commercializzazione, sono stati segnalati casi di acidosi metabolica. La maggioranza di questi pazienti presentava compromissione renale, tubulopatia renale (Sindrome di Fanconi) o diarrea, o condizioni in cui uno sbilanciamento acido-base e' una complicanza nota (vedere paragrafo 4.4). Casi di pancreatite acuta grave sono stati osservati in assenza di sottostanti alterazioni biliari documentate. Come con altri trattamenti chelanti del ferro, ipoacusia alle alte frequenze e opacita' del cristallino (cataratta precoce) sono stati osservati non comunemente nei pazienti trattati con deferasirox (vedere paragrafo 4.4). Clearance della creatinina nel sovraccarico di ferro trasfusionale In una meta-analisi retrospettiva di 2.102 pazienti adulti e pediatrici beta-talassemici con sovraccarico di ferrotrasfusionale trattati con deferasirox compresse dispersibili in due studi clinici randomizzati e in quattro studi in aperto della durata fino a cinque anni, e' stata osservata una diminuzione del valore mediodi clearance della creatinina del 13,2% nei pazienti adulti (95% IC: -14,4%, -12,1%; n=935) e del 9,9% nei pazienti pediatrici (95% IC: -11,1%, -8,6%; n=1.142) durante il primo anno di trattamento. In 250 pazienti seguiti fino a cinque anni, non e' stata osservata un'ulteriore diminuzione dei livelli medi di clearance della creatinina. Studi clinici in pazienti con sindromi talassemiche non trasfusione-dipendenti Inuno studio della durata di un anno in pazienti con sindromi talassemiche non trasfusione-dipendenti e sovraccarico di ferro (compresse dispersibili a una dose di 10 mg/kg/die), gli eventi avversi piu' frequenticorrelati al medicinale in studio sono stati diarrea (9,1%), eruzionecutanea (9,1%) e nausea (7,3%). Alterazioni della creatinina siericae della clearance della creatinina sono state riportate rispettivamente nel 5,5% e nell'1,8% dei pazienti. Aumenti delle transaminasi epatiche maggiori di 2 volte il valore basale e 5 volte il limite superioredi normalita' sono stati riportati nell'1,8% dei pazienti. Popolazionepediatrica: in due studi clinici, il trattamento con deferasirox finoa 5 anni non ha influenzato la crescita e lo sviluppo sessuale di pazienti pediatrici (vedere paragrafo 4.4). La diarrea e' stata segnalatapiu' comunemente nei pazienti pediatrici di eta' compresa tra i 2 e i5 anni rispetto ai pazienti di eta' superiore. La tubulopatia renalee' stata principalmente segnalata in bambini e adolescenti con beta-talassemia trattati con deferasirox. In segnalazioni dopo la commercializzazione, un'alta percentuale di casi di acidosi metabolica si e' verificata nei bambini nel contesto di una sindrome di Fanconi. E' stata riportata pancreatite acuta, in particolare in bambini e in adolescenti. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione dellereazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione delmedicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuodel rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitarie' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramiteil sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: per deferasirox non sono disponibili dati clinici relativia gravidanze esposte. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicita' riproduttiva alle dosi risultate tossiche per la madre (vedereparagrafo 5.3). Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. A titolo precauzionale, si raccomanda di non usare Deferasirox Aurobindo durante la gravidanza se non in caso di assoluta necessita'. Deferasirox Aurobindo puo' ridurre l'efficacia dei contraccettivi ormonali(vedere paragrafo 4.5). Si raccomanda alle donne in eta' fertile di usare metodi contraccettivi non-ormonali aggiuntivi o alternativi quando utilizzano Deferasirox Aurobindo. Allattamento: negli studi sugli animali, e' stato riscontrato che deferasirox viene escreto rapidamentee ampiamente nel latte materno. Non sono stati osservati effetti sullaprole. Non e' noto se deferasirox sia escreto nel latte umano. L'allattamento non e' raccomandato durante l'assunzione di Deferasirox Aurobindo. Fertilita': non sono disponibili dati sulla fertilita' per l'uomo. Negli animali, non sono stati riscontrati effetti avversi sulla fertilita' maschile o femminile (vedere paragrafo 5.3).
