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BAXOGAR*3CPR RIV 150MG

BAXOGAR*3CPR RIV 150MG

PHARMACARE Srl
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AVVERTENZE
Ipocalcemia: un'esistente ipocalcemia deve essere corretta prima di iniziare la terapia con Baxogar. Anche altri disturbi del metabolismo osseo e minerale devono essere trattati efficacemente. Un'adeguata assunzione di calcio e vitamina D e' importante in tutte le pazienti. Irritazioni gastrointestinali: i bisfosfonati somministrati oralmente possono causare irritazione locale del tratto superiore della mucosa gastrointestinale. A causa di questi possibili effetti irritanti e del potenziale peggioramento della patologia di base, occorre usare cautela quando Baxogar e' somministrato a pazienti con problemi del tratto gastrointestinale superiore in corso (per esempio esofago di Barrett, disfagia, altre malattie esofagee, gastrite, duodenite o ulcere noti). Eventi avversi quali esofagite, ulcere esofagee ed erosioni esofagee, in alcuni casi gravi e che richiedono l'ospedalizzazione, raramente con sanguinamento o seguite da stenosi o perforazione esofagee, sono stati riportati in pazienti in trattamento con bisfosfonati orali. Il rischiodi eventi avversi gravi a livello esofageo sembra essere maggiore neipazienti che non si sono attenuti alle istruzioni per il dosaggio e/oche continuano ad assumere bisfosfonati per via orale dopo lo sviluppodi sintomi riferibili ad irritazione esofagea. I pazienti devono prestare particolare attenzione ed essere in grado di attenersi alle istruzioni per il dosaggio (vedere paragrafo 4.2). I medici devono essere attenti a qualsiasi segno o sintomo che segnala una possibile reazioneesofagea e i pazienti devono essere informati di sospendere Baxogar erivolgersi al medico se sviluppano disfagia, odinofagia, dolore retrosternale o insorgenza o peggioramento di pirosi. Mentre nessun aumentodel rischio e' stato osservato negli studi clinici controllati, vi sono state segnalazioni post-marketing di ulcere gastriche e duodenali con l'uso orale di bisfosfonati, alcune delle quali gravi ed associate acomplicanze. Dato che i farmaci antinfiammatori non steroidei e i bisfosfonati sono entrambi associati alla comparsa di irritazione gastrointestinale, si deve usare cautela durante la somministrazione contemporanea. Osteonecrosi della mandibola/mascella: l'osteonecrosi della mandibola/mascella (ONJ) e' stata riportata molto raramente nel periodo post-marketing in pazienti in trattamento con acido ibandronico per l'osteoporosi (vedere paragrafo 4.8). L'inizio del trattamento o di un nuovo ciclo di trattamento deve essere rimandato in pazienti con lesioniaperte non rimarginate dei tessuti molli del cavo orale. Prima di iniziare il trattamento con Baxogar in pazienti con fattori di rischio concomitanti, si raccomanda un esame odontoiatrico con le appropriate procedure odontoiatriche preventive ed una valutazione del beneficio-rischio individuale. Durante la valutazione del rischio individuale di sviluppare osteonecrosi della mandibola/mascella devono essere considerati i seguenti fattori di rischio: potenza del medicinale che inibisceil riassorbimento osseo (rischio piu' alto per i composti piu' potenti), via di somministrazione (rischio piu' alto per somministrazione parenterale) e dose cumulativa della terapia di riassorbimento osseo; cancro, condizioni di co-morbidita' (es.: anemia, coaugulopatie, infezione), fumo; terapie concomitanti: corticosteroidi, chemioterapia, inibitori dell'angiogenesi, radioterapia alla testa e al collo; scarsa igiene orale, malattia parodontale, dentiere scarsamente fissate, anamnesidi patologie dentali, procedure dentali invasive ad. es. estrazioni dentarie. Tutti le pazienti devono essere incoraggiate