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CELLCEPT*50CPR RIV 500MG

CELLCEPT*50CPR RIV 500MG

ROCHE SpA
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AVVERTENZE
Neoplasie: i pazienti che ricevono una terapia immunosoppressiva di associazione in cui sia compreso CellCept sono maggiormente a rischio per quanto riguarda lo sviluppo di linfomi e di altri tumori maligni, soprattutto della pelle (vedere paragrafo 4.8). Il rischio sembra dipendere dall'intensita' e dalla durata del trattamento, piu' che dall'usodi uno specifico prodotto. Come precauzione generale per minimizzare il rischio di tumore della pelle, l'esposizione alla luce solare e ai raggi UV deve essere limitata tramite l'uso di indumenti protettivi e di creme solari ad alta protezione. Infezioni: i pazienti trattati conimmunosoppressori, compreso CellCept, sono a maggior rischio di infezioni opportunistiche (batteriche, fungine, virali e da protozoi), infezioni fatali e sepsi (vedere paragrafo 4.8). Tali infezioni includono la riattivazione di virus latenti, quali il virus dell'epatite B o il virus dell'epatite C e infezioni causate da poliomavirus (nefropatia associata a virus BK e leucoencefalopatia multifocale progressiva, PML,associata a virus John Cunningham, JC). Casi di epatite dovuti a riattivazione del virus dell'epatite B o dell'epatite C sono stati riportati in pazienti portatori trattati con immunosoppressori. Queste infezioni sono spesso correlate ad un elevato carico immunosoppressivo totalee possono portare a condizioni gravi o fatali che il medico deve considerare nella diagnosi differenziale dei pazienti immunodepressi con deterioramento della funzionalita' renale o sintomi neurologici. L'acido micofenolico ha un effetto citostatico sui linfociti B e T, pertantopuo' verificarsi un incremento della gravita' di COVID-19 e deve essere presa in considerazione una decisione clinica appropriata. Ci sonostate segnalazioni di ipogammaglobulinemia in associazione con infezioni ricorrenti in pazienti che hanno assunto CellCept in combinazione con altri immunosoppressori. In alcuni di questi casi, il passaggio daCellCept a un immunosoppressore alternativo ha determinato un ritornoa valori normali dei livelli delle IgG sieriche. Nei pazienti in terapia con CellCept che sviluppino infezioni ricorrenti si devono dosare le immunoglobuline sieriche. In caso di ipogammaglobulinemia prolungataclinicamente rilevante, va valutata una azione clinica appropriata tenendo in considerazione i potenti effetti citostatici che l'acido micofenolico esercita sui linfociti B e T. Sono state pubblicate segnalazioni di bronchiectasie in adulti e bambini che hanno assunto CellCept in combinazione con altri immunosoppressori. In alcuni di questi casi il passaggio da CellCept a un altro immunosoppressore ha comportato unmiglioramento dei sintomi respiratori. Il rischio di bronchiectasie puo' essere collegato a ipogammaglobulinemia o a un effetto diretto sulpolmone. Ci sono state anche delle segnalazioni isolate di malattia polmonare interstiziale e fibrosi polmonare, alcune delle quali ad esitofatale (vedere paragrafo 4.8). Si raccomanda di indagare i pazienti qualora sviluppino sintomi polmonari persistenti, quali tosse e dispnea. Sistema emolinfopoietico e immunitario: i pazienti trattati con CellCept devono essere controllati per la neutropenia, che puo' essere collegata al CellCept stesso, a farmaci concomitanti, a infezioni viralio ad una combinazione di queste cause. I pazienti trattati con CellCept devono effettuare una conta ematologica completa ogni settimana nelprimo mese di terapia, due volte al mese durante il secondo e il terzomese e una volta al mese per il primo anno. In caso di sviluppo di neutropenia (conta assoluta dei neutrofili < 1,3 x 10^3/mcl), puo' essere opportuno interrompere o terminare CellCept. In pazienti trattati con CellCept in associazione con altri farmaci immunosoppressivi sono stati segnalati casi di aplasia eritroide pura (Pure Red Cell Aplasia, PRCA). Il meccanismo con cui il micofenolato mofetile ha indotto la PRCA non e' noto. La PRCA puo' risolversi con la riduzione della dose o con l'interruzione della terapia con CellCept. Le modifiche al trattamento con CellCept nei