INDICAZIONI
Deferasirox Aurobindo e' indicato per il trattamento del sovraccaricocronico di ferro dovuto a frequenti emotrasfusioni (>=7 ml/kg/mese diglobuli rossi concentrati) in pazienti con beta talassemia major di eta' pari e superiore a 6 anni. Deferasirox Aurobindo e' indicato ancheper il trattamento del sovraccarico cronico di ferro dovuto a emotrasfusioni quando la terapia con deferoxamina e' controindicata o inadeguata nei seguenti gruppi di pazienti: in pazienti pediatrici con beta talassemia major con sovraccarico di ferro dovuto a frequenti emotrasfusioni (>=7 ml/kg/mese di globuli rossi concentrati) di eta' compresa tra 2 e 5 anni, in pazienti adulti e pediatrici con beta talassemia major con sovraccarico di ferro dovuto a emotrasfusioni non frequenti (<7ml/kg/mese di globuli rossi concentrati) di eta' pari e superiore a 2anni, in pazienti adulti e pediatrici con altre anemie di eta' pari esuperiore a 2 anni. Deferasirox Aurobindo e' indicato anche per il trattamento del sovraccarico cronico di ferro che richiede terapia chelante quando la terapia con deferoxamina e' controindicata o inadeguata in pazienti con sindromi talassemiche non trasfusione-dipendenti di eta' pari e superiore a 10 anni.
INTERAZIONI
Non e' stata stabilita la sicurezza di deferasirox in associazione conaltri chelanti del ferro. Pertanto, non deve essere associato ad altre terapie ferrochelanti (vedere paragrafo 4.3). Interazioni con il cibo: la C max di deferasirox compresse rivestite con film e' risultata aumentata (del 29%) quando assunto con un pasto ad alto contenuto di grassi. Deferasirox Aurobindo compresse rivestite con film puo' essere preso sia a stomaco vuoto sia con un pranzo leggero, preferibilmente ogni giorno alla stessa ora (vedere paragrafi 4.2 e 5.2). Agenti che possono diminuire l'esposizione sistemica di Deferasirox Aurobindo: Deferasirox viene metabolizzato a carico degli enzimi UGT. In uno studio suvolontari sani, la concomitante somministrazione di deferasirox (dosesingola di 30 mg/kg, formulazione compresse dispersibili) e rifampicina, potente induttore dell'enzima UGT, (dose ripetuta di 600 mg/die) ha determinato una diminuzione dell'esposizione di deferasirox del 44%(90% IC: 37% - 51%). Pertanto, l'uso concomitante di Deferasirox Aurobindo con potenti induttori dell'enzima UGT (es. rifampicina, carbamazepina, fenitoina, fenobarbitale, ritonavir) puo' portare ad una riduzione dell'efficacia di Deferasirox Aurobindo. Si deve monitorare la ferritina sierica del paziente durante e dopo il trattamento concomitantee, se necessario aggiustare la dose di Deferasirox Aurobindo. In uno studio meccanicistico per determinare il grado di ricircolo enteroepatico, colestiramina ha significativamente ridotto l'esposizione a deferasirox (vedere paragrafo 5.2). Interazioni con midazolam e altri agentimetabolizzati dal CYP3A4: in uno studio su volontari sani, la concomitante somministrazione di deferasirox compresse dispersibili e midazolam (substrato del citocromo CYP3A4) ha determinato una diminuzione dell'esposizione di midazolam del 17% (90% IC: 8% - 26%). Nella pratica clinica questo effetto puo' essere piu' marcato. Pertanto, si deve prestare attenzione quando deferasirox e' associato a farmaci metabolizzati attraverso il CYP3A4 (es. ciclosporina, simvastatina, contraccettiviormonali, bepridil, ergotamina) data la possibile riduzione della loro efficacia. Interazioni con repaglinide e altri agenti metabolizzatidal CYP2C8: in uno studio su volontari sani, la concomitante somministrazione di deferasirox quale moderato inibitore del CYP2C8 (30 mg/kg/die, formulazione compresse dispersibili) con repaglinide, substrato del CYP2C8, somministrato alla dose singola di 0,5 mg, ha aumentato l'AUC e la C max di repaglinide rispettivamente di circa 2,3 volte (90% IC[2,03-2,63]) e di 1,6 volte (90% IC [1,42-1,84]). Poiche' l'interazione con dosaggi di repaglinide piu' alti di 0,5 mg non e' stata determinata, l'uso concomitante di deferasirox con repaglinide deve essere evitato. Un accurato monitoraggio clinico e della glicemia deve essere eseguito se l'associazione appare necessaria (vedere paragrafo 4.4). Non puo' essere esclusa un'interazione tra deferasirox e altri substratidel CYP2C8 come paclitaxel. Interazioni con teofillina e altri agentimetabolizzati dal CYP1A2: in uno studio su