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CANDESARTAN ID EG*28CPR 32+25

CANDESARTAN ID EG*28CPR 32+25

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AVVERTENZE
Duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) Esiste l'evidenza che l'uso concomitante di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren aumenta il rischio di ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalita' renale (inclusa l'insufficienza renale acuta). Il duplice blocco del RAAS attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren non e' pertanto raccomandato (vedere paragrafi 4.5 e 5.1). Se la terapia del duplice blocco e' considerata assolutamente necessaria, cio' deve avvenire solo sotto la supervisione di uno specialista e con uno stretto e frequente monitoraggio della funzionalita' renale, degli elettroliti e della pressione sanguigna. Gli ACE- inibitori e gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II non devono essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica. Compromissione renale/trapianto renale In questa popolazione i diuretici dell'ansa sono da preferire ai tiazidici. Si raccomanda di controllare periodicamente i livelli sierici di potassio, creatinina e acido urico quando CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EUROGENERICI viene usato in pazienti con funzionalita' renale compromessa. Non vi sono esperienze sulla somministrazione di CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EUROGENERICI in pazienti sottoposti di recente a trapianto di rene. Stenosi dell'arteria renale Prodotti medicinali che agiscono sul sistema renina-angiotensina-aldosterone, come per esempio gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II (AIIRA), possono aumentare l'azotemia e la creatinina sierica in pazienti con stenosi bilaterale dell'arteria renale o stenosi dell'arteria renale in presenza di rene unico. Deplezione del volume intravascolare In pazienti con deplezione di volume intravascolare e/o di sodio puo' verificarsi ipotensione sintomatica, come descritto per altri agenti che agiscono sul sistema renina-angiotensina-aldosterone. Pertanto, non e' raccomandato l'uso di CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EUROGENERICI fino a quando questa condizione non sia stata corretta. Anestesia ed interventi chirurgici Durante l'anestesia e gli interventi chirurgici, in pazienti trattati con antagonisti dell'angiotensina II, puo' verificarsi ipotensione dovuta al blocco del sistema renina- angiotensina. Molto raramente l'ipotensione puo' essere cosi' grave da giustificare l'impiego di liquidi per via endovenosa e/o sostanze vasopressorie. Compromissione epatica I tiazidici devono essere usati con cautela in pazienti con ridotta funzionalita' epatica o malattia epatica progressiva poiche' minime alterazioni del bilancio idro-elettrolitico possono causare il coma epatico. Non ci sono esperienze cliniche con CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EUROGENERICI nei pazienti con alterata funzionalita' epatica. Stenosi delle valvole aortica e mitrale (cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva) Come con altri vasodilatatori, si raccomanda speciale cautela in pazienti con stenosi aortica o mitralica emodinamicamente rilevante, o cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva. Iperaldosteronismo primario I pazienti affetti da aldosteronismo primario non rispondono in genere a medicinali antiipertensivi che agiscono inibendo il sistema renina-angiotensina-aldosterone. Pertanto, non si raccomanda l'uso di CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EUROGENERICI in questa popolazione di pazienti. Squilibrio elettrolitico La determinazione periodica degli elettroliti sierici deve essere effettuata ad intervalli adeguati. I tiazidici, incluso l'idroclorotiazide, possono provocare squilibrio idrico o elettrolitico (ipercalcemia, ipopotassiemia, iposodiemia, ipomagnesiemia e alcalosi ipocloremica). I diuretici tiazidici possono diminuire l'escrezione urinaria di calcio e possono causare aumenti intermittenti e lievi delle concentrazioni sieriche di calcio. Un'ipercalcemia marcata puo' essere un segno di iperparatiroidismo latente. I tiazidici devono venire sospesi prima di eseguire i test per la funzione paratiroidea. L'idroclorotiazide aumenta in