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AVVERTENZE
Rischio emorragico: Dabigatran etexilato deve essere utilizzato con cautela in condizioni di aumentato rischio di sanguinamento o quando usato in concomitanza con medicinali che alterano l'emostasi attraverso l'inibizione della aggregazione piastrinica. Un sanguinamento si puo' verificare in qualsiasi sito corporeo durante la terapia. Un'immotivatacaduta dei valori di emoglobina e/o dell'ematocrito o della pressionearteriosa deve indurre alla ricerca del sito di sanguinamento. In pazienti adulti, in caso di sanguinamento potenzialmente fatale o non controllato, quando si rende necessaria una rapida inattivazione dell'effetto anticoagulante di dabigatran, e' disponibile l'inattivatore specifico idarucizumab. L'efficacia e la sicurezza di idarucizumab non sonostate stabilite nei pazienti pediatrici. L'emodialisi puo' rimuoveredabigatran. Per i pazienti adulti, altre possibili opzioni sono sangueintero fresco o plasma congelato fresco, concentrato di fattore dellacoagulazione (attivato o non attivato), concentrati di fattore VIIa ricombinante o di piastrine (vedere anche paragrafo 4.9). Negli studi clinici, dabigatran etexilato e' stato associato ad una piu' alta incidenza di sanguinamento maggiore gastrointestinale (GI). Un aumento delrischio e' stato osservato negli anziani (>= 75 anni) con la posologiadi 150 mg somministrata due volte al giorno. Ulteriori fattori di rischio comprendono l'assunzione concomitante con inibitori della aggregazione piastrinica come clopidogrel e acido acetilsalicilico (ASA) o farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come anche la presenza diesofagite, gastrite o reflusso gastroesofageo. Fattori di rischio: elenco dei fattori che possono incrementare il rischio di sanguinamento.Fattori che possono incrementare il rischio emorragico. Fattori farmacodinamici e cinetici; fattore di rischio: eta' >= 75 anni. Fattori cheaumentano i livelli plasmatici di dabigatran; maggiori: compromissione renale moderata in pazienti adulti (clcr 30-50 ml/min), forti inibitori della p-gp (vedere paragrafi 4.3 e 4.5), co-somministrazione di inibitori della p-gp da deboli a moderati (ad es. Amiodarone, verapamil,chinidina e ticagrelor; vedere paragrafo 4.5). Minori: basso peso corporeo (< 50 kg). Interazioni farmacodinamiche (vedere paragrafo 4.5);fattore di rischio, eta' >= 75 anni: asa e altri inibitori della aggregazione piastrinica come clopidogrel, fans, inibitori selettivi dellaricaptazione della serotonina (ssri) o inibitori della ricaptazione della serotonina-norepinefrina (snri), altri medicinali che possono alterare l'emostasi. Patologie / procedure con rischi emorragici speciali;fattore di rischio, eta' >= 75 anni: disturbi della coagulazione congeniti o acquisiti, trombocitopenia o disturbi della funzionalita' delle piastrine, biopsia recente, trauma maggiore, endocardite batterica,esofagite, gastrite o reflusso gastroesofageo. I dati in pazienti di peso < 50 kg sono limitati (vedere paragrafo 5.2). L'uso concomitante di dabigatran etexilato con inibitori della P-gp non e' stato studiatonei pazienti pediatrici, ma puo' aumentare il rischio di sanguinamento(vedere paragrafo 4.5). Precauzioni e gestione del rischio emorragico: per la gestione delle complicazioni emorragiche, vedere anche paragrafo 4.9. Valutazione del rapporto beneficio/rischio: la presenza di lesioni, condizioni, procedure e/o trattamento con farmaci (come FANS, antiaggreganti, SSRI e SNRI, vedere paragrafo 4.5), che aumentano significativamente il rischio di sanguinamento maggiore richiede un'accurata valutazione del rapporto beneficio/rischio. Dabigatran etexilato deve essere somministrato solo se il beneficio supera il rischio di sanguinamento. I dati clinici disponibili in pazienti pediatrici con fattori di rischio, inclusi pazienti con meningite, encefalite e ascesso intracranico in atto (vedere paragrafo 5.1), sono limitati. In questi pazienti, dabigatran etexilato deve essere somministrato solo se il beneficio atteso supera il rischio di sanguinamento. Stretto controllo clinico: e' raccomandata un'attenta osservazione clinica per la ricerca disegni di sanguinamento o anemia durante il periodo di