pazienti trapiantati devono essere effettuate esclusivamente sotto un'appropriata supervisione clinica al fine di minimizzare il rischio di rigetto (vedere paragrafo 4.8). Si deve raccomandare ai pazienti trattati con CellCept di segnalare immediatamente qualsiasi evidenza di infezione, formazione di lividi o emorragia inatteseo qualunque altra manifestazione di insufficienza midollare. I pazienti devono essere informati che, durante il trattamento con CellCept, le vaccinazioni potrebbero essere meno efficaci, e che l'utilizzo di vaccini vivi attenuati deve essere evitato (vedere paragrafo 4.5). Puo'essere utile la vaccinazione antiinfluenzale. Per la vaccinazione antiinfluenzale si deve fare riferimento alle linee guida nazionali. Apparato gastrointestinale: CellCept e' stato associato ad un'aumentata incidenza di eventi avversi del sistema digerente, inclusi casi infrequenti di ulcerazione del tratto gastrointestinale, emorragia e perforazione. CellCept deve essere somministrato con cautela nei pazienti con malattia grave attiva del sistema digerente. CellCept e' un inibitore dell'enzima Inosina Monofosfato Deidrogenasi (IMPDH). Deve esserne pertanto evitato l'utilizzo nei pazienti affetti da rare patologie ereditarie che comportano un deficit dell'enzima ipoxantina-guanina fosforibosil-transferasi (HGPRT), come la sindrome di Lesch-Nyhan e la sindromedi Kelley-Seegmiller. Interazioni: occorre prestare cautela nel passaggio da una terapia di associazione contenente immunosoppressori che interferiscono con la circolazione enteroepatica di MPA (ad es. ciclosporina), ad altri trattamenti che non esercitano tale effetto (ad es. tacrolimus, sirolimus o belatacept) e viceversa poiche' il cambiamento di terapia potrebbe infatti determinare modifiche nell'esposizione a MPA. I medicinali che interferiscono con la circolazione enteroepatica di MPA (ad es. colestiramina o antibiotici) devono essere usati con cautela poiche' potrebbero comportare una riduzione dei livelli plasmatici e dell'efficacia di CellCept (vedere anche paragrafo 4.5). Nel passaggio da una terapia di associazione ad un'altra (ad es. da ciclosporina a tacrolimus e viceversa) o per garantire adeguata immunosoppressione nei pazienti ad alto rischio immunologico (ad es. rischio di rigetto, trattamento con antibiotici, aggiunta o eliminazione di un medicinale interagente) puo' essere opportuno effettuare un monitoraggio terapeutico di MPA. Si raccomanda di non somministrare CellCept in associazione all'azatioprina, in quanto la cosomministrazione dei due medicinali non e' stata esaminata. Il rapporto rischio/beneficio di micofenolato mofetile in associazione con sirolimus non e' stato stabilito (vedere anche paragrafo 4.5).
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Agenti immunosoppressori.
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C. Conservare nellaconfezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
CellCept non deve essere somministrato a pazienti con ipersensibilita'al micofenolato mofetile, all'acido micofenolico o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Sono state osservate reazioni di ipersensibilita' a CellCept (vedere paragrafo 4.8); CellCept nondeve essere somministrato a donne in eta' fertile che non fanno uso di misure contraccettive altamente efficaci (vedere paragrafo 4.6); nelle donne in eta' fertile il trattamento con CellCept deve essere istituito soltanto in presenza dell'esito di un test di gravidanza, in mododa escludere l'uso involontario del medicinale durante la gravidanza(vedere paragrafo 4.6); CellCept non deve essere usato in gravidanza se non in mancanza di un trattamento alternativo adeguato per la prevenzione del rigetto di trapianto (vedere paragrafo 4.6); CellCept non deve essere somministrato a donne che allattano con latte materno (vedere paragrafo 4.6).
DENOMINAZIONE
CELLCEPT 500 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
CellCept compresse: cellulosa microcristallina, polivinilpirrolidone (K-90), carbossimetilcellulosa sodica reticolata, magnesio stearato. Film di rivestimento: idrossipropilmetilcellulosa, idrossipropilcellulosa, biossido di titanio (E171), polietilenglicole 400, indigotina (E132), ossido di ferro rosso (E172).