maniera dose- dipendente l'escrezione urinaria di potassio che puo' indurre ipopotassiemia. Questo effetto dell'idroclorotiazide sembra meno evidente quando associato a candesartan cilexetil. Il rischio di ipopotassiemia puo' aumentare nei pazienti con cirrosi epatica, con diuresi rapida, in pazienti con inadeguato apporto orale di elettroliti e in pazienti in terapia concomitante con corticosteroidi o ormone adrenocorticotropo (ACTH). Il trattamento con candesartan cilexetil puo' causare iperpotassiemia, soprattutto in presenza di insufficienza cardiaca e/o compromissione della funzionalita' renale. L'uso concomitante di CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EUROGENERICI e diuretici risparmiatori di potassio, di supplementi di potassio, di sostituti del sale o altri farmaci che possono aumentare i livelli sierici di potassio (ad es. eparina sodica) puo' portare ad aumenti sierici di potassio. Si deve effettuare un monitoraggio del potassio, secondo necessita'. I tiazidici hanno dimostrato di aumentare l'escrezione urinaria di magnesio, la quale puo' portare a ipomagnesiemia. Effetti metabolici ed endocrini Il trattamento con un diuretico tiazidico puo' alterare la tolleranza al glucosio. Puo' essere necessario l'aggiustamento del dosaggio dei farmaci antidiabetici, inclusa l'insulina. Un diabete mellito latente puo' diventare manifesto durante la terapia con tiazidici. Aumenti nei livelli di colesterolo e trigliceridi sono stati associati alla terapia diuretica a base di tiazidici. Alla dose contenuta in CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EUROGENERICI sono stati riportati effetti minimi. I diuretici tiazidici aumentano l'uricemia e possono causare gotta in pazienti predisposti. Fotosensibilita' Durante il trattamento con diuretici tiazidici sono stati riportati casi di reazioni di fotosensibilita' (vedere paragrafo 4.8). Se si verificano reazioni di fotosensibilita', si raccomanda di sospendere il trattamento. Qualora sia necessario riprendere il trattamento, si raccomanda di proteggere le parti del corpo esposte alla luce del sole o ai raggi UVA artificiali. Aspetti generali In pazienti in cui il tono vasale e la funzionalita' renale dipendono prevalentemente dall'attivita' del sistema renina- angiotensina-aldosterone (ad es. pazienti con insufficienza cardiaca congestizia grave o con patologia renale di base, inclusa la stenosi dell'arteria renale), il trattamento con altri farmaci che agiscono su questo sistema, inclusi gli AIIRA, e' stato associato ad ipotensione acuta, azotemia, oliguria o, raramente, insufficienza renale acuta. Come con qualsiasi agente antipertensivo, un'eccessiva diminuzione della pressione in pazienti con cardiopatia ischemica o malattia cerebrovascolare aterosclerotica potrebbe causare infarto del miocardio o ictus.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede particolari condizioni di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' ai principi attivi, altre sostanze attive sulfonamide derivate o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. L'idroclorotiazide e' un derivato sulfonamidico. Secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.4 e 4.6). Grave compromissione renale (clearance della creatinina < 30 ml/min/1.73 m^2 superficie corporea). Grave compromissione epatica e/o colestasi. Ipopotassiemia refrattaria, ipercalcemia. Gotta. L'uso concomitante di CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EUROGENERICI con medicinali contenenti aliskiren e' controindicato nei pazienti affetti da diabete mellito o compromissione renale (velocita' di filtrazione glomerulare GFR < 60 ml/min/1.73 m^2) (vedere paragrafi 4.5 e 5.1).
DENOMINAZIONE
CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EUROGENERICI COMPRESSE
ECCIPIENTI
CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EUROGENERICI 8 mg/12,5 mg: mannitolo, amido di mais, copovidone, glicerolo, magnesio stearato. CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EUROGENERICI 16 mg/12,5 mg e 32 mg/25 mg: mannitolo, amido di mais, copovidone, ferro ossido, giallo, ferro ossido, rosso, glicerolo, magnesio stearato. CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EUROGENERICI 32 mg/12,5 mg: mannitolo, amido di mais, copovidone, ferro ossido, giallo, glicerolo, magnesio stearato.