trattamento, soprattutto se i fattori di rischio sono combinati. E' richiesta particolare cautela quando dabigatran etexilato viene somministrato in modo concomitante a verapamil, amiodarone, chinidina o claritromicina (inibitori della P-gp), soprattutto quando si verifichi un sanguinamento e con particolare attenzione quando si verifichi un sanguinamento e con particolare attenzione nel caso di pazienti con funzione renale ridotta(vedere paragrafo 4.5). Si raccomanda un'attenta osservazione clinicaper la ricerca di segni di sanguinamento in pazienti trattati in modoconcomitante con FANS (vedere paragrafo 4.5). Sospensione dell'assunzione di dabigatran etexilato: i pazienti che sviluppano un'insufficienza renale acuta devono sospendere l'assunzione di dabigatran etexilato(vedere anche paragrafo 4.3). Quando si verifica un grave sanguinamento il trattamento deve essere sospeso, l'origine del sanguinamento analizzata e si puo' considerare l'uso dell'inattivatore specifico (idarucizumab) nei pazienti adulti. L'efficacia e la sicurezza di idarucizumab non sono state stabilite nei pazienti pediatrici. L'emodialisi puo'rimuovere dabigatran. Uso di inibitori della pompa protonica: si puo'considerare la somministrazione di un inibitore della pompa protonica(PPI) per prevenire il sanguinamento gastrointestinale (GI). Nel casodei pazienti pediatrici occorre seguire le raccomandazioni per gli inibitori della pompa protonica riportate nell'etichetta locale. Parametri di laboratorio relativi alla coagulazione: anche se questo medicinale non richiede in generale un monitoraggio di routine dei parametri della coagulazione, puo' essere utile la valutazione dell'effetto anticoagulante correlato a dabigatran per rilevare un'esposizione eccessivamente alta a dabigatran in presenza di ulteriori fattori di rischio. Il tempo di trombina su plasma diluito (dTT), il tempo di ecarina (ECT), il tempo di tromboplastina parziale attivata (aPTT) possono fornireinformazioni utili, ma i risultati devono essere interpretati con cautela data la variabilita' tra i test (vedere paragrafo 5.1). Il test rapporto internazionale normalizzato (INR) non e' attendibile nei pazienti in trattamento con dabigatran etexilato e sono stati riportati falsi positivi di innalzamento dell'INR. Pertanto il test INR non deve essere effettuato.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Agenti antitrombotici, inibitori diretti della trombina.
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore a 30 gradi C. Conservare nellaconfezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; compromissione renale severa (CLCr < 30mL/min) nei pazienti adulti; eGFR < 50 mL/min/1,73 m^2 nei pazienti pediatrici; sanguinamento attivo clinicamente significativo. Lesioni o condizioni, se considerate un fattore di rischio significativo di sanguinamento maggiore. Possono includere ulcera gastrointestinale in corsoo recente, presenza di neoplasie maligne ad elevato rischio di sanguinamento, recente lesione cerebrale o spinale, recente intervento chirurgico a livello cerebrale, spinale od oftalmico, recente emorragia intracranica, varici esofagee accertate o sospette, malformazioni arterovenose, aneurismi vascolari o anomalie vascolari maggiori intraspinalio intracerebrali. Trattamento concomitante con ogni altro anticoagulante come eparina non frazionata (ENF), eparine a basso peso molecolare(enoxaparina, dalteparina ecc.), derivati dell'eparina (fondaparinux ecc.), anticoagulanti orali (warfarin, rivaroxaban, apixaban ecc.) fatta eccezione per specifiche circostanze. Tra queste il cambio di terapia anticoagulante (vedere paragrafo 4.2) quando l'ENF e' somministrataalle dosi necessarie per mantenere pervio un catetere centrale venosoo arterioso oppure durante l'ablazione transcatetere per fibrillazioneatriale (vedere paragrafo 4.5). Compromissione epatica o malattia epatica che possa avere un qualsiasi impatto sulla sopravvivenza; trattamento concomitante con i seguenti forti inibitori della P-gp: ketoconazolo ad uso sistemico, ciclosporina, itraconazolo, dronedarone e l'associazione a dose fissa glecaprevir/pibrentasvir (vedere paragrafo 4.5).Protesi valvolari cardiache che richiedano trattamento anticoagulante(vedere paragrafo 5.1).