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza: le reazioni avverse piu' comuni e/o gravi associate alla somministrazione di CellCept in associazione con ciclosporina e corticosteroidi includono diarrea (fino al 52,6%), leucopenia (fino al 45,8%), infezioni batteriche (fino al 39,9%) e vomito (fino al 39,1%). Inoltre, vi e' evidenza di un aumento della frequenza di certi tipi di infezione (vedere paragrafo 4.4). Elenco delle reazioni avverse: le reazioni avverse osservate negli studi clinici e nell'esperienza post- marketing sono riportate nella Tabella 1 in funzione della classificazione per sistemi e organi (SOC) secondo il Dizionario Medico per le Attivita' Regolatorie (Medical Dictionary for Regulatory Activities MedDRA) e delle relative categorie di frequenza. La categoria di frequenza corrispondente a ciascuna reazione avversa si basasulla seguente convenzione: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100,< 1/10), non comune (>= 1/1.000, < 1/100), raro (>= 1/10.000, < 1/1.000) e molto raro (< 1/10.000). A causa delle notevoli differenze riscontrate nella frequenza di alcune reazioni avverse tra le varie indicazioni di trapianto, la frequenza viene presentata separatamente per i pazienti sottoposti a trapianto renale, epatico e cardiaco. Reazioni avverse. Infezioni e infestazioni. Infezioni batteriche. Trapianto renale: molto comune; trapianto epatico: molto comune; trapianto cardiaco:molto comune. Infezioni fungine. Trapianto renale: comune; trapianto epatico: molto comune; trapianto cardiaco: molto comune. Infezioni da protozoi. Trapianto renale: non comune; trapianto epatico: non comune;trapianto cardiaco: non comune. Infezioni virali. Trapianto renale: molto comune; trapianto epatico: molto comune; trapianto cardiaco: moltocomune. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Tumore benigno della pelle. Trapianto renale: comune; trapianto epatico: comune; trapianto cardiaco: comune. Linfoma. Trapianto renale: non comune; trapianto epatico: non comune; trapianto cardiaco: noncomune. Disordine linfoproliferativo. Trapianto renale: non comune; trapianto epatico: non comune; trapianto cardiaco: non comune. Tumore.Trapianto renale: comune; trapianto epatico: comune; trapianto cardiaco: comune. Tumore maligno della pelle. Trapianto renale: comune; trapianto epatico: non comune; trapianto cardiaco: comune. Patologie del sistema emolinfopoietico. Anemia. Trapianto renale: molto comune; trapianto epatico: molto comune; trapianto cardiaco: molto comune. Aplasia eritroide pura. Trapianto renale: non comune; trapianto epatico: non comune; trapianto cardiaco: non comune. Insufficienza midollare. Trapianto renale: non comune; trapianto epatico: non comune; trapianto cardiaco: non comune. Ecchimosi. Trapianto renale: comune; trapianto epatico: comune; trapianto cardiaco: molto comune. Leucocitosi. Trapianto renale: comune; trapianto epatico: molto comune; trapianto cardiaco: molto comune. Leucopenia. Trapianto renale: molto comune; trapianto epatico: molto comune; trapianto cardiaco: molto comune. Pancitopenia. Trapianto renale: comune; trapianto epatico: comune; trapianto cardiaco: non comune. Pseudolinfoma. Trapianto renale: non comune; trapianto epatico: non comune; trapianto cardiaco: comune. Trombocitopenia. Trapiantorenale: comune; trapianto epatico: molto comune; trapianto cardiaco:molto comune. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Acidosi. Trapianto renale: comune; trapianto epatico: comune; trapianto cardiaco:molto comune. Ipercolesterolemia. Trapianto renale: molto comune; trapianto epatico: comune; trapianto cardiaco: molto comune. Iperglicemia. Trapianto renale: comune; trapianto epatico: molto comune; trapiantocardiaco: molto comune. Iperkaliemia. Trapianto renale: comune; trapianto epatico: molto comune; trapianto cardiaco: molto comune. Iperlipidemia. Trapianto renale: comune; trapianto epatico: comune; trapiantocardiaco: molto comune. Ipocalcemia. Trapianto renale: comune; trapianto epatico: molto comune; trapianto cardiaco: comune. Ipokaliemia. Trapianto renale: comune; trapianto epatico: molto comune; trapianto cardiaco: molto comune. Ipomagnesemia. Trapianto renale: comune; trapiantoepatico: molto comune; trapianto cardiaco: molto comune. Ipofosfatemia. Trapianto renale: molto comune; trapianto epatico: molto comune; trapianto cardiaco: comune. Iperuricemia. Trapianto renale: comune; trapianto epatico: comune; trapianto cardiaco: molto comune. Gotta. Trapianto