EFFETTI INDESIDERATI
Negli studi clinici controllati con candesartan cilexetil/idroclorotiazide gli eventi avversi sono stati lievi e transitori. La sospensione del trattamento dovuta ad eventi avversi e' stata simile con candesartan cilexetil/idroclorotiazide (2,3-3,3%) e placebo (2,7-4,3%). Negli studi clinici con candesartan cilexetil/idroclorotiazide, le reazioni avverse sono state limitate agli eventi gia' osservati precedentemente con candesartan cilexetil e/o idroclorotiazide. Di seguito presenta le reazioni avverse riportate con candesartan cilexetil in studi clinici e nell'esperienza post-marketing. Da un'analisi complessiva dei dati ottenuti da studi clinici su pazienti ipertesi, sono state riportate con candesartan cilexetil le seguenti reazioni avverse basate sull'incidenza di eventi avversi con candesartan cilexetil almeno dell'1% piu' alta rispetto all'incidenza osservata con placebo. Le frequenze usate nelle tabelle in tutto il paragrafo 4.8 sono: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000) e non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Infezioni ed infestazioni. Comune: infezioni delle vie respiratorie. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: leucopenia, neutropenia e agranulocitosi. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto raro: iperpotassiemia, iposodiemia. Patologie del sistema nervoso. Comune: capogiri/vertigini, cefalea. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto raro: tosse. Patologie gastrointestinali. Molto raro: nausea; non nota: diarrea. Patologie epatobiliari. Molto raro: aumento degli enzimi epatici, alterata funzionalita' epatica o epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto raro: angioedema, eruzione cutanea, orticaria, prurito. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto raro: mal di schiena, artralgia, mialgia. Patologie renali e urinarie. Molto raro: funzionalita' renale compromessa inclusi casi di insufficienza renale in pazienti a rischio (vedere paragrafo 4.4). L'elenco sottostante presenta le reazioni avverse riportate con idroclorotiazide in monoterapia generalmente alla dose di 25 mg o superiore. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Non nota: cancro cutaneo non melanoma (carcinoma basocellulare e carcinoma a cellule squamose). Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: leucopenia, neutropenia/agranulocitosi, trombocitopenia, anemia aplastica, depressione del midollo osseo, anemia emolitica. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazioni anafilattiche. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: iperglicemia, iperuricemia, squilibrio elettrolitico (inclusa iponatriemia e ipopotassiemia). Disturbi psichiatrici. Raro: disturbi del sonno, depressione, irrequietezza. Patologie del sistema nervoso. Comune: lieve senso di stordimento, vertigini; raro: parestesia. Patologie dell'occhio. Raro: visione offuscata transitoria; non nota: miopia acuta, glaucoma acuto ad angolo chiuso, effusione coroidale. Patologie cardiache. Raro: aritmie cardiache. Patologie vascolari. Non comune: ipotensione posturale; raro: angioite necrotizzante (vasculite, vasculite cutanea). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: difficolta' respiratoria (inclusa polmonite ed edema polmonare). Patologie gastrointestinali. Non comune: anoressia, perdita di appetito, irritazione gastrica, diarrea, stipsi; raro: pancreatite. Patologie epatobiliari. Raro: ittero (ittero colestatico intra- epatico). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: eruzione cutanea, orticaria, reazioni di fotosensibilita'; raro: necrolisi epidermica tossica, reazioni tipo lupus eritematoso cutaneo, riattivazione del lupus eritematoso cutaneo. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro: spasmi muscolari. Patologie renali e urinarie. Comune: glicosuria; raro: disfunzione renale e nefrite interstiziale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: debolezza; raro: febbre. Esami diagnostici. Comune: aumento di colesterolo e trigliceridi; raro: aumenti di azotemia e creatinina sierica. Descrizione di reazioni avverse selezionate Cancro cutaneo non melanoma: sulla base dei dati disponibili provenienti da studi epidemiologici, e' stata osservata un'associazione tra HCTZ e NMSC, correlata alla dose cumulativa assunta (vedere anche i paragrafi 4.4. e 5.1). Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza Antagonisti dei recettori dell'angiotensina II (AIIRA): La somministrazione degli AIIRAs non e' raccomandata durante il primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.4). La somministrazione degli AIIRAs e' controindicata nel secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). L'evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicita' a seguito dell'esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non puo' essere escluso un lieve aumento del rischio. Non sono disponibili dati epidemiologici controllati sul rischio connesso agli AIIRA, tuttavia la possibilita' che esistano rischi simili per questa classe di farmaci non puo' essere esclusa. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere ad un trattamento antiipertensivo alternativo, con comprovato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un AIIRA. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con AIIRA deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa. E' noto che l'esposizione ad AIIRA durante il secondo ed il terzo trimestre induce tossicita' fetale (ridotta funzionalita' renale, oligoidramnios, ritardo nell'ossificazione del cranio) e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia) (vedere paragrafo 5.3). Se dovesse verificarsi un'esposizione ad un AIIRA dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalita' renale e del cranio. I neonati le cui madri hanno assunto AIIRA devono essere attentamente monitorati per ipotensione (vedere paragrafi 4.3 e 4.4). Idroclorotiazide: L'esperienza sull'uso di idroclorotiazide durante la gravidanza, specialmente durante il primo trimestre, e' limitata. Gli studi condotti su animali sono insufficienti. L'idroclorotiazide attraversa la placenta. In base al meccanismo di azione farmacologico dell'idroclorotiazide, il suo uso durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza puo' compromettere la perfusione feto-placentale e causare effetti fetali e neonatali come ittero, disturbo dell'equilibrio elettrolitico e trombocitopenia. L'idroclorotiazide non deve essere impiegato per il trattamento di edema in gestazione, ipertensione gestazionale o preeclampsia a causa del rischio di diminuzione del volume plasmatico e di ipoperfusione placentare, senza che vi sia un effetto benefico sul decorso della malattia. L'idroclorotiazide non deve essere utilizzato per il trattamento dell'ipertensione essenziale nelle donne in gravidanza, tranne che in quelle rare situazioni in cui nessun altro trattamento puo' essere utilizzato. Allattamento Antagonisti dei recettori dell'angiotensina II (AIIRA): Poiche' non sono disponibili dati riguardanti l'uso di CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EUROGENERICI durante l'allattamento, l'uso di CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EUROGENERICI non e' raccomandato e si devono preferire terapie alternative con comprovato profilo di sicurezza per l'uso durante l'allattamento, specialmente in caso di allattamento a neonati e prematuri. Idroclorotiazide: L'idroclorotiazide viene escreta in piccoli quantitativi nel latte materno. I tiazidici a dosi elevate, causando una diuresi intensa, possono inibire la produzione di latte. L'uso di CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EUROGENERICI durante l'allattamento non e' raccomandato. Se CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EUROGENERICI e' utilizzato durante l'allattamento, le dosi devono essere mantenute piu' basse possibili.
INDICAZIONI
CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EUROGENERICI e' indicato per: il trattamento dell'ipertensione essenziale in pazienti adulti la cui pressione sanguigna non viene adeguatamente controllata da candesartan cilexetil o idroclorotiazide quando somministrati da soli.
INTERAZIONI
I dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren, e' associato ad una maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalita' renale (inclusa l'insufficienza renale acuta) rispetto all'uso di un singolo agente attivo sul sistema RAAS (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.1). Le sostanze che sono state sperimentate negli studi di farmacocinetica sull'uomo includono warfarin, digossina, contraccettivi orali (come etinilestradiolo/levonorgestrel), glibenclamide e nifedipina. Non sono state identificate interazioni farmacocinetiche clinicamente rilevanti in questi studi. L'effetto di deplezione potassica operato dall'idroclorotiazide potrebbe essere potenziato da altri farmaci associati a perdita di potassio e ipopotassiemia (ad es. altri diuretici kaliuretici, lassativi, amfotericina, carbenoxolone, penicillina sodica G, derivati dell'acido salicilico, steroidi, ACTH). L'uso concomitante di CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EUROGENERICI e diuretici risparmiatori di potassio, di supplementi di potassio, di sostituti del sale o altri farmaci che possono aumentare i livelli sierici di potassio (ad es. eparina sodica) puo' portare ad aumenti