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AVVERTENZE
Reazioni allergiche: con azitromicina e con altri macrolidi, sono state riportate rare gravi reazioni allergiche (raramente fatali) quali edema angioneurotico e anafilassi, oltre a reazioni dermatologiche che includono la pustolosi esantematica acuta generalizzata (PEAG), la Sindrome di Stevens-Johnson (SJS), la Necrolisi epidermica tossica (TEN) (raramente fatale) e la Sindrome DRESS (reazione a farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici). Un certo numero di queste reazioni hanno causato sintomi ricorrenti necessitando un periodo di osservazione e di trattamento prolungato. In caso di reazione allergica, il farmaco deve essere sospeso e deve essere istituita una terapia appropriata. I medici devono essere consapevoli che si potrebbe verificare la ricomparsa dei sintomi allergici una volta interrotta la terapia sintomatica. Insufficienza renale: nessun adeguamento del dosaggio risulta necessario in pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata (clearance della creatinina > 40 ml/min). In pazienti con grave insufficienza renale (GFR < 10 ml/min.), e' stato osservato un aumento del 33% dell'esposizione sistemica all'azitromicina (vedere paragrafo 5.2). Insufficienza epatica: dal momento che il fegato e' la principale via di eliminazione dell'azitromicina, nei pazienti con una significativa malattia epatica e' necessaria cautela durante l'uso di azitromicina. In concomitanza all'utilizzo di azitromicina sono stati riportati casi di epatite fulminante che possono causare un'insufficienza epatica che puo' portare alla morte (vedere paragrafo 4.8). Alcuni pazienti possono aver o hanno avuto una malattia epatica pre-esistente o possono aver assunto altri medicinali epatotossici. In caso di segni e sintomi di disfunzione epatica, come il rapido instaurarsi di astenia associata ad itterizia, urine scure, tendenza al sanguinamento o encefalopatia epatica, devono essere immediatamente effettuati esami diagnostici della funzionalita' epatica. La somministrazione di azitromicina deve essere interrotta alla comparsa di disfunzione epatica. Sono stati riportati disturbi della funzionalita' epatica, epatite, ittero colestatico, necrosi epatica ed insufficienza renale ed alcuni casi sono risultati fatali. La somministrazione di azitromicina deve essere interrotta se si verificano segni e sintomi di epatite. Colite pseudomembranosa e' stata segnalata in seguito all'uso di antibiotici macrolidi. Questa diagnosi dovrebbe quindi essere presa in considerazione nei pazienti che sviluppano diarrea dopo l'inizio del trattamento con azitromicina. Stenosi pilorica ipertrofica infantile: sono stati segnalati casi di stenosi pilorica ipertrofica infantile (IHPS) in neonati sottoposti a terapia con azitromicina (trattamento fino al 42. giorno di vita). I genitori e chi si prende cura di loro devono essere informati affinche' segnalino al medico eventuali episodi di vomito o difficolta' all'allattamento del neonato. Alcaloidi dell'ergot e azitromicina: l'uso concomitante di alcaloidi dell'ergot e di antibiotici macrolidi ha dimostrato di accelerare lo sviluppo dell'ergotismo. Le interazioni tra alcaloidi dell'ergot ed azitromicina non sono state studiate. Lo sviluppo dell'ergotismo e' comunque possibile; l'azitromicina ed i derivati degli alcaloidi dell'ergot non devono quindi essere somministrati simultaneamente. Prolungamento dell'intervallo QT: il prolungamento della ripolarizzazione cardiaca e degli intervalli di QT prolungati con il rischio di sviluppare aritmia cardiaca e "torsione di punta" sono stati osservati nel trattamento con altri macrolidi, compresa l'azitromicina (vedere paragrafo 4.8). Di conseguenza le seguenti situazioni possono portare a un aumento del rischio. A causa di aritmie ventricolari (compresa la "torsione di punta") che possono portare ad arresto cardiaco, l'azitromicina deve essere usata con cautela in pazienti con presenza di condizioni pro-aritmiche (particolarmente donne e pazienti anziani). Pazienti: con prolungamento dell'intervallo QT acquisito documentato o congenito; pazienti attualmente trattati con altre sostanze attive che prolungano l'intervallo QT, quali medicinali antiaritmici di classe IA (chinidina e procainamide) e classe III (dofetilide, amiodarone e sotalolo), cisapride e terfenadina, agenti antipsicotici come pimozide, antidepressivi come citalopram e fluochinoloni come maxifloxacina e levofloxacina (vedere paragrafo 4.5); pazienti con uno squilibrio elettrolitico, in particolare in casi di ipocalcemia e ipomagnesemia; pazienti con bradicardia clinicamente rilevante, aritmia cardiaca o grave insufficienza cardiaca. Miastenia gravis e azitromicina: nei pazienti trattati con azitromicina (vedere paragrafo 4.8), sono state segnalate esacerbazioni dei sintomi di miastenia gravis e casi di nuova insorgenza di sindrome