DENOMINAZIONE
DABIGATRAN ETEXILATO DOC 110 MG CAPSULE RIGIDE
ECCIPIENTI
Capsule HPMC (idrossipropilmetilcellulosa). Contenuto della capsula: acido tartarico, gomma arabica, ipromellosa 2910, dimeticone 350, talco, idrossipropilcellulosa. Guscio della capsula: carragenina, potassiocloruro, titanio diossido (E-171), ipromellosa 2910, FD&C blu 2/indigocarmine (E-132).
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza: dabigatran etexilato e' stato valutato in studi clinici complessivamente in circa 64.000 pazienti; di questi, circa 35.000 sono stati trattati con dabigatran etexilato. In totale circa il 9% dei pazienti trattati per la chirurgia elettiva di anca o ginocchio (trattamento a breve termine fino a 42 giorni), il 22%dei pazienti con fibrillazione atriale trattati per la prevenzione dell'ictus e dell'embolia sistemica (trattamento a lungo termine fino a 3anni), il 14% dei pazienti trattati per TVP/EP e il 15% dei pazientitrattati per la prevenzione di TVP/EP hanno manifestato reazioni avverse. Gli eventi piu' comunemente riportati sono i sanguinamenti che sisono verificati in circa il 14% dei pazienti trattati a breve termineper la chirurgia sostitutiva elettiva di anca o ginocchio, il 16,6% dei pazienti con fibrillazione atriale trattati a lungo termine per la prevenzione dell'ictus e dell'embolia sistemica e il 14,4% dei pazientitrattati per TVP/EP. Inoltre, sanguinamenti si sono verificati nel 19,4% dei pazienti nello studio di prevenzione di TVP/EP RE-MEDY e nel 10,5% dei pazienti nello studio di prevenzione di TVP/EP RESONATE (pazienti adulti). Sebbene sia avvenuto con bassa frequenza negli studi clinici, possono verificarsi eventi di sanguinamento maggiori o gravi che, indipendentemente dalla localizzazione, posso essere invalidanti, porre in pericolo la vita o perfino portare a morte. Descrizione di reazioni avverse selezionate. Sanguinamenti: a causa dell'attivita' farmacologica di dabigatran etexilato, il suo uso puo' essere associato ad un aumento del rischio di sanguinamento occulto o palese in qualsiasi tessuto o organo. I segni, i sintomi e la gravita' (compreso il decesso) variano in relazione al sito di localizzazione e al grado o all'estensione del sanguinamento e/o dell'anemia. Negli studi clinici, sanguinamenti delle mucose (ad esempio, gastrointestinale, genitourinaria) sono stati osservati piu' frequentemente durante il trattamento a lungotermine con dabigatran etexilato rispetto al trattamento con AVK. Pertanto, oltre a un adeguato monitoraggio clinico, gli esami di laboratorio per l'emoglobina/ematocrito possono essere utili per poter rilevaresanguinamenti occulti. Il rischio di sanguinamenti puo' aumentare inalcuni gruppi di pazienti, ad esempio i pazienti con compromissione renale moderata e/o in trattamento concomitante con medicinali che influenzano l'emostasi o i potenti inibitori della P-gp (vedere paragrafo 4.4 Rischio emorragico). Possono presentarsi complicazioni emorragichecome debolezza, pallore, capogiro, cefalea o gonfiore di origine non nota, dispnea e shock di origine non nota. Note complicanze delle emorragie come sindrome compartimentale e insufficienza renale acuta dovutaa ipoperfusione sono state riportate per dabigatran etexilato. Pertanto, nella valutazione della condizione di qualsiasi paziente trattatocon anticoagulanti si deve tener conto della possibilita' di emorragia. In caso di sanguinamento non controllato, e' disponibile un inattivatore specifico, idarucizumab, per dabigatran (vedere paragrafo 4.9). Elenco delle reazioni avverse: le reazioni avverse identificate dagli studi sul trattamento di TEV e sulla prevenzione di TEV ricorrente neipazienti pediatrici. Sono ordinate per Classificazione per Sistemi e Organi (SOC) e frequenza utilizzando la seguente convenzione: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100, < 1/10), non comune (>= 1/1 000, < 1/100), raro (>= 1/10 000, < 1/1 000), molto raro (< 1/10 000), non nota(la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Reazioni avverse. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune:anemia; non comune:emoglobina diminuita; comune: trombocitopenia; noncomune: ematocrito diminuito; non comune: neutropenia; non nota: agranulocitosi. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilita' al farmaco; comune: eruzione cutanea; non comune: prurito; non nota: reazione anafilattica; non nota: angioedema; comune: orticaria; nonnota: broncospasmo. Patologie del sistema nervosa. Non comune: emorragia intracranica. Patologie vascolari.comune: ematoma; non nota: emorragia. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: epistassi; non comune: emottisi. Patologie gastrointestinali. Non comune: emorragia gastrointestinale; non comune: dolore addominale; comune: diarrea; comune: dispepsia; comune: nausea; non comune: emorragia rettale; non nota: emorragia delle emorroidi; non nota: ulcera gastrointestinale, inclusa ulcera esofagea; non comune: gastroesofagite; comune: malattia da reflusso gastroesofageo; comune: vomito; non comune: disfagia. Patologie epatobiliari. Non nota: funzione epatica anormale / test di funzionalita' epatica anormale; non comune: alanina aminotransferasiaumentata; non comune: aspartato aminotransferasi aumentata; comune:enzimi epatici aumentati; non comune: iperbilirubinemia. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: emorragia cutanea; comune: alopecia. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessutoconnettivo non nota: emartrosi. Patologie renali e urinarie non comune: emorragia genitourinaria, inclusa ematuria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione.non nota: emorragia in sede di iniezione, emorragia in sede di catetere. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Non comune: emorragia traumatica; non nota: emorragia in sede di incisione. Sanguinamenti: nei due studi di fase III nell'indicazione trattamento di TEV e prevenzione di TEV ricorrente nei pazienti pediatrici, un totale di 7 pazienti (2,1%)ha manifestato un sanguinamento maggiore, 5 pazienti (1,5%) un sanguinamento non maggiore clinicamente rilevante e 75 pazienti (22,9%) un sanguinamento minore. La frequenza dei sanguinamenti era generalmente piu' alta nella fascia d'eta' piu' alta (da 12 a < 18 anni: 28,6%) rispetto alle fasce d'eta' piu' basse (dalla nascita a < 2 anni: 23,3%; da2 a < 12 anni: 16,2%). I sanguinamenti maggiori o gravi, indipendentemente dalla localizzazione, posso essere invalidanti, porre in pericolola vita o perfino portare a morte. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quantopermette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasireazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Donne in eta' fertile: le donne in eta' fertile devono evitare la gravidanza durante il trattamento con Dabigatran Etexilato Doc. Gravidanza: i dati relativi all'uso di Dabigatran Etexilato Doc in donne in gravidanza sono in numero limitato. Gli studi sugli animali hanno mostratouna tossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Dabigatran Etexilato Doc non deve essere utilizzato durante la gravidanza se non quando chiaramente necessario. Allattamento: non vi sono dati clinici riguardanti gli effetti di dabigatran sui lattanti durante l'allattamento. L'allattamentodeve essere interrotto durante il trattamento con Dabigatran EtexilatoDoc. Fertilita': non sono disponibili dati nell'uomo. Negli studi condotti sugli animali e' stato osservato un effetto sulla fertilita' femminile in termini di diminuzione degli impianti e aumento di perdite pre-impianto ad una dose di 70 mg/kg (che rappresenta un livello di esposizione plasmatica 5 volte superiore rispetto a quella dei pazienti).Non sono stati osservati altri effetti sulla fertilita' femminile. Non e' stata riscontrata alcuna influenza sulla fertilita' maschile. A dosi tossiche per le madri (che rappresentano un livello di esposizioneplasmatica da 5 a 10 volte superiore rispetto a quella dei pazienti),nei ratti e nei conigli e' stato osservato un calo del peso corporeodel feto e della vitalita' embriofetale con aumento delle modificazioni fetali. Negli studi pre e post-natali e' stato osservato un aumentodella mortalita' fetale a dosi che erano tossiche per le madri (una dose corrispondente ad un'esposizione plasmatica 4 volte superiore rispetto a quella dei pazienti).