sierici di potassio. Il monitoraggio del potassio deve essere effettuato in maniera appropriata (vedere paragrafo 4.4). Ipopotassiemia e ipomagnesiemia indotte da diuretici predispongono a potenziali effetti cardiotossici dei glicosidi digitalici e degli antiaritmici. Si raccomanda di controllare periodicamente i livelli sierici di potassio quando CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EUROGENERICI viene somministrato contemporaneamente a tali farmaci come pure con i seguenti farmaci che possono indurre torsioni di punta. - Antiaritmici di classe Ia (ad es. chinidina, idrochinidina, disopiramide) - Antiaritmici di classe III (ad es amiodarone, sotalolo, dofetilide, ibutilide) - Alcuni antipsicotici (per es. tioridazina, clorpromazina, levomepromazina, trifluoperazina, ciamemazina, sulpiride, sultopride, amisulpride, tiapride, pimozide, aloperidolo, droperidolo) - Altri (per es. bepridil, cisapride, difemanile, eritromicina e.v., alofantrina, chetanserina, mizolastina, pentamidina, sparfloxacina, terfenadina, vincamina e.v.). Aumenti reversibili nelle concentrazioni sieriche di litio e reazioni tossiche sono stati riportati durante la somministrazione concomitante di litio con Inibitori dell'Enzima di Conversione dell'Angiotensina (ACEinibitori) o idroclorotiazide. Un effetto simile puo' verificarsi anche con gli AIIRA. Non e' raccomandato l'uso contemporaneo di candesartan e idroclorotiazide e litio. Se la combinazione risulta necessaria, e' raccomandato un attento monitoraggio dei livelli sierici di litio. Quando gli AIIRA vengono somministrati contemporaneamente a farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) (p.e. inibitori selettivi della COX-2, acido acetilsalicilico (>3 g/die) e FANS non selettivi) puo' verificarsi un'attenuazione dell'effetto antiipertensivo. Come con gli ACE-inibitori, l'uso concomitante di antagonisti dell'angiotensina II e FANS puo' determinare un aumento del rischio di peggioramento della funzione renale, includendo una possibile insufficienza renale acuta, ed un aumento dei livelli del potassio sierico, soprattutto nei pazienti con preesistente compromissione della funzione renale. La combinazione deve essere somministrata con cautela, soprattutto negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e la funzione renale deve essere monitorata dopo l'inizio della terapia concomitante ed in seguito periodicamente. L'effetto diuretico, natriuretico e antipertensivo di idroclorotiazide e' attenuato dai FANS. L'assorbimento di idroclorotiazide e' ridotto da colestipolo o colestiramina. L'effetto dei rilassanti muscolo-scheletrici non depolarizzanti (ad es. tubocurarina) puo' essere potenziato dall'idroclorotiazide. E' possibile l'aumento dei livelli di calcio in siero a causa della diminuita escrezione quando somministrato contemporaneamente ai diuretici tiazidici. Nei casi in cui e' indispensabile la somministrazione di integratori di calcio o Vitamina D, i livelli sierici di calcio devono essere monitorati ed il dosaggio adeguatamente adattato. L'uso contemporaneo di diuretici tiazidici con beta-bloccanti e diazossido puo' aumentare il rischio di iperglicemia. I farmaci anticolinergici (es. atropina, biperidene) possono aumentare la biodisponibilita' dei diuretici di tipo tiazidico attraverso una diminuzione della motilita' gastrointestinale e della velocita' di svuotamento dello stomaco. I tiazidici possono aumentare il rischio di reazioni avverse causate dall'amantadina. I tiazidici possono ridurre l'escrezione renale di medicinali citotossici (es. ciclofosfamide, metotressato) e potenziare i loro effetti mielodepressivi. Ipotensione posturale puo' aggravarsi con l'assunzione simultanea di alcool, barbiturici o anestetici. Il trattamento con un tiazidico puo' influenzare la tolleranza al glucosio. Puo' essere necessario l'aggiustamento del dosaggio dei farmaci antidiabetici, inclusa l'insulina. La metformina deve essere usata con cautela a causa del rischio di acidosi lattica indotta dalla possibile insufficienza renale secondaria all'uso dell'idroclorotiazide. L'idroclorotiazide puo' causare una diminuzione della risposta arteriosa alle ammine pressorie (ad es.adrenalina), ma non abbastanza da abolirne l'effetto pressorio. L'idroclorotiazide puo' aumentare il rischio di insufficienza renale acuta specialmente con alte dosi di mezzi di contrasto iodati. Il trattamento concomitante con ciclosporina potrebbe determinare un aumento del rischio di iperuricemia e di complicazioni di tipo gottoso. Il trattamento concomitante con baclofene, amifostina, antidepressivi triciclici o neurolettici puo' portare ad un potenziamento dell'effetto antipertensivo e puo' indurre ipotensione.