miastenica. Superinfezioni: come con altre preparazioni antibiotiche, e' necessario prestare attenzione a possibili sintomi di superinfezioni provocate da agenti causali non sensibili, per esempio funghi. Clostridium difficile associato a diarrea: con l'uso di quasi tutti gli antibatterici, inclusa l'azitromicina, e' stata segnalata diarrea da Clostridium difficile (CDAD) con diversi gradi di gravita', dalla diarrea lieve alla colite fatale. Il trattamento con gli antibatterici altera la normale flora del colon determinando un'eccessiva proliferazione di C. difficile. Il C. difficile produce le tossine A e B, che contribuiscono allo sviluppo di CDAD. I ceppi di C. difficile che producono tossine in eccesso causano un aumento dei tassi di morbilita' e mortalita', poiche' queste infezioni possono essere refrattarie alla terapia antimicrobica e possono richiedere una colectomia. Occorre prendere in considerazione la CDAD in tutti i pazienti che presentano diarrea a seguito dell'uso di antibiotici. E' inoltre necessaria un'attenta anamnesi, dal momento che casi di CDAD sono stati segnalati anche oltre due mesi dopo la somministrazione di antibatterici. Prima di prescrivere l'azitromicina e' necessario considerare quanto segue: le compresse di azitromicina non sono adeguate per il trattamento di gravi infezioni che richiedono rapidamente una concentrazione elevata di antibiotico nel plasma. Come per gli altri macrolidi, nel caso dell'azitromicina in alcuni paesi Europei sono stati osservati livelli elevati di resistenza dello Streptococcus pneumoniae (vedere paragrafo 5.1). Tale aspetto deve essere preso in considerazione nel trattamento delle infezioni causate da Streptococcus pneumoniae. Il principale agente causativo delle infezioni dei tessuti molli, lo Staphylococcus aureus, risulta spesso resistente all'azitromicina.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antibatterici per uso sistemico; macrolidi.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna precauzione particolare per la conservazione.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo, all'eritromicina, o ad uno qualsiasi degli antibiotici macrolidi o ketolidi, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
DENOMINAZIONE
AZITROMICINA MYLAN 500 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina (E460), amido di mais pregelatinizzato, amido di sodio glicolato (tipo A), silice colloidale anidra (E551), sodio laurilsolfato, magnesio stearato (E470b). Film di rivestimento della compressa: alcol polivinilico (parzialmente idrolizzato), titanio diossido (E171), talco (E553b), lecitina di soia, gomma xantana (E415).
EFFETTI INDESIDERATI
Il seguente elenco mostra le reazioni avverse identificate mediante gli studi clinici e l'esperienza successiva alla commercializzazione, classificate per classe sistemica organica e frequenza. La classificazione delle frequenze e' definita mediante la seguente convenzione: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1,000, <1/100); rara (>=1/10,000, <1/1,000); molto raro (<1/10,000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Entro ogni gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine decrescente di gravita'. Reazioni avverse con correlazione possibile o probabile con l'azitromicina, in base agli studi clinici ed all'esperienza successiva alla commercializzazione. Infezioni ed infestazioni. Non comune: candidosi, infezioni vaginali, polmonite, micosi, infezioni batteriche, faringite, gastroenterite, disturbi respiratori, rinite, candidosi orale; frequenza non nota: colite pseudo membranosa (vedere paragrafo 4.4). Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: leucopenia, neutropenia, eosinofilia; frequenza non nota: trombocitopenia, anemia emolitica. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: angioedema, ipersensibilita'; frequenza non nota: reazione anafilattica (vedere paragrafo 4.4). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: anoressia. Disturbi psichiatrici. Non comune: nervosismo, insonnia; raro: agitazione irritabilita'; frequenza non nota: aggressivita', ansia, delirio, allucinazioni. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea capogiri, sonnolenza, disgeusia, parestesia; non comune: ipoestesia; frequenza non nota: sincope, convulsioni, iperattivita' psicomotoria, anosmia, ageusia, parosmia, miastenia gravis (vedere paragrafo 4.4). Patologie dell'occhio. Comune: disturbi della vista. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: sordita'; non comune: disturbi dell'udito, vertigini, alterazioni dell'udito, inclusi perdita dell'udito, tinnito. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni; frequenza non nota: torsioni di punta (vedere paragrafo 4.4), aritmia (vedere paragrafo 4.4) compresa tachicardia ventricolare, elettrocardiogramma con QT prolungato vedere paragrafo 4.4). Patologie vascolari. Non comune: vampate di calore; frequenza non nota: ipotensione. Patologie respiratorie toraciche e mediastiniche. Non comune: dispnea, epistassi. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea, dolori addominali, nausea, flatulenza; comune: vomito, dispepsia; non comune: stipsi, gastrite, disfagia, distensione addominale, secchezza delle fauci, eruttazione, ulcere orali, scialorrea; frequenza non nota: pancreatite, scolorimento della lingua, scolorimento dei denti. Patologie epatobiliari. Non comune: epatite, funzionalita' epatica anormale; raro: ittero colestatico; frequenza non nota: insufficienza epatica (che raramente puo' essere fatale) (vedere paragrafo 4.4), epatite fulminante, necrosi epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash, prurito; non comune: orticaria, dermatite, pelle secca, iperidrosi, sindrome di Steven- Johnson, reazioni di fotosensibilita'; raro: pustolosi esantematica acuta generalizzata (PEAG); molto raro: sindrome DRESS (reazione a farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici); frequenza non nota: necrolisi epidermica tossica, eritema multiforme. Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo. Comune: artralgia; non comune: osteoartrosi, mialgia, dolore alla schiena, dolore al collo. Patologie renali urinarie. Non comune: disuria, dolore ai reni; frequenza non nota: insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: metrorragia, disturbi testicolari. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: stanchezza; non comune: edema, astenia, malessere, edema del viso, dolore toracico, piressia, dolore, edema periferico. Esami diagnostici. Comune: diminuzione della conta leucocitaria, aumento della conta degli eosinofili, diminuzione del bicarbonato nel sangue, aumento dei basofili, aumento dei monociti, aumento dei neutrofili; non comune: aumento dell'aspartato aminotrasferasi, aumento dell'alanina aminotrasferasi, aumento della bilirubina nel sangue, aumento dell'urea nel sangue, aumento della creatinina nel sangue, valore del potassio nel sangue anormale, aumento della fosfatasi alcalina nel sangue, aumento dei cloruri, aumento del glucosio, aumento delle piastrine, diminuzione dell'ematocrito, aumento del bicarbonato nel sangue, sodio anormale. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Non comune: complicazione post- procedurale. Reazioni avverse con correlazione possibile o probabile in relazione alla profilassi e al trattamento del Mycobacterium avium Complex in base all'esperienza degli studi clinici e di Post-marketing surveillance. Queste reazioni avverse differiscono da quelle riportate con le formulazioni a rilascio immediato o prolungato, sia come tipo sia come frequenza. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia. Patologie del sistema nervoso. Comune: capogiri, cefalea, parestesia, disgeusia; non comune: ipoestesia. Patologie dell'occhio. Comune: alterazione visiva. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: sordita'; non comune: alterazione uditiva, tinnito. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea, dolore addominale, nausea, flatulenza, disagio addominale, perdita delle feci. Patologie epatobiliari. Non comune: epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash, prurito; non comune: sindrome di Stevens-Johnson, reazione da fotosensibilita'. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: artralgia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: affaticamento; non comune: astenia, malessere. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: non vi sono studi adeguati e ben-controllati sull'uso di azitromicina nelle donne in gravidanza. Studi pubblicati con dati raccolti retrospettivamente non indicano finora un aumentato rischio di malformazioni congenite. In studi sulla tossicita' riproduttiva negli animali si e' dimostrato il passaggio attraverso la placenta ma non sono stati osservati effetti teratogeni. Non vi sono dati adeguati riguardanti la sicurezza dell'azitromicina durante la gravidanza. Pertanto, l'azitromicina deve essere usata durante la gravidanza solo se il beneficio supera il rischio. Allattamento: l'azitromicina viene escreta nel latte materno. A causa della lunga emivita, e' possibile l'accumulo nel latte. Le informazioni disponibili dalla letteratura pubblicata indicano che, nell'uso a breve termine, cio' non porta a quantita' clinicamente rilevanti nel latte. Con l'uso di azitromicina non sono stati osservati effetti indesiderati gravi sui neonati allattati al seno. Deve essere deciso se interrompere l'allattamento o interrompere/iniziare o meno la terapia con azitromicina prendendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e quello della terapia per la donna. Fertilita': negli studi di fertilita' condotti nei ratti, e' stata notata una riduzione di gravidanze dopo somministrazione di azitromicina. La rilevanza di questi risultati per la specie umana non e' nota.