volontari sani, la concomitante somministrazione di deferasirox, come inibitore del CYP1A2, (dose ripetuta di 30 mg/kg/die, formulazione compresse dispersibili) e teofillina, substrato del CYP1A2, (dose singola di 120 mg) ha determinatoun aumento dell'AUC della teofillina dell'84% (90% IC: 73%-95%). La Cmax della dose singola non e' stata influenzata, ma, con la somministrazione cronica, un aumento della C max della teofillina e' previsto.Pertanto, non e' raccomandato l'uso concomitante di deferasirox e teofillina. Se deferasirox e teofillina sono usati concomitantemente, il monitoraggio della concentrazione della teofillina e una riduzione della dose di teofillina devono essere considerati. Un'interazione tra deferasirox e altri substrati del CYP1A2 non puo' essere esclusa. Le stesse raccomandazioni relative alla teofillina si applicano a sostanze che sono prevalentemente metabolizzate dal citocromo CYP1A2 e che hannouno stretto indice terapeutico (ad esempio clozapina, tizanidina). Altre informazioni: la somministrazione concomitante di deferasirox e preparati antiacidi contenenti alluminio non e' stata formalmente studiata. Anche se deferasirox ha una minore affinita' per l'alluminio rispetto al ferro, non e' raccomandata l'assunzione di deferasirox compressecon preparati antiacidi contenenti alluminio. La somministrazione concomitante di deferasirox con sostanze che hanno un riconosciuto potenziale ulcerogeno, come i farmaci antinfiammatori non-steroidei (inclusol'acido acetilsalicilico ad alto dosaggio), i corticosteroidi o i bifosfonati orali puo' aumentare il rischio di tossicita' gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). La somministrazione concomitante deferasirox con anticoagulanti puo' anche aumentare il rischio di emorragia gastrointestinale. Un attento monitoraggio clinico e' necessario quando deferasirox e' associato con queste sostanze. La somministrazione concomitante di deferasirox e busulfano ha determinato un aumento dell'esposizione al busulfano (AUC), ma il meccanismo dell'interazione non e' chiaro. Se possibile, deve essere eseguita una valutazione della farmacocinetica (AUC, clearance) di una dose di prova di busulfano per permettere un aggiustamento della dose.
POSOLOGIA
Il trattamento con Deferasirox Aurobindo deve essere iniziato e mantenuto da medici esperti nel trattamento del sovraccarico cronico di ferro. Posologia. Sovraccarico di ferro dovuto a emotrasfusioni: si raccomanda di iniziare il trattamento dopo la trasfusione di circa 20 unita'(circa 100 ml/kg) di globuli rossi concentrati (GRC) o quando si evidenzia con il monitoraggio clinico la presenza di un sovraccarico cronico di ferro (es. ferritina sierica >1.000 mcg/l). Le dosi (in mg/kg) devono essere calcolate e arrotondate alla compressa intera piu' vicina. Gli obiettivi della terapia di chelazione del ferro sono di eliminare la quantita' di ferro somministrata nelle trasfusioni e, secondo necessita', di ridurre il carico di ferro esistente. In tutti i pazientideve essere usata cautela durante la terapia chelante per ridurre al minimo il rischio di un eccesso di chelazione (vedere paragrafo 4.4). Le compresse rivestite con film di deferasirox mostrano una maggiore biodisponibilita' rispetto alla formulazione di deferasirox compresse dispersibili (vedere paragrafo 5.2). In caso di passaggio dalle compresse dispersibili alle compresse rivestite con film, la dose delle compresse rivestite con film deve essere del 30% piu' bassa della dose dellecompresse dispersibili, arrotondata alla compressa intera piu' vicina. Deferasirox Aurobindo non e' disponibile in compresse dispersibili.Per questa forma farmaceutica, devono essere utilizzati altri medicinali contenenti deferasirox. Dose iniziale: la dose giornaliera inizialeraccomandata di Deferasirox Aurobindo compresse rivestite con film e'di 14 mg/kg di peso corporeo. Puo' essere considerata una dose iniziale giornaliera di 21 mg/kg per i pazienti che necessitano di ridurre livelli corporei elevati di ferro e che stanno anche ricevendo piu' di14 ml/kg/mese di globuli rossi concentrati (circa >4 unita'/mese per un adulto). Puo' essere considerata una dose iniziale giornaliera di 7mg/kg per i pazienti che non necessitano di ridurre i livelli corporeidi ferro e che stanno anche ricevendo meno di 7 ml/kg/mese di globulirossi concentrati (circa <2 unita'/mese per un adulto). La risposta del paziente deve essere monitorata e, se non si ottiene una sufficiente efficacia, deve essere preso in considerazione un aumento della dose(vedere paragrafo 5.1). Per i pazienti gia' adeguatamente trattati con deferoxamina, potrebbe essere considerata una dose iniziale di Deferasirox Aurobindo compresse rivestite con film che sia numericamente pari ad un terzo della dose di deferoxamina (es. un paziente che riceve40 mg/kg/die di deferoxamina per 5 giorni la settimana (o equivalente)potrebbe passare ad una dose iniziale giornaliera di 14 mg/kg/die diDeferasirox Aurobindo compresse rivestite con film). Quando cio' comporta una dose giornaliera minore di 14 mg/kg di peso corporeo, la risposta del paziente deve essere monitorata e, se non si ottiene una sufficiente efficacia, deve essere preso in considerazione un aumento delladose (vedere paragrafo 5.1). Aggiustamento della dose: si raccomandadi monitorare la ferritina sierica ogni mese e di aggiustare la dose di Deferasirox Aurobindo, se necessario, ogni 3-6 mesi, sulla base dell'andamento dei valori della ferritina sierica. Gli aggiustamenti delladose possono essere effettuati in intervalli compresi tra 3,5 e 7 mg/kg e devono essere adattati alla risposta e agli obiettivi terapeuticidel singolo paziente (mantenimento o riduzione del carico di ferro).Nei pazienti non adeguatamente controllati con dosi di 21 mg/kg (es. livelli di ferritina sierica persistentemente sopra i 2.500 mcg/l e chenon mostrano un andamento decrescente nel corso del tempo), possono essere considerate dosi fino a 28 mg/kg. La disponibilita' di dati di efficacia e sicurezza a lungo termine da studi clinici condotti con deferasirox compresse dispersibili utilizzato a dosi superiori a 30 mg/kge' attualmente limitata (264 pazienti seguiti in media per 1 anno dopo incremento della dose). Se si ottiene solo un controllo molto scarsodell'emosiderosi a dosi fino a 21 mg/kg, un ulteriore aumento (a un massimo di 28 mg/kg) puo' non ottenere un controllo soddisfacente, e sipossono considerare opzioni alternative di trattamento. Se non si ottiene un controllo soddisfacente a dosi superiori a 21 mg/kg, il trattamento a tali dosi non deve essere mantenuto e si devono considerare opzioni alternative di trattamento quando possibile. Non sono raccomandate dosi superiori a 28 mg/kg perche' vi e' solo un'esperienza limitatacon dosi superiori a questo livello (vedere paragrafo 5.1). Nei pazienti trattati con dosi superiori a 21 mg/kg, devono essere considerateriduzioni della dose in intervalli compresi tra 3,5 e 7 mg/kg quando il controllo e' stato ottenuto (es. livelli di ferritina sierica persistentemente al di sotto dei 2.500 mcg/l e che mostrano un andamento decrescente nel corso del tempo). Nei pazienti in cui il livello di ferritina sierica ha raggiunto il valore di riferimento (di solito tra 500e 1.000 mcg/l), devono essere considerate riduzioni della dose in intervalli compresi tra 3,5 e 7 mg/kg per mantenere i livelli di ferritinasierica entro l'intervallo di riferimento e per ridurre al minimo ilrischio di un eccesso di chelazione. Se la ferritina sierica scende costantemente sotto 500 mcg/l, deve essere considerata la possibilita' di interrompere il trattamento (vedere paragrafo 4.4). Sindromi talassemiche non trasfusione-dipendenti: la terapia chelante deve essere iniziata solo quando vi e' evidenza di un sovraccarico di ferro (concentrazione del ferro epatico [liver iron concentration, LIC] >=5 mg Fe/g/peso secco o ferritina sierica costantemente >800 mcg/l). La LIC e' la metodica preferita per la determinazione del sovraccarico di ferro e deve essere usata ovunque sia disponibile. In tutti i pazienti deve essere prestata cautela durante la terapia chelante per ridurre al minimoil rischio di un eccesso di chelazione (vedere paragrafo 4.4). Deferasirox compresse rivestite con film mostra una maggiore biodisponibilita' rispetto alla formulazione di deferasirox compresse dispersibili (vedere paragrafo 5.2).
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa rivestita con film contiene 90 mg di deferasirox; ognicompressa rivestita con film contiene 180 mg di deferasirox; ogni compressa rivestita con film contiene 360 mg di deferasirox. Per l'elencocompleto degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.