INDICAZIONI
Prevenzione primaria di episodi tromboembolici venosi (TEV) in pazienti adulti sottoposti a chirurgia sostitutiva elettiva totale dell'ancao del ginocchio. Prevenzione di ictus ed embolia sistemica in pazientiadulti con fibrillazione atriale non-valvolare (FANV), con uno o piu'fattori di rischio, quali precedente ictus o attacco ischemico transitorio (TIA); eta' >= 75 anni; insufficienza cardiaca (Classe NYHA >= II); diabete mellito; ipertensione. Trattamento della trombosi venosa profonda (TVP) e dell'embolia polmonare (EP) e prevenzione delle recidive di TVP e EP negli adulti. Trattamento di episodi tromboembolici venosi (TEV) e prevenzione di TEV ricorrente in pazienti pediatrici dallanascita a meno di 18 anni di eta'. Per forme di dosaggio adeguate perl'eta', vedere paragrafo 4.2.
INTERAZIONI
Interazioni del trasportatore: Dabigatran etexilato e' un substrato del trasportatore di efflusso P-gp. La somministrazione concomitante coninibitori della P-gp (vedere tabella 9) e' probabile che determini unaumento delle concentrazioni plasmatiche di dabigatran. Se non diversamente prescritto in modo specifico, e' richiesto uno stretto controllo clinico (ricerca di segni di sanguinamento o anemia) quando dabigatran sia co-somministrato con forti inibitori della P-gp. In associazione con alcuni inibitori della P-gp possono rendersi necessarie delle riduzioni della dose (vedere paragrafi 4.2, 4.3, 4.4 e 5.1). Interazionidel trasportatore. Inibitori della p-gp. Uso concomitante controindicato (vedere paragrafo 4.3). Ketoconazolo: ketoconazolo dopo una dose singola orale di 400 mg ha aumentato i valori totali di auc0 e cmax didabigatran rispettivamente di 2,38 volte e 2,35 volte, e rispettivamente di 2,53 volte e 2,49 volte, dopo dosi multiple orali di 400 mg di ketoconazolo una volta al giorno. Dronedarone: quando dabigatran etexilato e dronedarone erano somministrati contestualmente i valori totalidell'auc0 e della cmax di dabigatran aumentavano rispettivamente di circa 2,4 volte e 2,3 volte, dopo dosi multiple di 400 mg di dronedaronebid, e rispettivamente di circa 2,1 volte e 1,9 volte dopo una dose singola di 400 mg. Itraconazolo, ciclosporina: sulla base dei risultatiin vitro ci si puo' aspettare un effetto simile a quello di ketoconazolo. Glecaprevir / pibrentasvir: l'uso concomitante di dabigatran etexilato con l'associazione a dose fissa degli inibitori della p-gp glecaprevir/pibrentasvir ha dimostrato di aumentare l'esposizione a dabigatran e puo' aumentare il rischio di sanguinamento. Uso concomitante nonraccomandato. Tacrolimus: in vitro tacrolimus ha dimostrato avere uneffetto inibitorio sulla p-gp simile a quello osservato per itraconazolo e ciclosporina. Dabigatran etexilato non e' stato studiato clinicamente in associazione a tacrolimus. Tuttavia, i limitati dati clinici disponibili con un altro substrato della p-gp (everolimus) suggerisconoche l'inibizione della p-gp con tacrolimus sia piu' debole di quellaosservata con potenti inibitori della p-gp. Uso concomitante con cautela (vedere paragrafi 4.2 e 4.4). Verapamil: quando dabigatran etexilato (150 mg) e' stato co- somministrato con verapamil per via orale, lacmax e l'auc di dabigatran aumentavano, ma le dimensioni di questo cambiamento variavano in funzione del tempo di somministrazione e della formulazione di verapamil (vedere paragrafi 4.2 e 4.4). L'aumento massimo di esposizione a dabigatran e' stato osservato con la prima dose diuna