a mantenere una buona igiene orale, a sottoporsi a controlli odontoiatrici di routine ea segnalare immediatamente qualsiasi sintomo orale come mobilita' dentale, dolore, gonfiore o ulcere non guarite, oppure secrezione duranteil trattamento con Baxogar. Durante il trattamento, procedure dentaliinvasive devono essere effettuate solo dopo attenta considerazione edevono essere evitate in stretta prossimita' della somministrazione diBaxogar. Il piano di trattamento delle pazienti che sviluppano l'osteonecrosi della mandibola/mascella deve essere stabilito in stretta collaborazione tra il medico curante e un dentista o un chirurgo del cavoorale competente in osteonecrosi della mandibola/mascella. Si deve prendere in considerazione l'interruzione temporanea del trattamento conBaxogar fino a quando la condizione si risolve e i fattori di rischioconcomitanti sono mitigati ove possibile. Osteonecrosi del canale uditivo esterno: e' stata riferita osteonecrosi del canale uditivo esterno in concomitanza con l'uso di bisfosfonati, prevalentemente in associazione a terapie di lungo termine. Tra i possibili fattori di rischiodell'osteonecrosi del canale uditivo esterno sono inclusi l'uso di steroidi e la chemioterapia e/o fattori di rischio locali quali infezionio traumi. L'eventualita' di osteonecrosi del canale uditivo esterno deve essere valutata in pazienti trattati con bisfosfonati che presentano sintomi a carico dell'orecchio, tra cui infezioni croniche dell'orecchio. Fratture atipiche del femore: sono state riportate fratture atipiche sottotrocanteriche e diafisarie del femore, principalmente in pazienti in terapia da lungo tempo con bisfosfonati per l'osteoporosi. Queste fratture trasversali o oblique corte, possono verificarsi in qualsiasi parte del femore a partire da appena sotto il piccolo trocantere fino a sopra la linea sovracondiloidea. Queste fratture si verificano spontaneamente o dopo un trauma minimo e alcuni pazienti manifestanodolore alla coscia o all'inguine, spesso associato a evidenze di diagnostica per immagini di fratture da stress, settimane o mesi prima delverificarsi di una frattura femorale completa. Le fratture sono spesso bilaterali; pertanto nei pazienti trattati con bisfosfonati che hanno subito una frattura della diafisi femorale deve essere esaminato ilfemore controlaterale. E' stata riportata anche una limitata guarigione di queste fratture. Nei pazienti con sospetta frattura atipica femorale si deve prendere in considerazione l'interruzione della terapia con bisfosfonati in attesa di una valutazione del paziente basata sul rapporto beneficio rischio individuale. Durante il trattamento con bisfosfonati i pazienti devono essere informati di segnalare qualsiasi dolore alla coscia, all'anca o all'inguine e qualsiasi paziente che manifesti tali sintomi deve essere valutato per la presenza di un'incompletafrattura del femore. Danno renale: a causa della limitata esperienzaclinica, Baxogar non e' raccomandato nelle pazienti con una clearancedella creatinina inferiore a 30 ml/min (vedere paragrafo 5.2).
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Farmaci per il trattamento delle patologie ossee, bisfosfonati.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; ipocalcemia; anomalie dell'esofago che ritardano lo svuotamento esofageo, come stenosi o acalasia; incapacita'di mantenere la posizione eretta in piedi o da seduti per almeno 60 minuti.
DENOMINAZIONE
BAXOGAR 150 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: povidone, cellulosa microcristallina, amido dimais pregelificato, crospovidone, silice colloidale anidra, gliceroldibeenato. Rivestimento della compressa. Opadry OY-LS-28908 (Bianco II) contenente: ipromellosa, lattosio monoidrato, titanio biossido (E171), macrogol 4000.
EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza: le reazioni avverse piu' gravi chesono state riportate sono reazione anafilattica/shock, fratture atipiche del femore, osteonecrosi della mandibola/mascella, irritazione gastrointestinale e infiammazione oculare (vedere paragrafo "Descrizionedi alcune reazioni avverse" e paragrafo 4.4). Le reazioni avverse piu'frequentemente riportate sono artralgia e sintomi simil-influenzali.Questi sintomi, in genere di breve durata, di intensita' lieve o moderata, sono tipicamente associati alla prima dose e di solito si risolvono nel corso di un trattamento continuativo senza bisogno di interventi correttivi (vedere paragrafo "malattia simil-influenzale"). Elenco delle reazioni avverse: nel seguente elenco e' presentata una descrizione completa delle reazioni avverse. La sicurezza del trattamento oralecon acido ibandronico 2,5 mg una volta al giorno e' stata valutata su1251 pazienti trattati in 4 studi clinici controllati verso placebo,di cui la maggior parte dei pazienti proveniva dallo studio principalesulle fratture della durata di tre anni (MF4411). Nello studio principale della durata di due anni su donne in post-menopausa affette da osteoporosi (BM16549), la sicurezza complessiva di 150 mg di acido ibandronico una volta al mese e' risultata simile a quella di 2,5 mg di acido ibandronico al giorno. La percentuale complessiva delle pazienti che hanno riportato una reazione avversa e' stata del 22,7% e 25,0% conla somministrazione di 150 mg di acido ibandronico una volta al mese,rispettivamente dopo uno e due anni. La maggioranza dei casi non ha comportato l'interruzione del trattamento. Le reazioni avverse sono elencate in accordo alla classificazione sistemica organica MedDRA e allacategoria di frequenza. Le categorie di frequenza sono definite usandole seguenti convenzioni: molto comune (>1/10), comune (>= 1/100 a < 1/10), non comune (>= 1/1.000 a < 1/100), raro (>= 1/10.000 a < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascun gruppodi frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine decrescente di gravita'. Reazioni avverse verificatesi in donne in post-menopausa in trattamento con acido ibandronico 150 mg una volta al mese o conacido ibandronico 2,5 mg al giorno negli studi di fase III BM16549 e MF4411 e nell'esperienza successiva alla commercializzazione. Disturbidel sistema immunitario. Non comune: esacerbazione dell'asma; raro: reazioni di ipersensibilita'; molto raro: reazione anafilattica/shock*.Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: ipocalcemia ^+. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: capogiro. Patologie dell'occhio. Raro: infiammazione oculare* ^+. Patologie gastrointestinali*. Comune: esofagite, gastrite, malattia da reflusso gastroesofageo, dispepsia, diarrea, dolore addominale, nausea; non comune: esofagite incluse ulcerazioni esofagee o stenosi e disfagia, vomito, flatulenza; raro: duodenite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea; raro: angioedema, edema del volto, orticaria; molto raro: sindrome di Stevens-Johnson ^+, eritema multiforme ^+, dermatite bollosa ^+. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: artralgia, mialgia, dolore muscoloscheletrico, crampi muscolari, rigidita' muscoloscheletrica; non comune: dolore dorsale; raro: fratture atipiche subtrocanterica e diafisarie del femore ^+; molto raro: osteonecrosi della mandibola/mascella* ^+, osteonecrosi del canale uditivo esterno (reazione avversa di classedei bisfosfonati). Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: malattia simil influenzale*; non comune: affaticamento. * Per ulteriori informazioni vedere sotto. ^+ Identificate durante l'esperienza successiva alla commercializzazione. Descrizione di alcune reazioni avverse. Reazioni avverse gastrointestinali:nello studio sul trattamento mensile sono state incluse pazienti conanamnesi positiva per patologie gastrointestinali, comprese le pazienti affette da ulcera peptica, in assenza di sanguinamento o ricovero ospedaliero recenti, e le pazienti affette da dispepsia o reflusso sottocontrollo farmacologico. Per queste pazienti non sono emerse differenze nell'incidenza degli eventi avversi a carico del tratto superiore dell'apparato gastrointestinale tra il regime terapeutico con 150 mg una volta al mese e quello con 2,5 mg al giorno. Malattia simil-influenzale: la malattia simil-influenzale comprende eventi segnalati come reazioni di fase acuta o sintomi quali mialgia, artralgia, febbre, brividi, affaticamento, nausea, perdita dell'appetito o dolore alle ossa. Osteonecrosi della mandibola/mascella: sono stati riportati casi di osteonecrosi della mandibola/mascella, principalmente in pazienti con cancro trattati con medicinali che inibiscono il riassorbimento osseo, come acido ibandronico (vedere paragrafo 4.4). Casi di osteonecrosi dellamandibola/mascella sono stati segnalati nell'esperienza post-marketing con acido ibandronico. Infiammazione oculare: con l'utilizzo dell'acido ibandronico, sono stati riportati eventi infiammatori oculari comeuveiti, episcleriti e scleriti. In alcuni casi, questi eventi non sisono risolti fino alla sospensione della terapia con acido ibandronico. Reazione anafilattica /shock: casi di reazione anafilattica/shock, inclusi eventi fatali, si sono manifestati in pazienti trattati con acido ibandronico per via endovenosa. Segnalazione delle reazioni avversesospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasireazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazioneall'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: Baxogar e' destinato a uso esclusivo delle donne in post-menopausa e non deve essere somministrato a donne in eta' fertile. Nonvi sono dati adeguati provenienti dall'uso dell'acido ibandronico in donne in gravidanza. Gli studi condotti nei ratti hanno evidenziato unatossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenzialeper gli esseri umani non e' noto. Baxogar non deve essere usato durante la gravidanza. Allattamento: non e' noto se l'acido ibandronico e'escreto nel latte materno umano. Studi condotti su ratti femmine che allattavano hanno mostrato bassi livelli di acido ibandronico nel lattematerno dopo somministrazione endovenosa. Baxogar non deve essere usato nelle pazienti che allattano al seno. Fertilita': non vi sono datisugli effetti dell'acido ibandronico nell'uomo. Negli studi di riproduzione condotti nei ratti utilizzando la somministrazione orale, l'acido ibandronico ha ridotto la fertilita'. Negli studi condotti nei rattiutilizzando la somministrazione endovenosa, l'acido ibandronico ha ridotto la fertilita' a dosi giornaliere alte (vedere paragrafo 5.3).