renale: comune; trapianto epatico: comune; trapianto cardiaco: molto comune. Calo ponderale. Trapianto renale: comune; trapianto epatico: comune; trapianto cardiaco: comune. Disturbi psichiatrici. Stato confusionale. Trapianto renale: comune; trapianto epatico: molto comune;trapianto cardiaco: molto comune. Depressione. Trapianto renale: comune; trapianto epatico: molto comune; trapianto cardiaco: molto comune.Insonnia. Trapianto renale: comune; trapianto epatico: molto comune; trapianto cardiaco: molto comune. Agitazione. Trapianto renale: non comune; trapianto epatico: comune; trapianto cardiaco: molto comune. Ansia. Trapianto renale: comune; trapianto epatico: molto comune; trapianto cardiaco: molto comune. Alterazioni del pensiero. Trapianto renale:non comune; trapianto epatico: comune; trapianto cardiaco: comune. Patologie del sistema nervoso. Capogiro. Trapianto renale: comune; trapianto epatico: molto comune; trapianto cardiaco: molto comune. Mal di testa. Trapianto renale: molto comune; trapianto epatico: molto comune;trapianto cardiaco: molto comune. Ipertonia. Trapianto renale: comune;trapianto epatico: comune; trapianto cardiaco: molto comune. Parestesia. Trapianto renale: comune; trapianto epatico: molto comune; trapianto cardiaco: molto comune. Sonnolenza. Trapianto renale: comune; trapianto epatico: comune; trapianto cardiaco: molto comune. Tremore. Trapianto renale: comune; trapianto epatico: molto comune; trapianto cardiaco: molto comune. Convulsioni. Trapianto renale: comune; trapianto epatico: comune; trapianto cardiaco: comune. Disgeusia. Trapianto renale:non comune; trapianto epatico: non comune; trapianto cardiaco: comune. Patologie cardiache. Tachicardia. Trapianto renale: comune; trapianto epatico: molto comune; trapianto cardiaco: molto comune. Patologie vascolari. Ipertensione. Trapianto renale: molto comune; trapianto epatico: molto comune; trapianto cardiaco: molto comune. Ipotensione. Trapianto renale: comune; trapianto epatico: molto comune; trapianto cardiaco: molto comune. Linfocele. Trapianto renale: non comune; trapiantoepatico: non comune; trapianto cardiaco: non comune. Trombosi venosa.Trapianto renale: comune; trapianto epatico: comune; trapianto cardiaco: comune. Vasodilatazione. Trapianto renale: comune; trapianto epatico: comune; trapianto cardiaco: molto comune.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Donne in eta' fertile: durante il trattamento con micofenolato la gravidanza deve essere evitata. Pertanto le donne in eta' fertile devono usare almeno un metodo contraccettivo affidabile (vedere paragrafo 4.3)prima di iniziare la terapia con CellCept, durante la terapia stessae per sei settimane dopo l'interruzione del trattamento, a meno che l'astinenza non sia il metodo anticoncezionale prescelto. L'uso simultaneo di due metodi contraccettivi complementari e' preferibile. Gravidanza: CellCept e' controindicato durante la gravidanza se non in mancanza di un trattamento alternativo adeguato per prevenire il rigetto di trapianto. La terapia deve essere istituita soltanto in presenza dell'esito negativo di un test di gravidanza, in modo da escludere l'uso involontario del medicinale in gravidanza (vedere paragrafo 4.3). All'inizio del trattamento le donne in eta' fertile devono essere informate dell'aumento del rischio di interruzioni di gravidanza e malformazionicongenite, nonche' in materia di pianificazione e prevenzione di gravidanze. Prima di iniziare il trattamento con CellCept, le donne in eta'fertile devono essersi sottoposte a due test di gravidanza sul sieroo sulle urine, con una sensibilita' di almeno 25 mUI/mL e aver ottenuto un esito negativo al fine di escludere l'esposizione involontaria diun embrione al micofenolato. Si raccomanda l'esecuzione di un secondotest 8-10 giorni dopo il primo. Per i trapiantati da donatori deceduti, se non e' possibile eseguire due test 8-10 giorni prima dell'iniziodel trattamento (a causa dei tempi di disponibilita' degli organi datrapiantare), deve essere eseguito immediatamente un test di gravidanza prima di iniziare il trattamento e un ulteriore test 8-10 giorni dopo. Occorre ripetere i test di gravidanza in base alle necessita' cliniche (per es. dopo che e' stata segnalata un'interruzione nella contraccezione). I risultati di tutti i test di gravidanza devono essere discussi con la paziente. Le pazienti devono essere invitate a consultareimmediatamente il medico in caso di gravidanza. Il micofenolato