formulazione a rilascio immediato di verapamil, somministrata un'ora prima dell'assunzione di dabigatran etexilato (aumento della cmaxdi circa 2,8 volte e dell'auc di circa 2,5 volte). L'effetto era progressivamente diminuito con la somministrazione di una formulazione a rilascio prolungato (aumento della cmax di circa 1,9 volte e dell'auc dicirca 1,7 volte) o con la somministrazione di dosi multiple di verapamil (aumento della cmax di circa 1,6 volte e aumento dell'auc di circa1,5 volte). Non e' stata osservata un'interazione significativa quando verapamil e' stato somministrato 2 ore dopo l'assunzione di dabigatran etexilato (aumento della cmax di circa 1,1 volte e aumento dell'aucdi circa 1,2 volte). Cio' e' spiegato dall'assorbimento completo di dabigatran dopo 2 ore. Amiodarone: quando dabigatran etexilato e' statoco-somministrato con una dose singola orale di 600 mg di amiodarone,la quantita' e la velocita' di assorbimento di amiodarone e del suo metabolita attivo dea sono rimaste essenzialmente immodificate. L'auc ela cmax di dabigatran sono aumentate di circa 1,6 volte e 1,5 volte rispettivamente. Considerando la lunga emivita di amiodarone, la potenziale interazione puo' perdurare per settimane dopo la sospensione di amiodarone (vedere paragrafi 4.2 e 4.4). Chinidina: chinidina e' stata somministrata a dosi di 200 mg ogni 2 ore fino ad una dose totale di 1.000 mg. Dabigatran etexilato e' stato somministrato due volte al giorno per 3 giorni consecutivi, al terzo giorno con o senza chinidina. L'auctss e la cmax,ss di dabigatran erano aumentate rispettivamente in media di 1,53 volte e di 1,56 volte, con la somministrazione concomitante di chinidina (vedere paragrafi 4.2 e 4.4). Claritromicina: quando claritromicina (500 mg due volte al giorno) e' stata somministrata in associazione a dabigatran etexilato in volontari sani, e' stato osservato un aumento dell'auc di circa 1,19 volte e della cmax di circa 1,15 volte. Ticagrelor: quando una dose singola di 75 mg di dabigatran etexilato e' stata somministrata contemporaneamente a una dose iniziale di180 mg di ticagrelor, l'auc e la cmax di dabigatran sono aumentate rispettivamente di 1,73 e di 1,95 volte. Dopo somministrazione multipla di 90 mg di ticagrelor bid l'aumento dell'esposizione a dabigatran e' di 1,56 e di 1,46 volte rispettivamente per la cmax e l'auc. La somministrazione concomitante di una dose iniziale di 180 mg di ticagrelor edi 110 mg di dabigatran etexilato (allo stato stazionario) aumentava la auctss e la cmax,ss di dabigatran rispettivamente di 1,49 volte e di1,65 volte, rispetto alla somministrazione del solo dabigatran etexilato. Quando una dose iniziale di 180 mg di ticagrelor veniva somministrata 2 ore dopo la somministrazione di dabigatran etexilato 110 mg (allo stato stazionario), l'aumento della auctss e della cmax,ss di dabigatran si riduceva rispettivamente a 1,27 volte ed a 1,23 volte, rispetto alla somministrazione del solo dabigatran etexilato. Questa somministrazione scaglionata e' quella raccomandata per cominciare ticagrelorcon una dose iniziale. La somministrazione concomitante di 90 mg di ticagrelor bid (dose di mantenimento) con 110 mg di dabigatran etexilato aumentava la auctss e la cmax,ss aggiustate di dabigatran rispettivamente di 1,26 volte e di 1,29 volte, rispetto alla somministrazione del solo dabigatran etexilato. Posaconazolo: anche posaconazolo in parteinibisce la p-gp, ma non e' stato studiato clinicamente.