INDICAZIONI
Azitromicina e' indicata per il trattamento delle seguenti infezioni, quando indotte da microrganismi sensibili all'azitromicina (vedere paragrafi 4.4 e 5.1): sinusite batterica acuta (adeguatamente diagnosticata); otite media batterica acuta (adeguatamente diagnosticata); faringite, tonsillite; esacerbazione acuta della bronchite cronica (adeguatamente diagnosticata); polmonite acquisita in comunita' di entita' da lieve a moderata; infezioni della cute e dei tessuti molli di entita' da lieve a moderata, es. follicolite, cellulite, erisipela; uretrite e cervicite non complicate da Chlamydia trachomatis. Deve essere prestata attenzione alle istruzioni ufficiali sull'uso appropriato degli agenti antibatterici.
INTERAZIONI
Antiacidi: nel corso di studi sugli effetti della somministrazione concomitante di un antiacido sulla farmacocinetica dell'azitromicina, non sono state osservate nel complesso variazioni della biodisponibilita' sebbene, le concentrazioni di picco dell'azitromicina misurate nel plasma fossero diminuite di circa il 25%. In pazienti trattati sia con azitromicina che con antiacidi, i farmaci non devono essere assunti contemporaneamente. L'azitromicina deve essere assunta almeno 1 ora prima o 2 ore dopo l'assunzione dell'antiacido. Cetirizina: in volontari sani, la cosomministrazione per un periodo di 5 giorni di azitromicina con 20 mg di cetirizina allo steady state non ha comportato interazioni farmacocinetiche e nessun cambiamento significativo dell'intervallo QT. Didanosina (dideossinosina): dosi giornaliere da 1200 mg di azitromicina somministrate in concomitanza con 400 mg/die di didanosina in 6 volontari positivi all'HIV non sembrano aver avuto effetti sulla farmacocinetica allo steady state della didanosina rispetto al placebo. Digossina e colchicina (substati P-gp): e' stato riportato che la somministrazione concomitante di antibiotici macrolidi, inclusa l'azitromicina, con substrati della P-glicoproteina come la digossina e la colchicina, causa un aumento dei livelli sierici del substrato della P-glicoproteina. Pertanto, se l'azitromicina ed i substrati delle P-gp come la digossina, vengono co-somministrati, deve essere considerata la possibilita' di un aumento delle concentrazioni sieriche del substrato. Durante e dopo l'interruzione del trattamento con azitromicina, sono necessari il monitoraggio clinico e il monitoraggio del possibile aumento dei livelli sierici di digossina. Zidovudina: dosi singole da 1.000 mg e dosi multiple da 1.200 mg o 600 mg di azitromicina hanno determinato solo un effetto moderato sulla farmacocinetica plasmatica o sull'escrezione urinaria della zidovudina o del suo metabolita glucuronide. Tuttavia, la somministrazione dell'azitromicina aumentava la concentrazione della zidovudina fosforilata, il metabolita clinicamente attivo, nelle cellule mononucleari della circolazione periferica. Il significato clinico di questa scoperta non e' chiaro, ma i pazienti potrebbero trarne beneficio. L'azitromicina non interagisce in maniera significativa con il sistema epatico del citocromo P450. Non si ritiene che sia soggetta alle interazioni farmacocinetiche osservate con eritromicina e altri macrolidi. L'induzione o l'inattivazione del citocromo epatico P450 attraverso il complesso citocromo-metabolita non si verifica con azitromicina. Derivati dell'ergot: l'uso associato di ergot-derivati e azitromicina puo' in teoria causare ergotismo e di conseguenza il loro uso combinato non e' raccomandato (vedere paragrafo 4.4). Sono stati condotti studi di farmacocinetica tra azitromicina e i medicinali che notoriamente sono soggetti a un significativo metabolismo mediato dal citocromo P450. Astemizolo e alfentanil: non ci sono dati disponibili sulle interazioni con astemizolo e alfentanil. E' opportuno prestare cautela nella somministrazione concomitante di questi agenti e azitromicina a causa del potenziamento degli effetti dell'azitromicina durante l'uso concomitante dell'antibiotico macrolide eritromicina. Atorvastatina: la co-somministrazione di atorvastatina (10 mg al giorno) e di azitromicina (500 mg al giorno) non ha alterato la concentrazione plasmatica di atorvastatina (sulla base del test di inibizione della HMG-CoA