e' unpotente teratogeno nell'uomo e determina un aumento del rischio di aborti spontanei e malformazioni congenite in caso di esposizione durantela gravidanza. Sono stati segnalati aborti spontanei nel 45-49% delledonne in gravidanza esposte a micofenolato mofetile, rispetto a un tasso del 12-33% nelle pazienti sottoposte a trapianto di organi soliditrattate con immunosoppressori diversi da micofenolato mofetile. In base a quanto segnalato nella letteratura medica, sono emerse malformazioni nel 23-27% dei nati vivi da madri esposte a micofenolato mofetiledurante la gravidanza (rispetto al 2-3% dei nati vivi nella popolazione complessiva e al 4-5% circa dei nati vivi da donne sottoposte a trapianto di organi solidi trattate con immunosoppressori diversi da micofenolato mofetile). In fase post-marketing sono state osservate malformazioni congenite, comprese segnalazioni di malformazioni multiple, neibambini di pazienti a cui e' stato somministrato CellCept in combinazione con altri immunosoppressori durante la gravidanza. Le malformazioni segnalate con maggiore frequenza sono state le seguenti: anomalie dell'orecchio (ad es. orecchio esterno malformato o assente), atresia del canale uditivo esterno (orecchio medio); malformazioni del viso come cheiloschisi, palatoschisi, micrognazia e ipertelorismo delle orbite; anomalie dell'occhio (ad es. coloboma); cardiopatie congenite, qualidifetti del setto atriale e ventricolare; malformazioni delle dita (ad es. polidattilia, sindattilia); malformazioni tracheo-esofagee (ad es. atresia esofagea); malformazioni del sistema nervoso, come spina bifida; anomalie renali. Sono stati inoltre segnalati casi isolati delleseguenti malformazioni: microftalmia; cisti congenita del plesso coroideo; agenesia del setto pellucido; agenesia del nervo olfattivo. Glistudi sugli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Allattamento: dati limitati mostrano che l'acido micofenolico viene escreto nel latte umano. Poiche' l'acido micofenolico puo'dare serie reazioni avverse nei lattanti, CellCept e' controindicato in donne che allattano con latte materno (vedere paragrafo 4.3). Uomini: le limitate evidenze cliniche disponibili non indicano un aumento del rischio di malformazioni o aborti spontanei a seguito dell'esposizione paterna al micofenolato mofetile. L'MPA e' un potente teratogeno ela possibilita' della sua presenza nello sperma non e' nota. I calcolibasati sui dati emersi dagli studi condotti sull'animale dimostrano che la quantita' massima di MPA potenzialmente trasferibile alla donnarisulta talmente ridotta da far ritenere improbabili eventuali effetti. Negli studi condotti sull'animale il micofenolato si e' dimostrato genotossico a concentrazioni superiori all'esposizione terapeutica nell'uomo esclusivamente in base a margini ristretti, ma tali per cui il rischio di effetti genotossici sugli spermatozoi non puo' essere completamente escluso. L'adozione delle seguenti precauzioni e' pertanto consigliata: agli uomini sessualmente attivi e alle loro partner si raccomanda l'uso di un metodo contraccettivo affidabile durante il trattamento del paziente di sesso maschile e per almeno 90 giorni dopo l'interruzione della terapia con micofenolato mofetile. I pazienti di sesso maschile fertili devono essere informati riguardo ai potenziali rischidi procreare e discuterne con un operatore sanitario qualificato. Fertilita': micofenolato mofetile non ha avuto alcun effetto sulla fertilita' dei ratti maschi a dosi orali fino a 20 mg/kg/die. L'esposizione sistemica a questa dose rappresenta 2-3 volte l'esposizione clinica alla dose clinica raccomandata di 2 g/die nei pazienti sottoposti a trapianto renale e 1,3-2 volte l'esposizione clinica alla dose clinica raccomandata di 3 g/die nei pazienti sottoposti a trapianto cardiaco. In uno studio di fertilita' e riproduzione femminile condotto nei ratti, dosi orali di 4,5 mg/kg/die, anche se non tossiche per la madre, hannocausato malformazioni nei nati della prima generazione (tra cui anoftalmia, agnatia e idrocefalo). L'esposizione sistemica a questa dose e'stata circa 0,5 volte l'esposizione clinica alla dose clinica raccomandata di 2 g/die per i pazienti sottoposti a trapianto renale e circa 0,3 volte l'esposizione clinica alla dose clinica raccomandata di 3 g/die per i pazienti sottoposti a trapianto cardiaco. Nelle madri e nellagenerazione successiva non sono risultati evidenti effetti sulla fertilita' o sui parametri riproduttivi.