POSOLOGIA
Posologia: Dabigatran Etexilato Doc puo' essere utilizzato negli adulti e nei pazienti pediatrici di eta' pari o superiore a 8 anni che siano in grado di deglutire le capsule intere. Quando si passa da una formulazione a un'altra, puo' essere necessario modificare la dose prescritta. Deve essere prescritta la dose adatta in base al peso e all'eta'del bambino come indicato all'elenco relativo ai dosaggi di una formulazione. Prevenzione primaria di TEV in chirurgia ortopedica: le dosi raccomandate di dabigatran etexilato e la durata della terapia per la prevenzione primaria di tromboembolia venosa in chirurgia ortopedica sono riportate di seguito. Raccomandazioni sulla dose e durata della terapia per la prevenzione primaria di TEV in chirurgia ortopedica. Pazienti sottoposti a chirurgia sostitutiva elettiva del ginocchio; iniziodel trattamento il giorno dell'intervento chirurgico 1-4 ore dopo la conclusion dell'intervento chirurgico: capsula singola di dabigatran etexilato da 110 mg; inizio della dose di mantenimento il primo giorno successivo all'intervento chirurgico: 220 mg di dabigatran etexilato una volta al giorno assunti come 2 capsule da 110 mg; durata della terapia con la dose di mantenimento: 10 giorni. Pazienti sottoposti a chirurgia sostitutiva elettiva dell'anca; inizio del trattamento il giornodell'intervento chirurgico 1-4 ore dopo la conclusion dell'interventochirurgico: capsula singola di dabigatran etexilato da 110 mg; iniziodella dose di mantenimento il primo giorno successivo all'intervento chirurgico: 220 mg di dabigatran etexilato una volta al giorno assunticome 2 capsule da 110 mg; durata della terapia con la dose di mantenimento: 28-35 giorni. Riduzione raccomandata della dose. Pazienti con compromissione renale moderata (clearance della creatinina, clcr 30- 50ml/min) / pazienti che ricevono contestualmente verapamil*, amiodarone, chinidina / pazienti di eta' pari o superiore a 75 anni; inizio deltrattamento il giorno dell'intervento chirurgico 1-4 ore dopo la conclusion dell'intervento chirurgico: capsula singola di dabigatran etexilato da 75 mg; inizio della dose di mantenimento il primo giorno successivo all'intervento chirurgico: 150 mg di dabigatran etexilato una volta al giorno assunti come 2 capsule da 75 mg; durata della terapia conla dose di mantenimento: 10 giorni (chirurgia sostitutiva del ginocchio) o 28-35 giorni (chirurgia sostitutiva dell'anca). * Per i pazienticon compromissione renale moderata che siano contemporaneamente trattati con verapamil vedere "Popolazioni speciali". Per entrambi gli interventi, se l'emostasi non fosse normale, l'inizio del trattamento deveessere rimandato. Se il trattamento non viene iniziato il giorno dell'intervento, si deve cominciare con 2 capsule una volta al giorno. Valutazione della funzione renale prima e durante il trattamento con dabigatran etexilato. In tutti i pazienti e specialmente negli anziani (>75 anni), dal momento che la compromissione renale puo' essere frequente in questo gruppo d'eta': la funzione renale deve essere valutata calcolando la clearance della creatinina (CLCr) prima dell'inizio del trattamento con dabigatran etexilato per escludere i pazienti con compromissione renale severa (cioe' CLCr < 30 mL/min) (vedere i paragrafi 4.3, 4.4 e 5.2). La funzione renale deve essere valutata anche quando sisospetti una riduzione della funzione renale durante il trattamento (ad