INDICAZIONI
Trattamento dell'osteoporosi in donne in post-menopausa ad elevato rischio di frattura (vedere paragrafo 5.1). E' stata dimostrata una riduzione del rischio di fratture vertebrali; non e' stata stabilita l'efficacia sulle fratture del collo del femore.
INTERAZIONI
Interazione farmaco-cibo: la biodisponibilita' orale dell'acido ibandronico e' generalmente ridotta dalla presenza di cibo. In particolare,i prodotti contenenti calcio, incluso il latte, e altri cationi polivalenti (quali alluminio, magnesio e ferro), possono interferire con l'assorbimento di acido ibandronico, il che e' in accordo con quanto rilevato negli studi sull'animale. Le pazienti, percio', devono assumere acido ibandronico dopo un digiuno notturno (almeno 6 ore) e continuarea digiunare per 1 ora dopo l'assunzione di acido ibandronico (vedere paragrafo 4.2). Interazioni con altri medicinali: dato che l'acido ibandronico non inibisce i principali isoenzimi epatici umani del P450 ede' stato dimostrato che non induce il sistema dei citocromi epatici P450 nel ratto (vedere paragrafo 5.2), non sono considerate probabili interazioni metaboliche. L'acido ibandronico e' eliminato esclusivamentemediante escrezione renale e non e' sottoposto ad alcuna biotrasformazione. Integratori a base di calcio, antiacidi e alcuni farmaci oralicontenenti cationi polivalenti. Gli integratori a base di calcio, gliantiacidi e alcuni farmaci orali contenenti cationi polivalenti (qualialluminio, magnesio e ferro) possono interferire con l'assorbimento di acido ibandronico. Pertanto le pazienti non devono assumere altri farmaci per via orale per almeno 6 ore prima di assumere Baxogar e per 1ora dopo l'assunzione di acido ibandronico. Acido acetilsalicilico eFANS: dal momento che l'acido acetilsalicilico, i farmaci antinfiammatori non-steroidei (FANS) e i bisfosfonati sono associati a irritazionegastrointestinale, durante la somministrazione concomitante occorre prestare cautela (vedere paragrafo 4.4). Bloccanti dei recettori H2 o inibitori della pompa protonica: delle oltre 1.500 pazienti arruolate nello studio BM 16549, che metteva a confronto un regime posologico mensile con uno giornaliero di acido ibandronico, il 14% e il 18% assumeva bloccanti dei recettori H2 istaminergici o inibitori della pompa protonica, rispettivamente dopo uno e due anni. Tra queste pazienti, l'incidenza di eventi a carico del tratto superiore dell'apparato gastrointestinale in quelle trattate con 150 mg di acido ibandronico una voltaal mese e' risultata simile a quella nelle pazienti trattate con 2,5mg di acido ibandronico al giorno. In volontari maschi sani e donne inpost-menopausa, la ranitidina per via endovenosa ha determinato un aumento della biodisponibilita' dell'acido ibandronico del 20% circa, probabilmente come risultato della ridotta acidita' gastrica. Dato che questo aumento, comunque, e' nell'ambito della normale variabilita' della biodisponibilita' dell'acido ibandronico, non sono ritenuti necessari aggiustamenti di dose quando acido ibandronico viene somministratoin concomitanza con H2-antagonisti o altre sostanze attive che aumentano il pH gastrico.