INDICAZIONI
CellCept e' indicato per la profilassi del rigetto acuto in pazienti che ricevono un allotrapianto renale, cardiaco o epatico in associazione con ciclosporina e corticosteroidi.
INTERAZIONI
Aciclovir: quando si e' somministrata l'associazione di micofenolato mofetile e aciclovir, si e' osservato un aumento delle concentrazioni plasmatiche di aciclovir rispetto alla somministrazione di aciclovir dasolo. Le modifiche nella farmacocinetica del glucuronide fenolico dell'MPA (MPAG) sono state minime (aumento dell'MPAG dell'8%) e non sonostate considerate clinicamente rilevanti. Poiche' sia le concentrazioni plasmatiche di MPAG che quelle di aciclovir sono aumentate in presenza di compromissione renale, e' possibile che il micofenolato mofetilee l'aciclovir o i suoi profarmaci, ad esempio valaciclovir, competanoper l'escrezione a livello dei tubuli renali, aumentando la concentrazione delle due sostanze. Antiacidi e inibitori della pompa protonica(PPI): una riduzione dell'esposizione all'MPA e' stata osservata con la somministrazione di CellCept con antiacidi quali il magnesio e l'idrossido di alluminio o con inibitori della pompa protonica, compresi lansoprazolo e pantoprazolo. Non sono state osservate differenze significative dei tassi di rigetto e di perdita del trapianto nei pazienti che assumevano CellCept e inibitori della pompa protonica rispetto ai pazienti che assumevano CellCept ma non inibitori della pompa protonica.Tali dati consentono di estrapolare questo risultato a tutti gli antiacidi in quanto la riduzione dell'esposizione di CellCept quando somministrato con il magnesio o l'idrossido di alluminio e' sensibilmente inferiore di quando CellCept e' somministrato con gli inibitori della pompa protonica. Medicinali in grado di interferire con il ricircolo enteroepatico (ad es. colestiramina, ciclosporina A, antibiotici): dev'essere usata prudenza con i medicinali in grado di interferire con il ricircolo enteroepatico in quanto l'efficacia di CellCept potrebbe venire diminuita. Colestiramina: in seguito alla somministrazione di una singola dose di 1,5 g di micofenolato mofetile in soggetti sani precedentemente trattati con colestiramina alla dose di 4 g tre volte al giorno per 4 giorni, si e' osservata una riduzione del 40% dell'AUC dell'MPA (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Deve essere usata prudenza durante laco-somministrazione in quanto l'efficacia di CellCept potrebbe venirediminuita. Ciclosporina A: la farmacocinetica della ciclosporina A (CsA) non e' influenzata dal micofenolato mofetile. Al contrario, se siinterrompe il trattamento concomitante con CsA, si deve prevedere un aumento dell'AUC dell'MPA del 30% circa. CsA interferisce con la circolazione enteroepatica di MPA, determinando una riduzione del 30-50% dell'esposizione a MPA nei pazienti sottoposti a trapianto renale e trattati con CellCept e CsA rispetto a quanto osservato in soggetti trattati con sirolimus o belatacept e dosi analoghe di CellCept (vedere ancheparagrafo 4.4). Per contro, cambiamenti nell'esposizione a MPA devonoessere attesi in pazienti che passano dal trattamento con CsA a immunosoppressori che non interferiscono con la circolazione enteroepaticadi MPA. Gli antibiotici deputati all'eliminazione dei batteri produttori di beta-glucoronidasi nell'intestino (ad es. aminoglicoside, cefalosporina, fluorochinolone e classi delle penicilline) potrebbero interferire con il ricircolo enteroepatico di MPAG/MPA, determinando la conseguente riduzione