esempio ipovolemia, disidratazione ed in caso di uso concomitante di alcuni medicinali). Il metodo da utilizzare per stimare la funzionerenale (CLCr in mL/min) e' il metodo di Cockcroft-Gault. Mancata assunzione di una dose: si raccomanda di proseguire con le restanti dosi giornaliere di dabigatran etexilato alla stessa ora del giorno successivo. Non raddoppiare le dosi per compensare la dimenticanza della dose.Sospensione dell'assunzione di dabigatran etexilato: il trattamento con dabigatran etexilato non deve essere interrotto senza consulto medico. I pazienti devono essere informati di contattare il medico curantese sviluppano sintomi gastrointestinali quali dispepsia (vedere paragrafo 4.8). Switch, dal trattamento con dabigatran etexilato ad anticoagulanti parenterali: si raccomanda di attendere 24 ore dall'ultima doseprima di passare da dabigatran etexilato ad un anticoagulante parenterale (vedere paragrafo 4.5). Da anticoagulanti parenterali a dabigatran etexilato: bisogna sospendere l'anticoagulante parenterale ed iniziare dabigatran etexilato 0-2 ore prima della prevista somministrazionedella dose successiva della terapia originaria o al momento della sospensione in caso di trattamento continuo (ad es. eparina non frazionata(ENF) per via endovenosa) (vedere paragrafo 4.5). Popolazioni speciali Compromissione renale Il trattamento con dabigatran etexilato in pazienti con compromissione renale severa (CLCr < 30 mL/min) e' controindicato (vedere paragrafo 4.3). In pazienti con compromissione renale moderata (CLCr 30-50 mL/min) si raccomanda una riduzione della dose. Usoconcomitante di dabigatran etexilato con inibitori della P-glicoproteina (P-gp) da deboli a moderati, come amiodarone, chinidina o verapamil: la dose deve essere ridotta secondo quanto indicato (vedere anche paragrafi 4.4 e 4.5). In tal caso dabigatran etexilato e questi medicinali devono essere assunti insieme. Nei pazienti con compromissione renale moderata, che siano contemporaneamente trattati con verapamil, deve essere presa in considerazione una riduzione della dose di dabigatran etexilato a 75 mg al giorno (vedere paragrafi 4.4 e 4.5). Anziani: per i pazienti anziani (> 75 anni) si raccomanda una riduzione della dose. Peso: l'esperienza clinica relativa alla posologia raccomandata inpazienti con peso corporeo < 50 kg o > 110 kg e' assai limitata. Sulla base dei dati clinici e di cinetica disponibili non e' necessario unaggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2), ma si raccomanda unostretto controllo clinico (vedere paragrafo 4.4). Genere: non e' necessario un aggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2). Popolazionepediatrica: non esiste alcuna indicazione per un uso specifico di dabigatran etexilato nella popolazione pediatrica per l'indicazione di prevenzione primaria di episodi di tromboembolia venosa in pazienti sottoposti a chirurgia sostitutiva elettiva totale dell'anca o a chirurgiasostitutiva elettiva totale del ginocchio. Prevenzione di ictus ed embolia sistemica in pazienti adulti con FANV con uno o piu' fattori dirischio (SPAF stroke prevention in atrial fibrillation). Trattamento della trombosi venosa profonda (TVP) e dell'embolia polmonare (EP) e prevenzione delle recidive di TVP e EP negli adulti (TVP/EP).
PRINCIPI ATTIVI
Ogni capsula rigida contiene 110 mg di dabigatran etexilato (come mesilato). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.