POSOLOGIA
Posologia: la dose raccomandata e' una compressa rivestita con film da150 mg una volta al mese. E' preferibile assumere la compressa nellostesso giorno di ogni mese. Baxogar deve essere assunto dopo un digiuno notturno (di almeno 6 ore) e 1 ora prima dell'assunzione di cibi e bevande (a parte l'acqua) del mattino (vedere paragrafo 4.5) o di qualsiasi altro medicinale o integratore orale (compreso il calcio): in caso di dimenticanza di una somministrazione, alle pazienti va indicato di prendere una compressa di Baxogar da 150 mg il mattino successivo algiorno in cui si sono ricordate, a meno che non manchino meno di 7 giorni alla successiva assunzione programmata. In seguito le pazienti devono continuare ad assumere la compressa una volta al mese alla scadenza programmata inizialmente. Nel caso in cui manchino meno di 7 giornialla successiva assunzione programmata, le pazienti devono attenderefino al giorno della successiva assunzione e quindi continuare ad assumere una compressa una volta al mese come programmato inizialmente. Lepazienti non devono assumere due compresse nella stessa settimana. Lepazienti devono ricevere un'integrazione di calcio e/o vitamina D sel'assunzione con gli alimenti e' inadeguata (vedere paragrafi 4.4 e 4.5). Non e' stata stabilita la durata ottimale del trattamento con bisfosfonati per l'osteoporosi. La necessita' di un trattamento continuativo deve essere rivalutata in ogni singola paziente periodicamente in funzione dei benefici e rischi potenziali di Baxogar, in particolare dopo 5 o piu' anni d'uso. Popolazioni speciali. Pazienti con danno renale: in conseguenza della limitata esperienza clinica (vedere paragrafi4.4 e 5.2) il trattamento con Baxogar non e' raccomandato nelle pazienti con una clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min. Nelle pazienti con danno renale da lieve a moderata con clearance della creatinina pari o superiore a 30 ml/min non e' necessario alcun aggiustamentodi dose. Pazienti con compromissione epatica: non e' richiesto alcunaggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2). Popolazione anziana (>65 anni): non e' richiesto alcun aggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2). Popolazione pediatrica: non vi e' un uso indicato di acido ibandronico nei bambini sotto i 18 anni e acido ibandronico non e' stato studiato in questa popolazione (vedere paragrafi 5.1 e 5.2). Mododi somministrazione: per uso orale. Le compresse devono essere deglutite intere con l'aiuto di un bicchiere di acqua (da 180 a 240 ml) conla paziente in posizione seduta o in piedi. Non deve essere utilizzataacqua ad elevata concentrazione di calcio. Si consiglia di utilizzareacqua in bottiglia con un basso contenuto di minerali se c'e' un problema associato a livelli potenzialmente elevati di calcio nell'acqua del rubinetto (acqua dura). Le pazienti non devono sdraiarsi per 1 oradopo l'assunzione di Baxogar. L'acqua e' l'unica bevanda che puo' essere assunta con Baxogar. Le pazienti non devono ne' masticare ne' succhiare le compresse per il rischio di ulcerazioni orofaringee.
PRINCIPI ATTIVI
Ciascuna compressa rivestita con film contiene 150 mg di acido ibandronico (come sodio monoidrato). Eccipienti con effetti noti: ogni compressa rivestita con film contiene 2,56 mg di lattosio anidro (equivalenti a 2,7 mg di lattosio monoidrato). Ogni compressa rivestita con filmcontiene 0,47 mmol (10,8 mg) di sodio. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

  • Ritiro in Farmacia Spedizione Gratuita
  • Consegna a domicilio (costi da €2,43 a €6,10 in base alla distanza) Spedizione Gratuita
    COSTI:
    0-3km standard €2,43
    3-4 km standard + €1,22
    4-5 km standard + €1,83
    5-6 km standard + €2,44
    6-7 km standard + €3,05
    7-8 km standard + €3,66
    8-9 km standard + €4,88
    9-10 km standard + €6,10

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