dell'esposizione sistemica a MPA. Sono disponibili informazioni relative ai seguenti antibiotici. Ciprofloxacina o amoxicillina piu' acido clavulanico: riduzioni del 50% circa delle concentrazioni pre-dose (a valle) dell'MPA sono state riportate in soggetti chehanno ricevuto un trapianto di rene nei giorni immediatamente successivi l'inizio della terapia orale con ciprofloxacina o amoxicillina piu'acido clavulanico. Tale effetto tendeva a diminuire con il prosieguodella terapia antibiotica e cessava pochi giorni dopo l'interruzione della stessa. La modifica del livello di pre-dose puo' non rappresentare accuratamente le modifiche dell'esposizione complessiva all'MPA. Pertanto, non sono normalmente necessarie modificazioni della dose di CellCept in assenza di segni clinici di compromissione del trapianto. Tuttavia, deve essere effettuato uno stretto monitoraggio clinico durantel'uso dell'associazione e subito dopo il trattamento antibiotico. Norfloxacina e metronidazolo: in volontari sani, non si e' osservata alcuna interazione significativa quando CellCept e' stato somministrato inconcomitanza con norfloxacina o separatamente con metronidazolo. Tuttavia, la associazione di norfloxacina e metronidazolo ha ridotto l'esposizione all'MPA del 30% circa in seguito alla somministrazione di unasingola dose di CellCept. Trimetoprim/sulfametossazolo: non si e' osservato alcun effetto sulla biodisponibilita' dell'MPA. Medicinali cheinfluiscono sulla glucuronazione (ad es. isavuconazolo, telmisartan):la co- somministrazione di farmaci che influiscono sulla glucuronazione di MPA potrebbe alterare l'esposizione a MPA. Si raccomanda pertantodi prestare cautela quando si somministra CellCept in concomitanza con questi medicinali. Isavuconazolo: in associazione alla co-somministrazione con isavuconazolo e' stato osservato un aumento del 35% dell'esposizione (AUC 0-infinito) di MPA. Telmisartan: la co-somministrazionedi telmisartan e CellCept ha comportato una riduzione di circa il 30%delle concentrazioni di MPA. Telmisartan incide sull'eliminazione diMPA rafforzando l'espressione del recettore gamma attivato dai proliferatori dei perossisomi (PPAR-gamma), che a sua volta determina un aumento dell'espressione e dell'attivita' dell'uridina difosfato isoformaglucuroniltransferasi 1A9 (UGT1A9). Dal confronto tra i tassi di rigetto dell'organo trapiantato, i tassi di insuccesso del trapianto o i profili degli eventi avversi relativi ai pazienti trattati con CellCeptin associazione o meno a telmisartan, non sono emerse conseguenze cliniche sulle interazioni farmacocinetiche tra medicinali. Ganciclovir: sulla base dei risultati di uno studio con singola somministrazione della dose raccomandata di micofenolato orale e ganciclovir e.v., e deglieffetti conosciuti della compromissione renale sulla farmacocineticadi CellCept (vedere paragrafo 4.2) e del ganciclovir, si prevede che la contemporanea somministrazione di questi due agenti (che competono per il medesimo meccanismo di secrezione tubulare) dara' origine ad unaumento della concentrazione di MPAG e di ganciclovir. Non si prevedono sostanziali modificazioni della farmacocinetica dell'MPA e non sonorichiesti aggiustamenti della dose di CellCept. In pazienti con compromissione renale ai quali vengono somministrati contemporaneamente CellCept e ganciclovir o i suoi profarmaci, ad esempio valganciclovir, devono essere osservate le raccomandazioni per la dose di ganciclovir edi pazienti devono essere controllati accuratamente.
