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AVVERTENZE
Nella maggior parte dei casi la pralidossima e' stata molto ben tollerata, ma bisogna ricordare che in genere le gravissime condizioni generali del paziente avvelenato da composti organo-fosforici possono mascherare alcuni segni e sintomi minori correlabili all'uso del farmaco, specie se somministrato troppo velocemente o per periodi di tempo troppo prolungati. La pralidossima per via endovenosa deve essere iniettata lentamente o, meglio ancora, per infusione, dato che effetti collaterali come tachicardia, laringospasmo e rigidita' muscolare, sono stati in qualche caso attribuiti ad una eccessiva velocita' di somministrazione. Dato che la pralidossima viene eliminata con le urine, una ridotta funzionalita' renale determina piu' elevati livelli ematici del farmaco; di conseguenza il dosaggio dovra' essere ridotto nei pazienti con insufficienza renale. La pralidossima deve essere usata con molta cautela in caso di sovradosaggio di composti organo-fosforici in soggetti affetti da miastenia grave, poiche' puo' scatenare una crisi miastenica. Sebbene non riguardino direttamente l'uso della pralidossima, nel trattamento degli avvelenamenti da anticolinesterasici dovranno essere tenute presenti le seguenti precauzioni: dato che i barbiturici sono potenziati dagli anticolinesterasici, essi dovranno essere usati con molta cautela nel trattamento di eventuali fenomeni convulsivi; inoltre si dovra' evitare l'uso di morfina, teofillina, aminofillina, succinilcolina, reserpina e tranquillanti fenotiazinici. La pralidossima non e' efficace nel trattamento degli avvelenamenti da fosforo, fosfati inorganici e composti organo-fosforici privi di attivita' anticolinesterasica. Fino a quando non saranno disponibili ulteriori dati, non si consiglia l'uso della pralidossima nelle intossicazioni da antiparassitari della classe dei carbammati. Tra gli antiparassitari organo-fosforici piu' frequentemente usati ricordiamo: parathion, metilparathion, dimetoato, diazinone, triclorfon, fentoato, TEPP, mevinphos, protoato, azinphosmetile, fosfamidone, fenthion, fenitrothion, malathion, ecc. Sono antiparassitari di contatto o di ingestione, molto solubili nei grassi, che penetrano facilmente attraverso la pelle ed agiscono come veleni del sistema nervoso mediante inibizione della colinesterasi.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antidoti.
CONSERVAZIONE
Per proteggere il medicinale dalla luce, tenere il flaconcino e la fiala nell'imballaggio esterno.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
DENOMINAZIONE
CONTRATHION
ECCIPIENTI
Fiala solvente: sodio cloruro, acqua per preparazioni iniettabili.
EFFETTI INDESIDERATI
Dopo somministrazione di pralidossima, e' stata segnalata comparsa di vertigini, offuscamento della vista, diplopia, disturbi dell'accomodazione, cefalea, sonnolenza, nausea, aritmie, tachicardia, iperventilazione, astenia. Per somministrazione rapida: rigidita' muscolare e possible blocco neuromuscolare.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
In assenza di studi specifici nell'animale e nell'uomo, il rischio non e' noto. Di conseguenza, in via prudenziale, si deve evitare la somministrazione del farmaco nella donna gravida a meno che l'intossicazione sia tale da minacciare la sopravvivenza. Non e' noto se il farmaco viene escreto nel latte materno, percio' si deve usare cautela nel somministrare il prodotto alla donna che allatta.
INDICAZIONI
Trattamento delle intossicazioni da esteri organo-fosforici moderate o gravi.
INTERAZIONI
Si possono verificare interazioni tra pralidossima ed atropina quando usate in associazione. In aggiunta si possono verificare interazioni con la tiamina.
POSOLOGIA
Primo intervento e decontaminazione: assicurare le funzioni vitali di base. Nei casi di contaminazione cutanea, liberare il paziente dagli indumenti imbevuti di sostanza tossica e lavarlo con una grande quantita' di acqua e sapone. Nei casi di ingestione, eseguire una lavanda gastrica e somministrare al termine di questa una sospensione di carbone vegetale attivato. La somministrazione di pralidossima viene di norma preceduta da quella di atropina alla dose necessaria per il controllo dei sintomi colinergici muscarinici, secondo le indicazioni dello specialista. Come in tutti i trattamenti antidotici, anche la terapia con pralidossima deve essere adattata alle particolari esigenze del singolo caso. Adulti: somministrazione per infusione endovenosa lenta (1 ml/min per soluzione estemporanea, oppure in 30 minuti se la soluzione estemporanea viene diluita in soluzione fisiologica) di una dose bolo compresa fra 1000-2000 mg, in funzione della gravita' dell'intossicazione e del peso dell'individuo, seguita da una dose di mantenimento di 500 mg/ora, mantenuta fino a quando necessario e secondo prescrizione dello specialista. Bambini: somministrazione per via endovenosa lenta (0,5 ml/min per la soluzione estemporanea oppure infusione in 30 minuti se la soluzione viene diluita in soluzione fisiologica) di una dose bolo di 20-40 mg/kg (fino al massimo di 1 grammo), seguita da una dose di mantenimento di 10 mg/kg/ora, mantenuta fino a quanto necessario e secondo prescrizione dello specialista. Pazienti con funzione renale compromessa: le dosi indicate dovranno essere ridotte proporzionalmente alla funzione renale residua. Modo di somministrazione: la soluzione di pralidossima va preparata al momento dell'uso tramite l'introduzione di 10 ml di solvente nel flacone della polvere. La soluzione ottenuta puo' essere somministrata direttamente o dopo diluizione in soluzione fisiologica. Va attentamente considerata la velocita' dell'infusione della dose bolo di pralidossima, questo perche' le reazioni avverse si verificano pressoche' esclusivamente per infusione endovenosa troppo rapida della dose bolo (quando la concentrazione plasmatica e' ai livelli piu' alti e la velocita' di infusione maggiore). La prima dose deve quindi essere somministrata in 30 minuti se diluita, oppure a velocita' non superiore a 1 ml/minuto per la soluzione estemporanea. Durata del trattamento: nei casi di intossicazione accertata il trattamento antidotico va da un minimo di 48 ore a diversi giorni.
PRINCIPI ATTIVI
Pralidossima metilsolfato 361,95 mg pari a pralidossima 200 mg.