riduttasi). Tuttavia dopo l'inizio della commercializzazione, sono stati riportati casi di rabdomiolisi in pazienti trattati con azitromicina e statine. Carbamazepina: in uno studio d'interazione farmacocinetica condotto su volontari sani, non sono stati osservati effetti significativi sui livelli plasmatici di carbamazepina o del suo metabolita attivo nei pazienti trattati con azitromicina. Cisapride: la cisapride e' metabolizzata nel fegato dall'enzima CYP 3A4. Poiche' i macrolidi inibiscono questo enzima, la somministrazione concomitante di cisapride puo' causare l'incremento del prolungamento dell'intervallo QT, aritmie ventricolari e torsioni di punta. Cimetidina: in uno studio di farmacocinetica sugli effetti di una dose singola di cimetidina - somministrata 2 ore prima di azitromicina - sulla farmacocinetica di azitromicina, non sono state osservate alterazioni della farmacocinetica di azitromicina. Anticoagulanti orali simil-cumarinici: in uno studio sulle interazioni farmacocinetiche, azitromicina non ha alterato l'effetto anticoagulante della dose singola di 15 mg di warfarin somministrata a volontari sani. Nel periodo successivo all'immissione in commercio, vi sono state segnalazioni di anticoagulazione potenziata dopo la co-somministrazione di azitromicina e anticoagulanti orali di tipo cumarinico. Sebbene non sia stato stabilito alcun nesso causale, occorre prendere in considerazione la frequenza di monitoraggio del tempo di protrombina quando si usa azitromicina in pazienti che ricevono anticoagulanti orali di tipo cumarinico. Ciclosporina: in uno studio di farmacocinetica condotto su volontari sani che hanno ricevuto azitromicina orale 500 mg/die per 3 giorni e poi una dose orale singola di 10 mg/kg di ciclosporina, la C max e AUC 0-5 di ciclosporina derivanti sono risultate significativamente elevate. Di conseguenza, occorre usare cautela prima di considerare la somministrazione concomitante di questi medicinali. Se il trattamento in combinazione e' necessario, e' opportuno monitorare attentamente i livelli della ciclosporina e conseguentemente adattare la dose.
POSOLOGIA
Posologia. L'azitromicina compresse deve essere somministrata in una singola dose giornaliera. La durata del trattamento per ciascuna patologia infettiva viene riportata qui di seguito. Adulti, anziani, bambini e adolescenti di peso corporeo superiore a 45 kg: la dose totale di azitromicina e' 1500 mg suddivisa in tre giorni (500 mg una volta al di'). In alternativa, il dosaggio puo' essere suddiviso in cinque giorni (500 mg come singola dose il primo giorno e successivamente 250 mg una volta al di'). In uretriti e cerviciti non complicate da Chlamydia trachomatis il dosaggio e' 1.000 mg in una singola dose giornaliera. Per il trattamento della sinusite l'azitromicina e' indicata in pazienti adulti e adolescenti di 16 anni e oltre. Bambini e adolescenti di peso corporeo di 45 kg o inferiore: le compresse non sono indicate per questi pazienti. Possono essere impiegate altre forme farmaceutiche di azitromicina, es. sospensioni. Anziani: nessun adeguamento del dosaggio e' necessario nei pazienti anziani. Poiche' i pazienti anziani possono presentare condizioni pro-aritmiche, si raccomanda particolare cautela a causa del rischio di sviluppare aritmia cardiaca e "torsione di punta" (vedere paragrafo 4.4). Pazienti con insufficienza renale: nessun adeguamento del dosaggio e' necessario in pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata (GFR 30-80 ml/min/1.73 m^2) (vedere paragrafo 4.4). Pazienti con insufficienza epatica: un adeguamento del dosaggio non e' necessario per pazienti con funzione epatica da lievemente a moderatamente danneggiata (classe Child-Pugh A o B) (vedere paragrafo 4.4). Modo di somministrazione: per uso orale. Le compresse possono essere assunte indipendentemente dall'assunzione di cibo.
PRINCIPI ATTIVI
Azitromicina Mylan 500 mg compresse rivestite con film: ogni compressa rivestita con film contiene 500 mg di azitromicina (come azitromicina monoidrato). Eccipienti con effetto noto. Azitromicina Mylan 500 mg compresse rivestite con film: ogni compressa rivestita con film contiene 0,36 mg di lecitina di soia. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.