POSOLOGIA
Il trattamento deve essere iniziato e continuato da specialisti adeguatamente qualificati nei trapianti. Posologia. Utilizzo nel trapianto renale. Adulti: la somministrazione deve iniziare entro le prime 72 oresuccessive al trapianto. La dose raccomandata nei pazienti con trapianto renale e' 1 g somministrato due volte al giorno (dose giornaliera2 g). Popolazione pediatrica di eta' compresa tra 2 e 18 anni: la doseraccomandata di micofenolato mofetile e' di 600 mg/m^2 somministrataper via orale due volte al giorno (fino ad un massimo di 2 g al giorno). Le compresse devono essere prescritte solamente a pazienti con unasuperficie corporea maggiore di 1,5 m^2, ad una dose di 1 g due volteal giorno (dose giornaliera di 2 g). Poiche' alcune reazioni avverse si verificano con maggior frequenza in questo gruppo di eta' rispetto agli adulti (vedere paragrafo 4.8), puo' essere richiesta temporaneamente una riduzione della dose o un'interruzione del trattamento; in questi casi bisogna tener conto dei fattori clinici rilevanti, compresa lagravita' della reazione. Popolazione pediatrica di eta' inferiore a 2anni: sono disponibili dati limitati di sicurezza ed efficacia in bambini con eta' inferiore a 2 anni. Questi dati sono insufficienti per fornire raccomandazioni posologiche; pertanto non e' raccomandato l'utilizzo del medicinale in questo gruppo di eta'. Utilizzo nel trapiantocardiaco. Adulti: la somministrazione deve iniziare entro i primi 5 giorni successivi al trapianto. La dose consigliata per i pazienti sottoposti a trapianto cardiaco e' 1,5 g somministrati due volte al giorno(dose giornaliera 3 g). Popolazione pediatrica: non sono disponibili dati riguardanti pazienti pediatrici con trapianto cardiaco. Utilizzo nel trapianto epatico. Adulti: CellCept per via endovenosa (e.v.) deveessere somministrato per i primi quattro giorni dopo il trapianto epatico; la somministrazione di CellCept orale iniziera' subito dopo, quando puo' essere tollerato. La dose orale consigliata per i pazienti sottoposti a trapianto epatico e' 1,5 g somministrati due volte al giorno(dose giornaliera 3 g). Popolazione pediatrica: non sono disponibilidati riguardanti pazienti pediatrici con trapianto epatico. Utilizzo in popolazioni speciali. Anziani: per gli anziani e' raccomandata la dose di 1 g somministrata 2 volte al giorno per i pazienti con trapiantorenale e la dose di 1,5 g somministrata 2 volte al giorno per i pazienti con trapianto cardiaco o epatico. Compromissione renale: nei pazienti sottoposti a trapianto renale con compromissione renale cronica severa (filtrazione glomerulare < 25 mL/min/1,73 m^2), ad eccezione dell'immediato periodo post-trapianto, si devono evitare dosi superiori a1 g somministrato due volte al giorno. Il monitoraggio di questi pazienti deve essere accurato. Nei pazienti che presentano un ritardo nel funzionamento del rene dopo il trapianto non e' necessario aggiustare la dose (vedere paragrafo 5.2). Non sono disponibili dati relativi a pazienti sottoposti a trapianto cardiaco o epatico con compromissione renale cronica severa. Compromissione epatica severa: non sono necessariaggiustamenti della dose per i pazienti con trapianto renale con severa malattia del parenchima epatico. Non sono disponibili dati relativia pazienti sottoposti a trapianto cardiaco con severa malattia del parenchima epatico. Trattamento durante episodi di rigetto: l'acido micofenolico (MPA) e' il metabolita attivo del micofenolato mofetile. Il rigetto di trapianto renale non provoca mutamenti nella farmacocineticadell'MPA; non sono necessarie riduzioni della dose o interruzioni della terapia con CellCept. Non ci sono motivi per l'aggiustamento delladose di CellCept conseguentemente al rigetto del trapianto cardiaco. Non sono disponibili dati di farmacocinetica durante il rigetto di trapianto epatico. Popolazione pediatrica: non vi sono dati disponibili sul trattamento del primo rigetto o del rigetto refrattario nei pazientipediatrici sottoposti a trapianto. Modo di somministrazione: per usoorale. Precauzioni che devono essere prese prima della manipolazione odella somministrazione del medicinale: e' stato dimostrato che micofenolato mofetile esercita effetti teratogeni su ratti e conigli. Le compresse non devono pertanto essere rotte.
PRINCIPI ATTIVI
Ciascuna compressa contiene 500 mg di micofenolato mofetile. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

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