POSOLOGIA
Posologia: la dose raccomandata di CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EUROGENERICI e' di 1 compressa al giorno. Si raccomanda la titolazione della dose con i singoli componenti (candesartan cilexetil e idroclorotiazide). Se opportuno da un punto di vista clinico si puo' considerare il passaggio diretto dal trattamento in monoterapia a CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EUROGENERICI. E' raccomandata una titolazione della dose di candesartan cilexetil quando si passa dalla monoterapia con idroclorotiazide. CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EUROGENERICI puo' essere somministrato in pazienti la cui pressione sanguigna non e' controllata in modo ottimale con candesartan cilexetil o idroclorotiazide in monoterapia o con CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EUROGENERICI a dosaggio piu' basso (vedere paragrafi 4.3, 4.4, 4.5 e 5.1). Il massimo effetto antipertensivo si raggiunge di norma entro 4 settimane dall'inizio del trattamento. Popolazioni speciali. Anziani: non e' necessario alcun aggiustamento del dosaggio nei pazienti anziani. Pazienti con deplezione del volume intravascolare Nei pazienti a rischio di ipotensione, quali i pazienti con possibile deplezione del volume intravascolare, e' raccomandata la titolazione della dose di candesartan cilexetil (in questi pazienti puo' essere presa in considerazione una dose iniziale di candesartan cilexetil da 4 mg). Pazienti con compromissione della funzionalita' renale: in questa popolazione e' preferibile somministrare i diuretici dell'ansa piuttosto che i tiazidici. E' raccomandata la titolazione della dose di candesartan cilexetil nei pazienti con compromissione renale da lieve a moderata (clearance della creatinina >= 30 ml/min/1.73 m^2 superficie corporea (BSA) prima di passare al trattamento con CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EUROGENERICI (la dose iniziale raccomandata di candesartan cilexetil in questi pazienti e' di 4 mg). CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EUROGENERICI e' controindicato in pazienti con grave compromissione della funzionalita' renale (Clearance della creatinina < 30 ml/min/1,73 m^2 di superficie corporea) (vedere paragrafo 4.3). Pazienti con compromissione epatica E' raccomandata la titolazione della dose di candesartan cilexetil nei pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata prima di passare al trattamento con CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EUROGENERICI (la dose iniziale raccomandata di candesartan cilexetil in questi pazienti e' di 4 mg). CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EUROGENERICI e' controindicato in pazienti con grave compromissione epatica e/o colestasi (vedere paragrafo 4.3). Popolazione pediatrica La sicurezza ed efficacia di CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EUROGENERICI nei bambini di eta' compresa tra 0 e 18 anni non sono state stabilite. Non vi sono dati disponibili. Metodo di somministrazione Per uso orale. CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EUROGENERICI puo' essere assunto indipendentemente dal cibo. La biodisponibilita' di candesartan non viene influenzata dalla presenza di cibo. Non ci sono interazioni clinicamente rilevanti tra idroclorotiazide e cibo.
PRINCIPI ATTIVI
CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EUROGENERICI 8 mg/12,5 mg: ogni compressa contiene 8 mg di candesartan cilexetil e 12,5 mg di idroclorotiazide. CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EUROGENERICI 16 mg/12,5 mg: ogni compressa contiene 16 mg di candesartan cilexetil e 12,5 mg di idroclorotiazide. CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EUROGENERICI 32 mg/12,5 mg: ogni compressa contiene 32 mg di candesartan cilexetil e 12,5 mg di idroclorotiazide. CANDESARTAN E IDROCLOROTIAZIDE EUROGENERICI 32 mg/25 mg: ogni compressa contiene 32 mg di candesartan cilexetil e 25 mg di idroclorotiazide. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

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